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Ruoli nelle coppie omosessuali


Ernesto83

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Rieccomi. Nuovamente grazie per le ulteriori risposti e per la grande quantità di diversi parere con i quali state contribuendo a questa discussione.

 

Intanto ringrazio sia Mario1944 che Chris per i loro punti di vista sul mio modo di scrivere e comunicare, anche questo penso che possa essere parte di un confronto.

 

Hinzelmann effettuando un'analisi delle dinamiche eterosessuali partendo dagli spunti di Krad77 e freedog, penso che dica una cosa molto interessante introducendo l'idea del "quel che dico e quel che faccio".

 

La mia seppur limitata esperienza sull'argomento dice che quello che hanno detto tutti e tre questi utenti corrisponde al vero.

 

Parte delle donne eterosessuali, oggi, sono molto più libere di quanto accadeva negli anni scorsi e questa libertà non nasce solo dalle concessioni della controparte maschile, ma nasce dal loro essersi liberate di ciò che viene imposto come "dogma del corretto e morale".

 

Effettivamente a diverse donne "piace" scambiare i ruoli con il proprio partner, così come a molte donne piace essere la parte che "conduce" durante i rapporti sessuali.

 

Questo naturalmente non vale per tutte o per la maggioranza, ma vale per una discreta fetta della popolazione femminile, anche se la maggior parte di questa fetta difficilmente ne parlerà o lo ammetterà apertamente.

 

In fondo, anche nel mondo eterosessuale credo che valga, probabilmente in maniera "equivalentemente distribuita da un punto di vista statistico" quanto "unotratanti" afferma esistere nell'ambito delle coppie omosessuali: "Quando ami ti doni all'altro in maniera del tutto spontanea e naturale. Ti lasci trasportare e capisci sul momento quali sono le vostre esigenze."

 

Dal numero di risposte che ho avuto penso che nessuno tra gli utenti di questo forum abbia pensato che io volessi chiedere "chi fa la donna" e questo mi fa piacere, anche perchè ovviamente questo non era quello che volevo chiedere.

 

Sempre Hinzelmann ha parlato di modelli del passato citando anche diversi personaggi che si sono rifatti ai diversi modelli proposti e questo mi da la possibilità di porre un'altra domanda alla quale spero vogliate aiutarmi a dare risposta.

 

Proprio grazie alla frequentazione di questo forum ho potuto scoprire che anche Giacomo Leopardi era omosessuale.

 

A quanto pare, cosa che non sapevo, dopo le sue infatuazioni per Gertrude e Silvia egli visse una lunga storia d'amore con Antonio Ranieri.

 

Quel che ho letto in giro per internet, sotto forma di commenti, e che egli appartenga ad una categoria di omosessuali che a mio avviso non esiste: gli omosessuali per disperazione.

 

E' vero che ne so poco, ma mettendo insieme tutti i pezzi e credendo che "gli omosessuali per disperazione" non esistano, non è che per caso Leopardi potesse avere le caratteristiche che oggi definiscono le persone bisessuali?

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Penso non esistano "ruoli" veri e propri.. esiste più una predisposizione fisica e mentale da parte delle persone.. difficilmente credo che un passivo riuscirebbe a svolgere altro ruolo.. più facilmente un attivo può scendere a compromessi..

Poi ogni coppia è a se.. personalmente ho sempre ricoperto un unico ruolo fino al giorno in cui mi sono innamorato di una persona che aveva la mia stessa predisposizione.. allora dopo un periodo di assestamento abbiamo raggiunto un intesa in cui i ruoli sono spariti e di volta in volta cerchiamo di assecondare i desideri dell'altro.. e in questo senso un po' di sana "lotta" rende tutto ancora più eccitante ... fuori dal letto invece nessun ruolo.. ognuno fa la sua parte..

 

Per quanto riguarda la nuova questione che hai sollevato non saprei proprio..

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insomma, dici che in casa le donne oltre ai pantaloni ormai si sono munite pure di strap-on??

che immagine inquietante per i poveri mariti etero...

Beh volendo essere seri, credo che nelle coppie etero ci sono uomini che godono nell'essere penetrati, donne che godono nel penetrare, e sono molti di più di quelli che pensiamo... e poi la questione del "ruolo sessuale" va oltre la mera penetrazione (anale); anche un gioco lei-mistress lui-slave può coinvolgere i ruoli. Tutto questo lo trovo liberatorio, nonché simpatico, più che inquietante...
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Tutto questo lo trovo liberatorio, nonché simpatico, più che inquietante..

 

Beh, in quanto gay non vedo come possa inquietarci - al di là delle battute intendo Lol

 

 

 

gli omosessuali per disperazione

 

Mai sentito niente del genere...non capisco neanche cosa potrebbe significare

 

Omosessuali disperati, perché respinti o sfruttati o perseguitati o repressi ce ne sono stati

e ce ne sono, ma "omosessuali a causa di disperazione" direi proprio di no Lol

 

Semmai potrebbero essere esistiti "eterosessuali per disperazione" cioè degli omosessuali che disperando in una

felicità omosessuale, per disperazione sono diventati eterosessuali

 

Non è il caso di Leopardi, che mai si sposò e semmai fu sfruttato da Ranieri

 

Direi - a logica - l'esatto contrario

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Dal numero di risposte che ho avuto penso che nessuno tra gli utenti di questo forum abbia pensato che io volessi chiedere "chi fa la donna" e questo mi fa piacere, anche perchè ovviamente questo non era quello che volevo chiedere.

 

 

 

 

Ma ovviamente, altrimenti il gioco, anzi il giuoco, sarebbe già finito da un pezzo :-), invece di continuare ad oltranza. 

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A quanto pare, cosa che non sapevo, dopo le sue infatuazioni per Gertrude e Silvia egli visse una lunga storia d'amore con Antonio Ranieri.   Quel che ho letto in giro per internet, sotto forma di commenti, e che egli appartenga ad una categoria di omosessuali che a mio avviso non esiste: gli omosessuali per disperazione.   E' vero che ne so poco, ma mettendo insieme tutti i pezzi e credendo che "gli omosessuali per disperazione" non esistano, non è che per caso Leopardi potesse avere le caratteristiche che oggi definiscono le persone bisessuali?
Beh sono convinto che tu faccia veramente bene a credere che non esista l'omosessualità per disperazione... siamo un pochino off topic ma forse vale la pena dire qualcosa sull'argomento.
Per quel che riguarda i biografi di Leopardi, più che altro ce ne sono alcuni, non tutti, che ipotizzano sia stato omosessuale perché tramite la corrispondenza identificano le sue passioni e i suoi amori come rivolti a uomini. Le donne delle sue poesie (Silvia in primis) sono figure femminili in quanto figure retoriche, ben poco reali, diciamo che sono donne perché la convenzione poetica vuole che le poesie siano rivolte dagli uomini alle donne e viceversa.
L'ipotesi di "omosessualità per disperazione" immagino che stia a significare che essendo Leopardi brutto e gobbo, non sia mai stato preso in considerazione dalle donne, e abbia così pensato di potere avere un certo successo, o qualche risultato concreto, con gli uomini; mi sembra una ipotesi da popolino, non diversa da quella per cui il pessimismo cosmico (esemplare nel Dialogo della Natura e di un Islandese, per esempio, ma si trova in parecchie sue opere) sia riconducibile all'essere brutto e gobbo - ipotesi questa rifiutata non solo dagli studiosi, ma da Leopardi stesso nei suoi scritti.

Se vogliamo parlare di qualcosa che può andare vicino alla "omosessualità per disperazione", dobbiamo distinguere l'orientamento sessuale dai comportamenti sessuali, nel senso che non credo che una "disperazione" possa influire sull'orientamento, ma al limite sui comportamenti. Dobbiamo però constatare che tale "disperazione", più che relativa al rifiuto delle donne, andrebbe collegata alla loro assenza: esempio classico, tra i carcerati o tra i marinai. Veniamo allora a parlare dei comportamenti sessuali situazionali ( http://it.wikipedia.org/wiki/Comportamento_sessuale_situazionale ), e dobbiamo dire che questi comportamenti non andrebbero a implicare sostanziali modifiche dell'orientamento, che rimane il proprio generalmente. Poi beh, chiamarla disperazione non è che sia tanto politically correct... né per forza corrispondente al vero (non possiamo escludere che si sia fatto e si faccia sesso, tra prigionieri e marinai ecc, con allegria e soddisfazione). Lascerei proprio perdere questa definizione di "omosessuale per disperazione" che lascia il tempo che trova.
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Sai, esistono circa 7 ruoli teorici nel sesso gay

 

 

1) slave: gay passivo e sottomesso che a letto subisce il dominio assoluto del partner al punto da essere il suo schiavo, si fa solo scopare, succhia ma non si fa succhiare.

 

2) bottom: si fa penetrare solamente, ma magari si fa succhiare, non è sottomesso anche se lascia condurre tutto il gioco al partner.

 

3) power-bottom: si fa scopare ma esige di essere succhiato dal partner e ama condurre lui il gioco.

 

4) versatile: scopa e si fa scopare , succhia e si fa succhiare, in base al tipo di maschio che trova o anche scambiando i ruoli con lo stesso maschio.

 

5) devoted top: scopa ma ama succhiare il patner, con il quale è molto dolce e gli lascia condurre il gioco.

 

6) top: scopa e tende a condurre il gioco senza però dominare il patner, che non disdegna magari di succhiare.

 

7) master: scopa e si fa solo succhiare, ama sottomettere il patner

 

 

caro amico tutto questo è pura.. TEORIA.

All'atto pratico sono davvero rari i gay che sono sempre e comunque solo attivi o passivi, nella vita di tutti i giorni se uno trova il tipo che gli piace alla fine anche se non ha il ruolo che cerca qualcosa ci combina, la maggior parte delle coppie a mio avviso sono fatte all'atto pratico da versatili, pur avendo ciascuno le sue preferenze credo sia fisiologico per la maggior parte ogni tanto uscire dagli schemi e sperimentare cose nuove.

Io ad esempio sarei un power-bottom e andrei a nozze con un devoted top ma all'atto pratico nella mia vita ho fatto di tutto dal master allo slave in base a chi mi trovavo davanti, e lascia che ti dica una cosa: il bello di essere gay è proprio questo ;).

 

Fossilizzarsi su un ruolo è a mio avviso molto limitante, ti toglie 1000 possibilità di fare incontri piacevoli e ti rende più stressato in quanto diventa molto più difficile combinare

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La cosa che mi sfugge, ma che più attira la mia fottuta curiosità, è come tutto questo sproloquio possa servire ad un tizio al fine di vendere applicazioni per i telefonini. No dico sul serio.

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focalizzarsi su un ruolo è limitante? Magari sì, ma il problema è che chi predilige un ruolo mica lo fa per scelta...è la natura che comanda!!Io per esempio non è che non voglio fare l'attivo..Non POSSO e non mi interessa proprio farlo!!

Edited by Ermes83
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unotratanti

Penso che la risposta di cini spieghi al meglio ciò che accade in una coppia. Il sentimento e la passione determinano ciascun "ruolo" sul momento.

Non si può immaginare di essere costretti dentro rigidi schemi (almeno in amore vi pregoooo)

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Immaginavo che si sarebbe arrivati alla celebrazione della versatilità: che essere versatili significa la piena realizzazione, significa cogliere tutte le possibilità del sesso, che chi si fossilizza in un ruolo è limitato. Dissento totalmente da questa teoria. Essere solo attivi o solo passivi o versatili con varie sfumature non sono che diversi modi di vivere la sessualità e nessuno è meglio o peggio dell'altro, è esattamente come avere gli occhi marroni, verdi o azzurri.

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@@Krad77, grazie per aver confermato quanto osavo presupporre potesse corrispondere al vero.

Effettivamente sei riuscito a spiegare ed affrontare quelli che erano i miei "dubbi" con una chiarezza che sono sicuro, io non sarei riuscito ad avere.

 

 

 

Fossilizzarsi su un ruolo è a mio avviso molto limitante, ti toglie 1000 possibilità di fare incontri piacevoli e ti rende più stressato in quanto diventa molto più difficile combinare

 

 

 

Essere solo attivi o solo passivi o versatili con varie sfumature non sono che diversi modi di vivere la sessualità e nessuno è meglio o peggio dell'altro, è esattamente come avere gli occhi marroni, verdi o azzurri.

 

 

 

Poi ogni coppia è a se.. personalmente ho sempre ricoperto un unico ruolo fino al giorno in cui mi sono innamorato di una persona che aveva la mia stessa predisposizione.. allora dopo un periodo di assestamento abbiamo raggiunto un intesa in cui i ruoli sono spariti e di volta in volta cerchiamo di assecondare i desideri dell'altro..

 

Queste tre diverse esternazioni penso che indichino una grandissima eterogeneità tra gli individui omosessuali; per qualcuno i ruoli non esistono ma esistono solo preferenze, per altri invece esistono e per qualcuno sono una scelta obbligata.

 

Praticamente mi sembra di comprendere che si tratti di un argomento molto vasto e che ogni persona tende a vedere in un modo unico.

 

Ora mi rendo conto che la domanda che ho posto forse non può avere una risposta, può solamente essere discussa ed essere argomento di confronto grazie al quale conoscere tutte i punti di vista e tutte le caratteristiche che individualmente fanno parte di una persona dandogli forma ed unicità.

 

Come ultima cosa vorrei chiedere una cortesia a due utenti, @@Sampei, e @@SkStatic.

In questo forum ho trovato molte persone disponibili e gentili che sono state ben predisposte verso il mio tentativo di conoscere loro e quella che in maniera un po' riduttiva, ma chiara, si potrebbe definire la realtà in cui vivono, forendomi i loro punti vista e le loro conoscenze in maniera costruttiva e rispettosa.

 

Dico molte persone, perchè due utenti si sono discostati da tutto ciò.

Probabilmente, sebbene pensi di non aver fatto nulla che potesse urtarvi o offendervi, non vi piaccio e credetemi, me ne farò una ragione visto che in questo mondo non si può piacere a tutti.

 

Tutto quello che vorrei farvi notare è che non vi sto obbligando a nulla, nè a partecipare alle discussioni che mi vedono coinvolto, nè ad interagire con me, ergo, per quale motivo continuate a intervenire laddove intervengo io se l'unica cosa che avete fatto finora non è stato null'altro che mancarmi di rispetto e lanciarmi contro con un'ironia, che oserei definire discutibile, le vostre, a volte più velate a volte meno, esternazioni denigratorie?

 

Qualora mi stessi sbagliando ed abbia mal interpretato le vostre esternazioni vi chiedo scusa, in caso contrario vi chiederei con gentilezza di lasciarmi in pace, non vi piaccio, ma non vi ho fatto niente, quindi non avete motivo di perseverare.

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Praticamente mi sembra di comprendere che si tratti di un argomento molto vasto e che ogni persona tende a vedere in un modo unico.

 

Diciamo pure che il concetto di "preferenza" implica una scelta

e quindi presuppone una "versatilità potenziale"

 

Chi però per vari motivi non la realizza, rispetto a questo schema

si sente in difetto e quindi non gli piace

 

Il ruolo sessuale rispetto ad altre preferenze sessuali implica un

certo grado di identificazione psicologica, la differenza è questa

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@atreio, adoro queste schematizzazioni sui ruoli sessuali,

ma quella che proponi tu fa un'impropria associazione

tra dominate/sottomesso e attivo/passivo.

Non puoi ridurmi uno "slave attivo" che si fa segare fino allo sfinimento

alla figura dello "attivo devoto" e definire la sua come "dolcezza"...

 

Questa è la catalogazione Almadel dei Ruoli :)

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/16529-quattro-istinti-omo/

 

 

Immaginavo che si sarebbe arrivati alla celebrazione della versatilità: che essere versatili significa la piena realizzazione, significa cogliere tutte le possibilità del sesso, che chi si fossilizza in un ruolo è limitato. Dissento totalmente da questa teoria. Essere solo attivi o solo passivi o versatili con varie sfumature non sono che diversi modi di vivere la sessualità e nessuno è meglio o peggio dell'altro, è esattamente come avere gli occhi marroni, verdi o azzurri.

 

Purtroppo quella contro il delirio di superiorità dei Versatili è una battaglia persa.

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Giuro, io voglio DAVVERO sapere come può servire tutto questo per vendere le cover dei telefoni!!!

Non ne ho la più pallida idea! Come se mi si chiedesse cosa penso dell'arte etrusca al fine di salvare i pinguini in Antartide.

Roba da non dormirci la notte

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Questa è la catalogazione Almadel dei Ruoli :)

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/16529-quattro-istinti-omo/

 

 

 

 

Almadel sarei davvero curioso di comoscere la tua catalogazione dei ruoli, ma se mi collego al link mi mette discussione non più disponibile :o ... magari se ti va facci un riassuntino.

Comunque per me esistono vari modo di fare il passivo, ci sono passivi che lasciano fare tutto all'attivo e arrivano al punti di diventare il loro schiavo e passivi che invece amano dare un contributo determinante alla scopata, io preferisco stare sotto ma amo essere io a condurre il gioco, anche se ovviamente lascio mille iniziative al partner, come è giusto che sia, in genere ho la tendenza a stabilire i ritmi e i tempi del rapporto :nyam: può piacere o no ma sono fatto così, del resto se trovo un passivo che mi piace non ho problemi a soparmelo io e se trovo un super attivo che mi piace divento il suo giocattolo senza problemi.

 

 

Alla fine io credo che al di là dei ruoli che ciascuno ha, esiste comunque un fattore umano per cui se ti piace una persona alla fine te la godi al di là delle preferenze di ruolo.

 

Io in passato per un periodo (abbastanza lungo) ho deciso di fare solamente il passivo, credo sia stato il periodo per me sessualmente più infelice, quando entravo in intimità con un versatile, siccome sono ben dotato, subito mi chiedeva di fare anche l'attivo e al mio rifiuto vedevo la sua delusione e ci restavo male anch'io (per me il sesso deve essere un piacere reciproco)..... in sauna chiedevo il ruolo a uno che mi piaceva e sentendomi dire che era passivo rinunciavo, poi però mi sentivo un coglione per non averci fatto nulla....alla fine ho deciso di infischiarmene del ruolo e di godermi le persone per quello che mi danno e così sono molto più felice ed appagato, attenzione però questo non vuol dire che mi senta superiore a che è solo attivo o solo passivo, non equivocatemi in questo, non mi permetterei mai di pensare una cosa del genere, è solo una mia scelta di vita fatta nel pieno rispetto delle scelte altrui.

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ho deciso di fare solamente il passivo,

 

Ma era una forma di masochismo?

 

Perché detta così non ha molto senso...capisco che sono discorsi intimi

ma è chiaro che se uno è solo attivo o solo passivo perché fa fatica ad accettare

certi SUOI desideri sessuali, non può star bene con se stesso e fa bene a cambiare

 

Ma il problema non è un problema di partner, né di dotazione che suscita desideri

negli altri...il problema è a monte

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Ma era una forma di masochismo?

 

Perché detta così non ha molto senso...capisco che sono discorsi intimi

ma è chiaro che se uno è solo attivo o solo passivo perché fa fatica ad accettare

certi SUOI desideri sessuali, non può star bene con se stesso e fa bene a cambiare

 

Ma il problema non è un problema di partner, né di dotazione che suscita desideri

negli altri...il problema è a monte

 

no masochismo no :lol: , semplicemente all'inizio della mia vita gay ero solo attivo, pur desiderandolo non mi sentivo pronto per fare il passivo, poi quando ho iniziato e mi è piaciuto un sacco ho deciso che sarei stato solo passivo perchè quella è la mia strada.

Col tempo all'atto pratico sono diventato un versatile, che dire la vita è un bel casino ma alla fine è bella anche per questo.

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@@atreio, infatti sei versatile.

Io un versatile credibile in un ruolo non l’ho mai incontrato...
Superiorità dei versatili? In alcuni contesti "versatile" è un insulto...

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Almadel sarei davvero curioso di comoscere la tua catalogazione dei ruoli, ma se mi collego al link mi mette discussione non più disponibile :o ... magari se ti va facci un riassuntino.

beh, io quel link lo apro normalmente, solo che mi sono straperso nel labirinto delle varie sottoclassificazioni e non ne ho trovato l'uscita..

forse tu non lo visualizzi perchè hai ancora pochi msg sul forum

[ma su questo chiedo conferma dalla regia..]

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pur desiderandolo non mi sentivo pronto per fare il passivo

 

Ah ecco!

 

E' la semplice fase "sgualdrina" che al 70-80% dei gay

italiani di una certa generazione ( ma credo in parte anche

oggi ) coincide con l'entusiasmo dell'abbattimento del tabù

e quindi con il ruolo passivo ( che per molti rimane prediletto

in contesti "zoccoleschi" anche in seguito )

 

In realtà non stavi bene coi tuoi desideri quando facevi solo

l'attivo, ma il problema stava nel ruolo passivo, tutto chiaro e

logico

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Saramandasama

Un passivo che fa l` attivo, parlando in termini psicologici--non meccanici--, idealmente mi dà l` impressione di una donna con lo strap- on.

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In realtà non stavi bene coi tuoi desideri quando facevi solo

l'attivo, ma il problema stava nel ruolo passivo, tutto chiaro e

logico

 

Ho impiegato qualche anno ad accettarmi come gay e qualche altro anno a fare il passivo, non ci vedo nulla di male e credo sia una cosa frequente nel mondo gay

Edited by atreio
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L'ho detto che è frequente!

 

Vabbé poi c'è chi si diverte a scrivere battutine sceme

ma il tuo è un discorso serio ed è ovvio che non c'è niente

di male

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Diciamo pure che il concetto di "preferenza" implica una scelta e quindi presuppone una "versatilità potenziale" Chi però per vari motivi non la realizza, rispetto a questo schema si sente in difetto e quindi non gli piace Il ruolo sessuale rispetto ad altre preferenze sessuali implica un certo grado di identificazione psicologica, la differenza è questa

Egregio Hinzelmann, chiedo scusa, ma forse mi è sfuggito qualcosa...

Io credevo che l'avere una disponibilità al versatile rispetto che al predefenito, oltre che una "necessità" fosse anche una scelta...

Però dalla tua esternazione mi sembra di capire il contrario.

Sembrerebbe che gli omosessuali per loro natura dovrebbero essere "versatili" e che chi non se la sente o non può essere tale viva un certo risentimento nei confronti di chi è riuscito a raggiungere quello che dovrebbe essere il grado massimo.

 

A me era parso di capire il contrario, o meglio mi era parso che ogni persona scegliesse liberamente cosa fare e vivesse con orgoglio e serenità la propria natura.

 

Osservando, leggendo e riflettendo su tutti gli interventi, inoltre mi è parso di vedere che tendenzialmente ci si avvicina a questo argomento con quello che penso potrebbe essere visto come un senso di competizione grazie al quale esaltare le proprie caratteristiche come migliori.

 

Personalmente, anche se da "esterno" a queste esperienze, penso che non dovrebbe esistere un meglio o un peggio, ma una semplice presa di coscienza della vastità dei gusti e delle scelte, accettando e vedendo come nostro pari chiunque.

 

Resta comunque un fatto che a mio avviso rasenta l'osceno, ossia che di tutta la vastità e di tutte le sfaccettature che riguardano il mondo omosessuale se ne sappia così poco.

 

E' vero che la società è ancora un po' ostile a certe argomentazioni, ma l'ignoranza, o meglio, la non conoscenza, penso che possa solo staticizzare, se non addirittura peggiorare l'attuale pensiero e punto di vista ed amio avviso questo è un peccato.

 

Come esseri umani dovremmo essere inclini e predisposti alla conoscenza, perchè privarsi di questa cosa?

Il conoscere ed il sapere non sono una malattia contagiosa, non è che se conosco qualcosa poi ne verrò contagiato, conoscendo sarò solamente in grado di rapportarmi in maniera migliore con la realtà (e questo vale per qualunque argomento e qualunque cosa).

 

Tutte le persone che stanno interagendo con me mi stanno permettendo di ampliare questa mia conoscenza, chi fornendomi dati come stanno facendo Almadel e atreio chi condividendo i suoi pensieri ed i suoi punti di vista, facendo sì che questa discussione si stia sviluppando con tanti interventi esplicativi e costruttivi, e per questo vi ringrazio nuovamente.

 

Unica eccezzione @@Sampei, il quale vedo che è ossessionato da una domanda visto che finora si è prodotto in tre interventi in cui non ha fatto altro che dire sempre la stessa cosa.

A lui rispondo così:

"Carissimo Sampei, capisco le ragione della tua ossessione, ma personalmente ho già lungamente disquisito di ciò nel topic in cui mi sono presentato ed a quanto pare, a parte la tua persona, tutti hanno capito.

Io non sono in grado di spiegartelo meglio, mi spiace, comunque vorrei venirti in contro e non costringerti a seguire tutte le discussioni cui pertecipo per dover fare il copia incolla del tuo quesito, (anche perchè mi rendo conto che te ne sei perse almeno un paio) cosa ne diresti se mettessi il tuo quesito all'interno della mia firma virtuale?

Pensi che se creassi una firma in cui scrivessi "L'utente Sampei non capisce cosa centri tutto ciò per vendere cover di telefoni" potrebbe andar bene?

Fammi sapere..."

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Però dalla tua esternazione mi sembra di capire il contrario.

 

Eppure quello che scrive involuto fra i due sei tu!

 

In realtà sono stato chiarissimo quanto al concetto di preferenza

forse non hai compreso il concetto di "potenziale" che implica per

l'appunto una scelta e non una necessità 

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Diciamo pure che il concetto di "preferenza" implica una scelta e quindi presuppone una "versatilità potenziale" Chi però per vari motivi non la realizza, rispetto a questo schema si sente in difetto e quindi non gli piace

 

Ovviamente io non volevo dire che non sei stato chiaro o che il concetto espresso fosse nebuloso, ho detto quello che mi è parso di capire... Come tutti ho i miei limiti intellettivi e comunicativi, quindi penso che possa essermi concesso di non comprendere appieno o di faticare ad assimilare alcuni concetti.

 

Io avevo capito che chi non realizzava la "versatilità potenziale" si sentisse in difetto e che quindi "disprezzasse" (inteso come non gli piacesse) questa cosa positiva che invece altri erano riusciti a realizzare.

 

A quanto pare però ho compreso male il tuo pensiero...

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