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[True_Vampire] I miei coming-outs


True_Vampire

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Divido i miei coming out fra parenti ed amici.I miei primi coming out sono stati fatti con miei amici (naturalmente ne ho avuti anche altri con persone che non menzionerò qui, perché non meritevoli).Il mio primo outing è stato con la mia migliore amica 2 anni e mezzo fa. Ero tutto agitato e intimorito dal fatto che io stessi per dire forse una delle mie cose più intime dette fino ad allora. Comunque andò molto bene: lei mi confessò addirittura di essere bisessuale! :asd:Il secondo coming out è stato con un altro amico conosciuto alle superiori, perso di vista per via della sua bocciatura, ma poi ritrovato. Reagì dicendomi che avrei potuto tranquillamente dirglielo subito poiché lui non aveva nessun problema al riguardo.Il terzo coming out è stato col mio migliore amico. Questo, fra gli outing agli amici, è stato quello più delicato. Anche se poi è andata molto bene e lui mi ha aiutato in parecchie situazioni gaye.Ora passiamo ai coming out più pesanti: quelli alla famiglia.Non fu una mia iniziativa, benché io sapessi in cuor mio che, prima o dopo, avrei dovuto dirglielo.Tutto cominciò con la scoperta di materiale compromettente sul computer (allora io e mio padre condividevamo ancora lo stesso pc) da parte di mio padre. Da lì scattò la fatidica domanda. Davanti al fatto compiuto e a quella domanda io, che avrei voluto dirglielo e che avrei voluto essere al massimo sincero coi miei genitori, risposi di conseguenza. Ero convinto che le cose non sarebbero andate come nelle migliori favole (conosco i miei polli). Nonostante ciò si mostrarono abbastanza comprensivi e mi chiesero se ne fossi sicuro ecc. Il giorno dopo fu come se una bomba fosse stata sganciata sulla mia casa. Mia madre mi disse che l'avevo delusa, che dopo una malattia questa era la cosa peggiore, che io volevo loro male. Mia madre pianse. Mio padre additava internet e la chat come principali fautori di questa mia "scelta". Mi dissero cose molto pesanti per un figlio: "noi ti tolleriamo solo perché sei nostro figlio", "ti renderemo la vita impossibile", "tua sorella ci ha resi orgogliosi di lei, tu invece ci hai solo fregati (per non essere scurrili :love:)".Al sentire queste parole io vissi per qualche giorno nello sconforto e nel dolore più improponibile. Più tardi realizzai che erano parole dettate dall'arrabbiatura momentanea, che mai avrebbero potuto pensare di mettere in atto ciò che mi sbraitavano addosso in quei momenti agghiaccianti.Ora la situazione in casa è normalissima. Ovviamente i miei genitori non accettano questa mia scelta e il discorso non viene mai fuori. Si vive nell'ipocrisia e nella finzione e magari, per loro, nella speranza che io possa cambiare, che questo processo sia reversibile. Non posso dire di stare male. Conosco situazioni peggiori e mi ritengo fortunato per questo. Del resto, capisco che per un genitore sentirsi sconvolte le proprie certezze non deve essere facile. Per chi lo sarebbe?Onestamente non so se un giorno loro mai mi accetteranno. Forse sì, o forse non lo faranno mai. Quello che conta è che io sia contento di essere come sono. E lo sono. Non è questione di orgoglio di essere gay. E' semplicemente sentirsi bene per come si è, indipendentemente se si è gay, etero o bisessuali. Io sono nato così, per me questa è la normalità.Edit:Allego qui, per mia pura dimenticanza, la parte relativa a mia sorella e a mio cognato.La fatidica sera in cui risposi ai miei mia sorella non c'era. C'era la sera dopo, una delle sere più devastanti della mia vita. Ma, colpo di scena, lei aveva già scoperto diversi mesi prima della mia omosessualità. Attraverso l'uso del suo cellulare per mandare alcuni messaggi inconfondibili ad una persona lei scoprì tutto. Ma disse che comunque, fra lei e il suo attuale marito, si erano già accorti da tempo. Mi fece un po' specie (ho fatto pure la rima :salut:) il fatto che non me lo avessero detto prima, ma loro sono stati gli unici che non mi hanno giudicato e gli unici coi quali so di poter sempre parlare. Una volta addirittura mi tirarono fuori da una situazione spiacevole all'insaputa dei miei genitori. Ricordo che in quella occasione mia sorella si prese pure le strigliate di mio padre perché fu troppo evasiva nel non dire dove io mi trovassi quella sera assieme al mio ragazzo di allora [...]. Mio cognato, come lei, apertissimo, mi fece parlare e mi fece anche sfogare quella volta in cui fui lasciato dal mio secondo ragazzo. Meno male che ci sono almeno loro...

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Il mio primo outing è stato con la mia migliore amica 2 anni e mezzo fa. Ero tutto agitato e intimorito dal fatto che io stessi per dire forse una delle mie cose più intime dette fino ad allora. Comunque andò molto bene: lei mi confessò addirittura di essere bisessuale!  :love:

Qualcuno disse: Mal comune, mezzo gaudio. :salut:

Mi dissero cose molto pesanti per un figlio: "noi ti tolleriamo solo perché sei nostro figlio", "ti renderemo la vita impossibile", "tua sorella ci ha resi orgogliosi di lei, tu invece ci hai solo fregati (per non essere scurrili  )".

Al sentire queste parole io vissi per qualche giorno nello sconforto e nel dolore più improponibile. Più tardi realizzai che erano parole dettate dall'arrabbiatura momentanea, che mai avrebbero potuto pensare di mettere in atto ciò che mi sbraitavano addosso in quei momenti agghiaccianti.

Mi dispiace tantissimo...Posso solo immaginare come tu ti sentissi...Ma poi un genitore credo che dovrebbe volere bene al figlio indistintamente dalle soddisfazioni che da. E, francamente, già che sei uscito così forte d'animo e così carino, credo sia una grossa soddisfazione per loro. Se fossi io loro figlio che dovrebbero dire? :asd:

Mio cognato, come lei, apertissimo, mi fece parlare e mi fece anche sfogare quella volta in cui fui lasciato dal mio secondo ragazzo. Meno male che ci sono almeno loro...

È bello sapere di avere persone sulla quali puoi contare. ^^

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Ti ringrazio per le cose che hai detto. Ma ti giuro che in quei momenti terribili mi sentivo di tutto fuorché forte. Ora le cose vanno decisamente meglio e ho superato quei momenti, ma credo che siano sempre lì in agguato pronti a tornar fuori...

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filippogherardi

:salut: Grandissimo!

 

I CO con gli amici non te li commento, sono classici, anche se spesso sono il momento di discrimine tra amicizia vera e utilità...

 

Il CO coi genitori...

well mi ricordo che prima di avere il mio portatile, ogni volta che chiudevo il computer cancellavo cronologia, temp e addirittura le barre che si riempiono...

uno stress!

Io di fronte ad una reazione del genere non so che avrei fatto

o scappavo di casa

oppure rimanevo lì ma giusto per vedere finita l'università e avere money per meglio fuggire, magari all'estero

 

E la sorellona: direi fantastica!!

lo sapeva già e stava zitta!

(ommioddio che anche la mia di sorella sia così omniscente?)

ma ancora meglio il cognato, che ti lascia sfogare!

neanche il mio migliore amico sta a sentire i miei sfoghi d'amore!!!

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Sembrano i miei coming ma al contrario (quello in famiglia) con me mia sorella la prese male, ed i miei diciamo "bene" (mia madre + bene di mio padre )

 

Con il tempo le cose si sono sistemate, e spero che succedera' lo stesso anche a te. La cosa che mi fa strano, e' che nel 2006 ancora non si sia capito che l'omosessualita' non è una scelta e che essere omosessuali non è una devianza dell'essere umano... ma purtroppo questi ragionamenti saltano sempre fuori prima o poi detti da qualcuno a cui magari vogliamo un bene dell'anima . Qualcuno che ci fara' un male della madonna con quelle parole...

E' capitato + o meno a tutti, ma la cosa importante e' essere sereni di essere come si e' (cosa che hai sottolineato anche tu)

La mentalita' delle persone si puo' cambiare, con tanta pazienza e tanto tempo.

 

Un in bocca al lupo ed un abbraccio di cuore =)  

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coming spettacolari...alla fine sono andati bene...nonostante anche per i tuoi sia difficile...io non l'ho ancora detto a nessuno...e sono costretto anche io a cancellare cronologia e tutto il resto...stressante...

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Ringrazio tutti per aver trovato il tempo di leggere le mie peripezie familiari!  :love:

Oh figurati. VOlevo aggiungere che tu sei l'ennesimo esempio vivente che a volte la tecnologia fa tutt'altro che rendere la vita più facile. :salut:

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bei CO ..con gli amici e' sempre piu' facile...se ti accettano bene si vede che sono veramente degli amici aldila' di tutto,se no che se ne vadano a fan..... :D,coi genitori e' molto piu' complicata la cosa perche' non puoi di certo ignorarli e far finta di nulla,specialmente se abiti con loro o ti mantengo .. :D,io ancora non ho avuto il coraggio ma so' di certo che prima o poi me ne dovro' prendere parecchio...e dirgli tutto....cosa succedera'...?? :D

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dai, tutto sommanto non ti e' andata proprio malissimo, anche se il comportamento  dei tuoi (piu' che le parole del momento) deve pesare non poco....per fortuna noi gay abbiamo la magnifica ''abitudine'' di sceglierci gli amici col lanternino quasi a trovare un briciolo di intelligenza nonche' apertura mentale. e' naturale che anche tra gli amici ci possono essere persone che, volenti oppure no, hanno ricevuto un educazione pessima diventando magari omofobi, ma difficilmente se un amico e' un vero amico taglia i ponti o fa bastardate al suo amico che si dichiara gay.

 

pero' io sono sempre per l'educare i nostri genitori! finche' non li istruisci loro continueranno ad ignorare il ''problema (il problema poi e' solo loro)

 

quando le acque si saranno calmate regala un libro a tematica gay a tua madre, ma sceglilo molto strappalacrime!

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bei CO ..con gli amici e' sempre piu' facile...se ti accettano bene si vede che sono veramente degli amici aldila' di tutto,se no che se ne vadano a fan..... :D,coi genitori e' molto piu' complicata la cosa perche' non puoi di certo ignorarli e far finta di nulla,specialmente se abiti con loro o ti mantengo .. :D

 

Uff solo io penso che dirlo agli amici è più complicato che dirlo in famiglia!? -.-

Il fatto è che la famiglia, beno o male, devono accettarti, ma gli amici...il rapporto cambierà inevitabilmente, nel bene o nel male, almeno questo è ciò che penso!

;)

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misterbaby: non sempre è così. Perché la tua famiglia può sentirti responsabile dei tuoi atteggiamenti. In famiglie vecchio stampo, vedere un figlio gay può anche significare una delusione da parte dei genitori che credono che non sono riusciti a compiere bene il loro lavoro di mamma e papà. Invece i tuoi amici, non se ne importano della tua sessualità se sono veri amici tuoi. Ovviamente, qualcuno, preoccupato, ti chiederà se lui ti piace, onde evitare che gli zompi addosso durante una notte in gita. :D

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Guest Anubis

Mi spiace, mi spiace veramente di non poter esprimere solidarietà.

Io odio l'ipocrisia e il falso velo di buonismo. Se una persona non prova una precisa sensazione o una precisa esperienza gli è impossibile immedesimarsi e ne rimarrà sempre estranea. Quindi come la gnoseologia mi dice ,in sintesi, sarebbe impossibile pensare a un colore che non si conosce, mi spiace non sono capace di dire "immagino cosa hai provato" "deve essere una brutta esperienza da vivere". Non posso dire "ti sono vicino" poiché non lo sono ed anche se passerò per egoista mi spiace di non poter essere di conforto, se un altro ha vissuto una simile esperienza che sia lui a darti il suo sostegno, io posso solo parlarti di ciò che conosco: filosofia, religione, miglioramento interiore.

 

So che è difficile amare il tuo nemico, questo mi arrogo il diritto di dirlo poiché è cosa comune, ma non difficile, ma come ti ho scritto nell'altro post pensa a migliorare te! Se tu migliorerai te sensa altro scopo saranno gli altri a vedere la tua luce ed a riconoscere il loro errore, vivi felice, se ti può essere utile (con me lo è stato) liberati degli affetti famigliari, cerca il tuo bene. Gli altri non ti accetteranno, ti ostacoleranno, ma alla fine saranno loro a distruggersi. Ama tutto incondizionatamente e se odi qualcosa buttatici dentro, senza riserve.

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