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il mio ragazzo non è dichiarato


phdee

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capisco il fatto di non essersi ancora dichiarato con i genitori, magari non si sente ancora pronto oppure vive in una famiglia che non concepisce l'omosessualità..

A quanto scrivi siete davvero presi l'uno dall'altro, mi sembra strano che almeno agli amici più stretti non abbia detto nulla..

In ogni caso non forzarlo e non stargli col fiato sul collo, altrimenti rischi di formare degli screzi.. C'è in giro qual sul forum un topic recente dove scrive un ragazzo che si sente oppresso dal suo lui in maniera eccessiva per fare co con suo padre e, a quanto scrive, tale oppressione ha un effetto controproducente sulla coppia..

 

Magari prova a tirargli qualche leggera frecciatina sull'argomento ma niente di più..

E poi ragazzi, se siete davvero felici di stare l'uno con l'altro, non abbiate paura di nascondervi davanti alle persone più importanti per voi perlomeno

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grazie per le risposte :)) 

 

@Ziguli purtroppo non penso sia fattibile anche perché andare a casa sua coi suoi, anche presentandomi come amico direi che finisce nella categoria -non se ne parla- e comunque direi che è più naturale inziare dagli amici 

 

@TeNeRoNe985 grazie :) alla fine penso che davvero sia questione di saper aspettare (purtroppo non penso di essere bravo, ma posso fare un'eccezione :))  dici ex, è finita per quel motivo o per altri motivi se posso chiedere?

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Anassimandr0

Da quel che dici lui sta facendo dei piccoli passi quindi non è rigido sulle sue posizioni. Sono convinto che l'amore per te farà il resto e piano piano, passetto dopo passetto, anche il tuo ragazzo si aprirà. ;)

 

Ciao a tutti! scrivo qui perchè ho bisogno di avere qualche parere extra sulla mia situazione. Allora, sono un ragazzo di 24 anni e 9 mesi fa ho conosciuto, dopo varie storie più o meno lunghe, il mio attuale ragazzo. E' tutto quello ho sempre cercato, fisicamente mi piace molto, come me maschilissimo, e c'è molta molta affinità. E' la prima persona a cui ho detto ti amo essendone convinto al 101% e con cui ho fatto un viaggio oltreoceano progettato dopo soli 3 mesi che stavamo insieme (abbiamo scommesso molto). Essendo che entrambi siamo molto maschili, nasconderci è semplicissimo e mentre io ad alcuni amici e a mia mamma l'ho detto da alcuni anni, di lui non lo sa nessuno e con nessuno intendo nessuno. Il problema è che quando si esce coi miei amici, quando eravamo in viaggio soli o quando è da me (sono fuori sede) lui è tranquillo e stiamo davvero bene. Quando invece è a casa sua, con parenti o è con amici spesse volte toglie internet sul cellulare per evitare che arrivino miei messaggi, è più distaccato e ci sentiamo molto poco. Non succede sempre, ma abbastanza spesso da cominciare a pesarmi e so benissimo che pesa anche a lui non poter fare certe cose che dovrebbero essere normali. Sembra veramente che abbia a che fare con una persona diversa a volte.

 

Non posso e non voglio forzarlo a dichiarasi anche perchè 1) è una cosa che deve venire da lui 2) è molto molto testardo e l'effetto sarebbe contrario. So benissimo anche che, con me ha iniziato a fare cose che sembrano delle cazzate viste da fuori, ma per lui nella sua situazione sono passi da gigante come ad esempio portarmi a dormire a casa sua quando i suoi non ci sono.

 

Sono del parere che le cose vengono considerate normali se noi per primi le consideriamo tali e agiamo di conseguenza. Vorrei tanto che il mio lui la pensasse come me su questo o meglio riuscisse a lasciarsi andare e fregarsene dei pareri degli altri.

 

Quindi vorrei sapere che ne pensate, se avete vissuto/risolto situazioni simili e se avete qualche consiglio sul da farsi :)

 

 

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Semplicemente non vedo il perché di questa insistenza: "maschilissimo come me", "maschilissimi, per cui possiamo nasconderci"... Mi pare che anche tu tenga molto a salvare le apparenze, non solo lui..E se pure tu fossi effeminato? che accadrebbe?.. Ribadirlo è di pessimo gusto.. 

Quanto a voi, quando vi siete fidanzati sapevi che la situazione era quella che era..Hai "acquistato" il pacchetto così com'era...Prendere o lasciare..

 

 

Se fossero stati effemminati, semplicemente,  il co sarebbe stato praticamente automatico, visto che i genitori e gli amici li avrebbero identificati automaticamente come gay.

Detto cio',  io invece trovo di pessimo gusto leggere certe uscite, che sanno tanto di rosicate: se sono maschili cosa dovrebbero fare, mettere trucco e boa di struzzo per fare contento te o chicchessia?

Edited by ben81
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Posso solamente dirti che ti conviene aspettare. Mettergli pressione, continuare a ribadirgli di fare CO, alla lunga logora il rapporto. Ma mi sembra che lui piccoli passi li stia facendo, quindi sarà solo questione di tempo.

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Io ho una storia di 5 anni e 3 mesi con il mio ragazzo. 

Nella sua famiglia sono all'oscuro di tutto (genitori molto, ma molto anziani).

Lui mi ha presentato come amico inizialmente e piano piano come migliore amico, tanto da essere accettato in casa loro come un fratello/figlio.

Forse la storia del mio raga è un po' diversa, vista l'età dei genitori, ma sta di fatto che il CO è personale quindi se uno lo vuole fare è bene, altrimenti no. Ma sta a te capire se la cosa ti può stare bene.

 

Detto ciò, visto che la mia esperienza è andata e va ancora bene, ti consiglierei quanto fatto/attuato da noi.

Prova a chiedere al tuo raga di essere presentato come amico speciale e magari, che a poco a poco, il fatto di presentarti in pigiama a casa sua, per i suoi genitori non sarà un problema, ma un'abitudine

 

 

Col mio ex ho avuto la stessa tua esperienza, lui non lo ha mai detto ai genitori, che erano molto anziani, ma andavo tranquillamente a dormire da lui, e lui da me.

Il tutto senza il minimo problema, per 4 anni (la storia poi è finita per motivi che non c'entrano nulla).

Non ho mai pensato di forzarlo o obbligarlo in una scelta che era solo sua, e riguardava il suo comportamento verso la famiglia di origine, e rimango basito nel vedere consigliare simili prepotenze.

 

Diverso è il caso di ragazzi ai quali i genitori vietano di uscire o roba del genere, ma in quei casi il problema non è il co, ma il farsi rispettare e non far invadere dai genitori i propri spazi.

Edited by ben81
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grazie per le risposte :)) 

 

@Ziguli purtroppo non penso sia fattibile anche perché andare a casa sua coi suoi, anche presentandomi come amico direi che finisce nella categoria -non se ne parla- e comunque direi che è più naturale inziare dagli amici 

 

@TeNeRoNe985 grazie :) alla fine penso che davvero sia questione di saper aspettare (purtroppo non penso di essere bravo, ma posso fare un'eccezione :))  dici ex, è finita per quel motivo o per altri motivi se posso chiedere?

 

No no, è finita per altri motivi, figurati :-) 

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ben, mi trovi in accordo.

 

@Ziguli purtroppo non penso sia fattibile anche perché andare a casa sua coi suoi, anche presentandomi come amico direi che finisce nella categoria -non se ne parla-

Dici tu stesso "non penso", magari non è così. La prova, almeno nel parlarne con il tuo raga, la farei.

 

e comunque direi che è più naturale inziare dagli amici

che vuoi dire? che è più "naturale" fare CO prima con gli amici?

io mi sono trovato mooolto meglio iniziare con la famiglia.

Ma poi dipende da persona a persona, non esiste un modo più naturale di un altro.

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Vedrai che capirà da solo quando fare CO. Dopotutto arriverà ad un punto in cui non potrà più nascondere che vi state frequentando. Se il sentimento è forte, se tu non gli metti troppa pressione (ma neanche troppo poca) e se gli dai fiducia vedrai che capirà e agirà di conseguenza.

 

L'importante è non averlo contro in questo CO generale. Se lui ti vede come ostacolo non farà mai CO.

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grazie per le risposte :))

 

Dichiararsi in famiglia è ben più complicato che farlo con gli amici. I genitori sono i calchi da cui il Super-Io prende forma, e se loro sono in qualche modo contrari all'omosessualità, andare contro questa loro fissazione significa andare contro una parte di sé stessi. Ci si ritrova così contro tre istanze, due esterne e una interna che siamo anche noi. Siete stati bravissimi fino ad ora a mantenere in piedi una relazione anche in presenza di questo fardello; il mio consiglio è di fare piccoli passi senza forzature. Il tempo è sempre l'ultimo ad avere la parola in queste cose.

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