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Confusione e bisessualità


JohnGalt

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per capire se effettivamente l'attrazione per i maschi sia effettiva o soltanto una fantasia

 

Che è come dire: prima di dire se questa zolletta di zucchero è dolce o amara

perché non l'assaggi?

:D

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Capricorno57

 

 

Che è come dire: prima di dire se questa zolletta di zucchero è dolce o amara perché non l'assaggi?

 

Sì. Troppo comodo andare a piangere sulle spalle della amata frignando "sono biseeex" sperando di ricevere in risposta "ma no caro, tranquillo, ci sono qua io, passerà".  

 

Offrire una immagine stabile e concreta di sè è una priorità, a se stessi ma soprattutto agli altri. 

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Offrire una immagine stabile e concreta di sè è una priorità, a se stessi ma soprattutto agli altri. 

Quoto. Credo che sia un'atteggiamento da adottare, valido in molte situazioni

 

 

Sì. Troppo comodo andare a piangere sulle spalle della amata frignando "sono biseeex" sperando di ricevere in risposta "ma no caro, tranquillo, ci sono qua io, passerà".  

 

Piangere. Frignare.(Quai sembrare deboli ed indifesi). Secondo me non rappresenta l'unico scenario! Puo' anche verificarsi il caso che il nostro amico vada dalla sua lei: con calma  e senza isterismi parlare della questione ed arrivare ad un punto. 

Affrontare  un problema con consapevolezza ed apprezzabile sicurezza' denota la stabilità che hai citato prima.

Ad esempio nel mio lavoro, ai miei sottoposti e colleghi raccomando di dirmi tutto, cioè errori commessi o confessioni vari. E' controproducente non confessare di aver sbagliato..ne alimenta altri. 

Ovviamente non tollero' gli insicuri che ogni 10 secondi ti chiedono consigli stupidi ed conferme...

Edited by Galaxio
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Se ti pesa così tanto dovresti senz'altro dirglielo. Oltre al tuo rapporto con lei devi tenere presente anche e forse soprattutto il tuo benessere. Se lei non capisce non è quella giusta.

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Sii sincero con lei ma sopratutto con te.

La sincerità non è altro che umiltà e tu acquisti l'umiltà solo accettando umiliazioni. (Madre Teresa di Calcutta)

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Curriculum a parte, che non fa testo, non vedo come una donna possa accettare che il proprio fidanzato guardi i maschietti. Costituisce, secondo me, un doppio traadimento...

E poi ci si chiede cosa sia la bifobia... :D

Ma poi, voi considerate tradimento persino guardare altre ragazze? Occorreranno diversi paraocchi...

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Capricorno57

 

 

Ma poi, voi considerate tradimento persino guardare altre ragazze

Sostituisco velocemente il verbo troppo blando "guardare" con il più adatto "andare".  

 

Chi "consiglia" l'opener di dire tutta la verità senza manco sapere se è vera è, imho, un bimbo cattivo che rompe i giocattoli non del tutto suoi.

Che cresca alla svelta!

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Evidentemente ragioniamo in maniera molto differente se preferisci che il tuo ragazzo per esser certo della sua omosessualità si ripassi a tua insaputa due o tre ragazze piuttosto che venire da te a dirti che ha dei dubbi e che vorrebbe sperimentare anche il sesso etero.

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Evidentemente ragioniamo in maniera molto differente se preferisci che il tuo ragazzo per esser certo della sua omosessualità si ripassi a tua insaputa due o tre ragazze piuttosto che venire da te a dirti che ha dei dubbi e che vorrebbe sperimentare anche il sesso etero.

 

In entrambi i casi è da lasciare in tronco e lapidare.

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Capricorno57 racconta di un piccolo mondo antico

fatto di risaie, matrimoni noioisi...e tanta omofobia

 

Comunque a 23 anni dopo 7 di fidanzamento o ci si sposa

o si va a convivere o ci si lascia

 

Io mi eviterei il "matrimonio noioso" tanto c'è già scritto

a caratteri cubitali : divorzio

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Magari la sua fidanzata, mentre lui andava in chiesa

e cercava di disintossicarsi dall'omosessualità, ha fatto

finalmente del buon sesso con un maschio etero e ha

smesso di colpevolizzarsi per il fatto di non raggiungere

l'orgasmo e non aspetta altro che di veder certificare il

motivo di tanti suoi dubbi esistenziali, che avevano una

facile spiegazione

 

frocio

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Sarà perché rispetto ad alcuni di voi (Capricorno 57 ad esempio) forse sono un po' all'antica, o sarà più semplicemente perché oltre che all'affetto nutro anche del profondo rispetto per la mia ragazza, ma il tradimento (o sperimentazione, se preferite il termine) non è un'opzione.

Così come non è un'opzione andare da lei alla ricerca di conforto o di un "tranquillo passerà": so che non passerà. Il mio magari è stato un percorso di auto accettazione tortuoso, con il senno di poi tragicomico in alcune scelte (le visite in chiesa o dar retta a certi blog di idioti), ma oramai si è concluso: sono un bisessuale in una relazione etero che mi piacerebbe continuasse.

Per ciò che riguarda una certa bifobia, pensavo fosse una leggenda, ma ahimè non lo era.

Hinzelmann non so se ti è sfuggito, ma bisessuale vuol dire che si prova attrazione per entrambi i generi. La bisessualità non è un fase, non è uno step intermedio, non è caratterizzata da un approccio al 'mondo etero' fatto di insoddisfazione (sentimentale o sessuale). È l'essere aperti all'una o all'altra ipotesi di relazione.

Ho trovato una fantastica fidanzata, con la quale ho un'ottima relazione, che spero non mi tradisca, che credo sia felice con me. Dopo sette anni di fidanzamento le opzioni, oltre al "ci si lascia, si convive, ci si sposa -con divorzio-", possono essere diverse: abbiamo 23 anni, non 30. Vedere il mondo delle relazioni in maniera così irrigidita in certi schemi, quello è un po' antiquato, no?

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Capricorno57

 

 

Vorrei dirle tutto, della mia attrazione per i ragazzi così come per le ragazze, e del fatto che non la tradirei mai
 

E allora, se non vuoi fare esperimenti, lascia perdere, tienti il segretuccio x Te, ne hai diritto, e vivete felici e contenti.

Svelarle il dettaglio potrebbe nella migliore delle ipotesi insinuarle il tarlo del dubbio, a meno che sia più o meno inconsciamente ciò che desideri fare, ma Tu dici di no...  

 

L'importante è che in futuro non diventi un "bisogno impellente", con le indubbie difficoltà e implicazioni morali indotte da matrimonio, figli, beni in comune. 

Vita dura per i bisex caro mio, ma anche no, tutto dipende dal grado di determinatezza, dalla serietà.

Serietà che secondo me non cozzerebbe con eventuali giovanili prove segrete in proprio, poichè finalizzata a conoscerTi meglio. 

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Spiritosolitario

Provo a esprimere la mia opinione, dico provo perché qui dentro per me è diventato difficile farlo.

Cosa vuol dire bisex?

Se vuol dire che si è interessato a entrambi i sessi, bisognerebbe provare se va meglio con uno o con l'altro o se è uguale. Però nel caso del topic starter avendo già una relazione seria, non vedo il motivo di romperla ma nemmeno di tradire la fidanzata se stanno bene insieme. È vero che in futuro ci si potrebbe fare la domanda: e se avessi provato con un uomo? Ma non si può mica avere tutto.

Diglielo a lei, e poi vedrai cosa fare!

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Non capisco perché avrei dovuto lasciarla tre/quattro anni fa se stiamo bene insieme. Il fatto che io provi attrazione ANCHE per i ragazzi, e che ci frequentiamo da quando faceva o il liceo, mica vuol dire che la nostra sia una relazione finta o che con lei mi senta in gabbia. Sento solo la necessità di essere sincero con lei, proprio perché è così importante per me. Temo solo chele possa prenderla male, che possa non capire o non riuscire ad accettarmi così come ho scoperto di essere, ed è per questo che sono titubante e cerco consigli/opinioni.

mmm... inizio dicendo che a quanto ne so le donne tendono ad accettare di meno l'orientamento bisessuale, ma vedo che ti hanno già dato ottimi consigli, ad esempio: provare a capire cosa ne pensa dei gay( dei bisessuali non tanto perchè probabilmente non capisce nemmeno cosa significa, il mondo ignorante è abituato alla monosessualità e quindi non ti darebbe la risposta che cerchi ), comunque anche io non capisco perchè dovresti lasciarla, allora varrebbe anche se stessi con un ragazzo: mollalo perchè sei bisessuale! -.- . Bisessuale non significa non poter essere monogami, ma attratti da entrambi i sessi, come dire dalle PERSONE, purtroppo è un concetto che non entra in testa neanche a molti gay( e io sono gay non bisessuale). Si possono costruire relazioni appaganti sia con uomini che con donne e se ora stai bene con lei non si capisce perchè dovresti tradirla o mollarla se ti senti appagato. TUTTAVIA, ti consiglio come primo step assolutamente di sondare il terreno e confermare che tu sei bisessuale, ossia provare un incontro con un maschio ( devi assolutamente chiarirti le idee, molte persone prendono PIENA coscienza del loro orientamento dopo il rapporto con la persona da cui si sentono attratte, perchè l'orientamento sessuale si definisce nelle relazioni con le altre persone non è solo un'idea astratta e una caratteristica isolata).  E non vederla come un tradimento, lo fai per il bene della vostra relazione e questa esperienza te la puoi tenere anche per te. In seguito, però, avuta la conferma e uscito da questa fase di confusione/ depressione e arrivato(si spera) ad una accettazione, dovrai dirglielo per forza( il tuo orientamento).. non si può mai sapere che un giorno vi sposiate e lei non sa una cosa così importante e dopo chissà cosa potrebbe succedere perchè hai represso il tuo orientamento :(, devi uscire allo scoperto come una persona aperta a relazioni con entrambi i sessi, ripeto ciò non significa non poter essere monogami ma sicuramente NON reprimere il tuo orientamento, così che troverai la serenità per ( se vuoi) continuare la tua attuale relazione e lasciarla per un'altra PERSONA se ne sentirai la necessità, come qualsiasi etero o gay. Senza questa serenità però si rischia di fare cazzate. Se lei non ti accetterà tu prova in tutti i modi a farglielo capire, se proprio non lo accetta non è la persona giusta per te e se intendi in futuro avere una relazione con una donna( o con un uomo) specifica da subito il tuo orientamento per evitare in seguito situazioni spiacevoli per entrambi.

 

PS: so di ragazze che accettano l'orientamento bisessuale dei propri fidanzati, spero che questo ti possa aiutare. C'è speranza! :) .

Edited by bubble1
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Sarà perché rispetto ad alcuni di voi (Capricorno 57 ad esempio) forse sono un po' all'antica, o sarà più semplicemente perché oltre che all'affetto nutro anche del profondo rispetto per la mia ragazza, ma il tradimento (o sperimentazione, se preferite il termine) non è un'opzione.

Così come non è un'opzione andare da lei alla ricerca di conforto o di un "tranquillo passerà": so che non passerà. Il mio magari è stato un percorso di auto accettazione tortuoso, con il senno di poi tragicomico in alcune scelte (le visite in chiesa o dar retta a certi blog di idioti), ma oramai si è concluso: sono un bisessuale in una relazione etero che mi piacerebbe continuasse.

Per ciò che riguarda una certa bifobia, pensavo fosse una leggenda, ma ahimè non lo era.

Hinzelmann non so se ti è sfuggito, ma bisessuale vuol dire che si prova attrazione per entrambi i generi. La bisessualità non è un fase, non è uno step intermedio, non è caratterizzata da un approccio al 'mondo etero' fatto di insoddisfazione (sentimentale o sessuale). È l'essere aperti all'una o all'altra ipotesi di relazione.

Ho trovato una fantastica fidanzata, con la quale ho un'ottima relazione, che spero non mi tradisca, che credo sia felice con me. Dopo sette anni di fidanzamento le opzioni, oltre al "ci si lascia, si convive, ci si sposa -con divorzio-", possono essere diverse: abbiamo 23 anni, non 30. Vedere il mondo delle relazioni in maniera così irrigidita in certi schemi, quello è un po' antiquato, no?

 

Mollala

 

Fai un favore a te stesso e a lei

 

Mica è detto che fra un anno non vi possiate rimettere insieme PERDIO

se sei tanto moderno o gli dici la verità o ti prendi una pausa e cerchi di

capire chi sei

 

Non mi pare sia tanto difficile da capire

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In seguito, però, /cut/, dovrai dirglielo per forza( il tuo orientamento).. non si può mai sapere che un giorno vi sposiate e lei non sa una cosa così importante e dopo chissà cosa potrebbe succedere perchè hai represso il tuo orientamento , devi uscire allo scoperto come una persona aperta a relazioni con entrambi i sessi, ripeto ciò non significa non poter essere monogami ma sicuramente NON reprimere il tuo orientamento, così che troverai la serenità per ( se vuoi) continuare la tua attuale relazione
 Scusa bubble, tu sei bisex?
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In effetti essere gay ha il vantaggio

che non devi dirlo al tuo partner :)

..e il vincitore del Premio GAC della settimana è...

ALMADEL!!!!

-seguono applausi registrati in sottofondo-

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Ciao a tutti!

Ho 23 anni, sono fidanzato da sette con la più fantastica delle ragazze, e da circa nove mesi sto attraversando una fase di presa di consapevolezza del mio essere bisessuale. E non so cosa fare.

Credo di aver sempre provato dell'attrazione nei confronti dei ragazzi, ma è sempre rimasta in un certo senso latente, non ci avevo mai riflettuto più di tanto. Poi da qualche tempo, complice forse anche il fatto che io e la mia ragazza adesso viviamo in due città diverse per motivi di studio, la cosa è tornata a galla. Ho vissuto un periodo davvero buio, per un po' mi ero convinto di essere gay. Che tutta la mia vita fosse una farsa, come se mi fossi preso in giro da solo, poi mi sono rivolto a quelle stronzate delle "terapie disintossicanti" che girano su internet per curare quelli con fantasie diverse dal normale, per un po' addirittura ho iniziato ad andare in chiesa a pregare che tutto questo sparisse.

Poi con il tempo, grazie anche alla lettura di blog, mi sono tranquillizzato, e ho capito di essere "semolicemente" bisessuale. Continuano ad esserci giorni dle cazzo in cui vorrei solo rannicchiarmi per terra e piangere, ma vado avanti. Amo la mia ragazza con tutto me stesso, mi piacerebbe passare con lei tutta la mia vita, ma non sono come gestire la situazione.

Vorrei dirle tutto, della mia attrazione per i ragazzi così come per le ragazze, e del fatto che non la tradirei mai e poi mai, ma ho paura che non capisca, e che tutto vada a puttane. Ho paura di perdere la persona più importante della mia vita.

Ma se non le dicessi nulla so che scoppierei, e che sarebbe peggio.

So che non è giusto tenerla all'oscuro, e so anche che non è giusto per me far finta di nulla e tenere tutto dentro.

Dovrei dirle tutto e vedere come va? Lasciarla di punto in bianco sens dirle niente ed esplorare questa nuova parte di me? Far finta di niente e sperare che tutto questo passi?

Grazie a chiunque mi darà un consiglio.

Io, a 27 anni, ho lasciato la ragazza con cui stavo da sette anni.

La chiameremo Elisa.

Avevo passato un quarto della mia vita con lei.

Non convivevamo, ma ci vedevamo tutti i giorni, ci sentivamo tutti i giorni.

Facevamo le nostre vacanze insieme.

Definivamo i nostri doveri, cercando di concordare insieme tempi e modi.

Ognuno con il proprio corso universitario, con i propri hobby, con i propri sport.

 

Quando ho capito che non avrei potuto (e dovuto) continuare il mio fidanzamento con Elisa, i più forti dubbi risiedevano nel fatto che mi sembrava impossibile una vita senza di lei. Avevamo amici in comune. Conoscevamo ognuno i più lontani parenti dall'altro. I genitori si conoscevano. Tutto sembrava essere legato indissolubilmente.

Sembrava impossibile.

Ed invece è stato più semplice di quello che pensavo ri-iniziare una vita nuova.

Questa prolissa, e forse inutile, premessa per dirti che è normale che tu senta uno spaesamento enorme all'idea di perderla.

Ma a quarant'anni ti dico che altre vite incroceranno la tua e lo faranno senza tregua e senza fine fino alla fine.

 

E' giusto che tu pensi all'ineluttabilità di questa eventuale separazione ed è giusto che tu viva i tuoi ventitre anni con le emozioni ed i dubbi che questi devono portarsi dietro. Ma stai cercando conforto. E mi sento di conforto nel dirti che nessuna scelta è inevitabile e quasi nessuna persona (questa è una mia personalissima opionione) è e sarà definitiva nella tua vita. Mi sento di conforto nel dirti che ti innamorerai altre volte ed altre volte ti sembrerà di morire dal dolore di una separazione.

Credo che si chiami vita, questa, e fa molto bene alla salute.

 

Elisa l'ho lasciata per un'altra donna, che chiamerò Federica. Mi ero innamorato (o forse semplicemente volevo sfuggire ad un rapporto nel quale non ero più me stesso?) di Federica. Ma non ho subito lasciato Elisa. Prima ci ho provato, ho flirtato, con Federica. L'ho desiderata e, se lei non avesse rifiutato all'ultimo, ci avrei fatto l'amore in un letto d'albergo. Ho tradito Elisa per Federica anche senza scoparla. E' inevitabile, secondo me (e qui sono pronto a ricevere biasimi dai più moralisti) che ci sia una fase di transizione. Spesso è fisiologico che ci sia chiodo a scacciare chiodo. Magari non è bello, magari non è piacevole per le Elise di questo mondo. Ma è umano.

 

Chiedi un consiglio?

Posso solo dirti che cosa farei io.

Non le direi nulla.

Ma cercherei di capire se è davvero lei che voglio.

E qualora capissi che non è Elisa la persona della mia vita, cercherei di farglielo capire con la maggiore delicatezza possibile.

E non è obbligatorio dire la verità, se pensi che la verità possa farle male.

La verità è solo un modo per toglierti un peso, ma nella posizione in cui sei direi che puoi decidere di sobbarcarti il fardello morale di una verità non detta.

 

J.

 

Inviato dal mio SM-P905 utilizzando Tapatalk

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Grazie per i consigli. Fino a ieri (io ancora a casa dei miei, lei fuori città per una vacanza), ero sicurissimo che la scelta migliore fosse dirle tutto ("sunlight is said to be the best of disinfectants"): se avesse capito sarebbe stato bellissimo, altrimenti avrei almeno provato il senso di sollievo derivante dal CO. Mi ero preparato un bel discorsetto, avevo addirittura scritto una lettera da leggerle o da darle successivamente per rendere tutto più chiaro e lineare (a volte pecco di iper-organizzazione). Adesso, a poche ore dal nostro incontro (ci vedremo tra poco), non sono così sicuro.

Credo che cercherò innanzitutto di capire quali solo le sue attuali opinioni sulla bisessualità: al liceo aveva un compagno di classe che si definiva bisessuale, e non vedeva la cosa così di buon occhio. Qualcuno ha consigliato di parlarle in generale di omosessualità, ma ne abbiamo già parlato, in sette anni si finisce per parlare un po' di tutto. Di certo non è omofoba o una pazza cattolica, ma non è nemmeno immune completamente da certi pregiudizi (soprattuto riguardanti l'origine della sessualità delle persone, ma questo è off topic). Vedremo.

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Meglio parlarne a 23 anni che combinare avventure clandestine a 40, magari con figli in aggiunta

ehi questa frase è mia :angry:  :angry: 

A parte gli scherzi, io sto vivendo  più o meno la stessa situazione, e qualche anno fa gliel'ho fatto sapere...a parte il disagio iniziale, tutto sta filando liscio come prima :)

Sarò stato fortunato io, magari per te potrebbe non andare così bene

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Qualcuno ha consigliato di parlarle in generale di omosessualità,

Non insultare l'intelligenza della tua ragazza.

Se io fossi in lei e te tiri fuori sto discorso, mi farei un paio di domande sul perchè lo fai.

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Alla fine, l'altra sera, le ho detto tutto.

È successo, diciamo, per caso, non l'avevo programmato: passiamo davanti ad un locale che per me è il migliore della città, mentre a lei non piace affatto, e mentre ne parlavamo dico scherzando "Peccato che la figlia dei proprietari è ancora piccola e il figlio sia brutto", riferendomi, sempre scherzando, alla possibilità di incastrarne uno per ereditare il posto. Lei allora, presa anche lei dal tono scherzoso che aveva preso la conversazione, mi dice ridendo: "Perché se il figlio fosse bello?".

Senza pensarci più di tanto, come se fosse stata l'Occasione che aspettavo, quasi d'istinto le ho risposto che ci avrei provato.

All'inizio pensava fosse uno scherzo, e che fosse uno scherzo anche quando, sollecitato da lei, le ho detto di essere bisessuale. La capisco, in fondo era nata come una delle nostre solite conversazioni fatte tanto per ridere un po'.

Ho fatto l'errore di assecondarla, così ho sentito dirle che non riuscirebbe mai a stare con un bisessuale, chiedersi di che peccato ci si macchia per finire con un ragazzo così, sostenere di dover chiedere un'opinione alle sue amiche e perfino a sua madre e mio padre. Ordinaria amministrazione per le conversazioni un po' irrealistiche che facciamo di solito.

Poi però ci ho pensato un po', indeciso se chiuderla lì o andare fino in fondo, e mi sono convinto che quello era il momento da "ora o mai più". Così le ho detto tutto: del periodo di merda che ho passato, della confusione, della accettazione finale e in certo senso del mio conquistato orgoglio di essere come sono (nonostante le abbia chiesto di non dirlo ai nostri amici in comune: non sono ancora pronto e non ne sento la necessità).

Non l'ha presa molto bene, era sorpresa e, comprensibilmente, turbata.

Nei due giorni successivi ne abbiamo parlato, le ho dato la lettera di cui vi dicevo, e abbiamo deciso (ha deciso) di provarci: le ci vorrà un po' per abituarsi all'idea, per imparare a gestirla, ma dice di volerlo fare.

Mi sento sollevato come non mi capitava da tanto, ma sono (siamo) ancora in un limbo e non so come andrà davvero a finire. Ogni tanto ripenso al "con un bisessuale mai" che mi ha detto e da un lato sono felice che per me ci stia provando, ma dall'altro penso che forse è davvero quella la sua opinione più sincera a riguardo.

Scusate per il post un po' lungo!

Edited by confuso23
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Alla fine, l'altra sera, le ho detto tutto.

È successo, diciamo, per caso, non l'avevo programmato: passiamo davanti ad un locale che per me è il migliore della città, mentre a lei non piace affatto, e mentre ne parlavamo dico scherzando "Peccato che la figlia dei proprietari è ancora piccola e il figlio sia brutto", riferendomi, sempre scherzando, alla possibilità di incastrarne uno per ereditare il posto. Lei allora, presa anche lei dal tono scherzoso che aveva preso la conversazione, mi dice ridendo: "Perché se il figlio fosse bello?".

Senza pensarci più di tanto, come se fosse stata l'Occasione che aspettavo, quasi d'istinto le ho risposto che ci avrei provato.

All'inizio pensava fosse uno scherzo, e che fosse uno scherzo anche quando, sollecitato da lei, le ho detto di essere bisessuale. La capisco, in fondo era nata come una delle nostre solite conversazioni fatte tanto per ridere un po'.

Ho fatto l'errore di assecondarla, così ho sentito dirle che non riuscirebbe mai a stare con un bisessuale, chiedersi di che peccato ci si macchia per finire con un ragazzo così, sostenere di dover chiedere un'opinione alle sue amiche e perfino a sua madre e mio padre. Ordinaria amministrazione per le conversazioni un po' irrealistiche che facciamo di solito.

Poi però ci ho pensato un po', indeciso se chiuderla lì o andare fino in fondo, e mi sono convinto che quello era il momento da "ora o mai più". Così le ho detto tutto: del periodo di merda che ho passato, della confusione, della accettazione finale e in certo senso del mio conquistato orgoglio di essere come sono (nonostante le abbia chiesto di non dirlo ai nostri amici in comune: non sono ancora pronto e non ne sento la necessità).

Non l'ha presa molto bene, era sorpresa e, comprensibilmente, turbata.

Nei due giorni successivi ne abbiamo parlato, le ho dato la lettera di cui vi dicevo, e abbiamo deciso (ha deciso) di provarci: le ci vorrà un po' per abituarsi all'idea, per imparare a gestirla, ma dice di volerlo fare.

Mi sento sollevato come non mi capitava da tanto, ma sono (siamo) ancora in un limbo e non so come andrà davvero a finire. Ogni tanto ripenso al "con un bisessuale mai" che mi ha detto e da un lato sono felice che per me ci stia provando, ma dall'altro penso che forse è davvero quella la sua opinione più sincera a riguardo.

Scusate per il post un po' lungo!

Interessante il tuo racconto.

Mi viene da farti una domanda: ma ora che lei sa, quale ritieni essere lo sviluppo futuro?

 

1. Non cambia nulla se non il fatto che lei deve temere gli uomini oltre che le donne?

2. Ti senti implicitamente autorizzato ad aprire la coppia, quantomeno verso gli uomini che possono evidentemente offrirti ciò che lei non può?

3. Altro?

 

 

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