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[Film] Théo & Hugo dans le même bateau


Zarbo

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https://www.youtube.com/watch?v=QCM8FHpeSMU

 

Mi sembra non ci sia nelle altre discussioni. Uno degli ultimi film LGBT che mi è capitato di vedere, che mi è piaciuto molto.

 

 

Théo et Hugo dans le même bateau, conosciuto anche come Paris 05.59, è la storia di due ragazzi che si incontrano per la prima volta in una dark room, e di quello che succede tra di loro nelle ore successive fino all'alba; tutto in una sola notte.

 

Forse i dialoghi sono poco realistici e il finale mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, ma l'atmosfera entro cui si sviluppa mi ha coinvolto.

Tratta anche il tema dell'HIV, in modo diverso da altri film che ho visto, senza intaccare il romanticismo della storia, ma rafforzandolo.

 

Qualcun altro l'ha visto?

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visto a Berlino 2016;

mi pare abbia vinto pure qualche premio glbt (non mi chiedete quale, vado un po' a memoria)

 

cmq, questa è la sinossi che scrissi all'epoca

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Tutto avviene a notte fonda, esattamente dalle 4.27 fino alle 6: si parte in un sex club, dove si lasciano i vestiti all’ingresso e si hanno rapporti a due e/o più.

Théo (Geoffrey Couët) pare impacciato, non sembra un habituè, ma in lui scatta qualcosa quando intercetta Hugo (François Nambot).

Non si dicono il nome (è così che funziona), ma i corpi e i gesti parlano di un coupe de foudre molto fisico.

Subito dopo i due escono dal locale e cominciano il loro percorso per le vie di Parigi (esaltata da splendidi piani sequenza), prima in bicicletta poi a piedi.

L'armonia tra loro si guasta quando Thèo realizza di aver avuto un rapporto sessuale non protetto: era talmente attratto da dimenticarsi ogni precauzione!

È qui che si entra nel vivo delle conseguenze di quell’atto al sex club: Hugo è sieropositivo, seppur in cura, ci è già passato e sa cosa voglia dire consumare il sesso quasi istintivamente.

Tra i due, però, c'è più della semplice alchimia fisica e la pellicola trasmette questo feeling, anche grazie ad uno studiato uso della fotografia e di un gioco di fuochi, che fanno capire sia la paura di amare di Théo che il timore dell’hiv di Hugo.

 

Non è semplice parlare di AIDS, anche nell’era 2.0 e questo film, oltre a dare corrette informazioni in materia, mostra gli scombussolamenti emotivi che la malattia può comportare.

Forse solo il tempo e un grande amore riusciranno ad acquietare le insicurezze dei nostri eroi!

 

 

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cmq ha parecchie similitudini col Weekend di Haig (quello con Tom Cullen che qui è uscito in primavera al cine; ne parlammo abbondantemente all'epoca):

due film dal piccolo budget, con una trama che si sviluppa in un breve lasso di tempo e che mostrano le dinamiche dell’innamoramento veloce, improvviso e inaspettato.

 

E con un finale che..

sì, col piffero che ve lo spoilero: ve li dovete da scaric.. ehm.. vedè!!!

Ne vale la pena!!!

Edited by freedog
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note tecniche: ovviamente qui non è uscito nè si sa se/quando/dove succederà.

 

nel resto del mondo gira molto ed è acclamatissimo;

però gli han cambiato il titolo in Paris 05:59

-la cosa ha anche un suo perchè, non rivelabile sennò spoilero troppo!!-

Edited by freedog
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Visto al festival del cinema gay di Torino.

I primi 20 minuti non necessitano di sottotitoli. Il finale è un'ode .

Spettacolare Parigi di notte vista dal sellino di una bici del Vélìb .

Mi è piaciuto: ma a Parigi esiste davvero un servizio sanitario così efficiente?

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  • 1 year later...

L'ho visto ieri sera: a me è piaciuto molto. E' un film che pur seguendo i personaggi non perde di ritmo e da un forte senso di realismo.

Spoiler

Mi fa piacere che i primi 20 minuti non siano gratuita pornografia ma il punto d'inizio per un discorso più articolato sul desiderio che poi verterà sui pericoli come l'HIV...

Mi dispiace che non abbia una distribuzione italiana, si può sperare che lo importi Netflix con i sottotitoli come ha fatto per "Beach Rats" (anche se la cosa non mi va troppo a genio, però sarebbe meglio di niente)

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