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Test medicina!


Gianfranc12

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Salve a tutti,

Beh come leggete dal titolo quest'anno dopo la maturità ho intenzione di entrare a medicina a Roma.Il terrore,comprensibile,è quello di non riuscire ad entrare.Mi dirigo a coloro che sono riusciti ad entrare a tale facoltà,oppure affrontato esami a numero chiuso.Il fatto è che io vengo da un liceo lingusitico,mi sto preparando da ormai un po',ma la domanda è,secondo voi devo appartarmi dalle materie umanistiche,e concentrarmi ai test,già da ora,oppure studiare durante l'estate?

Io frequento già un corso a scuola,ma visto che il tempo non lo trovo,visto che vorrei uscire con 100 da questa scuola,non so so cosa fare!Vi chiedo consigli,anche semplici.

Grazie in anticipo ragazzi!

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Stai tranquillo e studia fin da adesso se riesci.

Il meccanismo è un meccanismo forse perverso, ma i bravi tutto sommato riescono a passare.

Poco conta la scuola dalla quale vieni, e a tuo favore gioca il fatto che entrare oggi è diventato più facile che in passato, i punteggi minimi richiesti sono infatti molto scesi.

Unica cosa, talvolta la sede in cui entri non è quella che volevi tu. Su quello sonda le possibilità relative ad un eventuale trasferimento verso luoghi che potresti anche non immaginare (es. Campobasso, Foggia, Chieti, Sassari..).

Per il resto rimando a chi conosce più di me la questione, ma ad ogni modo e più di ogni altra cosa ti invito all'impegno e all'ottimismo: ai bravi il successo rispetto agli obiettivi proposti arriva, sebbene ciò avvenga non senza sacrifici. 

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IlSuonatoreJones

Prima di tutto, ti racconto in breve la mia esperienza.

Ho frequentato il liceo classico, e non ho superato il test di medicina al primo colpo: ho dovuto perdere un anno per un test all'8 di aprile 2014. L'anno accademico scorso ho frequentato biotecnologie. Questo settembre ho riprovato, entrando per il rotto della cuffia. 

Purtroppo il test di medicina, così come proposto, è una insulsa pagliacciata, e me ne sono reso conto soprattutto questo settembre. Molti dei miei colleghi biotecnologi hanno come me riprovato il test: alcuni hanno fatto punteggioni (pur avendo una media del 25-26 scarso), altri non sono proprio entrati (pur avendo dato bene tutti gli esami). 

Ahimé, la effettiva preparazione scientifica (che non si basa su un test a crocette, ma su esami universitari) conta relativamente poco: è necessaria, ma non sufficiente. Piuttosto, è significativo l'approccio al problema: anche la parte scientifica è molto logica, poco ha a che vedere con le nozioni imparate.

Personalmente ti consiglio di affidarti a TestBusters: i loro manuali, corsi, e via dicendo, sono veramente ottimi. Lavora sul modo di ragionare, fai tante simulazioni, e - se è quello che vuoi veramente - non mollare alla prima batosta: sempre darsi almeno una seconda chance.

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IlSuonatoreJones

a tuo favore gioca il fatto che entrare oggi è diventato più facile che in passato, i punteggi minimi richiesti sono infatti molto scesi.

I punteggi scendono perché i test si fanno sempre più difficili: i quesiti che proponevano fino a cinque anni fa fanno davvero ridere e in molti casi sono ridicoli.

Non è affatto diventato più facile entrare in generale: i posti sono diminuiti.

Piuttosto, si è resa decisamente più meritocratica la selezione col test nazionale. 

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I punteggi scendono perché i test si fanno sempre più difficili: i quesiti che proponevano fino a cinque anni fa fanno davvero ridere e in molti casi sono ridicoli.

Non è affatto diventato più facile entrare in generale: i posti sono diminuiti.

Piuttosto, si è resa decisamente più meritocratica la selezione col test nazionale. 

Quello che dici è parziale.

 

Le domande sono diventate forse più difficili, ma più legate agli studi da affrontare rispetto al passato. Le domande di cultura generale e logica sono calate, a favore di quesiti di materie di indirizzo.

 

Inoltre in passato con ricorsi e ricorsetti molta concorrenza "storica" è riuscita ad essere inglobata dalle università, raggiungendo (in maniera discutibile) lo scopo di entrare, e sottraendosi quindi al gruppo di concorrenti che pure incideva sui test.

 

Ancora, i primi 1000 classificati hanno raggiunto, ad esempio nel 2015, punteggi più alti rispetto al 2014. Questo è un dato che cozza con l'andamento medio, che è davvero indice di una maggiore difficoltà per i candidati, tuttavia non è da escludere un evidente calo in termini di formazione che si constata, ahimé, all'avanzare delle generazioni che escono dagli istituti superiori italiani. C'è e basta chiedere ai docenti.

Edited by Fe92
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davydenkovic90

Mi incuriosisce sempre molto vedere come gente proveniente da istituti superiori random tipo linguistico, psicopedagogico, ragioneria o altri, pensi di fare medicina, ingegneria o giurisprudenza e di come questo risulti la cosa più naturale del mondo.
Un test d'ingresso, come un esame di stato, non si prepara in sei mesi o in un anno... si prepara con un percorso di almeno 3-5 anni, con impegno personale e con il giusto supporto.
Per il resto, trovo triste dire "da oggi metto da parte le materie umanistiche e studio solo biologia e chimica". Io ai tempi ragionavo in modo esattamente opposto al tuo: volevo sfruttare il liceo come occasione per studiare bene e una volta per tutte argomenti o materie che non avrei più studiato all'università.


Poi, da matematico, vorrei precisare una cosuccia che mi urta sempre un po' riguardo a quello di cui parla @Ilsuonatore, cioè di quello che voi nei test chiamate impropriamente "logica"
I test di medicina o l'esame di stato del liceo scientifico non sono le olimpiadi della matematica, della chimica, della fisica o della biologia, anche se molte domande possono avere per qualcuno sembianze "olimpiche", nel senso di "scollegate dal programma studiato" o "non convenzionali"... ma questo semplicemente perché non si sono capiti abbastanza a fondo gli argomenti teorici e gli esercizi del programma.
Ad esempio, se io faccio, a un esame di stato dello scientifico, una domanda come "qual è la probabilità di fare 6 al superenalotto?" mi aspetto un minimo di dimostrazione rigorosa che sfrutti, ai fini del calcolo, concetti (tra l'altro tutti molto banali e tutti studiati nei primi anni) come le nozioni insiemistiche di base e l'iniettività e surgettività di una funzione.
C'è gente che addirittura considera "logica" domande del tipo "trovare due numeri sapendo che la loro somma è... e la loro differenza...".
Li avete studiati in seconda superiore, direi che ormai possiamo chiamarli anche "sistemi lineari in due equazioni in due incognite" invece che "loggikah" senza voler urtare la sensibilità di nessuno.
Su chimica e biologia sono meno ferrato, ma penso che si tratti di discorso identico a quello che ho appena fatto.

Quindi non sono d'accordo con questa affermazione che segue... 

Ahimé, la effettiva preparazione scientifica (che non si basa su un test a crocette, ma su esami universitari) conta relativamente poco: è necessaria, ma non sufficiente. Piuttosto, è significativo l'approccio al problema: anche la parte scientifica è molto logica, poco ha a che vedere con le nozioni imparate

Edited by davydenkovic90
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Io parlo da studente di Medicina Veterinaria, entrato ormai 8 anni fa dopo un anno di Scienze delle Produzioni Animali. Avevo anche tentato il test a Medicina. 
Il sistema di valutazione è sicuramente cambiato ma non le domande. 

Per quello che posso dire.. al primo test avevo studiato abbastanza ma non riuscii a entrare sia a Veterinaria che a Medicina. Al secondo anno invece non studiai nulla per il test, avendo dato esami di base come Matematica, Biologia, Botanica, Chimica, Biochimica ecc. con una media del 25 per di più ed entrai alla prima botta sia a Veterinaria che a Medicina, scegliendo poi la prima ;) 

Più che il sapere conta molto di più il ragionamento e il rispondere prima alle domande che sei sicuro di sapere. Mai rispondere a quelle che non sai, in quanto una risposta sbagliata decurta punti rispetto a una non risposta. 
Credo che questo consiglio sia sempre attuale. 

Non vuol dire che se le domande di logica e cultura generale sono diminuite allora il test è più specifico per il corso di studi. Le domande gira rigira sono sempre quelle, anche se formulate in maniera diversa e sempre lì bisogna usare la logica. 

In bocca al lupo. 

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Attualmente sto insegnando matematica e fisica in una terza liceo linguistico: onestamente la preparazione scientifica che ho trovato in questi ragazzi è di livello talmente basso che non credo qualcuno di loro sarebbe in grado di passare un test universitario di ambito scientifico. Molto poi dipende da che insegnanti hai avuto naturalmente.

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Quiz quiz quiz quiz, tanti quiz. E poi ci va una bella dose di fortuna.

 

Io ho fatto il liceo scientifico e ho fatto i test di ingegneria e medicina. A medicina sono entrato dopo n-mila ripescaggi, ma ormai frequentavo già ingegneria e ho lasciato il posto ai più bisognosi ( :lol: )

 

Il test in sé è abbastanza una cretinata, perché appunto rischia di escludere persone interessate e con una mentalità scientifica, che magari avrebbero un rendimento migliore di altri negli esami universitari veri e propri.

 

Purtroppo i test di ammissione, soprattutto quello di medicina, generano una grandissima ambizione. La maggior parte dei miei conoscenti che hanno provato test di medicina e altre facoltà a numero chiuso erano più interessati a passare il test in sé rispetto ad intraprendere quella carriera universitaria, un po' come se poi fosse tutto in discesa.

 

Do pienamente ragione sia a @@SanRoger che a @@davydenkovic90, purtroppo la preparazione della scuola superiore conta molto per riuscire a frequentare una università oppure un'altra.

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Salve a tutti,

Beh come leggete dal titolo quest'anno dopo la maturità ho intenzione di entrare a medicina a Roma.Il terrore,comprensibile,è quello di non riuscire ad entrare.Mi dirigo a coloro che sono riusciti ad entrare a tale facoltà,oppure affrontato esami a numero chiuso.Il fatto è che io vengo da un liceo lingusitico,mi sto preparando da ormai un po',ma la domanda è,secondo voi devo appartarmi dalle materie umanistiche,e concentrarmi ai test,già da ora,oppure studiare durante l'estate?

Io frequento già un corso a scuola,ma visto che il tempo non lo trovo,visto che vorrei uscire con 100 da questa scuola,non so so cosa fare!Vi chiedo consigli,anche semplici.

Grazie in anticipo ragazzi!

Ciao ^^ io ti consiglio più che Roma di provare i test per medicina a latina ( é sempre sapienza ma c'è meno affluenza)

Per quanto riguarda gli studi concentrati bene sui programmi di matematica biologia fisica e chimica ma non diventarci pazza già da ora ricorda che hai già un esame da passare poi esci matta.

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IlSuonatoreJones

Mi incuriosisce sempre molto vedere come gente proveniente da istituti superiori random tipo linguistico, psicopedagogico, ragioneria o altri, pensi di fare medicina, ingegneria o giurisprudenza e di come questo risulti la cosa più naturale del mondo.

Un test d'ingresso, come un esame di stato, non si prepara in sei mesi o in un anno... si prepara con un percorso di almeno 3-5 anni, con impegno personale e con il giusto supporto.

Per il resto, trovo triste dire "da oggi metto da parte le materie umanistiche e studio solo biologia e chimica". Io ai tempi ragionavo in modo esattamente opposto al tuo: volevo sfruttare il liceo come occasione per studiare bene e una volta per tutte argomenti o materie che non avrei più studiato all'università.

 

 

Poi, da matematico, vorrei precisare una cosuccia che mi urta sempre un po' riguardo a quello di cui parla @Ilsuonatore, cioè di quello che voi nei test chiamate impropriamente "logica"

I test di medicina o l'esame di stato del liceo scientifico non sono le olimpiadi della matematica, della chimica, della fisica o della biologia, anche se molte domande possono avere per qualcuno sembianze "olimpiche", nel senso di "scollegate dal programma studiato" o "non convenzionali"... ma questo semplicemente perché non si sono capiti abbastanza a fondo gli argomenti teorici e gli esercizi del programma.

Ad esempio, se io faccio, a un esame di stato dello scientifico, una domanda come "qual è la probabilità di fare 6 al superenalotto?" mi aspetto un minimo di dimostrazione rigorosa che sfrutti, ai fini del calcolo, concetti (tra l'altro tutti molto banali e tutti studiati nei primi anni) come le nozioni insiemistiche di base e l'iniettività e surgettività di una funzione.

C'è gente che addirittura considera "logica" domande del tipo "trovare due numeri sapendo che la loro somma è... e la loro differenza...".

Li avete studiati in seconda superiore, direi che ormai possiamo chiamarli anche "sistemi lineari in due equazioni in due incognite" invece che "loggikah" senza voler urtare la sensibilità di nessuno.

Su chimica e biologia sono meno ferrato, ma penso che si tratti di discorso identico a quello che ho appena fatto.

Quindi non sono d'accordo con questa affermazione che segue... 

Sulla scuola di provenienza sono d'accordo, assolutamente. 

Sull'uso del termine "logica", chiedo venia per aver minato alla sensibilità del matematico. Io mi riferisco a quella definita tale dallo stesso ministero, nonché dalle associazioni che aiutano gli aspiranti studenti di medicina. Al di là del fatto che mi riferivo alle sezioni di biologia e chimica (preponderanti nell'attuale test), intendevo dire che non serve aver acquisito conoscenze specifiche a memoria, quanto piuttosto saper ragionare e individuare i "trabocchetti".

 

Con la frase finale che tu hai citato, intendevo dire fondamentalmente il punteggio non è indicatore della effettiva preparazione (la quale, ripeto, si basa per esempio su superamento di esami universitari, e non su risposte a crocette). Puoi anche non essere d'accordo, e pensare che il punteggio sia proporzionale alla preparazione: ti dico, non è così. Il test è una pagliacciata, tutt'altro che meritocratica, punto.

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IlSuonatoreJones

Ciao ^^ io ti consiglio più che Roma di provare i test per medicina a latina ( é sempre sapienza ma c'è meno affluenza)

Per quanto riguarda gli studi concentrati bene sui programmi di matematica biologia fisica e chimica ma non diventarci pazza già da ora ricorda che hai già un esame da passare poi esci matta.

C'è la graduatoria nazionale, non cambia niente farlo a Roma o Latina, quella che tu definisci "affluenza" non conta niente.

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C'è la graduatoria nazionale, non cambia niente farlo a Roma o Latina, quella che tu definisci "affluenza" non conta niente.

Beh, ma a seconda dell'ordine in cui si mettono le preferenze il risultato cambia. Sinceramente non mi sono mai messo a vedere a livello matematico quale sia la differenza... [emoji38] ma lasciamo questo lavoro a @davydenkovic90.
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Studia durante l'estate... chiaramente se vuoi fare medicina sarai già da ora più interessato alle materie scientifiche e sarà più facile studiarle durante l'estate. 

 

Per ora io non ci penserei, rischieresti di non prepararti né per la maturità né per il test. 

 

Se ora il tuo obiettivo dopo aver sopportato anni e anni di liceo è quello di uscire con 100, allora hai già scelto: dovrai concentrarti sulla maturità!

Perché può essere inutile quanto vuoi ma il 100 alla maturità è qualcosa in più di solo un voto, è un rapporto, anche di fiducia tra te e la scuola che ti ha portato fino alla maturità. Te lo garantisco!

 

Quindi ora ... studia! :D

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Come già altri hanno fatto, ti racconterò la mia personale esperienza. 

Diplomato l'appena passato 2015 da un istituto tecnico industriale (questo già la dice lunga su come la penso sulla scuola di provenienza). 

Ho fatto e superato il test di questo settembre e di conseguenza da alcuni mesi frequento i corsi. 

 

Come è stato già detto, il tuo primo obiettivo deve essere il diploma. Se combini studio per i test e studio per la maturità rischi (non è detto) di non fare bene nè l'uno nè l'altro. Io ho iniziato a studire subito dopo l'esame di stato e nonostante la mia preparazione di base nelle materie del test fosse prossima allo zero, ho raggiunto una discreta conoscenza. 

Riprendendo ancora parole di altri utenti, effettivamente le domande del test era ben oltre le mie conoscenze, tant'è vero che le risposte di cui ero sicuro al 100% erano davvero poche.  

 

Non lasciarti abbindolare da chi sostiene che per lo più si entra per "fortuna", mettici del tuo e vedrai che non è impossibile :)

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IlSuonatoreJones

Beh, ma a seconda dell'ordine in cui si mettono le preferenze il risultato cambia. Sinceramente non mi sono mai messo a vedere a livello matematico quale sia la differenza... [emoji38] ma lasciamo questo lavoro a @davydenkovic90.

Prendiamo un esempio. A e B vogliono entrare a Torino, B però mette come prima scelta Catania perché si entra più facilmente. Fanno entrambi 80 punti, ma B è costretto ad andare a Catania perché l'ha messa come prima scelta.

Quindi l'ordine delle scelte determina solo dove tu vada a finire: fare scelte strategiche considerando la facilità di ingresso nelle varie sedi è stupido.

 

Comunque, per la cronaca, non ho mai sostenuto che serva unicamente fortuna per superare il test. Sto solo dicendo che quelli che entrano non sono necessariamente i più meritevoli: nel mio corso ci sono certe capre che eppure hanno fatto anche dieci punti più di me al test.

Edited by IlSuonatoreJones
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Ciao, io non ho fatto il test per medicina ma ho diversi amici che lo hanno superato, chi subito, chi un anno dopo e che mi hanno raccontato la loro esperienza.

Il fattore "fortuna" c'è sempre, come in ogni cosa, ma non c'è motivo di considerarlo.

 

Posso dirti che tutti quelli che conosco hanno pensato prima di tutto a finire nel migliore dei modi le superiori e gli esami di stato (facevano tutti liceo scientifico), quindi senza "trascurare" nessuna materia. Poi si sono messi a studiare "pesantemente" tutta l'estate utilizzando i libri delle superiori e l'alpha test.

Se ti informi vedrai che molte università organizzano in estate dei corsi proprio per preparare ai test.

 

I punteggi scendono perché i test si fanno sempre più difficili

 

Vero. Un ragazzo che ora frequenta il terzo anno mi ha detto che i test di quest'anno avevano alcune domande molto specifiche, mi sembra per chimica, alle quali lui saprebbe rispondere solo ora, dopo averle studiate all'Università.

 

Un mio consiglio, oltre ovviamente a quello di mettercela tutta, è di tenere in considerazione un piano B nel caso tu non riesca ad entrare. Intendo una facoltà che ti possa essere utile nel caso volessi ritentare l'anno dopo ma che comunque ti piaccia.

 

In bocca al lupo!

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Un mio consiglio, oltre ovviamente a quello di mettercela tutta, è di tenere in considerazione un piano B nel caso tu non riesca ad entrare.

Quoto in pieno. Io avevo due strade diametralmente opposte ma sono un caso particolare.

Anche restando nell'ambito sanitario ci sono tantissime professioni che secondo me sono sottovalutate...

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davydenkovic90
Sull'uso del termine "logica", chiedo venia per aver minato alla sensibilità del matematico. Io mi riferisco a quella definita tale dallo stesso ministero, nonché dalle associazioni che aiutano gli aspiranti studenti di medicina. Al di là del fatto che mi riferivo alle sezioni di biologia e chimica (preponderanti nell'attuale test), intendevo dire che non serve aver acquisito conoscenze specifiche a memoria, quanto piuttosto saper ragionare e individuare i "trabocchetti".   Con la frase finale che tu hai citato, intendevo dire fondamentalmente il punteggio non è indicatore della effettiva preparazione (la quale, ripeto, si basa per esempio su superamento di esami universitari, e non su risposte a crocette). Puoi anche non essere d'accordo, e pensare che il punteggio sia proporzionale alla preparazione: ti dico, non è così. Il test è una pagliacciata, tutt'altro che meritocratica, punto.

 

Se sia meritocratico non lo soo, mi limito a dire che spesso, nei licei, per una serie di motivi, le materie scientifiche vengono trattate in modo prevalentemente nozionistico. (anche per forza di cose: in prima e seconda liceo non puoi trattare una materia come fisica che richiede ogni tre per due funzioni trigonometriche, calcolo differenziale e integrale, equazioni differenziali e quant'altro). E gli studenti pensano, usciti dal liceo, che sia quello il modo di studiarle e pensano di sapere la fisica. Ma questo non è quello che si fa all'università (almeno per quelle materie, che, all'interno del corso di laurea, sono le più importanti, tipo, che ne so, fisica a ingegneria.... a medicina - penso - non studi biologia o chimica così tanto per avere due nozioni in più, le studi per saperle utilizzare e applicare.. e se non lei sai bene e a fondo diventa anche inutile proseguire, immagino).

Quello che tu chiami "saper ragionare, individuare trabocchetti, logica, ecc..." non è altro che sapere gli argomenti del programma a un livello superiore. E ci si arriva studiando bene la materia. Non con chissà quali strani artifici o doti personali fuori dal comune o furbizia o testbusters. I testbusters possono darti un supporto psicologico ma niente di più...

Io parlo di matematica perché è il mio campo, non so fare un parallelo su chimica o biologia ma sono sicuro che è la stessa cosa. Io posso sapere anche cos'è una funzione iniettiva, ma se non so come usare questo concetto, attraverso ulteriore studio e ulteriori esercizi, non potrò mai ottenere alcun risultato e quindi è come non averlo.

Per questo nei test non domandano: "cos'è una cellula?" oppure "cosa dice la seconda legge di newton?".con risposta aperta... le favoloseh risposteh aperteh che anni e anni di professori ignoranti e vecchi ci hanno propinato come espressione della vera meritocrazia, il mito del ripetere a pappagallo frasi a caso, saper infinocchiare la commissione d'esame, fare la tesina su un argomento "originale", il temino di matematica e fisica, imparare il procedimento e cagate varie che si vedono fare in giro, solamente perché davvero pochi professori hanno la voglia, le capacità, la personalità e la passione per insegnare bene una materia (soprattutto scientifica, ma vale anche per le materie umanistiche)

 

Comunque sì, l'abuso del termine "logica" mi irrita un pochino.

Però voglio tanto tanto bene a tutti voi e auguro a tutti di realizzare il vostro sogno e che diventiate dei bravi medici. Stellar kisses.

Edited by davydenkovic90
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IlSuonatoreJones

Se sia meritocratico non lo soo, mi limito a dire che spesso, nei licei, per una serie di motivi, le materie scientifiche vengono trattate in modo prevalentemente nozionistico. (anche per forza di cose: in prima e seconda liceo non puoi trattare una materia come fisica che richiede ogni tre per due funzioni trigonometriche, calcolo differenziale e integrale, equazioni differenziali e quant'altro). E gli studenti pensano, usciti dal liceo, che sia quello il modo di studiarle e pensano di sapere la fisica. Ma questo non è quello che si fa all'università (almeno per quelle materie, che, all'interno del corso di laurea, sono le più importanti, tipo, che ne so, fisica a ingegneria.... a medicina - penso - non studi biologia o chimica così tanto per avere due nozioni in più, le studi per saperle utilizzare e applicare.. e se non lei sai bene e a fondo diventa anche inutile proseguire, immagino).

Quello che tu chiami "saper ragionare, individuare trabocchetti, logica, ecc..." non è altro che sapere gli argomenti del programma a un livello superiore. E ci si arriva studiando bene la materia. Non con chissà quali strani artifici o doti personali fuori dal comune o furbizia o testbusters. I testbusters possono darti un supporto psicologico ma niente di più...

Io parlo di matematica perché è il mio campo, non so fare un parallelo su chimica o biologia ma sono sicuro che è la stessa cosa. Io posso sapere anche cos'è una funzione iniettiva, ma se non so come usare questo concetto, attraverso ulteriore studio e ulteriori esercizi, non potrò mai ottenere alcun risultato e quindi è come non averlo.

Per questo nei test non domandano: "cos'è una cellula?" oppure "cosa dice la seconda legge di newton?".con risposta aperta... le favoloseh risposteh aperteh che anni e anni di professori ignoranti e vecchi ci hanno propinato come espressione della vera meritocrazia, il mito del ripetere a pappagallo frasi a caso, saper infinocchiare la commissione d'esame, fare la tesina su un argomento "originale", il temino di matematica e fisica, imparare il procedimento e cagate varie che si vedono fare in giro, solamente perché davvero pochi professori hanno la voglia, le capacità, la personalità e la passione per insegnare bene una materia (soprattutto scientifica, ma vale anche per le materie umanistiche)

 

Comunque sì, l'abuso del termine "logica" mi irrita un pochino.

Però voglio tanto tanto bene a tutti voi e auguro a tutti di realizzare il vostro sogno e che diventiate dei bravi medici. Stellar kisses.

Frasi come "sapere gli argomenti del programma a un livello superiore, ci si arriva studiando bene la materia" mi fanno salire il crimine, e insieme sorridere. Uno, secondo questi presupposti, dovrebbe arrivare al test di medicina già laureato: dimmi te se devono essere queste le basi di selezione. La conoscenza approfondita delle materie è ormai indispensabile per superare il test, ma non è in sé una garanzia. Il fattore fortuna conta, moltissimo. Conosco un ragazzo che ha dovuto aspettare il terzo tentativo per entrare: aveva la media del 29 a biotecnologie, e ora ha la media del 29 a medicina. Vuoi farmi credere che i primi due tentativi non aveva conoscenze approfondite e solide? Io ringrazio davvero il cielo di essere passato quest'anno, perché molte persone valide sono rimaste fuori (a dispetto delle diverse capre entrate).

In secondo luogo, i testbusters propongono simulazioni - gratuite, per inciso - davvero efficaci alla preparazione. Molti compagni biotecnologi hanno fatto i loro corsi estivi (questi, invece, a pagamento): io ero molto scettico, eppure sono tutti entrati, ergo mi son dovuto ricredere. Quindi, magari, se non sai bene cosa facciano, non tirarli nemmeno in ballo.

In conclusione, sono un fan sfegatato delle domande aperte. In sede d'esame preferisco stendere un discorso logicamente strutturato, piuttosto che segnare delle x. Le risposte a crocette sono una modalità fasulla di verifica, insteriliscono le conoscenze. I docenti intelligenti sanno riconoscere gli studenti che ripetono a macchinetta (e viceversa).

Grazie per l'augurio finale, vive cordialità a te.

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  • 2 weeks later...

Non starò qui a discutere se sia meritocratico o altre questioni. Ti parlo dall'esperienza di un 100 alla Maturità e Test di Medicina passato al primo colpo (non vuole essere un vanto, solo una precisazione, scusatemi in anticipo).

 

La preparazione che hai influisce come punto di partenza sicuramente, ma probabilmente se aspiri al 100 avrai una buona dose di preparazione giù di tuo. Ti consiglio di iniziare a studiare dopo l'esame di Stato, sia dai testi del Liceo se sono fatti bene (io usai per Biologia il testo della Zanichelli Plus con le Rane blu sopra e un altro per Chimica Organica e Biochimica con il bambù sopra se può interessarti). Inoltre consiglio anche EdiTEST (utilizzai la guida ufficiale Cambridge e mi trovai ottimamente anche per le spiegazioni sulle tipologie di esercizi che ricadono nella categoria Logica) e Utet soprattutto per le domande di Chimica e Biologia.

 

Non ti consiglio ovviamente di considerare molto Matematica e Fisica, che sono poche domande in cui conoscenze basilari sono sufficienti.

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