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[paperotto] I miei lo sanno da 4 anni, ancora niente


paperotto

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Era il dicembre del 2002 quando i miei genitori hanno saputo della mia sessualità, quasi 4 anni fà, ed ancora non mi accettano.Questo perchè sono cocciuti sulle loro idee e, è questo ciò che mi fà arrabbiare, sul fatto di non voler informarsi su ciò che sono (gli ho proposto incontri con l'A.G.E.D.O., comprato libri, insistito di parlarne con qualche loro amico, ec...).Non sanno cosa sia realmente l'omosessualità, non capiscono e non voglio capire che io sono felice con il mio ragazzo che amo da quasi 4 anni, tutto questo perchè "io non sono un genitore e non posso capire la grossa delusione, dolore, che gli ho dato".Non so proprio più che cosa fare... Prima o poi dovrò andare a vivere con il amore. Quel giorno dovrò dire addio ai miei???Cosa mi consigliate, ragazzi???

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beh, se i tuoi non vogliono o non riescono a capire cosa significa essere omosessuali purtroppo non puoi farci molto... già il fatto che non cerchino di distruggerti la vita o di ostacolarti in ogni modo direi che sia una cosa positiva, anche se forse non li sentirai mai dire che sono orgogliosi di avere un figlio gay (ma del resto, quasi nessuno comunque lo fa). Per quando andrai a vivere col tuo ragazzo... meglio che non ti fasci la testa prima di averla rotta, è un problema che è meglio affrontare quando arriverà il momento  :rotfl:

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Guest Irish Dragon

Finché tutto si mantiene su un livello verbale, poco ci puoi fare e poco puoi "pretendere"... se invece il loro non accettarti ti mette i bastoni fra le ruote, secondo me puoi solo continuare a fregartene.

Fa male perché sono pur sempre i propri genitori, ma quando per una serie di circostanze una delle due parti finisce col farne le spese, allora bisogna cominciare a non curarsene.

Cercare di "coinvolgerli" è una buona idea... anche solo per far conoscere loro nuove persone, nuove storie, aprirli insomma a un mondo che nella sua "semplicità", spesso richiede impegno nell'essere vissuto, come tutte le situazioni non pienamente accettate dalla società.

Se però loro non vogliono, neanche puoi costringerli... puoi solo aspettare (volendo) e continuare a fare la tua vita, senza eccessive preoccupazioni per questa situazione.

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nel momento in cui tu hai dato il massimo per coinvolgerli nella tua vita e loro ti hanno dimostrato solo menefreghismo credo proprio che tu ora non possa farci piu' nulla..

 

come gia tu hanno detto nei post precedenti se il loro atteggiamento e' solo di indifferenza resisti ancora un pochino e vedrai che alla lunga loro malgrado saranno costretti ad accettare la situazione. . pensa che sei comunque un privilegiato rispetto a tanti altri :puoi contare sull'affetto e sull'amore del tuo ragazzo . questo e' quello che importa realmente

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Chiedo umilmente perdono la posizione estremista, ma mi chiedo, per quale motivo noi pretendiamo che le nostre scelte vengano accettate dagli altri (genitori, amici o chiunque sia) e non accettiamo le scelte di coloro che non ci accettano? Allora bisogna pensare che non si poi così tanto diversi in fondo.

Ripeto: è una posizione assolutamente radicale ed estrema, ma spero che possa essere una fonte di ispirazion e dialogo.

Però mi dispiace ugualmente perché intuisco che il dolore che ne può scaturire sia molto grande.

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out se discutiamo di questo ora credo che ci portera' inevitabilmente off topic. forse sarebbe meglio che tu aprissi un topic un poco meglio articolato per discutere liberamente... il mio pensiero su cio' che dici comunque non lo dico .. sarebbe troppo lungo  :ok:

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Che brutta situazione posso capire anche mia mamma saputo da poco rifiutava di parlarmi addirittura di guardarti in faccia sono stata molto male capisco come puoi starci spero che anche i tuoi lo capiranno io posso solo dirti di aspettare che lo accettino una volta fatto tutta la gioia di quel momento ripaghera il dolore sofferto

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pure i mei... son 3 anni che lo sanno eppure niente. Io ho fatto tutto quello che potevo. Appena finisco l'uni mi trasferirò dal mio ragazzo e mi troverò un lavoro la.

Se i miei non accetteranno pazienza... questa è la mia vita...  :ok:

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Grazie mille per le molte risposte!!!  :cry: Grazie!!!

 

Per ora sto facendo come tutti avete suggerito ed il dolore (dopo quasi 4 anni) ora si fà sentire veramente poco.

Avete perfettamente ragione, sono molto fortunato: ho l'amore del mio ragazzo, l'appoggio e l'affetto della sua famiglia (che sà di noi), l'approvazione di mia sorella e i miei che non mi bloccano (non ci sarebbero mai riusciti a come sono fatto io) assolutamente la mia vita.

 

TEMPO, ancora tanto tempo..... 4 anni si vede che non bastano...  :ok:

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Io sto nella tua medesima situazione, se non per il fatto che l'ho detto da 2 anni e che non ho un ragazzo accanto a me, ma poco ci farebbe.

Ho una sorella ed un cognato che mi aiutano se io glielo chiedo e i miei genitori non mi bloccano in alcun modo, sebbene non facciano niente per venirmi incontro. Penso seriamente che non cambieranno mai idea. Li conosco e so quanto testardi sulle loro idee possano essere. Sono solamente concentrati sulle loro idee e non si discostano da quelle, perché loro sanno che io avrò una vita impossibile e solo loro conoscono la mia felicità. Io ovviamente sono piccolo, cretino e inconsapevole di tutto.

 

Mi dispiace per la tua situazione; ma se i tuoi genitori si comportano come i miei, il dolore si percepisce solo quando magari succedono determinati episodi che tirino fuori tutte queste cose. Non è una situazione bellissima ma certamente non è la situazione peggiore.

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Si, sicuramente è come dici. Fà male no il sentire determinate cose (che è normale da chi non conosce), ma il senso di sconfitta che hai addosso quando con tutta la tua pazienza e tutta la tua determinazione cerchi di far capire ai miei che per giudicare correttamente devono "CONOSCERMI  al 100%".

 

E' questo il  mio dolore: è la continua sconfitta nel farmi volere bene completamente e,  soprattutto,  farli smettere di soffrire per niente.

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...per giudicare correttamente devono "CONOSCERMI  al 100%".

Perché pensi che esista o esisterà mai qualche persona che ti conosce o ti conoscerà al 100%? Credimi che nemmeno noi stessi ci conosciamo al 100%.

Comunque dai tempo: è faticoso e stressante, ma non è mai detto che un domani le cose non possano essere diverse.

:ok:

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E' una loro scelta continuare a soffrire per niente. Se loro vogliono continuare a provare ad arrampicarsi sugli specchi sparando a zero su di noi e non muovendosi mai dalla loro posizione, che lo facciano pure. E non credere che queste parole provengano da uno che non se n'è mai fregato della sua famiglia. Anzi: è stato un colpo durissimo per me vedere questo lato dei miei genitori.

 

Tuttavia non possiamo sempre cercare di farci accettare da chi, in teoria, non dovrebbe nemmeno pensarci una volta a farlo.

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*_* come sei dolce.. ke bello lottare x il proprio amore..*_* x da tempo ai tuoi genitori, magari faglielo conoscere...se ancora nn lo conoscono.. purtoppo i genitori nn lo fanno cn cattiveria o altro credo ke per loro, x l'educazione generazionale ke hanno ricevuto nn riescono a capire certe cose... ma loro ti vogliono bene lo stesso ed è questo che conta..e prima o poi te lo dimostreranno accettando il tuo boy.. :ok:  :cry:

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Non lo so, forse sto per dire una sciocchezza enorme..

non lo so.

Quando i genitori reagiscono male, ad un coming out, ti dicono che sei una delusione per la famiglia..ecc ecc, però, cmq, non pensate che infondo infondo il legame che c'è tra i genitori e i figli, anche se in famiglia non si parla, non si discute, non c'è dialogo, sia comuque più forte di una cosa del genere?

nel senso, il bene verso un figlio c'è sempre cmq..

non lo so, non uccidetemi, magari ho detto una cavolata.

Tra l'altro io il coming out con i miei non l'ho ancora fatto, dato che sono ancora un giovinetto fanciullo :cry::ok:

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Sicuramente, Filippo.

Se non mi volessero bene non soffrirebbero pensando al mio futuro che secondo loro sarà infelice.

Non ho mai dubitato ciò.

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l'affetto dei genitori nei confronti dei figli è indubbio.. oltre la delusione in sè, li colpisce il fatto che le aspettative (giuste o sbagliate che fossero, morbose o meno) che avevano siano di fatto rimaste 'teoriche'..penso che sia uno dei momenti nei quali si rendono conto di quanto un figlio non sia semplicemente una loro appendice, ma una persona realmente autonoma..

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si ma è una persona autonoma da quando ha 13 anni in poi no?

 

Fino a quando ai 12 anni più o meno sono loro che ci sfamano, anzi, quello lo fanno sempre, sono loro che ci vestono, che ci danno un tetto, se non non guardiamo proprio a quei casi drastici dove i genitori sbattono fuori di casa il figlio..

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