Jump to content

Temporeggiare o no?


bo20

Recommended Posts

Ciao a tutti!

E' passato già circa un mese dall'ultima (prima) volta che ho scritto su questo forum. E la mia vita è cambiata notevolmente. Credo, anzi sono sicuro, sia stato il mese più buio e terribile di sempre. 

Ho lasciato la mia ragazza un mese fa senza troppe spiegazioni, e ciò ha fatto soffrire enormemente lei e me, ovviamente. Però sentivo fosse l'unica cosa possibile da fare in quel momento.

Ora, dopo un mese, inizio a vedere alcuni (molto sporadici) spiragli di luce. Credo di essere nella via dell'accettazione della mia omosessualità, anche se spesso mi viene da vederla più come rassegnazione che come accettazione. In realtà, come credo tutti voi, è una parte di me che ho sempre conosciuto, sin da piccolo. La differenza è che l'ho messa a tacere per molto, troppo tempo. 

E proprio ripensando a tutto il tempo perso ora mi pongo degli interrogativi: 

Credete sia meglio "abituarsi" a questa mia nuova vita e a questa mia nuova consapevolezza temporeggiando un pò, oppure condividere questi miei pensieri con la mia famiglia (forse solo mia madre e mia sorella, con le quali sono molto legato) e un (fidatissimo) amico?

 

Link to comment
Share on other sites

ok, ma TU, quanto hai accettato il fatto di aver capito di essere gay?

Prima di parlarne con gli altri, credo sia fondamentale stare veramente in armonia con questa parte di se stessi!

Link to comment
Share on other sites

 

 

E proprio ripensando a tutto il tempo perso ora mi pongo degli interrogativi:

pensi che condividere questo "peso" taciuto per "non so quanti anni" possa compensare con il tempo passato a rimuginarci su?  

Link to comment
Share on other sites

ok, ma TU, quanto hai accettato il fatto di aver capito di essere gay?

Prima di parlarne con gli altri, credo sia fondamentale stare veramente in armonia con questa parte di se stessi!

 

Io, non l'ho accettato del tutto purtroppo. Probabilmente hai ragione.. il fatto è che l'armonia con me stesso mi sembra ancora una cosa molto lontana.

Link to comment
Share on other sites

pensi che condividere questo "peso" taciuto per "non so quanti anni" possa compensare con il tempo passato a rimuginarci su?  

 

In un certo senso si. Più che altro penso che riuscirebbero a starmi vicino in questo momento abbastanza difficile 

Link to comment
Share on other sites

vedi, noi da dietro monitor & tastiera possiamo fare ben poco!

visto che sei a Bologna, perchè non ti vai a fare una chiacchierata di persona personalmente con quelli dell'Agedo*, che ti potranno dare pure qualche dritta sensata su come (e quando) dirlo ai tuoi?

----

*Agedo= ass.ne genitori di omosessuali; molto benemerita e molto ben organizzata. La sede bolognese è al Cassero (sai dov'è, nevvero?)

Link to comment
Share on other sites

vedi, noi da dietro monitor & tastiera possiamo fare ben poco!

visto che sei a Bologna, perchè non ti vai a fare una chiacchierata di persona personalmente con quelli dell'Agedo*, che ti potranno dare pure qualche dritta sensata su come (e quando) dirlo ai tuoi?

----

*Agedo= ass.ne genitori di omosessuali; molto benemerita e molto ben organizzata. La sede bolognese è al Cassero (sai dov'è, nevvero?)

 

Grazie per il consiglio!

Link to comment
Share on other sites

 

 

Più che altro penso che riuscirebbero a starmi vicino in questo momento abbastanza difficile 
Se non considerano l'omosessualità come una malattia  e sono aperti mentalmente, fallo pure. Ad essere sincero io sono scettico su questa cosa, commettere un errore per liberarsi di un "peso" è un ottimo modo per alimentare "il momento difficile". 

 

ps: capisco l'avatar hai bisogno di coccole :wub::asd: 

Link to comment
Share on other sites

Non è del tutto escluso che gli eterosessuali che ti circondano siano di gran lunga molto meno capaci e pronti di te a metabolizzare la questione, quindi ti consiglierei di consolidare in un primo momento l'idea che hai di te stesso e i relativi risvolti sociali parlandone con altri ragazzi gay o con amici di cui puoi prevedere con alto margine di sicurezza la reazione. La famiglia tende ad essere lo spazio più incerto e conflittuale, nel mio caso lo è stato quindi ho dovuto procrastinare aspettando un momento giusto, però ci sono anche esempi molto positivi che dicono esattamente il contrario. Insomma solo tu puoi indagare e apprezzare il livello di apertura mentale delle persone che ti circondano. In base a queste tue valutazioni potrai graduare i coming out che vuoi fare secondo un livello crescente di difficoltà.

Link to comment
Share on other sites

Se non considerano l'omosessualità come una malattia  e sono aperti mentalmente, fallo pure. Ad essere sincero io sono scettico su questa cosa, commettere un errore per liberarsi di un "peso" è un ottimo modo per alimentare "il momento difficile". 

 

ps: capisco l'avatar hai bisogno di coccole :wub::asd:

 

 

In realtà ho omesso di dire che il fidatissimo amico è in realtà gay. Ha accettato completamente di essere gay, ma ne ha parlato con ben poche persone (5-6 al massimo). Ci conosciamo da 10 o più anni, ma per motivi di studio siamo ora in città lontane (Bologna-Milano).

 

Comunque si, chi non ha bisogno di coccole in questo mondo?  :pardon:

Link to comment
Share on other sites

 

 

il fidatissimo amico è in realtà gay.

ah be questo cambia tutto! :P grazie per aver specificato che lui ha parlato di se a  poche persone :uhsi: 

Link to comment
Share on other sites

ah be questo cambia tutto! :P grazie per aver specificato che lui ha parlato di se a  poche persone :uhsi:

 

Poche persone tra cui due amici, due fratelli e i genitori.. dici che almeno con lui dovrei parlarne?  :sorry:  Mi rendo conto che siano scelte personali e dare consigli su queste cose sia difficile, però un consiglio dall'esterno è sempre prezioso

Link to comment
Share on other sites

 

 

dici che almeno con lui dovrei parlarne? 

vi conoscete da 10 anni, se ho capito bene, quindi ti direi di si :uhsi: e poi non siete amici? :) questa domanda mi permette di avanzare due presunzioni (le quali possono essere sbagliate, me lo auguro eh)

- sei fragile (dipeso da quello che stai vivendo (?) ) 

- stai cercando l'approvazione per quello che sei, vuoi mutare la "diversità" con "normalità"

Link to comment
Share on other sites

vi conoscete da 10 anni, se ho capito bene, quindi ti direi di si :uhsi: e poi non siete amici? :) questa domanda mi permette di avanzare due presunzioni (le quali possono essere sbagliate, me lo auguro eh)

- sei fragile (dipeso da quello che stai vivendo (?) ) 

- stai cercando l'approvazione per quello che sei, vuoi mutare la "diversità" con "normalità"

 

Si, siamo amici e ci conosciamo da tantissimo. Direi che hai azzeccato in tutto, in questo periodo sono molto fragile e probabilmente sto cercando approvazione..

Link to comment
Share on other sites

Prima di tutto prenditi il tempo per te, poi se sai di poter fare coming out (cioè se hai una famiglia che non ti lincerebbe, amici non stronzi ecc, ecc) e la cosa ti potrebbe fare star maglio, allora perché no ;)

Link to comment
Share on other sites

Se il tuo amico è gay io direi che con lui ti puoi confidare :). Tra l'altro siete amici da ben dieci anni! Lui dato che è gay potrebbe darti inoltre tantissimi consigli.

Con i tuoi genitori io fossi in te aspetterei, e lo dico perché io ho avuto brutte esperienze in merito a questo 

Link to comment
Share on other sites

Beh con il tuo amico non vedo grossi problemi, visto che hai necessità di parlare con qualcuno altrimenti pensi di esplodere. Sembra una amicizia lunga, è gay, credo proprio che salvo colpi di scena il finale è stonatamente positivo...

Discorso diverso con i tuoi: dipende molto cosa ne pensano dei gay e della omosessualità in genere. Nel senso che se pensi che loro, al tuo CO, possano arrabbiarsi o rimanere profondamente delusi, andresti a sommare questa cosa al tuo attuale stato non certo ottimale. Se invece loro fossero di mente aperta, certo sarebbe un aiuto importante per superare questa fase di incertezza.

 

Per via di accettarsi o meno, se posso, cosa esattamente ti infastidisce o non riesci ad accettare? Che ti piacciono gli uomini, che avrai una vita difficile, che non conosci come trovare la persona adatta.....

 

Comunque fatti forza! E' bello vivere, a prescindere da tutto e da tutti, specie dalle idee che la gente si fa su di noi, che è la cosa che ci fa soffrire di più. Spero tu riesca a fare amicizie nuove e che ti possano aiutare ad accettarti, magari cominciando da questo forum ;) 

Link to comment
Share on other sites

“O Vergogna, dov'è il tuo rossore? Dannata ribellione della carne...”  

Questa tua fragilità sta salendo da quando hai lasciato la tua ragazza? - ovvero quando è caduto uno dei pilastro che ti legava alla vita (mi auguro non monotona) che hai portato avanti pur di reprimere quella “vocina” che è rimasta come un bisbiglio ed ora è un tormento? 

Dimmi, caro Bo20 (fantasia portami via xD) il dubbio o il dilemma “accettazione o rassegnazione” ti assale durante la giornata o c'è qualcosa che ti scatena? [non so, ad esempio, il vedere la serenità nello sguardo di un passante; o nel vedere due piccioncini che si baciano al bar dove prendi il caffè?]
 
“Niente è buono o cattivo se non è tale nel nostro pensiero”
Direi che sia prematuro parlare di accettazione se persiste il turbamento attuale. Di certo non troverai le risposte nell'approvazione degli altri, se in cuor tuo manca un po' di lucidità, e come ho detto precedentemente, se i tuoi “non vedono l'omosessualità come malattia e sono aperti” puoi coinvolgerli giacché ti aiuterebbero sicuramente. Ma se manca una base, finiresti per alimentare ancora di più il tuo tormento. 
Per quanto riguarda il tuo amico gay, che conosci da 10 anni, dimmi ti ha mai “fatto vivere” la sua vita, mostrandoti qual è la sua realtà? 
 
La percezione “diversità” / “normalità” può cambiare solo quando crolla il blocco mentale, a conti fatti, nella concreta esternalità non muta nulla. 
Link to comment
Share on other sites

Ma è amico-amico o un conoscente?

E' per curiosità perché non importa, in ogni caso, devi prendere subito il tuo bel telefonino, chiamarlo o messaggiarlo per dirgli che vuoi parlarci di persona e chiedere quando vi potete vedere, prima è meglio è essendo abbastanza urgente.

Link to comment
Share on other sites

Io, non l'ho accettato del tutto purtroppo.

 

Per quanto possono essere comprensivi e aperti, se tu fai il CO ai tuoi genitori, è molto probabile che ti chiedono se ne sei sicuro. E poi cosa dirai?

 

Anche per me all'epoca è stato difficile accettare la mia omosessualità, ma una volta che ho fatto chiarezza con me stesso, sono andato anche avanti, l'ho detto subito ai miei e ai loro dubbi ho risposto con certezza e così ho tolto ogni dubbio pure a loro.

Link to comment
Share on other sites

 

Per via di accettarsi o meno, se posso, cosa esattamente ti infastidisce o non riesci ad accettare? 

 

Direi sicuramente la paura di avere una vita difficile.. e anche la paura della solitudine. Mi rendo conto che siano due paure non assolutamente correlabili al fatto di essere gay (ci sono tanti etero soli o con vite difficili), ma nella mia testa le cose sono ancora un tutt'uno.

Link to comment
Share on other sites

Questa tua fragilità sta salendo da quando hai lasciato la tua ragazza? 

Dimmi, caro Bo20 (fantasia portami via xD) il dubbio o il dilemma “accettazione o rassegnazione” ti assale durante la giornata o c'è qualcosa che ti scatena? [non so, ad esempio, il vedere la serenità nello sguardo di un passante; o nel vedere due piccioncini che si baciano al bar dove prendi il caffè?]
 
“Niente è buono o cattivo se non è tale nel nostro pensiero”
Direi che sia prematuro parlare di accettazione se persiste il turbamento attuale. Di certo non troverai le risposte nell'approvazione degli altri, se in cuor tuo manca un po' di lucidità, e come ho detto precedentemente, se i tuoi “non vedono l'omosessualità come malattia e sono aperti” puoi coinvolgerli giacché ti aiuterebbero sicuramente. Ma se manca una base, finiresti per alimentare ancora di più il tuo tormento. 
Per quanto riguarda il tuo amico gay, che conosci da 10 anni, dimmi ti ha mai “fatto vivere” la sua vita, mostrandoti qual è la sua realtà? 
 
La percezione “diversità” / “normalità” può cambiare solo quando crolla il blocco mentale, a conti fatti, nella concreta esternalità non muta nulla. 

 

 

Diciamo che si, la fragilità è sostanzialmente venuta fuori da quel momento. Ma nonostante io dia a vedere il contrario, non sono mai stato una persona troppo forte. 

"accettazione o rassegnazione" è più una costante, a momenti alterni, durante la giornata.. fatti scatenanti ci sono, ma non sono necessari a scatenare il dilemma.

 

L'amico che conosco da 10 anni mi ha rivelato da poco di essere gay.. così come ha fatto con la sua famiglia. Conduce una vita del tutto simile alla mia, ovvero senza aver parlato con nessuno di sé. Non ha nemmeno mai avuto storie/incontri con ragazzi.

 

P.S. Mi rendo conto che l'username non sia dei più felici, ma è semplicemente ciò che mi è venuto in mente in quel momento ahah se può considerarsi un'attenuante alla poca fantasia, "Bo" starebbe per "Bologna", non per "non so che scrivere"   :imsohappy:

Link to comment
Share on other sites

Ma è amico-amico o un conoscente?

E' per curiosità perché non importa, in ogni caso, devi prendere subito il tuo bel telefonino, chiamarlo o messaggiarlo per dirgli che vuoi parlarci di persona e chiedere quando vi potete vedere, prima è meglio è essendo abbastanza urgente.

 

E' un amico-amico, lo considero sicuramente uno dei migliori amici.. il problema sta solo nel fatto che abitiamo ora in città molto lontane, e le occasioni per vedersi sono quindi molte meno.

Link to comment
Share on other sites

Direi sicuramente la paura di avere una vita difficile.. e anche la paura della solitudine. Mi rendo conto che siano due paure non assolutamente correlabili al fatto di essere gay (ci sono tanti etero soli o con vite difficili), ma nella mia testa le cose sono ancora un tutt'uno.

Beh sulla vita difficile, se posso visto che ho qualche hanno in più ;) , dipende molto da se stessi e da quanto si è pronti a rischiare/lavorare duro per fare e avere quello che si vuole. 

Sulla vita solitaria, beh, io sono single da tempo ormai... il problema qui è sempre il solito: accontentarsi o volere la persona giusta ma aspettare....

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...