Jump to content

Anche mio fratello minore è gay, non ci posso credere


Dave91

Recommended Posts

Bullfighter4

Io mi ricordo come se fosse oggi la frase che un amico gay, di 20 anni piu' vecchio, mi disse quando contemplavo il momento giusto per fare co e ponderavo i pro e I contro; " una volta che la gente ( I parenti, gli amici, i semplici conoscenti) lo sa , tutto cambia. Se ti aspetti che la gente ti dica che nulla e' cambiato, mente. Ma questi cambiamenti non sono necessariamente negativi. E da quel giorno non ti preoccuperai mai piu' di quello Che la gente potrebbe scoprire sul tuo conto".

Per me, mai verita' piu' Vera! Ho perso alcuni parenti, amici e conoscenti ( vabbe', sapessi la perdita). Ho migliorato I rapporti con quelli che sono rimasti. E ho acquisito la sicurezza di fregarnene di quello Che la gente dice.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 66
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Iron84

    10

  • Almadel

    7

  • Hinzelmann

    7

  • freedog

    5

@bullfighter3, infatti "la paura di dare un dispiacere alla mamma" non è reale.

Viene usata come scusa per non ammettere

che le "preoccupazioni" della mamma in fondo sono anche le nostre.

Mi chiedo se una persona non ha il coraggio di buttarsi da un trampolino di 3 metri pensi sia una scelta? Certo la scelta è rifiutarsi di provare ma se anche ci prova e non riesce , pur perfettamente consapevole che non morirà se lo farà, pensi che sempre sia una scelta?

 

Mi chiedo quale persona che abbia serenamente accettato di essere gay possa ritenere razionalmente che fare co sia sbagliato o da evitare, se non lo si fa è semplicemente perché non si riesce. Non ci vuole una laurea in psicologia per capirlo come capire che quelle che tu chiami scuse sono tentativi di dare delle spiegazioni alle proprie paure. Da gay più maturi, non solo di età (di poco) ma soprattutto di esperienze ci si aspetterebbero altri tipi di consigli o intereventi e non sentenze che lasciano il tempo che trovano ( non mi riferisco a te)

Link to comment
Share on other sites

@Bullfighter3

 

In effetti ha già risposto Almadel

 

Non che non lo avessi già detto in termini personali non generali

quando ho scritto sopra : "tu ti senti un figlio indesiderato"

( o poco desiderabile etc )

 

Oggi però ad un gay che ragiona così possiamo far constatare

che rischia di restare un figlio indesiderato, mentre potrebbe

diventare un gay adulto ( un tempo invece la proiezione dell'omosessualità

oltre la giovinezza era meno definita )

 

Con questo, per carità, già William Haines negli anni '30 mandò alle ortiche

una carriera ad Hollywood, solo per la libertà e ci guadagnò ( 26 anni di relazione

definita da Joan Crawford il matrimonio più felice di Hollywood ed un compagno che

si suicidò dopo la sua morte tanto erano legati etc )

 

Però - oggi come oggi - non c'è bisogno di dire "lo faccio per la libertà" etc

ci sono vantaggi concreti a portata di mano, tangibili ( a meno che uno non

neghi anche l'esistenza di questi, sostenendo che sono capricci, sciocchezze etc )

Link to comment
Share on other sites

William Haines negli anni '30 mandò alle ortiche una carriera ad Hollywood, solo per la libertà e ci guadagnò ( 26 anni di relazione

definita da Joan Crawford il matrimonio più felice di Hollywood ed un compagno che si suicidò dopo la sua morte tanto erano legati etc )

beh, ma la Hollywood anni 30 era un mondo un po' a parte (quante ne son successe nella piscina di Cecil De Mille?);

poi certo, la vita di Haines è un po' quella che sognamo di avere tutti (matrimonio di copertura a parte)

---

fine off topic

Edited by freedog
Link to comment
Share on other sites

 

 

quelle che tu chiami scuse sono tentativi di dare delle spiegazioni alle proprie paure

 

Potevo anche scrivere "razionalizzazione", ma sarebbe risultato un po' pomposo.

 

Io non ho scelto di fare coming out con mia madre (lei ha letto una mia lettera);

avevo 19 anni e la mia scusa ufficiale da "ragazzo ribelle" sarebbe stata

che la mia vita personale erano cazzi miei e non dei miei genitori:

per fortuna il destino mi ha impedito di raccontarmela a lungo.

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Siete troppo severi! Dovete mettere in conto che siamo in Italia. Alcune famiglie hanno una concezione del mondo pre-sessantottina. L'omofobia per alcuni è un default di cui è difficile fare a meno, perché ci sono nati dentro. Basta vedere quanti gay pensano omofobicamente senza rendersene conto.

Link to comment
Share on other sites

Non è questione di essere severi o troppo severi è questione

di essere onesti, prima di tutto nei confronti di se stessi.

 

D'altronde le alternative sono due: o fai capire al gay omofobo

che sta ragionando in modo omofobico, o lasci perdere e te ne freghi

perché alla fine sono fatti suoi ( che è molto pratico, visto che non se ne

trae nessun vantaggio personale, ma poi non lamentiamoci se in Italia non

cambia mai niente )

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...