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Entrate Per Favore


AvadaKedavra

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AvadaKedavra

Ciao ragazzi...sono entrato qui per chiedervi un consiglio...allora:io e una mia amica abbiamo pensato di chiedere alla preside della nostra scuola se sia possibile per l'anno prossimo scolastico di creare un club in cui noi ragazzi(Gay,Lesbiche,Colpiti dal bullismo ecc.) possiamo parlare dei problemi del coming out,bullismo ecc. così da dare la possibilità ad alcuni di sbarazzarsi di un peso...e so che molti penseranno che potrebbero andare dallo psicologo  ma secondo me ad una persona della nostra età risulta molto più facile parlare con loro coetanei....comunque volevo chiedervi se secondo la vostra opinione la preside ci darà il permesso e cosa dovremo fare per averlo...io ad esempio sono uno che lavora sempre a scuola e ho un curriculum scolastico buono...e infine vorrei sapere anche i vostri pensieri su tutta questa faccenda.

PS: l'anno prossimo andiamo in terza superiore.

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gruppo formato solo da ragazzi/e la vedo dura, credo vi serva un supervisore (aka un adulto),  se conosci qualcuno che ci e' gia passato (un professore, un genitore di qualche ragazzo/a che ci e' passato, o un amico) chiedigli se vuole essere coinvolto come "esperto" in materia, probabilmente vi aiuterebbe ad ottenere l'autorizzazione e inoltre sarebbe molto utile per aiutarvi con i vostri problemi. 

 

Se non conosci nessuno, chiedi al preside, comunque vi aiuterebbe a fargli capire che la vostra intenzione e' genuina e finalizzata ad un obbiettivo.

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davydenkovic90

se a scuola si verificano episodi gravi di bullismo i professori sono i primi ad accorgersene e a informare la preside che interviene.

quando andavo a scuola io avevo in classe una ragazza con problemi di anoressia e, per un periodo, per due ore alla settimana ci fu affidato uno psicologo che veniva a parlarci e a capire quali fossero i problemi per risolverli.

Se invece intendete fare un gruppo più blando, cioè, per risolvere eventuali piccoli malumori e malesseri e dubbi che potrebbero nascere per il fatto che uno è "diverso", penso che non ci sia neanche bisogno di avvertire la preside, a meno che non intendiate usare gli spazi della scuola per fare riunioni fra di voi o cose del genere (in quel caso basta chiedere, ma non è detto che accetti... )

Potreste anche rivolgervi ad associazioni (tipo arcigay) che di solito vanno nelle scuole una volta ogni tanto a parlare (ai miei tempi ricordo che durante le settimane di occupazione venivano, anche se nessuno se li filava molto). Oppure potreste chiedere alla preside di fare qualcosa nella direzione dell'educazione sessuale (e affettiva, che va in parallelo, vista anche dal punto di vista lgbt) e quindi di farvi fare incontri con medici, psicologi, e cose del genere.

Dovete fare qualcosa di utile, insomma. per il cazzeggio ci sono i parchi pubblici, i locali, casa vostra ecc...

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Ciao! 

Io posso solo riportarti quelle che erano le possibilità nel mio Liceo.. dal quale sono uscito 2 anni fa, quindi sono info abbastanza fresche. 

Che io sappia, se si fa richiesta, la scuola deve fornire uno sportello psicologico agli studenti/genitori/professori che ne avessero necessità. Lo sportello psicologico non è però da intendere come un mero incontro individuale tra psicologo e studenti, bensì può essere "utilizzato" anche da un gruppo di persone le quali volessero affrontare argomenti insieme con la supervisione di un professionista.

 

Secondo me potreste chiedere alla preside di aiutarvi in questo modo, magari con un incontro di un' ora a cadenza bisettimanale nel quale poter esprimere quelli che sono i vostri problemi/dubbi/perplessità o affrontare temi che sentite vostri. 

Non fate però l'errore, e non credo sia ciò che intendete, di chiedere locali per organizzare incontri ricreativi tra di voi.. verreste solo considerati come perdi-tempo e ciò giocherebbe unicamente a vostro sfavore. 

 

Infine, se il vostro istituto non fosse abbastanza grande da potersi permettere di pagare un professionista anche solo per un'ora ogni due settimane.. potreste sempre valutare l'idea di chiedere un aiuto al consultorio giovanile della vostra città. Nel consultorio lavorano medici, psicoterapeuti e tante altre figure che possono prendere parte ad incontri del genere :)

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Una specie di Geography Club (è un libro).

Non sarebbe male, so che va inviata proprio una richiesta scritta alla preside per avere un club, ma che non serve un supervisore (facevo parte del giornalino scolastico e non c'erano insegnanti).

Poi secondo me, dovreste aprirne uno proprio contro il bullismo. Non solo gli omosessuali sono presi in giro.

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AvadaKedavra

Graziee a tutti per le risposte...ed è esattamente come il Geography Club...poi io accetterei anche persone etero che sono colpite da bullismo o che hanno diversi problemi

Edited by AvadaKedavra
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E' un'idea bellissima, la approvo in pieno, se mi dici di che zona sei ti potrei mettere in contatto con un'associazione di studenti delle superiori che opera nella mia provincia, è già abbastanza radicata e sta cercando di creare una rete di supporto e sostegno proprio come quella cui stai pensando tu.

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angoloinstanza

anche a me non dispiace quest'idea. approved

 

chissà che nelle scuole superiori si vada incontro finalmente a certe realtà, da integrare e normalizzare.

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LocoEmotivo

Ottima idea!

Ti suggerisco, come hanno già fatto gli altri, di formalizzare questo "sportello di ascolto" dietro la figura di riferimento di un professionista: se non conoscete uno psicologo, provate a rivolgervi ad associazioni LGBT dei dintorni che sicuramente avranno dei contatti da fornirvi.

In bocca al lupo, comunque! E tienici informati ;)

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AvadaKedavra

Graziee a tutti...poi noi non vogliamo fare incontri tipo lezioni con noi che parliamo e gli altri che ascoltano...ma abbiamo pensato a incontri in cui tutti parlano dei loro problemi e tutti danno consigli...quindi noi di "superiore" a loro abbiamo solo il fatto che lo organizziamo...ma per altro siamo tutti uguali...quindi non penso che lo psicologo in questo caso serva in quanto può mettere in soggezione i partecipanti e come già detto si sentirebbero meglio a parlare in un ambiente dove ci sono solo coetanei

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chiedete alle associazioni tipo arcigay di inviarvi uno psicologo o un operatore, per esempio, così avreste la supervisione di un gay più "esperto" che possa guidarvi attraverso i vari incontri. 

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