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Starbucks arriva in Italia


Rotwang

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L'Huffington Post

 

I fan del frappuccino di Starbucks non dovranno attendere a lungo per poterlo gustarlo anche in Italia. La famosa catena americana sta per sbarcare anche nel Paese del caffè e del cappuccino. Stando agli ultimi rumors, infatti, come riporta Il Corriere della Sera, gli accordi fra il fondatore Haward Shults e Antonio Percassi sarebbero ormai presi e in dirittura d'arrivo. Appuntamento a Milano quindi, per l'anno 2016.

 

"62 anni, natali a Clusone in provincia di Bergamo, ex calciatore del Cesena e dell’Atalanta di Bergamo, di cui ora è proprietario, ma soprattutto, guru dei centri commerciali. Come dire, colui che vanta nel curriculum l’espansione commerciale dei Benetton nonché quella del suo concorrente più acerrimo, la spagnolo Zara. L’imprenditore che quest’anno ha anche aperto la strada ai negozi di lingerie Victoria’s Secret. Adesso sarebbe la volta di Starbucks, il mito del caffè americano che si beve per strada ed è servito in un bicchiere di carta".

 

Una vera e propria rivoluzione per gli italiani. Tanto innamorati della catena di caffetteria americana da creare un evento su Facebook "Inauguriamo Starbucks Coffee in Italia", previsto per il 12 dicembre, a cui su 12mila invitati hanno cliccato su "parteciperò" in ben 40mila. Quell'evento era un fake, ma ora la notizia è vera, come scrive il Corriere della Sera:

 

Gli accordi dovrebbero essere firmati entro Natale. E il Frappuccino a marchio Starbucks potrebbe già essere servito al banco nel corso del 2016. Sono circa vent’ anni che Howard Schultz, fondatore e guida della più grande catena di caffetterie americana cerca di capire quale sia il modo giusto per vendere in Italia, patria del caffè, la miscela in versione yankee. Per di più a un prezzo quasi tre volte superiore alla tazzina nostrana. Adesso però si starebbe profilando la soluzione.

 

Ma come vendere in Italia il caffè all'americana? Il marketing di Starbucks made in Italy punta sul connubio caffè e hi-tech, come spiega il Corriere della Sera:

 

Per sbarcare nel Paese che ha fatto dell’espresso una bevanda di tradizione e culto, l’imprenditore bergamasco e l’uomo d’affari della West Coast hanno valutato una formula originale per catturare i clienti italiani ,che avrà il suo punto di forza nel hi-tech e nell’offerta digitale. L’idea è di selezionare location nel centro città, quello degli affari, dove si incontrano banchieri, avvocati, imprenditori e professionisti che hanno bisogno di parlarsi in modo riservato e, soprattutto, necessitano di una buona connessione wi-fi. Un mix che anche a Milano, capitale del business, non è proprio facile trovare. La società ha sviluppato anche la Starbucks digital network che offre invece contenuti come film, serie tv e news, per una pausa relax ed entertainment dedicata ai più giovani. E questa novità sarebbe appunto uno dei piatti forti dell’offerta per lo sbarco in Italia.

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starbucks vende merda zuccherata, solo ad entrarci prendete un kilo.

 

Quanto agli imprenditori e professionisti hi-tech che ci entreranno, recenti inchieste mostrano che i veri affari si fanno in locali tipo "osteria da gigi il troione"

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starbucks vende merda zuccherata, solo ad entrarci prendete un kilo.

 

Quanto perbenismo italiota, pensi che la torta burrosa della nonna sia più salutare di una torta di una catena di bar e dolciumi?

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Quanto perbenismo italiota, pensi che la torta burrosa della nonna sia più salutare di una torta di una catena di bar e dolciumi?

 

Si, inoltre è sicuramente più buona

Io preferisco roba di qualità se devo spendere qualche euro

 

Starbucks è uno di quei marchi salva turisti, quando vai in giro in posti che conosci, sai cosa ci trovi e sai quanto spendi. Tu come tanti italiani potrai invece andarci in after per farti le foto coi tuoi amichetti sfrante e fare colazione dopo una notte in disco gay e qualche uccello preso nei bagni(si coglie l'ìronia?)

Edited by Demò
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Si, inoltre è sicuramente più buona

 

Starbucks è uno di quei posti salva turisti, quando vai in giro in posti che consoci, sai cosa ci trovi e sai quanto spendi. Tu come tanti italiani potrai invece andarci in after per farti le foto coi tuoi amichetti sfrante e fare colazione dopo una notte in disco gay e qualche uccello preso nei bagni(si coglie l'ìronia?)

 

No, sono porcate entrambe e fanno male entrambe anche se molto buone in modo diverso. Un po' come quelle capre che parlano dell'odiatissimo olio di palma come se fosse DDT e non fa né più male né più bene del pane col salame. Il complottismo vi ha ucciso il cervello. Mai stato ammiratore di Starbucks o di take away di questo genere, ma non ipocritamente come voi massa mentecatta. Al resto del tuo post non rispondo perché emerge tutta la tua povertà intellettuale e la tua scarsità d'animo (coda di paglia?).

Edited by Rotwang
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sei diventato lo sbuffo dell'expo e della (supposta nuova)milano da bere, renditene conto

 

Non sono renziano, penso solo con la mia testa e non mi piego al pensiero unico omologante di voi radical chic eterni scontenti.

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 pensiero unico omologante 

 

sono parole al vento che non significano nulla, tipo: smart, hi-tech, start-up innovativa etc

L'unico punto significativo nella vicenda è questo:

 

 

 

cerca di capire quale sia il modo giusto per vendere in Italia, patria del caffè, la miscela in versione yankee. Per di più a un prezzo quasi tre volte superiore alla tazzina nostrana.

 

beh ti rispondo io, il target è costituito dalla versione moderna di  Ferdinando Mericoni, più smart, dotata di selfie stick etc, ma uguale.

 

Ultima cosa, tutti gli italiani cercano di offendere gli altri dandogli dell'Italiota o italiano medio, ammetto di esserlo perchè ragionevolmente non posso negarlo.

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DoctorNievski

Leggevo l'altro giorno un post su Facebook in cui l'autore ringrazia starbucksddemer*a per esserci stato nei momenti più terribili della sua vita (cioè quando fuori faceva un freddo boia, e starbucksddemer*a gli ha offerto un luogo caldo..o il free-wifi..o ancora, l'aria condizionata e qualcosa di freddo nelle torridi estati). Ecco, in questo in parte mi sono ritrovato, e concordo con @demò perchè quando si va fuori, sai che li troverai qualcosa che contenga caffeina.

Certo, ricordo che in Giappone mi hanno fottuto 300 yen (tipo 2,5€) per una tazzina di espresso, che comunque sapeva di caffe lunghetto.In compenso, senza non sarei sopravvissuto mi sa..Buona pure la macha-cake.

 

 


 Tu come tanti italiani potrai invece andarci in after per farti le foto coi tuoi amichetti sfrante e fare colazione dopo una notte in disco gay e qualche uccello preso nei bagni(si coglie l'ìronia?)

Io temo proprio che il risultato sarà quello.

Un mio amico mi chiese una volta di fargli una foto. E che si vedesse il bicchierone col logo.. >.> Orde di idioti

E si, la torta della nonna è più buona. Stoppe. U.U

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Ho un vago ricordo di esserci andato qualche anno fa, durante la gita a Londra, spinto da qualche compagno di classe. Non ho la benché minima idea di quello che possa aver preso, immagino dunque che non fosse nulla di che.

Personalmente il caffè non mi piace proprio, né in tazzina né negli altri mille modi. Della presenza di Starbucks, tra l'altro all'altro capo dello stato, non me ne può fregar di meno. Sicuramente penso che troverò le foto dei fanz meno fastidiose delle crociate contro.

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ma guarda che possono aprire tutti gli esercizi commerciali che vogliono

 

però se in questi giorni si diffonde il giubilo di chi ne è entusiasta, perchè non dovrebbe diffondersi anche l'ironia di chi lo trova sovrastimato? Si chiamano social, è normale e naturale

 

 

Se i giornali pubblicano interviste che contengono una dose ridicola di pubblicità in favore della catena, cose tipo:

 

 

 

valutato una formula originale per catturare i clienti italiani ,che avrà il suo punto di forza nel hi-tech e nell’offerta digitale. L’idea è di selezionare location nel centro città, quello degli affari, dove si incontrano banchieri, avvocati, imprenditori e professionisti che hanno bisogno di parlarsi in modo riservato e, soprattutto, necessitano di una buona connessione wi-fi. Un mix che anche a Milano, capitale del business, non è proprio facile trovare. La società ha sviluppato anche la Starbucks digital network che offre invece contenuti come film, serie tv e news, per una pausa relax ed entertainment dedicata ai più giovani. 

 

io mi riservo di dire che è tutto packaging e vendita, tutto fasullo.

 

Non sta bene? Amen

Edited by Demò
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n po' come quelle capre che parlano dell'odiatissimo olio di palma come se fosse DDT e non fa né più male né più bene del pane col salame.

E io che volevo regalarti la t-shirt per la lotta contro l'olio di palma...

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  • 2 weeks later...

Nella mia città ha aperto un bar che tiene prodotti autentici americani (ma anche francesi, inglesi, scandinavi, turchi, ecc...) da colazione e fa l'autentico caffè americano in infusione, non come il 99 per cento dei bar che fa l'espresso e lo allunga con l'acqua calda, devo dire che il caffè americano originale è davvero buono, l'ho fatto provare a tre amici e tutti hanno confermato. C'è da sperare che Starbucks faccia lo stesso tipo di caffè.

 

p.s. la prossima volta provo il caffè alla turca!

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Aprisse uno starbucks in ogni città...

Non bevo caffè, al massimo decaffeinato ma il chai tea latte di starbucks mi piace troppo, è un troiaio che ha solo il gusto del chai tea ma col latte montato mi piace... potrei anche provare finalmente anche il resto che nei vari viaggi non ho mai provato per via del poco tempo o del troppo prezzo...

I dolci, se rimangono quelli degli altri paesi, sono buoni, ovvio che possono anche non piacere ma nessuno punta una pistola alla testa costringendo ad entrare e a consumare...

A Bologna c'è un simil starbucks made in Italy...è sempre pieno...

Che dire? Tutto con moderazione fa bene e tutto può piacere o no, in questo caso (apertura di una catena di caffetterie un po'diversa dal bar sport) non ci vedo nulla di male... E pensare che non ho Instagram e l'ultima foto su un qualche social risale a 3 anni fa...

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  • 1 year later...

Commenti sulla pagina FB di Selvaggia Lucarelli su Starbucks

 

"Sai qual'è il reale bello di Starbucks? 

Che puoi pagare un caffè con la carta senza che ti arrivino imprecazioni perché la transazione è di soli pochi euro. 
Che puoi avere internet gratis, e rimanere collegato e navigare senza avere la cameriera sul collo che ti obbliga a consumare. 
Che puoi avere quotidiani, riviste, libri e puoi sfogliarli con tranquillità senza l'ansia di doversi muovere perché si occupa il tavolino per troppo tempo con troppa poca consumazione, o addirittura senza consumare.
Che puoi passare l'intera giornata sulla poltrona consumando un solo cappuccino.
Starbucks insegnerà ai bar che, se vogliono restare aperti, devono smetterla con il modo di fare attuale."
 
"Il bello di starbucks è esattamente quello che ha scritto Matteo. A Madrid ho fatto una delle più belle colazioni della mia vita con musica di sottofondo e nessuna ansia di dovermi alzare dopo aver bevuto il mio cappuccino.
Qui dopo un po' ti senti in obbligo di dover ordinare qualcos'altro.
Ma per favore
È la concorrenza che fa bene."
 
"praticamente ti sembra di vivere in un posto normale, non qui che se tiri fuori il bancomat in un bar ti guardano come se un rapinatore fosse un cliente migliore di te!"
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Dragon Shiryu

Non mi piace il caffè (menù principale della catena), ma ci andrei solo se aprissero a Bari e invitassero lei... :uhsi:

 

britney_spears_kor_dubbelt_upp_pa_starbu

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Ci sono stato a barcellona e che dire.. ottimo posto, buono il caffè, sicuramente una buona alternativa al solito bar insipido all'italiana.

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A napoli con gli stessi soldi mangi bevi e prendi il caffè

 

Ad ogni modo starbucks più per quello che fa è per come lo fa.in Italia il bar è qualcosa di mordi e fuggi invece il.voncetto nei paesi anglosassoni è diverso

Edited by Iron84
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Che puoi avere internet gratis, e rimanere collegato e navigare senza avere la cameriera sul collo che ti obbliga a consumare. 

Che puoi avere quotidiani, riviste, libri e puoi sfogliarli con tranquillità senza l'ansia di doversi muovere perché si occupa il tavolino per troppo tempo con troppa poca consumazione, o addirittura senza consumare.
Starbucks insegnerà ai bar che, se vogliono restare aperti, devono smetterla con il modo di fare attuale.

 

Posso dire che messo così mi sembra una pensierino da blogger radical chic moderno che tutto pretende ovunque vada solo perché ha un bel macbook su cui scrivere articoli insulsi per buzzfeed?

 

Ah e tra l'altro, parlando di macbook, nell'elenco manca la presa di corrente gratis a disposizione per ogni tavolino! Tempo fa mi era capitato di leggere anche questa rivendicazione in una di queste invettive... Scrivo subito a Selvaggia

Edited by Shell
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Posso dire che messo così mi sembra una pensierino da blogger radical chic moderno che tutto pretende ovunque vada solo perché ha un bel macbook su cui scrivere articoli insulsi per buzzfeed?

 

Io andrò solo per questi:

 

pancakes.jpg

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Io andrò solo per questi:

 

pancakes.jpg

 

Ma sei uno scemetto, te li faccio io i pancakes

 

Mi guardi mentre sbatto con vigore le uova, verso l'impasto con delicatezza ma decisione sulla piastra calda, dopo averla debitamente imburrata... e alla fine la dolce salsa

 

Il tutto col grembiulino addosso (solo quello) 

Edited by Shell
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SerialHenry

Sono contento, se abitassi a Milano sicuramente ci andrei.
 
Nel loro targeting rientrano le persone che stanno in ufficio o gli studenti che si mettono a lavorare prendendo il caffè da loro (forse alcuni direbbero “gli yuccie” ma non solo)....quindi sì, il bello di Starbucks è che ti offre un ambiente confortevole in tutti i sensi.

 

È nella loro strategia e sono dei campioni nella comunicazione social: fate un giro sulla loro pagina Fb, rispondono ad ogni commento, e addirittura ancora oggi chiariscono ogni accusa che gli utenti lanciano (riferendosi alla storia, ormai vecchia di un po’ anni, del mancato sostegni di Starbucks alle truppe americane). Un modello per molte multinazionali.
 
Poi è uno dei valori di Starbucks il rispetto della cultura locale che li ospita (tra l’altro l’idea embrionale di Starbucks nacque al tipo durante un viaggio a Milano nei primi anni ’80) e se non la capiscono poi chiudono (non era riuscito a fare breccia negli australiani per esempio)

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Forse i bar si attrezzeranno per competere. Tuttavia credo che il target di Starbucks sia diverso, sono i giovani. Non vedo molti giovani seduti al bar.

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