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Innamorata della migliore amica..


Mariangela13

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Mariangela13

Bene, credo di stare trattando un argomento abbastanza comune e avrei bisogno di un consiglio circa questa situazione. 

Circa 3 anni fa ho scoperto di provare qualcosa per la mia migliore amica "etero" e alla fine dopo qualche giro di parola gliel'ho confessato. Devo dire che non è andata benissimo, eravamo entrambe molto imbarazzate e lei ha preferito prendere le distanze per un po' convinta di farmi passare così la cotta per lei (niente di più inutile e stressante). L'argomento è stato ripreso diverse volte in questi anni, con molti tira e molla. Alla fine mi aveva confessato che anche lei provava qualcosa per me ma.... era "etero" e non se la sentiva di provare a portare la nostra amicizia su un altro piano per paura che potesse rovinarsi. A novembre/dicembre 2016 abbiamo ripreso un'altra volta l'argomento e sembrava volesse provare una volta per tutte, ma solo a marzo di quest'anno si è decisa a provarci davvero. E' andata così: stavo seduta sul divano di casa sua, lei sdraiata sulle mie gambe mentre le facevo le coccole. Eravamo sole e dopo un po' ho fatto un bel respiro e l'ho baciata. Inutile dire che stavo al settimo cielo e ho tenuto la faccia da ebete per giorni nonché ripensato a quel momento per non so quanto. Questi ultimi due mesi sembrava fossimo felici, innamorate, e sentivo che era così, da come mi baciava, da come mi teneva per mano.. Insomma è una cosa che senti e conoscendola a fondo, sapevo che era vero quello che provava. Poi è successo che la nostra storia idillica ha trovato il suo epilogo una settimana fa, quando mi ha scritto che "non è un mondo a cui sente di appartenere" e che "non riesce a convivere con questo stile di vita" e mi ha lasciata così via whastapp (neanche la decenza di vedersi e parlarne di persona per più di 3 minuti..), rassicurandomi dicendo "con questo non sto rinnegando quello che provo per te".....

 

Il fatto è che non ritengo possibile che così, da un giorno all'altro, abbia cambiato totalmente idea.. Insomma, io non le ho mai fatto pressioni di nessun tipo, ho sempre rispettato i suoi tempi, i suoi spazi. Non volevo stravolgerle la vita e portarla a fare qualcosa che non sentiva solo perché io me ne sono innamorata. L'ho sempre lasciata pensare con la sua testa finché non ha detto chiaramente che voleva provarci insieme a me, e da com'era quando stavamo insieme e da quello che mi scriveva, era chiaro che provava le stesse cose che provavo io. La conosco fin troppo bene per credere a questa storia..

 

Penso che ci sia qualcosa sotto.. lei dall'inizio mi aveva detto che si stava sentendo con delle persone per (suppongo) chiedere consigli sulla nostra situazione e probabilmente ho sbagliato a lasciarglielo fare, perché è una cosa che riguarda me e lei e sono sicura che queste persone le abbiano fatto una sorta di lavaggio del cervello facendole credere che la nostra relazione era moralmente sbagliata e bla bla bla, le solite cavolate che ti rifilano nell'ambiente religioso bigotto che frequenta..

 

Non so davvero che fare... da quel giorno non ci siamo più scritte, vorrei chiederle spiegazioni di persona e fare luce su quanto è successo, ma non ho voglia di fare per l'ennesima volta il primo passo. Per una volta dovrebbe essere lei a tirar fuori il coraggio e a venirmi a parlare, non mi accontento di un "mi dispiace" scritto per telefono.

 

Cosa dovrei fare secondo voi?  :banghead:

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Devi andare a conoscere altre ragazze lesbiche che si sono accettate e che vivono serenamente la cosa. Lascia perdere quelle alla prima esperienza saffica.

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Mariangela13

Devi andare a conoscere altre ragazze lesbiche che si sono accettate e che vivono serenamente la cosa. Lascia perdere quelle alla prima esperienza saffica.

Hai ragione.. mi aiuterà il fatto di dover iniziare l'università a settembre: aria nuova, nuove conoscenze

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Insomma, io non le ho mai fatto pressioni di nessun tipo, ho sempre rispettato i suoi tempi, i suoi spazi.

 

Infatti non sei tu, il suo problema ha un altro nome e si chiama omofobia interiorizzata.

Non scenderò in particolari riguardo la mia esperienza, ma ti farò un discorso generale che penso possa esserti utile a razionalizzare la cosa.

 

Partiamo da questo:

 

 

 

quando mi ha scritto che "non è un mondo a cui sente di appartenere" e che "non riesce a convivere con questo stile di vita" e mi ha lasciata così via whastapp

 

Cosa intende con "mondo a cui si sente di appartenere"? Perché se il problema è che si immagina che noi lesbiche facciamo chissà quale vita  strana per tutta la vita, ti rispondo che no, non è proprio così. Io ho superato i 30, sono fidanzata, in coppia monogama e con la mia morosa facciamo una vita da coppia la qualunque. Per la qualunque intendo dire che, ad esempio, io e la mia migliore amica eterosessuale ci confrontiamo sulle stesse identiche dinamiche della vita: lavoro, soldi, vita di coppia, progetti futuri.

In altre parole, conduciamo la stessa identica vita, con la differenza che io devo sopportare due cicli al mese (il mio e quello della mia morosa), mentre il ragazzo della mia migliore amica solo uno (uomo fortunato :asd:).

Il problema è che siete una coppia non dichiarata? Perfetto, allora fate coming out.

Il problema è l'omofobia? Tutte le minoranze hanno problemi a convivere con la maggioranza. E si può appartenere ad una minoranza anche per nazionalità diversa, credenze religiose diverse, varie&eventuali. Basta semplicemente fare una selezione sulle persone con cui avere a che fare. Sono anni che sono dichiata ed integrata pienamente, con amicizie che non guardano minimamente all'orientamento sessuale.

Chi non mi accetta? Affari loro, siamo tipo 6 miliardi su questa terra, piacere a tutti è virtualmente impossibile e sinceramente non mi interessa.

 

Quindi di base, il suo problema, è che ha una visione totalmente negativa sull'omosessualità, che si traduce nei termini "omofobia interiorizzata"

 

 

 

rassicurandomi dicendo "con questo non sto rinnegando quello che provo per te"

 

TI PREGO non farti sottomettere da questo ricatto psicologico di merda. Perché ti lascia in sospeso: da una parte ti dice che non vuole essere come te ma allo stesso tempo cerca di mantenere un legame dicendoti "eh ma io provo qualcosa per te ma per motivi X non è possibile".

Balle, non è una questione di motivi X, il problema è solamente lei e la sua omofobia interiorizzata.

 

 

 

Penso che ci sia qualcosa sotto.. lei dall'inizio mi aveva detto che si stava sentendo con delle persone per (suppongo) chiedere consigli sulla nostra situazione e probabilmente ho sbagliato a lasciarglielo fare, perché è una cosa che riguarda me e lei e sono sicura che queste persone le abbiano fatto una sorta di lavaggio del cervello facendole credere che la nostra relazione era moralmente sbagliata e bla bla bla, le solite cavolate che ti rifilano nell'ambiente religioso bigotto che frequenta..

 

Altro consiglio: non puoi salvare chi non vuole essere salvato. Significa che sull'omofobia interiorizzata si può lavorare, con santa pazienza, rimanendo anche in coppia e facendosi forza l'un l'altro.

Chiedere consigli ad altre persone?

Ci sono triliardi di studi che hanno ampiamente dimostrato che l'omosessualità è una variante del comportamento sessuale umano.

Per non parlare del fatto che basta guardare al di fuori dei confini italiani per capire come le cose siano cambiate.

 

E' religiosa? Allora su quel punto non puoi far niente. I credenti sono totalmente irrazionali quando si tratta di fede, a meno che non arrivi da sola a scendere a patti con la propria religione, non hai modo di farle cambiare idea.

 

 

 

Cosa dovrei fare secondo voi?

 

Io sono sempre a favore della conservazione della specie.

Perciò lasciala andare, finisciti gli studi, vai all'università ed inizia a frequentare ambienti friendly che ti diano sicurezza.

Non metterti sulle spalle il peso di una relazione con una persona piena di omofobia interiorizzata proprio ora che sei ad un passo dal poter iniziare una vita in cui ti puoi scegliere le amicizie e le persone da frequentare.

Rischieresti di finire in una relazione stressante, sterile, che ti lascerebbe tante tante tante turbe mentali.

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Ammetto che certe cose ancora mi fanno un po' rabbia, perchè sono stata anch'io vittima di una situazione simile ed è stata dura, molto dura. Ma qui si parla di te, e il consiglio che posso darti è quello di pensare a te stessa. Pensa al tuo futuro e al tuo benessere, perchè comunque non ne caverai nulla. Puoi parlare, scrivere, chiedere tutto quello che vuoi, ma siete due persone diverse ed indipendenti e se lei ha un'idea ed un modo distorti di vedere ed affrontare la questione, tu non puoi tirarti a fondo con lei. 

 

Una situazione così ti distrugge su tutto. Annulla la tua autostima, annulla il rispetto di te stessa, annulla la tua autoaccettazione.

Fai il tuo percorso di vita, lasciala andare.

 

Io lo so che fa male, che fa arrabbiare...ci ho perso anni della mia vita e ne sono uscita devastata. Ancora ho i traumi di una persona che alla fin fine mi ha usata come "Test della sessualità", perchè di questo si tratta.

Adesso lei ha fatto coming out, bacia la sua ragazza per strada, ha una relazione sana e serena ed io sono felice per e quanto lei, lontana da lei.

Io ti auguro di poter giungere a questo stesso punto, senza dover affrontare quello che c'è di mezzo, perchè il percorso che affrontano queste persone è terrificante quando va bene, e se resti accanto a lei lo sarà inevitabilmente anche il tuo. Ti farà venire dubbi che adesso non hai, paure che non immaginavi, ti farà male in tutte le maniere possibili e ne farà a se stessa, e tu soffrirai per entrambe.

 

Alza la testa e cerca la tua via, di persone serene che si accettano e pronte ad accettarti ce ne sono più di quanto pensi.

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Mariangela13

Per " mondo che non mi appartiene" credo intendesse il fatto di provare qualcosa per una ragazza e di stare con una ragazza. Da quello che ho capito in quei pochi messaggi ha voluto farmi intendere che le fa strano stare con un'altra ragazza, anche se non sembrava essere per niente così quando stavamo insieme di persona.. Forse hai ragione, potrebbe anche essere che "soffre" di questa omofobia interiorizzata e che non si sia accettata.

 

Hai ragione anche a dire che non devo cadere nel suo ricatto psicologico del "per te provo qualcosa, ma non possiamo stare insieme", la ritengo una grandissima cavolata. Se provasse davvero qualcosa non esisterebbe nessuna scusa, quale motivo insormontabile ci sarebbe? Non ha neanche la madre contro come invece ce l'ho io su questo argomento!

 

Non era così religiosa prima, ma da un anno a questa parte ha cominciato a incentrare la sua vita solo sulla fede. Non gliene faccio una colpa né la biasimo conoscendo la sua situazione familiare, però così ha imboccato una strada a senso unico e soprattutto non sente più ragioni come prima. 

 

Sinceramente non so qual è il problema, neanche io ho ancora fatto coming neanche con la mia famiglia, solo con alcune persone fidate. Dovevamo fare coming insieme, poi è successo questo. 

 

Comunque si, come hai detto anche tu, ci sono altri 7 miliardi di persone su questo pianeta, e ora l'importante per me è finire il liceo e iniziare l'università, sono stata male abbastanza in questi anni per via di tutta questa storia..


 

Io lo so che fa male, che fa arrabbiare

Si, un sacco proprio.. Però in questi anni mi ha fatto troppo male tutta questa storia. Ha smesso di farmi male quando ci siamo messe insieme perché sentivo di essere finalmente tranquilla e felice, ma la cosa se continua così è troppo instabile, e non posso continuare a martoriarmi l'anima all'infinito.. 

Come dici tu, fuori è pieno di persone  :imsohappy:

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Per " mondo che non mi appartiene" credo intendesse il fatto di provare qualcosa per una ragazza e di stare con una ragazza

Il ché non si sposa con quello che ti ha detto successivamente e cioè "con questo non sto rinnegando quello che provo per te".

La ragazza ha le idee molto molto confuse.

 

 

 

"per te provo qualcosa, ma non possiamo stare insieme", la ritengo una grandissima cavolata

Appunto, il problema non sei tu. E' lei che non accetta la situazione ma ad un certo punto, per tua sopravvivenza, non puoi farti trascinare in situazioni come queste.

 

Anche perché ti assicuro che già far funzionare le relazioni anche quando si è entrambe dichiaratissime e risolte col mondo è difficile, non andarti a complicare la situazione, o meglio, non ritengo che tu abbia le spalle sufficientemente forti per imbarcarti in questa crociata.

 

Non ti sto dando della persona debole, ma come tu già stesso hai sottolineato anche tu hai le tue questioni da risolvere e non puoi essere un punto di traino per lei. Anzi, il rischio è di precipatere in due.

 

 

 

Non era così religiosa prima, ma da un anno a questa parte ha cominciato a incentrare la sua vita solo sulla fede.

Vedi, l'argomento fede è una delle questioni più spinose per gli omosessuali.

E purtroppo non puoi competere con l'ottusità di gente che crede ciecamente in dogmi senza accettare alcun tipo di discorso anche logico.

In altre parole, non puoi competere con qualcosa di intangibile datato oltre 2000 anni.

Ora non so se sia cattolica o sia appartenente a qualche altra setta cristiana, ma di base è praticamente impossibile essere praticante di una religione riconosciuta, praticando quindi non una fede personale ma di comunità, ed essere omosessuale. A meno che non vai dai Valdesi che io, da non credente, son gli unici che sopporto.

 

 

 

Sinceramente non so qual è il problema, neanche io ho ancora fatto coming neanche con la mia famiglia, solo con alcune persone fidate. Dovevamo fare coming insieme, poi è successo questo.

Il problema è lei che non si accetta, non sei tu.

Come tu stessa hai detto, non hai fatto coming out perché comunque sei incerta sulle reazioni dei tuoi genitori.

Ma non mi pare che tu non abbia accettato il fatto di essere omosessuale o che comunque c'è speranza per il futuro.

Insomma, sei anni luce avanti a lei riguardo al discorso accettazione.

E' quello il problema.

 

 

 

ci sono altri 7 miliardi di persone su questo pianeta

Esattamente.

Anche perché ti assicuro che dal momento in cui fai coming out o in generale hai un rapporto ormai risolto col tuo orientamento sessuale, iniziano i veri problemi: e cioè che le relazioni son complicate per natura :asd: a prescindere dall'orientamento sessuale.

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Qualche giorno fa a pranzo, su quattro lesbiche presenti

due erano fidanzate con una ragazza "etero".

Una è tornata da poco single e ha raccontato una storia così simile

che ho dovuto guardare da dove vieni per paura che fossi tu.

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Mariangela13

 

 

Il problema è lei che non si accetta, non sei tu. Come tu stessa hai detto, non hai fatto coming out perché comunque sei incerta sulle reazioni dei tuoi genitori. Ma non mi pare che tu non abbia accettato il fatto di essere omosessuale o che comunque c'è speranza per il futuro. Insomma, sei anni luce avanti a lei riguardo al discorso accettazione. E' quello il problema.
 

 

Si, decisamente. Non ho avuto problemi ad accettarmi, è da quando sono piccola che difendo i gay dai commenti omofobi della mia famiglia, prima dai miei nonni e dopo dai miei genitori. Per questo a volte penso di essere stata adottata ahah come faccio a difendere gli omosessuali da quando sono una bimba in fasce se sono stata cresciuta in una famiglia di omofobi? ahah 

Lei invece i problemi ad accettarsi li ha e anche tanti.. Un po' perché è cresciuta senza troppi punti di riferimento, adesso ha bisogno di trovarne e forse è per questo che si è molto probabilmente lasciata coinvolgere in questa storia della fede che le ha fatto il lavaggio del cervello.

 

 

 

le relazioni son complicate per natura a prescindere dall'orientamento sessuale.

Concordo pienamente ahah forse noi siamo anche svantaggiate perché dobbiamo fare i conti con due cicli al mese anziché uno ahah 

 

Comunque no, io le posso dare una mano come ho sempre fatto, perché a prescindere dal fatto che provo qualcosa per lei, lei è la mia migliore amica ed è una persona importante per me, ma non posso amare per entrambe e non posso far sì che si accetti al posto suo.. E' una cosa che deve fare lei, io più di tanto non posso fare.. Alla fine vivrà male lei se continuerà a rifiutarsi no?


Qualche giorno fa a pranzo, su quattro lesbiche presenti

due erano fidanzate con una ragazza "etero".

Una è tornata da poco single e ha raccontato una storia così simile

che ho dovuto guardare da dove vieni per paura che fossi tu

 

Davvero? ahah mi dispiace davvero tanto, non la auguro a nessuno la mia situazione  :girlmad:

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Per questo a volte penso di essere stata adottata ahah come faccio a difendere gli omosessuali da quando sono una bimba in fasce se sono stata cresciuta in una famiglia di omofobi? ahah

 

Perché per quanto mi riguarda, l'educazione che si riceve ha un ruolo fino ad un certo punto.

E' tutto il contesto sociale ad avere peso, non solamente i genitori.

 

 

 

Un po' perché è cresciuta senza troppi punti di riferimento, adesso ha bisogno di trovarne e forse è per questo che si è molto probabilmente lasciata coinvolgere in questa storia della fede che le ha fatto il lavaggio del cervello

 

E' umano, c'è chi si butta nella fede, chi sul divanetto di uno psicologo, chi si droga, chi beve, chi cerca attività non autodistruttive.

Siamo tutti alla ricerca di punti di riferimento per tutta la vita, sfiga vuole che ne ha trovato uno contro cui non puoi controbattere in maniera logica sul piano materiale.

 

 

 

ma non posso amare per entrambe e non posso far sì che si accetti al posto suo.. E' una cosa che deve fare lei, io più di tanto non posso fare.. Alla fine vivrà male lei se continuerà a rifiutarsi no?

Esatto, quindi SCAPPA.

Riguardo lei... eh, è piena la comunità lesbica di donne anche over 40 che dopo figli e matrimoni hanno sbroccato malissimo e hanno deciso di uscire allo scoperto :asd:

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Mariangela13

 

Sì, si è buttata decisamente su una cosa intangibile dove non posso fare niente. Anche io sono/ero più o meno credente, ma certi lati non li condivido, lei invece è come un cavallo con i paraocchi, va dritta senza metterne in discussione certi aspetti. Per cui.. c'è poco da fare, ci rinuncio.

 

Scappare? Non sono una che scappa ahah ma di certo non mi lascerò coinvolgere dalle sue insicurezze né da nient'altro.

Edited by Mariangela13
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