Jump to content

MoVimento 5 Stelle: un partito fallito?


Rotwang

Recommended Posts

Siamo in allerta fascismo, altro che PD, solo un analfabeta può sentire la mancanza del berlusconismo:

 

15879375_10212155482428943_278663032_n.p

In pratica vuole istituire un organo di controllo in stile nazista.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 94
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Rotwang

    30

  • Pix

    17

  • Sbuffo

    13

  • Demò

    9

Top Posters In This Topic

Posted Images

In pratica vuole istituire un organo di controllo in stile nazista.

 

Un organo di controllo che prevede che a dare le notizie siano solo siti tipo nocensura.com e TzeTze.

Link to comment
Share on other sites

La Repubblica

 

M5S di nuovo alle 'urne'. Questa volta, e con un preavviso nullo (8 e 9 gennaio), Beppe Grillo chiede di scegliere le alleanze politiche in Europa per stabile quale futuro avrà a Strasburgo il Movimento.

Le considerazioni del leader 5 Stelle sul suo blog sembrano tracciare una via ben definita. E cioè aderire, se gli iscritti lo confermeranno, diventare la terza forza in Europa aderendo al gruppo Alde (Alliance of Liberals and Democrats of Europe, "gli unici ad aprire un dialogo con noi", spiega), anche se - sottolinea - questo deve avvenire con regole ben chiare verso il M5s, al Misto ("ma non essere in un gruppo vuol dire non contare", è l'avvertimento) o restare in Efdd.

"I recenti avvenimenti europei, come la Brexit - sottolinea Grillo - ci portano a ripensare alla natura del gruppo Efdd. Con lo straordinario successo del Leave, Ukip ha raggiunto il suo obiettivo politico: uscire dall'Unione europea. Parliamo di fatti concreti: Farage ha già abbandonato la leadership del suo partito e gli eurodeputati inglesi abbandoneranno il Parlamento europeo nella prossima legislatura. Fino ad allora, i colleghi inglesi saranno impegnati a valorizzare le scelte che determineranno il futuro politico del Regno Unito".

"Alde - aggiunge Grillo - conta 68 eurodeputati e con la presenza del Movimento 5 Stelle diventerebbe la terza forza politica al Parlamento europeo. Questo significa - sottolinea - acquisire un peso specifico di notevole importanza nelle scelte che si prendono. Significa in molti casi rappresentare l'ago della bilancia: con il nostro voto potremo fare la differenza e incidere sul risultato di molte decisioni importanti per contrastare l'establishment europeo. Non rinneghiamo le scelte del passato che ci hanno portato dove siamo oggi. Vogliamo affrontare nuove sfide con maggiore determinazione".

"Siamo entrati nel Parlamento europeo con le elezioni del 25 maggio 2014 - scrive Grillo - dopo una consultazione online tra gli iscritti, abbiamo dato vita al gruppo Efdd (Europe of freedom and direct democracy) insieme agli inglesi di Ukip e altre delegazioni minori. Con loro abbiamo condiviso i valori della democrazia diretta e abbiamo capito che nessun gruppo politico che siede al Parlamento europeo, è caratterizzato da una totale convergenza di vedute tra le varie componenti".

 

"Far parte di un gruppo politico - sottolinea Grillo - significa avere diritto di parola durante le sessioni plenarie del parlamento, essere rappresentati all'interno della conferenza dei presidenti, avere la possibilità di seguire l'iter legislativo come autori di regolamenti europei, ottenere fondi da spendere sul territorio, per le numerose attività d'informazione e formazione, rivolte ai cittadini italiani ed europei. Rifiutare di appartenere a un gruppo politico significa confluire nel raggruppamento dei non iscritti e perdere ognuna di queste opportunità. Significa occupare una poltrona con le mani legate: significa non poter lavorare".

Ora, prosegue il leader 5 Stelle, "i recenti avvenimenti europei, come la Brexit, ci portano a ripensare alla natura del gruppo Efdd. Con lo straordinario successo del Leave, Ukip ha raggiunto il suo obiettivo politico: uscire dall'Unione europea. Parliamo di fatti concreti: Farage ha già abbandonato la leadership del suo partito e gli eurodeputati inglesi abbandoneranno il Parlamento europeo nella prossima legislatura. Fino ad allora, i colleghi inglesi saranno impegnati a valorizzare le scelte che determineranno il futuro politico del Regno Unito".

Poi dice ancora: "Abbiamo studiato le percentuali di voto condiviso con Ukip e le altre delegazioni minori: la cifra non supera il 20%. Molto poco. Rimanere in Efdd equivale ad affrontare i prossimi due anni e mezzo senza un obiettivo politico comune, insieme a una delegazione che non avrà interesse a portare a casa risultati concreti. Ci ritroviamo nelle condizioni di rimanere in parlamento con le prerogative derivanti dall'appartenenza a un gruppo politico, ma senza la possibilità di fare il massimo per realizzare il programma del Movimento 5 stelle in Europa. Non nascondiamo anche un certo disagio rispetto all'utilizzo improprio di capitali delle fondazioni (a cui noi abbiamo rinunciato e continueremo a rinunciare) da parte di alcuni colleghi di Efdd, in riferimento alle notizie pubblicate e da cui prendiamo le dovute distanze".

Ecco dunque che, prosegue Grillo, "oggi abbiamo, per la seconda volta in tempi ravvicinati, l'opportunità di scegliere se e come dare un futuro al Movimento 5 stelle in europa. Come sempre accade, a metà di una legislatura (dopo due anni e mezzo dall'inizio della stessa) si aprono i negoziati tra gruppi politici. Anche noi ne abbiamo valutati alcuni e tra quelli che ci interessavano, gli unici ad aprire il dialogo con noi sono stati gli eurodeputati di Alde. Abbiamo fatto un tentativo di dialogo anche con il gruppo dei Verdi, che ha rifiutato la nostra richiesta di confronto. Ci è stato comunicato che un eventuale ingresso del Movimento 5 stelle nel gruppo dei Verdi avrebbe infatti 'sbilanciato' gli equilibri del gruppo stesso".

Poi precisa che "le condizioni politiche alla base dei negoziati con Alde sono molto chiare: condivisione dei valori di democrazia diretta, trasparenza, libertà, onestà; totale e indiscutibile autonomia di voto; partecipazione dei cittadini nella vita politica delle istituzioni europee; schieramento compatto nelle battaglie comuni come la semplificazione dell'apparato burocratico europeo, la risoluzione dell'emergenza immigrazione con un sistema di ricollocamento permanente, la promozione della green economy e lo sviluppo del settore digitale e tecnologico con maggiori possibilità occupazionali". Insomma, "il Movimento 5 stelle manterrebbe la sua piena autonomia con l'opportunità di dare vita a una nuova identità europea, che chiameremo Ddm (Direct democracy movement) un progetto ambizioso che apre a un futuro in cui sempre più realtà europee condivideranno il valore della democrazia diretta".

Link to comment
Share on other sites

Le considerazioni del leader 5 Stelle sul suo blog sembrano tracciare una via ben definita. E cioè aderire, se gli iscritti lo confermeranno, diventare la terza forza in Europa aderendo al gruppo Alde (Alliance of Liberals and Democrats of Europe, "gli unici ad aprire un dialogo con noi", spiega), anche se - sottolinea - questo deve avvenire con regole ben chiare verso il M5s, al Misto ("ma non essere in un gruppo vuol dire non contare", è l'avvertimento) o restare in Efdd.

 

L'ALDE non è il gruppo politico più europeista al Parlamento Europeo?

Link to comment
Share on other sites

La Repubblica

Il 78,5% degli iscritti M5s ha detto Sì al passaggio del Movimento all'eurogruppo di Alde in Europa. Lo rende noto il blog di Beppe Grillo. "Hanno partecipato alla votazione 40.654 iscritti certificati. Ha votato per il passaggio all'Alde il 78,5% dei votanti pari a 31.914 iscritti, 6.444 hanno votato per la permanenza nell'Efdd e 2.296 per confluire nei non iscritti" si legge sul blog.

Il gruppo del Movimento 5 Stelle si iscriverà, dunque, al gruppo Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa, presieduto dal belga Guy Verhofstadt nel parlamento europeo, lasciando il gruppo creato a inizio mandato con l'Ukip di Nigel Farage e altri raggruppamenti minori.

"Mi spiace per gli elettori in buona fede dei Cinquestelle che pensavano di votare per un partito che voleva lasciare l'Euro, bloccare l'Europa e bloccare l'immigrazione - è il primo commento del leader della Lega, Matteo Salvini - Con oggi per qualche poltrona e per qualche euro in più Grillo e i Cinquestelle a Bruxelles stanno in un partito più europeista di tutti, quello sostenuto da Prodi e Monti che difende l'euro, le banche e l'immigrazione di massa".

Link to comment
Share on other sites

La RepubblicaIl 78,5% degli iscritti M5s ha detto Sì al passaggio del Movimento all'eurogruppo di Alde in Europa. Lo rende noto il blog di Beppe Grillo. "Hanno partecipato alla votazione 40.654 iscritti certificati. Ha votato per il passaggio all'Alde il 78,5% dei votanti pari a 31.914 iscritti, 6.444 hanno votato per la permanenza nell'Efdd e 2.296 per confluire nei non iscritti" si legge sul blog.Il gruppo del Movimento 5 Stelle si iscriverà, dunque, al gruppo Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa, presieduto dal belga Guy Verhofstadt nel parlamento europeo, lasciando il gruppo creato a inizio mandato con l'Ukip di Nigel Farage e altri raggruppamenti minori."Mi spiace per gli elettori in buona fede dei Cinquestelle che pensavano di votare per un partito che voleva lasciare l'Euro, bloccare l'Europa e bloccare l'immigrazione - è il primo commento del leader della Lega, Matteo Salvini - Con oggi per qualche poltrona e per qualche euro in più Grillo e i Cinquestelle a Bruxelles stanno in un partito più europeista di tutti, quello sostenuto da Prodi e Monti che difende l'euro, le banche e l'immigrazione di massa".

Alde ha rifiutato il Movimento 5 Stelle. E adesso?

Link to comment
Share on other sites

 

 

genialata

 

se non l'avesse fatto mi sa che avrebbe perso tutti i parlamentari.

Gli organizzatori del trasloco hanno lasciato il movimento invece che dimettersi, visto che hanno pagato al posto di Grillo voglio sperare che le azioni legali per la violazione dello statuto siano solo minacce

 

Però, a dispetto delle oche giulive gay che in questi giorni stanno dando essenziali contributi per accaparrarsi qualche like con commenti stupidi sull'm5s, debbo dire che il comportamento di Guy è stato scandaloso, e ancora di più le probabili pressioni del pd/pdl sui popolari, socialisti ed ALDE.

 

Poteva essere l'occasione per far fare un salto europeista e istituzionale al movimento, è chiaro come il sole cosa è successo, temo che lo spirito di corpo e il conservatorismo di questi gruppi apparentemente opposti a lungo andare avrà forse conseguenze negative .

In ogni caso ancora una volta l'"Europa", il suo apparato istituzionale, ha dato prova di tutta la sua miopia.

Link to comment
Share on other sites

Il M5S ha dato nuovamente prova della sua incompetenza e del suo dilettantismo, senza contare l'incoerenza nel passare come se nulla fosse da un gruppo ad un altro.

 

Lasciano Farage, Grillo decide che si deve passare con l'Alde, fa un sondaggio/plebiscito sul sito in fretta e furia, l'Alde gli sbatte la porta in faccia e ora gli è toccato tornare da Farage con il cappello in mano, il quale pare che ora gli abbia imposto pesanti condizioni per tornare a far parte del gruppo assieme.

 

:asd:

 

15965335_10210242003760718_6398924900147

Edited by Sbuffo
Link to comment
Share on other sites

 

 

Il M5S ha dato nuovamente prova della sua incompetenza

 

quando si parla di incompetenza il tuo partito ed il tuo governo hanno solo da insegnare.

E ringraziate che la Corte Costituzionale vi ha appena allungato il governo di un anno, in attesa del redde rationem, a meno che non dichiari incostituzionali pure le elezioni. 

Link to comment
Share on other sites

è sotto gli occhi di tutti,

ma prego, fare debito per elargire bonus elettorali mentre le misure giuslavoristiche mostrano di non avere altro effetto che produrre una precarizzazione addirittura giornaliera,

per voi del pd non conterà mai quanto una vostra assemblea

Edited by Demò
Link to comment
Share on other sites

Semplicemente sono solo nella tua testa realtà pacifiche e l'arroganza è semmai la tua di pretendere che siano realtà cose che stanno nella tua testa.

Link to comment
Share on other sites

@Sbuffo, ti sei dimenticato il tuo ormai classico elenco puntato con un po' di statistiche e decreti legge copia-incollati a caso dai comunicati stampa del PD. O è una consuetudine che riservi per i periodi di campagna elettorale?

Edited by paperino
Link to comment
Share on other sites

Non ce n'era bisogno e non ne avevo voglia. :asd:

 

Non sono comunicati stampa ma sono link ad atti di legge o articoli di quotidiani che riportano leggi e provvedimenti, generalmente li metto perchè mi piace citare fonti e fatti a supporto delle mie argomentazioni.

Link to comment
Share on other sites

Vorrei avere una risposta sagace da offrire ma la verità è che non potrei mai battere il tuo post in comicità, quindi mi limito a riportarlo (enfasi mia) :

 

Non sono comunicati stampa ma sono link ad atti di legge o articoli di quotidiani che riportano leggi e provvedimenti, generalmente li metto perchè mi piace citare fonti e fatti a supporto delle mie argomentazioni.

Link to comment
Share on other sites

Perchè è quello che solitamente faccio, io di comunicati stampa del Pd non ne ho mai linkati, quando si parla di un tema riporto link riguardanti la tematica di cui si parla spesso da quotidiani o organi istituzionali.

 

Cmq stiamo andato OT, non mi pare che sia l'argomento della discussione quello che faccio o non faccio io.

Edited by Sbuffo
Link to comment
Share on other sites

Ad essere onesti l'economia italiana, al di la della percezione generale sta andando bene, avendo registrato crescita sia nel 2015 che nel 2016, le nostre percentuali sono migliori di molti paesi europei, Francia in testa. I problemi sono essenzialmente due:

 

- la crescita (e il conseguente benessere) non è stato goduto dalla popolazione, in particolare le fasce più deboli che invece hanno visto peggiorare le proprie condizioni economiche

 

- tale crescita è dovuta soprattutto a fattori esogeni, tra i quali il ribasso delle materie prime e che l'Italia è sostanzialmente un paese terziarizzato e non più manifatturiero che endogeni, sistemi come i voucher e il jobs act non hanno portato benefici economici significativi.

 

Dati da un giornale difficilmente identificabile come pro o contro il governo:

 

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-12-01/pil-l-istat-conferma-crescita-03percento-iii-trimestre1percento-sull-anno-121054.shtml?uuid=AD6z8T5B&refresh_ce=1

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

La Repubblica

"Adesso mi riprendo la libertà di realizzare il programma deciso con i cittadini che ci hanno eletto nel movimento e che, da dentro il M5S invece, non potevamo più portare avanti: noi pensiamo ancora al bene comune, dentro ormai pensano solo al controllo e al marketing": Paolo Putti, candidato sindaco cinque anni fa per il M5S a Genova, uno dei pionieri del grillismo nella città di Beppe Grillo, anima di uno dei primi comitati anti-Gronda, capogruppo in consiglio comunale, se ne è andato. Con altri due consiglieri, è uscito dal M5S e ha formato un nuovo gruppo in Comune, "Effetto Genova". In aula, a Palazzo Tursi, i grillini rimangono smozzati, in due, a quattro mesi dalle elezioni amministrative. Su Facebook ha postato il suo addio al M5S citando Guccini, e le cinque anatre, Proprio quanti i consiglieri grillini in Comune "cinque anatre andavano a sud: forse una soltanto vedremo arrivare, ma quel suo volo certo vuole dire che bisognava volare, bisognava volare, bisognava volare".

Putti, perché esce dal M5S alla vigilia della campagna elettorale?
"Perché non ci riconosciamo più nel Movimento che voleva produrre un cambiamento radicale, invece pensa ad altro. Proprio perché abbiamo ancora quattro mesi, e importanti delibere su cui batterci, contro la privatizzazione dell'azienda dei rifiuti ad esempio, era urgente poter agire liberamente, sennò avremmo tradito il mandato dei nostri elettori".

Lei é stato uno dei primi grillini a Genova e in Italia: cosa le ha fatto decidere di lasciare definitivamente il M5S?
"Dopo il guaio in Europa, al Parlamento, non sopportavo più la raffica di comunicati diramati da Roma, dove si dice che si deve riferire a qualcuno, prima di dichiarare qualsiasi cosa. C'è chi invece fa passare Trump e Putin per due statisti senza però rendere conto di quel che dice. Non ci sto".

Il Movimento é andato a destra?
"Non è più un movimento. Anzi, non siamo noi ad essere usciti dal Movimento è il movimento che é uscito dal tracciato e noi in quella direzione non vogliamo andare. Non siamo stati eletti per quello. Quando ci siamo candidati, nel M5S ci sgridavano perché puntavamo al 51% e invece dicevano che l'obiettivo era fare crescere nelle persone la consapevolezza, non la performance elettorale. Adesso vale soltanto la comunicazione, l'obiettivo é solo convincere: come se volessimo vendere un prodotto. Noi invece rimaniamo a quell'origine: finiamo il mandato facendo l'interesse della comunità".

La portavoce regionale, Alice Salvatore, dice che lei si sarebbe dovuto dimettere dal consiglio comunale. L'accusa di usare i voti M5S per salvarsi la poltrona. E magari lanciare una candidatura alle prossime amministrative con qualche altro partito della sinistra.
"Non mi interessa. Abbiamo scelto di stare in consiglio proprio per finire il lavoro e onorare fino in fondo l'impegno preso con i cittadini. Il mio servizio in politica finisce qui, alla fine del mandato ritorno alla mia famiglia e al mio lavoro di educatore. Tutto il resto si commenta da sé".

Si è scontrato duramente con Salvatore, l'ha accusata di "fare la politica dei selfie". È anche per i rapporti con il regionale che ha deciso di uscire?
"Quella è una delle dimostrazioni del mutamento genetico del M5S. È la politica dei comunicati e dei selfie, del convincere, sempre più lontana dai territori e dalla gente. Senza più confronto, continuo, con i cittadini che invece chi ha fortuna di poter entrare nell'amministrazione deve fare".

Il nuovo gruppo consiliare si chiama "Effetto Genova", come "Effetto Parma", il gruppo dei transfughi grillini che sosterranno la lista civica di Federico Pizzarotti contro il candidato M5S: lei é sicuro di non candidarsi?
"Né io né gli altri due consiglieri abbiamo intenzione di proseguire con la politica. Pizzarotti ha riunito una bella squadra e fa bene a candidarsi. Abbiamo chiamato il gruppo "Effetto Genova" perché speriamo che il lavoro fatto in questi cinque anni, il sogno che avevamo, possa continuare: per noi, se un documento presentato in consiglio era giusto, lo votavamo, indipendentemente dal fatto che lo presentasse Forza Italia o la lista del sindaco arancione. Invece ora il M5S deve andare sempre contro tutti. Adesso parla alla pancia della gente, si fa i selfie, invece di fare l'interesse dei cittadini. Noi ci siamo tagliati il gettone, abbiamo versato l'intero contributo del gruppo consiliare al movimento: non mi risulta che questa sia più la preoccupazione di chi è rimasto nel M5S".

Nel consiglio comunale della città di Beppe Grillo, rimangono due consiglieri invece di cinque, nel gruppo M5S: perché sono rimasti?
"Sarebbe stato bello finire tutti e cinque il lavoro cominciato insieme, non se la sono sentita. È andata così: bisognava volare".

Link to comment
Share on other sites

http://www.today.it/ambiente/inquinamento-pianura-padana-risoluzione-movimento-5-stelle.html#_ga=1.179371300.1075116880.1485602193

Beppe Grillo promuove l'immobilismo ed è un conservatore fallito, come il suo partito.

 

Smog = industrie = ricchezza

 

Niente smog = dipendenza economica = povertà

 

Nord = ricchezza

 

Sud = povertà

 

P.S: sei OT, sono costretto a segnalarti.

 

16265981_1184409625010947_73475449383570

Edited by Rotwang
Link to comment
Share on other sites

La Stampa


 


Una polizza che potrebbe, a questo punto, costare il posto alla sindaca di Roma, Virginia Raggi. A renderlo noto Il Fatto Quotidiano. Un boomerang politico ancor prima che giudiziario: la sindaca M5S beneficiaria e il suo ex capo segreteria Salvatore Romeo contraente. Romeo aveva indicato la Raggi - poco prima di essere nominato come capo della sua segreteria (con connesso aumento di stipendio da 39 mila euro annui a 110mila euro.) - come beneficiaria di una polizza sulla sua vita. Alla morte di Romeo la sindaca Raggi potrebbe incassare una cifra corrispondente all’importo maturato e pari a circa 30 mila euro.  


 

 


Inizialmente il beneficiario in caso di morte indicato da Romeo non era Virginia Raggi, divenuta beneficiaria nel gennaio 2016. Quando ha sottoscritto il contratto, alcuni anni fa, infatti Romeo ha indicato come beneficiario un’altra persona. Per alcuni anni il funzionario del comune di Roma ha pagato regolarmente i premi permettendo così l’accumulo del capitale da riscuotere al momento della sua morte. In caso di morte del funzionario del comune di Roma il soggetto che può incassare la somma accumulata è Virginia Raggi che di lì a poco si presenterà alle cosiddette “comunarie”, cioè le primarie online interne al Movimento per essere poi candidata alla carica di sindaco di Roma.  


 


Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall’Olio coadiuvati dalla Squadra Mobile della polizia di Stato hanno scoperto l’esistenza della polizza nell’ambito delle indagini sulla nomina di Salvatore Romeo. L’episodio è ancora sottoposto ad accertamento e il contratto potrebbe avere una spiegazione. Raggi potrebbe non essere mai stata informata di questo atto di generosità futura da parte del suo collaboratore. In altri termini, quando Raggi ha deciso il cambio di posizione e l’aumento di stipendio per Romeo (a luglio) poteva non sapere di essere stata scelta sei mesi prima come beneficiaria di una polizza vita dal suo nominato.  


 


 


Si ufficializza la fine del M5S?


Link to comment
Share on other sites

Si ufficializza la fine del M5S?

No, perché qualsiasi cosa facciano i grillini, i loro sostenitori diranno che prima era peggio e che i poteri forti stanno cercando di farli cadere.

Link to comment
Share on other sites

I voti che prendono non sono solo dai sostenitori incalliti ma anche dalla gente comune che a sto punto si fara' una ragione e pensera' che i 5* non sono diversi dagli altri partiti malgrado loro dicano il contrario.

 

E da qui perderanno voti.

Link to comment
Share on other sites

I voti che prendono non sono solo dai sostenitori incalliti ma anche dalla gente comune che a sto punto si fara' una ragione e pensera' che i 5* non sono diversi dagli altri partiti malgrado loro dicano il contrario.

E da qui perderanno voti.

La gente comune vota PD o non vota affatto.

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...