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Omosessualità nella società


Luca1919

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So che il titolo è molto ampio, ma io voglio concentrarmi su di un aspetto particolare: l'omosessualità e la sua subordinazione all'eterosessualità, la sua categorizzazione. Di questo mondo cambierei tante cose e tante cose cambieranno. Sono sicuro che l'odio ingiustificato per gli omosessuali, bisessuali e transessuali col tempo (decenni) diminuirà fino a sparire. Quello che non so se mai sparirà è il rapporto di "secondarietà" dell'omosessualità rispetto all'orientamento etero. Mi spiego meglio con qualche esempio: quando due genitori hanno un figlio, nessuno immagina quali saranno i gusti (non sessuali) relativi a qualsiasi cosa del bambino. Eppure si dà per scontato che al bambino piaceranno le ragazze. Nel senso: magari si prende in considerazione l'ipotesi "gay", ma non viene realmente concepita come possibile. Per spostarci ad altri ambienti: nel cinema, esiste la tematica gay. Ma non esiste quella etero, solo perché è scontata! In tv: le pubblicità trasmettono sempre un messaggio di famiglia "tradizionale" (quanto odio questa parola) composta da mamma, papà e figli. Mai che si veda una famiglia gay. E se anche si vedesse, fin'ora si è sempre trattato di pubblicità che sottolineano la loro apertura (da ricordare Ikea che diceva "siamo aperti a tutte le famiglie") e che secondo me non fanno altro che fare una categoria a parte delle varie famiglie "alternative". Forse è un discorso un po' contorto e poco chiaro. Ciò a cui auspico è di vedere un giorno il mondo in cui la parità esista per davvero; in cui al nipotino la nonna chieda se è fidanzato, non se ha la ragazzetta; in cui al cinema la coppia non è sempre etero, senza che poi il film venga catalogato come "a tematica omosessuale"; in cui non ci sia bisogno di fare coming out perché tutti danno per scontata la tua eterosessualità, ma dove basti semplicemente dire di stare frequentando una persona, aldilà del sesso. So che è un'utopia, proprio perché la mia tesi iniziale è proprio questa: non avverrà mai. Voi che dite? Sono io, o questa secondarietà c'è davvero? E secondo voi sarà mai superata?

Edited by Luca1919
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Sì, è vero. Ma io facevo riferimento non tanto ai diritti espressi dalla legge, quanto proprio alla mentalità delle persone. Si riuscirà mai a cambiarla?

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Io una volta cosí senza pensarci ho chiesto ad un conoscente

"hai la ragazza o il ragazzo?"

La risposta:

"che??? Ahahahahh mica sono frocio! Ahahahhh"

 

-.-"

 

 

No non cambierá mai..

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Io una volta cosí senza pensarci ho chiesto ad un conoscente

"hai la ragazza o il ragazzo?"

La risposta:

"che??? Ahahahahh mica sono frocio! Ahahahhh"

 

-.-"

 

 

No non cambierá mai..

 

Purtroppo è proprio questo che intendevo...

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PietroUomoDiPietra

So che è un'utopia, proprio perché la mia tesi iniziale è proprio questa: non avverrà mai. Voi che dite? Sono io, o questa secondarietà c'è davvero? E secondo voi sarà mai superata?

 

Fin quando la riproduzione sarà considerato un aspetto "nobilitante" della sessualità, questo atteggiamento non cambierà neanche a piangere. Le cose cominceranno a cambiare VERAMENTE solo quando la gente (etero o gay non fa differenza) arriverà a vivere VERAMENTE la propria sessualità senza alcun senso di colpa, di "sporcizia" e tutte queste grandi balle che ci inculcano fin da piccoli allora cambierà anche la mentalità con cui viene valutata la vita sessuale, di qualunque tipo essa sia.

 

Ci vorrà ancora un bel  po' di tempo - anche tra di noi. Basti pensare ai non pochi pregiudizi riguardo, ad esempio, il frequentare locali, saune, orge ecc. che, guarda caso, vengono visti sempre come un po' "degradanti" per tutta un'assortimento di motivi (diciamo pure: di scuse come quella del "sono rapporti senza amore, solo corpo, carne e dolore" ecc) ma dei quali non viene mai fornita alcuna spiegazione razionale (che peraltro sarebbe difficilissimo da trovare visto che, in effetti, non sarebbe altro che il cercare la "spiegazione" di un TABU...). Diciamo che un due o tre secolucci non ce li toglie nessuno...

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in cui al cinema la coppia non è sempre etero, senza che poi il film venga catalogato come "a tematica omosessuale"

 

Piuttosto direi: "Quando vedremo un film con protagonisti omosessuali

in cui non sia la loro sessualità la tematica del film?"

Finora l'unico film così che ho visto è stato "Plata quemada":

su una coppia di gangster omosessuali.

 

 

in cui non ci sia bisogno di fare coming out perché tutti danno per scontata la tua eterosessualità, ma dove basti semplicemente dire di stare frequentando una persona, aldilà del sesso. 

 

Su questo non sono d'accordo.

Il coming out esisterà sempre: l'unica differenza sarà il timore delle reazioni.

Semmai è l'omofobia a farci dire: "frequento una persona"

invece di farci fare coming out :)

 

 

 


Quello che non so se mai sparirà è il rapporto di "secondarietà" dell'omosessualità rispetto all'orientamento etero.

 

Quello che non sparirà è il fatto di essere minoranza: ma anche i mancini sono una minoranza

e la maggioranza degli utensili sono fatti per i destrimani

e rimangono ancora delle discriminazioni contro i mancini nel linguaggio ("right" per dire "giusto" o "sinistro" per dire "inquietante")

e in passato hanno subito molte angherie e abusi correttivi...

però sinceramente mi pare che oggi la "secondarietà" dei mancini sia irrilevante per loro, pur rimanendo una minoranza.

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Sono sicuro che l'odio ingiustificato per gli omosessuali, bisessuali e transessuali col tempo (decenni) diminuirà fino a sparire

Spero che i tempi siano anche piu brevi, altrimenti per me sarà troppo tardi :( , diminuirà ma non penso che sparirà del tutto: come ci sono i maniaci, continuerà ad esserci una piccola quantità di omofobi

 

 


Mi spiego meglio con qualche esempio: quando due genitori hanno un figlio, nessuno immagina quali saranno i gusti (non sessuali) relativi a qualsiasi cosa del bambino. Eppure si dà per scontato che al bambino piaceranno le ragazze. Nel senso: magari si prende in considerazione l'ipotesi "gay", ma non viene realmente concepita come possibile. Per spostarci ad altri ambienti: nel cinema, esiste la tematica gay. Ma non esiste quella etero, solo perché è scontata! In tv: le pubblicità trasmettono sempre un messaggio di famiglia "tradizionale" (quanto odio questa parola) composta da mamma, papà e figli. Mai che si veda una famiglia gay.

Invece questo stà già cambiando nel senso che, pur restando sempre minoranza, con le problematiche connesse, la realtà omo sta diventando sempre più visibile, quindi kle persone in generale e i genitori più avveduti mettono in conto questa ipotesi, con ciò che ne consegue

nel cinema e TV esiste la tematica gay ma negli ultimi anni ci sono sempre più personaggi gay e lesbo anche in film e fiction che non trattano di essa, nella pubblicità italiota è ancora tabù

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Su questo non sono d'accordo.

Il coming out esisterà sempre: l'unica differenza sarà il timore delle reazioni.

Semmai è l'omofobia a farci dire: "frequento una persona"

invece di farci fare coming out :)

 

No, aspetta, mi sono espresso male. Col dire "Frequento una persona" non volevo assolutamente intendere il nascondere il sesso di questa, per paura delle reazioni, anzi, l'esatto contrario! Quello a cui faccio riferimento è l'utopia (o comunque qualcosa distante ancora molti anni dalla nostra realtà) di un mondo in cui a te, un ragazzo di 17 anni, non ti chiedono se hai la ragazza, ma se sei fidanzato! Cioè, intendevo qualcosa aldilà del sesso, che di per sé non è rilevante! Nascondere è proprio l'esatto contrario di quello che intendevo, mi sono espresso male. Di conseguenza, in un mondo in cui la gente non prova sensazioni differenti a seconda del sesso della persona con cui stai, non hai nemmeno bisogno di fare coming out! Cioè, se alla gente non cambiasse nulla se io gli dicessi che sto con uno, non avrei bisogno di fare coming out! Non sarebbe proprio sensato! Per esprimere meglio il concetto: nel mondo attuale, non è che tu te ne esci coi tuoi amici dicendo: "Oh ragazzi, sono etero". Allo stesso modo, nel "mio" mondo, non avebbe senso dire: "Oh ragazzi, sono gay", poiché alla gente immaginaria che popola questo mondo non cambia assolutamente nulla se stai con un ragazzo o una ragazza, perciò basterebbe dire che ti stai sentendo con uno.

 

Quello che non sparirà è il fatto di essere minoranza: ma anche i mancini sono una minoranza

e la maggioranza degli utensili sono fatti per i destrimani

e rimangono ancora delle discriminazioni contro i mancini nel linguaggio ("right" per dire "giusto" o "sinistro" per dire "inquietante")

e in passato hanno subito molte angherie e abusi correttivi...

però sinceramente mi pare che oggi la "secondarietà" dei mancini sia irrilevante per loro, pur rimanendo una minoranza.

 

Qui sono d'accordo con te: è ovvio ed è giusto l'essere una minoranza. Ma sono una minoranza anche i biondi, quelli con gli occhi verdi, quelli alti oltre 1,90 metri, i mancini come dici tu, quelli con la voce nasale o non so cos'altro aggiungere. E come non c'è discriminazione per loro, non ci deve essere per noi. E la discriminazione secondo me va aldilà del dire: "No, mi fai schifo". Per me è discriminazione anche dire "matrimonio omosessuale". Cioè, sempre nel mio immaginario mondo bellissimo, c'è il MATRIMONIO, punto. Tra uomo e donna, tra donna e donna, tra uomo e uomo. Ovviamente attualmente si deve parlare di matrimonio gay, altrimenti la gente nemmeno immagina che gli sposi hanno lo stesso sesso, però spero che in futuro, se mai saranno legali, si potrà dire "matrimonio", punto. Ed era solo un esempio :)

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Quello a cui faccio riferimento è l'utopia (o comunque qualcosa distante ancora molti anni dalla nostra realtà) di un mondo in cui a te, un ragazzo di 17 anni, non ti chiedono se hai la ragazza, ma se sei fidanzato! Cioè, intendevo qualcosa aldilà del sesso, che di per sé non è rilevante! Nascondere è proprio l'esatto contrario di quello che intendevo, mi sono espresso male. Di conseguenza, in un mondo in cui la gente non prova sensazioni differenti a seconda del sesso della persona con cui stai, non hai nemmeno bisogno di fare coming out! Cioè, se alla gente non cambiasse nulla se io gli dicessi che sto con uno, non avrei bisogno di fare coming out!

 

 

 

Ma perché nella tua Utopia le differenze sono annulate invece di venire valorizzate?

 

Quando ero a Berlino la gente mi chiedeva di dove fossi originario

e io rispondevo tranquillamento di essere Italiano:

non mi interessava fare "coming out" sulla mia nazionalità

e non mi interessava se la maggioranza non doveva dire: "Sono tedesco!".

 

Se non hai complessi riguardo alla tua identità e non hai paura delle reazioni degli altri

non vedo per quale motivo fare coming out dovrebbe essere vista come una cosa negativa.

 

Credo fosse il simpatico Rossi Marcelli ad aver detto:

"Il mio è un matrimonio e non un matrimonio gay

perché quando parcheggio l'auto il mio è un parcheggio

e non un parcheggio gay" :)

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Mi sfugge il dramma del post. Al massimo finirà come i mancini, ma la categorizzazione esisterà sempre, senza che questa comporti discriminazione o handicap. Probabilmente se l'umanità si spingerà verso una facilitazione estrema delle nascite si renderà superfluo l'orientamento sessuale visto che verrebbe a mancare l'obbligo dell'altro sesso. Insomma solo in una società e in un contesto in cui i figli si possono "fare in laboratorio" sarà possibile eliminare "l'handicap" eterno dell'omosessualità .  A nessun genitore fregherebbe più dell'orientamento sessuale dei figli se tanto la procreazione e i nipotini saranno comunque garantiti.

 

Prima di questa utopia (che vedo comunque fattibile in tempi ahimè molto lontani), però ci sarà sempre una certa preferenza 'naturale' per l'eterosessualità del figlio. Cambierà solo che non se ne farà più un dramma.

 

 

@Almadel nell'ultimo 007 il cattivone era gay ed anche nei Pirati dei Caraibi in teoria Jack Sparrow è gay.

 

@Pietrouomodipietra Qualche volta dovresti fare il ragionamento contrario e chiederti se magari la tua epoca e/o il tuo vissuto ti ha portato ad alleggerire troppo certe visioni e concetti. Per quel che vedo nel futuro la gente sentirà più l'esigenza di crearsi famiglia,, stabilità e 'semplicità'.

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ed anche nei Pirati dei Caraibi in teoria Jack Sparrow è gay.

 

Non ho visto i film che citi, ma Wikipedia dice che Jack Sparrow sia etero

e non ci sono conferme neanche su Raoul Silva;

anche se sembrano piuttosto ambigui.

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@Almadel: 
Perché mi dici che "nel mio mondo" le differenze sono annullate? Io non intendo assolutamente questo :) Intendo semplicemente che, essendoci la totale ed effettiva parità, prima che nei diritti proprio nella testa delle persone, non hai la necessità di ritrovarti a 15 anni (per dire) a pensare che ti piacciono i maschi, a compiere un percorso interiore per poi trovare il coraggio di dirlo ad una persona, poi ad un'altra e ad un'altra ancora, fino a che non lo sanno tutti. Per me il coming out è questo e spero che un giorno non ce ne sarà più bisogno, ma non fraintendermi. Dico ciò, non perché non ci devono essere differenze, ma perché l'aspettativa su di te non sarà l'essere etero, ma sarà assolutamente vaga, e tu arriverai con l'età a dire quale sesso ti piace, se non tutti e due, senza crescere con l'idea "etero".

@Ilromantico
Il "dramma" del post non è la categorizzazione in sé, quanto la subordinazione della categoria "omosessuale" a quella "eterosessuale". La differenza tra matrimonio e matrimonio gay. Film e film a tematica gay. Adozioni e adozioni gay. Coppie e coppie gay. Porno e porno gay. Ovviamente alcune differenze ci DEVONO essere! Però, a mio parere, sarebbe più giusto togliere l'appellativo "gay" a tutte le cose non-etero. Quando parliamo del matrimonio non parliamo di "matrimonio etero". Stessa cosa per il matrimonio tra due uomini e due donne. E' un matrimonio, non un matrimonio gay. Questo intendevo :)

Edited by Luca1919
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Lo disse lo stesso Depp scherzando. Ovviamente non ha potuto confermarlo, ma è lui che alla fine recita e nei film è palese che sia gay.

 

Raoul Silva fa una battuta inequivocabile all'interno del film e mi pare che comunque fu confermato che era il primo cattivone gay di James Bond.

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Di film in cui l'omosessualità dei protagonisti è integrata

in una storia che non tratta temi specificatamente gay se

ne iniziano a vedere, se ne parlava a proposito de Le temp

qui reste di Ozon ; potrebbe valere anche per il rifugio sempre

di Ozon sulla maternità

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PietroUomoDiPietra

@Pietrouomodipietra Qualche volta dovresti fare il ragionamento contrario e chiederti se magari la tua epoca e/o il tuo vissuto ti ha portato ad alleggerire troppo certe visioni e concetti. Per quel che vedo nel futuro la gente sentirà più l'esigenza di crearsi famiglia,, stabilità e 'semplicità'.

 

A me sa tanto che invece andranno sempre più a gambe all'aria e che quello che in futuro diverrà il concetto di "famiglia" sarà molto diverso da quello che è stato in vigore finora. E ci sono motivi piuttosto fondati per pensarlo. Già oggi le famiglie hanno in comune con quelle anche solo di quand'ero bambino io giusto il certificato di matrimonio.: per il resto non potrebbero vivere più diversamente di così.

 

Comunque la famiglia, nel discorso che ho fatto non c'entrava UN BEATO NULLA ma trovo piuttosto significativo che TU lo abbia tirato in ballo. Vien quasi da dire: come volevasi dimostrare... nonostante io non volessi dimostrare proprio nulla.

Quello che ho detto è che in pratica la sessualità, nonostante le disinvolture più o meno spettacolari (e di facciata...) dei giorni nostri, se non viene in qualche modo,  anche remotamente, "giustificata" dal fatto che "dopotutto serve alla nostra riproduzione" la gente ANCORA OGGI, nonostante tutti i cambiamenti culturali degli ultimi cinquant'anni, non riesce a "sconsacrare" veramente la sessualità e a viverla VERAMENTE senza sensi di colpa e in piena libertà come si fa, per rendere l'idea, con il mangiare, dove ognuno semplicemente mangia quel che cavolo gli pare senza che (quasi) nessuno abbia da ridire (e anche questa è comunque una libertà recente!).

Il giorno in cui questo accadrà veramente (e non è un giorno per nulla vicino) allora non solo la gente non avrà più DAVVERO nulla da ridire sulla sessualità degli altri, quale che sia, ma non avrà più neppure bisogno di "giustificarla" ai propri stessi occhi con la foglia di fico del "però serve a riprodurci". Perché semplicemente non si porrà più alcun "però" rispetto al quale sentirsi in dovere di fornire alibi e giustificazioni. Omosessualità, eterosessualità, bisessualità saranno semplicemente altrettanti "cibi" di cui ognuno si approvvigionerà secondo necessità e gusti propri, punto.

 

E' inutile dire che, fino a quel giorno, continueranno ad esistere sessualità di "prima scelta" e di "seconda scelta" rispetto alle quali incasellare a loro volta la gente in persone di "prima scelta" e di "seconda scelta" a seconda non solo di con chi va ma anche di cosa fa...

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Te lo ripeto, sono pensieri tuoi, non verità più giuste e/od oggettive. Sin dall'antichità esiste il mercato consumistico del sesso, possono esserci stati secoli più proibitivi eppure è una cosa che la gente ha sempre fatto. Ora non ti viene il dubbio che se l'uomo avesse voluto avrebbe sdoganato il sesso libero da secoli? Il moralismo assoluto è sbagliato, ma non è che la morale se la sono inventata dal giorno alla notte tanto per fare i bacchettoni, evidentemente si è creata per questioni pratiche e questioni più profonde. L'aspetto pratico per evitare che tramite il sesso libero si espandessero malattie veneree e soprattutto gravidanze indesiderate (non essendoci una certa cultura contraccettiva...) e l'aspetto profondo in quanto il sesso si scontra con la sfera dell'intimità dell'amore e dei sentimenti. Oggi giorno molte cose sono cambiate, non c'è più il problema dell'aspetto pratico e la morale è più comprensiva, eppure la differenza tra il "sesso" e il "fare l'amore" sta sempre lì, questo perché i sentimenti alla fine non dipendono dalla morale, ma sono naturali e spontanei.

 

Se andassimo davvero nella direzione che credi che motivo avrebbe avuto la comunità di lottare per i diritti? Saremmo potuti rimanere agli anni 80 e far sesso con tutti in libertà, ed invece la comunità vuole di più e pensa a progetti più duraturi e ampi di un paio di orgasmi.   

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Lo disse lo stesso Depp scherzando. Ovviamente non ha potuto confermarlo, ma è lui che alla fine recita e nei film è palese che sia gay.

Non film non mi pare proprio gay poi non ci prova mica con una donna???

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Sì, ma era pur sempre un pirata... non si poteva certo dichiarare ;) (comunque ripeto è una cosa che si fece sfuggire Depp, non è oggettivamente dimostrabile, anche se l'effeminatezza del personaggio è evidente...così come quella di Spongebob...)

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Alma tu vedi pochi film ^^
Prendi l'opera omnia di Lifshitz
Ci sono anche opere molto leggere, per esempio la serie di Donald Strachey (genere giallo/mistery)
Anche Ozpetek ha usato l'omosessualità come caratteristica del personaggio, anche in Magnifica presenza, ma pure precedentemente direi

Se parliamo di film di genere (avventura, noir, fanascienza, horror) la presenza di protagonisti gay è molto scarsa, qualcosa si trova in personaggi di secondo piano, quando invece parliamo di commedia o drammatico, la frequenza sale

Edited by Krad77
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Se parliamo di film di genere (avventura, noir, fanascienza, horror) la presenza di protagonisti gay è molto scarsa

 

Si vede però nelle serie TV, American Horror story, Torchwood etc.

 

Insomma se si ritiene che l'omosessualità emerga solo come tema

a sé, non si coglie l'evoluzione degli ultimi 15-20 anni, certo in Italia

magari si tende a non vederla perchè la nostra vita non è cambiata

come all'estero...ma non è così.

 

L'omosessualità integrata in storie  o narrazioni generiche è lo

specchio dell'integrazione degli omosessuali in quella società.

Questo non delinea scenari utopici, ma un fenomeno reale e

concreto di progressiva integrazione, in cui la specificità gay

viene declinata meglio a 360°

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PietroUomoDiPietra

Te lo ripeto, sono pensieri tuoi, non verità più giuste e/od oggettive. 

 

Anche i tuoi sono pensieri tuoi. Cosa c'entra? Io sono dell'idea piuttosto che tanti gay (o bisex) se dovessero davvero vedere la sessualità come una cosa qualsiasi senza alcun bisogno di "sacralizzarla" (viverla iin maniea "pura", "incontaminata", "solo attraverso relazioni vere" ecc. ecc.) si troverebbero non meno nei pasticci che gli etero se a questi, tanto per dirne una, gli si facesse notare (dati alla mano) che la sessualità e il fare sesso non c'entra NULLA con la procreazione e metter su famiglia ma possono essere vissuti liberamene per i fatti loro senza alcun problema. Gli etero mi verrebbero a ribattere "ma così è da depravati, da animale,da irresponsabili" ecc. ecc. Ma di fatto non è che i gay mi verrebbero a dire cose diverse.

E per un buon motivo: ancora oggi nessuno, a parte scienziati antropologi ed etologi che lo devono fare per forza altrimenti il loro mestiere diviene privo di senso scientifico, riesce ad accettare VERAMENTE che noi, nonostante tutte le nostre peculiarità (e mi verrebbe pure da dire: anzi, PROPRIO PER QUELLE), in effetti siamo SOLTANTO degli animale. A partire, non a caso, proprio dal come facciamo sesso. Se tu provassi a registrare (solo audio) un amplesso di qualunque tipo tra persone e lo confrontassi con un'analoga registrazione della copula tra vari mammiferi, li troveresti acusticamentemente sorprendentemente (o forse dovrei dire: INQUIETANTEMENTE) simili.

 

La verità è che noi non siamo ancora maturi per accettare il fatto che siamo SOLTANTO animali pensanti e null'altro di più rispetto agli altri mammiferi e questa immaturità la si vede proprio nel fatto che la gente si sente quasi in "dovere" di giustificare la propria sessualità ogni volta che la esercita (anche quando si masturba da sola a casa propria). E finché questa sessualità non verrà "sconsacrata" una volta per tutte, questo andazzo continuerà a tempo indefinito, con tutto quel che ne segue, compreso il dover combattere per "diritti" che per altre cose, ugualmente animali e ugualmente "sporche" neppure si pongono. O, almeno non mi risulta che esista una necessità, per dirne una, di combattere per il diritto di andare a cagare: uno prende,va al cesso e la fa, Punto e a capo...

 

Se non hai capito quello che ho detto ti basta rileggerlo. Se invece hai PAURA di capire quello che  ho detto allora lascia perdere: non ho intenzione di cambiare le tue idee ma non ho nemmeno intenzione di farmi cambiare le mie da te! :-)

 

Aggiunta (da fonte letteraria insospettabile: Diario di una maitresse americana) Il sesso e l'amore non c'entrano niente tra di loro e dire "fare l'amore" piuttosto che il dire "fare sesso" è soltanto il tentativo di "nobilitare" un termine con un altro stabilendo una connessione che, in effetti, è completamente arbitraria. Amare è una cosa e fare sesso (anche quando lo chiami "fare l'amore") è tutt'altra. E lo diceva una persona (la tenutaria di un bordello) che evidentemente un po' di esperienza in merito era stata per mestiere costretta a farsela. Certo, poi mi verrai a dire: "a perché,  tu dai retta alle puttane?" E certo che gli do retta: esattamente perchè NON VOGLIONO dargli retta gli altri su una cosa per la quale si strapperebbero le orecchie pur di non sentire alcunché che minacci la loro "nobilitazione" del sesso che in effetti è tanto falsa quanto il su presupposto che esso sia, di natura, "ignobile".

Edited by PietroUomoDiPietra
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Non è che sono pensieri "miei", sono i pensieri di una maggioranza. Ora capisco la voglia di ribalta dei mondi 'alternativi', ma è un po' come se tu ti stessi lamentando che la maggioranza della popolazione sia etero. Per quanto tu non veda nobiltà nel sesso, non puoi davvero credere che la maggioranza delle persone non lo 'nobiliti'.

 

Io non capisco di cosa dovrei avere PAURA (???), sembri tu quello irritato e che non se ne fa una ragione che al sesso, COME TUTTO, si possono dare emozioni e valori diversi.

 

Il problema non è che il sesso sia "sporco", ma che non basta certo l'attività meccanica a renderlo speciale e/o appagante. Per me prima ancora di essere "sporco", è freddo e soprattutto noioso. E' come voler comparare i baci che diamo per affetto, quelli che abbiamo dato tanto per e quelli che diamo alla persona amata. Materialmente non cambia nulla, ma NON sono certo la stessa cosa proprio per l'emozioni e i valori che gli si dà. Ora per quale motivo per il sesso dovrebbe essere diverso? Solo perché tu ed altri ne avete solo una visione fredda e materialista? Ti rendi conto che sono discorsi offensivi per una persona sposata, fidanzata e/o innamorata? Altro che "paura", comincio davvero ad averne abbastanza di gente che paragona il sesso di una coppia a un paio di orgasmi con un tizio di una notte.

 

Io non rompo le palle a chi vuol far sesso ludico e non voglio che rompano a chi la pensa diversamente da loro solo perché si cerca una certa affermazione consolativa. Davvero, basta!

Edited by Ilromantico
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Qual'é il modo più semplice per fare una famiglia? Uomo&Donna

Non si possono parificare tutte le minoranze e ci saranno sempre le nonnine a chiederti se hai la fidanzatina.

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Ovviamente alcune differenze ci DEVONO essere! Però, a mio parere, sarebbe più giusto togliere l'appellativo "gay" a tutte le cose non-etero. Quando parliamo del matrimonio non parliamo di "matrimonio etero". Stessa cosa per il matrimonio tra due uomini e due donne. E' un matrimonio, non un matrimonio gay. Questo intendevo :)

 

M in questo tuo sogno queer mi pare manchi un po' la constatazione che sì, si è etero o gay o bisex, e lo si è, non si è un po' di qualcosa, un po' di un'altra... d'un canto è vero che, es., negli USA non è infrequente che qualcuno già sposato con una persona dell'altro sesso contragga matrimonio con qualcuno del suo sesso -il viceversa è più raro credo...-

 

Forse è un discorso un po' contorto e poco chiaro. Ciò a cui auspico è di vedere un giorno il mondo in cui la parità esista per davvero; in cui al nipotino la nonna chieda se è fidanzato, non se ha la ragazzetta; in cui al cinema la coppia non è sempre etero, senza che poi il film venga catalogato come "a tematica omosessuale"; in cui non ci sia bisogno di fare coming out perché tutti danno per scontata la tua eterosessualità, ma dove basti semplicemente dire di stare frequentando una persona, aldilà del sesso. So che è un'utopia, proprio perché la mia tesi iniziale è proprio questa: non avverrà mai. Voi che dite? Sono io, o questa secondarietà c'è davvero? E secondo voi sarà mai superata?

 

Come ho specificato altrove guadagnandomi la fama di "negazionista" della cultura gay, io trovo che sia un po' riduttivo proporre come opere a "tematica gay" molte produzioni culturali che, se pure contengono elementi riconducibili all'omosessualità, non fanno dell'omosessualità dei loro protagonisti (si parli dei personaggi di un libro, o di un film) il cardine della narrazione.

Ad etichettare certe opere come "a tematica gay" in effetti sono poi, quasi solo individui gay. Altro discorso per opere che sono pensate specificamente per un pubblico gay...ultimamente comunque vedo un po' più di trasversalità (più personaggi gay al cinema e in tv) e meno ipocrisia di quanto accadeva 50 anni fa (molti faticano a riconoscere che tanti film degli anni '40-'50 contengono riferimenti precisi a pulsioni omosessuali).

 

Sarebbe bello che la nonna ti chiedesse se a 15 anni hai il ragazzo o la ragazza...magari succederà ai nipotini dei nostri amici, tra qualche decennio...questo, è logico, presuppone una grande gentilezza, una grande disponibilità d'animo da parte di chi la pone la domanda (la nonna in questione). Oggi è raro...mi "accontento" di sapere che molti ragazzi che fanno CO in famiglia vengono compresi dai genitori.

 

Per il resto vale quello che ti ha scritto Almadel, si rimarrà una minoranza...auspicabilmente meglio integrata di quanto accade oggi.

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Finché esisteranno bisessuali che considereranno l'eterosessualità migliore dell'omosessualità e non usciranno allo scoperto e non parteciperanno alla lotta dei diritti civili, l'omosessualità rimarrà secondaria all'eterosessualità. La mentalità della gente cambia, sempre, continuamente. Oggi più che mai, ogni dieci anni c'è un cambiamento ideologico e sociale.

Edited by Rotwang
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@Schopy:
Ma io sono d'accordo con te :) E poi, ribadisco, è giusto ed ovvio che rimarremo una minoranza, ciò non toglie che come non ci sono i "matrimoni mancini" né i "matrimoni neri" (nonostante siano stati perseguitati entrambi per molto tempo), a mio strasuperipermodestissimo parere, non ci dovrebbero essere nemmeno i "matrimoni gay". E ovviamente la parola "matrimonio" potrebbe essere sostituita con tante altre! 

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