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cineconsiglio: pride


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Se i gay hanno smesso di combattere per i loro diritti in favore di quelli dei minatori lo hanno fatto proprio perchè ritenevano la battaglia dei minatori prioritaria... E' il senso del film.

Io ho visto il film e posso dire che ciò che stai dicendo non è assolutamente quello che ho percepito io. Nel film l'idea di sostenere i minatori nasce perché uno dei gay (uno intelligente...) riesce a guardare oltre il proprio orto. Uno che capisce che i minatori e i gay in quella situazione hanno un nemico comune, cioè il governo e i tabloid di destra. Il ragionamento è quindi di unire le forze per indebolire il nemico comune e di aprire alleanze strategiche che possono essere utili per raggiungere i propri obiettivi. La storia ha dimostrato che per i gay di Londra quella strategia si è rilevata vincente.

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Conclusioni affrettate ancor prima di vedere il film, vedere, capire, commentare.

Dal trailer si può capire tutto e niente, sicuramente è un film che non farò mancare alla mia lista.

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Io ho visto il film e posso dire che ciò che stai dicendo non è assolutamente quello che ho percepito io. Nel film l'idea di sostenere i minatori nasce perché uno dei gay (uno intelligente...) riesce a guardare oltre il proprio orto. Uno che capisce che i minatori e i gay in quella situazione hanno un nemico comune, cioè il governo e i tabloid di destra. Il ragionamento è quindi di unire le forze per indebolire il nemico comune e di aprire alleanze strategiche che possono essere utili per raggiungere i propri obiettivi. La storia ha dimostrato che per i gay di Londra quella strategia si è rilevata vincente.

 

No, la storia a dimostrato proprio il contrario.

 

Anche se il nemico è lo stesso se abbandoni la battaglia dei diritti gay (con pochissimi sostenitori) per unirti a quella dei minatori (con già tantissimi sostenitori) fai una scelta di priorità.

 

Il clima che si respira del film, ma ancora di più nella realtà, non è uno di machiavelliano quid pro quo.

 

E' una operazione nostalgica sui bei tempi in cui il movimento gay era di estrema sinistra è sapeva cosa fosse "veramente importante," non sciocchezze come il matrimonio gay ma i diritti sociali.

 

Lo ripeto il film è fatto per piacere agli etero di sinistra. Se fosse stato un film in cui i gay si uniscono a un gruppo che si batte contro sarebbe stata la stessa identica storia ma chi ha amato il film l'avrebbe odiato.

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No, la storia a dimostrato..

uno di machiavelliano quid pro quo..

marò..

già ti stai arrampicando sugli specchi di tuo e faccio molta fatica a non insultarti pesantemente per le cazzate che scrivi,

se ci metti pure gli strafalcioni sia di grammatica italiana BASE che di latino, 

dimostri per l'ennesima volta solo che razza di.. troll sei!!

 

fai un enorme favore all'umanità: visto che ci hai già abbondantemente fatto sapere che non vuoi essere più gay (allora che ci stai ancora a fare qua, oltre che a emettere rumori molto molesti?), vai a far compagnia alle tue care amiche sentinellanti:

vedrai che loro sapranno apprezzarti, avendo lo stesso tuo quoziente intellettivo!!

 

(Almeno io) non sentirò di certo la tua mancanza..

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Non capisco quale sia il problema con "quid pro quo"...

beh, magari è un erroraccio brutto brutto???

se il latino non lo sai, non t'arrampicà, chè poi caschi male e fai il botto;

in questo caso, continui a fare la figura del troll che cazzeggia libero e felice.

 

In quella locuzione si usa il nominativo singolare MASCHILE del pronome relativo, non il neutro del pronome interrogativo...

chiaro?

oppure non hai la più pallida idea di cosa significhi quel che ho testè detto, o immane abisso della sapienza?

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A dire il vero non lo so. Dove ho studiato io non si insegna il latino e all'espressione "quid pro quo" (anche se usata con un significato leggermente diverso che in Italia) non vengono applicate le regole grammaticali del latino. Mi pare strano che lo si faccia in Italia all'interno di un discorso in italiano... 

 

Rimangono valide tutte le mie obiezioni.

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tra tutti i cinema in cui ho cercato, l'ho visto in programmazione solo all'uci cinemas porta di roma :/

a me risulta che a Roma lo danno in 6 sale..

http://filmup.leonardo.it/cerca-cinema/index.php?conf=1&data=oggi&titolo=10014&citta=18453&provincia=1&CERCACINEMA.x=26&CERCACINEMA.y=1

controlla meglio da lì nella tua zona, che mi sa che ti sbagli..

 

a propò, qualcuno è già andato a vederlo?

reazioni?

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a me risulta che a Roma lo danno in 6 sale..

http://filmup.leonardo.it/cerca-cinema/index.php?conf=1&data=oggi&titolo=10014&citta=18453&provincia=1&CERCACINEMA.x=26&CERCACINEMA.y=1

controlla meglio da lì nella tua zona, che mi sa che ti sbagli..

 

a propò, qualcuno è già andato a vederlo?

reazioni?

 

io abito in provincia di como, qui nessun cinema lo mette in programmazione

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Allora primo, si dice QUI PRO QUO e non in latino, ma anche in italiano e certo che gli vengono applicate le regole grammaticali latine, è latino! xD

non l'hai studiato al liceo quindi non è un problema sbagliare a scrivere una parola, ma adesso lo sai.

Secondo, mi sembra davvero assurdo dire che questo film va contro gli interessi della comunità omosessuale. Mi pare che nel film le due comunità fanno fronte comune durante lo sciopero dei minatori, ma vorrei far notare anche che il film si apre con il pride dell'84 e si chiude con quello dell'85. Oltretutto non tutta la comunità lgbt di Londra ha dato sostegno diretto ai minatori durante il film, ma solo una parte sulla quale ci si è voluti soffermare. I rimanenti continuano ad avere sede a Londra e a interessarsi alle questioni degli omosessuali anche se non viene detto esplicitamente, ma mi sembra ovvio! Poi è chiaro che in un film come Pride la tematica dell'accettazione deve essere un minimo (o ampiamente, come in questo caso) trattata. Non c'ho visto nessun tentativo di sminuire i diritti degli omosessuali ma più una battaglia per ciò che è giusto.

Edited by MrDadinski
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Allora primo, si dice QUI PRO QUO e non in latino, ma anche in italiano e certo che gli vengono applicate le regole grammaticali latine, è latino! xD

non l'hai studiato al liceo quindi non è un problema sbagliare a scrivere una parola, ma adesso lo sai.

Secondo, mi sembra davvero assurdo dire che questo film va contro gli interessi della comunità omosessuale. Mi pare che nel film le due comunità fanno fronte comune durante lo sciopero dei minatori, ma vorrei far notare anche che il film si apre con il pride dell'84 e si chiude con quello dell'85. Oltretutto non tutta la comunità lgbt di Londra ha dato sostegno diretto ai minatori durante il film, ma solo una parte sulla quale ci si è voluti soffermare. I rimanenti continuano ad avere sede a Londra e a interessarsi alle questioni degli omosessuali anche se non viene detto esplicitamente, ma mi sembra ovvio! Poi è chiaro che in un film come Pride la tematica dell'accettazione deve essere un minimo (o ampiamente, come in questo caso) trattata. Non c'ho visto nessun tentativo di sminuire i diritti degli omosessuali ma più una battaglia per ciò che è giusto.

io ormai a quel troll ho deciso di ignoralo; se vuoi consiglio, lascialo perdere anche tu!

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L'ho visto proprio stasera e anche a me è piaciuto molto. Divertente nei momenti divertenti, toccante nei momenti toccanti, intenso praticamente tutto il film.

Una delle cose che mi è piaciuta di più è che alla fine non viene dedicato tantissimo tempo ad approfondire i singoli personaggi, eppure le poche scene che riceviamo sono abbastanza per far intuire che dietro a ognuno di questi personaggi c'è una storia, che sono persone vere.

 

Se devo fargli una critica, è che mi è sembrato che la premessa principale del film, cioè che i minatori di un villaggio sperduto del Galles siano all'inizio diffidenti e omofobi, è risolta un po' troppo in fretta. Alla fine per buona parte del film gli omofobi sono tre persone in croce che fanno un po' la figura di cattivi della Disney, oppure comparse o personaggi fuori scena.

Nei personaggi principali la diffidenza c'è, ma non vedo tutta questa omofobia. È divertente quando uno dei gallesi chiede alla coppia gay "Chi è che fa le pulizie" quando loro si aspettavano la domanda "Chi è che fa la donna", ma suona anche un po' irrealistico e contro il messaggio del film. Il fatto che non ci sia né ignoranza né false convinzioni tra i minatori, ma solo diffidenza, non mi sembra molto realistico.

 

Allo stesso tempo però un'altra cosa che mi è piaciuta del film è che è un film estremamente positivo. Nonostante noi sappiamo già che alla fine del film i minatori perderanno e che i diritti gay saranno ancora lontani, e nonostante le storie drammatiche tra i protagonisti abbondino, il tutto trasuda di ottimismo. Che in un film gay è una cosa veramente rinfrescante!

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Allora primo, si dice QUI PRO QUO e non in latino, ma anche in italiano e certo che gli vengono applicate le regole grammaticali latine, è latino! xD

non l'hai studiato al liceo quindi non è un problema sbagliare a scrivere una parola, ma adesso lo sai.

 

 

Forse in Italia si farebbe meglio a studiare meno latino e più inglese.

 

 

 

 Oltretutto non tutta la comunità lgbt di Londra ha dato sostegno diretto ai minatori durante il film, ma solo una parte sulla quale ci si è voluti soffermare.

 

In discussione non sono tanto i fatti su cui il film è basto (che sono comunque insignificanti anche solo nell'ambito della storia "gay" britannica) ma il "messaggio."

 

 

 

 nel film le due comunità fanno fronte comune durante lo sciopero dei minatori

 

Esatto. Nel film sono i gay che mollano tutto per aiutare i poveri minatori. Non il contrario. Come mai non ci sono film in cui avviene la cosa opposta?

 

 

 

una battaglia per ciò che è giusto.

 

Rifaccio a te la stessa domanda che ho posto ad altri: Ti sarebbe piaciuto un film identico a questo tranne che i gay invece di mollare la causa dei diritti LGBT per una di sinistra avessero mollato tutto per una di destra come l'aborto?

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Quid pro quo e qui pro quo sono entrambe frasi corrette.

 

In italiano qui(d) pro quo si usa generalmente per riferirsi a uno strafalcione linguistico. Se io scrivo "NewComer" quando volevo riferirmi a NewMarc è un qui pro quo (ho scambiato una persona per un'altra).

In inglese invece si usa quid pro quo nel significato di barattare una cosa per un'altra. In italiano per questo significato si usa più comunemente l'espressione latina do ut des.

 

Ora che la questione è chiarita possiamo chiudere l'OT?

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nel frattempo, siccome sta incassando bene (è stato uno dei migliori incassi per sala dell'ultima settimana; pure meglio dei cinepanettoni!!), sto week end aumenta il numero di copie in giro per l'Italia de sto film:

lo potete andare a vedere anche a Napoli, Palermo, Catania, Cagliari, Salerno, Trieste, Trento, Ferrara, Perugia, Ancona, Cuneo, Reggio Emilia, Barletta, Faenza, Grosseto, Sesto San Giovanni, Varese, Cremona, Asti e Pescara.

Strano ma vero, per un film gay-themed

 

perciò, buona visione!

e sempre Hefina 4 president!!!

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Visto anche io e riprendo quanto detto sopra. L'aspetto più interessante è proprio il fatto che è un film estremamente positivo. Dopodichè è una commedia e probabilmente è vero che alcuni aspetti sono risolti frettolosamente ma il tema offrirebbe tantissimi spunti. E, d'altro canto, qualche incasso lo deve pur fare, è ovvio che non può andare ad affrontare le implicazioni sociali colturali etc. di qualsiasi cosa. Non è vero, in alcun modo, che il sostenga dato dalla comunità gay costituisce uno svilimento della dignità dei gay stessi. Questo emerge all'inizio del film (nel dialogo, ad esempio, in cui qualcuno prova a proporre una semplice donazione anonima). E il senso, più che di un "machiavellico" do ut des (che è diverso dal qui pro quod), è dato dall'affermazione del proprio orgoglio attraverso la lotta e la solidarietà. E questa affermazione rende tutti sullo stesso piano. Punto. Questo è. Il resto è, a mio avviso, speculazione, frutto di una visione profondamente pessimistica e negativa dell'uomo.  

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  • 2 weeks later...

Non posso che unirmi al coro unanime dei sostenitori del film! Scritto benissimo e servito da una squadra di attori in grande forma - devono essersi divertiti parecchio a girarlo! Una rara, perfetta fusione tra impegno sociale e commedia, un Ken Loach incrociato con Frank Capra, che diciamolo agli inglesi riesce molto bene. Qualche difettuccio (Loup, hai ragione sui cattivi disneyani, paragone divertente) si perdona subito, una vicenda del genere, un pochino romanzata, funziona benissimo!

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  • 4 months later...

appena visto: film molto bello, tende al genere commedia ma ciò non toglie che tocchi tanti aspetti difficili e drammatici, con un tocco leggero e un minimo indulgente che risulta perfetto per portare certe tematiche al grande pubblico

un film corale, ricco di personaggi dal forte spessore umano, che la nostra filmografia, in generale afflitta dalla malattia del singolismo, in cui il punto di vista portato sullo schermo è spesso quello nevrotico e masturbatorio di uno o pochi protagonisti, non sarebbe mai capace di girare in modo credibile

senza contare che in Italia non abbiamo alcuna tradizione non solo di lotte gay, ma neanche di dure e vere lotte sindacali all'altezza di quella raccontata dal film

@freedog dacci più consigli!

Edited by conrad65
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  • 9 months later...

l'ho visto e mi è piaciuto molto, anche se non si è visto che un bacetto a metà film.

Però leggo che ha inspiegabilmente ricevuto un "vietato ai minori di 15 anni" dall'organismo censorio britannico. 

Edited by Demò
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