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Convivenza tra studenti gay


Heltywi

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Mi sono chiesto come si viva l'università per un ragazzo gay che conviva con altri studenti del suo stesso orientamento...

Io ho vissuto con altri tre studenti negli ultimi due anni e posso dire come nella convivenza ci siano alti e bassi: con qualcuno leghi di più, ti trovi a tuo agio a chiacchierare alla sera dopo eterne ore di lezione e studio in biblioteca, e provi piacere a tornare a casa per ricaricare le batterie; con qualcun altro non vale la stessa cosa, vuoi per il carattere timido vuoi per mancanza di interessi comuni che facciano partire la serata di risate, confronto, o anche semplicemente condividere un momento insieme davanti alla TV.

Ecco io da ragazzo gay, riflettendoci, penso possa essere costruttivo e divertente convivere con altri simili.

Voi avete esperienze da raccontare, opinioni diverse dalla mia (che è una congettura ad essere sincero :D )?

PS: i miei coinquilini non sanno dei miei gusti in fatto di ragazzi.

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LocoEmotivo

Io sono uscito un paio di volte con uno che coabitava con altri tre finocchiacci.

Non lo sapevo fin quando non ho messo piede in casa e ne ho trovato uno che stava alla macchina da cucire, un altro che saltellava per casa e l'ultimo che aveva sottobraccio il ragazzo con cui stava per uscire. Be', in quel momento ho avuto un picco ormonale che è valsa tutta la serata: sembrava di essere entrati nel paradiso! :D

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Beh ovviamente essere outed coi propri coinquilini

può essere una esperienza liberatoria, soprattutto se

la convivenza con gli etero ti porta a censurarti

 

Intendo dire...mi faccio condizionare a portare il ragazzo

in casa, perché i coinquilini etero non devono sapere, non

vivo la mia omosessualità da studente fuori sede in modo

libero etc

 

Io partirei quindi dalle limitazioni che tu scegli di importi

per il fatto di essere insieme a degli etero: più gli etero

ti limitano ed intimidiscono, più i gay appaiono un vantaggio

oggettivo ( e lo sono se ti aiutano a sbloccarti )

 

Diciamo che - tanti anni fa - un appartamento di gay, era un

appartamento di gay "nel giro" quindi un appartamento di pazze

scatenate, oggi credo che la maggior facilità di convivenze gay

ed anche miste, renda la cosa molto più articolata e variegata.

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quando, giuovin provincialotto fresco di maturità, giunsi a Roma dal paesello, mi ritrovai per pura casualità con un coinquilino gay di 5 anni più grande di me,

che ancora oggi per me è qual fratellone che non ho mai avuto e a cui voglio un bene dell'anima.

 

Non immaginatevi chissà quali orge o kamasutri assortiti!

anzi!!

con lui, pur volendoci veramente bene, non c'è mai stato nulla più di abbraccioni fraterni o castissimi baci sulle guance, nè m'ha MAI sfiorato il pensiero di zompargli addosso con intenti scoperecci!

M'ha aiutato tantissimo ad ambientarmi in città, m'ha fatto conoscere posti, luoghi & persone dell'ambiente gayo romano dell'epoca (sto parlando di 20 anni fa; praticamente era un micromondo piccolissimo, diciamo 1/10 di quel che è oggi); ancora adesso ci vediamo/sentiamo tutti i giorni o quasi, anche solo per dirci come va

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Mah, non lo so.

 

Secondo me la diversità arricchisce i rapporti.. e tutto sommato meglio così.

 

Io ho due coinquilini, entrambi etero, a cui mi sono dichiarato praticamente dall'inizio.

 

Parliamo tutti i giorni di porcate, etero e gay che siano, molto liberamente, e siamo in realtà come una famiglia, ognuno con la sua personalità.

 

Dal calcio, all'università, a quello che ti pare, confabuliamo continuamente, ci scambiamo favori e spalleggiamo a vicenda.

 

Da un anno e mezzo e più senza mai litigare una volta.

 

Non so se con ragazzi gay la convivenza poteva essere migliore, ma ho i miei dubbi: non cambierei i miei coinquilini, amici ormai fraterni, per nessuno.

 

P.s. Forse con eventuali coinqui gay potrebbero innestarsi attrazioni tanto preziose, tanto pericolose...

Edited by Fe92
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P.s. Forse con eventuali coinqui gay potrebbero innestarsi attrazioni tanto preziose, tanto pericolose...

 

Vivo in una città in cui il 90% degli under 30 è studente fuori sede

e le uniche attrazioni pericolose le ho viste quando i gay avevano i coinquilini etero :)

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Dipende molto anche dal carattere dei coinquilini.. non certo dall'orientamento sessuale. 
Per certi aspetti ci si può aspettare più apertura mentale, meno noie (dal punto di vista dell'omofobia).. ma se è il "coinquilino di merda" non c'è omosessuale che tenga :D

A casa del mio ragazzo c'erano due gay (venuti in successione che sono rimasti solo per un anno).. il primo era un repressone.. eppure dimenticava il tubo viola della durex in bagno...
l'altro invece era il classico coinquilino di merda gay.. quello che ti dice: "Ah state insieme da 7 anni? Io non ci credo.. tutti i rapporti gay finiscono" e non lavava mai i piatti (larve di zanzara a gogò nel lavello durante l'estate!). 

Quindi penso che sia meglio che siate degli amici da prima che stanno bene insieme e poi affittano una casa insieme ;) Altrimenti è solo questione di fortuna.  

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e le uniche attrazioni pericolose le ho viste quando i gay avevano i coinquilini etero :)


La prima cosa che mi veniva in mente è: ammettiamo che due gay coinquilini iniziano una storia insieme, nella stessa casa, o che tra loro si inneschi una sorta di scopamicizia. Se la cosa per un qualche motivo tragicamente finisce, come si fa a restare insieme in casa in pace? :)

Ciò precisato, credo che "ghettizzarsi" anche in casa non serva a molto. Di amici gay se ne possono aver tanti, è il caso di averne anche in casa?
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@Fe92

Non hai tutti i torti, ma sono impegnato felicemente! e questa ipotesi sarebbe solo un'aggravante a una zoccolite acuta, passatemi il termine xD...

spero, tra tutti i gay che studiano e convivono, ci sia qualcuno che mette da parte la libidine per l'amicizia! Oppure si torna al discorso: non esiste amicizia tra ragazzo e ragazza (etero) o ragazzi (omo) perché c'è di mezzo la tempesta ormonale... xD

Poi se tra coinquilini si flerta, è tanto comune quanto poco furbo.

Partendo da un altro livello, "coinquilino di merda" a parte [emoji16], penso si esca alla sera con uno spirito diverso, o ci si saluti durante il giorno con un sorriso in più...

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Non hai tutti i torti, ma sono impegnato felicemente! e questa ipotesi sarebbe solo un'aggravante a una zoccolite acuta, passatemi il termine xD...

spero, tra tutti i gay che studiano e convivono, ci sia qualcuno che mette da parte la libidine per l'amicizia! Oppure si torna al discorso: non esiste amicizia tra ragazzo e ragazza (etero) o ragazzi (omo) perché c'è di mezzo la tempesta ormonale... xD

Poi se tra coinquilini si flerta, è tanto comune quanto poco furbo.

 

fammi capire: la potenziale zoccola in questo caso saresti tu?

mah! secondo me cmq, è valido quel che ti dicevo stamattina: se sai tenere le mutande a posto, il coinquilino gayo può essere un eccellente fratellone (o fratellino, dipende) a cui chiedere consiglio su tutto, senza remora alcuna.

E sì che quando vivevamo insieme ero uno splendido 20enne che non si faceva scappare mezza occasione quando si presentava!

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@freedog

Sì sarei il paziente, cosa che non deve succedere.

Sulle avventure del tuo periodo all'uni posso immaginare xD

Ahahah!

Comunque confido molto in questa dinamica di amicizia, sarebbe azzeccata vista la vita lontano da casa e il mondo tutto da scoprire! E, non ultimo lo stress dell'uni sui banchi a lezione :)

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@Fe92

Non hai tutti i torti, ma sono impegnato felicemente! e questa ipotesi sarebbe solo un'aggravante a una zoccolite acuta, passatemi il termine xD...

spero, tra tutti i gay che studiano e convivono, ci sia qualcuno che mette da parte la libidine per l'amicizia! Oppure si torna al discorso: non esiste amicizia tra ragazzo e ragazza (etero) o ragazzi (omo) perché c'è di mezzo la tempesta ormonale... xD

Poi se tra coinquilini si flerta, è tanto comune quanto poco furbo.

Partendo da un altro livello, "coinquilino di merda" a parte [emoji16], penso si esca alla sera con uno spirito diverso, o ci si saluti durante il giorno con un sorriso in più...

Sotto lo stesso tetto l'attrazione si può amplificare, non si tratta di essere zoccole, può capitare e basta.

 

Ciò detto, io penso che il tuo discorso prescinda dall'orientamento del coinquilino: etero o gay che sia, se c'è affinità e buona volonta in entrambi, può venirne fuori comunque qualcosa di meraviglioso.

 

Ti ripeto, coi miei coinquilini è già così.. non amici, ma ormai a tutti gli effetti fratelli.

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Inizialmente sognavo di trovare almeno un coinquilino gay così chissà ... magari ci si rilassava in altri modi dopo le stressanti lezioni universitarie. Ma i miei sogni sono svaniti quando ho capito che le fortune non capitano mai a me. 

Avrò cambiato 5 coinquilini e tutti erano etero. Uno anche un gran figo che faceva il mio stesso corso ma niente di niente etero. 

La convivenza con loro è sempre stata abbastanza tranquilla. Con tre mi sono trovato molto bene mentre con gli altri due è stato un pochino più problematico. In teoria non sapevano di me, ma in pratica secondo me lo sapevano anche perché avevo l'abitudine di lasciare il pc acceso con la schermata Gay Forum. 

Gli ultimi due penso che lo abbiano definitivamente capito quando il mio ragazzo cominciava a passare spesso da casa e ogni tanto ci hanno trovato in situazioni abbastanza imbarazzanti xD

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@Paolo91

Sai che la storia tra me e il mio ragazzo è simile alla tua per i momenti imbarazzanti? Ahahah

Credo sia una inevitabile conseguenza dello sbaciucchiarsi spensieratamente sul divano xD

 

@Fe92

Se ho capito bene tu dici: "di' subito ai nuovi arrivati che sei gay e fregatene, anzi fa' del tuo meglio col carattere che ti denota per andare d'accordo!" Ok!

Penso a questo punto che frequenterò di più gli ambienti gay e farò nuove conoscenze, ma arriverà tra qualche mese il momento della la scelta dei coinquilini, due in sostituzione di laureandi che van via... e lì opterò moto per una compagna di stanza, mi ispira fiducia xD

 

Ecco, voi andate d'accordo più con i ragazzi o le ragazze?

Le mie amicizie sono per lo più rosa, tranne uno strettissimo amico con cui studio e passo tanto del mio tempo... e non solo mi ha accettato ma si è affezionato forse ancor di più dopo averlo saputo.

Lui etero convinto e dal gusto inamovibile, fidanzatissimo e fino a qualche mese fa sprezzante degli omosessuali se costretto a frequentarli: quando ho fatto con lui coming out gli ho rotto il velo di sicurezza sulle sue scelte istintive :D

Più volte mi ha detto che se avessi posto la mia omosessualità in un momento meno opportuno, probabilmente si sarebbe allontanato. In effetti anch'io ho elaborato un bel piano per non perderlo, proprio non ero disposto a rinunciarci per un possibile rifiuto d'orgoglio!!

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Credo sia una inevitabile conseguenza dello sbaciucchiarsi spensieratamente sul divano xD
Bè uno dei coinquilini arrivati per ultimo mi trovò in mutande seduto sul letto. Mentre sdraiato c'era il mio ragazzo. La sua reazione è stata tipo " ah no no tanto devo andare a lezione, ciao" xD

Io ero ancora troppo rincoglionito per capire la figura appena fatta ahahah  

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Ah questo topic mi permette di tornare indietro con la memoria! Ho abitato con coinquilini per 9 anni, cambiato 5 case, con un totale di circa 18 compagni di casa, di cui 12 maschi e 6 femmine. Il mio primo appartamento era molto grande, tre piani, ci abitavamo in 7, 4 femmine e tre maschi. E' stato un anno splendido con coinquilini fantastici, da lì sono rimasto convinto che gli appartamenti misti siano meglio, perché in quelli maschili si scade presto a livelli di volgarità da caserma, mentre quelli solo femminili dove abitavano le mie amiche quasi sempre scatenavano feroci guerre psicologiche. Non mi è capitato di avere coinquilini gay, magari per le leggi della statistica uno sarà stato segretamente bi chissà, io però non l'ho mai identificato.

Però il secondo anno frequentavo spessissimo una casa di amici, tanto che ad un certo punto ero diventato un quinto coinquilino aggiunto... e lì abitava un ragazzo spagnolo che mi piaceva, aveva un che di ambiguo e ai tempi pensavo o che fosse bi, o che fosse attratto dai trans. Invece era gay ma me lo ha detto diversi anni dopo. Tra noi non è mai successo niente e siamo sempre rimasti molto amici.

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Beh ma in genere se si cerca un coinquilino gay si va sulla base di conoscenze e segnalazioni

o di annunci ( ai miei tempi fogliolini di carta in locali e associazioni, ora sul web ) non ci si affida

al caso ( poi ovvio che possa pure capitare...)

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davydenkovic90

 

 

ma in pratica secondo me lo sapevano anche perché avevo l'abitudine di lasciare il pc acceso con la schermata Gay Forum. 

naa, secondo me non sospettavano niente, vai tranquillo 

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Il mio primo appartamento era molto grande, tre piani, ci abitavamo in 7, 4 femmine e tre maschi.

Ma che figata!!! Casa da telefilm americano :)

Perché hai cambiato?

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perché avere un coinquilino gay quando vuoi averne uno cattolico che sembra la reincarnazione della mamma di Carrie (in Carrie lo sguardo di Satana)?

 

scherzi a parte, magari in futuro quando cambierò casa cercherò di andare a vivere con degli amici gay o magari cercherò un appartamento dove ci abitino ragazzi gay anche se non è esattamente una mia priorità. 
Io vorrei prima di tutto trovarmi bene con chi vivo.

Il mio coinquilino storico sa di me, ma definirlo coinquilino e basta è riduttivo. Direi che siamo amici.

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se sai tenere le mutande a posto, il coinquilino gayo può essere un eccellente fratellone (o fratellino, dipende) a cui chiedere consiglio su tutto, senza remora alcuna.

perché avere un coinquilino gay quando vuoi averne uno cattolico che sembra la reincarnazione della mamma di Carrie (in Carrie lo sguardo di Satana)?

Ahaha ma no, anzi! Solo non mi spiacerebbe vivere una convivenza diversa, come accennava Freedog sopra.

@Freedog

Tu stavi in doppia con il tuo coinquilino?

Edited by Heltywi
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Ahaha ma no, anzi! Solo non mi spiacerebbe vivere una convivenza diversa, come accennava Freedog sopra.

@Freedog

Tu stavi in doppia con il tuo coinquilino?

era un appartamentino con due camere 

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ovviamente la reincarnazione della mamma di carrie è il mio coinquilino catto-etero

amen

Ah ecco, pensavo prendessi in giro sulla mia idea di trovare qualcuno di gay ma santo e casto (sul casto, fatti suoi)...

Comunque nel mio caso uno dei due coinquilini gay verrebbe in doppia con me.

Portassi il mio ragazzo a dormire una sera in camera, credo per lui non sarebbe un problema... cosa che con la laureanda con cui ho condiviso la stanza finora, non ho potuto fare.

Io vedo nella possibilità di un compagno di stanza gay tanti vantaggi...

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Una buona convivenza non dipende dall'orientamento sessuale ma dal carattere. Ad essere sincero se avessi condiviso una casa da studenti, non mi sarebbe piaciuto avere un coinquilino gay che vive in "ambiente gay": li trovo insopportabili i tipi così! 

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Da panico, ma sto lavorando sulla sua gelosia (davvero isterica a volte)...

Certo senza che lui sia d'accordo non proporrei a gente di convivere.

Non l'ho mai ferito e se continuerà ad essere presente nella mia quotidianità come fa sempre, credo la fiducia si possa anche rafforzare :)

Penso che se il cambiamento fosse uno stress indotto, non farebbe che testare la nostra storia e alzare il livello di resistenza

Edited by Heltywi
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Ma che figata!!! Casa da telefilm americano :)

Perché hai cambiato?

Perché i proprietari avevano intenzione di fare dei lavori in casa, per poi potere chiedere più soldi d'affitto. Ci avevano posto di fronte alla scelta di andarcene a fine contratto (che era tipicamente un anno) oppure di restare ma con un affitto aumentato. Noi ce ne siamo andati tutti.

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