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Roma e la GayStreet


Secondfloor

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Salve a tutti!

 

E' il mio primo post, io mi chiamo Alex e gestisco 2 piccoli hotel sulla Gay Street, sono molto orgogliosa di essere un membro attivo della comunità Gay romana e mi piacerebbe raccontarvi di più su chi siamo e cosa facciamo:

 

In via San Giovanni in Laterano, nel cuore di uno dei sette colli dell'antica roma e di fronte all'incantevole maestosità del Colosseo, nasce la gay street, zona franca dell’espressione di libertà, tolleranza e democrazia, nasce una nuova cultura dell’accoglienza, che si tramuta in passione.

L' area intorno al Colosseo è fin dagli anni '60 il luogo di ritrovo della comunità omosessuale romana ma nel 2007 il primo tratto di via San Giovanni in Laterano è stato ufficialmente battezzato come Gay Street.

Un'area pedonale, 300 metri di negozi, ristoranti e bar gay e gay friendly che fanno da scenario alle serate lgbt romane e che di giorno si trasforma in un vivace punto di incontro dove passeggiare, fare shopping e gustare le prelibatezze della cucina italiana.

 

Molti eventi vengono ospitati sulla Gay Street, dal semplice raduno sociale con concerti ed intrattenimento, a manifestazioni per i diritti della comunità LGBTQ, potete anche informarvi sul manifesto del Coming Out, icona della Gay street, sul sito, dove ci sono anche le foto degli eventi, anche la pagina Facebook è molto attiva e propone news su quello che accade nel nostro paese ed in generale nel mondo.

 

Inoltre proprio qui a Via San Giovanni in Laterano, hanno sede anche 1st e 2nd Floor, due piccoli boutique hotel, perle da gustarsi perché crediamo in un nuovo spirito di accoglienza proprio qui nella Gay Street, zona franca dell’espressione di libertà, tolleranza e democrazia, che si tramuta in passione. Come quella per le scarpe, tanto da aver battezzato le 5 special room con il nome “inquietante” dei calzari che hanno ispirato la pittrice Russa Inna Panasenko; o come quella per l'arte, tanto da ispirare i nomi delle 4 nuovissime suites del First Floor, dedicate a personaggi che con le loro opere hanno fatto la storia della cultura gay.

Dormire nel caldo abbraccio del “Decolté; osare nella suite “Spillo”, oppure ancora “minacciare” col “Tacco 12” e rompere le righe con la “Zeppa” o stupire con la suite “Stiletto” sono soluzioni diverse per ogni emozione e da oggi, dormendo nelle nuovissime suites si 1st Floor ci fa: innamorare con Saffo, scatenare con Freddy Mercury, ispirare con Michelangelo Buonarroti ed emozionare con Arthur Rimbaud... complici la notte ed i nostri servizi:
E una volta ritrovata l’energia per il giorno il boutique hotel dà la possibilità di prenotare anche una guida riservata per conoscere Roma e scoprire la sua vera natura, attraverso i circuiti meno turistici, ma più fedeli alla storia e al presente.
Per chi vuole vivere la città, seguendo la filosofia di eleganza anticonformista propria di Second Floor e First Floor, c'è anche la possibilità di inforcare la bici e partire.

 

Mi auguro di aver reso l'idea di questa realtà e di poter avere l'occasione di avere ospiti qui a Roma molti di voi viaggiatori!

 

Vi lascio la nostra pagina Facebook, se volete dare un'occhiata alle foto delle camere: https://www.facebook.com/SecondfloorBoutiqueHotelColosseo

 

Buona Giornata a tutti!!

 

Alex

 

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è una bella iniziativa, però per il mio punto di vista è eccessivo.
Perché credo che in una realtà di pari opportunità non ci sia bisogno di gay streets.

Preferisco invece che vi siano più locali, sparsi in città, stessa cosa per eventi, hotel ecc...

Ecco perché amo Bologna <3

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La realtà romana si sta sviluppando adesso in particolare, ci sono parecchi locali e sempre più serate dedicate ad un pubblico LGBTQ, tuttavia la Gaystreet, rimane un punto d'incontro, una tradizione, è aperta a tutti, non c'è l'ombra di ghettizzazione ed anzi, l'atmosfera che si respira è proprio quella di tranquillità, di poter vivere la propria vita sociale a 360gradi ^_^

Qui viene gente da ogni dove, in hotel abbiamo spesso, anzi spessissimo, coppie etero e famiglie che rimangono affascinate dalla normalità con cui si convive senza pregiudizio, ti assicuro che si tratta veramente di un posto magico!

 

E comunque, anche io amo Bologna ^_^

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Beh a me pare un'idea carina... Da un canto definire una zona "gay street" è un po' come definirla un ""ghetto"" a livello ideologico (stessa cosa che succede per le China towns etc), ma dall'altro anche definire locali (all'interno di una città ideale dove etero e omo vivono in armonia) "gay friendly" è un po' un processo di singling-out, non vedo molta differenza...

 

A me ricorda Shinjuku Ni-choume a Tokyo ma in versione aperta alle famiglie!

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SPAM->PUBBLICITA'!!! Come sempre si pensa ai gay solo per fargli spendere vagonate di soldi in 'boutique' o 'hotel' CUUL, anticonformista e di tendenza. Al tuo Hotel/Boutique non verrò mai, odio questa visione e sfruttamento dei gay in chiave neo-classista e neo-elitaria. Pensavo fosse un topic sulla gay street, vergogna per queste pubblicità adesca clienti!!  :angry:

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Ciao Il Romantico, mi dispiace che tu l'abbia vista così, io lavoro qui al Second Floor e sono molto orgogliosa di far parte di una vera e propria comunità, se andassi in vacanza da qualche parte, mi farebbe piacere sapere si più su quello che c'è da fare e probabilmente, mi andrei ad informare su luoghi per andare a dormire quanto più possibile gay friendly, per aggiungere al mio relax, anche la certezza di poter stare tranquilla con la mia ragazza in albergo. Per questo ho creato il post. 

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Beh a me pare un'idea carina... Da un canto definire una zona "gay street" è un po' come definirla un ""ghetto"" a livello ideologico (stessa cosa che succede per le China towns etc), ma dall'altro anche definire locali (all'interno di una città ideale dove etero e omo vivono in armonia) "gay friendly" è un po' un processo di singling-out, non vedo molta differenza...

 

A me ricorda Shinjuku Ni-choume a Tokyo ma in versione aperta alle famiglie!

 

Bellissima Shinjuku Ni-choume!! sono stata l'anno scorso e ho trovato che fosse un posto veramente divertente! Sei stato?

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Ehehehh trattasi di spam...

 

Puoi pubblicizzarti dove ti pare ma questo è un forum

E parlare del "proprio hotel fighissimo" NON Ê UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE.

 

Segnalo.

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Ehehehh trattasi di spam...

 

Puoi pubblicizzarti dove ti pare ma questo è un forum

E parlare del "proprio hotel fighissimo" NON Ê UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE.

 

Segnalo.

Forse ho sbagliato sezione, ma mi sembrava si parlasse di viaggi... quindi ho dedotto che divulgare info su un albergo Gay friendly, fosse in tema. Vorresti consigliarmi il modo migliore di intervenire qui sul forum, senza che risulti come spam?

Buona giornata!

Alex

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Cavolo sei un arrampicatore professionista di specchi?? XD

 

Gestisci un hotel e non sai come pubblicizzarti

E cosa sia un forum?? :o

 

Potevi semplicemente chiedere "cosa ne pensate della gaystreet di roma?"..

 

Per spammare esiste facebook! ;)

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Cavolo sei un arrampicatore professionista di specchi?? XD

 

Gestisci un hotel e non sai come pubblicizzarti

E cosa sia un forum?? :o

 

Potevi semplicemente chiedere "cosa ne pensate della gaystreet di roma?"..

 

Per spammare esiste facebook! ;)

:) ti ringrazio per quello che suppongo sia un complimento, stavo sul forum, ho visto la sezione viaggi ed ho pensato di iscrivermi e postare qualcosa su Second Floor. Non ho creduto che si trattasse di una caso di spam, poiché esiste una sezione apposita per viaggi ed itinerari, per spunti e riflessioni ne esiste un'altra... è tutto molto organizzato, inoltre, piuttosto che uscirmene con "cosa ne pensate della gaystreet di roma?" e poi comunicare un doppio fine, ho creduto che fosse più onesto dire subito quello che avevo da dire, probabilmente, non frequentando troppo i forum in generale, ho peccato di ignoranza sulla netiquette.

 

Grazie per il tuo messaggio di delucidazione comunque, io tenderei a lasciare e sarò felice di modificare, o cancellare il post qualora dovesse risultare inappropriato, magri dopo mando una mail agli admin per chiedere se conviene che sposti il post in qualche altra sezione, non ho alcuna intenzione di creare fastidi, siamo tutti sulla stessa barca!

 

Di nuovo buona giornata!

 

Alex

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@Secondfloor Non ci sono stato a Tokyo ma conto di andarci presto per approfondire gli studi di Giapponese ;)

 

Comunque è papale che sia pubblicità, ma a mio avviso inserita in un contesto "colloquiale" e interattivo, quindi non ci vedo nulla di male... sbaglio?

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@Secondfloor Non ci sono stato a Tokyo ma conto di andarci presto per approfondire gli studi di Giapponese ;)

 

Comunque è papale che sia pubblicità, ma a mio avviso inserita in un contesto "colloquiale" e interattivo, quindi non ci vedo nulla di male... sbaglio?

 

 

Esatto...inoltre è una pubblicità di un'attivita gay, mica del fruttivendolo omofobo sotto casa...

Io a Roma ci vivo e quindi non ho bisogno di hotel, ma se fossi un turista, dovendo spendere, a parità di prezzo preferirei sicuramente dare i miei soldi un hotel nel quale non venire trattato o guardasto male...cosa che mi è successa col mio ragazzo personalmente in un hotel al Circeo, inutile dire che gli ho buttato le chiavi sulla reception e li ho fanculizzati, però ho avuto la scocciatura di cercarmi un altro hotel in alta stagione... se ci fosse stato un hotel quantomeno friendly, e lo avessi potuto scegliere, non avrei avuto problemi simili.

 

p.s. comunque avete cacato il ca**o co sta stronzata del ghettizzarsi: da che Mondo è Mondo le minoranze si aggregano liberamente in base a nazionalità, interessi, ecc.... visto che siete ignorantelli approfondite la differenza tra "ghetto" e "giudecca", prima di usare il termine "ghetto" a sproposito.

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Perché credo che in una realtà di pari opportunità non ci sia bisogno di gay streets.

 

Ah beh per ragionando per ipotesi, in un Mondo perfetto non ci sarebbe nemmeno bisogno di mettere le inferriate alle finestre delle case, nè di mettere il bloccasterzo alle auto... nel mentre aspettiamo che tale perfezione si concretizzi, ci organizziamo come meglio si può... di fatto nella gay street un singolo è libero di guardare chi gli piace e magari anche provarci, cose che in una qualunque altra via lo esporrebbe a probabili situazioni di violenza verbale e/o fisica...

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@Secondfloor Non ci sono stato a Tokyo ma conto di andarci presto per approfondire gli studi di Giapponese ;)

 

Comunque è papale che sia pubblicità, ma a mio avviso inserita in un contesto "colloquiale" e interattivo, quindi non ci vedo nulla di male... sbaglio?

 

Tokyo è molto bella, se avrei mai bisogno di consigli su cosa andare a vedere, fammi un fischio! Io ho passato in tutto 10 giorni ed è veramente divertente!

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Esatto...inoltre è una pubblicità di un'attivita gay, mica del fruttivendolo omofobo sotto casa...

Io a Roma ci vivo e quindi non ho bisogno di hotel, ma se fossi un turista, dovendo spendere, a parità di prezzo preferirei sicuramente dare i miei soldi un hotel nel quale non venire trattato o guardasto male...cosa che mi è successa col mio ragazzo personalmente in un hotel al Circeo, inutile dire che gli ho buttato le chiavi sulla reception e li ho fanculizzati, però ho avuto la scocciatura di cercarmi un altro hotel in alta stagione... se ci fosse stato un hotel quantomeno friendly, e lo avessi potuto scegliere, non avrei avuto problemi simili.

 

p.s. comunque avete cacato il ca**o co sta stronzata del ghettizzarsi: da che Mondo è Mondo le minoranze si aggregano liberamente in base a nazionalità, interessi, ecc.... visto che siete ignorantelli approfondite la differenza tra "ghetto" e "giudecca", prima di usare il termine "ghetto" a sproposito.

 

Personalmente, come ho anche detto nei commenti prima, ho creduto che fosse anche un modo per informare, oltre che pubblicizzare, l'ho già ripetuto, io lavoro qui e conoscendo questa realtà mi fa piacere farla conoscere anche ad altri :)

Inoltre condivido il concetto di libera aggregazione, piuttosto che ghettizzazione, lo trovo più calzante anche al mio stato d'animo in questo contesto sociale.

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ciao Alex.

 

non entro nel merito della questione se l'intenzione del tuo topic fosse quella di fare pubblicità ai tuoi hotel oppure quella di fornire agli utenti del forum un'informazione utile oppure, ancora, tutte e due le cose.

 

semplicemente, vivendo a roma da diversi anni, conosco pure la famigerata gay street.

 

e francamente tutta la réclame che se ne fa da anni (e fuori da questo topic), a me sembra eccessiva: o, almeno, stride con l'esperienza che io ho vissuto e vivo dell'essere omosessuale. se può servire, preciso inoltre di non essere una vergine e di non temere il giudizio di chicchessia per il semplice fatto di essere una donna e, al tempo stesso, di desiderare in tutti i sensi un'altra donna accanto (o stretta o addosso) a me.

 

ammetto pure, poi, che sono state poche, in fondo, le serate trascorse da me, lì.

non senza aggiungere, però, che, se sono state poche, è perché le ho giudicate a un certo punto (molto presto) sufficienti a farmi ritenere la "gay street" (almeno la "gay street" degli ultimi sette anni) poco più che una trovata per svuotare le tasche a ragazzi/e, cui non mancano di certo quei cinque, dieci o venti e più euro da far finire dentro una bottiglia tra cicche spente male oppure in un piatto di non so cosa nel chiassoso via vai di chi si cerca con lo sguardo e raramente riesce a trovarsi.

più o meno come accade dovunque.

 

mi si dirà, ma che dici? io ho incontrato il/la mio/mia compagno/a, io lì mi diverto un mondo, io ho conosciuto un mucchio di gente, io ne ho vissute di storie nate e morte una notte, passando di là.

 

felice, nella misura in cui mi è possibile, per tutti questi "io". e felice pure, in misura ancora meno credibile, se tutti questi "io" verranno in massa, prima gli uni e poi gli altri, nei tuoi hotel.

ma il punto, per me, è un altro.

 

non credo che in via san giovanni laterano un omosessuale possa respirare quella libertà di cui scrivi, almeno non più di quanto se ne possa respirare a testaccio o al pigneto.

 

non credo che un omosessuale debba andare chissà dove per essere chi è.

 

a me la gay street è sempre sembrata meno che un puttanaio.

un pollaio.

 

d'accordo che agevolare l'incontro tra omosessuali può essere senz'altro un fine di cui posso ben comprendere la ragione. infatti, per esempio, non a caso sono qui.

però, da qui a far passare la "gay street" come se lì dentro si vivesse chissà quale rivoluzione o liberazione, mi sembra un'idiozia della peggior specie, un'idiozia paradossalmente ben ragionata.

 

va bene, sono un alieno in terra, anzi un'alienata da ricovero proprio ma, per me, quella strada non è diversa da tutti gli angoli di qualsiasi metropoli del pianeta terra, dove la notte si popola di gente che ama divertirsi o forse, meglio, "distrarsi".

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Alex_tenohsan

ciao Alex.

 

non entro nel merito della questione se l'intenzione del tuo topic fosse quella di fare pubblicità ai tuoi hotel oppure quella di fornire agli utenti del forum un'informazione utile oppure, ancora, tutte e due le cose.

 

semplicemente, vivendo a roma da diversi anni, conosco pure la famigerata gay street.

 

e francamente tutta la réclame che se ne fa da anni (e fuori da questo topic), a me sembra eccessiva: o, almeno, stride con l'esperienza che io ho vissuto e vivo dell'essere omosessuale. se può servire, preciso inoltre di non essere una vergine e di non temere il giudizio di chicchessia per il semplice fatto di essere una donna e, al tempo stesso, di desiderare in tutti i sensi un'altra donna accanto (o stretta o addosso) a me.

 

ammetto pure, poi, che sono state poche, in fondo, le serate trascorse da me, lì.

non senza aggiungere, però, che, se sono state poche, è perché le ho giudicate a un certo punto (molto presto) sufficienti a farmi ritenere la "gay street" (almeno la "gay street" degli ultimi sette anni) poco più che una trovata per svuotare le tasche a ragazzi/e, cui non mancano di certo quei cinque, dieci o venti e più euro da far finire dentro una bottiglia tra cicche spente male oppure in un piatto di non so cosa nel chiassoso via vai di chi si cerca con lo sguardo e raramente riesce a trovarsi.

più o meno come accade dovunque.

 

mi si dirà, ma che dici? io ho incontrato il/la mio/mia compagno/a, io lì mi diverto un mondo, io ho conosciuto un mucchio di gente, io ne ho vissute di storie nate e morte una notte, passando di là.

 

felice, nella misura in cui mi è possibile, per tutti questi "io". e felice pure, in misura ancora meno credibile, se tutti questi "io" verranno in massa, prima gli uni e poi gli altri, nei tuoi hotel.

ma il punto, per me, è un altro.

 

non credo che in via san giovanni laterano un omosessuale possa respirare quella libertà di cui scrivi, almeno non più di quanto se ne possa respirare a testaccio o al pigneto.

 

non credo che un omosessuale debba andare chissà dove per essere chi è.

 

a me la gay street è sempre sembrata meno che un puttanaio.

un pollaio.

 

d'accordo che agevolare l'incontro tra omosessuali può essere senz'altro un fine di cui posso ben comprendere la ragione. infatti, per esempio, non a caso sono qui.

però, da qui a far passare la "gay street" come se lì dentro si vivesse chissà quale rivoluzione o liberazione, mi sembra un'idiozia della peggior specie, un'idiozia paradossalmente ben ragionata.

 

va bene, sono un alieno in terra, anzi un'alienata da ricovero proprio ma, per me, quella strada non è diversa da tutti gli angoli di qualsiasi metropoli del pianeta terra, dove la notte si popola di gente che ama divertirsi o forse, meglio, "distrarsi".

 

Ciao Bastian,

 

preferisco rispondere io in prima persona a questo post, apportare il contributo anche della mia esperienza, come tu hai fatto con la tua. 

 

La Gay Street di Roma è una realtà nata nel 2007, quando l'allora sindaco di Roma, Gianni Alemanno, non ha potuto fare a meno di "ufficializzare" il fatto che quella stradina ai piedi del Colosseo, che già dai primi anni 60 era luogo d'incontro per la comunità omosessuale romana, sempre in gran segreto e sempre con grande paura, fosse diventata un vero e proprio luogo dedicato, in un certo qual senso, alla vita mondana della comunità LGBT, ma non solo, sono stati moltissimi negli anni e continuano ad essere numerosi, gli eventi a sostegno della lotta sociale per il riconoscimento dei diritti fondamentali che dovrebbero appartenere ad ogni cittadino, ma che agli omosessuali troppo spesso vengono negati.

 

Il Coming Out, primo dei locali apertamente gay nato su questa strada, è stato aperto nel 2001, ci sono stati molti ostacoli all'inizio, se cerchi su Google informazioni a riguardo, ti renderai conto che negli anni, sono stati tanti gli attacchi omofobi ed i tentativi al limite tra il violento ed il terroristico, di spaventare gli avventori di Via San Giovanni in Laterano, é mio parere che la tranquillità di cui tu parli, quando respiri la libertà in quanto omosessuale a Pigneto, o a Testaccio, sia il risultato del coraggio anche di chi ha creduto in un progetto come quello della Gaystreet.

 

E' un luogo dove ci sono tante persone, dove ognuno cerca qualcosa di diverso, io qui ho trovato molto, dei cari amici in primo luogo, qualche storia/storiella? Anche... è capitato anche questo, ma soprattutto, spesso, anzi spessissimo, trovo la tranquillità di poter vivere una realtà dove incontrare persone con esperienze simili alla mie, al di là del divertimento (e devo ammettere che di serate divertenti ce ne sono), ci sono anche le discussioni, la condivisione, ci sta anche il conoscere essere umani che ti assomigliano ed ovunque ci stanno, anche al Pigneto, a Testaccio, a San Lorenzo... vero! Verissimo! Eppure dipende anche dal background, se la condizione (e ti prego passami il termine orrendo) di omosessuale è accettata dalla propria famiglia, nel proprio contesto sociale e via dicendo, io da fortunata, ho conosciuto molti ragazzi e ragazze che lo sono stati meno e che qui trovano un angolo di serenità, in mezzo al casino forse, ma un casino che li rassicura e dove sono parte di un qualcosa e non al margine di altro.

 

In ogni caso, è bello vedere le cose da differenti punti di vista e ti ringrazio per aver contribuito a questo post con un'esperienza personale e così ben argomentata, spero che anche il mio punto di vista ti abbia detto qualcosa come il tuo ha fatto con me.

 

Buona giornata.

 

Alex

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anche a me fa piacere tu mi abbia dedicato una risposta, @Alex_tenohsan.

 

di certo, la gay street è stata e può essere, per un omosessuale, ancora oggi, come dici tu.

 

e sono solita osservare attentamente la realtà di ciò che mi circonda e, di certo, le bombe carte lanciate qualche anno fa non mi lasciarono indifferente.

 

mi sono fatta l'idea, però, che la maggior parte dei/delle frequentatori/frequentatrici della gay street venga lì non perché abbia a cuore il riconoscimento dei suoi, ancora negati, diritti.

 

purtroppo a me, dalle poche notti in cui mi sono affacciata in via san giovanni laterano non me n'è venuto, evidentemente, un accrescimento del mio senso di appartenenza alla comunità lgbt.

 

e, credimi, sono la prima a dolermene. perché proprio non mi riesce di credere sia sufficiente passeggiare a petto in fuori lungo una strada dedicata alla comunità lgbt per sentirmi al posto "giusto".

 

la mia omosessualità, da che ne ho coscienza, è forse stata da me così serenamente compresa, accettata e vissuta fino a oggi, che non ho sentito mai e continuo a non sentire la necessità vi sia una strada dedicata a "quelli e quelle come me".

ovvio, mi dico, i più giovani (ho 38 anni) possono senz'altro apprezzare quello che a me lascia, invece, piuttosto indifferente.

 

proprio perché, da sempre, credo che la diversità del mio orientamento sessuale non sia qualcosa per la quale io possa essere additata o giudicata strana, malata, inferiore o degenerata, i miei simili restano tutti gli esseri umani.

e i numerosi amici/amiche etero, incontrati nel corso della mia vita, e per i quali la mia omosessualità è un fatto che riguarda la mia identità e la mia sacrosanta libertà di esprimerla e di viverla, sono stati e sono, da sempre, ai miei occhi e al mio cuore la conferma vivente di questo "credo".

 

per me, tutte le strade sono buone per essere chi sono, tutte le me stesse che sono.

 

comunque, una prossima volta che passo, magari ti vengo a cercare.

 

buona giornata anche a te.

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Al di là di tutta questa fuffa sulla necessità di gay street o meno, sulla necessità di negozi specializzati, hotel a tema ecc ecc...

Nel merito delle cose, come vi sembra la gay street di Roma?

Io ci sono stato a fine agosto. Ok, periodo peggiore per testare un luogo di aggregazione in una città che ad agosto si svuota, ma di fatto la famigerata gay street è una vietta di 200-300 metri con qualche bar, hotel, negozietto di cavolatine, gelateria e stop. E poi un abnorme numero di persone di età media adulta ma non vecchi che stanno lì a passare il tempo.

 

Non lo so, mi aspettavo qualcosa di più per la capitale. Credevo in una passeggiata, un viale, e trovo una viuzza...

 

Qualcuno può smentirmi o darmi ragione, magari vivendo a Roma o avendola vista anche il resto dell'anno? Forse mi sono perso una parte della gay street? 

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Alla fine si tratta di un punto di ritrovo centrale, a costo zero in quanto di libero accesso, in una bella zona, nel quale passare qualche serata, specialmente nei weekend di bella stagione, niente di più, e niente di meno... ovvero non è nè il top dell'aggregazione che qualcuno esalta, ma nemmeno inutile come altri sostengono... a noi che viviamo in città ci sembra tutto scontato, ma magari ne avessero, nelle cittadine di provincia, di gay street...

 

Comunque, da vecchio frequentatore di altri luoghi di movida romana, posso affermare che la libertà di stare mano nella mano o di baciarsi che si ha in quei 200 metri di strada, non la si ha dio certo a campo de' fiori o a san lorenzo, dove anche un gesto come quelli sopra è sufficiente per far scattare un'aggressione...nella gay street è invece una rarità incontrare gente omofoba, perchè chi odia i gay nemmeno ci passa.

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