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vorrei raccontare la mia storia


Lori

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Buongiorno a tutti/e,

 

sono nuova del forum, ho notato che le persone iscritte sono tutte molto giovani, ed io invece ho 57 anni,

 

Ho scoperto da pochi mesi le mie inclinazioni verso le donne, dopo aver avuto una vita abbastanza intensa di relazioni con i maschietti. Dopo l'ennesima delusione, una mia amica che da una vita, pur essendo sposata, ha una storia di tanti anni con una donna, ha cominciato a corteggiarmi, forse anche per gioco.

 

Lei aveva da poco lasciato questo suo grande amore e probabilmente ripeto per gioco, anche perchè siamo amiche da tanto tempo, ha cominciato, tramite FB a corteggiarmi ininterottamente per ore ed ore. Un po per curiosità, un po per rispetto all amicizia, rispondevo alle sue richieste, fino al punto che mi sono trovata talmente presa di testa, che quando mi ha chiesto di uscire non ho rifiutato. Il primo bacio e da li mi si è aperto un mondo a me sconosciuto.

 

Non vorrei dilungarmi, ma da li al ns incontro piu completo c'e voluto poco tempo. Devo dire che io non ho avuto nessuno shock e probabilmente ero talmente convinta di quello che stavo facendo che mi è sembrata la cosa piu normale del mondo.

 

L unico problema è che lei ha una mente troppo incasinata,  pensa alla sua ex e chiede a me aiuto e pazienza, dato che ora ha perso la testa per me.

 

La situazione in cui ora mi ritrovo è che la ns storia e  fatta di messaggi telef e chat con incontri ogni due settimane perche comunque lei ha una sua vita e pure io anche se sono libera sentimentalmente parlando e lei che fa alti e bassi di umore e ogni tanto si tira indietro probabilmente presa dai suoi rimorsi e ripensamenti e quando si rende conto che anche io do segni di cedimento, torna a recuperarmi di corsa.

 

Mi sono innamorata perchè come tutte le donne a noi parte prima la testa e si sa se qualcuno ti entra nella mente.....

 

A volte vorrei tentare di chiudere sta storia, ma mi domando che ne sarà di me, mi guardo intorno e vedo un mondo nuovo, ma dovessi pensare ad una storia  con una donnam come la vorrei vivere io (seria, coinvolgente, con degli interessi in comune di viaggi, di divertimento etc), dove vado a sbattermi la testa?  Avrei bisogno di confrontarmi con donne che hanno le mie stesse idee.

Scusatemi per quanto mi sono dilungata.

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ciao Lori.

 

non credo di avere le tue "stesse" idee, ma sono donna, una donna a cui viene e riesce naturalmente, una tantum, di amare un'altra donna, e ho 38 anni.

 

mi sembra di aver capito che l'amica di vecchia data con la quale hai scoperto, come la cosa più "normale" del mondo, la tua inclinazione sessuale nei confronti delle donne, sia pure una moglie.

 

immagino quanto possa essere dura arrivare a una consapevolezza del genere, in età matura, quando magari si è pure già sposate o addirittura insieme mogli e madri; però, francamente, mi ritrovo puntualmente spiazzata ogni volta che sento una storia simile a quella della tua amica. insomma: dalle tue parole, la definisci confusa, in preda a continui alti e bassi, per non dire dei rimorsi che il fatto di vivere, in pratica, due vite parallele, penso sia inevitabile talvolta la tormentino (ci racconti della sua "ex" come del "suo" grande amore, quasi rimuovendo dal racconto o relegando comunque nel brevissimo spazio di un accenno la non secondaria figura del marito: il che, se non mi permette di giudicare, mi spinge però a includere nella scontata metafora di una vita "doppia" e conseguentemente, secondo l'abusato principio geometrico del parallelismo, a declinare il - forse triste - caso della tua amica). 

 

a dirla tutta, non mi capacito si possa essere così indulgenti verso se stesse/i o, forse, così rassegnate/i alla propria infelicità o, forse ancora, così banalmente meschine/i da tenere in piedi un matrimonio con chi dovrebbe conoscere di noi, non dico: ogni poro, ogni piega, ogni ferita, ogni anfratto, ogni segreto, ma quanto meno cosa ci attrae, ci eccita, ci prende, ci fa perdere la testa, ci fa battere il cuore. perciò, comprendo quell'insoddisfazione che, mi sembra, tra le tue righe sia, infatti, l'umore che tutte le tiene insieme.

perché, sì, dici che ti è "partita" la testa, fai intendere che era inevitabile tra voi andasse a finire dove forse, invece, è soltanto cominciata e a me, persino a me che sono qua, dietro uno schermo, è difatti arrivato qualcosa di questa inevitabilità.

allo stesso tempo, però, con una serenità che non so se attribuire più alle tue esperienze di vita e agli insegnamenti che evidentemente devi averne tratto o più a una qualità o una costanza del tuo carattere e che mi sembra, in ogni caso, indice di un certo tuo distacco nei confronti della storia, affermi di guardarti intorno, di vedere un mondo "nuovo" e di desiderare di condividere questo mondo "nuovo" con una donna con la quale costruire una relazione "seria" e "coinvolgente": una donna della quale mi sembra, al momento, tu riesca a parlare soltanto in termini di assenza.

 

ho l'impressione, perciò, che quello tra te e la tua amica di vecchia data sia stato come un passaggio. necessario, fondamentale per te, non so e non voglio dire per lei.

forse vivrete in clandestinità fino alla fine dei vostri giorni incontrandovi una volta ogni due settimane, forse un giorno lei lascerà il marito, e non soltanto la "ex", per condividere un'esistenza degna di questo nome con te, forse domani vi guarderete in faccia e vi farete una bella risata tornando a essere più semplicemente l'una amica dell'altra. però, puoi levarmi soltanto tu dalla testa che qui non si tratta di prevedere. piuttosto, di sapere già. e, semmai, di non sbattere la testa sul muro di tutte le cose che si sanno già. e che a tanti di noi capita, purtroppo, di ripetere soltanto.

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Bastian,

Prima di tutto devo ringraziarti per la risposta. L ho dovuta rileggere due volte e non mi basteranno perché molte volte la rileggero,

Hai sicuramente centrato molti argomenti, tra i quali come si puo vivere una vita con marito e amante per più di ventanni senza prendere una decisione finale e sopravvivere nella mediocrita.

Hai anche centrato anche quando dici che la figura del marito molto marginale infatti lo è, sicuramente il marito sapeva fi questa inclinazione della moglie.

 

La grande storia d amore con l altra è finita da qualche mese ed ora dopo una corte serratissima ci sono io, che sono entrata nella sua vita a provocare un caos peggiore, tengo a precisare che e lei che mi ha cercato molto insistentemente, forse per gioco o forse prrcdimostrare a se stessa che puo ancora amare un altra donna.

 

Purtroppo invece a differenza di quanto scrivi sono parecchio coinvolta in questa storia a metà, che vorrei vivere al 100% ma che non potro mai.

Ecco perché cerco di distaccarmi un po per quanto posso. La paura c'e specialmente se penso a cosa ne sarà di me.

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Purtroppo invece a differenza di quanto scrivi sono parecchio coinvolta in questa storia a metà, che vorrei vivere al 100% ma che non potro mai.

Ecco perché cerco di distaccarmi un po per quanto posso. La paura c'e specialmente se penso a cosa ne sarà di me.

 

... allora, forse, è il caso di dirsi: mai dire mai. e senza riserve. punto.

intendo: credendo, senza riserve, sia possibile un esito della vostra storia diverso da un continuo compromesso, da un'attesa dopo l'altra, da un abbraccio a luci spente. 

perché se, altrimenti non lo credi possibile, se la tua scelta sarà alla fine di non prenderne una, lascerai andare avanti per inerzia la tua storia, pur sapendola dannata già sul nascere.

ma io, anche quando la cosa non mi riguarda, non smetterò mai di pensare che non esiste paura che tenga, quando e laddove amore ci muove.

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Non ho parole per ringraziarti, la penso decisamente come te, ecco perché malgrado tutto continuo sulla strada che ho intrapreso, consapevole, comunque, di alcuni (parecchi) limiti.

 

Meglio rischiarsela e provare emozioni che morire dentro per la paura di provarle.

Mi fa bene parlarne. E un po come una liberazione.

Grazie ancora. Mi piacerebbe scambiare idee e consigli con tutte voi.

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ciao Lori.

ovvio che ti auguro di ricevere anche altre e diverse opinioni da parte tanto di altre quanto di altri utenti, perché no.

 

io però torno sulle mie parole perché, da quello che hai appena scritto, mi viene il dubbio di non essere stata chiara.

per me, non si tratta di concedersi o meno le emozioni che ora stai vivendo sulla tua pelle: quelle, in ogni caso, credo sia inevitabile ti tocchino, dato il tuo dichiarato coinvolgimento.

io volevo provare a ragionare, piuttosto, sui "limiti" della storia: se un amore è evidentemente impossibile, cioè se almeno una delle due persone coinvolte in una qualsiasi storia sa già che uno o più dati ostacoli è da escludere siano superabili, mi domando se abbia un senso condannarsi, in un certo senso, a una storia d'amore cui è stata negata dal principio ogni crescita e, così, ogni futuro o se la scelta più giusta, almeno per la persona tra le due più libera da impedimenti, non sia piuttosto osare tagliare corto per poter desiderare, magari, un/a compagno/a che non ci renda, anche se involontariamente, schiavi dei suoi limiti.

 

ovvio che sei tu e soltanto tu a dover valutare se continuare su questa strada, assumendoti il rischio che ne consegue: ovvio, pure, che posso soltanto immaginare cosa significa vivere per la prima volta una relazione amorosa con una donna a 57 anni, ma che, di fatto, non lo so, né lo saprò mai (immagino, per esempio, che la paura di perdere chi ci fa sentire vivi possa essere persino più devastante di quanto non lo sia a quaranta, e ancora meno a trenta...).

semplicemente, però, poiché mi ostino a credere nell'amore, e nella sua somma potenza, mi piacerebbe sapere che credi, e lei con te, possa esserci, per voi, un futuro insieme - intendo realmente, sotto lo stesso tetto.

perché la passione, anche la più sconvolgente tempesta dei sensi, tutto il sentire degli amori impossibili, a me, francamente, non hanno dato altro, in fondo, che intensi, bellissimi per carità, ma ricordi.

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Tutto vero, chiaramente mi sono spiegata male, vivere una storia cosi intensa, senza la speranza e senza un progetto e disumano, e significherebbe essere veramente masochisti, sia io che la mia compagna, magari a giorni altalenanti, parliamo, magari senza approfondire di un ns eventuale futuro, in fondo, sono pochissimi mesi che siamo insieme, io essendo molto realista capisco le difficoltà, specialmente per lei che tra l'altro abita, in una realtà di provincia, mentre io vivo a Roma, oltre a tutti gli ostacoli di cui ho parlato nel primo messaggio.

Quello che mi lega a lei, e la voglia che sento in lei di cambiare la sua vita, risulterà probabilmente un utopia, lo metto in conto, ma ora come ora voglio vivere questa storia, pur sapendo come dici tu che potrebbero rimanermi solo dei ricordi.

 

Voglio anche metterci come dici tu, che alla mia età, pur essendo io molto giovanile, cosa potrei aspettarmi di vivere nel futuro, ora che cosi tardi ho scoperto la mia vera indole?

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