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Sono idealista


gattosc71

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Sono sempre stato idealista per meta e per meta negativo . Sono idealista perche ho sempre creduto nel fatto che l uomo essendo differente dalla bestia potesse essere qualcosa di differente e positivo nel creato , cioe' a differenza delle bestie potesse credere nella sua stessa specie avesse la capacita di essere altruista pensando che la propria esistenza sia legata agli altri e quindi pensare che il bene proprio passa per il bene comune . Insomma ho creduto in questi ideali da cartone animato o paese delle fiabe dove il pensare avesse un senso e credere in qualcosa fosse un modo di essere differente dagli animali . Sono per una meta negativo perche' mi sono reso conto di essere uno dei pochi della specie umana esclusi i dementi e alcuni altri a credere in questo . Vedo intorno a me che i valori sono l ' opposto di quello che io credo , l' avarizia il possesso dei soldi e delle cose ( la sacra casa esempio ) e sopratutto il non avere una coscienza o meglio fare finta che non esista una coscienza e' la norma di tutti . Per cui mi viene da pensare di essere o totalmente mongolo o di essere un fesso . Dico fesso perche se per i tuoi ideali non freghi e non fotti gli altri per tutti sei un fesso . I fessi si fanno fottere e fregare i soldi dai furbi . Quindi esterno questo non so neanche perche' effettivamente . Se mi date ragione so gia che e' per la maggior parte falsa se mi date torto e dite che cosi e' il mondo vi darei ragione . Ma la cosa che proprio mi fa pena e tristezza e' il fatto che il mondo umano non si evolve , cioe' in una puntata di star trek nuova generazione , ritrovano congelati in una capsula delle persone che vengono dalla nostra epoca e Picard in un momento di filosofia dice a uno dei sopravissuti scongelati e redivivi " voi nella vostra epoca pensavate hai soldi e a realizzare il vostro ego adesso noi cerchiamo di migliorere noi stessi " . Mahhh e' solo fantascienza poi !!!!

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Le bollette, i divertimenti e le avventure a fine mese si pagano con i soldi e non in ideali.

 

Puoi solo variare il modo in cui ottieni i soldi: con onestà e bravura ne avrai pochi, oppure ne avrai a sufficienza con tanti sacrifici.

 

Se ne vuoi di più devi scendere a compromessi (di qualsiasi tipo) perché nessuno strapaga, o anche solo nota, qualcuno solo perché idealista.

 

Devi solo scegliere da che parte stare, e vivere di conseguenza accettando con serenità tutte le ripercussioni (etiche, sentimentali o finanziarie) che deriveranno da come stai al mondo.

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Secondo me generalizzi, ma mi dispiace per come ti senti. Così, a intuito, ti consiglierei di approfondire il tema dell'assertività.

 

In merito al discorso generale, credo che nessuna persona sia intrinsecamente e di per se stessa buona o cattiva, ma che tutte le persone abbiano il potenziale per essere buone. I discorsi sulla decadenza dei valori si sono sempre fatti in ogni epoca, ma l'uomo è sempre andato avanti comunque; pensare che l'essere umano non si evolva mi sembra eccessivo.

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io preferisco gli animali alle persone. Il mio gatto è meglio di moltissime persone che ho avuto modo di conoscere e lasciare.

Le persone aeppur dotate di intelletto non devono necessariamente essere migliori degli animali.

 

Per la questione fotti o vieni fottuto è il classico gioco "naturale" del più forte che prevale sul debole.

Per i valori invece ritengo il danaro fondamentale, ma mi distacco dalgeneralizzare il discorso ricco-avaro, povero-altruista.

Il mio attuale lavoro mi permette di guadagnare poco se rapportato a un full time ma non ho mai fatto paragone con chi conoscendo guadagni più di me o può permettersi di piu.

Io mi sento appagato con poco riesco a fare molto e vedo i soldi come strumento per divertirsi, fare regali, "mangiarseli" e stare in compagnia.

Quindi se vuoi star bene pensa alla tua vita e al modo con cui renderla migliore facendo entrare a far parte di essa persone che possono rallegrarti e divertirti e aiutarti.

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io preferisco gli animali alle persone. Il mio gatto è meglio

io preferisco le piante agli animali. il mio geranio è meglio...

l' UDDM preferisce i minerali alle piante. il suo granito è meglio.. 

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voi nella vostra epoca pensavate ai soldi e a realizzare il vostro ego adesso noi cerchiamo di migliorare noi stessi

 

1) Perché realizzare il proprio ego dovrebbe essere diverso dal migliorare sé stessi?

 

2) Chi può stabilire, meglio di noi stessi, che cosa sia migliore o peggiore per noi?

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1) Perché realizzare il proprio ego dovrebbe essere diverso dal migliorare sé stessi?

 

In tali discorsi, in genere, si distingue tra il e l'Ego.

Il primo intenso come l'Io ''autentico'', nella sua totalità e innocenza, il secondo come ''maschera'' costruita e non di rado prevaricante. In altre parole, il Sé sarebbe una sorta di ''bambino interiore'' e l'Ego l'adulto un po' bastardello ma funzionale al vivere nel mondo.

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Tu non sei idealista, gatto: in base a tutto quello che hai scritto sul forum, mi sembra che tu sia distaccato dalla realtà.

Cioè, dài l'idea che la vita ti sia "scivolata" addosso senza che abbia interagito con la tua personalità o le tue idee.

Ripeto, è solo un'impressione. Ma non positiva.

 

in una puntata di star trek nuova generazione , ritrovano congelati in una capsula delle persone che vengono dalla nostra epoca e Picard in un momento di filosofia dice a uno dei sopravissuti scongelati e redivivi " voi nella vostra epoca pensavate hai soldi e a realizzare il vostro ego adesso noi cerchiamo di migliorere noi stessi " .

Stagione 1, episodio 26 "La zona neutrale".

Delizioso il momento in cui la tipa si risveglia, vede Worf e sviene.

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Si e' vero anche che sono distaccato dalla realta , ma che devo fare ? Lasciare e dire cosi funziona !!! Vedere la poverta e la tristezza e lasciare che sia , non riesco e il fatto che non posso fare nulla o non voglio fare nulla per tedia per non voglia acuisce questo distacco .

Sento addosso le colpe di essere parte di qualcosa di sbagliato ! Ho sbagliato tante volte e me ne pento , ma sono errori che solo io vedo e tutti gli altri non vedono come e' possibile ????? Non credo in nessun modo nella carita ne nel buonismo ne nell accoglienza cristiana !!!! Io penso che la felicita dell uomo si raggiunga con l aiuto degli altri uomini non contro gli altri o al posto di altri , ma e' cosi assurdo ???? O e' solo roba ideale da minchioni fessi ???????

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In tali discorsi, in genere, si distingue tra il Sé e l'Ego. Il primo intenso come l'Io ''autentico'', nella sua totalità e innocenza, il secondo come ''maschera'' costruita e non di rado prevaricante. In altre parole, il Sé sarebbe una sorta di ''bambino interiore'' e l'Ego l'adulto un po' bastardello ma funzionale al vivere nel mondo.

 

 

Ammesso che sia possibile tale distinzione, in tanto in quanto viviamo nel mondo e non risultano vite altrove, benché alcuni confidino esistano, migliorare l'ego implica migliorare anche sé stessi, quando almeno siamo adulti, perché ai bambini può pur essere concesso altrimenti.

 

 

 

 

Io penso che la felicita dell uomo si raggiunga con l aiuto degli altri uomini non contro gli altri o al posto di altri , ma e' cosi assurdo ???? O e' solo roba ideale da minchioni fessi ???????

 

Felicità è una parola grossa, ma comunque non è così facile conseguire qualcosa di simile senza mai andare contro altri o senza mai essere dove altri vorrebbero essere:

direi che sia quasi impossibile, se non in un sogno di perfetta autarchia.

Rassegnati alla realtà che l'universo, non solo quello umano, è conflitto, non sempre cruento, ma sempre duro, se non crudele.

Non capirlo non è essere fessi, ma essere ciechi ed i ciechi in un mondo di vedenti raramente vivono bene e comunque sempre vivono dipendendo dalla misericordia altrui.

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Ammesso che sia possibile tale distinzione, in tanto in quanto viviamo nel mondo e non risultano vite altrove, benché alcuni confidino esistano, migliorare l'ego implica migliorare anche sé stessi, quando almeno siamo adulti, perché ai bambini può pur essere concesso altrimenti.

 

Infatti sono discorsi ''spirituali'', dove quei termini - ''Sé'' ed ''Ego'' - si riferiscono spesso a cose ben precise e distinte, e nei quali il miglioramento è presentato come graduale de-identificazione con l'Ego. Cercavo di esplicare questo, in base a letture che avevo fatto in passato (Osho, Sibaldi, Krishnamurti, ecc.) - che non condivido necessariamente nella loro interezza.

 

Ad ogni modo, non conosco il contesto in cui Picard dice quella frase (è brevemente descritto da gatto, ma non amo/vedo Star Trek), ma a naso direi faccia riferimento a un più generale 'uso comune ' del termine ''Ego'' (solitamente negativo).

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ma a naso direi faccia riferimento a un più generale 'uso comune ' del termine ''Ego'' (solitamente negativo).

 

Ineffetti la frase de quo potrebbe alludere ad una realizzazione dell'individuo per opposizione alla comunità o addirittura alla specie di contro alla sua realizzazione solo all'interno d'una comunità o d'una specie:

ma è un discorso molto astratto, dato che in pratica nessuno è perfettamente indipendente dalla comunità in cui vive e tanto meno dalla specie cui appartiene per natura.

Certo storicamente i confini dello spazio vitale dell'individuo rispetto alla comunità sono variati, non sempre linearmente per solo ampliamento o sola riduzione, ma s'è trattato d'adattamenti alle diverse condizioni di vita pubblica e privata:

se variano queste è opportuno che variino anche i confini.

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il possesso dei soldi e delle cose ( la sacra casa esempio )

scherzi Gatto??

la Casa è il rifugio, il nido, la tana, la sicurezza, il luogo in cui godi e soffri, dove ti svegli al mattino felice di essere lì. 

Una casetta piccola, calda, poco costosa.

50 metri quadri al sole, meglio se in condominio

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scherzi Gatto?? la Casa è il rifugio, il nido, la tana, la sicurezza, il luogo in cui godi e soffri, dove ti svegli al mattino felice di essere lì.

 

Il trionfo della realizzazione dell'ego contro la comunità:

tutti insieme sotto un solo tetto bisognerebbe vivere, come del resto fanno molte specie animali.

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Il trionfo della realizzazione dell'ego contro

il trionfo dell'ego che mi ben dispone nei confronti della comunità.. senza la quale mi sentirei di valere poco, a ben guardare..

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Be ho citato star trek pero ho generalizzato sulle singole parole perche' non le ricordo ma il senso e' quello piu o meno . La casa privata non e' secondo me la felicita ne la sicurezza ne calda ne accogliente . Mi spiego non e' felicita perche' la felicita non e' una cosa non e' sicurezza perche' la sicurezza solo la societa la puo dare e non e' calda ne accogliente perche' solo il sorriso o un gesto amichevole di un estraneo puo esserlo . La nostra casa vera e' la societa degli uomini e la e' la nostra protezione e li risiede il calore . Pensare che una porta o un paio di muri possano darci qualcosa e' errato e non porta a quello che si puo definire felicita .

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La nostra casa vera e' la societa degli uomini e la e' la nostra protezione e li risiede il calore

Mi sta bene. Ma la casa consente di ricaricarmi, di riflettere, di stare solo o col mio compagno.  

Poi, per evasione e diletto, ho bisogno di un giocattolo che occasionalmente condivido: la mia auto.  

Ribadisco il concetto di giocattolo, essendo un oggetto che uso solo per piacere personale. 

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Una casetta piccola, calda, poco costosa. 50 metri quadri al sole, meglio se in condominio

 

Con il "meglio se in condominio", tenti di dare un colpo anche alla botte, dopo aver colpito il cerchio, ma il Gatto ti ricorda con Aristotele che l'uomo è un animale politico:

 

 

La nostra casa vera e' la societa degli uomini e la e' la nostra protezione e li risiede il calore

 

Effettivamente gli individui d'ogni specie, animali o vegetali e perfino minerali, su questa Terra non sembrano possano sopravvivere non si dice felicemente, ma anche solo non tormentosamente senza alcuni propri simili, ma in fondo è il limite naturale dell'esistenza degli enti dell'universo:

solo dio, se pur c'è un dio, non esiste, non coesiste, ma è.

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Per cui mi viene da pensare di essere o totalmente mongolo o di essere un fesso . Dico fesso perché se per i tuoi ideali non freghi e non fotti gli altri per tutti sei un fesso . I fessi si fanno fottere e fregare i soldi dai furbi . Quindi esterno questo non so neanche perché effettivamente . Se mi date ragione so già che e' per la maggior parte falsa se mi date torto e dite che cosi e' il mondo vi darei ragione .

 

Io intravedo in questo schema di pensiero dei tratti un po' paranoici.

Mumble.

Non so quanto la faccenda impatti sulla tua vita quotidiana, ma non ci sono nel tuo passato ricordi di esperienze positive (es., con amicizie, relazioni, compagni di classe, etc...) in cui tu percepivi uno scambio non interessato?

Poi se allarghi il discorso AL MONDO, certo, è un postaccio ingiusto, il potere è di pochi, la fame per molti.

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E' proprio il mio passato o meglio la mia infanzia a perseguitare il presente in modo un po paranoico . Io ho avuto la fortuna di vivere una gioventu in cui vi erano tantissini coetanei ,parlo di conpagnie di ragazzi di 20 30 ragazzi per via e di condividere in un quartiere popolare in periferia a milano dei valori popolari fortemente comunisti\socialisti negli anni 70 primi anni 80 e poi ho visto il cambiamento . Il cambiamento e' avvenuto negli anni 80 con il pensiero capitalista\egocentrico portato dalle tv berlusconiane e dalla chiesa di paolo II. Non dico mica che prima era oro e oggi e' cacca ma la differza e' enorme .

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io preferisco le piante agli animali. il mio geranio è meglio...

l' UDDM preferisce i minerali alle piante. il suo granito è meglio..

 

Se devo dire la mia, anche io prerisco gli animali all'uomo ( sebbene anche noi lo siamo). Ma le altre specie viventi non sono false ed ipocrite come la nostra.
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Non dico mica che prima era oro e oggi e' cacca ma la differza e' enorme .

"Qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio."

E non lo dico io.

 

La gente è sempre la stessa, è sempre quella della pietra e della fionda: cosa ti credi, gatto, che all'epoca tutti i sinistroidi avessero aderito per puro idealismo?

Dai, su.

Erano come i berlusconiani, ma senza Berlusconi.

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perseguitare il presente in modo un po paranoico

beh, insomma, se dici così...

ora però mi incuriosisci, e Ti chiedo qual è la Tua attuale situazione abitativa, in che tipo di sacra o profana casa vivi, se vivi da solo oppure no e nel qual caso se hai una stanzetta "tutta tua", premettendo che non accetto distinzioni di classe tra casa di proprietà e casa in affitto...

 

 

 

"meglio se in condominio"

sempre vissuto in condominio, conto di morirci, si chiamasse pure Casa Serena...

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I comunisti centrano poco o nulla e' l 'idea che era presente . Un quartiere popolare di case popolari e di persone che vivevano una liberta' culturale e sociale data dal solo fatto di non possedere una casa che oggi non e' possibile e voi che non l ' avete vissuta non potete capire . Come si fa a spiegare come si puo vivere senza pensare alle cose di possesso come la casa o agli interessi . Si puo' fare e si vive meglio molto meglio , quando una cosa e' un idea e non sono soldi e avidita . E orrore culturale puro la frase "la mia casa " perche' con se si porta dietro un disastro sociale , provate a pensarci . E poi ci sono tante testimonianze di molti luoghi in italia in cui quando la parola "mia casa " si e' trasformata in "nostra casa " i ricordi e la qualita della vita e' aumentata . Poi certo i furbi e delinquenti che specialmete in lombardia l aler ha fatto apposta a mettere nelle case popolari per distruggere il patrimonio comune e' innegabile che esistono e che ora con l immigrazione interi quartieri sono lasciati allo sbando e vero . Ma negli anni 70 la maggior parte degli abitanti erano operai che lavoravano e quella societa era piu solidale piu societa e non solo banche e soldi come e' ora . Oggi siamo invischiati fino al collo in mutui e nell avidita di possedere per essere . Io ho visto uno scorcio di una possibile alternativa all oggi . Io penso che le banche abbiano vinto che il capitalismo travestito da consumismo e moda abbia messo tutti a tacere relagandoci un bel mutuo su cui piangere e facendoci credere che e' normale pagare per un diritto che una volta era gratis .

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Io ho visto uno scorcio di una possibile alternativa all oggi . Io penso che le banche abbiano vinto che il capitalismo travestito da consumismo e moda abbia messo tutti a tacere relagandoci un bel mutuo su cui piangere e facendoci credere che e' normale pagare per un diritto che una volta era gratis .

 

Quando ero giovane e birbante (prima di proporre i mutui come faccio adesso) ero iscritto a dei siti di progetti internazionali super-cool per l'organizzazione delle occupazioni e la tutela del diritto di ciascuno a dormire sotto un tetto, si fotta la proprietà!...di dove sei? Come mai non frequenti dei centri sociali?

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I comunisti centrano poco o nulla e' l 'idea che era presente .

No. Neanche lontanamente.

Capisco il tuo coinvolgimento e i tuoi bei ricordi, ma si trattava della tua percezione e non della realtà.

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Beh insomma, che esistesse una classe operaia

che ora non esiste più è oggettivo

 

Oggi bisogna andare in un quartiere di immigrati

per respirare quel clima o trasferirsi in altri paesi

 

Certo se sei del 1971 si tratta di ricordi veramente

infantili, i tuoi anni sono stati gli anni '80-'90

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Io penso che le banche abbiano vinto che il capitalismo travestito da consumismo e moda abbia messo tutti a tacere relagandoci un bel mutuo su cui piangere e facendoci credere che e' normale pagare per un diritto che una volta era gratis .

 

Alice nel paese delle meraviglie :-)

 

Era gratis per chi si accontentava di dormire sotto le stelle, come del resto anche oggi:

nil sub soli novi.....

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I ricordi infantili sono i migliori !!! Ma io non sono ne di sinistra ne dei centri sociali ne tantimeno di destra , oggi sono proprio negativo e oggettivo e si vivrebbe meglio se vi fosse meno possesso meno avarizia meno capitalismo e piu vita libera non contro qualcosa ma libera . Pero negli anni 70 -80 vi era un morto ammazzato al giorno !!!! La violenza era veramente gratuita altro che adesso , percui se ad una liberta corrisponde una violenza allora e' meglio essre schiavi . O pensare di essere liberi come e' di moda oggi , pensare di essere liberi perche' si ha la possibilita' di comprarsi un qualcosa tipo un cellulare una macchina ecc ecc . Invece si e' solo liberi di spendere soldi mica e' liberta questa !!! Semmai e' come una volta era per il contadino che vede il padrone del terreno con l orologio e pensava che fosse l orologio a fare il padrone , e faceva di tutto per comprarsi un orologio a costo di ammazzarsi di fatica per assomigliare al padrone . Ma poi il padrone si comprava bel vestito e il povero contadino si spaccava ancora di piu la schiena per prendersi il vestito e cosi e cosi . Morale il padrone e' padrone e il contadino e' sempre schiavo e fesso . E' meglio non averla una casa frutto delle fatiche di una vita' e' meglio una casa popolare con un affitto giusto e farsi una vita decente !!!!

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Ineffetti Gattosc hai ragione:

sono invidiabili quelli che fanno i milionari (in euro) a spese altrui, vivendo a scrocco, facendo debiti che non potranno mai pagare e fregandosene altamente.

Come disse Giovenale:

"quid enim salvis infamia nummis?" (che è infatti l'infamia se son salvi i soldi?),

tanto più se i soldi sono altrui ;-)

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