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Papa risponde ad associazioni gay


Fenix73

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se siete credenti e volete essere riconosciuti dalla vostra chiesa perche' non vi rivolgete ad altre confessioni cristiane?

 

io penso che non si cambia la religione per comodità, altrimenti si credeva poco. se uno è cattolico crede nelle cose che la chiesa racconta e non desidera diventare protestante perchè gay-friendly. se lo fa per me non era cattolico ma solo un vago credente e dunque non si è allontanato dalla chiesa ma era già lontano prima di cambiare religione dalla chiesa.

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io penso che non si cambia la religione per comodità, altrimenti si credeva poco. se uno è cattolico crede nelle cose che la chiesa racconta e non desidera diventare protestante perchè gay-friendly. se lo fa per me non era cattolico ma solo un vago credente e dunque non si è allontanato dalla chiesa ma era già lontano prima di cambiare religione dalla chiesa.

 

 

Questa affermazione ribadisce un concetto ulteriore e mi trova completamente in accordo

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Esistono anche i "cattolici della Domenica" coloro cioè

che continuano a praticare il cattolicesimo, per comodità

e consuetudine, nonostante ciò che la chiesa cattolica dice.

 

Altrimenti noi dovremmo vedere lunghe file di gay. divorziati

etc. davanti ai confessionali, ogni Domenica.

 

L'attaccamento alla propria religione è certamente un fatto

anche irrazionale, è l'attaccamento alla tradizione della famiglia

alla propria infanzia, al passato con tutto ciò che questo complesso

di elementi evoca....al di là della mera teologia o dei problemi pratici

di osservanza.

 

Papa Francesco, nell'intervista a Civiltà Cattolica che in altro topic

ho linkato, mostra di averlo capito bene....la chiesa cattolica deve

essere "Madre e Pastora"

 

Deve cioè coltivare questo legame ombelicale di simbiosi materna

altrimenti incentiva i cattolici a diventare adulti, cioè ad allontanarsi

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privateuniverse

io penso che non si cambia la religione per comodità, altrimenti si credeva poco. se uno è cattolico crede nelle cose che la chiesa racconta e non desidera diventare protestante perchè gay-friendly. se lo fa per me non era cattolico ma solo un vago credente e dunque non si è allontanato dalla chiesa ma era già lontano prima di cambiare religione dalla chiesa.

 

Invece uno che è gay e cattolico, e che, quindi, professa una fede religiosa che dice che quel che fa è un peccato grave, è, in generale, un credente "non vago"?

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@privateuniverse

 

no non è un credente vago. è solo un peccatore (se fa sesso) come tutti, papa compreso, secondo quello che il papa stesso ha detto.

Edited by marco7
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@privateuniverse

 

come ho già scritto 2 volte su sto forum:

 

se chi si pente poi non pecca più nei peccati già fatti alla fine non deve più confessarsi perchè non pecca più. ma i credenti si continuano a confessare tutta la vita. il che significa che non smettono di peccare, sia che hanno intenzione di smettere che se non hanno intenzione di smettere di peccare.

 

non mi sembra che la situazione del peccato di omosessualità vissuta sia diverso dal peccato di gelosia, di cattiveria, di mentire o altri peccati. tutti si confessano e continuano a peccare negli stessi peccati. questo papa ha detto che il denaro è lo sterco del diavolo e che è peccato contro il primo comandamento: idolatria. mi sembra chiaro che un ricco per smettere di peccare deve eliminare la sua ricchezza, altrimenti continua nel peccato di idolatria. che differenza c'è col gay che continua a far sesso anche se si pente o l'etero che fa sesso fuori dal matrimonio ? io non ne vedo.

 

il "credente vago" non l'ho mai sentito in vita mia e se vuoi parlare di questo tema devi definire il  "credente vago" che così si sa di che parli.

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privateuniverse

I peccati legati alla sfera della sessualità, per la teologia cattolica, rivestono un ruolo particolare.

 

E' un argomento toccato già diverse volte.

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@privateuniverse

 

io penso che anche i peccati nella telolgia cattolica vanno a mode. ora francesco ha inaugurato i peccati contro le antre persone (le chiacchiere,...), contro il denaro, contro l'ambiente,... e quelli sessuali secondo me stanno passando in secondo piano perchè non contro il creato o altri uomini o contro dio.

 

a me non risulta che cristo avesse particolari difficoltà a perdonare i peccati sessuali a differenza dei mercanti nel templio.

 

vorrei sapere dove la teologia cattolica da importanza primaria ai peccati sessuali. i peccati sessuali dei preti pedofili si sono sempre cancellati in fretta e nascosti. ora francesco ha detto che non sono un peccato ma un crimine e la cosa mi lascia perplesso perchè sono sia peccato che crimine, non solo crimine come da lui detto.

 

mi sembra che francesco metta il vengelo e il buon senso davanti alla dottrina.

Edited by marco7
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