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taciturno cronico


Cthulhu

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Vi è mai capitato di incontrare persone con cui è stato praticamente impossibile sostenere una conversazione perché chi vi era di fronte risultava privo di argomenti, restio a parlare di sé e ad esprimere la propria opinione? Cosa pensate di chi mantiene questo atteggiamento, di chi non parla? Ritenete che non abbia veramente nulla da dire? Come lo valutate a primo impatto: non interessante, eccessivamente introverso, poco spontaneo, poco intelligente, ansioso, strano, ecc.?

Io ho sempre avuto questo tipo di comportamento e mi interesserebbe avere opinioni a riguardo.

Ultimamente penso che sia impossibile per me cambiare quei rigidi schemi mentali che mi hanno sempre influenzato nell'aprirmi con gli altri e nell'esprimermi; e di conseguenza mi sento di essere incapace a socializzare a qualsiasi livello, anche nelle conversazioni più elementari. Quindi aggiungo un'altra domanda: che consiglio dareste a chi proprio non riesce a costruirsi relazioni sociali e per il quale quest'ultime sono diventate un'ossessione e un'incubo allo stesso tempo? 

 

 

 

 

 

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Quando mi capita di incontrare persone del genere in gruppo con altre persone, purtroppo restano lì a fare tappezzeria o arredamento mentre gli altri parlano.

Mi è capitato invece di uscire con ragazzi muti o poco parlanti, ma risolvevo parlando di più io, dicendo più cretinate: insomma, non mi è mai capitato di restare in silenzio ad ascoltare il proprio respiro.

 

Secondo me non è una questione di "aprirsi". Puoi tranquillamente parlare per una sera con una persona senza dire nulla di particolarmente personale, senza esporti dicendo particolari sulla tua vita, sui tuoi problemi e sulle tue emozioni.

Credo sia solo una questione di timidezza... ma sinceramente non saprei che consigli darti.

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Devi avere pazienza e permetterti di fare degli esperimenti. Per cominciare cerca di frequentare persone con cui sai già di avere affinità di interessi. Se il tuo problema si concentra sullo small talk, che di solito è appunto il più banale per molti, ma il più difficile per i "taciturni", focalizzati su argomenti a contenuto specifico che ti appassionano e inizia a dialogare di questi argomenti con persone che sai già che ne saranno interessate (esempio stupido: conosci nuovi amici andando ad un raduno di frequentatori di un forum sulla barca a vela, sapendo che con loro potrai parlare certamente di tutti i tecnicismi della barca a vela). Lasciati poi guidare dalla conversazione osservando come il velista con cui parli inizierà ad introdurre argomenti differenti rispetto alla barca a vela: frasi di circostanza, vita privata, informazioni personali e generali su luoghi, persone, fatti, notizie, progetti. Prendi ispirazione da ciò che ti viene detto per ricambiare l' "offerta di informazioni". Quando sarai un po' più sicuro di te potrai essere tu stesso a fare esperimenti prendendo l'iniziativa di introdurre argomenti di vario genere.

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Mi capita spesso e volentieri in una serie di situazioni specifiche. E' capitato anche uscendo con alcuni ragazzi, ma stranamente non è sembrato un grosso problema per loro. Ma lo è stato per me ed ho evitato di uscirci in seguito. 

E mi dispiace molto perchè, a parte alcuni, il mio mutismo negli altri casi è stato determinato da un radicale senso di inferiorità nei confronti di queste persone che mi apparivano molto più intelligenti e sveglie di me. Mi sarebbe piaciuto restare in contatto con loro e invece ho finito per comportarmi un po' male(ma non sono riuscito ad evitarlo).

Il problema è che quando sono uscito con qualcuno che non mi ha dato quest'impressione, mi sono accorto di essere tanto estroverso(anche troppo) quanto disinteressato.

 

In contesti "amici di amici" sono abituato fare da tappezzeria e credo mi comprerò una maglietta arabescata per rappresentare al meglio questo ruolo.

Edited by Demò
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Uhuh, io ci sono passato!!!!

 

Diciamo che ci sono diversi tipi di "mutismo", nel mio caso era legato alla timidezza, nel caso di altri è legato semplicemente alla stupidità...

 

Non è una cosa che risolvi dall'oggi al domani, ma è un problema che affronti gradualmente, piano piano. Fino a qualche anno fa anche io quando uscivo con gli amici non ero per niente di compagnia, ma invece adesso sono migliorato (non tantissimo, ma rispetto a com'ero ho fatto passi da gigante XD), ho semplicemente vinto, anche se in parte, quella stramaledetta timidezza e la paura che mi bloccava. Il mio problema era la paura di essere giudicato, problema che poi ho risolto sbattendomene degli altri XD Devi capire che cosa ti blocca se vuoi risolvere il problema...

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Rimani taciturno

1)crei un senso del mistero che affascina sempre

2)meglio stare zitti, rischiando di sembrare idioti, che aprire la bocca e togliere ogni dubbio

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Quando rimango in silenzio con una persona con cui non ho troppa confidenza (o uscendo con un ragazzo) mi si crea una sensazione di disagio. Ho paura di sembrare annoiato e quindi di annoiare.

 

La conseguenza è che inizio ad elaborare la prima stronzata da chiedere/dire per non far cadere il temuto silenzio in una situazione di rischio, ma il solo fatto di dovermi "sforzare" mi fa capire che c'è qualcosa che non va. Che poi questo "qualcosa che non va" sia in me, in lui o entrambe le cose... Eh. Questo è già più duro da scoprire e capire (ma può essere semplice ansia, che ci sta sempre). In ogni caso credo che con le persone "giuste" le parole vengano da sé, ovviamente questo principio non vale se sei teso.

 

In gruppo è molto più comodo, perché se hai voglia di stare zitto puoi rimanere placidamente in ascolto.

Edited by Shell
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Io amo le persone estroverse, forse perché non lo sono molto, anche se mi ci sforzo.

 

Di base, quando mi sento a disagio, inizio a parlare a ruota libera cercando di trovare almeno un punto di contatto con l'interlocutore!

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Anche io sono molto taciturno, un pò è dovuto alla timidezza un pò al fatto che delle volte non ho proprio voglia di parlare e preferisco rimanere concentrato sui miei pensieri. Ho notato però che ,se si parla di qualcosa che mi piace, mi sblocco subito per tornare poi ad essere taciturno quando si parla d'altro.

In generale con le persone che non conosco/conosco poco mi sento a disagio, imbarazzato, le guance mi vanno in fiamme e le parole mi muoiono in gola... quindi o cerco di concludere subito la conversazione ed andarmene oppure inizio a starmi zitto.

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Quoto praticamente tutti, io osservo il muto principalmente, lo vedi se è timido, stupido oppure un cagacazzi e mi comporto di conseguenza. ;)

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Allora io sono anche troppo chiacchierone e racconto tutti i cazzi miei quindi mantenere un alone di mistero secondo me non guasta.

In questa sede, vedo che in molti hanno problemi e questa cosa la trovo tremendamente sexy ma va scisso il discorso in due settori, il primo riguarda le relazioni sociali e l'altra quelle affettive e di amore.
Nel primo caso essere taciturni può essere un vero problema, perchè mentre la timidezza è una condizione che si scioglie facilmente trovando una persona bendisposta, il taciturno lo resta anche quando trova una persona che gli dà confidenza. Quando mi è capitata una situazione simile non mi sono fatto grandi problemi, non ho nemmeno pensato che la persona fosse taciturna, semplicemente che non avevamo molto da dirci e che non c'erano affinità per stringere un'amicizia, quindi cordialità e buonanotte.

 

Nel secondo caso, invece, nei rapporti affettivi può avere anche lati positivi, in primis perchè crea quell'alone di mistero che non gusta e poi perchè in genere anche se sei taciturno ed esci con un ragazzo, non significa che non hai interesse. Se durante la serata la conversazione ha arrancato può indicare che tra le due persone non ci sia sintonia, invece se dall'altra parte noti che l'interesse esiste ma è solo un suo disagio, personalmente trovo la cosa tremendamente sexy! Anzi è addirittura gratificante e magari si può cercare di lavorare per farti aprire e metterti a proprio agio.

Nella vita sentimentale non cambiare, questo atteggiamento ha tanti contro ma anche tanti pro, forse l'unico caso limite è quello che ha detto @Demò, se dopo ti comporti male e non dai feedback positivi anche se hai un interesse, in tal caso a meno che non acchiappi il fanatico della conquista, dubito che ti possa andare bene.

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meglio stare zitti, rischiando di sembrare idioti, che aprire la bocca e togliere ogni dubbio

Una linea guida che seguo anche io.

 

Penso che la mia loquacità dipenda dalla risposta a due domande:

- mi sento coinvolto nella conversazione?

- mi viene in mente qualcosa di interessante da dire? 

Se la risposta a entrambe è negativa significa che i miei interlocutori sono poco inclusivi e sento di non avere niente in comune con loro, ergo: non intervengo.

 

In generale preferisco dire una parola in meno piuttosto che una in più perché ho il timore di annoiare o scocciare gli altri e per nessuna ragione forzerei mai una conversazione perché l'esperienza mi insegna che è una PESSIMA idea.

 

Se ci si ritrova poco investiti nella conversazione penso che sia importante mostrarsi almeno sorridenti e in ascolto. Pena: apparire spocchiosi. 

Un ottimo modo di apparire coinvolti pur ritrovandosi a corto di argomenti è anche quello di fare domande.

 

che consiglio dareste a chi proprio non riesce a costruirsi relazioni sociali e per il quale quest'ultime sono diventate un'ossessione e un'incubo allo stesso tempo? 

 

Non credo che questa domanda c'entri molto col resto del topic. Io credo di essere un buon interlocutore quando si tratta di fare small talk, eppure guardami. 

I_MEME_da_Cereal_Guy_a_Forever_Alone_tu_

Edited by wwspr
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Piccolo OT, io mi buttai a pesce per vedere fino a che punto l'altro resiste, in genere sono parecchio coccoloso e oca, misto alla lingua lunga di una donna con un pizzico di piume di struzzo (quel tocco di FAVOLSAH che mai non guasta)...

Così ho fatto il colpo grosso e sei mesi dopo ancora mi viene rinfacciato che l'unica cosa buona di tutto il mio modo di fare è che ho riempito il vuoto imbarazzante e lo misi a suo agio, in sostanza, se è imbarazzo il silenzio l'unica cosa è trovare più argomenti e fargli capire che nonostante l'emozione malcelata da una parlantina asfissiante è una voglia di approfondire la conoscenza

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sei mesi dopo ancora mi viene rinfacciato che l'unica cosa buona di tutto il mio modo di fare è che ho riempito il vuoto imbarazzante e lo misi a suo agio

sì vabbè,

però oltre alla ciarla c'hai di più!

[prima che cominci a pensar male, non alludevo -solo- alla dotazione naturale]

 

sennò t'avrebbe già mollato da un pezzo,

non credi capocciò?

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 Se il tuo problema si concentra sullo small talk,

 

 

 

L'ho letta la prima volta e ho fatto finta di nulla ma poi quando vedo che il cattivo esempio viene seguito...

 

 fare small talk, eppure guardami. 

 

 

No no non ci siamo queste abitudini nordico- meneghine, per carità! In italian please....fine OT

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sì vabbè,

però oltre alla ciarla c'hai di più!

[prima che cominci a pensar male, non alludevo -solo- alla dotazione naturale]

 

sennò t'avrebbe già mollato da un pezzo,

non credi capocciò?

Si zietta <3

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Non credo che questa domanda c'entri molto col resto del topic. Io credo di essere un buon interlocutore quando si tratta di fare small talk, eppure guardami.

 

E' un topic in cui ho cercato anche di esprimere un mio disagio, la domanda c'entra perché fa capire la mia problematica. Per me la mancanza di rapporti sociali, anche minimi, è sopportata con difficoltà; non vivo una solitudine auto-imposta con cui mi trovo a mio agio, sono piuttosto bloccato da una serie di ragionamenti sciocchi del tipo:

meglio stare zitti, rischiando di sembrare idioti, che aprire la bocca e togliere ogni dubbio

 

che non è un pensiero con cui mi trovi in disaccordo, se non fosse che, essendo insicuro, è fin troppo ripetuto nella mia testa. La paura dia annoiare gli altri, di risultare poco interessanti, il sentirsi inferiori mi frenano anche quando mi sento coinvolto in una conversazione (cosa che a dire il vero non capita spesso).

Alcuni utenti ricollegano l'essere taciturni ad un carattere timido, ed è così spesso, ma nel mio caso lo stare sempre in silenzio in mezzo agli altri è diventato frustrante e anche deprimente, e nemmeno questo mi spinge a cambiare; è un meccanismo di difesa di cui non riesco a liberami.

 

@@Sampei,Anch'io penso che partire dai propri interessi per instaurare una conversazione sia una buona idea, resta però problema di trovarli questi interessi in comune con altre persone.

Edited by Cthulhu
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resta però problema di trovarli questi interessi in comune con altre persone.

Creali! Prima trova qualcosa che attira spontaneamente la tua attenzione, poi in un secondo momento troverai persone con cui condividere tale interesse. Vieni prima tu: solo dopo vengono gli altri. Anche gli interessi più astrusi hanno sempre qualche estimatore sparso per il mondo, basta solo cercare.

 

 

 

No no non ci siamo queste abitudini nordico- meneghine

Eddai proffee

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In questo mondo frenetico pieno di frasi vuote e senza senso, ringrazio il cielo quando riesco a stare con qualcuno in silenzio senza che nessuno dica cazzate tipo "perché non parli? Perché perché perché?".

 

Siamo stati addestrati per dare aria alla bocca. Dobbiamo per forza riempire ogni silenzio come se fosse un vuoto da colmare.

Provate per una volta a stare zitti, a lasciarvi trasportare dal suono del vento e dai meravigliosi canti degli uccellini.. Provate a comunicare con l' altra persona tramite le mani, il contatto, una carezza. Comunicate tramite uno sguardo..

Vale più di mille frasi stupide.

 

Provare non costa nulla.

E se questo magico momento dovesse diventare imbarazzante allora manca qualcosa nel vostro rapporto.

 

Ovviamente non dico di farlo col primo che passa alla fermata del bus. Non dico nemmeno di non parlare mai.

Voglio solo dire che come c'é il momento del parlare, ci sta benissimo quello del silenzio.

 

Non esiste giusto (estroverso, loquace) e sbagliato (introverso, taciturno) me sono i due lati della stessa medaglia.

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In questo mondo frenetico pieno di frasi vuote e senza senso, ringrazio il cielo quando riesco a stare con qualcuno in silenzio senza che nessuno dica cazzate tipo "perché non parli? Perché perché perché?".

 

Siamo stati addestrati per dare aria alla bocca. Dobbiamo per forza riempire ogni silenzio come se fosse un vuoto da colmare.

Provate per una volta a stare zitti, a lasciarvi trasportare dal suono del vento e dai meravigliosi canti degli uccellini.. Provate a comunicare con l' altra persona tramite le mani, il contatto, una carezza. Comunicate tramite uno sguardo..

Vale più di mille frasi stupide.

 

Provare non costa nulla.

E se questo magico momento dovesse diventare imbarazzante allora manca qualcosa nel vostro rapporto.

 

Ovviamente non dico di farlo col primo che passa alla fermata del bus. Non dico nemmeno di non parlare mai.

Voglio solo dire che come c'é il momento del parlare, ci sta benissimo quello del silenzio.

 

Non esiste giusto (estroverso, loquace) e sbagliato (introverso, taciturno) me sono i due lati della stessa medaglia.

Tu stai parlando ora che sei accoppiato, ma al primo appuntamento non puoi dirgli di star zitto e sentire gli uccellini, minimo ti manda a fanculo
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Se leggi bene ho detto non col primo che passa.

 

 

Che poi ora che mi ci fai pensare, effettivamente mi é capitato ad un primo appuntamento. Eravamo su una rampa in uno skatepark e ci siamo seduti a guardare le nuvole e le stelle... Uno spettacolo..

E per un bel pó nessuno ha detto nulla ma di certo non ci sentivamo in dovere di parlare. Poi ci siamo baciati..

 

Beh ovvio prima avevano scambiato due chiacchiere al bar ma di certo non ci conoscevamo o altro..

 

L'importante é la connessione che si crea..

Edited by faby91
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Hypnoticeyes

Comportati con spontaneità e non aver paura di essere te stesso...un grande errore è cambiare per far piacere a qualcuno,oppure per mascherarsi,o ancora per sentirsi "adeguato"...ognuno invece dovrebbe mantenere la propria personalità indipendentemente dai giudizi (che intanto sono comunque inevitabili) e a costo di farsi dei nemici...a me ricordi un pò me durante il periodo adolescenziale,in cui cercavo a tutti i costi di trovare un mio spazio,una mia dimensione,di cambiare il mio modo d'essere per sentirmi a mio agio...ma col passare del tempo,crescendo,mi sono accorto che l'unica soluzione per apprezzarsi,per piacersi,è essere naturali,magari cambiare anche qualcosa di noi,ma non forzatamente,SOLO se lo vogliamo noi stessi...io come te ero mooolto timido e silenzioso (tutt'ora lo sono)....la differenza tra prima ed ora sai qual è? Mentre prima mi sentivo a disagio in tante circostanze,ora sono più sicuro e vivo serenamente con la mia timidezza e sono allo stesso tempo sveglio e determinato,perchè timidezza non sempre è sinonimo di insicurezza...tu non devi cambiare,non devi cercare a tutti i costi di sentirti a tuo agio e vedrai che accadrà naturalmente...e se sei taciturno,meglio tacere piuttosto che dire un mucchio di fesserie (io ad esempio non sopporto i logorroici)...di solito sono proprio le persone silenziose ad essere le più interessanti,quelle che hanno qualcosa da raccontare...lo si capisce dagli occhi...da ciò che trasmettono...dalla profondità...hanno un mondo dentro...e non hanno bisogno di parola per comunicare...purtroppo la massa è superficiale e per sentirsi vivi,l'unico modo è parlare,ma comunicare in realtà è molto di più che dare aria alla bocca...lo so,una personalità introversa è difficile da capire,ma non preoccuparti,lavora costantemente su te stesso,impara a stare da solo e vedrai che non avrai bisogno neanche di compagnia,non sarà più un problema...

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Se leggi bene ho detto non col primo che passa.

 

 

Che poi ora che mi ci fai pensare, effettivamente mi é capitato ad un primo appuntamento. Eravamo su una rampa in uno skatepark e ci siamo seduti a guardare le nuvole e le stelle... Uno spettacolo..

E per un bel pó nessuno ha detto nulla ma di certo non ci sentivamo in dovere di parlare. Poi ci siamo baciati..

 

Beh ovvio prima avevano scambiato due chiacchiere al bar ma di certo non ci conoscevamo o altro..

 

L'importante é la connessione che si crea..

Infatti io ho scritto che parli così perché non devi conoscere il tuo lui, per lo meno non devi capire se c'è sintonia o no, un silenzio se non condiviso non porta a nulla.
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Capricorno57
Comunicate tramite uno sguardo.

questo vale per coppie consolidate, che le cose ce le siamo già dette e ora vale di più il capirsi a sguardi e espressioni.

Non per questo la "discussione" deve terminare con la conoscenza, anzi, ma assume contorni meno decisivi ai fini del benessere di coppia. 

 

 

 

calzini bucati

in fase di conoscenza, dai calzini si passa all'universo tutto.

Difficile, secondo me, imbastire una relazione senza spiegarsi, confrontarsi dialetticamente, la parola siamo noi.  

Chi tace acconsente? no, semplicemente non dice niente. 

 

Suggerirei all' opener di esercitarsi andando nei bar sconosciuti: salutare i presenti con voce chiara, ordinare il campari, sentire l'aria che tira e inserirsi nelle chiacchere già in atto: il tempo, i prezzi, il caldo, il freddo, eccetera.

Edited by Capricorno57
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Metamorphoseon90

Vi è mai capitato di incontrare persone con cui è stato praticamente impossibile sostenere una conversazione perché chi vi era di fronte risultava privo di argomenti, restio a parlare di sé e ad esprimere la propria opinione?

No, non ritengo non abbia nulla da dire, semplicemente può essere timido, introverso. Io stesso lo sono e spesso se non ho nulla da dire, non parlo. Anche tra amici (pochi) quando esco, o faccio viaggi assieme può capitare che taccia per la maggior parte del tempo, o che parli molto poco. Non sempre il silenzio è negativo, anzi. Certo, la cosa diventa problematica quando si è in due e uno tenta di dialogare con l'altro e non ne esce nulla: in quel caso sicuramente può trattarsi di timidezza, ma a lungo andare può sembrare disinteresse e quindi l'altro può anche sentirsi in difficoltà nel dialogare. La spirale del «non parlo perché non ho niente di interessante da dire» porta al mutismo assoluto, quindi in questo caso quoto Sampei.

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Secondo me l'errore è giudicare la timidezza come un difetto.

Non star bene con la propria personalità amplifica tutto.

 

Io, ad esempio, sono abbastanza riservato. 

Sopratutto all'inizio.

Prediligo i piccoli gruppi e non sarò mai ''il protagonista della serata''.

Mi piace conversare ma non sfinirò mai nessuno con le mie parole.

 

Per diverso tempo ho vissuto questa cosa come un limite.

Ma il realtà non lo è.

 

Siate sempre voi stessi.

Questa è l'unica soluzione.

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 che consiglio dareste a chi proprio non riesce a costruirsi relazioni sociali e per il quale quest'ultime sono diventate un'ossessione e un'incubo allo stesso tempo? 

consiglio obbligatorio: se trovi difficoltà a "socializzare" punta sull'aspetto fisico, curalo in modo da avere un po di sicurezza e autostima. Se il problema non si attenua da se... ti resta almeno il bel faccino. 

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  • 7 years later...
  • 4 weeks later...
On 7/26/2015 at 10:40 PM, Cthulhu said:

Vi è mai capitato di incontrare persone con cui è stato praticamente impossibile sostenere una conversazione perché chi vi era di fronte risultava privo di argomenti, restio a parlare di sé e ad esprimere la propria opinione?

Ma di solito le persone si comportano così o per timidezza o come nel mio caso per mancata confidenza.

Credo che per conoscere qualcuno così e "sbloccarlo" farlo bere sia un'ottima soluzione

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