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Figure di merda


freemysoul

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ne ho collezionate parecchie essendo spesso con la testa altrove. Quella proprio di m.....a è stata nel lontano 1995.

 

Ero animatore presso il Club Med di Monastir. Appena sbarcato arrivo al villaggio ancora chiuso ai turisti, mollo tutte le valigie e faccio il mio giro ispettivo per conoscere il villaggio. Camminando molto (ricordo era enorme) mi avvicino a guardare i campi da tennis. Ero molto distante dal corpo principale e mentre mi rendevo conto della lontananza mi è preso una forte ed inderogabile urgenza di andare in bagno (no plin plin). A chiappe strette e facendo attenzione a non gnoccolarmi addosso mi domandavo dove farla all'aperto in un posto a me nuovo come la Tunisia (stereotipi a go go).

 

Fortunatamente ho notato una struttura malconcia in latta (sempre dentro il villaggio) che assomigliava a un bagno delle dimensioni di un bagno chimico. Sono arrivato al photo-finish ed espletato. Nel mentre guardavo un piccolissimo lavabo in latta e mi domandavo se l'acqua fosse stata potabile, anche se non avevo sete.

 

Con un certo sconcerto mi accorsi che non c`era la carta igienica. L'inizio della tragedia.

 

Che cosa potevo fare visto la condizione splatter della cosa ? Mi sono detto ''beh mi pulisco con le mani e poi me le sciacquo''. Stavo per farlo ma ancora un neurone stava funzionando ed ho controllato che scorresse acqua. Infatti non scorreva. Preso dal panico, anche perchè dovevo ritornare per un incontro con il capo villaggio, mi sono tastato e l'unica cosa che potesse somigliare a un tocco di carta igienica era la mia carta di imbarco (volo Alitalia) in cartone. Ora non le fanno più.

 

Mi pulii per quanto potevo rischiando l'amputazione deretana. Tirai la catenella dell'acqua che ovviamente non usciva. 

 

Tra un bestemmione e l'altro, e la paura di essere visto uscire da lì perché il gabinetto era minuscolo ed intasato mi sono rivestito. Camminando velocemente ma con pudore (ne era rimasto poco) per andare a lavarmi prima di incontrare il capo villaggio, vedo un signore che si sbraccia in direzione del corpo centrale. Ero a metà e non mi aveva visto uscire dal cesso.

 

Mentre mi avvicinavo ho capito che era il capo villaggio. Non potevo parlargli in quelle condizioni dove attiravo già le mosche. Gli passai quasi vicino e in francese gli dissi che sarei arrivato subito e feci una tripla supercazzola in francese perché le palle non le so' raccontare.

 

Era già incazzato....iniziamo bene pensai. Torno in camera a incenerire il tutto e a pulirmi e mentre pensavo alla vicenda, mi è venuto in mente che la carta di imbarco recava '' Mr. A di Andrea e XXXXXXXXXXX il cognome ''.

 

Non potevo ritornare sul luogo 1) perché ero schifato e il tragitto era lunghissimo , 2) c'era sta cavolo di riunione con i capi servizio, compreso il capo sport.

 

Finì a ora tarda dove il capo sport che dopo la riunione si era fatto un giro dei campi da tennis che mi prese per parte e mi disse in francese : '' ora Monsieur XXXXXXXXXX vai a pulire quel disastro che hai fatto ''. Non avevo nè l'attenuante che fosse stato un turista perché il villaggio era ancora aperto, e nè l'attenuante che fosse un altro perché ero l'unico italiano nella struttura. Volevo sparire quando me lo disse.

 

Poi divenne il mio migliore amico dopo 5 mesi di stagione e da ubriaco raccontò al mondo di quando entrò nel cesso e vide la mia carta di imbarco a mo di cialda sul gelato. Risi come un matto, ne avevo combinate di cotte e crude durante la stagione, il pudore lo avevo perso da un pezzo. 

Edited by Andy42
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Ma tipo.. tenertela e tornare in camera?

 

già ero partito con lo stimolo e a metà viaggio non ce la facevo più....al cesso di latta ci sono arrivato in scivolata quasi disegnando la cartina geografica della Norvegia nella mutanda....non era plausibile uno sforzo del genere

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.... mi fai ridere Faby (non sono su '' Consigliamoci'')  è successo nel 1995, tensione e arie diverse fanno brutti scherzi...ma non ti è mai preso lo stimolo urgente e non preventivato di aaaare ? 

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Altra figuraccia (WARNING THE FOLLOWING CONTENT MAY CONTAINS ELEMENTS THAT ARE NOT SUITABLE FOR SOME ODIENCES. VIEWER DISCRECTION IS ADVISED)

 

Agosto 2008 presso ospedale del Cottolengo....dovevo essere preparato per l'operazione del giorno dopo alle emorroidi.

 

Era Agosto e solo in camera. Ad un certo punto entra un infermiere (credo) o un assistente, che con aria scocciata e rude mi spiega che mi avrebbe portato a distanza di 15 minuti tra un bibitone e l'altro una purga che dovevo bere per un totale di credo 2/3 litri (non ricordo bene, ma oltre a fare schifo, era al gusto arancia ma salato, ricordo che rimasi perplesso sulla quantità).

 

Iniziano i primi sciottini intervallati dai 15 minuti. Al quinto credo si affacciava sempre con aria scocciata e continuava a chiedermi : '' sente niente come stimolo ? '' - io, rispondo negativamente. '' Strano dice lui, dovrebbe già fare effetto '' con fare scocciato. Già lo stavo mandando a cagare.... ed arrivai dopo tempo alla fine della quantità di liquido che dovevo bere. Lui che era anche sudaticcio, continuava ad affacciarsi costantemente e chiedere se faceva effetto per andare di corpo. E continuava a suggerire pose da Kamasutra sul letto per fare più veloce.

 

Veloce ? ma se mi operano domani - pensai....boh

 

Alla ennesima sua ri-afacciata alla porta per controllare se ero andato in bagno, e al mio ennesimo no, disse : '' va bene, allora si metta sul letto tipo preghiera con il sedere in aria che la preparo ''. Quel preparare voleva dire che da lì a poco mi avrebbe rasato con rasoio bic blu, i peli del bus del cul.

 

Mi sono opposto dicendo che avrei fatto io ( per pudore) ma si è rifiutato perché la procedura non lo consentiva, per eventuali responsabilità di farsi male.

 

Ora sarà stata la posizione '' alla mecca '' o il tergiversare,  che durante lo sbarbamento sento che la purga sta facendo effetto. Ho i sudori freddi e di istinto stringo le chiappe. Lui sempre con aria scocciata mi disse :'' perché fa così, faccio male ?, guardi che la posso tagliare'' - '' No '' rispondo io, '' solo che mi sta facendo effetto la purga ''.

 

Ad un tratto ha cambiato tono di voce e sentivo che era diventata più acuta ed ansiogena, tranquillizzandomi che stavamo finendo, accelerando il tratto.

 

Sarà stato l'imbarazzo, o il fatto che fossi al limite e del suo repentino cambio di voce, che rilassai troppo le chiappe e la scena è stata tipo l'esorcista. Una esplosione di m.... liquida direttamente in faccia e pure sul soffitto dalla violenza.

 

Ricordo solo che scesi dal letto e mentre lui stava smadonnando, andavo verso il gabinetto con il camice mezzo aperto da dietro, cercando di tamponare con la mano, senza riuscirci ovviamente, scagazzando come un bambino, tra il letto e il bagno (circa 4 metri) sempre in camera.

 

Mentre mi liberavo, continuavo a dire che mi scusavo cento volte ma lo sentivo smadonnare e chiedere aiuto. Sono rimasto dentro per la vergogna 30 minuti prima di uscire.

 

Devo dire che quando uscii mi aspettavo il peggio e invece erano già passati a pulire per terra e le lenzuola oltre che altri punti. La Suora che gestiva il reparto mi chiese come mai e le spiegai tutto, compreso il fatto che secondo me, il tizio aveva avuto troppa fretta.

 

Lui lo rividi solo la mattina prima dell'intervento, dove doveva farmi una doccia anale. Gli ho detto che lo avrei fatto io (per pudore) e acconsentì a farmela da solo senza battere ciglio, stranamente ricordo che mi fece pena, oltre al mio imbarazzo. La sua voce era più docile.

 

Lo avrò dominato con la scagazzata in faccia.

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2010 al lavoro era uno dei mesi più caldi che ricordi.

 

Eravamo un gruppo un po' goliardico e c'era una strana e malsana cosa tra noi in ufficio, e cioè di salutarci mentre ci incrociavamo, oppure mentre uno raccontava un aneddoto divertente o una conquista, di darci una pacca con il dorso della mano sul pacco (non forte). A volte bastava far finta (solo il gesto) per produrre l'effetto di inarcare la schiena tipo gatto e far produrre un '' uahah '' al malcapitato. Quando non c`era l'effetto o si usciva con un '' e basta daiiii, che cazzo '' oppure con il ghigno (non mi freghi). Boh, strane cose di saldare amicizie tra maschi, ma anche per dire.......si stava esagerando.

 

Ricordo che entrai più tardi al lavoro, avevo un impegno, e trovai i miei colleghi quasi tutti proni su un tavolo a consultare delle tabelle e fogli e concentrati.

 

Riconobbi da dietro Mario, uno dei più simpatici, che quel giorno portava dei cacchio di pantaloncini tipo maratona (probabilmente per il caldo) e in posizione prona a gambe divaricate, si intravedevano quasi il collo di tacchino, con i suoi bargigli uscire.

 

L'occasione era troppo ghiotta e mi faceva ridere che le palle stavano uscendo dai pantaloncini, insomma era ridicolo. Mi avvicinai da dietro e mentre lui ancora prono, con la mano destra gli ciondolai le maracas tipo schiaffeggiandoli, dicendo '' Ciao Mariooooooo ''.

 

Mario, che poi non fu Mario, ma uno dei capi arrivati da Roma (da dietro sembrava lui) e di cui non sapevo nulla, puntò i piedi alzandosi sulle punte, ballonzolando il sedere pronunciando un suono gutturale, fino a quando si girò per capire stupefatto cosa stava succedendo.

 

Appena mi accorsi che non era Mario, la mia faccia da un ghigno a 36 denti diventò prima stupita, poi seria, mortificata e il ghigno aveva già preso il volo per il Kazakistan. Ricordo che guardai attonito i miei colleghi e due di loro erano viola in faccia e a stento stavano trattenendo una risata da aneurisma celebrale, tanto avevano la vena della tempia ingrossata.

 

Io riuscii solo a dire balbettando : '' eh..eh...mi scusi pensavo fosse Mario, da dietro, ogni tanto lo facciamo tra di noi ''

 

Anche lui viola, ma non dal ridere, forse anche per l'imbarazzo di essersi preso due ciaffoni leggeri sui testicoli davanti a tutti, urlando disse : '' e che cazzoooooo, ma voi vi toccate i coglioniiiii '' 

 

E io con quel poco di dignità rimasta pronunciai un :'' ehmmm, sì a volte per scherzo ''  e per salvarmi in corner andai via facendo finta di essermi scordato di prendere una cosa urgentintissima, seguito a ruota dai due colleghi che ormai stavano collassando dal ridere.

 

Alla fine tutto si concluse bene, alcuni avevano chiarito per me.....Morale, Mario quel giorno non c`era e quando lo venne a sapere ogni volta che mi vedeva al mattino mi chiedeva di suonargli i bargigli.

 

Il giuoco si interruppe e non lo facemmo più se non dopo anni di distanza per ricordare, ridendo, quell'episodio.

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fresca di due settimane fa: stavo bellamente camminando per i fatti miei sul pubblico passeggio (ed ero davvero contento quel sabato) quando ho visto due (ragazzo e ragazza, ma poco importa) limonarsi intensamente. Io, che quel sabato avevo dimenticato gli occhiali a casa, credendoli miei due amici mi sono avvicinato e ho detto (quasi urlando)  "stasera sono dei vostri!", riferendomi ad un invito dei due. Quando il tipo si è girato, incazzatissimo, mi sono reso conto che non erano i miei due amici, ma due che non avevo mai visto. Realizzata la FDM sono diventato viola, ho girato i tacchi e mi sono allontanato a passo di marcia. Sto ancora ridendo...

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  • 2 weeks later...

Incontro una amica un po in carne:
​-  Ciao come stai? Ma quando partorisci?

- Veramente mia figlia è nata il mese scorso...

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