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Ian Thorpe fa coming out


Fabius81

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Beh certo l'articolo non dice tutto, io più che altro mi ero fatto suggestionare dalla finta autobiografia

come idea in sé

 

L'idea cioè di incarnare un personaggio tutto positivo eroico, il campione, che rappresentava la negazione 

stessa della sua omosessualità ( percepita come difetto, mancanza ) in fondo è diventato un campione ad

una età molto precoce, da adolescente....potrebbe essere diventato un campione prima di avere avuto la possibilità

di diventare gay

 

Questo in una società in cui l'omosessualità non è più rimossa-cancellata, come sarebbe successo

in Italia, lo ha portato a dover anche smentire espressamente e a dover ipotizzare che se fosse stato

gay non avrebbe avuto problemi ad esserlo e nasconderlo 

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Purtroppo per un personaggio pubblico di quel livello (nello sport o in altri ambienti) fare CO comporta sempre dei risvolti. E' normale che questi risvolti, potendo incidere in qualche modo sulla professione (anche solo a livello di pressione mediatica, visto che il CO aumenta l'attenzione dei mezzi d'informazione), spesso vengono evitati o comunque rimandati il più possibile.

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Però se fosse "normale" dovrebbe essere anche "tranquillo"

a livello soggettivo mentre mi sembra che non sia stato così, per lui.

 

Ovviamente la mia è una suggestione...però non so se sia giusto

estrarre da questa vicenda il senso di una "normalità"

 

Forse si potrebbe ipotizzare che non sia più così facile o semplice

rimandare il CO ( non dico in Italia )

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I motivi per cui ha scelto di non fare coming out e addirittura affermare la sua eterosessualità sono stati sicuramente personali, dovuti alla sua insicurezza e alla sua difficoltà di gestire la pressione psicologica (vedi anche i suoi problemi di depressione e abuso di sostanze). 

quei motivi personali si chiamano SPONSOR!!

 

20 anni fa lo chiamavano Thorpedone per quanto andava forte: era inarrivabile, con il mondo ai suoi piedi e i vari Speedo, Arena eccetera che facevano grosse aste al rialzo per una sua mezza foto come testimonial (un po' come con C.Ronaldo, Messi e Nadal oggi, per capirci).

 

Ma un coming out (o se qualcuno gli avesse fatto un outing) avrebbe fatto scappare tutte le aziende alla velocità della luce, contratti milionari compresi.

Anzi, avrebbe dovuto pagare penali salatissime per grave danno d'immagine alle aziende stesse.

 

Forse non lo sapete, ma era l'epoca in cui anche una megastar come Michael Jordan ha avuto problemi enormi quando ammise di essere sieropositivo, colla Nike che all'inizio fece finta di non conoscerlo più.

 

Cosa che oggi, per es., a Tom Dailey non potrebbe succedere più.

Per fortuna!

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quei motivi personali si chiamano SPONSOR!!

 

20 anni fa lo chiamavano Thorpedone per quanto andava forte: era inarrivabile, con il mondo ai suoi piedi e i vari Speedo, Arena eccetera che facevano grosse aste al rialzo per una sua mezza foto come testimonial (un po' come con C.Ronaldo, Messi e Nadal oggi, per capirci).

 

Ma un coming out (o se qualcuno gli avesse fatto un outing) avrebbe fatto scappare tutte le aziende alla velocità della luce, contratti milionari compresi.

Anzi, avrebbe dovuto pagare penali salatissime per grave danno d'immagine alle aziende stesse.

 

Forse non lo sapete, ma era l'epoca in cui anche una megastar come Michael Jordan ha avuto problemi enormi quando ammise di essere sieropositivo, colla Nike che all'inizio fece finta di non conoscerlo più.

 

Cosa che oggi, per es., a Tom Dailey non potrebbe succedere più.

Per fortuna!

Michael Jordan non è sieropositivo,ti confondi con Magic Jhonson
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Michael Jordan non è sieropositivo,ti confondi con Magic Jhonson

giusto!

scusa, è che l'artereosclerosi a na certa età fa pure sti scherzi!!

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no io so che di solito il titolo dell'articolo viene ideato da una persona apposita (il titolista, appunto) e non dall'autore dell'articolo, e qui di scorretto c'è solo il titolo, l'articolo è neutro.

comunque si tratta del titolo al suo articolo, quello sui cui mette la sua firma, possibile che non abbia alcuna voce in capitolo?

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comunque si tratta del titolo al suo articolo, quello sui cui mette la sua firma, possibile che non abbia alcuna voce in capitolo?

 

OT

 

si è così: il titolo lo decide la direzione del giornale, così come il posizionamento dell'articolo

sono gli strumenti utilizzati per esprimere la cosiddetta "linea politica" del giornale, insieme all'editoriale della prima pagina, e infatti sono quelli che colpicono il lettore distratto e che fanno dei giornali dei mezzi di disinformazione organizzata

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OT
Credo che sia così, e lo trovo assurdo, io mi incazzerei di brutto se scrivessi un articolo e qualcuno gli desse un titolo che ha connotazioni omofobe, o xenofobe, o maschiliste... però pare che sia prassi consolidata e non mi sembra di aver mai visto lamentarsi nessun giornalista. 

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OT

Credo che sia così, e lo trovo assurdo, io mi incazzerei di brutto se scrivessi un articolo e qualcuno gli desse un titolo che ha connotazioni omofobe, o xenofobe, o maschiliste... però pare che sia prassi consolidata e non mi sembra di aver mai visto lamentarsi nessun giornalista. 

..anche perchè se ti lamenti e/o "ritiri la firma" dall'articolo:

1. puoi anche cominciare a cercarti un altro lavoro

2. ti farai una robusta nomea di cacaca§§i e nessuno ti prenderà più

Considerando poi quale sia la disperata & disperante situazione nelle redazioni (quasi tutti quelli al desk sono poveri stagisti a rimborso spese [sE prendono qsa] o schiavetti alla catena; un pezzo anche di 30 righe SE VA BENE te lo pagano 5 euro), l'ultima cosa che ti verrà in mente di fare in questa vita è lamentarti perchè il titolista ha voluto fare lo spiritoso e t'ha ammazzato il pezzo.

 

perchè accettano ste condizioni assurde?

1. perchè non ci sono alternative

2. per arrivare alla quota di pezzi firmati per prendere l'agognato tesserino da pubblicista

 

Quello da professionista, se non sei ultramega raccomandato, puoi anche scordartelo!

Edited by freedog
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