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Anche i gay invecchiano...


PietroUomoDiPietra

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PietroUomoDiPietra

Ciao a tutti. Approfitto di questo spazio per parlare di... vecchiaia, un problema che ancora non mi riguarda in senso stretto ma che ormai, a cinquantadue anni, sento inevitabilmente "contiguo" alla mia esistenza. Ne voglio parlare perché, a quanto pare, sembra che la questione venga rimossa molto attivamente da quasi tutti i gay, i quali molto spesso conducono una lotta tanto costosa quanto in definitiva assolutamente inutile contro il tempo che, semplicemente, fa il suo mestiere sui loro corpi come su quello di chiunque.

 

Mi piacerebbe molto conoscere cosa pensano gli altri gay e soprattutto come "si vedono" di fronte a questa fase della vita che, per quanto ci si auguri sempre "molto lunga" tra i gay si cerca di confinarla anche molto più in là nel tempo del dovuto non fosse che per il fatto che in essa la solitudine, già regina dominante della vita di molti gay spesso anche molto più giovani di quando ci si immagini, dopo i quaranta (salvo poche e fortunate eccezioni) tende a diventare regina unica e incontrastata della vita privata di molti gay (e, per quel che mi riguarda, praticamente tutti quelli che conosco, che non sono affatto pochi).

 

Ci avete mai pensato, riflettuto, discusso su un po'? E che cosa ne è venuto fuori? Quali pensieri, idee o anche proposte ne sono uscite?

 

Vi va di parlarne un po'?

 

Ciao

PiertroUomoDiPietra

 

 

 

 

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beh, io penso che se uno desidera un compagno con cui invecchiare assieme bisogna iniziare ad averlo prima di entrare in vecchiaia.

 

molti gay dopo i 40 desiderano un compagno giovane per sentirsi loro più giovani o perchè un ragazzino è più piacente din viso e corpo di un coetaneo. questo è umanamente comprensibile ma razionalmente bisogna capire che solo pochi ultraquarantenni troveranno un compagno parecchio più giovane di lui con cui affrontare la vecchiaia.

 

in svizzera c'era un progetto per una casa per anziani gay, non so a che punto evolve questo progetto.

 

io ho 45 anni e mio marito 6 più di me e se la nostra relazione continuerà fino alla fine qualcuno resterà solo e l'altro dovrà arrangiarsi a terminare la sua vita da solo o eventualmente con qualcun altro conosciuto in seguito. come vedi alla fine certezza non c'è. l'importante per me è vivere sempre bene il presente. 

 

il futuro arriva così pian piano senza accorgersi di ciò e senza preoccupazioni sul futuro stesso.

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PietroUomoDiPietra

beh, io penso che se uno desidera un compagno con cui invecchiare assieme bisogna iniziare ad averlo prima di entrare in vecchiaia.

 

molti gay dopo i 40 desiderano un compagno giovane per sentirsi loro più giovani o perchè un ragazzino è più piacente din viso e corpo di un coetaneo. questo è umanamente comprensibile ma razionalmente bisogna capire che solo pochi ultraquarantenni troveranno un compagno parecchio più giovane di lui con cui affrontare la vecchiaia.

 

Infatti. Il problema è anche questo: il non sapere accettare il PROPRIO invecchiare e il voler cercare a ogni costo "il compagno giovane" (e in realtà quasi sempre irraggiungibile) che, a parte l'essere giovane, è per il resto completamente inadatto a far da compagno ad una persona matura: ritmi di vita diversi, interessi diversi ma soprattutto due tipi di vitalità diverse che sono francamente non sovrapponibili (se non proprio incompatibili: io a cinquant'anni non mi ci vedo proprio come "discotecaro"... come per il resto non ci vedo proprio il ventenne impantofolarsi il sabato sera per stare insieme a una persona della sua età... insomma, gay o non gay, anche per noi vale il detto che il melone si mangia alla sua stagione... e basta).

 

Quel che sono da creare sono degli spazi dedicati ai gay anziani in cui possono incontrarsi ANZITUTTO tra di loro. Se poi si aggiunge occasionalmente qualche giovane niente di male... ma non penso che dovrebbe essere sempre pensato come un ingrediente "indispensabile". Gradito, piacevole sì... ma assolutamente non indispensabile.

 

Ciao

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@PietroUomoDiPietra

 

io non credo che il problema sia la mancanza di spazi esclusivi per gay non più giovanissimi. oggi la gente cerca partner (sessuali e non solo) in internet. il problema è che i 50enni vogliono un partner più giovane perchè quelli della loro età non li trovano sufficientemente attraenti ma non si guardano allo specchio per vedere che anche loro hanno l'aspetto degli altri 50enni.

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PietroUomoDiPietra

@PietroUomoDiPietra

 

io non credo che il problema sia la mancanza di spazi esclusivi per gay non più giovanissimi. oggi la gente cerca partner (sessuali e non solo) in internet. il problema è che i 50enni vogliono un partner più giovane perchè quelli della loro età non li trovano sufficientemente attraenti ma non si guardano allo specchio per vedere che anche loro hanno l'aspetto degli altri 50enni.

 

Infatti. Il problema non è solo degli "altri" che non vogliono i cinquantenni ma anche - e direi soprattutto - dei cinquantenni che non vogliono aver a che fare con altri cinquantenni. Peraltro devo confessare che ogni volta che mi vedo casualmente in uno specchio "a  tradimento" (una vetrata, il finestrino della metropolitana o simili) rimango piuttosto sconfortato da quel che vedo... e devo, obiettivamente, fare uno sforzo mentale per accettare il fatto che quel che vedo è anche quel che vedono gli altri. Sono così e basta... e anch'io devo imparare a riaccettare il mio fisico con quello che è, con il suo diabete, i suoi problemi di circolazione... e un aspetto, per dire il meno, decisamente poco cinematografico! ;-)

 

Ciao

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io noto che molta gente ad esempio su gayromeo ha foto vecchie di parecchi anni prima, per non dire decenni perchè presumibilmente non se la sentono di mostrarsi come sono realmente o non vogliono accettare di essere cambiati. si sentono come anni fa e per questo mettono foro vecchie presumo io ma poi quando incontrano qualcuno di persona devono andarci con la loro faccia attuale.

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In realtà il mito della giovinezza a tutti i costi è un mito proprio del Post-moderno. Abbiamo dimenticato che il destino dell'uomo è invecchiare e morire.

Quanto a me, non ho paura di invecchiare, perché mi sento già vecchio, per cui la vecchiezza/vecchiaia sarà per me un semplice prolungamento della giovinezza..

Mostrare le carni segnate dal tempo dovrebbe essere un gesto di orgoglio.. Lo era molti secoli fa, ma non lo è oggi... L'uomo di oggi nasce degradato, nasce vecchio, per cui almeno esteriormente si illude di apparire fresco e vivo.. Dentro, in realtà, è più marcio e putrido che mai..

Quanto a te, sèntiti libero e orgoglioso della tua età; quello che conta  davvero è la tua maturità morale, che è davvero inattaccabile... Quello che fanno gli altri è bene che non ti tocchi.. 

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In molti casi la differenza è la mancanza di figli o nipoti

per il resto oltre certe età non si può sperare di morire

contemporaneamente al proprio compagno.

 

Va detto però che ci sono molti paesi in cui i legami familiari

sono allentati per le distanze etc.

 

Una possibilità nuova, per una persona veramente anziana

ma ancora autosufficiente o parzialmente autosufficiente è

prendersi in casa una ragazzo gay au pair

 

Tu dai vitto e alloggio e la facilitazione ad un giovane gay di

rendersi indipendente ed in cambio ottieni compagnia, un aiuto

nelle incombenze domestiche, per certi versi recuperi la possibilità

di essere "nonno" pur senza avere figli

 

So che in Florida alcuni lo fanno...

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In realtà il mito della giovinezza a tutti i costi è un mito proprio del Post-moderno.

 

Sto cercando di capire a cosa ti riferisci.

 

Mi viene in mente in anzitutto il Ciclo di Gilgamesh

po il "Muore giovane chi è caro agli dèi" della saggezza greca

l'Elixir dell'Eterna Giovinezza dell'alchimia araba,

le pesche magiche di Xiwangmu, la regina delle fate cinesi,

la fonte della giovinezza nel "romanzo" di Alessandro Magno...

 

Toh, pure il "Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia" di Lorenzo il Magnifico.

 

Non è solo un mito antichissimo, è il più antico.

Perché la storia di Gilgamesh che perde l'erba magica e gliela mangia un serpente

- che per questo rimane sempre giovane mutando la pelle -

credo sia il primo testo scritto di cui si abbia notizia.

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Una cosa è la letteratura, un'altra la vita reale....La stessa civiltà greca si spaccava tra l'idea di un'eterna giovinezza sempre rimpianta, e l'idea di una vecchiaia da stimare, in quanto vertice della sapientia. Ad essere cambiato è il valore che si attribuisce alla vecchiaia. Nessuno ha detto che la giovinezza veniva anticamente vituperata. Semplicemente una volta la vecchiaia era ritenuta il vertice della conoscenza, della maturità(quella di un Omero che scrive l'Odissea), mentre oggi è solo un coacervo di acciacchi e di pelle cadente. Prima si vivevano le stagioni della vita appieno, dando loro il giusto valore. Oggi le età si annullano nella ricerca continua della giovinezza.

Gli esempi che hai riportato non cozzano affatto con quello che ho detto..Le epigrafi greche sono piene di esempi simili, dall'età arcaica al pieno Ellenismo.

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@Mak, non possiamo separare la letteratura dalla vita reale degli antichi

(a meno di non avere una macchina dal tempo, naturalmente).

Sono certo che le epigrafi greche siano piene di tante cose,

ma proprio non mi torna in mente nulla di simile.

 

Ti lascio invece con gli immortali versi di Mimnermo (VII Secolo Avanti Cristo)

 

Cupa e dolorosa
ecco farsi avanti senilità,
brutta e avvilente,
che nella mente è un ribollir
d'angosce e affanni.
Odio dei fanciulli, scherno delle donne:
tanto funesta volle la vecchiaia Zeus.

("Cupa senilità")

 

Fugace il giovanile frutto,
quanto luce di sole terra irradia.
Ma quando volge la stagione alla sua fine,
allora l'essere vivi è peggio che morire...

("Come foglie" sempre di Mimnermo)

 

Cioè io insisto perché per me è Mimnermo che interpreta l'autentico spirito greco

e quando Solone gli risponde, è Solone a dire qualcosa di strano per un antico:

perché il disprezzo per la vecchiaia è un tratto caratteristico sia della letteratura greca

che della loro stessa mitologia (come la pensassero savvero non lo sappiamo né io né te).

 

Quando re Mida chiede a Sileno - vera incarnazione del Dionisiaco -

"Quale è la sorte migliore per l'uomo?" Sileno risponde "Non essere nati"

"E la seconda sorte migliore?" insiste Re Mida "Morire presto" risponde Sileno.

 

E Achille non ha dubitato nella scelta

se fosse migliore una vita breve ma gloriosa

o una vecchiaia anonima e serena.

 

La vecchiaia diventa una condizione (più) felice 

grazie alla medicina contemporanea e al welfare state (le pensioni):

per me quindi non vi è nulla di più Post-Moderno del suo encomio.

Solo che per me il mito della vecchiaia è un mito nero, oscuro, cannibalico...

è Crono che divora i suoi figli per non perdere il trono...

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Mostrare le carni segnate dal tempo dovrebbe essere un gesto di orgoglio..Lo era molti secoli fa, ma non lo è oggi... 

 

forse alcuni secoli fa si mostravano le carni. oggi i vecchi mostrano per lo più il lardo. più si invecchia più si ingrassa nelle civiltà industriali odierne.

 

nells svizzera italiana gli anziani muoiono per 3 cause: 1/3 per tumore, 1/3 per malattie dell'apparato circolatorio e 1/3 per demenza. le malattie dell'apparato circolatorio si possono ridurre tenendo sotto controllo alimentazione, colesterolo, pressione del sangue e con un po' di attività sportiva. Il cancro secondo eminenti oncologi verrà sconfitto in futuro, anche se non si sa quando.

 

conclusione: l'umanità è destinata a morire in vecchiaia di demenza, se non si trova una cura anche per quella. 

 

prepariamoci a diventare tutti dementi se non si muore prima. le eccezioni però esistono come ad esempio http://it.wikipedia.org/wiki/Hans_Erni che a 104 anni lavora ancora tutti i giorni e non mostra segni di demenza.

Edited by marco7
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Almadel, quanto hai scritto non fa che confermare quanto anche io ho detto.. Sì che la vecchiaia è foriera di acciacchi e spesso maledetta, ma troverai che NONOSTANTE QUESTO, era sempre ritenuta foriera di sapienza. L'una cosa non esclude l'altra. Puoi citare Mimnermo in greco, ma non cambierà la sostanza.

Se poi hai il vizietto(già risaputo) di affermare la tua verità, vedendo sempre e solo la tua, non posso farci nulla. Ti illumini su alcuni aspetti  e su alcune idee fossilizzandoti ogni volta. Ovviamente è inutile dire che i pochi esempi riportati da te non bastano.. Se poi non conosci l'epigrafia greca, sarà bene che tu ti metta a studiarla..Molte cose non ti tornano in mente perché, evidentemente, non le conosci.

Cordialmente.

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La vecchiaia non mi spaventa,pero' che palle,io voglio restare giovane!!!

 

Scherzi a parte,mi sto'avvicinando ai quarant'anni ma non sono di certo preoccupato.

Dipende sempre da come si invecchia,sia fisicamente che mentalmente.Dai rimpianti che

possono pesare come macigni e minare la serenità di chi vede lo scorrere degli anni

come la fine dei propri sogni non realizzati.

L amore in tarda eta' può essere meraviglioso come quello vissuto da giovani.

Sempre se parliamo d'amore e non di attrazione fisica o sesso.Sento parlare di tanti anziani che

cuccano piu'di me.La solitudine bisogna iniziare a combatterla da giovani,uscendo e

frequentando persone senza tante menate sul fatto che queste persone siano etero,gay o altro.

L' amicizia non ha orientamenti sessuali e quindi il fatto che noi siamo gay non significa che dobbiamo soffrire anche di questo tipo di mancanza.Un gay anziano puo' essere circondato da tante persone ma spesso non accade per la difficolta'che spesso

molti di noi hanno nell'esprimere la propria omosessualita quando sono giovani.

Per quanto riguarda l'amore finche' respirero' continuerò a crederci.SEMPRE E COMUNQUE.

 

 

Oggi non sono solo i gay a non accettare il passare del tempo,non credo che per noi sia

piu' difficile.La vanita' o l' insicurezza riguardano le persone in genere.Sono stanco di sentire

che per noi e' sempre tutto piu' complicato;cominciamo a volerci piu' bene

quando siamo giovani e vedrete che avremo una vecchiaia come quella di un qualsiasi altro etero.

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privateuniverse

Secondo me il mito della giovinezza, tra i gay, è meno forte di un tempo, nel senso che non sono pochi i ragazzi sotto i trent'anni, se non sotto i venticinque, che cercano esplicitamente persone anche dai trentacinque-quarant'anni in su.

 

Probabilmente sono di più i ragazzi sotto i ventisette anni che mi hanno contattato, nonostante avessi specificato che m'interessavano solo persone sopra i trenta, dei miei più o meno coetanei che mi abbiano degnato di un qualsivoglia interesse o che abbiano anche solo risposto ai miei messaggi.

Edited by privateuniverse
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@Hinzelmann

 

ma sì, non lo fanno solo in Florida. Anche Gianni Vattimo in un'intervista di qualche tempo fa raccontava di un "ménage" di questo tipo dopo, ahinoi, una o due "vedovanze"...

Un tempo usava per l'omosessuale anziano progettare di "adottare" il compagno giovane...Visconti voleva farlo con Berger...

 

Non è la vecchiaia in sé a spaventarmi -anche se dopo i 23 anni ho smesso di festeggiare il compleanno, manco fossi la Garbo-

è più l'idea dell'irreversibilità che mi procura angoscia...

 

@Mak io non ne so molto ma mi pare che Almadel abbia citato delle fonti a favore del suo argomento...sempre tenendo conto che su un forum non si riesce a far 'na conferenza universitaria, tu ci comunichi delle impressioni meno "documentate" ed esposte anche in modo più "impressionistico" del necessario

Edited by schopy
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No scusa ma se ti riferisci all'innamoramento di Vattimo

per un cubista...non mi pare sia la cosa che dico io XD

 

Io non sto parlando di adottare un giovane che non puoi sposare

sto parlando di fare il nonno

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Perché uno dovrebbe avere il ragazzo au pair?? I gay non hanno nipoti, amici, fratelli/sorelle, vicini??perché date per scontato che un gay non possa costruire o avere legami solidi in vita sua?? Non è che nella vita esiste solo l'amore, esistono anche gli affetto...

Tutto sto discorso -deprimente- mi ha fatto ricordare la favoletta della cicala (i gay festaioli "sesso&discoteca") e la formica (le persone che si costruiscono una pensione 'affettiva' per il futuro).

 

A 50 anni non si è più vecchi decrepiti ai giorni nostri... e i 30/40enni sono bellissimi. Che ossessione col mito dei 20anni, se uno è bello ul massimo dello splendore comincia dai 25 ai 40. L'uomo al contrario della donna è come il vino :)

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io ho 48 anni, allo specchio non mi riconosco a colpo d'occhio (c'è sempre una frazione di secondo in cui penso: ehi guarda quel vecchiaccio là :uhsi:)

ciò detto credo che invecchiare sia un privilegio non destinato a tutti, e questo dovrebbe renderlo prezioso

infine, se mi proponessero di ricominciare, non lo farei per niente al mondo: troppo faticoso XD

la giovinezza è bella soprattutto nel ricordo

Edited by conrad65
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@conrad65

 

 

Insomma....la giovinezza per me e' bella quando la si vive.Faticosa finchè vuoi,pero' certe emozioni....

Ora in eta'adulta tutto e' un po piu'"ovattato".Poi certo dipende sempre da che tipo

di giovinezza si ha avuto.

Comunque cari quarantenni e cinquantenni del forum su' con la vita!!

Siamo ancora giovani e magari piu' vitali di tanti ventenni,vero??(ditemi che e'vero....!)

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PietroUomoDiPietra

Quanto a te, sèntiti libero e orgoglioso della tua età; quello che conta  davvero è la tua maturità morale, che è davvero inattaccabile... Quello che fanno gli altri è bene che non ti tocchi.. 

 

Infatti... per quanto mi riguarda l'unica cosa che rimpiango della gioventù è la salute che avevo allora, quando potevo anche mangiare i sassi e non accorgermene neppure. Ma per il resto guardo solo avanti: il nuovo sta lì! :-)

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PietroUomoDiPietra

Comunque cari quarantenni e cinquantenni del forum su' con la vita!!

Siamo ancora giovani e magari piu' vitali di tanti ventenni,vero??(ditemi che e'vero....!)

 

E' abbastanza vero... anche se non nel modo che ci si aspetta a vent'anni. A cinquant'anni si è (non a caso) molto ma molto gelosi della propria vita... e paradossalmente si è su certi aspetti anche più narcisisti dei giovani che, in fin dei conti, non sembrano avere altro da offrire che il loro corpo. Un cinquantenne, se non ha passato la vita con la testa tra le patate, non ha forse più "tanto corpo" da offrire ma ha tutto il resto. Che non è affatto poco...

 

Ciao

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PietroUomoDiPietra

Vedo che la mia idea del nonno gay non ha smosso alcun interesse

 

Eppure a me pare una idea intelligente

 

Il problema in queste cose non è l'intelligenza dell'idea ma delle persone che poi la devono mettere in pratica (intelligenza emotiva per altro, non certo razionale...). Diciamo poi onestamente che nel "patto nonni-nipoti" che proponi, l'offerta di nipoti è di molto inferiore a quella dei nonni... e comunque alla fine non è altro che un aggirare il punto di fondo: il fatto che i gay non accettano il loro invecchiare ma tendono spesso a protrarre oltre ogni limite una "giovinezza" che in realtà il loro corpo si lascia ben presto alle spalle (e questo nonostante un esborso più che cospicuo di soldi da parte di tanti per trattamenti estetici di ogni genere che, naturalmente, lasciano rapidamente il tempo che trovano - e non potrebbero fare altrimenti.).

 

Ciao

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Io non ho scritto che un gay DEVE avere per forza un Au pair...ho scritto

che al giorno d'oggi in altri paesi i legami familiari sono spesso attenuati

dalle distanze...ad esempio negli USA spesso nonni e nipoti vivono i primi

in Florida, i secondi in California...non per incapacità affettiva ma per necessità

 

La nostra società è sempre più dinamica...non mi stupirei se un nipote di un

giovane gay che oggi ha vent'anni, trovasse tra venti anni lavoro in Irlanda o

in Svezia....e da chiunque mi sarei immaginato una opposizione tranne che da

chi già vive lontano dalla propria famiglia di origine

 

Inoltre - forse è più triste come idea - ma credo che il futuro degli anziani

anche in Europa sarà, il ritiro dalla scena delle città dove han lavorato perchè

la capacità reddituale dei pensionati come negli USA sarà dimezzata. 

 

Ovvio che se il gay si crea una propria famiglia...diversa da quella di origine 

e soprattutto se adotta un figlio VERO, o accede alla procreazione assistita etc

e questo figlio rimane vicino a lui la differenza gay-etero cade. 

 

Nel caso in cui questa differenza esista ed io credo che negarla sia stupido,

perchè i gay non sono ancora emancipati, le famiglie gay spesso riescono

ad accedere alla filiazione in casi di persone più solide e ricche della media

etc....possono esistere delle soluzioni che a me non paiono "squallide" come

mi pare di intuire molti di voi le vedano.

 

Perché l'offerta del nipote va commisurata a quella del nonno?

 

Se non per il fatto che il nonno rifiuta il fatto di essere nonno XD

 

E' una follia...immaginare un pensiero del genere in testa a mio nonno

non credo gli abbia mai sfiorato la testa una idea così assurda

 

Perché il nonno dovrebbe essere un vecchio amante ( contro cui io

non ho niente...ma è un caso diverso ) se non per il fatto che è un

nonno che rifiuta di essere solo nonno?

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Perché di riflesso c'è sempre l'ossessione della giovinezza/bellezza che in quel caso ricade sul giovanotto au pair. Io tra gli/le aiutanti degli anziani vedo sempre persone dai 40/50 in su, non proprio bellissime sinceramente e in genere anche loro single/sole. Inoltre è un lavoro da "ultima spiaggia" che la gente fa solo perché qualcosa da mangiare deve metterla sotto i denti, la paga è in genere bassa e il lavoro richiede pazienza e 'fegato'. Scusa la mancanza di raffinatezza, ma non mi pare proprio che un giovanotto bello non veda l'ora di accompagnare i vecchi in ospedale, cambiargli i pannoloni o pulirgli il culo. Non crederai mica che il lavoro si fermi davvero a fare da compagnia ai vecchietti?? E in ogni caso un giovanotto gay anche se ne avesse necessità sceglierebbe strade più adatte alla sua età.

 

Inoltre anche ammettendo che i nipoti vadano sempre dall'altre parte del Mondo, ho detto che in una vita una persona si costruisce anche altri legami affettivi. Nell'ipotesi più disperata ci sono i vicini, gli amici di sempre, i compagni di bocce al parco, il problema non lo vedo se uno socializza e coltiva affetti. E anche nei casi più disperati mi sembrano più sane le case per anziani, dove i vecchi stanno tra loro e ricevono cure, cibo e assistenza. Ovviamente parlo di case per anziani serie, non certe 'prigioni per anziani'.

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Sempre non lo puoi dire...

 

Lo dici perchè tu ti fai ossessionare da questa idea, semmai.

 

Allora diciamolo pure, molti gay che hanno lo spauracchio di invecchiare 

( e quindi vecchi non sono o non si sentono ) si immaginano ossessionati

dalla gioventù in un ipotetico loro futuro...

 

Beh, ma se anche fosse vero...non ci sarebbe soluzione alcuna e nessun

affetto, anche presidiato da tabù incestuosi, potrebbe rimediare a questa

situazione

 

Ma questo immaginario è realistico? O non è in gran parte uno spauracchio?

 

Perché un gay di 70-75 anni, ancora compiutamente valido a cui è venuto a

mancare il compagno di 80-85 anni...e che ha avuto tutto dalla vita in termini

affettivi e sessuali, non potrebbe fare il nonno come un qualunque eterosessuale?

 

E perchè un giovane che magari non ha un gran dialogo con la famiglia di origine

per un CO recente deve essere immaginato come un OSS ospedaliero che pulisce

il culo al vecchio

 

Perchè bisogna immaginare situazioni tragiche o squallide quando la realtà è

fatta di tante alternative diverse

 

Se io penso a mio nonno non penso a me che gli pulisco il culo, in primo luogo

perchè non l'ho mai fatto ed in secondo luogo se fosse stato necessario, suppongo

preferirei ricordare altro...di lui

 

E' una follia.... 

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Perché gli affetti, come tutto nella vita, si coltiva! Non è che per puro egoismo e convenienza, una volta rimasto solo come un cane rifletti sul fatto che vuoi il 'nipote' au pair come se lo stessi comprando al supermarket. Questo ragazzo perché non lo ospitano in coppia?È necessario farlo solo quando si ha l'interesse?

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@Hinzelmann, in effetti forse non si capisce perché l'au pair

debba essere giovane ed omosessuale.

 

(Io penso alla coppia Mondaini-Vianello

che hanno nei fatti adottato la famiglia di filippini

che viveva a casa con loro.)

 

Io non ho avuto nonni, ma credo che ben pochi ragazzi

condividerebbe l'appartamento persino con un nonno biologico.

 

I tentativi di coabitazione studenti/pensionati attivati a Padova

non sono riusciti a partire per reciproca assenza di interesse.

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Almadel...ma in che mondo vivi?

 

Credi sia facile adottare il figlio di una coppia

etero se non sei ricco sfondo?

 

Pensi sia possibile adottare qualcuno oltre i 40 anni?

 

E' proprio il fatto di essere entrambi gay che crea la possibilità

di un dialogo, qualcosa di cui poter parlare e condividere, con un

sostegno reciproco etc.

 

Certo se il vostro retropensiero è che l'unica cosa che due gay

possano condividere è il sesso....si va poco lontano

 

Ma è un vostro problema

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