stupid media(dove stiamo andando?)

[Acampora89]

La diffusione di notizie false volte a suscitare forti reazioni emotive da parte di chi ragiona principalmente con la pancia non è una novità dell’era di internet, ed Eco dovrebbe ben saperlo. La simulazione in studio dello sbarco sulla Luna, i messaggi satanici inseriti in “Stairway to Heaven”, gli avvistamenti di Hitler in America del Sud, i famosi “Protocolli dei Savi di Sion” sono tutti esempi di leggende metropolitane diffuse tramite mezzi di comunicazione tradizionali, e che hanno avuto delle conseguenze dirette nelle società in cui hanno riscosso maggior successo (alcune spassose, altre tragiche).

 

L’unica colpa, se così si può definire, di internet è quella di dare forza a voci minoritarie tramite il raggruppamento delle stesse in grandi aree di condivisione. Se da un lato ciò è un fatto certamente positivo, per la possibilità offerta di scambiare esperienze e riflessioni con altri utenti appartenenti allo stesso gruppo sociale o di pensiero, dall’altro ciò offre un’immeritata cassa di risonanza a falsità ed opinioni inconsistenti. Se queste riescono a parlare ai pregiudizi più o meno subconsci del cittadino medio, allora lo stesso si troverà confortato nella sua ignoranza. Quella che prima sarebbe stata la sparata dello scemo del villaggio, magari condivisa nel profondo dalla persona media (in quanto comoda da ripetere acriticamente) ma rifiutata a causa sua provenienza, adesso diventa la linea ufficiale sostenuta da tutti gli scemi del villaggio nazionali (i quali, protetti dall’anonimato del nickname, non sono più identificabili come tali). Così la cazzata acquisisce l’autorevolezza della massa, e un’idea che prima si sarebbe pietosamente fermata al trentesimo percentile della distribuzione d’intelligenza, adesso riesce a mettere il naso anche leggermente sopra la media pur senza l’intervento diretto di una qualche figura autorevole disposta a promuoverla per i propri interessi. La colpa, però, non è né del mezzo, né degli scemi del villaggio (che fanno pur sempre il loro lavoro), né dell'apparente "estensione" del diritto di parola citata da Eco, ma di chi non ha voglia di mettere in moto il proprio pensiero critico per mettere in discussione le proprie certezze ed i propri pregiudizi, affidandosi piuttosto ad opinioni magari fallaci ma facili da comprendere e ripetere, a prescindere dalla loro provenienza (sia essa, quindi, la rete, la televisione o un giornale). L’altra settimana una mia amica, non a conoscenza del mio orientamento sessuale, al culmine di una discussione orrenda in merito alla “naturalità” dell’omosessualità, se ne esce con: “Eh, ma le testimonianze parlano chiaro: la maggior parte dei gay ha subìto molestie sessuali in età infantile”; chiaramente, l’aveva sentito dire il giorno prima su “Announo”, classico prodotto di un media uno-a-molti.

 

L’idea che esista un popolo DEL web, per me, è sbagliata. Esiste un popolo SUL web. Se poi, come Eco pare augurarsi, si vuole fare affidamento sulle istituzioni scolastiche per sviluppare negli adolescenti il pensiero critico, bé, allora sarà necessario iniziare con un buon rinnovamento del processo di selezione del personale docente, vista la quantità di professori complottisti, razzisti ed omofobi che ho visto susseguirsi nel corso della mia carriera scolastica.

[Pix]

Esattamente.

Più volte ho letto commenti inneggianti all'istituzione dell'apartheid in Italia. Dopo la segnalazione, Facebook ha pensato bene di non rimuovere i commenti. 

 

E pensare che Facebook ha un'opzione proprio per segnalare i contenuti razzisti.

[Finrod]

 una volta non si facevano i meeting dei vecchi ubriaconi da bar (che si rintanavano nelle osterie dopo una lunga giornata ad osservare cantieri).

 

 

ma ROTFL!!!

Vedo che tutto il Nordest è paese :-D

Me la sto ridendo di gusto