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Discriminazione nell'ambiente lavorativo


StevenRob

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La prendo alla lunga, ho  sempre avuto un responsabile piuttosto antipatico e lunatico (nonchè cattolico/omofobo).

Nel gennaio 2013 ebbi una violenta discussione ( o meglio mentre io esponevo le mie ragioni , lui sbottò iniziando ad urlare , dandomi del fannullone ) che sfociò in una lettera di richiamo da parte della Direzione (dopo 25 anni di collaborazione con loro!)che appoggia in pieno il mio responsabile.

Ora è passato quasi un anno dall'episodio , ma lui mi tratta sempre in malo modo e con modi a dir poco indisponenti, dandomi lavori senza senso!

Potessi andarmene lo farei immediatamente ma a 48 anni suonati , pur provando al momento non mi si è presentata l'occasione.

Vorrei rivolgermi  a qualche associazione per vedere di tutelarmi  e potrei anche usare l'arma della discriminazione e delle molestie (in un certo senso penso che a causa di un C.O. all'interno dell'Azienda di un mio caro amico lui abbia fatto 1+1).

Cosa mi consigliate? L'idea di dare le dimissioni la vorrei tenere come ultima opzione.

Grazie.

Edited by StevenRob
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Ho una situazione simile alla tua, con la differenza che io sono molti più bravo del mio responsabile, e molte volte viene lui a chiedere come deve fare, ed io da " bastardo" rispondo semplicemente non lo so...:-) senza cattiveria, il mio consiglio visto la situazione in Italia per il lavoro, non licenziarti, dove vai vai ci sarà sempre qualcuno che rompe il cazzo, e non puoi licenziarti per questo, "magari e' quello che vuole", aspetta che prima o poi arriva l'occasione per " vendicarti" ciao e buona fortuna

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La prima cosa che mi è venuta in mente è consigliarti di lasciare il lavoro se non ti gratifica e ti senti discriminato... Tuttavia trovare un lavoro è difficile, a 48 anni poi non saprei, dipende dal campo in cui lavori e cosa sei disposto a fare. E' una brutta situazione... Rivolgersi ad associazioni è una buona idea ma non saprei consigliarti, lascio la parola ad altri più esperti :sisi:

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Ho una situazione simile alla tua, con la differenza che io sono molti più bravo del mio responsabile, e molte volte viene lui a chiedere come deve fare, ed io da " bastardo" rispondo semplicemente non lo so...:-) senza cattiveria, il mio consiglio visto la situazione in Italia per il lavoro, non licenziarti, dove vai vai ci sarà sempre qualcuno che rompe il cazzo, e non puoi licenziarti per questo, "magari e' quello che vuole", aspetta che prima o poi arriva l'occasione per " vendicarti" ciao e buona fortuna

Ti ringrazio per il consiglio razionale, ma purtroppo , benchè abbia digerito per lungo tempo questi atteggiamenti sono arrivato al capolinea.

Ripeto , l'idea di licenziarmi la tengo per ultima, ma se ci deve andare di mezzo la mia serenità  sono disposto a vender casa e affrontare le incognite di un futuro incerto ma di certo più sereno, in ogni caso avrei vinto io , non l'Azienda.

Grazie comunque 

Edited by StevenRob
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Purtroppo sul lavoro spesso è pieno di colleghi/responsabili idioti che prendono di mira, protetti dalla loro posizione. Se poi c'entra una specie di mezzo CO, allora magari le cose diventano più dure (non per niente viviamo in un Paese di finti buonisti/moralisti che poi sono i peggiori vermi del mondo). Rivolgerti a qualche associazione potrebbe essere utile, ma dipende quale. Nelle mie zone, per dirti, i sindacati prima di muoversi 1) vogliono che tu sia tesserato se no nisba 2)quel problema non lo devi avere solo tu ma dovete essere almeno in cinque o sei (ed è una bella presa per i fondelli, nelle realtà lavorative di 2-3 persone al massimo). Inoltre considera l'ipotesi che se ti rivolgi a chi di dovere, poi il suddetto "cafone" potrebbe fartela pagare in mille modi per lo sgarro subito, rendendoti ancora di più la vita difficile. In bocca al lupo, so che dirti "tieni duro!" suona un po' come una cavolata, ma sei davvero in una questione spinosa che spero tu riesca a risolvere per il meglio e al più presto.

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Grazie ragazzi , le vostre risposte confermano quello che già immaginavo, ovvero l'impossibilità di agire per far valere i miei diritti se no per una strada in salita e impervia!

@Kador88 , quando successe il fatto a gennaio 2013 a botta calda  alcuni colleghi si schierarono dalla mia parte tramite sms di conforto, ma quando chiesi una testimonianza in Direzione dell'accaduto mi ritrovai solo.

Penso a questo punto che cercherò di resistere e se proprio non ci riuscirò rassegnerò le dimissioni (precedute da lunghi periodi di malattia certificati nei momenti più caldi di lavoro, così magari il mio responsabile si renderà conto che non sono del tutto un fannullone, e lo farò solo perchè in quanto dipendente è l'unica arma che ho).

 

Grazie comunque a tutti

Edited by StevenRob
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  • 3 weeks later...

Riprendo il topic , perchè nella mia Azienda l'aumento contrattuale che mi spettava nella busta paga di gennaio è stato riassorbito , quindi niente!

La cosa strana che non è stato riconosciuto solo ad alcuni dipendenti.

Possono farlo?

Penso sia mobbing ma dimostrarlo è difficile.

Edited by StevenRob
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Carissimo, da quanto hai scritto tu non puoi dimostrare niente. E forse, per la verita, nemmeno tu puoi essere sicuro di essere discriminato o trattato male in quanto gay. A questo proposito vorrei chiedert: ma tu sei dichiarato, nel tuo luogo di lavoro? e pubblicamente? Perché questo punto è dirimente. 

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Carissimo, da quanto hai scritto tu non puoi dimostrare niente. E forse, per la verita, nemmeno tu puoi essere sicuro di essere discriminato o trattato male in quanto gay. A questo proposito vorrei chiedert: ma tu sei dichiarato, nel tuo luogo di lavoro? e pubblicamente? Perché questo punto è dirimente. 

Io personalmente non sono dichiarato , ma un mio ex  che lavora con me lo è , quindi in un certo senso è come lo sia...

Premetto che c'è un differenza da far finta di fare l'etero sventrapapere a non fare mistero delle proprie preferenze senza mettere manifesti :-) 

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Ma se non sei dichiarato, tu, come gay, come vuoi dimostrare di essere discriminato in quanto gay? È impossibile. Allora qualunque persona potrebbe pretendere di essere discriminata in base a delle supposizioni personali, e se tu ti licenziassi faresti una follia. E non vinceresti tu, perderesti invece. Anche e proprio se i tuoi sospetti sono fondati.

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Non so dirti di preciso, ma non mi sembra una politica corretta da parte dell'azienda quella di riassorbire l'aumento della busta paga solo di determinati dipendenti. Una domanda: per caso sai se il tuo ex l'aumento l'ha avuto? In caso contrario forse (ma dico forse grande come una casa) potresti dimostrare una specie di caso di discriminazione.

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Potrei stare sulle "scatole" a prescindere dalle mie inclinazioni sessuali ti pare? in più visto che so per certo di lavorare in un'Azienda dove il termine più elegante per descriverci è Pederasta o culattoni , in una causa per mobbing il fatto che sia omosessuale potrebbe essere utile, non credi?

Edited by StevenRob
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Non so dirti di preciso, ma non mi sembra una politica corretta da parte dell'azienda quella di riassorbire l'aumento della busta paga solo di determinati dipendenti. Una domanda: per caso sai se il tuo ex l'aumento l'ha avuto? In caso contrario forse (ma dico forse grande come una casa) potresti dimostrare una specie di caso di discriminazione.

No nemmeno lui , insieme ad altre 3 persone (Ragazze).

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Il mio consiglio e' quello di tenerti comunque il tuo lavoro bello stretto, da quanto ho capito e' un lavoro di ufficio, ti fai le tue ore e i tuoi giorni e avrai sempre i weekend liberi immagino...Capisco che questi siano terribili e tu ti sei stufato ma è meglio che fai buon viso a cattivo gioco e magari mandi in giro il tuo cv e vedi se qualcosa si sblocca ma in tempi come questi abbandonare il tuo lavoro lo sconsiglierei almeno che non era un lavoro da "schiavo" in qualche ristorante o negozio...

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Potrei stare sulle "scatole" a prescindere dalle mie inclinazioni sessuali ti pare? in più visto che so per certo di lavorare in un'Azienda dove il termine più elegante per descriverci è Pederasta o culattoni , in una causa per mobbing il fatto che sia omosessuale potrebbe essere utile, non credi?

 

Certo che lo credo: potresti stare sulle scatole a prescindere dalle tue inclinazioni sessuali. Ma allora usare la tua omosessualità per sostenere un'accusa di mobbing diventa autocontraddittorio.  

 

Ultima cosa: tu ti domandi se un'Associazione glbt potrebbe sostenerti nell'ipotesi di una tua causa o rivasa verso la tua azienda: no, non lo farebbe di sicuro. Ti faccio tra l'altro notare che l'espressione «non mettere manifesti», per dire che non sei dichiarato pubblicamente, è un'espressione offensiva per chi è dichiarato nella società. 

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Certo che lo credo: potresti stare sulle scatole a prescindere dalle tue inclinazioni sessuali. Ma allora usare la tua omosessualità per sostenere un'accusa di mobbing diventa autocontraddittorio.  

 

Ultima cosa: tu ti domandi se un'Associazione glbt potrebbe sostenerti nell'ipotesi di una tua causa o rivasa verso la tua azienda: no, non lo farebbe di sicuro. Ti faccio tra l'altro notare che l'espressione «non mettere manifesti», per dire che non sei dichiarato pubblicamente, è un'espressione offensiva per chi è dichiarato nella società. 

Era un modo di dire senza intenzione offensiva, ammiro chi fa C.O. pubblicamente ma difficilmente si comprende una scelta opposta come la mia.

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In teoria se un aumento contrattuale automatico viene "assorbito" è perchè

in precedenza si era preso un "superminimo riassorbibile" ( in pratica una

anticipazione di aumento )

 

Puoi chiedere ad un consulente del lavoro del sindacato di verificare

la busta paga per sapere se è legittimo ( nel tuo caso ) di per sé anche

atti legali o legittimi possono contribuire a costituire una ipotesi di mobbing

se mirati ad una sistematica umiliazione, ma certo è più difficile provarlo

( inoltre da sé non basta di sicuro...)

 

Si può essere discriminati se qualcuno ti ha sgamato o ha fatto outing

circostanza indiziariamente dimostrabile attraverso prese in giro, ingiurie

etc. ma in assenza di CO, Outing da parte di altri etc.

 

Beh non sei certo nella situazione di invocare la stessa tutela di chi

fa CO o è notoriamente gay

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- quanti dipendenti ha l'azienda ?

 

- nella tua azienda hai detto che i gay vengono chiamati culattoni o pederasti. il tuo ex che ha fatto CO anche in azienda viene chiamato "il culattone" in azienda o lui ha fatto CO ma in pratica nessuno accenna mai alla sua omosessualità ? da quanto tempo ha fatto CO il tuo ex ?

 

lavorare in un clima di lavoro in cui si sta male è una delle cose peggiori e può portare a varie malattie.

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- quanti dipendenti ha l'azienda ?

 

- nella tua azienda hai detto che i gay vengono chiamati culattoni o pederasti. il tuo ex che ha fatto CO anche in azienda viene chiamato "il culattone" in azienda o lui ha fatto CO ma in pratica nessuno accenna mai alla sua omosessualità ? da quanto tempo ha fatto CO il tuo ex ?

 

lavorare in un clima di lavoro in cui si sta male è una delle cose peggiori e può portare a varie malattie.

-60 Dipendenti circa in sede e centinaia all'esterno in veri presidi

-Il mio ex per molto tempo è stato chiamato con detti aggettivi , fino alla minaccia di una denuncia, adesso in ogni caso quando ci vedono insieme a volte la battuta ci scappa.

-Io non sto bene e la tentazione di mollare il colpo è molto forte, ma come qualcuno scrive, giustamente, dimostrare un mobbing è molto difficile e non so cosa fare....

Potrei stare a casa per un po ma cosa risolverei? 

Edited by StevenRob
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@StevenRobl

 

ideale per te sarebbe se trovi un altro lavoro in un posto non omofobo e sul nuovo posto di lavoro fai CO fin dall'inizio.

 

ciò però presuppone trovare innanzitutto un altro lavoro.

 

il tuo ex si trova a suo agio in quella ditta o se potesse cambierebbe anche lui datore di lavoro ?

 

per me solo prendere in giro qualcuno perchè reputato gay non rientra ancora nel mobbing. mobbing sono osservazioni costanti contro una persona con lo scopo di estrometterlo dal posto di lavoro.

Edited by marco7
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mobbing sono osservazioni costanti contro una persona con lo scopo di estrometterlo dal posto di lavoro.

E' esattamente quello che fá il mio responsabile con me! Edited by StevenRob
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@StevenRob

 

capisco, però tipicamente il mobbing è fatto in modo orizzontale tra colleghi e non dal capo verso un subalterno.

 

c'è chi definisce il mobbing come esclusivo attacco a una persona da parte di colleghi e non da superiori. normalmente un superiore non ha vantaggi a estromettere un suo subalterno. possono esserci naturalmente antipatie personali e altre cose ma di per se un superiore può contribuire a far licenziare una persona se vuole e non ha bisogno del mobbing per eliminare qualcuno. in italia però non so se si può licenziare come in svizzera.

Edited by marco7
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@StevenRob

 

io mi chiedo se non sarebbe possibile che tu hai un altro capo all'interno della tua azienda, se te lo concederebbero forse migliorerebbe qualcosa per te.

 

il tuo ex ha un altro capo e lui col suo capo ha problemi ?

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@StevenRob

 

io mi chiedo se non sarebbe possibile che tu hai un altro capo all'interno della tua azienda, se te lo concederebbero forse migliorerebbe qualcosa per te.

 

il tuo ex ha un altro capo e lui col suo capo ha problemi ?

L 'anno scorso avevo chiesto in Direzione di essere spostato in un altro ufficio a causa dell'impossibilitá di collaborazione con il mio diretto responsabile , per risposta otteni la mia prima lettera di richiamo con accuse a dir poco infondate ! Sono disperato , vedo le dimissioni sempre più l' unica via d' uscita da questo incubo! Edited by StevenRob
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Il mobbing non è affatto un comportamento che si riceve solo dai colleghi, ma molto più spesso si ha in presenza di una diversità di posizione e quindi da parte dei superiori a danni di uno o pochi subalterni. 

Spesso, come mi sembra in questo caso, queste vessazioni avvengono in maniera subdola. Questi atteggiamenti fastidiosi possono essere talmente all'ordine giorno che i tuoi colleghi li hanno accettati e non si schierano apertamente dalla tua parte probabilmente per evitare che il comportamento del tuo capo possa estendersi anche a loro (o magari alcuni sono persino solidali al tuo capo).

 

Dato che una situazione simile secondo me porta ad un deterioramento del proprio benessere e delle relazioni lavorative e che probabilmente dovrai lavorare fino alla pensione (sempre che non trovi subito un altro lavoro), devi cercare di risolverla.

Piuttosto che licenziarmi, io proverei a rivolgermi ad un sindacato e, se necessario, perseguirei questi comportamenti con delle azioni legali (fai una causa di lavoro ad esempio). Licenziarti vorrebbe dire fargli ottenere quello che vuole.

Penserei anche di rivolgermi ad un avvocato del lavoro per chiedere consigli sul da farsi.

Penso che ci siano tutti gli elementi per fare causa. Dovresti porre il problema però, a mio avviso, senza tirare in ballo la questione omosessualità e omofobia perché non farebbe alcuna differenza (sempre di mobbing si tratta) e in questo caso è difficile da dimostrare, dal momento che non hai fatto nemmeno CO a lavoro.

Edited by Lor24
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L 'anno scorso avevo chiesto in Ditezione di essere spostato in un altro ufficio a causa dell'impossibilitá di collaborazione con il mio diretto responsabile ,

 

È stata una mossa sbagliata, infatti hai avuto un richiamo. Dovevi, e forse in futuro potrai, trovare una motivazione 'positiva', o neutrale, altrimenti tu stesso li inciti allo scontro (e nello scontro tu perdi). Non c'è qualcuno che da altro ufficio possa richiederti? Non puoi lavorare (in senso metaforico), su tempi lunghi, in modo da procurarti qualche appoggio da altri uffici? Parli di presidi: non puoi cercare di farti trasferire in uno di essi?

 

 


vedo le dimissioni sempre più l' unica via d' uscita da questo incubo!

 

Devi assolutamente farti prescrivere dal tuo medico di base un farmaco che allenti la tua tensione e anche la tua paura (ce ne sono a bizzeffe, e l'umanità ne vive come di aspirine). Se hai qualche soldo fatti una terapia d'appoggio con un buon psicologo possibilmente gay friendly: possono bastare poche sedute. Se hai la possibilità di prenderti un periodo di aspettativa, di ferie, valuta la possibilità di farlo, ma con un piano per quel periodo. Non licenziarti perché commetteresti un errore (ovvamente, a meno che tu non abbia un'alternativa: in questo caso scappatene).

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La situazione è sicuramente spinosa, proverei forse un periodo di malattia nei momemti caldi come tu dicesti, seguito magari da voci (fondate o meno) di un tuo probabile cambio d'impiego.

È plausibile dopo ciò che il tuo responsabile ti recepisca meno ricattabile ed allenti un po' la morsa.

Se nessun tentativo da buon esito e puoi riuscire a mantenerti in altro modo meglio dare le dimissioni a testa alta, ma senza agitare troppo il calderone, e cercare una nuova occupazione, magari meno remunerativa e più umile ma più salutare.

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