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Un "calcio" ai pregiudizi ?


smile93

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Ho letto un articolo su fox sport, in cui la BBC ha lanciato un'inchiesta: " Vorreste giocatori gay nella vostra squadra?"

Circa 4000 persone hanno detto la propria attraverso un sondaggio, dove 82% dichiara di non aver nessun problema con un calciatore omosessuale in squadra.

Secondo voi le cose stanno veramente cambiando, come lo dimostra anche la recente approvazione in Italia della legge sulle unioni civili e il fatto che in tv si cominci a parlare liberamente dell'omosessualità come nel trono gay o anche con la messa in onda di film più gay friendly cosa impensabile fino a qualche anno fa??

Stiamo andando verso una società più civile e consapevole che considera tutti uguali i suoi cittadini anche se la strada è ancora molto lunga??

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Sì, certo, a mio parere è percepibile un generale, lento e faticosissimo miglioramento.

 

Naturalmente l'entusiasmante risultato dell'intervista della BBC dev'essere contestualizzato nella realtà britannica, che ha un grosso vantaggio temporale sull'Italia in tema di lotta "istituzionale" alle discriminazioni, e anche nell'atmosfera del volemosebbene-politicallycorrect in cui ricade spontaneamente e temporaneamente chiunque si senta sotto i riflettori.

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Penso che piano piano stiamo facendo progressi.

Nonostante a molte persone i "non etero" non vadano molto a genio, fortunatamente la maggior parte sono i vecchi decrepiti del Family Day (e qui vi consiglio di guardare questo video)

Edited by Giosh
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vi consiglio di guardare questo video)

 

Mi piace quello che dice, dal secondo 30, che spesso gli omosessuali sono tali perché fin dalla tenera infanzia hanno subito spesso e volentieri (? volentieri per chi") abusi sessuali dai genitori:

accidenti! non pensavo che tanti genitori italiani fossero così delinquenti....

Se infatti è vero che gli omosessuali sono tra il 3 ed il 5% della popolazione e spesso sono tali perché infanti stati abusati dai genitori, si parla almeno di centinaia di migliaia di genitori italiani sessualmente abusatori dei propri figli infanti.

 

A proposito:

ma i genitori abusatori dei propri figli infanti sono spesso e volentieri (?) eterosessuali?

chissà ;-)

 

 

 

 

Ho letto un articolo su fox sport, in cui la BBC ha lanciato un'inchiesta: " Vorreste giocatori gay nella vostra squadra?" Circa 4000 persone hanno detto la propria attraverso un sondaggio, dove 82% dichiara di non aver nessun problema con un calciatore omosessuale in squadra.

 

Be', la cosa è ambigua, perché ad un calciatore si chiede di calciare il pallone in modo vincente, quindi che faccia poi a letto può essere irrilevante.

D'altronde papi, cardinali, ecclesiastici vari si contendevano e celebravano artisti palesemente sodomiti come Leonardo, Michelangelo, Caravaggio senza farsi problemi sul sesso dei frequentatori dei loro talami eppure non direi che l'omofobia cattolica andasse allora perciò scemando.

Non altrimenti, dubito che gran parte degli ammiratori di Luchino Visconti regista o di Rudolf Nureyev danzatore siano divenuti meno omofobi in grazia della sodomia dei loro ammirati.

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davydenkovic90

nel mio piccolo faccio parte di una squadra, non di calciatori ma di tennisti. Ok, sport individuale, competizione e antipatie varie anche fra di noi... cose un po' diverse dal calcio.

Dopo aver fatto coming out la maggior parte dei miei colleghi mi ha ripudiato, prima mi cercavano in continuazione, adesso sono quasi tutti spariti.

Purtroppo non ci ho mai avuto un confronto diretto sull'argomento perché il coming out l'ho fatto aggiungendoli su facebook dove ho foto del pride e altre cose da cui si capisce chiaramente che sono gay.

La stima verso di me, per come gioco, non manca, questo è sicuro. Non mancano neanche dimostrazioni in questo senso. Però mi evitano, sono come impauriti da me e mi trattano molto diversamente. Se fossero stati dei bambini mi avrebbero preso in giro apertamente, oggi mi ignorano con imbarazzo. Se non fossero trentenni ricchi calcio-e-figa, tenderei pure loro una mano, cercando di spiegare e far loro capire qualcosa. Ma così non riesco.

Come al solito dipende molto dal tipo di sport, dal luogo, forse anche dal livello stesso a cui uno pratica un certo sport... per fare un esempio, a livello dilettantistico-ricreativo e al gradino più basso dell'agonismo, tutti gli sportivi fanno parte, molto probabilmente, della stessa sottocultura becera da stadio. Chi non è capace di giocare a calcio, prova col tennis, col rugby, con il volley ecc... Mentre a un livello un pochino più alto ci trovi persone un po' più intelligenti, che vedono lo sport in un modo un pochino più maturo, che non siano i porchiddii quando sbagli un punto, gli imbroglietti per vincere il torneino del circolo, le cazzate, sia verbali che fisiche, da spogliatoio che restano cristallizzate dalle elementari fino alla pensione.

Purtroppo tutti devono passare da quel primo gradino becero, spesso da bambini, ed è molto difficile sopravvivere e arrivare ad alti livelli.

Io ho avuto molta fortuna nel mio sport, intanto perché eravamo sia maschi che femmine, almeno fino ai 14 anni. I maestri erano sia uomini che donne. Il clima era vivibile per tutti noi e molto inclusivo. 

Col mio carattere non credo che avrei resistito a lungo - in quello stesso periodo - in una squadra di calcio o basket o altro, non avrei mai avuto modo di imparare a praticare lo sport e non sarei mai arrivato a livelli più alti come mi è successo facendo tennis in quel contesto.

Anche il problema dell'omosessualità nel calcio professionistico e della presunta assenza di calciatori gay... per me è più un problema di selezione naturale che non di paura di fare coming out quando uno è già ad alti livelli. E' chiaro che un bambino o ragazzino gay, per quanto possa giocare bene a calcio, non potrà integrarsi se non con enormi difficoltà all'interno di una squadretta... da lì non avrà mai le possibilità per fare un salto di qualità e passare a squadre più importanti.

Ma sono fiducioso anche io nel cambiamento :D

Edited by davydenkovic90
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Purtroppo non ci ho mai avuto un confronto diretto sull'argomento perché il coming out l'ho fatto aggiungendoli su facebook dove ho foto del pride e altre cose da cui si capisce chiaramente che sono gay.

Ipotizzo, non è che magari più del fatto che sei gay a loro abbia dato fastidio tutto il contorno che hanno visto sul tuo profilo (per carità anche legato all'omosessualità)? Magari molti restano semplicemente spiazzati e non sanno come affrontantare l'argomento. A volte mettere proprio tutta la propria vita sulla pubblica piazza sui social non è una buona idea per una lunga serie di motivi. Io stesso ho cambiato la mia opinione su certa gente che ho amica su facebook dal livello dei post e commenti che mettevano. In ogni caso non li sto giustificando eh...

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davydenkovic90
Ipotizzo, non è che magari più del fatto che sei gay a loro abbia dato fastidio tutto il contorno che hanno visto sul tuo profilo (per carità anche legato all'omosessualità)? Magari molti restano semplicemente spiazzati e non sanno come affrontantare l'argomento. A volte mettere proprio tutta la propria vita sulla pubblica piazza sui social non è una buona idea per una lunga serie di motivi. Io stesso ho cambiato la mia opinione su certa gente che ho amica su facebook dal livello dei post e commenti che mettevano. In ogni caso non li sto giustificando eh...

 

Può darsi, non è che io sia particolarmente eccentrico, anche se il mio facebook forse ha venature un po' folli alle volte... ma tutto nella norma (credo!)

Non sbatto tutto sulla pubblica piazza, non scrivo post, non metto foto del mio privato tranne, al massimo, quelle di qualche vacanza, museo, qualche amico più quelle due o tre del pride... niente di sconvolgente. 

Credo che siano spiazzati, sicuramente, ma che più che non sapere come affrontare l'argomento, non vogliano affatto affrontarlo. Ho come la sensazione che ci sia una specie di pettegolezzo alle mie spalle, fra di loro... e che, fra tutti, cerchino di evitarmi.

Non ci resto male, sto benissimo così. Ultimamente ho giocato con ragazzi nuovi, con cui ci siamo trovati bene, almeno a livello di tennis, non li ho ancora aggiunti su facebook, vedremo se cambierà qualcosa e ti saprò dire :D

Quello con cui spesso mi capita di scontrarmi è che per quanto l'omosessualità possa essere per me una cosa normale, più dell'eteosessualità ormai, e sdoganata sotto ogni suo aspetto... per la "gente comune" (e qui bisognerebbe fare dei distinguo, ma non li faccio) in realtà è ancora qualcosa di molto esotico e strano, e possono avere molteplici reazioni, sentimenti contrastanti, atteggiamenti strani... non sto dicendo novità, tutti noi sappiamo bene di cosa parlo. Forse dovremmo anche noi (anche io nel mio contesto) imparare qualche piccola strategia per sciogliere queste situazioni, nel nostro piccolo.

Edited by davydenkovic90
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Si si ma era solo per dire. Ognuno è libero di pubblicare ciò che vuole sui suoi profili. Mi viene in mente l'esempio di uno che conosco (poco). All'inizio era uno sfigato come tanti (mi ci metto pure io eh), poi di punto in bianco ha cominciato a mettere foto a ripetizione di lui vestito e conciato in maniera parecchio eccentrica a serate gay. Capirai che la gente lontana da queste realtà, un minimo può rimanere stranita.

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davydenkovic90

Comunque vorrei anche osservare che c'è allergia reciproca fra gay e sport.

Lo sport è ostile ai gay come spesso i gay sono ostili allo sport, e preferiscono la palestra per mantenersi in forma... può essere per il discorso della difficoltà a integrarsi che facevo nell'altro post.

Si potrebbe fare un sondaggio anche sul forum per capire chi si trova o si è trovato in contesti sportivi e come si è trovato.

Edited by davydenkovic90
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Dragon Shiryu

da amante del calcio, speto che ci sia questo cambiamento!

anche se..

 

 

anche se la strada è ancora molto lunga??

purtroppo è così!

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Per quel che capisco io, anche in relazione ad altri aspetti che non

c'entrano niente ( ad esempio il doping nel ciclismo dilettantistico )

purtroppo i movimenti di base tendono ad imitare il peggio di ciò che

vedono nel professionismo ( anche perchè la cultura del dilettantismo

sportivo è decisamente crollata negli ultimi anni )

 

Devo dire che il tennis ha sempre offerto esempi relativamente positivi

anche se purtroppo prevalentemente solo femminili ( King Navratilova etc )

Se possiamo dire che in campo femminile addirittura il tennis ha anticipato

tutti gli altri sport ed in anni in cui si trattava di sfidare un grosso pregiudizio

e perdere anche sponsor etc, è stato uno sport precursore, dobbiamo anche

dire che in campo maschile non c'è stato un seguito

 

Io ho smesso di praticare tennis troppo presto, a 14 anni, quindi la mia testimonianza

non è granché utile, però il clamore dei primi CO nel tennis femminile, quando in nessuno

sport esistevano sportivi dichiarati, quello me lo ricordo bene

 

Purtroppo - ma questa è una mia idea del tutto indimostrabile - c'è stata una

omofobia di ritorno, il tennis è diventato uno "sport da lesbiche" da maschiacci

in gonnella e questo ha messo in difficoltà i gay maschi

 

Il motivo per cui i gay preferiscono la palestra, è dovuto ragionevolmente ad un

complesso di fattori non ultimo il feticismo per i muscoli, la costruzione di una immagine

fisica virile etc

 

Fra questi - indirettamente - io ci metterei l'assenza della cultura maschile agonistica

cioè secondo me in palestra non esiste questo problema che è legato al confronto

agonistico fra maschietti

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nel mio piccolo faccio parte di una squadra, non di calciatori ma di tennisti. Ok, sport individuale, competizione e antipatie varie anche fra di noi... cose un po' diverse dal calcio.

Dopo aver fatto coming out la maggior parte dei miei colleghi mi ha ripudiato, prima mi cercavano in continuazione, adesso sono quasi tutti spariti.

Purtroppo non ci ho mai avuto un confronto diretto sull'argomento perché il coming out l'ho fatto aggiungendoli su facebook dove ho foto del pride e altre cose da cui si capisce chiaramente che sono gay.

La stima verso di me, per come gioco, non manca, questo è sicuro. Non mancano neanche dimostrazioni in questo senso. Però mi evitano, sono come impauriti da me e mi trattano molto diversamente. Se fossero stati dei bambini mi avrebbero preso in giro apertamente, oggi mi ignorano con imbarazzo. Se non fossero trentenni ricchi calcio-e-figa, tenderei pure loro una mano, cercando di spiegare e far loro capire qualcosa. Ma così non riesco.

Come al solito dipende molto dal tipo di sport, dal luogo, forse anche dal livello stesso a cui uno pratica un certo sport... per fare un esempio, a livello dilettantistico-ricreativo e al gradino più basso dell'agonismo, tutti gli sportivi fanno parte, molto probabilmente, della stessa sottocultura becera da stadio. Chi non è capace di giocare a calcio, prova col tennis, col rugby, con il volley ecc... Mentre a un livello un pochino più alto ci trovi persone un po' più intelligenti, che vedono lo sport in un modo un pochino più maturo, che non siano i porchiddii quando sbagli un punto, gli imbroglietti per vincere il torneino del circolo, le cazzate, sia verbali che fisiche, da spogliatoio che restano cristallizzate dalle elementari fino alla pensione.

Purtroppo tutti devono passare da quel primo gradino becero, spesso da bambini, ed è molto difficile sopravvivere e arrivare ad alti livelli.

Io ho avuto molta fortuna nel mio sport, intanto perché eravamo sia maschi che femmine, almeno fino ai 14 anni. I maestri erano sia uomini che donne. Il clima era vivibile per tutti noi e molto inclusivo. 

Col mio carattere non credo che avrei resistito a lungo - in quello stesso periodo - in una squadra di calcio o basket o altro, non avrei mai avuto modo di imparare a praticare lo sport e non sarei mai arrivato a livelli più alti come mi è successo facendo tennis in quel contesto.

Anche il problema dell'omosessualità nel calcio professionistico e della presunta assenza di calciatori gay... per me è più un problema di selezione naturale che non di paura di fare coming out quando uno è già ad alti livelli. E' chiaro che un bambino o ragazzino gay, per quanto possa giocare bene a calcio, non potrà integrarsi se non con enormi difficoltà all'interno di una squadretta... da lì non avrà mai le possibilità per fare un salto di qualità e passare a squadre più importanti.

Ma sono fiducioso anche io nel cambiamento :D

 

 Però quello che non capisco in generale e  come mai se fino a cinque minuti prima le persone stimano un'altra persona, poi quando gli racconta della sua omosessualità o lo scoprono vogliano tagliare i ponti o si allontanano. Siamo sempre gli stessi. Se conosco una persona e mi sta simpatica non mi interessa ne la sua sessualità, né la sua religione o nazione.

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davydenkovic90
Però quello che non capisco in generale e  come mai se fino a cinque minuti prima le persone stimano un'altra persona, poi quando gli racconta della sua omosessualità o lo scoprono vogliano tagliare i ponti o si allontanano. Siamo sempre gli stessi. Se conosco una persona e mi sta simpatica non mi interessa ne la sua sessualità, né la sua religione o nazione.

Capirlo non è difficile, è una specie di istinto... ci vuole un pizzico in più di maturità e di intelligenza per superarlo e in pochi ne sono dotati.

La stima, nel mio caso, c'è e c'è anche molta cordialità sul piano formale. Ma non c'è volontà di relazionarsi con me, da parte loro. Probabilmente non è solo l'omosessualità il problema ma anche alcuni corollari, cioè se io fossi Franco Califano e semplicemnete scopassi coi maschi, a loro andrebbe bene. Il problema è che io non mi adeguo neanche ai loro discorsi di macchine, calcio, figa ... ecc.  Non c'è modo di trovare, nella diversità, uno scambio d'opinioni su un qualsiasi tema generale che possa permettere un avvicinamento. E questo non è dovuto a me, ma alla loro chiusura mentale che nel branco si fa ancora più chiusa.

Poi nel caso del tennis la stima ha sempre una doppia faccia, magari mi chiedono se faccio qualche torneo a squadre, perché potrei anche essere utile per portare qualche punto in più al circolo, oppure mi fanno i complimenti per come gioco... però dall'altro lato c'è anche il fatto che devono competere loro per primi con me, il che può creare ulteriori barriere. Ce ne sono alcuni che ci tengono talmente tanto che, nei match di allenamento,  non posso far altro che farli vincere. Il tutto per tentare di ammorbidire e alleggerire il clima già molto pesante.

 

Comunque posso anche star loro antipatico, non c'è problema. Ma lo stacco definitivo, cioè, il non voler più allenarsi con me o fare la doccia con me, c'è stato quando mi hanno aggiunto su fb e visto che ero gay. E il motivo è chiaro.

Ripeto, non mi è successo con tutti e non è un grande problema... però è successo.

Edited by davydenkovic90
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Concordo nel fatto che il branco rende ancora più diffidenti nei confronti degli altri, però secondo me anche la paura/ignoranza di conoscere qualcosa di diverso, ai loro occhi, che è sempre esistito e tutti hanno sempre fatto finta che non esistesse. 

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Non è da trascurare il fatto che le Federazioni Sportive

sono da sempre dirette da un campionario umano imbarazzante

 

Se uno dovesse scegliere se e quale sport praticare, in base ai

dirigenti sportivi italiani...beh sarebbe veramente arduo

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Beh io faccio beach volley da un po' di anni e ho iniziato con un gruppo super friendly, amici di un mio amico gay. Poi sono entrato nel gruppo b.volley dell'arcigay della mia città, sarebbe aperto a tutti ma al momento siamo tutti gay tranne 1

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  • 2 weeks later...

Mi piace quello che dice, dal secondo 30, che spesso gli omosessuali sono tali perché fin dalla tenera infanzia hanno subito spesso e volentieri (? volentieri per chi") abusi sessuali dai genitori:

accidenti! non pensavo che tanti genitori italiani fossero così delinquenti....

Se infatti è vero che gli omosessuali sono tra il 3 ed il 5% della popolazione e spesso sono tali perché infanti stati abusati dai genitori, si parla almeno di centinaia di migliaia di genitori italiani sessualmente abusatori dei propri figli infanti.

 

A proposito:

ma i genitori abusatori dei propri figli infanti sono spesso e volentieri (?) eterosessuali?

chissà ;-)

 

già, oppure vogliamo parlare di quello che ipotizza che i gay sono prodotti delle aziende farmaceutiche? AHAHAHAH

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