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Elezioni presidenziali in Francia del 2017


Rotwang

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C'e' chi dice che se le presidenziali le vincesse la le pen questo sarebbe l'inizio della fine dell'EU.

 

Tenetevi pronti.

Non l'inizio della fine, la fine dell'inizio XD

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Certo la moglie ha 20 anni più di lui, ed era la sua

insegnante al Liceo e lui era pure minorenne, ma

chissà perchè l'insinuazione non è sulla sua gerontofilia

o sull'iniziale abuso di potere e/o sessuale ai danni di minore...

 

Della Serie: meglio feticista che frocio?

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I francesi se ne fregano della vita privata del loro presedente. Prima mitterand aveva una figlia nascosta che poi ando' anche al suo funerale, poi hollande una tresca con un'attrice e ora a nessuno importa chi si scopa il presidente.

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Comunque Assange ha preannunciato un leak contro Macron, ovviamente; ormai il copione è chiaro, ha funzionato in USA e tenteranno di ripeterlo altrove. Speriamo i francesi siano un po' più intelligenti degli americani...

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Si ma se scopri che il futuro presidente ha fatto porcate ti passa la voglia di votarlo.

 

I leak non sono maldicenza inventata ma il passato scomodo che riaffiora nel momento peggiore.

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I francesi se ne fregano della vita privata del loro presedente

 

Premesso che la vita privata di Macron a cui alludo io

è abbastanza pubblica, nel senso che si sa che ebbe

'sta tresca, si sa che lei tenne la storia nascosta al marito

fino alla maggiore età di lui, si sa che dovette rinunciare

all'affidamento dei tre figli, visto la cesta di corna inflitta al

marito etc Insomma non conosco i dettagli ma son cose di

questo tipo...

 

Ovviamente i Francesi se ne possono fregare, se ne fregheranno

quindi anche se Macron è una Velata, o no?

 

Le mie sono domande, anche alla luce del fatto che si elegge

il Capo dello Stato e la stampa francese silenziò fino alla sua

seconda elezione certe cose su Mitterand

 

Ed altre su Hollande sono emerse dopo l'elezione

 

Se saltano fuori i Francesi lo sapranno prima di votare

e quindi un certo peso potrebbero pure averlo

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Penso che se ne fregherebbero se lui fosse una velata. Cazzi suoi.

 

E le vicende di quando trombava la donna sposata con lui minorenne in ogni caso sono andate in prescrizione.

 

A me sembra molto piu' importante per la votazione il fatto che la le pen ha preso milioni dai russi.

Edited by marco7
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Diciamo che un ipotetico outing di Macron, a rigor di logica, non dovrebbe avere alcun effetto politico. Il vice di Marine Le Pen ha subito outing come gay, e la risposta pubblica di Marine fu che egli aveva diritto alla sua vita privata come vi aveva diritto Hollande. La Le Pen non avrebbe molto terreno per attaccare Macron su quel fronte senza essere platealmente incoerente. 

Certo devo anche dire che l'irrazionalità dell'elettorato riesce sempre a sorprendermi, quindi non posso escludere che facciano due pesi e due misure. 

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Certamente per me - personalmente - non sarebbe

decisivo, figuriamoci poi se fosse per il fatto di essere

gay, Strauss Kahn fu spazzato via da delle accuse che

poi caddero ( ma è anche vero che ha collezionato come

minimo 3 scandali sessuali )

 

Credo che però in questa fase Macron abbia più da temere dai

sostenitori di Fillon, o comunque colui che ha parlato con sputnik

sarebbe un deputato repubblicano non un lepenista e lo stesso Fillon

è indicato come filo-russo.

 

Questo sarebbe il suo amante

 

 

rumeur-qui-est-mathieu-gallet-avec-qui-e

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Saramandasama

Un bisex gerontofilo non può più nemmeno farsi i fatti suoi, velatamente.

Madame Le Pen non ha nulla contro i gay. Non c'è da temere se diventerà la Presidente dei francesi.

Su di lei molte fake news e pregiudizi. Sicuramente è la più indicata per l'Eliseo.

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Forse salamandro non hai capito che la le pen uccidera' l'EU e l'euro come ha ucciso politicamente suo padre.

 

Senza euro l'litalia tornera' all'inflazione a due cifre. Contenti voi.

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Saramandasama

Beh in chiave maschile sarebbero coetanei, ambedue del 1977

In chiave femminile è un cougar lover. Poi gerontofilo è esagerato per venti anni di differenza..

È un milf lover con tendenze bisex.

 

Il problema della Francia è che, a parte Madame Le Pen, non ci sono personalità forti. Marine è cazzuta, e saprebbe come imporsi a livello internazionale e no.

Realisticamente non credo abbia molte chance di farcela, ma la curiosità di vederla in azione c'è.

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Secondo me è abbastanza evidente che in questo momento lo

scontro è tra Fillon e Macron, per chi arriva secondo

 

Se le cose vanno come in altre occasioni la gara è ad arrivare

secondi per poi incassare al secondo turno i voti di coloro che

non vogliono la Le Pen.

 

Il punto è che, se i due esagerano, rischiano di distruggersi a

vicenda...favorendo la Le Pen

 

Fillon è cattolico ha cinque figli è contro il matrimonio gay, che

non cancellerà, ma limiterà al massimo la possibilità di adozioni

e l'omogenitorialità. In campo economico è un thacheriano e propone

fortissimi tagli alla spesa pubblica, l'abolizione delle 35 ore ed in teoria

il dimissionamento di mezzo milione di funzionari pubblici. In politica

estera è filorusso ed un tiepido europeista

 

Però è il candidato de la manif pour tous...e per un gay rischia di essere

meno votabile della Le Pen

 

Macron è un centrista liberale che ha fondato un partito personale En Marche!

( si dice che il nome sia stato scelto dalle iniziali del suo nome E-manuelle M-acron )

è un europeista convinto ed ha un programma moderato e laico

 

Ovviamente in chiave gay sarebbe meglio di Fillon, d'altronde sembra il bersaglio

perfetto per la Le Pen: funzionario dei Rotschild, contatti con Hillary Clinton, l'uomo

della finanza internazionale il tecnocrate etc

 

Secondo me la Le Pen non lo dovrebbe attaccare, perchè dovrebbe sperare che arrivi

lui secondo, per poterlo azzannare nello scontro diretto

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La Stampa


 


Dall’altra parte della città, a Aulnay-sous-Bois, periferia Nord, quella degli immigrati e della disoccupazione, la tensione sale: esplode la rabbia per quello che è successo a Théo. Qui, nella periferia Sud, più bianca e borghese, sgomma una grossa berlina davanti al commissariato di Jusivy e sbattono le portiere: sotto un sole sbiadito scende lei, Marine Le Pen. «Sono venuta a incontrare i poliziotti, che hanno bisogno di mezzi più efficienti e aiuti materiali, ma anche di un sostegno morale». Sguardo sofferto di circostanza, in versione «madre della nazione», non spende una parola per Théo. 


 

«L’inchiesta è appena iniziata – precisa –: aspettiamo che la giustizia si pronunci. Troppo facile rallegrarsi quando i poliziotti ci difendono dal terrorismo, com’è successo al Louvre. E poi condannarli: così, subito». Non vuole ascoltare storie: il video dove si vede il giovane picchiato, il referto dell’ospedale che attesta «una grave ferita» nella zona rettale, l’operazione alla quale è stato sottoposto. Più in là alcuni poliziotti di Alliance police nationale, sindacato molto forte nella categoria (e molto a destra), dicono che «quando la giustizia si mette in moto contro la polizia, alla fine quasi sempre non ci rimane nulla, c’è solo accanimento». Il referto? «I medici negli ospedali non sono imparziali, ce l’hanno con noi». 


 


Frédéric Lagache, vicesegretario generale di Alliance police nationale, ha detto che «i miei colleghi di Aulnay-sous-Bois sono vittime della solita burrasca mediatica». Uno di loro, comunque, è incriminato per stupro: « Ecco – dice –, spero che i giudici non abbiano preso quella decisione per la pressione dei media». La Le Pen parte per una ricognizione del commissariato. Le spiegano che perfino a Jusivy, dietro il centro e le sue casette di pietra, qualche giorno prima è sbarcata una banda di giovani, con i passamontagna in testa, mazze da baseball e machete fra le mani. È stata guerriglia urbana per un’ora e mezzo, «perché per tutto quel periodo di tempo la polizia non poteva andarci: non c’era una macchina disponibile, né personale», raccontano nel commissariato. Nella cittadina il rapporto è di un poliziotto per 800 persone. La «madre della nazione» scuote la testa: «Ci sono anche zone dove la polizia non può proprio andare – ricorda lei –, altrimenti gli abitanti si rivoltano. Sono zone di non diritto. Basta, non devono esistere più». 


 


La Le Pen ce l’ha anche con «chi si vuole fare giustizia da solo e a Aulnay-sous-Bois di notte incendia macchine e assale le forze dell’ordine». Lo ribadisce: «Il mio principio di base è sostenere la polizia, salvo i casi in cui la giustizia mi dimostra che hanno commesso un reato». Poi ricorda le sue proposte: 15 mila poliziotti e 50 mila militari in più in cinque anni, se diventerà presidente (secondo un recente sondaggio, realizzato dal Centro di ricerche politiche di Sciences Po, il 56,2% di poliziotti e militari voterà per lei al primo turno delle presidenziali). E poi rendere l’ergastolo effettivo, senza possibilità di riduzioni di pena. E introdurre una «presunzione di legittima difesa» per le forze dell’ordine. Ricorda anche l’obiettivo di ridurre il saldo migratorio ad appena 10 mila persone all’anno, ma «i clandestini non saranno mai regolarizzati: tutti fuori». 


 


Sbattono le portiere, se n’è andata. Tutto intorno pochi negozi, un solo bar. Dove si gioca ai cavalli, sotto lo sguardo gentile del padrone cinese e quello più inquietante del suo pastore tedesco. Si discute di politica e di corse ippiche. Anche qui nessuno parla di Théo. 


Edited by Rotwang
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Nel programma di Marine c'è l'abolizione della loi Taubira (matrimonio egualitario e adozioni), il rafforzamento dei Pacs già esistenti, la restrizione della PMA alle sole coppie etero sterili e il divieto di GPA. Non credo però che, anche venisse eletta, avrebbe la volontà politica di procedere in tal senso riaprendo un aspro dibattito sul tema e avendo la maggioranza dell'opinione pubblica contro. Poi penso che consideri altre le priorità, dall'immigrazione all'economia all'uscita da Euro e UE.

 

Comunque prima delle elezioni francesi ci sono quelle olandesi a marzo. Geert Wilders è il favorito secondo praticamente tutti i sondaggi.

Edited by Uncanny
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Linkiesta

 

Una nuova speranza per la Francia?

Il momento di largo consenso di cui gode Emmanuel Macron è sorprendente se si pensa che si tratta di un candidato giovane e privo del sostegno dei partiti tradizionali. Secondo Susan Milner tuttavia si tratta di un segno dei nostri tempi, in cui sono in molti a credere che i politici siano tutti corrotti. I punti deboli di Macron stanno nelle lacune programmatiche di fondo - che però sono rimediabili con il tempo - e in una visione politica ambiziosa ma rivolta soprattutto alle fasce sociali più abbienti. Se riuscirà o meno a tenere il passo dipenderà da quanto riuscirà a mantenere il controllo del centro dello spettro elettorale, assediato sia dal centro-destra che dal centro-sinistra.

 

Secondo Beatriz Becerra BasterrecheaMacron è una sorta di anti-Trump e la sua vittoria alle presidenziali significherebbe la vittoria dei valori illuministici sulla minaccia populista. Gli esperti in comunicazione sostengono che un candidato alle elezioni non dovrebbe mai parlare di Europa. Contravvenendo a questa regola e al contrario di altri leader che hanno già iniziato a strizzare l’occhio al populismo, Macron parla sempre di Europa, senza dimenticarsi di inserire la Francia e i suoi problemi all’interno di una dimensione globale. Catherine Fieschi è convinta che Marine Le Pen non sarà eletta presidente. Per quanto la Le Pen abbia beneficiato dei guai di Fillon, gli elettorati dei due candidati risultano profondamente diversi, quindi ogni vantaggio per lei risulterebbe marginale. Inoltre, la candidatura di Macron priva il Fronte Nazionale del “monopolio del rinnovamento”. Non bisogna sottovalutare la capacità di mobilitazione del FN, ma - secondo l’autrice - si può comunque ancora sperare in un rinnovamento di natura diversa.

Edited by Rotwang
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Se lo scontro finale sara' le pen - macron in pratica i francesi faranno un voto su pro e contro EU ed euro e lo sanno.

 

Su questo si giochera' la partita.

 

A me sembra scemo per la le pen puntare sull'uscita dalla EU perche' sara' proprio questo che la fara' perdere.

 

Se la le pen non avesse fatto queste dichiarazioni sull'uscita EU avrebbe molte piu' probabilita' di uscire vincitrice.

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Le Pen: se vinco gli ebrei francesi non potranno mantenere la cittadinanza israeliana

 

La leader del Front National contro la doppia nazionalità e l’uso della kippah

 

Marine Le Pen, leader del Front National e candidata alla presidenza in Francia, minaccia di togliere la doppia cittadinanza agli ebrei francesi che hanno anche nazionalità israeliana. In un dibattito televisivo, Le Pen ha spiegato che in caso di vittoria alle presidenziale non permetterà a nessun francese di avere un altro passaporto di un Paese al di fuori dell’Unione Europea: “Israele non fa parte dell’Ue – ha spiegato – e non si considera europeo” e quindi il provvedimento riguarderà anche gli ebrei francesi.

 

Ma si potrà essere russo-francesi

 

La legge verrà applicata anche ai cittadini con seconda nazionalità statunitense.

Sarà invece esclusa la Russia, per quando non membro dell’Ue, ma, secondo Le Pen, “parte dell’Europa delle nazioni”. In Francia vivono 500 mila ebrei, la più grande comunità europea, e dai 3 ai 5 mila ogni anno emigrano in Israele, anche per il crescere delle manifestazioni di antisemitismo. A questo proposito, Le Pen, ha “consigliato” agli ebrei francesi di “non indossare in pubblico la kippah” perché potrebbe esporli ad aggressioni.

 

Ombre di antisemitismo

 

Le Pen ha giustificato l’invito come parte di quello che chiama “uno sforzo congiunto” per sconfiggere l’estremismo islamista, che “richiede sacrifici da parte di tutti”, ma le sue dichiarazioni sono destinate ad alimentare le polemiche per le posizioni del Front National riguardo gli ebrei. Il padre di Marine Le Pen, Jean-Marine, fondatore e già leader del Front, è dichiaratamente anti-semita e negazionista dell’Olocausto, mentre la figlia ha cercato di portare il movimento su posizioni più moderate.

 

Perdente al secondo turno

 

Gli ultimi sondaggi danno Marine Le Pen in testa al primo turno delle presidenziali, con circa il 25 per cento. Ma la vedono perdente al secondo turno sia contro il candidato di centrodestra François Fillon che contro il centrista indipendente Emmanuel Marcon.

 

http://www.lastampa.it/2017/02/10/esteri/le-pen-se-vinco-gli-ebrei-francesi-non-potranno-mantenere-la-cittadinanza-israeliana-jNPXYcRQhVPx0cMc6SXbMK/pagina.html

 

La Russia no perché "fa parte dell’Europa delle nazioni" = la Russia no perché altrimenti zio Vlad mi toglie la paghetta.

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La le.pen si sende conto che

 

1. le leggi le fa il parlamento e non il presidente

 

2. queste sue trovate sugli ebrei vanno a svantaggio della le pen al ballottaggio finale ?

 

Mi sembra un po' scema a dirla tutta.

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Saramandasama

La le.pen si sende conto che

 

1. le leggi le fa il parlamento e non il presidente

 

2. queste sue trovate sugli ebrei vanno a svantaggio della le pen al ballottaggio finale ?

 

Mi sembra un po' scema a dirla tutta.

Sì, purtroppo è malconsigliata. Comunque non vincerà. Inutile preoccuparsi.
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Sara' anche mal consigliata ma lei dice di essere avvocato e allora dovrebbe sapere che le leggi non le fa il presidente ma il parlamento e allora non prometta cose che non dipendono da lei anche se diventasse presidente.

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La “bolla” di Emmanuel Macron, quello che sembra ormai l’unico avversario, non fa paura quasi a nessuno. “Perché noi siamo un elettorato fedele e strutturato”, spiega la segretaria di circoscrizione di Lille Marie Christine Bouquet. “Chi c’è a sostenerlo sul territorio? Chi lo finanzia dal momento che non ha nemmeno un partito? L’ex ministro è il figlio del diavolo, ovvero del sistema. La gente non è stupida: lo sanno che noi siamo quelli che per anni sono rimasti coerenti con il loro operato”. A raccontare come il FN è cambiato nel tempo sono i fratelli Philippe e Michel Magni che hanno 63 e 66 anni e vengono dall’est della Francia: “Noi c’eravamo ai tempi di Jean-Marie Le Pen ed è davvero cambiato tutto. Ci sono tanti giovani, non solo vecchi militari. Ad esempio il partito si è aperto anche sul tema dell’omosessualità: molti dei nostri eletti sono gay dichiarati”. Questo non vuol dire che non ci siano dei temi su cui non hanno intenzione di derogare: “L’abolizione del matrimonio omosessuale è una priorità e lo dice anche Marine”.

Le Pen, infatti, si è impegnata a cancellare il matrimonio egualitario in caso di vittoria, includendo quell'obiettivo tra i 144 impegni rilasciati. Al punto 87 promette di creare una forma "migliore" di unione civile per "sostituire" la legge sul matrimonio egualitario introdotto nel 2013. Di fatto si tratterebbe di un salto nel passato per la Francia.
Le Pen promette anche di adottare strategie volte ad impedire che le coppie omosessuali possano avere figli, nonostante tutta questa serie di misure pare contrastare con il tentativo del Front National di sfruttare la xenofobia per racimolare voti anche da parte della comunità LGBT. In più occasioni i suoi rappresentanti hanno sostenuto di voler combattere il terrorismo jihadista per salvaguardare gli LGBT dall'omofobia islamica, anche se nei fatti pare che l'omofobia della vecchia destra europea non sia certo da meno.
Edited by Rotwang
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  • 3 weeks later...

La Repubblica

 

"Non cederò, andrò fino in fondo". E' guerra aperta tra François Fillon e i magistrati. Il candidato all'Eliseo della destra è costretto a smentire le ennesime voci su un suo possibile ritiro dalla corsa presidenziale dopo aver ricevuto una convocazione dai pm. Fillon dovrà essere interrogato il 15 marzo nell'ambito dell'inchiesta sui presunti impieghi fittizi in parlamento di sua moglie e dei figli.

"E' un assassinio politico" ha commentato Fillon: "Lo stato di diritto è stato sistematicamente violato, la presunzione d'innocenza è sparita" ha proseguito in una dichiarazione alla stampa giunta al termine di una mattina di voci impazzite. 

 

Fillon, a cui è stato notificato il nuovo atto ha riunito i suoi collaboratori più stretti collaboratori, si è consultato telefonicamente anche con gli ex rivali alle primarie, Alain Juppé e Nicolas Sarkozy.

Si è parlato del fermo della moglie Penelope (poi smentito) e si è pensato che l'ex premier stesse meditando il ritiro dalla campagna elettorale. Il tempo per un eventuale piano B è ormai poco: le candidature devono infatti essere presentate entro il 17 marzo in vista del voto del 23 aprile e 7 maggio. Oltre questa scadenza i partiti non hanno più la possibilità di un cambio in corsa. 

 

Nonostante le divisioni e i dubbi interni ai Républicains davanti all'accelerazione dell'inchiesta giudiziaria, Fillon ha deciso di tirare dritto. Proprio lui che ha vinto le primarie di novembre vantando un profilo di alta moralità rispetto ai plurindagati Sarkozy e Juppé. "Chi immaginerebbe De Gaulle indagato?" aveva detto per sottolineare la sua irreprensibilità.

Era prima dello scoop del Canard Enchainé sui soldi pubblici intascati dalla moglie Penelope e dai due figli: oltre un milione di euro come assistenti parlamentari con il sospetto che non abbiano mai svolto il lavoro dichiarato. Nell'ultimo mese, la difesa di Fillon ha oscillato. Prima ha promesso di abbandonare la corsa in caso di avviso di garanzia, poi invece ha deciso di "lasciare la parola al suffragio universale". L'affaire ha provocato danni oggettivi nei sondaggi: il candidato dei Républicains è ormai superato da Emmanuel Macron al primo turno: 20 contro 25%, con il rischio dunque di non essere al ballottaggio.

 

La sua campagna elettorale sta diventando un incubo, con proteste e contestazioni in ogni suo comizio o incontro pubblico. "Dobbiamo resistere" ha detto Fillon nel nuovo discorso. Ma intanto l'Udi, il partito centrista alleato con i Républicains, 'sospende' la sua partecipazione alla campagna e convocherà un consiglio esecutivo straordinario per decidere se continuare a sostenerlo o meno.

I legali dell'ex premier speravano che la giustizia avrebbe archiviato l'inchiesta. Non è così, anzi. La convocazione dei pm dimostra che i giudici vogliono andare veloci. Con il risultato che Fillon rischia di essere indagato a poche settimane dal voto. 

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