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Malta gay friendly


smile93

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CORRIERE DELLA SERA

 

Malta è il primo Paese ad abolire le terapie per «curare» l’omosessualità
Il parlamento di La Valletta ha approvato una legge che vieta la « gay cure therapy», usata per provare a modificare o eliminare l’orientamento sessuale, l’identità o l’espressione di genere di una persona
 
Un grande primato per una piccola isola. Malta è il primo Paese europeo a bandire la terapia di conversione degli omosessuali – la cosiddetta «gay cure therapy» – dalle sue pratiche mediche e psicoterapiche. Come riporta il Guardian, infatti, il parlamento di Malta ha votato all’unanimità la messa al bando di qualunque terapia volta a «curare» i gay che, si sottolinea con forza nel testo, «non sono persone malate». Chiunque, si legge ancora nell’Affirmation of Sexual Orientation, Gender Identity and Gender Expression Act, «cerchi di cambiare, reprimere o eliminare l’orientamento sessuale di una persona, l’identità di genere e/o l’espressione di genere dovrà pagare una multa o finire in carcere». La nuova legge adottata da La Valletta sanziona con multe e pene detentive chiunque si sia reso responsabile di uno di questi comportamenti, con un’attenzione particolare ai medici che, solo per fare un esempio, possono incorrere in multe fino a 10mila euro e in pene detentive fino a un anno di carcere.
 
Malta isola dei diritti
La normativa sancisce che «nessun orientamento sessuale, identità o espressione di genere costituisce un disturbo o difetto di alcun tipo, e porta a 16 anni l’età minima per inoltrare la richiesta di riassegnazione di genere, senza il consenso dei genitori». L’isola, a onor del vero, era già molto attiva sul tema dei diritti tanto che per due volte era stata indicata da Ilga-Europe, un’organizzazione per la difesa dei diritti Lgbt, come il paese europeo più progredito in materia di diritti Lgbt. Con una significativa evoluzione nel corso degli ultimi decenni. Gli atti omosessuali, sia maschili che femminili, sono stati depenalizzati nel 1973. Le leggi per la protezione dell’identità di genere e intersex sono del livello più alto al mondo. Nell’aprile 2014 sono poi state approvate le unioni civili, con gli stessi doveri e diritti del matrimonio, compreso quello dell’adozione congiunta. Tuttavia, non è (ancora) permesso il matrimonio tra persone dello stesso sesso e sono vietate la fecondazione in vitro e la maternità surrogata.

 

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