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Italia in rivolta : cosa ne pensate?


Fabius81

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@Fabius81: Sul fatto che bisogni superare questa economia secondo me non ci piove mentre sarei molto scettico verso una nuova ventata di centralismo.

Certo non mi auguro un federalismo alla lega però sviluppare le autonomie locali laddove si può è positivo, aiuta aver maggior consapevolezza delle prorie azioni e sveltire la burocrazia in maniera significativa.

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Capisco avere diversi metri di misura ma dire che non ci vuole niente mi pare un'esagerazione quasi offensiva.

 

La signora che ha curato mia nonna fino alla sua morte, di provenienza ucraina, non la penserebbe di certo così, avendo dovuto in età già matura spostarsi in Italia lasciando a casa tutti gli affetti, compreso un marito ed i propri figli. Anche se non ha più problemi da tempo con l'italiano e passa spesso il Natale con noi, che nel possibile cerchiamo di creare un clima familiare, non è certo indifferente alla lontananza dalla sua casa, con tutto quello che rappresenta per lei.

Non puoi dire che non ci vuole niente a non vedere crescere i tuoi figli e a non poter stare accanto alla persona che ami, a meno che tu non viva solo per lavorare.

 

Se provi ad ascoltare qualche canzone di autori africani, spesso emiigrati in Francia e nel resto d'Europa ci troverai facilemte un amore profondo e immutato per il loro continente, la cui situazione fin fine gli ha costretti ad emigrare. Forse da loro dovremmo imparare un po' d'amore anche per il nostro, un amore costruttivo che ci porti a migliorarlo prima di scappare con facilità...

 

No, non hai capito cosa intendessi con quella frase. Ho scritto emigrare, in Italia, in città più evolute. Nel senso io italiana cambio città, in Italia. Questo intendevo. Posti che ancora si salvano, a mio avviso ci sono. Non saranno tanti, ma qualcuno c'è. E ho anche scritto che non intendevo generalizzare. E' logico che certa gente non si può muovere. Ma c'è tanta gente che si lamenta anche per niente. 

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Quale sarebbe l'alternativa ala protesta se siamo sotto ad un regime che nega perfino il diritto più elementare delle democrazie...ovvero la libertà di voto ( l'80% degli italiani chiede le elezioni e il nostro duce Napolitano si ostina a negarle dal momento che questo circo chiamato governo ha una maggioranza illegale, illegittima ed incostituzionale in un Parlamento di nominati e non di eletti ) ?

 

Malgrado molti lo criticano, secondo me Napolitano ha fatto più che bene ad entrare direttamente nella situazione politica, qualcuno non ha capito che l'Italia attuale è una sorta di Germania di Weimar al suo crepuscolo, dove la democrazia si sta reggendo appesa ad un filo, immaginiamo il votare ogni 6 mesi, prima o poi un colpo di stato è inevitabile.

Economicamente siamo arrivati ad un punto che lo Stato è talmente disastrato da non poter più salvare l'economia, dopo la II guerra mondiale aveva creato le "partecipazioni statali" che sono quelle che avevano fatto grande l'Italia e prodotto il boom economico, oggi non ha ne i soldi ne i mezzi per ricrearle. L'unica ancora di salvezza sarebbe per almeno 3-4 anni limitare al massimo le importazioni e produrre molto per l'esportazione, facendo accettare alle persone una drastica riduzione dei consumi interni, cosa molto difficile al giorno d'oggi.

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@Fabius81 Non me ne volere ma devo contraddirti e ti spiego per quali ragioni :

 

Napolitano dovrebbe essere il garante della democrazia, della Costituzione e dello Stato repubblicano, e come ultima cosa dovrebbe essere imparziale ma entra palesemente in contraddizione con tutti e tre i suoi compiti e con la sua prerogativa per il fatto che negando le elezioni e non ascoltando il popolo ma solo la UE, le banche e i partiti egli non sta esercitando la democrazia, ma solo il potere assoluto, sta violentando la Costituzione ed è egli stesso illegittimo ed incostituzionale dal momento che è stato eletto da un Parlamento incostituzionale a sua volta e composto da nominati dai partiti, sta giocando troppo a fare il dittatore, lui non è superiore al popolo ma ne è il sommo rappresentante in quanto se il popolo si rivolge a lui con delle richieste non è nelle sue facoltà decidere se prenderle in considerazione o meno, è tenuto ad eseguire in quanto una democrazia è basata sui cittadini e sul potere esercitato dal basso ed in quanto qualunque rappresentante deve farsi portavoce delle istanze di coloro che rappresenta, quindi non è nelle sue facoltà decidere autonomamente ( concetto valido per qualunque altro politico, che non è un tizio eletto perchè faccia i suoi comodi ma perchè dia voce ai suoi elettori)

La democrazia è vero, è appesa ad un filo grazie a lui e ai poteri forti che trovano la loro faccia istituzionale e presentabile in quegli apparati di potere, in quelle grandi aziende che sono i partiti e non è forzando un stabilità non voluta che si salvaguarda la democrazia....e per i colpi di Stato non temere, tutti sanno bene che sarebbe solo un inutile bagno di sangue...

 

Il boom economico non è stato solo grazie alle partecipazioni statali, ma anche grazie ad una corruzione, ad uno spreco, ad una " magneria " di Stato, all'affarismo, al compromesso e all'indebitamento seriale di cui oggi stiamo pagando le conseguenze, la radice del male dei giorni nostri, sia economico che morale, è da ricercarsi proprio in quei tempi che molti definiscono aurei, ma che in realtà erano tempi di assoluta mala-politica che hanno minato alle fondamenta l'Italia e gli italiani.

 

Per tornare ad una situazione normale non serve ne austerità, ne tasse, ne fiscal compact, ne prestiti internazionali a tasso d'usura, ne stabilità europea, servono politiche audaci, serve battere i pugni ed alzare la voce in quell'Europa per la quale ormai siamo solo un bancomat che sta per esaurire le riserve, serve privilegiare l'economia nazionale anche con misure protezionistiche e doganali ed uscire da questo euro che ci ha distrutto, serve come tu stesso hai detto limitare le importazioni ed aumentare le esportazioni e soprattutto serve abbandonare il libero mercato privilegiando un economia di Stato che favorisca la piccola e media impresa sulle quali l'Italia si regge in piedi a scapito delle multinazionali e delle logiche del profitto ad ogni costo.

Edited by Gabry18
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  • 4 weeks later...

Mi permetto di segnalare una breve di Natalino Balasso molto esplicativa:

Abbiamo rubato gli asciugamani negli alberghi, abbiamo rubato i posacenere nei ristoranti, abbiamo rubato le fioriere nella piazza del Comune. Abbiamo preso i soldi in nero, abbiamo pagato in nero, abbiamo affittato abusivamente appartamenti ad acclarati delinquenti, abbiamo intestato l'auto alla nonna, abbiamo truffato l'assicurazione con finti incidenti, abbiamo chiesto raccomandazioni, abbiamo evaso, truffato, mentito e corrotto.
Ora è tempo di dire basta a tutto questo marcio: scendiamo in piazza contro i politici.
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