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Sullo scopo organico dell'uomo


Cooper

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La scienza è una chiave per capire la realtà. C'è chi la sa usare, questa chiave. .. c'è chi no. Vabeh fa niente.

 

ma noi siamo uomini.

Embè?

 

Avere dubbi sull'evoluzione non significa essere creazionisti. Basta accettare che non abbiamo gli strumenti per capire. O scomodare l'eterno Tao, che non può essere detto. O pensare a un tempo circolare, o chissà cos'altro...

Avere dubbi non fondati sull'evoluzione in sé (e non su alcuni suoi particolari, soggetti a falsificabilità come tutto) significa avere le fette di salame sugli occhi. Mi spiace, la penso così.

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era un modo per dire che siamo solo apparentemente opposti, ma per certi versi ci assomigliamo...

poi io non ho nulla contro la scienza, mi piace come dici, una chiave per capire la realtà, anche se preferirei "una chiave per cercare di descrivere la realtà- nel suo intimo inconoscibile - il più utile possibile alle esigenze umane".

L'esistenza di una natura in equilibrio è ovviamente un'esigenza umana: quando affonda una petroliera e disperde il suo carico gli scogli non fanno una piega, ovviamente.

Le mie riserve sono per la gloriosa selezione "naturale" del più adatto/aggressivo/prolifico, che mi pare nel caso dell'uomo non stia dando buoni risultati.

Nell'ottica delle previsioni umane, visto che solo noi abbiamo la capacità di "prevedere", non gli animali, non gli scogli, non il pianeta terra.

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La selezione naturale lavora egregiamente, non se ne accorgono tutti perché spesso si pensa che la natura debba avere una morale Buona e caritatevole. La novità è che questa morale è un'invenzione umana che in natura non esiste. Che ci piaccia o no.

 

Se hai qualche dubbio su questo argomento il modo migliore è farsi una cultura e capire VERAMENTE come funzionano le cose prima di dubitare di esse.

 

 

 

 

 

Io non penso che noi due siamo opposti. Anzi, probabilmente tu ti discosti dalla norma meno di me, ma in fin dei conti sfido chiunque a trovare qualcuno di veramente "normale". Siamo "insoliti"? Che ce frega!

Edited by Cooper
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E io ti risponderei ancora e ancora "ma noi siamo uomini" e quindi vediamo, con gli occhi e con la mente, e questa è la nostra particolarità, e la nostra responsabilità... ma è un dialogo tra sordi.

Ti porto solo un attimo nel mio carruggio per farti riflettere che SKI (la radice di SCIenza) non significa conoscere, ma SCIndere, separare, analizzare la realtà fino nelle più piccole parti.

Ma il soffio vitale, l'energia propulsiva, il senso profondo di tutto questo flusso - inevitabilmente- sfugge.

Non si può anatomizzare un corpo vivo, non si può mettere il vento in un barattolo...

 

Questi discorsi ormai interessano solo a noi... Lo vedi che non siamo normali!!!  :prankster: :prankster: :prankster:

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Le mie riserve sono per la gloriosa selezione "naturale" del più adatto/aggressivo/prolifico, che mi pare nel caso dell'uomo non stia dando buoni risultati

A me pare di sì, gentile Luca. I risultati si vedono forti e chiari. 

Addirittura, in certe società, perfino individui naturalmente inadeguati vengono tenuti in vita "artificialmente" ; per estensione, nessuno o quasi di noi sarebbe in grado di sopravvivere senza la specializzazione spinta del vicino di casa (penso a un chirurgo che non sa coltivare l'orto, a un contadino che non sa cambiare una lampadina) ; oppure, quanti di noi sarebbero in vita senza quell'interventino chirurgico di una semplice appendicite? 

Nel momento in cui scrivo la razza umana tiene provvisoriamente saldamente in mano la situazione di dominio del pianeta: certo, nella razza umana sono compresi individui che soccombono (di fame) e altri che prevalgono: tutti i mezzi sono leciti in natura. E noi siamo natura, vero...? il computer è una applicazione assolutamente naturale, no? se appena lo si conosce, non si può non riconoscere al pc un funzionamento squisitamente logico dal punto di vista fisico (chimico, elettrico). 

Indubbiamente, più la società è tecnologicamente complessa più è facile prevedere un evento traumatico: penso ad un esteso blackout dell'energia elettrica, ad un conflitto nucleare "scappato di mano", che potrebbero annientare o quasi la razza umana a favore, alla lunga, di qualche insetto o topo. Ma anche questo farebbe parte di una evoluzione generale.

La vita è dura da far morire. 

Insomma, disconosco un disegno superiore, ma riconoscerei una gara tra specie nella quale ogni forma di vita tende a dominare. 

Ma, per dire, la razza umana non è che sia dominata o perlomeno influenzata da virus e batteri?

 

La faccio troppo facile? può darsi, la natura è relativamente facile da comprendere a grandi linee, ma eventualmente difficile da giustificare. Per questo ci inventiamo le leggi le morali e le religioni.  E ci indignamo se il leone maschio dominante uccide i cuccioli non suoi. 

 

(saluti dalla Liguria)

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caro quasi coevo capricorno, la premessa di tutti i miei discorsi è che la sovrappopolazione, il consumo delle risorse, del territorio e l'inquinamento chimico e termico abbiano già distrutto l'equilibrio naturale che ci ha fatto nascere -quello, non una generica natura cieca e spietata- e che il probabile aggravarsi di questi fenomeni, oltre a compromettere definitivamente la biodiversitá, ci porterà all'autodistruzione.

Per questo secondo me servono riferimenti che vadano al di là del "tutto ciò che accade è naturale, vinca il più forte".

Noi siamo natura, ma anche qualcos'altro: secondo me il benessere e la tecnologia- che ritengo comunque episodici e non definitivi, vedi le molte antiche civiltà evolute e scomparse- sono diventati un feticcio che ha estremizzato la ricerca di una vita migliore trasformandola in un rinnegamento della fragilità e della nostra componente organica e naturale, dipendente in tutto e per tutto dall'organicità e naturalità di tutto ciò che ci circonda.

Quel misterioso qualcos'altro che ci differenzia, nel bene e nel male, dal resto degli animali, non potrà più essere, come è stato finora, né spirito, né dio, né sviluppo, né scienza, né cultura, né intelligenza, né civiltà, né arte, né niente, per il semplice fatto che se perdiamo la terra perdiamo TUTTO!

Se non ce ne frega niente di questo, oppure se si pensa che invece le cose stiano andando nel migliore dei modi, allora mi zittisco...

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la premessa di tutti i miei discorsi è che la sovrappopolazione, il consumo delle risorse, del territorio e l'inquinamento chimico e termico abbiano già distrutto l'equilibrio naturale che ci ha fatto nascere -quello, non una generica natura cieca e spietata- e che il probabile aggravarsi di questi fenomeni, oltre a compromettere definitivamente la biodiversitá, ci porterà all'autodistruzione.

Compromettere definitivamente un paio di palle!

Un conto è causare una crisi biotica circoscritta nel tempo in grado, se vogliamo, di ridurre in cenere l'Umana Stirpe. Un evento che comunque dopo neanche un milione di anni sarebbe completamente riassorbito. Un conto è compromettere in modo permanente la biosfera. È una cosa che otterresti solamente eradicando in pratica ogni pianta del pianeta e uccidendo ogni animale.

Siamo ben lontani dal farlo. Anzi, sebbene il numero di alberi si sia dimezzato da un paio di millenni ad oggi, e il 10% dei più importanti mammiferi/uccelli/rettili sia estinto ed un altro 20-30% sia in pericolo, guardando più in particolare possiamo notare come il numero di alberi stia crescendo grazie ad una razionalizzazione delle risorse (ancora in fase embrionale, ma tutto ha un inizio). Si sono creati addirittura nuovi ecosistemi, legati all'uomo, che alla lunga potrebbero portare ad eventi di speciazione (organismi che si adattano alla presenza dell'uomo. Nel giro di parecchie generazioni è perfettamente possibile, anzi molti insetti lo fanno in appena un anno).

 

Io non credo, inoltre, che l'uomo arriverà ad intaccare ulteriormente la biodiversità in modo significativo. Fortunatamente ora stiamo prendendo sempre più coscienza della nostra casa. Il Global Warming è rallentato enormemente (direi quasi fermo) dal 1998. Progresso tecnologico e inquinamento si stanno distaccando sempre di più. Ma anche se così non fosse, per un motivo o un altro tutto ciò finirebbe molto prima che l'uomo riesca a compromettere la biosfera in modo permanente.

 

Il resto del messaggio non l'ho proprio capito. Mi sa di supercazzola.

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ammiro sinceramente la tua ricerca di identità attraverso la scienza, ma non approvo la svalutazione di ciò che non capisci - o che io non riesco a spiegare.

Comunque sul futuro prossimo degli uomini sei troppo più ottimista di me.

Per fortuna, direi, vista la tua età...

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Considero l'omosessualità normale e neutrale, gli abusi sessuali no, perché ledono il principio morale (ebbene sì, ho anche qualcosa di umano nel cervello) di non recare danno altrui senza valida giustificazione.

 

Il problema è chi stabilisce quando la giustificazione sia valida e quando no e, se vogliamo sottilizzare, ci sarebbe anche da stabilire quando vi sia danno e quando no.....

 

 

 

 

 

a scienza non può essere "vera",è solo utile. Ma l'utilità presuppone uno scopo, sennò è aumentare la velocità senza sapere dove andare. E se lo scopo non è una vita migliore per l'umanità e per l'intero pianeta, e se è del tutto trascurabile marciare verso l'autoestinzione, allora non ti seguo più..

 

La scienza ricerca il vero (altra questione è se poi lo colga, ma le continue correzioni parrebbero escluderlo....) non l'utile:

l'utilità è semmai ricerca dell'arte, specialmente nel senso di tecnica.

Edited by Mario1944
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ammiro sinceramente la tua ricerca di identità attraverso la scienza, ma non approvo la svalutazione di ciò che non capisci - o che io non riesco a spiegare

Non credo di star svalutando nulla, me ne scuso in caso contrario. Io semplicemente non colgo significato ed utilità rispetto a questo thread di ciò che hai scritto. O forse ne colgo un significato sbagliato. Non so, se ti va prova a chiarire il concetto.

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Non sono un epistemologo, ma ci provo, sennò potrei passare per superficiale.

Nella mia presentazione dico semplicemente che l'uomo è tale solo in quanto indiscutibilmente "soggetto pensante e manipolativo", e questo lo differenzia dal resto dell'esistente, nel bene e nel male.

Quindi non è fuso al 100% nel flusso naturale degli eventi.

Raccontarsi che invece lo è significa eludere la principale prerogativa/condanna della nostra condizione umana.

E in tale condizione -altra non ci è data- la scelta è solo tra civiltà (che non vuol dire solo conoSCIENZA o tecnica, ma anche e soprattutto RESPONSABILITA', di individui e di specie) o barbarie autodistruttiva (razzismi e omofobia inclusi, anche se apparentemente funzionali alla vittoria del più forte).

Meglio non sono in grado di dirlo, non voglio insegnare niente a nessuno, ma è una mia convinzione profonda, appassionata e radicata che deriva da 52 anni di esperienza del mondo.

Non dobbiamo necessariamente convergere, non c'è una verità evidente e assoluta in nulla, nemmeno in un atomo di ferro, figurati se c'è nella percezione individuale del mondo.

Da qui in poi mi arrendo, e mi dispiace dirti che sei molto più "mainstream" tu di me...

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Tu ragioni su concetti non definiti.

Se per "corso naturale degli eventi" intendi quello che sarebbe successo senza l'attività e l'influsso umano, mi spiace farti notare che più o meno QUALSIASI COSA modifica il corso degli eventi. In modi diversi, ma anche ad esempio una singola mutazione genetica responsabile di un carattere talmente vantaggioso da rendere dominante un organismo su vasta scala, a lungo termine modifica il corso degli eventi. E si parla di semplici sequenze di basi azotate.

 

Il tuo caro "flusso naturale degli eventi" non ha senso di esistere, perché nulla è già scritto da qualche parte, e va assodato che ogni cosa influenza le altre, che sia una base azotata mutata o la comparsa dell'uomo sulla terra.

Sono COMPLETAMENTE D'ACCORDO CON TE quando dici che essendo l'uomo dotato di autoconsapevolezza e razionalità, sarebbe logico che egli decidesse sempre per il bene di sé e dell'ambiente da cui dipende. Ma ciò non implica che l'uomo sia in qualche modo ad un livello superiore tale da meritare di essere addirittura ESCLUSO dal corso naturale degli eventi. Ne facciamo parte anche noi, dato che esistiamo. Ne fa parte anche la rivoluzione industriale, I computer, i telescopi, gli smartphone, mia nonna, la deforestazione, gli omofobi, gli omosessuali, il geranio che ho in balcone. Per il semplice fatto che essi esistono e non sono stati catapultati nella nostra realtà come un innesto estraneo all'universo.

 

 

Detto questo mi preme precisare che neanche io voglio convincere proprio nessuno, anzi mi sembrava, a quanto pare erroneamente, un utile ed ottimo spunto per conversare e confrontarsi. Ahimè. Inoltre davvero non capisco cosa tu voglia dire con "mainstream", comunque sto iniziando a pensare che se da una frase spicciola abbiamo tirato fuori questo discorso fine a sé stesso la colpa è solo mia. Adios.

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quindi se kim Jong Un decidesse di sganciare un centinaio di atomiche tanto per passare il tempo tu non troveresti nulla da obbiettare? Sarebbe un piccolo trascurabile "bum" perduto nei miliardi di anni della nostra galassia?

 

Comunque il mainstream non era un'offesa, e discutere con te non mi è dispiaciuto.

Auguri d'ogni bene!

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Sarebbe un piccolo trascurabile "bum" perduto nei miliardi di anni

ehm... sì... cos'altro se no, marinaio?

 

(mi piace l'idea espressa da Cooper, che l'uomo è talmente evoluto da essere in qualche modo sganciato dal corso naturale) 

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quindi se kim Jong Un decidesse di sganciare un centinaio di atomiche tanto per passare il tempo tu non troveresti nulla da obbiettare?

Mai detto questo, evidente che non hai letto bene. Oops, chiedo venia. le convenzioni sociali mi impongono di dire che sono stato io a spiegarmi male. Per cui "mi sono espresso male".

 

Quando avrei detto che non mi importerebbe nulla, e che non avrei da obiettare se accadesse qualcosa di simile?

Quando avrei detto cose simili?

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Sarebbe un piccolo trascurabile "bum" perduto nei miliardi di anni della nostra galassia?

Tutto relativo. In scala galattica questo evento varrebbe meno di niente.

 

L'impatto delle azioni è circoscritto al luogo in cui si manifestano. Agli alieni verdi di Alpha Centauri non importerebbe proprio un cazzo delle mille bombe atomiche di cui parli.

 

Così come alla biosfera intesa nella sua totalità non importa un emerito pene della nostra specie.

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capricorno, veramente sono io a sostenere che l'uomo -purtroppo o per fortuna- è in qualche modo è sganciato dal corso naturale.

Cooper sostiene che qualunque comportamento umano è inevitabilmente naturale e soggetto alle leggi dell'evoluzione.

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MA - NOI - NON - SIAMO - ALIENI - VERDI - O - BIOSFERE - !

perdindirindina

[...]

Cooper sostiene che qualunque comportamento umano è inevitabilmente naturale e soggetto alle leggi dell'evoluzione.

Ok ho le prove che non hai capito un cazzo.

 

Tanto piacere. Ciao.

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Allora.

 

Io mi presento e tra l'altro dico che per me l'omofobia deriva da una compulsione ossessiva alla procreazione che è stata ereditata dalla selezione naturale del popolo più aggressivo e prolifico ma che non può più essere un valore in quanto ormai ci sta portando sull'orlo del baratro.

 

Non mi pongo nemmeno il problema dell'omosessualità perché credo che ogni comportamento umano sia culturale, e che siamo uomini proprio perché -nel bene e nel male-sentiamo un gap tra noi e il resto del pianeta.

 

Tu mi vuoi dimostrare che invece la selezione naturale non sbaglia mai, che ogni caratteristica dell'uomo è funzionale alla riproduzione, che l'evoluzione è sempre e comunque in atto anche se non la capiamo e che se domani ci estinguiamo la cosa è ininfluente sia per la natura e per gli alieni di alpha centauri.

 

Io provo a ricondurti all'ambito umano, cioè alla contraddittorietà e alla mancanza di certezze, e tu vuoi invece convincermi dell infallibilitá e verità del metodo scientifico.

 

Non ci convinciamo.

 

Questo è quanto.

 

Baci e abbracci.

Edited by luca63
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tu mi vuoi dimostrare che invece la selezione naturale non sbaglia mai

Falso. Doppiamente falso.

che ogni caratteristica dell'uomo è funzionale alla riproduzione

falso.

l'evoluzione è sempre e comunque in atto

Vero. Ma è così. Se vuoi smentire ciò e hai le prove per farlo, ti prego, illuminami e poi vai a ritirare il Nobel.

se domani ci estinguiamo la cosa è ininfluente

Ti sto dicendo che dipende. Per noi non sarà certo ininfluente, ma da qui a fare l'antropocentrista occhio che manca poco.

infallibilità del metodo scientifico

Evidentemente non sai di che parli. Il metodo scientifico permette di estrapolare teorie che sono prima di tutto FALSIFICABILI, se parli di verità assoluta non stai parlando di scienza.

 

E no, io non lo sto facendo e non l'ho fatto. Perché c'è differenza fra propinare verità assolute e parlare con cognizione di causa. Una differenza che magari non è da tutti percepire. Me ne dispiace.

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veramente sono io a sostenere che l'uomo -purtroppo o per fortuna- è in qualche modo è sganciato dal corso naturale.

 

Ma quale sarebbe il "corso naturale"  da cui l'uomo sarebbe sganciato?:

dove sta scritto, dove si può leggere qual è?

Inevitabilmente, penso, tirerai in ballo un dio o qualcosa di simile che abbia stabilito tutto prima del tempo e dello spazio, creando anche l'uomo come solo ente capace di deviare in meglio od in peggio dal corso naturale suddetto.....

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no, mario, niente di più sbagliato.

 

non sai quanto vorrei essere un albero qualunque e godermi i raggi del sole senza farmi nessuna domanda, ma non è così.

 

abbiamo aperto gli occhi e ci siamo trovati uomini, con mille dubbi e mille possibilità di fare e di pensare, senza sapere lo scopo di tutta la faccenda.

 

e molti - i più - non accettano il mistero, che è un dato di fatto, e vogliono essere rassicurati e guidati,

vogliono conoscere cosa è bene e cosa è male, e queste moltitudini creano Dio, Morale, Scienza, Progresso e Tecnologia per evitare di confrontarsi con l'abisso.

 

altri - pochi - sanno guardare dritti nel nulla su cui poggia tutto il nostro darsi da fare.

 

eppure questo coraggio sarebbe la vera base per costruire la civiltà della responsabilità, qualcosa di squisitamente umano eppure in sintonia ed equilibrio con una natura amata e rispettata.

 

come hanno fatto per secoli gli indiani d'America, per esempio: mica tagliare la carne con le unghie e darsi clavate in testa.

 

non confondiamo la storia dell'uomo con la storia dei vincitori, che non è selezione naturale del più adatto, ma del più violento.

 

se fino ad ora questo sistema può aver avuto senso, ora dovremmo constatarne i limiti, poiché vediamo che le risorse sono esauribili.

 

che bello sarebbe essere antropocentrici - cioè capire fino in fondo che solo come uomini possiamo relazionarci al mondo, con i nostri limiti fisici, percettivi, psichici e temporali - senza per questo imporre al mondo la nostra fame di assoluto!

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vorrei essere un albero

 

lascia perdere... io ho un piantone che in qualche modo invidio, un grande faggio in cresta, solitario.

 

Spero che Tu abbia letto "il peso della farfalla" , Erri De Luca, in particolare il capitoletto finale che parla appunto di...

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grazie del consiglio, capri.

 

a proposito, ho dimenticato di ribattere a quella tua storia dei cuccioli di leone:

lungi da me applicare morale alla natura,

anzi, accetto anche la presenza della violenza e dell'aggressivitá nel bagaglio dell'esperienze umane; quello che mi disturba è l'ideologia della violenza e dell'aggressivitá, così come l'ideologia della prolificazione...

 

lì, nei luoghi esasperati e spietati dell'assolutizzazione, così poco umana e sicuramente per nulla naturale, vedo i mattoni del muro che fermerà la nostra concitata corsa.

 

mi scuso se scrivo in modo non immediatamente comprensibile, ma parlare di queste cose in un forum su internet è come lavare un ippopotamo nella vasca da bagno...

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altri - pochi - sanno guardare dritti nel nulla su cui poggia tutto il nostro darsi da fare. eppure questo coraggio sarebbe la vera base per costruire la civiltà della responsabilità, qualcosa di squisitamente umano eppure in sintonia ed equilibrio con una natura amata e rispettata.

 

Il problema è che, se t'accorgi veramente del nulla, la fatica di costruire qualcosa, qualsiasi cosa, responsabile od irresponsabile, civile od incivile, t'apparirà risibilmente inutile.....

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Ed eccolo qui.

 

Dunque... io sono appassionato di biologia, è la materia che più amo e non resisto alla pignoleria che ne deriva.

 

Partiamo con ordine.

Il concetto di "contronatura" non è scientifico ed è obsoleto più o meno da quando l'uomo ha iniziato a definirlo.

 

Detto questo, anche il concetto di "scopo" in biologia non ha il minimo significato.

Noi esistiamo perché siamo stati messi al mondo da generazioni precedenti duramente selezionate dall'ambiente. Si chiama evoluzione, non conoscerne i meccanismi è un grave errore quando si vuole parlare di scopo biologico e scienze biologiche in generale.

 

Ogni organismo è predisposto alla riproduzione, per questo abbiamo i genitali. E tutte le cose che tu definisci superflue, ovvero immaginazione, emozioni, creatività ecc, altro non sono che il risultato di una durissima selezione naturale durata milioni di anni che non ha nessuno scopo, ma funziona con il meccanismo secondo il quale va avanti la forma biologica che riesce a propagare di più il suo genoma. Semplicemente perché chi si riproduce di meno o affatto NON va avanti, è un vicolo cieco evolutivo. Ma questo non deve per forza avere una accezione negativa.

 

Semplicemente perché non esiste il concetto di negativo e positivo in natura. Sono tutti costrutti umani fondati su salcazzocosa.

 

Detto ciò, la costante spinta della selezione sugli organismi seleziona COSTANTEMENTE nuove forme, spesso più complesse delle precedenti. Nessuna forma vivente si evolve fino ad un certo punto, per poi rimanere sempre allo stadio di "lumaca" o altro animale elementare per sempre. Questo perché le condizioni e le pressioni esterne cambiano costantemente.

 

E potrei citarti ogni singolo aspetto da te considerato come "non facente parte della sfera riproduttiva" come prova che in realtà tutto, ogni nostra caratteristica, è legata al successo ripoduttivo.

 

Ad esempio emozioni e sentimenti si sono sviluppati per consolidare i rapporti sociali e formare gruppi di individui, che insieme si aiutavano e avevano quindi maggiore successo riproduttivo.

Succede ancora, seppur con meno pressioni ambientali rispetto al paleolitico per ovvi motivi culturali.

La creatività è legata all'istinto di caccia e difesa, ci vuole ingegno per trovare cibo e salvare la pelle se sei un ominide che vive nelle caverne africane colme di predatori. Ciò influisce anche socialmente in modo positivo.

 

Starei qui ore ed ore a fare lezioni di biologia evolutiva, ma starei qui davvero tanto tempo.

 

Il succo del discorso è che è stato un errore a mio avviso sminuire così una intera materia che è la base di ogni essere vivente del pianeta. E anche che non bisogna trovare giustificazioni all'omosessualità, essa non ha bisogno di essere giustificata perché NULLA è contro natura se la fisica lo permette, checché ne dicano i religiosi o le sette oscurantiste.

 

Io sono la prova della conciliabilità fra scienza e sfera umana e sentimentale. Sono molto probabilmente omosessuale, eppure adoro la biologia e sono consapevole del fatto che in biologia va avanti chi si riproduce. Questo per motivi di selezione, ma non Singifica che chi non si riproduce debba essere scartato: se esistiamo noi omosessuali Singifica che non è affatto una cosa contro la naturale esistenza della nostra specie. Non cerco senso o morale nella biologa, né giustificazioni all'omosessualità, perché non ne esistono e non c'è n'è il minimo bisogno.

 

La Biologia, se vogliamo perosnificarla, non pensa "sei frocio e devi essere limato dall'esistenza come un'imperfezione". Assolutamente no. La Biologia penserebbe più che altro una roba tipo "sei un essere umano unico e speciale. Sei dotato di un organimo forgiato nei miliardi di anni e meravigliosamemte complesso. Hai anche la facoltà di decidere se riprodurti o meno, ma che tu lo faccia o no a me non sbatte proprio nulla. Hai un cervello razionale che ti permette di esere cosciente dei tuoi bisogni, questo è il dono di 3 miliardi di anni di selezioni e lotte continie fra i tuoi antenati. Quindi goditelo come piu ti pare. Goditi la tua esistenza, come piu ti aggrada. Non sei un errore."

la definizione di "contronatura" è di un'assurdità logica micidiale

viene utilizzata prevalentemente in ambito religioso per riuscire a tenere assieme una   visione moraleggiante dell'esistenza e la realtà della natura, che altrimenti farebbero a pugni. Tanti artifizi esilaranti della religione nascono da sta cosa, basti pensare al "peccato originale"  :fie: .

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mi scuso se scrivo in modo non immediatamente comprensibile

non devi scusarti. mettere per iscritto il proprio pensiero e renderlo assolutamente comprensibile non è arte semplice.

Ma Tu te la cavi molto bene...

 

La nostra corsa concitata molto probabilmente si fermerà per raggiunti limiti, o per incidenti più o meno previsti.   

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