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[Hikami88] E toccò anche a me.


Hikami88

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I miei CO sono storia vecchia oramai, ma dato che non ho nulla da fare, ho deciso di raccontarveli.
Mi scuso in anticipo per la banalità e la pesantezza delle mie parole.

Sapevo di essere attratto dai maschi già da quando avevo 12 anni ma ho accettato la mia omosessualità solo in tardo liceo, quando capii definitivamente che le donne non facevano per me.
La primissima persona a cui raccontai di essere gay fu un mio compagno di scuola, al quale ero attratto, durante un pomeriggio di studio a casa sua. Gli dissi letteralmente: "Gianko, devo dirti una cosa: sono gay" aspettandomi, da idiota quale ero/sono, un "T'oh, anche io lo sono! Orsù, partiamo insieme per un avventura gay". Ovviamente non andò così, ma fu comunque comprensivo, per lui non c'erano problemi, anzi mi invogliò a parlare con lui dei miei problemi e di aprirmi su tutto.
Sostanzialmente andò più che bene.
Quando, qualche tempo dopo, mi fidanzai con il mio oramai ex-ragazzo, mi dichiarai solo con amici suoi, di mentalità apertissima, quindi non fu affatto difficile trovare qualcun'altro con cui confidarmi in caso avessi voluto sfogarmi. 
Ciò mi portò a non sentire il bisogno di doverlo dire ad altre persone, e quindi, per un po' di tempo, continuai a nascondere agli altri la mia sessualità.
Un giorno però, mio padre, trovando sulla bolletta un po' troppe chiamate verso Foggia, mi chiese che rapporti ci fossero tra me e questo mio "amico", all'inizio tentai di negare rapporti di tipo "amoroso" ma quando mi "minacciò" di chiamare i suoi genitori per avere spiegazioni, fui costretto a raccontargli tutto.
All'inizio mio padre fu molto restio nell'accettare la cosa, le solite domande: "ma sei sicuro?", "ma se non hai mai provato una ragazza come fai a dire che non ti piace?", "se vuoi ti mando da un mio amico che è psicologo", ecc... 
Ovviamente, per come son fatto, ho sempre risposto in malo modo a queste domande, smontandole pezzo per pezzo, in maniera scientifica.
Ad oggi mio padre ha accettato totalmente la situazione, quindi di problemi non ce ne sono più.
A mia madre e a mia sorella, non l'ho mai detto apertamente, ma, invero, non lo nascondo nemmeno. Quindi sono più che certo che sappiano tutto e, sicuramente, accettano senza problemi. Per darvi un idea, ultimamente il compagno del mio padrino (sì, anche lui è gay) è morto a causa di una polmonite che poi si scoprì essere stata aggravata a causa dell'AIDS e mia madre mi fece un discorso sulla pericolosità dell'AIDS, che dovevo stare attento ecc... Certo, avrei voluto dirle che lo stesso discorso averebbe dovuto farlo a mia sorella, non è che solo i gay si ammalano di AIDS... però, data la situazione, ho preferito tacere.
Tornando ai miei CO, finito il liceo, decisi di vivere l'università tranquillamente, senza nascondermi, così non ebbi molta difficoltà a parlare di me ai miei amici dell'uni.
Anche in questo caso non ho trovato problemi di alcun tipo, così avrei potuto baciare e coccolare il mio ex (facciamo la stessa facoltà) senza dovermi preoccupare di nulla.
Solo molto di recente, a causa del periodo nero che sto passando, decisi di fare CO con il gruppo di amici con il quale sono più legato. Ci conosciamo da sempre e probabilmente fu proprio questo a bloccarmi: avevo paura di perdere la loro amicizia.
Una sera, quindi, di ritorno da un pub, dopo essermi un po' sbronzato per eliminare i freni inibitori, mi faccio coraggio e dico: "ragazzi, devo dirvi una cosa, contate fino a tre.", e al 3 grido "Sono gay". A quel punto, vuoi per la tensione, vuoi per la sbornia, scoppio in lacrime. I miei amici sono stati tutti estremamente comprensivi, mi chiedevano da quanto tempo glielo nascondessi, e che non dovevo preoccuparmi di nulla. Ma il migliore fu mio cugino: "Giuse', ma hai paura che pensiamo male di te? Noi GIA' ti sfottiamo e GIA' ti picchiamo, nhe ma che cambia?". Al che iniziai a ridere e tutto fu come se niente fosse successo.
Arrivato a questo punto, le uniche persone a cui non l'ho detto sono gli amici del liceo, con i quali ancora passo qualche serata. Solo che non mi va di dirglielo. Ma non per "paura" ma per "noia". Della serie, non glielo dico ma nemmeno lo nascondo. Se capiterà l'occasione, allora gliene parlerò.

Ecco questo è tutto. Scusate il poema totalmente privo di contenuto...

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Sono felicissimo del fatto che tu abbia attorno persone tanto comprensive. Sono sicuro che anche con i tuoi amici del liceo non avrai problemi ;)

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Marcolino2

Bravissimo Hikami! Sei circondato proprio da belle persone :D che ti hanno dimostrato di volerti molto bene

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Sono molto contento per te,gran bel coraggio!

Più che altro è fortuna... Sono abbastanza codardo dall'aver paura nel dichiararmi anche davanti a persone che sono pro matrimonio/adozione gay.

 

 

 

Sei circondato proprio da belle persone  :D che ti hanno dimostrato di volerti molto bene

In verità me le cerco persone del genere. Se so che tizio odia i gay non mi ci avvicino nemmeno.

Infatti i CO dove ho avuto più paura son stati con la famiglia e gli amici di lunghissima data: in entrambi i casi son persone che non mi sono scelto direttamente.

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  • 5 months later...

Ritorno dopo un periodo di pausa per parlare dei miei ultimi (in senso assoluto) CO.
Come ho già scritto in precedenza, le uniche persone (delle quali m'importa) che non sapevano di me erano "gli amici del liceo".
La vicenda s'è suddivisa in due occasioni, poiché è quasi impossibile vederli tutti insieme.

La prima durante questo agosto.
Ero in vacanza in Calabria con i miei ad annoiarmi a morte. Un giorno un mio amico mi contatta su Facebooke, parlando del più e del meno, comincia a chiedermi se ho fatto conquiste, quante ragazze ho conosciuto, se c'è qualche bella calabrese che mi viene dietro e cose così... ad un certo punto, completamente scazzato, gli faccio "nessuna! Anche perché LE calabresi non m'interessano". Al che mi risponde con un "Questo è un " problema" tuo e nn vorrei entrarci.. ;)". 
Ovviamente la mia risposta fu un "ma chi ti ci vuole fare entrare XD" e la cosa finì lì. Nei giorni successivi mi contatta per vederci in serata insieme ad altri amici. Ovviamente accetto e ci ritroviamo in 5 in auto a conversare.
Non ricordo per quale motivo, entra in mezzo l'argomento omosessualità e questo mio amico esordisce con un "Ehi in questa macchina non voglio che si parli di ricchioni!".
E io, con tutta calma, "Piano con i termini, potrei offendermi...".
E lui "vabbé froci, culattoni, come li devo chiamare?"
"Taci che è meglio...".
Da lì, per tutta la serata, comincia a fare battute del cazzo del tipo "oh ma perché non portiamo a Peppe (io ndr.) a villa dei misteri (una nota zona di Pompei in cui si va a trans ndr.)?" oppure "no, io a Peppe dietro non lo voglio!" o ancora "Sì ci facciamo la foto ma non mi toccare!" ed altre fantastiche perle di saggezza omosatirica. Voglio precisare che, conoscendolo da tempo, sono certo che non pensava sul serio a quello che diceva e non lo faceva nemmeno con cattiveria. Voleva fare un po' il "simpaticone", ma con la persona sbagliata ^^
All'inizio stavo un po' al gioco, poi lo rispondo per le rime, poi lo intimo di smetterla e infine sbotto e gli grido tipo "Giorgio, dì un'altra parola, dì una SOLA cazzo di parola, *bestemmia a caso*, e giuro che questa checca ti riempe così tanto di pugni che a casa ti prenderanno per un carlino". O giù di lì, avevo un po' bevuto ed ero più irascibile del solito...
A fine serata mi chiede scusa e ho la conferma che non lo faceva con cattive intenzioni.
Nel complesso, dunque, è andata bene.

La seconda qualche settimana fa.
Ero uscito con il mio solito gruppo di amici del liceo e a fine serata gli parlo un po' del mio viaggio a Bristol e lì parlo del fatto che in discoteca vendevano il sidro di mele (bevanda che adoro *^*) e così scatta spontanea la loro domanda "hai fatto conquiste?".
Lì, spontaneamente, faccio "Sì un gran bel figo brasiliano, ma ero completamente ubriaco e quindi mi ricordo poco".
E loro "aspe', hai detto brasilianO?!"
E io "sì, sono gay, non lo sapevate? Pensavo che da Facebook si capisse"
"No! E quando ce lo dici?! Noi dovevamo essere i primi!"
"eh... veramente siete gli ultimi... XD"
"wa no! Ci offendiamo così!"
E di lì abbiam parlato spontaneamente della mia situazione sentimentale, di cosa ne pensassero gli altri e anche qualche domanda un po' più "scontata" come "sei attivo o passivo".
Son stati davvero carini, mi aspettavo un po' più di freddezza invero :P

E con questo, dunque, chiudo per sempre il capitolo "falsa eterosessualità"! Anche se mancherebbe tutta quella gente di cui non me ne frega un accidente... ma vadano al diavolo, infondo :)
 

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Ahh ecco!

 

Io ho sempre mille like su pagine tipo no omofobia,

Si matrimoni gay e compagnia bella..

Quindi credo che il messaggio sia passato.

 

Comunque il co deve essere così: naturale! ;)

 

Bravo hikami e bentornato tra noi!

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