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Lobby gay: queste sconosciute


Caprichos

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Ciao a tutti. Seguo da molto tempo il forum e ogni scrivo, anche se di rado.

 

Spesso vedo (sui giornali, o su commenti, articoli e anche qui sul forum) che vengono citate le lobby gay, che "da dietro le quinte" spostano voti, fanno o non fanno eleggere qualcuno e via dicendo (tutto quello che ci si aspetta da una lobby, ovviamente riferimento all'omosessualità).

Ecco, io non capisco queste lobby gay dove sono(nel senso dove operano), e chi c'è dietro. E non ho nemmeno capito se esistono veramente o se sono i soliti complottisti che le tirano fuori ogni volta. La mia personalissima impressione (da profano) è che le cosidette lobby gay non esistono, anche se ovviamente molti omosessuali votano in virtù di un programma politico che li riguarda più da vicino (quindi effettivamente un bacino di voti che può essere spostato io credo che ci sia), e allora penso che sia questo quello che si intende per lobby gay, ma ho la sensazione di avere torto. Qualcuno mi può illuminare?

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le lobby gay, che "da dietro le quinte" spostano voti

 

Cavoli, allora sono proprio lobby da poco, dati i risultati che ottengono.

 

 

 


anche se ovviamente molti omosessuali votano in virtù di un programma politico che li riguarda più da vicino (quindi effettivamente un bacino di voti che può essere spostato io credo che ci sia),

 

Non è poi così vero ... anche per quello il nostro peso politico non si sente affatto ...

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In teoria una Lobby Gay dovrebbe essere un ristretto gruppo di gay

che paga le campagne elettorali di un candidato in cambio di qualcosa.

In USA esistono e - come tutte le Lobby - sono legali.

 

In Italia - se esistessero - pagherebbero molto poco, visti i risultati...

Soprattutto pensando che i gay benestanti da noi sono del PDL.

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Cavoli, allora sono proprio lobby da poco, dati i risultati che ottengono.

Parlavo in linea ipotetica, non volevo assolutamente dire che è così. So che il post d'apertura è un po' confuso, ma è perché non riesco a inquadrare questo concetto di "lobby gay", così tanto decantante da alcuni. 

Io credo comunque che non siano pochi coloro che votano in base proprio a quanto "gay-friendly" siano i programmi dei vari partiti politici, o almeno è quanto ho riscontrato io tra la maggior parte dei miei amici omosessuali. 

 

@Almadel Grazie, ora il concetto di lobby è più chiaro. 

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In Italia non funziona così...i partiti politici sono stati per primi

degli aggregatori di interessi ( a sinistra i sindacati, a destra condindustria etc. )

questo dal 1948 al 1992 ha determinato una situazione che è l'esatto opposto

di quella del lobbismo americano.

 

Con la de-ideologizzazione ( che in effetti è uno dei presupposti perchè vi possa

essere un lobbismo ) in Italia è nato un fenomeno diverso: il Neocorporativismo

 

Il problema è che fra i corpi sociali intermedi chiamati a concertare coi partiti politici

le scelte che contano c'era e c'è la Chiesa Cattolica

 

E se c'è la chiesa cattolica, già si capisce che noi non possiamo esserci

 

Ma la differenza fondamentale che caratterizza un sistema Neocorporativo

è che la Corporazione OTTIENE da entrambi gli schieramenti politici

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Per lobby s'intende generalmente un gruppo di persone unite da interessi comuni che esercitano pressioni sulla classe politica per ottenere degli scopi, a prescindere dal fatto che questi scopi siano conseguiti o meno.

La lobby gay dunque esiste anche in Italia, ed esiste una lobby gay persino in Vaticano, se si è letta la cronaca recente.

Probabilmente le lobby gay italiane sembrano inefficaci perché non hanno gli interessi del gay medio, ma i loro scopi li raggiungono tranquillamente, fidatevi! :uhsi:

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Io credo comunque che non siano pochi coloro che votano in base proprio a quanto "gay-friendly" siano i programmi dei vari partiti politici, o almeno è quanto ho riscontrato io tra la maggior parte dei miei amici omosessuali. 

 

I risultati delle elezioni dicono che non è così ... O noi siamo davvero pochissimi (e non è esattamente così), oppure non siamo assolutamente in grado di compattare il nostro voto e di farlo confluire verso un partito che voglia il matrimonio gay, per esempio.

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I risultati delle elezioni dicono che non è così ... O noi siamo davvero pochissimi (e non è esattamente così), oppure non siamo assolutamente in grado di compattare il nostro voto e di farlo confluire verso un partito che voglia il matrimonio gay, per esempio.

 

Nessun partito vuole il matrimonio gay in Italia.

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Ci sarebbero i Radicali...beh comunque è chiaro

che dare un indirizzo di voto in tale senso avrebbe

significato dare un voto inefficace.

 

A quel che ricordo Arcigay spedì a tutti i candidati

dei vari partiti politici un modulo con una serie di domande

per verificare se il voto al partito x avrebbe eletto un nominato

y più o meno friendly...credo che nessuno abbia risposto, o comunque

nessun dato mi risulta sia stato pubblicato neanche dopo il voto

 

Comunque Franco Grillini si candidò a Sindaco di Roma nel 2008 nel Partito

Socialista, in elezioni a doppio turno e voto disgiunto...dove si sarebbe potuto dare

un segnale "gay" senza neanche rinunciare ad un voto politicamente utile o dover

dare un voto ad uno schieramento "nemico" ( considerando il PS un qualcosa di intermedio )

 

Il risultato fu uno sconfortante 0,81%

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Appunto ... politicamente non siamo per niente compatti ...

E, secondo me, questa è una delle ragioni fondamentali per cui i partiti se ne fregano altamente di noi.

Se non abbiamo un peso che si rispecchia in un quantitativo di voti consistenti ... siamo sostanzialmente trasparenti...

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La lobby gay dunque esiste anche in Italia, ed esiste una lobby gay persino in Vaticano, se si è letta la cronaca recente.
Probabilmente le lobby gay italiane sembrano inefficaci perché non hanno gli interessi del gay medio, ma i loro scopi li raggiungono tranquillamente, fidatevi!

Da come l'hai definita tu non la chiamerei lobby quella denunciata dal papa, al massimo sono un gruppo di vescovi omosessuali pseudo repressi, ma chiamarla lobby dalle definizioni che avete dato mi sembra non solo eccessivo ma anche fuori luogo.

Non ho capito invece che tipo di interessi dovrebbero avere le lobby gay italiane (anche se da quanto detto da Hinzelmann non dovrebbero esistere in italia, quindi in realtà non mi si siano chiarite granché le idee), e quali scopo avrebbero raggiunto. Puoi essere più esplicito?

 

Tra l'altro alle ultime elezioni c'era rivoluzione civile che aveva dato un piano più o meno preciso riguardo i matrimoni gay e le adozioni. Ricordo che era a favore e che era stato inserito nel programma, che comunque aveva preso mi pare un 2%.

 

 


Con la de-ideologizzazione ( che in effetti è uno dei presupposti perchè vi possa
essere un lobbismo ) in Italia è nato un fenomeno diverso: il Neocorporativismo

Andrò a leggermi quello che trovo in rete al riguardo, non conoscevo questo fenomeno

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I radicali non sono un partito nel senso che si dà a questo termine in Italia. Rappresentano solo se stessi, Un gruppuscolo di reduci usciti spennati dalle battaglie civili degli anni '70, dove riuscirono a conseguire qualche risultato grazie al boom economico che aveva necessità di forza lavoro femminile a basso costo (e che quindi favorì l'emancipazione, ovvero il divorzio e l'aborto, in modo che la donna non fosse più relegata in ambito domestico ad accudire i figli e potesse contribuire allo sviluppo economico attivamente lavorando).

 

Oggi le condizioni economiche sono completamente diverse.

 

@Caprichos, la lobby gay all'interno del Vaticano sarà stata anche un gruppo di froce pseudorepresse, ma fino a quando Ratzy non ha dato le dimissioni ne hanno fatto di pressioni, a vari livelli (pedofilia, finanza vaticana). Essa rappresenta una tipica lobby italiana: un gruppo di persone, che si nasconde dietro qualcosa che presentano come bene comune (in questo caso la Curia) in modo da avere l'appoggio di una collettività più grande e perseguire, con l'appoggio ingenuo di questa, esclusivamente il proprio particulare. In Italia tutto ha sempre funzionato così. Il capitalismo è una lobby, i magistrati sono un'altra lobby, il sindacato un'altra ancora.

Non sono corporazioni, perché il corporativismo è riconosciuto nei sistemi politici. Sono lobby che si nascondono dietro altre istituzioni che hanno pervertito (si chiama eterogenesi dei fini, in sociologia).

Edited by akinori
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@Caprichos Sì può essere che oltre ai radicali si possa

considerare Rivoluzione Civile, però era un altro partito

fuori dai giochi fin dall'inizio...e votato probabilmente più

per ragioni diverse ( il suo 2% rispetto ad un'area politica

di sinistra radicale che assommava la volta scorsa un 7%

cmq è stato un disastro....anche alla luce del pessimo

risultato di SEL )

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Bullfighter4

Sentire parlare di lobby gay mi fa ridere, dato che anche se esistesse, tutte le altre lobbies allora sono etero, percio' avrebbero molto piu' potere comunque.

Non so in Italia, ma qui in usa il vero potere e' quello economico ( e non sto minimamente dimenticando i diritti cibili, anzi). Ci sono troppi soldi in ballo per mettere i gay in un angolino. 

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il suo 2% rispetto ad un'area politica
di sinistra radicale che assommava la volta scorsa un 7%
cmq è stato un disastro....anche alla luce del pessimo
risultato di SEL

Sono d'accordo con te. In generale comunque il risultato delle ultime elezioni è stato molto deprimente, anche vedendo ciò che ne è conseguito. Io credo che sia un problema della politica italiana in generale, o meglio del tipo di persone che entrano in politica. E' un circolo vizioso che io credo possa essere spezzato solo con la nascita di nuovi partiti, piccoli ma che abbiano presa sul territorio, come sta accadendo in sicilia. 

 

 

 


In Italia tutto ha sempre funzionato così. Il capitalismo è una lobby, i magistrati sono un'altra lobby, il sindacato un'altra ancora.

Non sono molto d'accordo con questa affermazione, però ho capito quello che vuoi dire. 

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Sentire parlare di lobby gay mi fa ridere, dato che anche se esistesse, tutte le altre lobbies allora sono etero, percio' avrebbero molto piu' potere comunque.

Non so in Italia, ma qui in usa il vero potere e' quello economico ( e non sto minimamente dimenticando i diritti cibili, anzi). Ci sono troppi soldi in ballo per mettere i gay in un angolino.

 

Certo che la lobby etero è più potente di quella gay. Non solo, la lobby gay ha altri interessi rispetto a quelli della maggioranza gay italiana. Ad esempio, secondo te ai grandi stilisti interessa di più vendere capi costosi al maggior numero possibile di "gay fashion" o che la maggioranza dei gay italiani costituisca una famiglia e spenda il reddito per il bambino adottato, anziché per consumi voulttuari come l'alta moda?

 

Sula questione del potere economico in USA hai centrato perfettamente: è solo per ragioni di mercato - come sempre - che i gay (insieme con altre lobby) sono riusciti a portare Obama al potere. Obama spera che la gay economy contribuisca a risollevare le sorti del paese - che ora deve puntare sul suo mercato interno visto che gli USA hanno rinunciato ad essere i guardiani del mondo e sulle esportazioni competitive (di prodotti adatti al consumo globale - tra questi, i diritti civili, che deve imporre soprattutto alla Cina in modo da ridurre la sua competitività che si basa su un costo bassissimo del lavoro),

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Bullfighter4

Non so quasi nulla Della situazione italiana, percio' non mi pronuncio su quello.

Obama all' inizio non era manco favorevole ai matrimoni gay. In termini economici, la mia filosofia e' molto " for us, buy us".

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Secondo me esistono, e si manifestano nella promozione di certe "culture" (secondo me deviate), certi ambienti, certi stili di vita tutti particolari che mi fanno distinguere tra l'essere gay e l'essere omosessuale.

Sul piano politico, non sono sicuro che vogliano effettivamente il matrimonio gay. Gli interessa davvero?!

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Promuovere scelte di omologazione personale, spesso però a sostegno di politiche di relativismo sui valori delle "emozioni", della vita affettiva, degli ordini "morali" (ma detto in senso buono, senza parlare da fissati). Affettività edulcorate ed un certo consumismo, intercambiabilità palesata sia dal punto di vista materiale che relazionale.

In questo senso, quindi, direi che certe "stabilità" in Italia non le vogliano, questi gruppi...

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"Lobby gay: queste sconosciute"

Sconosciute perchè in Italia sono inesistenti o meglio esistenti solo nella mente disturbata degli omfobi, che purtroppo, a leggere molti di questi post, sembrerebbero esistere anche tra gli stessi gay

Edited by prefy
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Sconosciute perchè in Italia sono inesistenti o meglio esistenti solo nella mente disturbata degli omfobi, che purtroppo, a leggere molti di questi post, sembrerebbero esistere anche tra gli stessi gay

Forse mi sono espresso nel post iniziale, ma ovviamente non intendevo unicamente la situazione italiana riguardo le lobby gay.

 

 


Secondo me esistono, e si manifestano nella promozione di certe "culture" (secondo me deviate), certi ambienti, certi stili di vita tutti particolari che mi fanno distinguere tra l'essere gay e l'essere omosessuale.

Scusa, puoi essere più esplicito? Chi promuoverebbe questo tipo di culture? Chiedo dei nomi, o almeno un ambiente da cui parte questo tipo di promozione. Non c'è nulla di male a essere più specifici

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Una discussione seria sulle attività di pressione politica

dei gay americani, suppongo sia preclusa dalla consueta

sequela di stupidaggini su fantomatiche lobby gay di stilisti

shampiste, escort...XD

 

La domanda che avrebbe un senso proporre in questo topic è:

poichè una lobby è tale se può spostarsi a destra come a sinistra

come hanno fatto i gay americani ad ottenere dei risultati dal momento

che loro a differenza di altri NON potevano spostare il proprio voto sul

Partito Repubblicano?

 

Spesso si sente dire...ah se anche i gay italiani facessero come gli americani

Ma gli americani si trovavano in una situazione non poi così dissimile dalla nostra:

 

1) Abbiamo il Clinton del DOMA e del don't ask don't tell

2) ...e poi l'approdo ad Obama

 

Nel mezzo Bush Teo-Con e poi Mc Cain con Sarah Palin che non consentivano

spostamenti di voti perchè erano sicuramente peggio di qualunque democratico

fosse stato eletto...come si è fatto allora a modificare l'agenda politica dei democratici

e di Obama, come si è fatto a passare dalla indeterminatezza-avversione di Clinton alla

piena affermazione di Obama?

 

Quale tattica, quale tecnica?

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avete dimenticato la lobby vaticana appena scoperta di recente, specializzata nel fare carriera e sesso nelle sacresie (oltre chhe nelle saune).

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AndrejMolov89

La lobby gay vaticana di per sé non esiste: sono un gruppo di prelati che fanno sesso tra di loro e non rivendicano qualcosa che sia di interesse per la loro omosessualità. Sono omosessuali che premono per qualcosa che va al di là del loro essere omosessuali. E' come se tutti i capi dell'industria delle armi fossero gay, il fatto che siano tutti gay, non implica che la lobby delle armi sia una lobby omosessuale, perché gli interessi che sostengono non sono legati al loro essere omosessuali. 

Fe92 tu hai un idea confusa su cosa sia la lobby, tu stai parlando di imprinting culturale. Nessuno fa pressione per cui tu sei costretto a farti fare pegging. E' un imprinting culturale, ovvero la somma di comportamenti aventi luogo all'interno di una certa comunità che non necessariamente ti spingono ad addottarli, ma possono influenzarti il pensiero; se tu confondi questi aspetti in quest'ottica tutto ciò che produce cultura e modi di ragionare, è una lobby. Ed è ridicolo pensare che esista una lobby dei geologi, perché inducono a pensare che la terra sia un sistema complesso.

La lobby per definizione è un gruppo di pressione, che usa qualsiasi mezzo per far fare scelte di un genere ad un ente pubblico:
http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_di_pressione
 

In questi termini esiste un gruppo di pressione gay italiano? Direi di no, il nostro movimento è passivo dinnanzi alle scelte politiche, non hanno i mezzi per far fare quello che vogliono ai politici, né c'è una reale organizzazione che permetta di far pressione. La lobby gay in italia non esiste, né esiste in vaticano. 
 

Fe92 al di là della tua ignoranza di base sul termine, questa cosa di distinguerti in omosessuale e gay, è un altro aspetto del fallimento politico del movimento gay italiano: la divisione. Tu non ti riconosci come gay, ma come omosessuale cattolico (al di là dell'ossimoro...). 

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ma in italia non c'è una lobby gay, almeno da quello che ho visto io dall'interno quando me ne preoccupavo prima che dovessi lavarmi gli occhi con il sapone pur di purificarli dalle scene indecorose e andare a vivere all'estero pur di dimenticare.

 

quella pagliacciata che si inscenava ogni-singola-volta per il roma pride dove un'associazione (di solito l'arci/il mieli) criticava qualunque decisione organizzativa dell'altra associazione (di solito il mieli/l'arci) fa ribrezzo ed è altamente diseducativa, per quanto sia di certo rappresentativa della situazione italiana. per non parlare degli attivisti del mieli/arci che in simili situazioni davano sempre il meglio di sé a parlare in termini poco simpatici dei "rivali". oppure possiamo tirare fuori il pezzo da 90 e sottolineare il dominio del terrore dei soliti due presidenti mai intercambiabili (guai a proporre altri nomi) durata UN DECENNIO. per fortuna i suddetti alla fine sono stati silurati ma non sarei ottimista ad aspettarmi granché.

 

se esiste la lobby gay in italia è molto probabile (= certo) che serva solo per avviare le carriere politiche degli esponenti delle succitate associazioni (come è successo ai vari mancuso grillini battaglia ecc) dopo un'incredibile lisciata di pelo verso pd e sel.

 

questo per quanto riguarda la situazione nella capitale, se nelle altre città d'italia vige l'associazionismo radicale idealista e disinteressato invitatemi che passo volentieri a rifarmi gli occhi.

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se esiste la lobby gay in italia è molto probabile (= certo) che serva solo per avviare le carriere politiche degli esponenti delle succitate associazioni (come è successo ai vari mancuso grillini battaglia ecc) dopo un'incredibile lisciata di pelo verso pd e sel.

 

 

Non potevi esprimere meglio le conseguenze della mia affermazione. Per questo i gay in Italia non hanno diritti. La lobby gay non fa gli interessi dei gay ma si serve dei gay per perpetuare se stessa e il suo potere. Una piccola corporazione. una specie di sindacato rosa. La cosa che suscita di più il mio risolino sarcastico è l'atteggiamento di chi guarda al lobbysmo americano  in modo da avere delle direttive o di chi parla di inesistenti lobby di shampiste e parrucchiere per tacere della lobby degli stilisti (che sono gay e controllano una dei pochissimi settori d'eccellenza dell'export italiano - il che significa drenaggio di immensi capitali dall'estero che dovrebbero andare a favore dell'attivo della bilancia commerciale, ma questo non succede perché 1) le manifatture vengono dislocate all'estero 2) i capitali guadagnati vengono esportati molto all'estero 3) le tasse vengono evase).

 

Questo tartufismo di bassissima lega è davvero inaccettabile, la maschera fintissima di democrazia si sgretola dietro a questo modo di ragionare così volgarmente e viscidamente reazionario. E questo modo di ragionare reazionario è tipico del gay ricco italiano, che se ne fotte dei diritti degli altri gay perché tanto comunque può tutto, grazie alla sua richezza, può sposarsi, comprare uteri, bambini direttamente. E non ha interesse a che altri gay facciano la stessa cosa, perché più una società diventa egualitaria più perde il suo potere.

Una banalità politica che molti nascondono, pelosissimamente - come sempre :bye:

Edited by akinori
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per lobby gay in italia credo si faccia riferimento ad un concetto atecnico e più sociologico, si potrebbe parlare di forza di pressione della comunità omosessuale più correttamente, ossia, per un politico, possibilità di sfruttamento del bacino di voto ottenibile dall'elettorato gay. Di vere lobby non ne vedo, e se ci sono, sono inefficienti

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