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Figli di un Dio minore


phAcido

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Non mi è mai successo di pensare che vorrei essere diversa. Fino ad ora. Vedo le mie amiche che si stanno sposando, che hanno figli, vedo i miei genitori che per quanto non vadano d'accordo ci sono sempre l'uno per l'altro e noi figli per loro. Così le coppie divorziate ma che hanno i figli in comune. Delle mie ex nulla, qualcuna mi è rimasta amica alcune di loro si sono fidanzate con un uomo per paura di non avere una vita 'accettabile' e io qui sola a ricomporre i pezzi di una vita che a 30 anni mi sembra di dover ricominciare da capo e cosa mi succederà a 40 e a 50? Sola di nuovo, perché per quanto tu ci creda e faccia di tutto le relazioni finiscono, così come le amicizie e l'unica cosa che ti rimane sono i familiari. Le donne lesbiche a fatica si riconoscono tali, a fatica si accettano e iniziano una storia e/o una amicizia senza pensare che sia a tempo determinato, pensavo che potessimo cambiare noi le cose, la nostra generazione e invece ti ritrovi con un pugno di mosche e con sempre più lesbiche che ti dicono 'beh forse devo trovare l'uomo giusto' e invece di incazzarti l'accetti perché speri che un giorno quella persona capisca che magari sbaglia prospettiva. Ho sempre odiato i contratti, se fossi stata etero non mi sarei mai sposata, ma che abbiano ragione loro? che i contratti con finalità di generare sia la strada giusta? e che prima del matrimonio devi fare la divisione delle amiche? Ditemi vi prego che fino ad adesso ho avuto la sfortuna di vedere parte di questo mondo dove fai l'amante delle donne che stanno con uomini che non sopportano solo per potere essere accettate e ditemi che invece possiamo cambiare. Non dobbiamo solo volere riconosciuto un diritto ma prima di tutto costruire un modello di famiglia, relazioni di società che poi per forza di cose siano accettate, così come siamo -poco forti, autoghettizzanti, paurosi-non arriveremo da nessuna parte. Perché per conoscere una persona omosessuale devo per forza andare nei posti a tema, uscire con persone a tema per essere riconosciuta , perché per esibire il mio essere omosessuale orgogliosa dovrei tagliarmi i capelli e bruciare tutte le gonne e non deodorarmi e perché in un posto qualunque mi devo fare problemi nell'essere io?

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Sono più o meno nella tua situazione con la medesima età sulle spalle.

Ma non perché abbia a che fare con persone che mi "cambiano" orientamento sessuale perché sentono il fantomatico orologio biologico sempre più vicino, ma perché noto proprio una difficoltà generalizzata "umana" nell'investire nei legami umani, come se molte fossero affette dalla sindrome appunto delle "relazioni a tempo determinato" e c'è un'isterismo collettivo di massa nell'uscire ed avere conoscenze di "riserva" qualora le cose si facciano troppo impegnative.

Quindi come vedi la percezione della realtà è diversa a seconda delle esperienze personali, visto che io sto facendo la collezione delle trentenni o quasi che hanno proprio difficoltà a stili di vita un minimo stabili, ma che son stra-convinte della loro omosessualità/bisessualità.

 

Sul discorso del perché per conoscere persone omosessuali devi andare per locali omosessuali, è semplicemente perché dato che statisticamente siamo in numero assai inferiore rispetto alle eterosessuali, è comprensibile ricercare posti di aggregazione con maggior possibilità di non finire a sbattere il muso contro una etero (che poi, non è neanche tanto vero, dato che oramai i locali a tema son molto gettonati anche da eterosessuali sia donne che uomini).

E' solo la via più semplice, ma non è detto che sia quella giusta.

Riguardo al discorso dell'uscire vestita a "tema", ho notato invece che bene o male non esistono solamente lesbiche vestite con lo stampino, anzi, di omosessuali vestite in gonna o senza le all star ai piedi ne ho viste e conosciute parecchie.

Quindi su quello non mi farei problemi.

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Tu pensi che possano provocare "danni" le donne che fanno fatica a riconoscersi o vivere come lesbiche?

Te lo chiedo perché, al di là dello "scornamento" che può verificarsi a titolo personale (leggasi: si viene lasciate per unO o per il non sapersi accettare), penso sempre che persone così sceglierebbero vie alternative anche se fossero etero e quindi non lo reputo troppo un problema legato all'omosessualità femminile.

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Sul discorso del perché per conoscere persone omosessuali devi andare per locali omosessuali, è semplicemente perché dato che statisticamente siamo in numero assai inferiore rispetto alle eterosessuali, è comprensibile ricercare posti di aggregazione con maggior possibilità di non finire a sbattere il muso contro una etero (che poi, non è neanche tanto vero, dato che oramai i locali a tema son molto gettonati anche da eterosessuali sia donne che uomini).

E' solo la via più semplice, ma non è detto che sia quella giusta.

Riguardo al discorso dell'uscire vestita a "tema", ho notato invece che bene o male non esistono solamente lesbiche vestite con lo stampino, anzi, di omosessuali vestite in gonna o senza le all star ai piedi ne ho viste e conosciute parecchie.

Quindi su quello non mi farei problemi.

Non frainterdermi non sono contraria al fatto che esistano i locali a tema anzi, a me dispiace che se vai in un locale qualsiasi e fai un complimento ad una ragazza a volte diventi l'oggetto di schifo delle donne e l'oggetto di interesse degli uomini, certo mi dirai poi dipende dall'intelligenza delle persone che hai di fronte, ma se sei un pò timido(non è il mio caso) magari ti fai fermare anche da questo, ma è umiliante basterebbe un 'grazie ma non sono interessata'. Per lo stereotipo lesbica maschiaccio era il come ci vede la società assolutamente non come la vedo io, non era una critica, solo che in quanto femminile e lesbica mi devo sempre sentir dire 'non si vede' 'non l'avrei mai detto' 'sicura che non sei bisex?' e la mia amica che è bisessuale ma maschiaccio si sente dire il contrario.

 

 

 

 

Te lo chiedo perché, al di là dello "scornamento" che può verificarsi a titolo personale (leggasi: si viene lasciate per unO o per il non sapersi accettare), penso sempre che persone così sceglierebbero vie alternative anche se fossero etero e quindi non lo reputo troppo un problema legato all'omosessualità femminile.

le persone spesso scelgono la via più semplice e la vita etero dobbiamo ammettere che è più semplice da perseguire a livello sociale e per essere riconosciuti. A volte come dice nowhere la via più semplice e non costruire qualcosa che hai paura possa crollare. A volte è anche più facile non sentirsi diversi ma trasgressivi, fa più 'fico'. La definizione che ognuno da di sè tende a essere quello che per noi è migliore. Per me è essere come sono (e di questo devo ringraziare ogni santo giorno i miei genitori) per un altro è essere come vorrebbe essere. Io credo che spesso le persone indipendentemente dal proprio orientamento hanno difficoltà a non aderire a schemi dettati dal contesto in cui vivono e se non ci aderiscono si sentono in colpa. I magnifici sensi di colpa dettati da regole arcaiche che per quanto non pensi siano giuste ti penetrano come una coscienza che è sempre lì a non farti capire nulla di come sei a disprezzarti e a cercare di essere diverso

ps.ho fatto un casino con le 'quote' non ho letto le istruzioni

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ma è umiliante basterebbe un 'grazie ma non sono interessata'

...Questo succede anche nei locali a tema in cui trovi eterosessuali suddivisi in "donne etero che si scandalizzano" e "uomini che ti spintonano schifati quando fai notar loro che sei lesbica" (mi è accaduto veramente un paio di volte :rotfl:). Quando appunto, se vengono in locali notoriamente lgbt, non è che sia strano incontrar appartenenti alla categoria :rotfl:

Ma in quel caso, credo che la frase migliore per riassumere tale fenomeno è "la madre degli imbecilli è sempre incinta". :asd:

 

 


solo che in quanto femminile e lesbica mi devo sempre sentir dire 'non si vede' 'non l'avrei mai detto' 'sicura che non sei bisex?' e la mia amica che è bisessuale ma maschiaccio si sente dire il contrario.

Stereotipi, ahimé. Che non affliggono solamente la categoria eterosessuale, ma le stesse lesbiche che non ti riconoscono come una di loro. Fortunatamente però, sto notando che tale stereotipo sta andando lentamente ad essere meno pressante, quindi bene o male ormai se ne trovano di ogni tipo.

Certo, ci vorrà tempo prima che frasi come "non si vede" andranno a scomparire, ma già si da una mano alla causa facendo c.o. e dimostrando che non esistono solo gli stereotipi diffusi.

 

 

 


Io credo che spesso le persone indipendentemente dal proprio orientamento hanno difficoltà a non aderire a schemi dettati dal contesto in cui vivono e se non ci aderiscono si sentono in colpa

Credo che sia anche questo abbastanza "normale", nel senso che specie per quanto riguarda le minoranze, si sente la necessità di appartenere ad una categoria e i suoi eventuali stereotipi per un senso di appartenenza, per non sentirsi soli e accusare di meno il discorso del "minority stress".

Poi vabbè, in tutto questo ci sono ovviamente le eccezioni, cioè quelli che alla fin fine non riescono a stare in nessuno dei "due mondi", proprio perché non sentono di appartenervi e si ritrovano nel "mezzo".

 

Riguardo a chi sceglie la via più semplice dell'eterosessualità indotta, è una soluzione di comodo solo apparentemente.

Anche perché sono prettamente convinta che, sulla lunga distanza, si accusi in un modo o nell'altro la repressione della propria natura.

Insomma, è solo un modo per ingannarsi e preferisco sinceramente stare da sola ma vivere pienamente la mia natura che sottopormi ad una violenza del genere come cercare di trovarmi un partner maschile (ho già provato in passato e con risultati disastrosi).

Sarà anche per questo che io di mio ormai evito come la peste le etero-curiose o le tipe che non hanno le idee chiare sulla vita, visto che già questa è difficile di suo, che ci manca solo che metto al mio fianco una che non mi da sicurezze neanche sulle cose elementari

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nowhere pienamente d'accordo su tutto, anche sugli etero finto-tonti che al gay village(se pò dì?) non si capacitavano che eravamo lì per le ragazze, o un altro che sfotteva i 'froci' nel bagno(il mio pacifismo estremo lì ha vacillato in maniera tale da dichiararmi bipacifista).Il mio post voleva essere, ahimè, una nota di sfogo sarà il preciclo, che ultimamente mi prende a male. Lotteremo privatamente come sempre portando orgogliosamente(io la trovo una parola fantastica) il nostro essere e sorprendendo e perché no schifando(chi lo prova se lo merita) la gente nell'essere ovunque e sotto qualsiasi forma.

Pride and Disgust a tutti

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Ma figurati, sfogarsi può capitare, comunque almeno hai visto che determinate problematiche non sei l'unica a sentirle o semplicemente c'è chi ne ha paradossalmente di opposte alle tue, ma sempre problematiche sono :D

Ahimé poi tocca rimboccarsi le maniche e, passato il momento in cui si impreca fantasiosamente contro lo psicopatico il meraviglioso universo femminile, si prosegue per la propria strada mantenendo la propria identità.

E sperando che la prossima sul cammino possa dimostrarsi sana di mente :asd:

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lo psicopatico

:girldance:

 

 


E sperando che la prossima sul cammino possa dimostrarsi sana di mente

nel frattempo gioco pure il superenalotto che le probabilità sono uguali :D

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le persone spesso scelgono la via più semplice e la vita etero dobbiamo ammettere che è più semplice da perseguire a livello sociale e per essere riconosciuti. A volte come dice nowhere la via più semplice e non costruire qualcosa che hai paura possa crollare. A volte è anche più facile non sentirsi diversi ma trasgressivi, fa più 'fico'. La definizione che ognuno da di sè tende a essere quello che per noi è migliore. Per me è essere come sono (e di questo devo ringraziare ogni santo giorno i miei genitori) per un altro è essere come vorrebbe essere. Io credo che spesso le persone indipendentemente dal proprio orientamento hanno difficoltà a non aderire a schemi dettati dal contesto in cui vivono e se non ci aderiscono si sentono in colpa. I magnifici sensi di colpa dettati da regole arcaiche che per quanto non pensi siano giuste ti penetrano come una coscienza che è sempre lì a non farti capire nulla di come sei a disprezzarti e a cercare di essere diverso

ps.ho fatto un casino con le 'quote' non ho letto le istruzioni

 

Io in tutto questo cerco di essere ottimista, nel senso: come hai scritto anche tu ("se fossi stata etero non mi sarei mai sposata") esiste un qualcosa che va oltre l'orientamento, quindi per me il problema sono le persone che cercano le soluzioni di comodo e a prescindere dall'orientamento.

Sicuramente c'è una difficoltà di fondo, culturale o sociale che sia, ma è un problema presente tanto tra le etero quanto tra le lesbiche a mio avviso.

 

Che poi il mondo omosessuale constati di una fragilità di fondo - per mancata accettazione o il comportarsi in maniera opposta a quel modello standard che abbiamo davanti - è innegabile e anche deprimente sotto un certo punto di vista, più che altro perché spesso ci si sforza di essere ciò che non si è per amore/fedeltà/desiderio altrui di un figlio/etc.

Le relazioni durature son belle, ma sono dell'opinione che non facciano per tutti.

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confesso di avere un debole per le donne a cui piacciono gli uomini.

anche se ho smesso di credere valga la pena (provare ad) amarle, perché il rischio è sempre quello di imbattersi in quella che tu chiami "sfortuna": ma, forse, è soltanto un andarsela a cercare, e vai a capire perché.

non credo, però, possa significare soltanto cedere alla presunta convenienza di una vita "accettabile" la scelta di una donna di stare con un uomo, nonostante ami le donne. non credo, cioè, a questo "nonostante". non più, almeno.

una donna che cambia rotta nel corso della vita è semplicemente una donna che non è una cosiddetta lesbica.

ci sono donne alle quali, pur piacendo gli uomini, sono sensibili alle attenzioni di una donna che le desidera, al punto da divenirne amanti, più per l'impulso di un momento, dettato da chissà quale oscuro tornaconto, che per una chiara consapevolezza di chi o cosa desiderino accanto.

una donna che sa di amare le donne, di desiderare una donna e di voler condividere la propria vita con un'altra donna, a meno che non sia preda ancora di (tardivi?) astratti furori adolescenziali, escludo perciò possa tornare sui suoi passi. 

 

quanto al disagio nel frequentare luoghi designati alla frequentazione omosessuale, quando ci ficco il naso, sono vittima puntualmente della sindrome del cavolo a merenda.

condivido, perciò, i tuoi "perché" sul tema.

nessuna delle mie sudate storie, del resto, è mai nata lì.

ad alcune riesce facile, mettiamo - se po' di' - al 'gay village', incontrare la donna che farà battere loro il cuore, per una notte come per il resto della loro vita.

ad altre, no.

ciò non toglie, sia per le prime che per le seconde, che sia possibile essere quelle che si è.

 

sulla rivoluzione nel modo di concepire e vivere una relazione omosessuale, poi, pur essendo sul finire dei trenta, faccio ancora del mio meglio perché non sia soltanto un'idea.

e non credo affatto di essere la sola.

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Non credo che queste tue amiche facciano la scelta giusta, alla fine è solo una scelta di comodo che secondo me non porta a stare davvero bene. Una persona nel 2014 deve avere le palle di accettare il proprio orientamento e viverlo al meglio...altrimenti come pretendiamo che le cose cambino? Tu vai dritta per la tua strada e se dio vorrà incontrerai la persona giusta per te, vedrai.

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non credo, però, possa significare soltanto cedere alla presunta convenienza di una vita "accettabile" la scelta di una donna di stare con un uomo, nonostante ami le donne. non credo, cioè, a questo "nonostante". non più, almeno.
una donna che cambia rotta nel corso della vita è semplicemente una donna che non è una cosiddetta lesbica.
ci sono donne alle quali, pur piacendo gli uomini, sono sensibili alle attenzioni di una donna che le desidera, al punto da divenirne amanti, più per l'impulso di un momento, dettato da chissà quale oscuro tornaconto, che per una chiara consapevolezza di chi o cosa desiderino accanto.
una donna che sa di amare le donne, di desiderare una donna e di voler condividere la propria vita con un'altra donna, a meno che non sia preda ancora di (tardivi?) astratti furori adolescenziali, escludo perciò possa tornare sui suoi passi. 
 

bella analisi, più ampia e meno parziale della mia, poi dicono che non ha ragione house. Grazie

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Da uomo gay 30enne mi pongo gli stessi interrogativi. Ti guardi intorno e vedi un'estrema fragilità dei rapporti interpersonali, relazioni buttate al cesso al primo problema o per il primo ragazzo più carino e più giovane che ammica. Amicizie: impossibile riuscire a farne di nuove, un miracolo tenersi quelle storiche. Conosci decine e decine di omosessuali e ti rendi conto che di coppie che vanno avanti (sicuramente con alti e bassi) da anni con affiatamento ne esistono pochissime. Più cresci e più è facile trovare sesso, ma conoscere  uno che abbia voglia di conoscerti come persona davanti ad un caffè e provare a frequentarti per qualcosa di più sembra sempre più difficile. E allora viene da chiedersi se la nostra condizione non sia veramente una condanna alla solitudine. Anche io mi chiedo fra 20-30 anni dove sarò, chi avrò al mio fianco, spesso farmi queste domande mi fa paura...

 

Insomma... non volevo intromettermi in questa discussione o portarla fuori tema, ma ho empatizzato con quello che hai scritto e per questo volevo mandarti un abbraccio e un grande in bocca al lupo :-)

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Insomma... non volevo intromettermi in questa discussione o portarla fuori tema, ma ho empatizzato con quello che hai scritto e per questo volevo mandarti un abbraccio e un grande in bocca al lupo :-

Crepi :) e visto che siamo empatizzanti ricambio l'abbraccio e l'in bocca al lupo e rilancio con un bacio(da donna lesbica a uomo gay direi che mi sento molto tranquilla nel dartelo, ovviamente sulla guancia) è il tuo primo messaggio quindi benvenuto anche se io sono qui da troppo poco per mettere i festoni.

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Crepi :) e visto che siamo empatizzanti ricambio l'abbraccio e l'in bocca al lupo e rilancio con un bacio(da donna lesbica a uomo gay direi che mi sento molto tranquilla nel dartelo, ovviamente sulla guancia) è il tuo primo messaggio quindi benvenuto anche se io sono qui da troppo poco per mettere i festoni.

mi sa che ho letto male XD

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