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Di ritorno dal Pride - considerazioni nuove e vecchie


Ilromantico

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Ho appena trascorso un intenso (e stancante) pride madrileño e ci tenevo a fare dei personali e soggettivi(ssimi) bilanci.

 

Per semplicità dirò che la mia visione verrà spaccata in 2 punti di vista: quella del partecipante spensierato (che la vive come una festa e basta) e quella di chi rivendica qualcosa. La ragione di ciò è data dal fatto che certi elementi sono relativi e la bontà di questi (pro e contro) dipende moltissimo dal punto di vista.

 

Partecipante spensierato:

- Il pride è stata una festa ENORME, difatti ormai è la "grande festa" della capitale che tutti quelli dai 15 ai 35 aspettano con ansia. E qui ho riflettuto sul vantaggio che non avevo compreso, con feste del genere si 'addottrinano' quel 1.200.000 di persone o senz'ombra di dubbio avrà un'influenza impattante sui giovani che di questo passo cresceranno a 'pane e pride'. L'associazione è facile e banale: gay=feste=baldoria=si può fare di tutto=divertimento. Un'associazione limitante e superficiale? Sì, ma almeno è un'associazione positiva che a noi torna utilissima.

- La ventina di carri del Pride tengono sveglia e animata la gente. Finché i tempi non saranno più maturi, i carri e la festa sembrano essere gli unici strumenti per attirare tantissima gente, forse non è una partecipazione di qualità o sentita, ma i grandi numeri dei partecipanti possono essere strumentalizzati per la causa gay.

- La gente esibizionista fa impazzire gli etero (???) ed hanno un po' la funzione di 'artisti di strada'. Farsi una foto 'trasgressiva' con un tizio vestito da leather o da egizio è 'cool' ed è ritenuto un souvenir (un po' come farsi la foto con i gladiatori del Colosseo).

 

Il rivendicatore sociale:

- Della ventina di carri solo 4 o 5 erano dedicati a rivendicazioni reali. Ho letto tanti cartelli, ma qualche frase tra la musica e la festa in quei carri potevano pure spenderla. Non dico certo di fare dei discorsoni in quanto li fanno in altre occasioni, ma qualche frase per animare e sensibilizzare il pubblico potrebbero benissimo dirla. Andrebbero benissimo anche i tipici cori da stadio o le frasi da ripetere, ma passare solo con la musica mi sembra un'occasione sprecata. Esonererei i carri appositamente festaioli, ma quelli un po' rivendicativi e sociali potrebbero fare MOLTO di più.

- Premettendo che c'erano alcuni carri con "gente della porta accanto" (carri più piccoli e sempliciotti in realtà) negli altri più maestosi e giganteschi si vedeva solo gente, muscolosa, erotica e bla bla che non rappresentava nessuno (parole di molti). Sembravano più carri pubblicitari che rivendicativi.

- La gente si diverte e passa una bella serata, ma alla fine dei giochi siamo riusciti a fargli maturare alcune riflessioni? Io non ho maturato nessun pensiero particolare ieri e nessuno mi ha informato su temi elementari quali diritti, famiglie, omofobia, coming out dei giovani. Il tema era particolarmente incentrato sull'importanza dei coming out dei giovani, ma in ore di pride non ho sentito mezza parola su questo né su un altro tema. E ripeto, lo so che i discorsi poi li fanno in piazza e bla bla, ma la maggior parte della gente sta nella manifestazione e spendere quattro parole non costa nulla.

- Problema forse di Madrid, la manifestazione è talmente grande che in realtà è impossibile partecipare. Tocca ritagliarsi uno spazio e vedere sfilare tutti i carri.

- Gli "esibizionisti" mai come quest'anno sono stati pochi, con buona pace del forum. Evidentemente quella tanto difesa 'necessità' comincia a non essere poi così' tanto necessaria per molti. Per intenderci ho visto persino 2 tipi nudi, i leather, i soliti con piume ed ali e bla bla, ma risultavano delle gocce d'acqua in un mare di persone 'banali' e della porta accanto. Inoltre mai come quest'anno ho compreso che molti di questi 'esibizionisti' non sembrano farlo per 'necessità', ma per puro protagonismo altrimenti non sarebbero felici quando la gente gli chiede la foto, ma si dovrebbero incazzare in quanto non sono un'attrazione turistica. Ovviamente non generalizzo, ma è quello che ho visto sinceramente.

 

Per il momento non ho altro da aggiungere (mi sfugge qualcosa lo sento).

 

 

 

 

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Hinzelmann

 

 


con buona pace del forum.

 

Più che altro con buona pace tua che sei dovuto andare

fino in Spagna per constatare ciò che accade anche in Italia

da sempre...quanti credi possano essere i leather nudi in una

manifestazione di massa?

 

Incorreggibile...XD

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Ilromantico

Eviterei di fare paragoni perché le motivazioni NON potrebbero essere le stesse. In Italia magari succede da sempre perché la gente non si sente libera di farlo. Ed inoltre parlavo di gente "esibizionista" in generale, inutilmente polemico parlare di leather nudi che erano un esempio rarissimo tra tanti più comuni (e per la cronaca mi è capitato solo ieri di vederne un paio tra un milione di perSone..capirai). Mi riferivo anche ai classici etero/gay con parrucche od oggetti "carnevaleschi", ho notato che la voglia è passata molto rispetto agli altri anni.

 

Possiamo provare a fare un discorso senza strumentalizzare parti per far polemica? Se vuoi rispondere, rispondimi in generale, ma evitiamo questa tattica di quotare estratti e strumentalizzarli, ci fai una figura infantile davvero.

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Hinzelmann

Inizia tu per primo no?

 

Perchè veramente con questa ossessione delle

parrucche ci fai la figura del bambino....ci avrai

scritto sopra centinaia di interventi.

 

In Spagna i diritti ci sono praticamente tutti

 

A cosa serve quindi principalmente il Pride?

Ovviamente al CO dei giovani e delle velate

insomma alla costruzione personale di un

orgoglio gay

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Molto bello il doppio punto di vista. In Spagna semplicemente hanno capito che conta di più la sostanza che la forma, sebbene tale sostanza, come hai detto tu, ancora non venga elargita in modo sufficiente ai giovani. Gli spagnoli in parole povere hanno capito che non serve più lo scandalo, ma il messaggio. È un bel passo avanti... Lascia perdere chi ti vorrebbe far passare il suo mondo come il migliore dei mondi possibili, caro ilromantico.

Ormai persino le emorroidi sono stanche di pulsare di fronte alla solita polemica trita e ritrita.

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Penso che le possibilità siano due:

o in Spagna hanno vinto e combattere non serve più

o Ilromantico si è accorto di come i Pride siano sempre stati.

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Ilromantico

Abbiamo vinto?Conquistato tutti i diritti? Beata ignoranza. I diritti conquistati sono stati un mero punto di partenza sostanziale, ma ancora c'è tantissimo da fare! Si è raggiunta l'uguaglianza formale, ma non del tutto quella sostanziale visto che la legge dice una cosa e una fetta della società può benissimo dirla un'altra. Ora è chiaro che a Madrid,valencia, barcelona ed altri luoghi privilegiati problemi in genere non ce ne sono, ma la Spagna non è solo composta da realtà privilegiate/avanzate. Gli scopi per cui combattere sono lontani dall'essere conclusi, sono semplicemente cambiati. Per ora la comunità si occupa di espandere la normalità gay nelle zone rurali o regioni poco gay-friendly ed è impegnatissima contro l'omofobia giovanile. Inoltre vanno risolti altri temi come la transfobia, gli aiuti alla procreazioe per le famiglie lgbt, e maggiori tutele reali anti-discriminatorie sul lavoro e in società.

 

Per il resto io sono stati ad altri Pride della capitale ed il cambio l'ho percepito (c'è stato pure un cambio effettivo di percorso della manifestazione tra parentesi). Altri anni sarei voluto scappare a gambe levate d quanto trash sembrasse tutto, invece dall'anno scorso e soprattutto da quest'anno la manifestazione si è moderata parecchio.

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Hinzelmann

Quanto alla manifestazione in sé queste sono le foto:

http://www.flickr.com/photos/orgullolgtbmadrid/sets/72157634527733567/

 

Le differenze più significative rispetto all'Italia per me sono due:

- lo slogan : Jovenes sin armarios

- la presenza del PSOE 

 

Non sono in grado di dire se il Camp spagnolo sia diminuito nel

corso degli anni...quel che vedo lo posso paragonare all'Italia e

differenze significative non ne vedo

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@Hinzelmann, beh se il Camp spagnolo è diminuito

rimane sempre molto superiore a quello italiano.

Nel nostro provincialissimo Pride Veneto

la cosa più sconvolgente erano i miei amici e io...

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Ilromantico

La saccenza e l'illusione di potersi informare su tutto su internet, che brutte cose.

 

Fino a prova contraria io ho vissuto i pride precedenti e io ho vissuto quest'ultimo quindi so di che parlo. Non capisco quest'ansia di fare i saputelli a tutti i costi visto che poi vi tocca essere smentiti e non ci fate una bella figura. Quelle foto risalgono probabilmente a inizio manifestazione (6/7 del pomeriggio) dove manca metà della gente per via del calore(il pieno arriva alle 10 di sera), inoltre quelle foto non rispecchiano il clima reale del pride e concentrano solo certi tipi di persone che in mezza alla folla erano rare da vedere(la maggior parte era sui carri o nel corteo). Inoltre non c'è nulla di strano nello slogan né nella partecipazione del PSOE che peraltro non è stato affatto l'unico partito politico a partecipare.

 

Detto ciò mi risparmio pure la fatica di continuare la discussione. Mi sono rotto di dover precisare sempre tutto per colpa del saputello di turno.

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Hinzelmann

Mi pare che sia tu un po' ansioso...ed anche presuntuosetto

 

Io non ho detto affatto che la presenza del PSOE o

di altri partiti politici sia "strana" o "negativa"

 

Ho detto che in Italia non ce l'abbiamo....

 

Idem per lo slogan...è chiaro che noi ci incentriamo

sui diritti, perchè non li abbiamo

 

Per quanto riguarda le foto, essendo evidente che i nostri due metri

di giudizio sono differenti, ho scelte quelle degli organizzatori spagnoli

così abbiamo qualcosa di oggettivo di cui parlare

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Cioè veramente... io mi sto deprimendo.

Ilromantico va al Pride di Madrid e io no.

E' proprio vero che chi ha il pane non ha i denti...

:D

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Io quest'anno sono stato a Vienna e a Milano e ho trovato il pride di Milano  serio e composto e quello di Vienna piu festaiolo e "carnevalesco". Ho l'impressione che i pride siano piu seri dove le discriminazioni sono maggiori e piu trasgressivi dove invece l'omosessualità è piu accettata.

Mi è sembrato infatti e a vienna si manifestasse per la libertà nel comportamento di genere piu che per altro.

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Ilromantico

Mi rendo conto che sia pure possibile che io fraintenda i toni (mettiamola pure come possibilità), ma se non erro sei stato tu a usare la solita "tattica" e a beffeggiare quello che ho scritto (ti cito:"incorreggibile xD"). Da li in poi, e visto che hai pure distrutto lo spirito del topic, è logico che il mio atteggiamento cambi. Voleva essere un'innocente riflessione e un"esperienza reale da condividere col forum, tu ed Almadel invece l'avete trasformata nell'ennesima gara "a chi ce l'ha più lungo". A me sembra che abbiate il serio problema di credere di saperne sempre di più di tutti, gli altri del forum non possono vivere o sapere cose che voi non sappiate. Tutti sono automaticamente più stupidi o meno informati di voi, non vi interessa arricchirvi con l'esperienze altrui e non ascoltate mai. Il Pride di Madrid? Non ne avete visti molti (o nessuno), eppure accorrete a cercare foto pur di far polemica o volerne parlare come se ci fosse stati(e per la cronaca nemmeno una visita sarebbe stata sufficiente), sia mai che qualcuno ne sappia più di voi.

 

Poi se in realtà i toni non sono quelli che sembrano chiaritelo, ma l'impressione che state dando è quella descritta.

 

Dicevo che non c'è nulla di strano nello slogan e nel PSOE perché io ho sempre visto slogan diversi ogni anno ed il PSOE è gayissimo e femminista e partecipa con altri partiti da anni ai pride quindi per questo a me non risulta strano. Mi risulta solo strano che risulti strano a te, per me è "banale", ma capisco che quelle cose non le sapevi e possano risultarti delle "novità".

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Hinzelman ha detto solo che la presenza del PSOE è una differenza rispetto ai pride italiani.

Non che è strano, né che gli sembri una novità (quantomeno non rispetto ai pride madrileni).

 

Non ho ancora capito se giocate a non capirvi e se vi divertite così o se proprio c'è un blocco mentale per cui si legge qualcosa di totalmente diverso da ciò che si scrive.

 

A parte questo da come lo descrivi tu il pride madrileno (e io solo a quello che tu scrivi posso rifarmi, perché non ne ho mai visto uno) ha ragione chi ti dice che è uguale, in sostanza, ad un qualsiasi pride nostrano.

Esclusion fatta per la condizione "legale" e poco altro (partecipazione di alcuni partiti, tipo fi slogan legati all'attualità del paese)

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Io sono stato a Bologna l'anno scorso e quest'anno, l'unica differenza che posso notare dal racconto è l'assenza dei carri e ovviamente minor numero di persone nel mio caso...

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Se paragoniamo Madrid a Bologna ovviamente si...

Chi ha detto che è una differenza significativa? Io ho semplicemente detto che non ho notato differenze se non queste 2... Qui si voleva parlare del pride di Madrid cercando di dare più valore a quest'ultimo rispetto ai nostri, il mio commento ha semplicemente messo in rilievo le uniche differenze che ho notato io rispetto a quanto descritto...

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Hinzelmann

L'ho scritto io che è -per me -significativa

ovviamente il paragone andrebbe fatto con

Palermo più che con Bologna o con Bologna

Pride nazionale 2012 e 2008

 

Se proprio vogliamo essere generosi con l'Italia, Roma 2011

che è sia la capitale, sia un europride

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Ilromantico

Io non capisco perché vi stiate fossilizzando sul confronto tra i pride e sentiate questo bisogno di rassicurarvi "che in fondo cambiano poche cose". . Lo scopo del topic non è la "gara", ma il riflettere ed il raccontare l'evoluzione dei pride da questa latitudine. Non vogliatemene, ma per me è impensabile mettere a confronto Madrid/Barcelona con Palermo o Roma, sarebbe un po' come sparare sulla crocerossa (con tutto il rispetto). Sulla carta puo' sembrare che cambino poche cose( e probabilmente è vero), ma è il contesto sociale/politico/nazionale che cambia la sostanza. Inoltre sono pure strasicuro che da turista italiano il gaypride spagnolo si viva con gli stessi occhi di uno italiano, al massimo si noteranno le differenze che avete già fatto presenti qui, ma non lo si vedrà certo con gli occhi di uno che vive in quella società. E cambiate pure un italiano con un francese, inglese, brasiliano, ecc. il turismo e gli stranieri del pride sono abbastanza insopportabili in genere(ma è un problema dei turisti in qualsiasi campo o genere).

 

In realtà abbandonando un po' questa noiosa polemica, volevo capire quanto per voi puo' essere un bene che il Pride diventi di fatto una grande festa generale(vogliono di fatti promuoverla a festa popolare) e quanto sia pericoloso che si stia allontanando dal suo vero scopo/essenza.

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@Ilromantico : Neanche Natale e Capodanno sono nate come feste popolari e commerciali. La vedo come l'inevitabile fine di ogni ricorrenza: venire dimenticata o espandersi fino a perdere il proprio intimo significato.

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Bullfighter4

Se solo I madrileni puri ( o chi ci vive da una manciata d'anni)possono capire la vera essenza del pride in questione, allora questo e' un blog, non un forum.

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Ilromantico

@Bullfighter2 No, basta solo capire che per quanto simili le stesse cose non sono mai uguali a quelle di casa propria. Non voglio certo scoraggiare la partecipazione alla discussione (anzi tutto il contrario), ma solo rimarcare che si può partecipare in modo più costruttivo ed ascoltare con tranquillità il prossimo ammettendo i propri limiti di conoscenza di certe realtà. Una cosa è vedere qualcosa, un'altra è capirla e conoscerla a fondo. Io ho passato una settimana a NY (vivi li, no?), ne posso parlare a grandi linee, ma non la conosco, non ho assorbito la sua mentalità ed è una mera conoscenza turistica. E un altro esempio che mi è venuto in mente per spiegare quello che voglio dire sono le corride di toro, finché è uno spagnolo (o qualcun altro che le conosce davvero) ad opporsi o criticarle mi sta benissimo e lo rispetto, ma quando è il solito turista che ci è andato una volta (tanto per dire di esserci stato) e comincia a dire che non c'era molto da capire ed era solo un toro che girava in circolo capisco solo che la presunzione lo precede e che non ha capito davvero un cavolo. Nulla da obiettare se la si critica per la violenza e basta (alla fine è una tradizione oggettivamente violenta), ma quando tenti di fare l'esperto su una tradizione e uno spettacolo articolato e composto da un lessico proprio, e da così tante regole che solo in pochi sanno tutte, allora fai un po' la figura del pirla.

 

Con molta probabilità continuerà a sembrare una posizione presuntuosa, ma almeno dovevo provare a chiarire ulteriormente cosa intendevo.

 

 

 

 


@Ilromantico : Neanche Natale e Capodanno sono nate come feste popolari e commerciali. La vedo come l'inevitabile fine di ogni ricorrenza: venire dimenticata o espandersi fino a perdere il proprio intimo significato.

 

Mi piace l'esempio! In realtà da un lato trovo la cosa meravigliosa, ma dall'altro credo che ancora ci sia davvero tantissimo da fare. Forse è un po' troppo presto per pensare solo a festeggiare e vedere passare certi carri rivendicativi come dei noiosi 'sponsor' o 'spot pubblicitari' (che è un po' l'impressione che ho avuto quando sono passati quello delle femministe, della famiglia o il corteo del PSOE).

 

In realtà, stavo leggendo proprio ora con enorme stupore che quest'anno il pride ha subito un forte boicottaggio da parte del comune. Avevo letto il rumour un paio di settimane fa e qualcosa non mi quadrava alla manifestazione (Poco servizio pubblico?Niente banchi di alcolici in mezzo alla strada?I carri vanno così veloci e con così poco volume? - alcune delle cose che mi hanno reso perplesso, ma poco cosciente di quello che è realmente successo...). http://www.ambienteg.com/eventos/asi-ha-querido-boicotear-el-ayuntamiento-de-madrid-la-celebracion-del-orgullo-lgtb-2013 , per farla breve il comune non ha concesso alcuni scenari tipici, ha fatto ostruzionismo burocratico, ha pure provato a chiedere una cauzione di 150.000euro...e per finire in 'bellezza' alle 6 a quanto pare sono arrivati gli antisommossa (???), sembrano non aver fatto nulla, ma è un gesto abbastanza omofobo e maleducato da parte del governo o del comune (non ho ben capito chi li ha inviati).

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Bullfighter4

Guarda, io sono italo-americano di nascita( piu' americano che Italiano, avendo vissuto una trentina d'anni su poco piu' di quaranta qui) e onestamente non mi metto a fare l'esperto perche' penso tutto sia soggettivo. Non ho le chiavi della citta' di ny( anche perche' ci vivo solo dal 2001, prima vivevo in California), ma posso parlare solo per me stesso. Un newyorkese nato e cresciuto qui Che ha vissuto un solo tipo di vita( magari mi spiego male), non potrebbe venire a dirmi Che CIO' Che dico e' sbagliato solo perche' vive qui da piu' tempo. Boh, mi sa Che mi sono incartato nella spiegazione, ma sono un po' ubriaco adesso :-)

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@Ilromantico : Neanche Natale e Capodanno sono nate come feste popolari e commerciali. La vedo come l'inevitabile fine di ogni ricorrenza: venire dimenticata o espandersi fino a perdere il proprio intimo significato.

 

il Natale non ha perso il proprio intimo significato, ha perso il significato religioso

ed è diventato una festa della famiglia e degli affetti.

 

Ovviamente la chiesa cattolica in Italia tende ad accreditare il fatto che la secolarizzazione

del Natale sia una degenerazione consumistica...per accreditare il proprio monopolio sulla

spiritualità della festa.

 

Possiamo dire che - se e quando - il Pride diventerà una festa civile riconosciuta e celebrata

da tutti e non più una parata gay, il quesito potrebbe porsi anche per il pride, ma non mi sembra

che siamo vicini ad una situazione del genere.

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Suppongo che quando non ci siano più rivendicazioni politiche

sia normale che una manifestazione diventi una festa.

 

Abbiamo fatto un picnic per il 25 Aprile e sinceramente non so

in quanti siano venuti solo per mangiare e bere

e in quanti abbiano davvero meditato sull'importanza della Liberazione.

 

C'è da dire che i Pride italiani sono davvero miseri rispetto all'estero:

credo che la percentuale di LGBT che in questo Paese vi partecipano

sia la più bassa d'Occidente. E i risultati si vedono tutti.

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Ho l'impressione che se vogliamo pensare all'ipotetico spirito di un

pride post-emancipazione, dovremmo pensare alla parata degli irlandesi

al S.Patrick day, o alla parata degli italoamericani al Columbus day.

 

Sono comunità pienamente integrate ma rivendicano la propria storia

affermano la propria specificità, anche se magari per il resto dell'anno

sono al 100% americani indistinguibili dagli altri. E ovviamente lo fanno

in modo festoso...anche se magari un italo americano potrebbe sfilare

con la foto di Sacco e Vanzetti

 

In caso contrario, la festa civile commemorativa....può suscitare delle

perplessità, perchè è vero che diventa la festa di tutti, ma è anche vero

che noi restiamo una minoranza, ragionevolmente sarebbe auspicabile

il giorno festivo per tutti con la nostra parata festosa che si tiene ugualmente

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@Hinzelmann : L'intimo significato religioso del Natale è il significato religioso, non ne esistevano altri.

Con ristrutturazione dei ritmi lavorativi e la fusione di diverse celebrazioni nel Natale cristiano, si sono

instaurati particolari ritmi e Natale è diventato una delle vacanze più lunghe dell'anno e quindi un momento

per celebrare gli affetti.

Questo non toglie che la festa non è nata per essere tale e che dovrebbe invece festeggiare tutt'altro.

 

Inoltre la mia considerazione è la mia opinione a lungo termine: le osservazioni di Romantico rientrano nella

mia ipotesi, ma per raggiungere un risultato paragonabile al Natale ci vorranno molti altri decenni.

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Non sarei così sicuro...possiamo ipotizzare

che per coincidenza di date si festeggiasse

dal paleolitico la rigenerazione della luce del Sole

all'inizio probabilmente attraverso ritualità magiche

più che religiose in senso stretto, poi a seconda delle

fortune e delle sfortune delle singole religioni, si possono

essere alternati periodi di secolarizzazione e periodi di

riappropriazione del significato religioso della festa.

 

Questo fino a quando il cristianesimo non ha soppiantato

i culti mitradici, che coincidono con la crisi del paganesimo classico

 

Io ci vedo più il Columbus day del Natale secolarizzato

in primo luogo perchè l'idea del pride è americana ed in

secondo luogo perchè la festosità è una manifestazione legata

ad un concetto pluralistico e comunitario di democrazia

 

D'altronde il pride è sempre stato così...festoso, non vedo una

periodizzazione analoga a quella del Natale

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