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Il disastro aereo in Francia


conrad65

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siamo in pieno circo mediatico di depistaggi, teniamoci questa spiegazione e sorridiamo ebeti, mi sembra l'unica cosa da fare

 

Pensar male non è bello, ma spesso si coglie nel segno ;-)

Però è anche vero che il tizio che impazzisce e vuole uccidersi portando con sé, in una specie di olocausto dei presenti, decine o centinaia di persone, non è poi così incomprensibile:

muoia Sansone con tutti i Filistei!

 

Del resto, se lo si fa per ragioni religiose (lotta contro il male), patriottiche (lotta contro l'oppressore), belliche (lotta contro il nemico) e simili, non si vede perché una persona che voglia suicidarsi per crisi esistenziale non debba poter concepire un uguale progetto dissolutorio.

 

D'altronde, se di atto terroristico si fosse trattato, ci sarebbero state rivendicazioni:

che utilità avrebbe un atto distruttivo senza rivendicazione?

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be' in generale se mi vieni a dire " tanto non è morto nessuno di importante..." mi sembra ovvio che chiedo un po' di rispetto. Le persone "importanti" sono migliori? Non so, si evince questo dalla tua frase.

Comunque non intendevo andare OT

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Eddài nessuno di importante era relativo al target di un attentato politico

che abbia un movente no?

 

Se si prospetta un intervento dei servizi segreti  c'è un obiettivo politico

( una persona o un paese o una attribuzione falsa di responsabilità ad

una parte politica o una rivendicazione qualcosa che lo possa far pensare )

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3) leggevo che i passeggeri si sarebbero accorti solo negli ultimi istanti che si stavano andando a schiantare: dunque il pilota ha cercato di "scassinare" la porta della cabina ma senza far alcun rumore! ha battuto sulla porta e urlato al copilota matto e suicida chiuso dentro ma nessun passeggero se ne è accorto, oppure se ne sono accorti ma avranno pensato a una manovra di routine

mirabile

Questi sono tutti interrogativi più che leciti.

Io penso sia probabile che il pilota non abbia subito compreso che l'areo aveva cambiato rotta e che era destinato a schiantarsi.

E mi sono chiesto se sia da escludere la possibilità che un estraneo possa essere entrato in cabina e aver costretto il co-pilota a commettere tale gesto.

 

Dubito comunque che si verrà mai a sapere quello che è realmente successo, ma l'opinione pubblica avrà sicuramente il proprio contentino.

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Questo non è mica un topic in cui si esprime cordoglio...

 

così però assumi un lato cinico...

Edited by conrad65
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Ma non è vero dire che è un fatto di banale cronaca non significa

essere cinici, significa semplicemente che non c'è bisogno di fare

sensazionalismo 

 

La prima risposta al tuo post è stata: complotto

 

Poi per carità se salta fuori qualche notizia che possa far pensare

male, non mi tirerò certo indietro ma qui non c'è niente per ora

 

Anche il discorso dello sfondamento della porta non è affatto strano

se la manovra ha impegnato 8 minuti durante i quali il collega è stato in

bagno il tempo a disposizione è stato minimo, per poter fare qualcosa

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Nil sub Sole novi!

 

Ancora dal Sole 24 Ore di oggi:

 

"Nella storia recente dell'aviazione civile si ricordano almeno tre casi in cui la volonta' suicida di uno dei piloti ha portato allo schianto di un aereo di linea e alla morte di tutte le persone a bordo.

Il caso piu' remoto risale al 21 agosto del 1994, quando un in Marocco ATR42 della compania di bandiera Royal Air Maroc si fracasso' al suolo nei pressi della citta' di Agadir, una localita' balneare sulla costa atlantica del Paese. Morirono 44 persone, tra le quali 8 italiani. Le autorita' marocchine accertarono dopo un paio di giorni, anche in quell'occasione grazie al «cockpit voice recorder», la scatola nera che registra le conversazioni nella cabina di pilotaggio, che si era trattato di un gesto suicida del pilota, Younes Khiati, che aveva 35 anni. Agghiaccante l'audio degli ultimi 30 secondi in volo, dopo la brusca virata che mette il muso verso terra, quasi in verticale. Il copilota urla per 18 volte «comandante, cosa fa?», e tra le sue implorazioni si sente l'unica parola pronunciata da Khiati, «mourir», morire.

Il 19 dicembre del 1997 in Indonesia un Boeing 737-300 della «Silk Air» si disintegro' nell'impatto al suo in zona paludosa della giungla dell'isola Sumatra. Le vittime furono 104. Dopo quasi tre mesi di indagini, la commissione d'inchiesta indonesiana concluse che a fare precipiutare l'aereo, peraltro nuovissimo e in servizio da soli 10 mesi, fu un'azione volontaria del capitano Tsu Way Mingil che voleva togliersi la vita. Anche allora fu la scatola nera a rivelare la tragedia, registrando la lotta ingaggiata invano dal copilota per assumere il controllo del velivolo.

Il 31 ottobre del 1999 un Boeing 747 «Jumbo» della compagnia egiziana «Egyptair» piombo' in mare davante alle coste americane del New England. Tutte le 217 persone a bordo persero la vita. La National transort safety board (Nstb), commissione federale americana per la sicurezza dei trasporti, dall'esame delle scatole nere stabili' che non c'era stato nessun guasto e che l'areo era precipitato per un'azione deliberata del copilota, Gamil El Batouty, che negli ultimi mesi aveva avuto un serie di gravi problemi personali. ".

 

 

Se poi si vuole trovare a tutti i costi il mistero......

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3) leggevo che i passeggeri si sarebbero accorti solo negli ultimi istanti che si stavano andando a schiantare: dunque il pilota ha cercato di "scassinare" la porta della cabina ma senza far alcun rumore! ha battuto sulla porta e urlato al copilota matto e suicida chiuso dentro ma nessun passeggero se ne è accorto, oppure se ne sono accorti ma avranno pensato a una manovra di routine mirabile
 

Questo l'ho notato pure io.. 
da una parte non credo che il pilota chiuso fuori abbia subito compreso i gesti del copilota.. può anche essere che la porta l'abbia bloccata il copilota.. 
C'è un articolo da qualche parte che dice che la porta si può chiudere normalmente e poi aprire con un codice, oppure bloccarla per 20 minuti (dopodiché è apribile con il codice). 
Quindi nell'eventuale blocco.. il pilota avrebbe dovuto aspettare 20 minuti per entrare.. e può essere che si sia reso conto alla fine guardando dai finestrini che volava molto basso tra le montagne (quindi l'urlo generale dei passeggeri.. terribile). 

C'è un'altra cosa che non mi convince però. 
Il Corriere dice addirittura che il respiro del copilota era considerato normale (quindi non affannoso).. come se fosse tranquillo. La mia domanda è: come cazzo fai ad essere tranquillo in una situazione del genere anche se ti vuoi ammazzare? 
O ha fatto yoga.. o era svenuto (magari svenuto dopo aver preso qualche sostanza). 

Per quanto riguarda la scatola nera.. che io sappia non è raggiungibile da dentro l'aereo e quindi da piloti o equipaggio. Quindi se era manomessa.. l'avranno manomessa in un momento in cui era a terra per qualche controllo tecnico o manutenzione. 
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ormai la strada mediatica è segnata: ci terremo questa spiegazione del giorno dopo

vorrà dire che da oggi in poi, ogni volta che saliremo su un aereo, scruteremo ansiosamente il volto del copilota alla ricerca di segnali di follia latente

Edited by conrad65
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scruteremo ansiosamente il volto del copilota alla ricerca di segnali di follia latente


E dire che al TG1 hanno detto che alcuni controlli psico-attitudinali  comprendono domande come "Ti piacciono i fiori?". 
Ok.. me ne ricorderò di chiederlo al pilota o copilota che sorride quando monterò sull'aereo. 

A scanso di equivoci.. si fa per sdrammatizzare :) 
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L'ultima volta che ho volato è stato a febbraio ed era un aereo di Germanwings. La prossima volta sarà a maggio, di nuovo con Germanwings. La teoria del suicidio per me è molto più tranquilizzante che un problema tecnico o di manutenzione.

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imalittlemonster98

Non capisco. Un aereo cade in Francia e il giorno dopo la scatola nera viene ritrovata con gli audio della cabina e si sa già tutto. In ucraina un aereo è stato buttato giù mesi fa e non si è mai saputo chi sia stato.

E questa storia del suidicio sinceramente è tutto tranne che convincente.

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A un suicida non importa manomettere i dati che potrebbero far risalire a lui la causa della tragedia.

E perché dovrebbe rendere poco traumatica la discesa? Ma specialmente, il capitano chiede educatamente di aprirgli? Non urla, non lo sente nessuno?

Bah.

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io penso che se domani mattina mi investisse un'auto guidata da una vecchietta orba, nessuno scomoderebbe la massoneria o gli Antichi per dare un senso alla mia morte

 

francamente troverei molto più inquietante, ma anche confortevole e rassicurante, pensare che una qualche congiura internazionale o attentato hanno determinato questa tragedia,

piuttosto che dovermi accontentare dell'angosciosa verità che morire è abbastanza facile e banale e nessuno mi garantisce di arrivare alla vecchiaia dopo una vita lunga e felice

 

 

poi credo ci sia un fattore "aereo": i romani erano ossessionati dalla paura del naufragio, perchè sembrava loro che una morte di massa in balia di un elemento incontrollabile e innaturale, nella loro cultura, fosse qualcosa di terribile e affascinante. Oggi pensiamo le stesse cose riguardo all'incidente aereo, mentre riteniamo le navi sicure, nonostante fatti recenti, in tutto il mondo, ci raccontino di tragici naufragi e morti a seguito di incendi a bordo

Edited by Demò
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Io mi chiedo se quel copilota non fosse mussulmano e lo tengono nascosto per non allarmare. Hanno tenuto nascosto finche' hanno potuto che aveva avuto problemi depressivi e di burnout. Lo stesso per la sua religione ?

 

Se voleva solo suicidarsi poteva farlo in privato.

 

Voleva passare alla storia ? Mah.

Edited by marco7
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E' inquietante la possibile lettura metaforica del fatto:

quella che, dopo l'attentato delle torri gemelle di New York, dovrebbe essere una cautela contro il pericolo che estranei malintenzionati accedano alla cabina di pilotaggio per costringere i piloti a dirottare od a schiantare l'aereo, in questo caso ha facilitato, se non addirittura permesso, il disastro.

 

Metaforicamente è la rappresentazione della nostra scarsa capacità di tutelarci dai pericoli interni, perché siamo troppo spaventati dagli esterni e quindi attenti solo a difenderci da quelli:

talvolta invece proprio all'interno della famiglia, dell'associazione, del partito, della comunità, della società, dello Stato, della federazione internazionale, si celano forze distruttive ben più dirompenti ed efficaci di quelle esterne, se non altro perché troppo spesso ignorate o trascurate.

 

E' il caso di ricordare il proverbio:

dagli amici mi guardi un dio, ché dai nemici mi guardo io!

 

Purtroppo io non credo esista un dio......

Edited by Mario1944
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Oggi pensiamo le stesse cose riguardo all'incidente aereo

 

Questo è sicuramente vero, ma va detto che si aggiunge il fattore 11 Settembre

ed in effetti ha ragione @Mario1944, paradossalmente sono stati i timori di un

assalto alla cabina di pilotaggio a rendere possibile tutto questo circo mediatico

 

Ma non perché prima i piloti non si suicidassero, come sempre ci ha dimostrato @Mario 1944

era ben possibile che accadesse, quanto per il fatto che non essendo la cabina isolata, a posteriori

si sentivano i rumori della colluttazione fra i piloti, le loro parole che escludevano margini di dubbio

 

Ovviamente ci sono i virgolettati del procuratore che indaga, ma nessuno si attiene solo a quelli

e si mescolano voci, illazioni, deduzioni

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io penso che se domani mattina mi investisse un'auto guidata da una vecchietta orba, nessuno scomoderebbe la massoneria o gli Antichi per dare un senso alla mia morte

 

probabilmente no, nessuno scomoderebbe gli arcani, anche se ogni fatto tragico, che rientra nella logica del "sacrificio", e questo fatto ci rientra sicuramente soprattutto se accettiamo la spiegazione che è stato provocato dalla volontà di un singolo "invasato", ha una chiave di lettura buona per le inchieste e un'altra, nascosta... almeno se ci lasciamo invadere per un fugace momento dallo spirito dei lari, diciamo così, se ci lasciamo possedere dalla pizia che riposa pigramente in ciascuno di noi

è questo forse che crea inquietudine, è questo che ha oscurato il volto in genere sfingico della Merkel quando l'altro giorno è andata sul posto, e ce lo ha reso paradossalmente più umano, quasi simpatico

 

poi si può lasciare uno spiraglio aperto a queste inquietudini interiori oppure richiuderlo bruscamente, questa è una libera scelta: però questo disastro aereo, con l'oscura lunga dolce planata verso una montagna del destino, indubbiamente ha qualcosa che risveglia gli "antichi", i fantasmi, l'inconscio

 

i fantasmi devono essere placati: allora si vede l'affannosa angoscia con cui si sta cercando una rapida spiegazione, il clamore di tutti i giornali che stamattina dedicano a questo fatto le prime: 9 pagine (corriere della sera), 11 pagine (repubblica), 7 pagine (la stampa)

vedo lo sforzo quasi disperato di cucire addosso a questo ragazzo di 27 o 28 anni una depressione di cui si sono accorti solo "dopo", trascurando ovviamente tutti i segnali che vanno in senso opposto, che sono preponderanti, incluso il superamento dei test, il rilascio di un certificato di eccellenza, etc.

hanno perfino intervistato il vicino di casa (se intervistassero i miei ne uscirebbero delle belle :asd:), hanno portato via il computer, dicono che era stato mesi in cure "psichiatriche" (chissà se si stanno confondendo tra psichiatria e psicanalisi, se tutti quelli che si fanno psicanalizzare sono dei matti potenziali allora siamo tutti in pericolo)

se frugassero sul computer di chiunque lo potrebbero accusare di quasi tutto... sapendo già quello che "deve aver fatto" il compito è facilitato

Edited by conrad65
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Sembra che nessuno contempli il suicidio-vendetta (mi schianto e mi porto dietro un po' di bastardi che al contrario di me stanno bene) o il suicidio-piacere (che bello morire mentre volo con il mio aereo). Se state cercando un filo logico (per voi) di quel gesto, dovreste aver patito una depressione con istinti suicidi pure voi.

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Sono normali indagini, se poi il PM si produrrà in deduzioni indiziarie spericolate

sulla base della memoria del PC ( vedi alla voce Garlasco in cui han cercato di

dimostrare che Stasi era pedofilo e poi motivato dal rancore perchè la fidanzata aveva

scoperto il suo materiale risultato non pedopornografico LOl ) non lo possiamo dire

PRIMA che capiti

 

E se anche capitasse, va riconosciuto che in Italia i processi indiziari sono la regola

e non l'eccezione, cioè da noi non ci sarebbe niente di strano sarebbe la normalità

 

Però prima facciamoli indagare, poi eventualmente critichiamo l'indagine, il sensazionalismo

giornalistico non ci deve interessare, perchè serve solo a vendere i giornali

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Se state cercando un filo logico

 

guarda mi sento di poter dire che in questa vicenda il filo logico è stato abbandonato un po' da tutti... me compreso

comunque ci sono vari tipi di depressione, non sono un esperto, ma il depresso in genere non ce la fa neanche ad uscire di casa, ad alzarsi dal letto la mattina: non ce lo vedo un depresso che pilota un aereo

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se frugassero sul computer di chiunque lo potrebbero accusare di quasi tutto... sapendo già quello che "deve aver fatto" il compito è facilitato

 

Senza dubbio:

come dice il proverbio, osservati dal buco della serratura tutti sembreremmo ladri!.

 

Però è anche vero che, se dopo la visita di uno in casa mia scopo che ci manca l'argenteria che prima c'era e nessun altro mi risulta entrato in casa, è inevitabile che l'osservazione fatta dal buco della serratura sia da me considerata un forte indizio che, aggiunto alla mancanza dell'argenteria ed all'assenza di altre persone in casa, insieme con questi fa una prova.

 

Poi certo, al 100 per 100 non metterei la mano sul fuoco per nessuno, neppure per me stesso, perché potrei avere pur sempre avuto le traveggole sia rispetto all'osservazione dal buco della serratura sia rispetto a quella dell'argenteria prima presente e poi mancante sia rispetto a quella della mancanza di altre persone in casa.

Ma al 100 per 100 non posso essere neppure sicuro di essere vivo e di scrivere qui ;-)

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ma il depresso in genere non ce la fa neanche ad uscire di casa, ad alzarsi dal letto la mattina: non ce lo vedo un depresso che pilota un aereo

 

ma questa è un immagine da telefilm, altrimenti un depresso morirebbe di fame in due settimane e invece può vivere con questo mostro addosso mesi, anni, decenni, durante i quali devi tirare comunque la carretta, specie se si vive soli. è una cosa molto più complessa e variegata

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questa è un immagine da telefilm

 

d'accordo che la depressione è una cosa molto più complessa e variegata, però la mia non era un'immagine da telefim, era vita vissuta... fortunatamente non da me, sfortunatamente da qualcuno che all'epoca mi era molto vicino

comunque sono sicuro che entro stasera l'ANSA pubblicherà una completa diagnosi psicologica del giovane pilota, ovviamente molto credibile: un "caso da manuale"

chissà che non dovessimo improvvisamente apprendere dell'esistenza di una qualche nuova sindrome psicologica :sisi:

Edited by conrad65
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Saramandasama

Ho letto da qualche parte che la girlfriend italiana lo avesse appena lasciato. Un buon motivo per schantarsi contro una montagna, forse.

http://www.lastampa.it/2015/03/27/esteri/airbus-il-mistero-del-copilota-era-depresso-dalla-perquisizione-in-casa-di-lubitz-indizi-utili-tfL7hYytg4CXj4Imcm4HrJ/pagina.html

Edited by Salamandro
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era vita vissuta...

 

eheh potrei scriverci un manuale, visto chè è toccato a mia nonna, a mia madre e pure a me. quando si dice "ce l hai nel sangue" :)

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cambiapelle

la cosa che m8 fa incazzare é che sei anni fa sto tizio era dichiarato incompatibile col volo ..

e in piu era attualmente in depressione ed in cura. ..quindi io mi chiedo: questo"incidente" non era evitabile con un po più di controllo da parte del azienda?

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