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Il piacere vano delle illusioni


cassian

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"Il più solido piacere di questa vita, è il piacere vano delle illusioni" (G. Leopardi)Pensavo a quando da bimbi si scopre che babbo natale non esiste, almeno nella forma del vecchio barbuto, pacioccone e sorridente che porta i doni. Forse questa è una delle prime illusioni delle quali si scopre l'inconsistenza, per la quale si continua forse a provare affetto, ma alla quale non si può continuare a credere nemmeno volendo. La prima e di sicuro non l'ultima......e dunque mi piacerebbe sapere qual è l'illusione perduta che vi ha sostenuto in maniera più grande nella vostra vita e per quale motivo vi ci siete aggrappati, in seguito a quale episiodio avete deciso di non crederci più e anche come e dove avete tovato un nuovo equilibrio, ammesso che lo abbiate ritrovato.

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Ma non stava meglio in off topic?

 

Comunque io sono sempre stato un ragazzo molto concreto, realista e obiettivo coi piedi ben piantati in terra...a tratti freddo e calcolatore.

Nella vita ho solo sogni ed obiettivi da raggiungere, alcuni sono spariti perchè andavano al di là dei miei limiti che ho saputo riconoscere ma di sogni ne ho ancora parecchi :-) Di illusioni invece non credo di essermene mai fatto, sognare infatti è molto diverso dall'illudersi!!

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Ma non stava meglio in off topic?Comunque io sono sempre stato un ragazzo molto concreto' date=' realista e obiettivo coi piedi ben piantati in terra...a tratti freddo e calcolatore. [/quote']IDEM. Illusione? che la ristrettezza mentale dell'uomo sia quasi finita...Non lo è, perlomeno non in Italia, e dubito che mai lo sarà.
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A volte si vive solo di illusioni. Perchè negarcele? Non solo Leopardi, anche il Foscolo, ne "I Sepolcri" sosteneva la realistica incosistenza e la grandissima importanza delle illusioni. Le illusioni consapevoli, alla luce del tempo passato, ci forniscono un meraviglioso quadro chiaroscuro sui limiti umani, e costituiscono per me, lo strumento "puro" per eccellenza.

 

Non sto a contare le illusioni che che si sono rivelate poi come tali, mi rimane in bocca, per ognuna di quelle, solo uno straziante sapore dolciastro, di cui penso bisogna far tesoro.

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Illusioni? Non fanno bene ma fanno meno male della realtà.

Mi hanno cesciuto i miei nonni. Ho vissuto la mia infanzia nella convinsione che mia madre fosse la mamma perfetta nonostante mi avesse "abbandonato" all'età di 2 anni. purtroppo venendo in Italia a vivere con lei ho scoperto che di madre non ha molto. Durissimo colpo ma non importa. Credo che se fossi cresciuto nella consapevolezza avrei sofferto D+. 0_0

Babbo Natale mi fa un baffo :-D :-D :-D

 

Forse in certe situazioni le illusioni sono solo speranze nascoste nel nostro cuore.... :(

:-O ma che cazzo vuol dire?

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Che sono un pezzo di gnocco. Ah, no, quello lo credo ancora. eheh

 

Illusioni? Non so. Non so quanta parte della mia vita sia basata su di esse: alle volte mi accorgo di passare da un'illusione ad un'altra semplicemente sbattendo le palpebre. Quando una finisce subito un'altra prende il suo posto. Forma di difesa? Negazione della realtà circostante? Forse. O forse sono solo abituato a non smettere mai di sognare, e di credere in ogni singolo sogno. E i sogni, a differenza delle illusioni, non s'infrangono mai. Al massimo vengono accantonati, per il momento, e qualche sera particolarmente fredda e solitaria non è male sedersi tranquilli e passarli in rassegna...

 

C'era un pezzo bellissimo nel film "Peter Pan" (quello coll'attore giovane e particolarmente carino): la mamma parla ai figli dei sogni del padre, e dice qualcosa che suona più o meno così: "Ogni tanto la sera ci divertiamo a tirarli fuori (i sogni che il padre ha accantonato per dare alla famiglia ciò di cui ha bisogno) da quel cassetto e a guardarli, ma poi bisogna rimetterli via, e diventa sempre più difficile chiudere quel cassetto: vostro padre ci riesce".

 

Questo topic parla di illusioni, pare quindi che io sia finito OT. Eppure il mio pensiero è questo: vivere le illusioni come sogni....

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Sono favorevole ad una dimensione trasognata della vita.

 

Un' esistenza onirica e sospesa.

 

Alle illusioni.

 

E' il senso di "illusione" che ci è tangibile, non l'oggetto di essa.

 

In fondo basta crederci.

 

Crederci è una cosa bellissima.

 

Cosa mi vieta di dondolarmi sulla mia sedia e credere di essere su un grande veliero in balia dei flutti?

(quanta libertà deliziosa)

 

Ho l'illusione che le voci sommesse della stanza accanto siano le voci dei marinai che pregano perchè il mare un inghiottisca la nave.

 

Se tento l'orecchio con più attenzione sento lo schioccare delle vele al vento.

 

Basta crederci ed ecco che domani uscendo dal cancello l'aiuola circondata dal mare d'asfalto mi appare come un isola sulla quale sbarcare..

 

Ho l'illusione che quei fili d'erba siano una flora della quale nessuno ha mai provato l'esistenza.

 

 

Ma l'oggetto non è importante, non c'è nessuna isola, nessuna cambusa umida, ma c'è l'illusione di esse.

 

Non importa l'oggetto, conta il senso stesso dell'illusione che non pone confine alcuno tra me e tutto l'esistente dove vero e non vero non hanno valore.

 

Perchè l'acqua come l'illusione rimane tale e disseta qualunque sia la forma del bicchiere.

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dolcepensiero

Illusione: lesione o evasione della realtà ?!?

 

Piace far castelli in aria, esser tra le nuvole, piuttosto che star coi piedi per terra, se come Terra ho un pianeta sull'orlo del collasso.

 

Preferisco illudermi sognando, perchè non sono io a decidere cos'è la realtà.

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Guest -NakedOnTheSand-

Le illusioni. Mi sto accorgendo che sono solo negative per me. Perchè mi allietano solo quei 5, 10 minuti che le 'uso'. Poi mi rendo conto che babbo natale non esiste già da un pezzo.

 

Cmq quando scoprii che Babbo Natale non esisteva, non me ne fregò un caspio; l'importante era il Game Boy, non chi me l'avesse portato :D

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L'illusione di un bambino per cui il mondo poteva essere cambiato con le sue mani, semplicemente volendolo.

 

L'illusione di un ragazzo per cui l'amicizia esisteva.

 

L'illusione di un fallito che credeva di esser amato.

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illusione: io penso che nell'interiorità di ogni persona ci sia un briciolo di bontà.

 

perchè mi serve: per fidarmi degli amici, per impegnarmi a risolvere i problemi che possono nascere anche quando sembra che agli altri non interessi, per poter svolgere la professione medica (cercando di far vivere al meglio chiunque mi si presenti davanti)

 

disillusione: sono anni (una dozzina) che la cerco in una persona (amico?) dopo ripetute delusioni e ancora non l'ho trovata

 

nuovo equilibrio: mi illudo, pur sapendo che è un'illusione, che sia io a non essere in grado di trovala, soprattutto in lui, ma anche in svariate altre persone che conosco meno.

 

 

altra illusione: la durata eterna dell'amicizia

 

perchè mi serviva: per aver motivo di impegnarmi anche in rapporti difficili e complicati

 

disillusione: rotture inspiegabili e allontanamenti semplici

 

nuovo equilibrio: ogni rapporto è motivato da un reciproco scambio con beneficio. nel momento in cui il beneficio per uno dei due cessa, allora il rapporto si rompe. io vengo costantemente usato dai miei amici e quindi è eticamente corretto che pure io li usi per sentirmi benvoluto. mi illudo che nelle relazioni amorose si possa oltrepassare questo scambio reciproco.

 

 

edit: inoltre per tante esperienze posso dire di quotare takuya in pieno!

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Ho sempre pensato che crescere non fosse altro che diventare cinici. Perché naturalmente da piccoli sogniamo qualcosa, poi ci rendiamo conto che non è come abbiamo pensato. E dobbiamo trovare un'altra strada, e un'altra ancora.

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NorwegianWood

Io, senza le illusioni, vivo benissimo. Un tempo credevo di averne bisogno, adesso amo soltanto quei sogni che so di poter realizzare. Sarà realismo, disincanto, forse persino cinismo; ma sto tanto (ma sul serio tanto) meglio!

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Tutti, prima o poi, mi hanno detto "povero illuso", ma talvolta le illusioni si sono trasformate in realtà, con la semplice volontà. itSpesso no, comunque.

Io da giovane ne avevo tante...ma il punto è averne a vent'anni, quando la vita è tutto un libro da scrivere, un' altro a quaranta.....oddio, i colpi di scena, gli improvvisi cambiamenti del destino esistono ma sono rari.

Io non m'illudo più sulle altre persone, non mi aspetta più nulla. Gli amici sono tali nel momento in cui lo sono, anche il grande amore....bisogna contare solo su stessi, il resto è valore aggiunto ed è variabile.

Però sogno e certo i miei sogni resteranno tali, l'importante è esserne coscienti e non lasciarsi sfuggire quello che la vita in concreto puo' darci.

Ragazzi, leggendovi sento di volervi bene. Stefano

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L'idea non era quella di discutere in generale sulle illusioni, sulla loro necessità o meno, ma quella di indurre una riflessione intima e una confidenza con gli amici del forum.

 

Io ci ho dovotuo pensare molto infatti e l'illusione più grande dalla quale mi sto piano piano allontanando è quella nelle idee, o meglio negli ideali.

Ho sempre creduto che questi, quando sono buoni, non possono mutare. L'amicizia e l'Amore assoluti in cima a tutti. Lo pensavo da quando ero bambino e hanno conosciuto il massimo splendore nella mia adolescenza, quando si è totali in tutto, nel bene e nel male.

Ad esempio ho sempre pensato che per le persone valesse la pena di sacrificarmi fino in fondo, perchè io ero più maturo, io potevo capire, io sapevo capire...

Mia madre mi ha sempre detto che crescendo sarei cambiato, e io testardo e sicuro della mia valigetta di buoni sentimenti ho sempre pensato che non sarebbe successo, perchè io ero migliore, io ero sulla strada giusta.

 

Oggi non ho smesso di credere nell'impegno per gli altri, ma ne conosco gli effetti devastanti sulla propria personalità se non si pone un filtro, un limite e mi trovo a dover trovare un equilibrio non facile fra il mio altruismo e l'egoismo degli altri, fra il mio egoismo e l'altruismo degli altri.

 

E cedere questo tesoro della mia adolescenza al cinismo dell'età adulta mi pesa enormemente...

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Io forse ho smesso di esercitare, ma non di crederci. Che esista un ascensore, nel vano di scale della vita, che ti porti dai primi gradini, dove sei arrivato prima degli altri e dove li hai aiutati tutti, uno per uno, a procedere, ai primi gradini della rampa successiva.

Altrimenti ti ritrovi indietro, ancora all'inizio mentre gli altri sono avanti, con l'unico premio l'incazzatura per il ritardo. Incazzatura altrui, ovviamente.

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Ad esempio ho sempre pensato che per le persone valesse la pena di sacrificarmi fino in fondo' date=' perchè io ero più maturo, io potevo capire, io sapevo capire...

Mia madre mi ha sempre detto che crescendo sarei cambiato, e io testardo e sicuro della mia valigetta di buoni sentimenti ho sempre pensato che non sarebbe successo, perchè io ero migliore, io ero sulla strada giusta.

 

Oggi non ho smesso di credere nell'impegno per gli altri, ma ne conosco gli effetti devastanti sulla propria personalità se non si pone un filtro, un limite e mi trovo a dover trovare un equilibrio non facile fra il mio altruismo e l'egoismo degli altri, fra il mio egoismo e l'altruismo degli altri.

 

E cedere questo tesoro della mia adolescenza al cinismo dell'età adulta mi pesa enormemente...[/quote']

 

Potrei metterci la ma firma sotto..... l'unica differenza è che forse io avrei scritto in maniera più spicciola, ma è esattamente questo che mi viene da pensare in questi giorni... di illusioni ne sono passate molte.... ed ero ancora piccolo per poi diventare fortemente cinico in molte cose e non esser più capace di esplicitare alcuni sentimenti...

Cos'era rimasto? L'amicizia, l'essere sempre presente per qualcun altro, essere forte....

Anch'io ora sto trovando la necessità di porre questo filtro.... ma non vorrei farlo.... vedremo :woot:

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NorwegianWood

L'illusione perduta che mi ha sostenuto per molti anni è l'amore, così come è raccontato nelle fiabe e nelle love story a lieto fine. Quella stessa illusione mi ha fatto crollare il suolo sotto i piedi appena mi sono accorto che era solo un sogno, che mi stavo rifiutando di guardare in faccia la realtà per vedere solo la fiaba.

Come ne sono uscito? Tornando a guardare il mondo, con i suoi problemi e le sue banalità, con le sue bellezze nascoste nei dettagli, nei più piccoli gesti. Tornando a credere nell'amore, ma stavolta quello vero, quello che si costruisce con il partner tra mille ostacoli che è bello (anche se difficile) superare insieme. Quell'amore che ha il retrogusto dolceamaro della vita e a cui non rinuncerei per nulla al mondo!

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Preferisco sognare che illudermi.

Le illusioni servono solo a farsi male, quando scopri che sono solo nulla.

Io mi sono illusa di un amicizia grande e duratura, forte e consistente. In verità è bastato un piccolo strappetto per lacerare tutto.

E ora mi sento di aver sprecato mesi intrappolata dentro un illusione. Bisogna ricominciare tutto da capo...

Il sogno è un altra storia.

Se nella realtà riesci a toccare un tuo sogno e a reallizzarlo avrai sicuramente una vita più completa. Il sogno è un obbiettivo da raggiungere.

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La linea di confine tra sogno e illusione è assai sottile e ambigua.

Nel corso della mia vita ho avuto innumerevoli sogni e altrettante illusioni. E ne ho ankora di molte, in entrambi i casi.

Però, negli ultimi tempi, ho capito che la vita va vissuta. Non ha senso andare avanti schiavi di un illusione....

Non dimentico i miei sogni, ma non li tramuto in illusioni.

Se voglio che tale desiderio diventi reale dovrò prima di tutto impegnarmi nella vita....migliorare, crescere, avere le mie batoste....ma un giorno...forse riuscirò a dire "ho realizato almeno uno dei miei sogni"...

se li tramuto in illusioni, invece....avrò solo un iniziale appagamento. E quando tutto andrà in frantumi, mi accorgerò di aver sprekato me stesso. Questo perchè sono consapevole della grandezza dell'animo umano...

Il sogno ti sostiene...e ti fa crescere.

L'illusione ti fa solo vivere immerso in uno stato di semi apatia, dove si è capaci solo di costruire progetti irrealizzabili, nella più totale consapevolezza

Il mio pensiero è contorto...ma è ciò che penso.

Non ho bisogno di illusioni, se avrò stima di me e dei miei sogni...

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Io credo in una grande illusione, e finchè sarà in grado di provare meraviglia, paura e speranza, avrò sempre il dubbio che quella grande illusione sia reale.

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  • 1 year later...
L'idea non era quella di discutere in generale sulle illusioni, sulla loro necessità o meno, ma quella di indurre una riflessione intima e una confidenza con gli amici del forum.l'illusione più grande dalla quale mi sto piano piano allontanando è quella nelle idee, o meglio negli ideali. Ho sempre creduto che questi, quando sono buoni, non possono mutare. L'amicizia e l'Amore assoluti in cima a tutti. E cedere questo tesoro della mia adolescenza al cinismo dell'età adulta mi pesa enormemente...
L'Illusione dei vent'anni (e meno) è il più sicuro biglietto di transito al Cinismo dell'età adulta: è quasi matematico. Ma è un esito troppo scontato, prevedibile, per poter essere accettato. Tra Illusione (spesso dogmatica, totalitaria e totalizzante) e cinismo c'è un tertium quid che bisogna trovare. Le Illusioni sono belle solo viste da lontano e chiudendo ogni tanto gli occhi: viste da vicino deludono, perché si scopre l'elemento anche di autoinganno che le abitava. Come tertium quid non suggerisco il tiriamo a campare, o induriamoci il cuore, o non credo più in niente - ma qualcosa che salva l'istanza veritativa che stava al fondo dell'illusione, solo imbottita e ingigantita per mancanza di lucidità.
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DaveKawena82

Illusione? Beh, forse quella di lavorare a Disney World. Quando il ragazzo che amavo si trasferì in Francia la mia attenzione per la Florida si spostò su Parigi, capii allora che non sarei mai stato un cast member dei parchi, ma sempre un, per quanto affezionatissimo, guest.Altra illusione persa: avrei voluto andare all'artistico e diventare animatore, figlio di ingegnere e architetto lo scientifico fu una scelta obbligata. Ora non so prendere una matita in mano.Illusione ancora non tramontata: quella di poter prendere un ragazzo per mano e dirgli "se stasera, guardando la luna, dovresti rivolgere a me il tuo pensiero, non limitarti a quella, ma cerca la nostra stella segreta, e, vedendola brillare, rifletti su quanta magia riempe l'atmosfera che ci unisce". Su questo non credo smetterò mai di illudermi, le delusioni di certo sono niente in confronto a quello che mi potranno dare le persone che incontrerò sul mio cammino.

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Si, ho avuto per anni, da bambino e da ragazzo, un'illusione molto infantile (ovviamente) che mi ha sostenuto per anni e che è svanita credo praticamente solo pochi anni fa. Vi fa ridere per la sua ingenuità, ma ve la dico lo stesso:da bambino credevo che il progresso tecnologico avrebbe creato un mondo migliore e più avvincente. Che gli scienziati avrebbero scoperto la cura di molte malattie, che i deserti un giorno avrebbero potuto fiorire, che avremmo potuto raggiungere altri mondi, che avremmo colonizzato la Luna, Marte, Venere e altri corpi celesti, che avremmo avuto mezzi di trasporto volanti, che forse avremmo preso contatto con civiltà aliene, che la fame, l'ignoranza, l'analfabetismo, la miseria avrebbero potuto essere sconfitte, che la pace avrebbe potuto regnare nel mondo e si sarebbe costituita una libera confederazioni di stati che avrebbe unificato il mondo, che chissà quali altre meraviglie avrei potuto vedere e che non avrei mai immaginato, che si sarebbe potuto scoprire il segreto della telepatia e della telecinesi, che avremmo avuto i televisori in 3D...insomma, ero un sognatore visionario!Poi mi sono ridimensionato, soprattutto adesso che vedo che bello spettacolo è il 2000 su cui prima tanto fantasticavo: scontri di civiltà, fame e miseria in aumento, conflitti che aumentano, violenza ovunque, nessuna delle innovazioni tecnologiche che mi aspettavo (a parte Internet e l'ingegneria genetica, il nostro mondo non ha prodotto quasi più niente di eccezionale), inquinamento a tutt'andare e il pianeta minacciato dal surriscaldamento e dalla mancanza di acqua dolce.... insomma, state sicuri, non m'illudo più!Oh, metti che magari fra due secoli qualcuna delle cose che sognavo da piccolo si possa realizzare, ma sono sicuro che farò tempo a compiere cento anni senza vederne realizzare anche una sola!

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Chissà da cosa dipende questa fede così spinta nel progresso, nell'affermazione della civiltà e del bene, sottovalutando del tutto la materia che fa resistenza allo spirito e alla conoscenza, il male e la malvagità che esistono accanto al bene, la malafede e insomma l'elemento negativo. Forse da una scarsa conoscenza della Storia, e da una sottovalutazione della complessità della realtà psicologica dell'uomo. Jung diceva: «l'uomo è un animale non razionale - è il minimo che si possa dire», in polemica con le concezioni universalistiche e con il razionalismo positivista.E' difficile dare un valore positivo all'illusione in quanto tale. Non ce l'ha. Però forse l'apertura al mondo, alla ragione, e anche emotivamente alle persone e agli individui in generale, una volta che si sia acquisità la consapevolezza dell'altra faccia della verità, può continuare a vivere, sicuramente in un altro modo e in un altro scenario interiore, ma può.

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Babbo natale mi ha fatto un baffo! Non ricordo grandi sconvolgimenti anche perchè avevo maturato lìidea già da parecchio tempo. La mai più grande illusione svanita è stata scoprire che le persone possono tradire affidarti ad un amico, un ragazzo, un parente ecc e vedere (addirittura davanti a te) consumare il suo tradimento (spesso anche senza senso).Non ho mai pensato che nessuno fosse perfetto: ma scoprire che non ci sono i buoni da una parte ed i cattivi dall'altra è una cosa che detesto aver scoperto

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  • 2 weeks later...
NorwegianWood

Avevo postato qui molto tempo fa, circa due anni. Da allora le cose sono cambiate, io sono cambiato. I sogni danno dipendenza e forse non posso farne a meno; però, sinceramente, credo che quella medesima cosa che ci dà forza per qualche giorno sia la stessa che ci distrugge per mesi. Il brivido di piacere che proviamo nello sperare, nell'illuderci, nel sognare, vale il prezzo che si paga al risveglio quando il mondo si mostra com'è? A mio avviso, no. "Nella cupa notte vola un fantasma iridescente. Sale e spiega l'ale sulla nera infinita umanità. Tutto il mondo l'invoca e tutto il mondo l'implora. Ma il fantasma sparisce coll'aurora per rinascere nel cuore. Ed ogni notte nasce ed ogni giorno muore!" (enigma di Turandot sulla Speranza)

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"Nella cupa notte vola un fantasma iridescente. Sale e spiega l'ale sulla nera infinita umanità. Tutto il mondo l'invoca e tutto il mondo l'implora. Ma il fantasma sparisce coll'aurora per rinascere nel cuore. Ed ogni notte nasce ed ogni giorno muore!" (enigma di Turandot sulla Speranza)
E quando Calaf dà la risposta giusta, «la speranza», lei, Turandot, risponde, su un Re grave ribattuto:«Si, la speranza che delude sempre!»Anche tu hai conosciuto la delusione, Norwegian?Il mio problema attualmente è proprio questo. Ho creduto fortemente in alcune persone, una in particolare, mi sono speso umanamente al massimo, ho riportato delle ferite e delusioni alle quali ero totalmente impreparato. Chiaro che adesso queste persone me le devo e me le voglio strappare dal cuore, ma non vorrei strapparmi insieme anche il mio cuore: e diventare un amaro deluso. Come fare per mantenere in sé la capacità di stupirsi ancora? Forse bisogna distillare questa dalla corsa a illudersi. Temo sia molto difficile ma mi sembra questa la direzione verso cui andare.
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