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ciao, sono una nuova iscritta!


Luce86

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Okay ora sono ufficialmente incazzato nero..

 

Cioè te vai a fare quelle robe sul sadomaso e master (che non hanno NIENTE a che vedere con l'amore) e ti lamenti che sei stata usata e maltrattata????

 

 

Al posto di provare con una donna dovresti provare con un ragazzo che non fa sadomaso ecc..

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Okay ora sono ufficialmente incazzato nero..

Cioè te vai a fare quelle robe sul sadomaso e master (che non hanno NIENTE a che vedere con l'amore) e ti lamenti che sei stata usata e maltrattata????

come mi ha fatto notare @@penna la situazione è ben più articolata e complessa, sono inutili i tuoi commenti visto che la problematica è ben maggiore di quello che puoi capire
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si, per un periodo ho pensato che diventare schiava di un uomo, mi avrebbe fatto sentire bella, senza il difetto.

Il primo mi ha trattato bene,a livello fisico, è stato molto dolce, poi però mi ha dato via, dopo due volte che ci siamo visti dal vivo.

io sono stata molto male, per un anno (anche adesso), mi piaceva davvero tanto lui, non so se lo amavo, comunque, mi piaceva moltissimo.

 

Gli altri che ho conosciuto dopo, non mi hanno trattato benissimo, il secondo non mi ha fatto molto male, perchè si è fermato quando ha visto che io non ero molto felice della cosa, e non ha detto nulla. Poi è sparito lui, non mi ha più cercato. Il terzo lo conosciuto per caso, su un sito dove ero iscritta. Ha risposto ad alcuni post che avevo aperto. Mi piaceva molto a livello di idee, perchè mi sembrava che renderlo felice mi rendesse migliore, degna, amabile.

infatti, agli inizi ero abbastanza felice, perchè mi sentivo per davvero migliore, piacevole, non da buttare,

dal vivo, è abbastanza severo per queste cose, io ho provato più volte a chiedergli se poteva evitarmi la cosa della penetrazione

e si è arrabbiato. io allora non ho detto nulla, e ho sopportato. L'ho visto altre tre volte (mi ha mandato molte mail, dove continuava a chiedermi a riguardo di questa cosa, e spesso, si arrabbiava per come rispondevo, e cioè che avevo dolore, e mi era venuta angoscia ecc.)

la seconsa volta mi ha concesso del lubrificante, prima di mettermelo dentro, ma io ho sentito comunque male (per la posizione per la quale mi mette e anche per come me lo infila).Poi, sempre per mail, mi ha fatto domande, e io rispondevo sempre allo stesso modo, cioè che avevo acconsentito per senso di dovere, che mi aveva fatto male, che non mi piace essere toccata nè penetrata ecc. La terza volta mi ha messo sempre nella posizione scomoda, ma siccome ho ceduto alla paura del momento, mi sono quasi messa a piangere, Lui è andato avanti per un po', poi si è fermato. ha fatto passare qualche minuto, poi mi ha messo sul letto, in una posizione differente, e m ha fatto meno male rispetto a prima, comunque non ero felice. Adesso non so, ho visto che non riesco più, mi viene un terrore, mi viene da piangere, ho pensato di chiudere la cosa, di chiudere con gli uomini, ho pensato che con una donna, frequentarla ecc, sarebbe diverso, meno faticoso, meno angosciante. ne ho parlato con lui, ma non dice molto, continua a dirmi che non ha mai visto una donna che abbia male, e io ho pensato che magari ho qualche problema nella vagina.

 

comunque, visto che il dolore (bruciore interno) mi è peggiorato, settimana prossima vado dal medico, per vedere se è qualcosa di grave. Mi è davvero difficile acconsentire alla penetrazione, mi vengono pensieri angoscianti, poi mi dico che se non resisto, se me ne vado, mi dimostro "falsa donna", non migliore, non capace di far contento l'uomo. ecco perchè ho resistito, cerco di resistere. però a volte mi sento davvero disperata, ho anche pensato che in effetti io non trovo nessun piacere nella cosa, aspetto solo che tutto finisca, forse è meglio se chiudo con gli uomini (non ho frequentato miei coetanei, solo uomini sui 40/50 anni) magari conoscendo una donna tutto questo senso di angoscia o di utilizzo bestiale mi passa.

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Ci sono molti motivi per i quali la penetrazione può essere dolorosa: è un problema comune e può avere varie cause. Si può trattare di una temporanea infezione (moltissime donne, ad esempio, soffrono di candida), oppure di vaginismo (la vagina si contrae, "chiudendosi" e impedendo la penetrazione a causa di un blocco psicologico), o di molte altre cose ancora che il ginecologo potrà chiarirti quando andrai a visita.

Mi raccomando, spiegagli bene tutto ciò che ti è successo, il dolore che hai sentito durante i rapporti e così via. E' un medico, è abituato a sentirne di tutti i colori e reagire comunque con professionalità, senza giudicare.

 

Comunque insistere con la penetrazione, quando si prova dolore, è pericoloso e può peggiorare le cose: se la vagina non è abbastanza lubrificata e rilassata, sforzandola rischi di provocare lacerazioni che poi renderanno sempre dolorosi i successivi rapporti, e così via. Il dolore è un segnale che non va ignorato, e tu hai tutto il diritto di pretendere che un uomo non ti faccia male. Se ti fa male, lui godrà per qualche secondo, ma tu ti terrai i danni magari per mesi.

 

Il dolore fisico mi sembra comunque solo una parte del problema, forse nemmeno la causa, ma la conseguenza di qualcos'altro. Mi piacerebbe aiutarti a capirne un po' di più, ma per farlo avrei bisogno di sapere qualcosa di più della tua storia.

Se ti va, puoi raccontarmela, anche in privato se preferisci.

 

A presto

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io mi occupo di Filosofia, tra le altre cose, e rifletto, tra me e me, sulle vicende esistenziali.

 

Riguardo alla cosa del dolore, purtroppo sì, penso che sia qualcosa di lacerazione interna,perchè mi brucia parecchio, da più giorni, ormai.

La prima volta, a 18 anni, avevo già male, ed è sempre stato così, mi ha sempre fatto orrore la cosa del sesso, solo che prima, non mi portavo il dolore per più giorni, ora invece sì. Mi brucia proprio da dentro, e mentre qualcuno me lo infila, mi sento lacerata, bruciante. Penso mi abbia fatto male da dentro, comunque.

 

Lui comunque dal vivo è stato abbastanza "rude", non mi permette di stare in una posizione comoda, e l'ultima volta mi ha permesso solo di salire sul letto, anche se ero comunque dolorante e scomoda (cerco di resistere, non piangendo). Purtroppo io non sono molto contenta della cosa, ma se dovessi andarmene o rifiutare, di me si direbbe che non sono capace di resistere e sopportare, che non sono una donna soddisfacente. Sto anche pensando che dal momento che vivo la cosa come un martirio, se non riesco a resistere oltre, forse sarebbe meglio chiudere del tutto con gli uomini, in fondo, non mi piacciono granchè, e il mio accettare questo o quello deriva dal fatto che devo dimostrare che sono una donna appagante e degna, non perchè mi piaccia la cosa in sé, anzi non sopporto di essere toccata.

 

Ho pensato che se frequentassi una donna, mi sentirei paritaria, non angosciata, inoltre non vedo come una donna possa lacerarmi... non ce la vedo a farmi del male in quel senso, credo.

comunque, stavo già pensando di chiudere del tutto con gli uomini. Tanto, anche se riesco a resistere per queste cose, l'effetto "sono migliore! sono valida!" mi dura poco, poi ritorno a sentirmi disprezzata e inferiore.

Poi, comunque, questa persona che sto frequentando ora, dal vivo, è davvero difficile da sostenere per me, in quel momento. Gli altri mi avevano riservato meno durezza, o comunque, aspettavano, che stessi meglio, lui invece è parecchio inflessibile per questa cosa.

Dice che le altre non sentono male, e che nessuna si lamenta, ma a me lui in sé provoca un'angoscia profonda prima, durante e dopo, e anche dolore fisico, per la posizione che mi fa assumere e anche per il modo che ha di infilarmi e di muoversi.

 

ho più volte pianto, a casa, al momento cercavo di resistere, non voglio sembrare debole e impaurita, inferiore.

 

Poi, ho visto che le altre donne non hanno questo problema, sono felici di essere infilate. comunque a me, non piace proprio per nulla.

La solitudine è difficile da sopportare. Qualche volta, si cede agli uomini, per questo motivo. Ho visto che comunque un uomo sui 40/50 anni ti tiene, e non ti scarica, un ragazzo mio coetaneo (come era il primo che conobbi, quasi) ti scarica con l'sms o la mail, subito dopo. Se proprio si deve sopportare il dolore della penetrazione, ha più senso farlo con chi ti tiene e non ti abbandona, e non con uno che ti scarica subito dopo, con un sms. O almeno, io la vedo così, tra i due mali, mi sembra il male minore, acconsentire a uno che almeno mi tiene, e mi apprezza, qualche volta, che non uno che magari non ti fa male, ma poi ti da via.

 

Grazie per le repliche.

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Una visita medica è d'obbligo direi.

 

Ma ribadisco il concetto che non è scegliendo di cambiare orientamento che risolverai i tuoi problemi e tale concetto è già stato espresso da altri utenti prima di me.

Anche perchè tale cosa non si sceglie, nè a livello fisico nè tantomeno a livello affettivo. 
Forzarti verso questa strada quando hai ben altri problemi prima da affrontare equivale a farti la medesima violenza dell'andare a letto con un uomo.

 

Fermo restando che non sono qui per giudicarti e basandomi esclusivamente su mie sensazioni personali e su quel poco che leggo di te, sinceramente ti consiglio tutt'altra strada.

Cioè che forse è il caso che piuttosto che cercare altre situazioni al limite come Master/Slave od optare per andare con le donne più per un motivo legato alla tua paura verso il sesso che per una reale omoaffettività, direi che la strada giusta è  un lavoro su te stessa.

 

In altre parole, forse è il caso come dice @@faby91 che tu vada in terapia e tu possa riprendere possesso del tuo corpo e della tua persona.

Perchè quando non si è in pace con sé stessi non si riuscirà mai ad essere in pace anche col prossimo.

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ma se dovessi andarmene o rifiutare, di me si direbbe che non sono capace di resistere e sopportare, che non sono una donna soddisfacente.

 

Ma stiamo scherzando? Forse lo direbbe il bruto con cui vai a letto, ma tutte le persone normali direbbero che, se rifiuti di provare dolore, sei semplicemente una donna in grado di difendere i propri diritti. Guarda che si potrebbe quasi dire che quell'uomo ti sta violentando, perché ti obbliga a subire dolore che tu non vuoi subire. A quanto ho capito tu non ti rifiuti esplicitamente e lui non ti obbliga con la forza, ma mi sembra che ti obblighi comunque con ricatti morali esercitando su di te una fortissima violenza psicologica e approfittandosi delle tue debolezze.

 

Perché continui a stare con lui?

 

Devi chiudere con lui e con gli uomini come lui, non con gli uomini in generale. Il tuo problema non è con gli uomini, è con gli uomini che ti fanno violenza. Mi dispiace che tu abbia avuto esperienze solo con uomini del genere (verrebbe da chiedersi come mai hai scelto proprio loro), ma non è una cosa normale che gli uomini trattino così le donne.

 

Guarda, io ho avuto un sacco di problemi di dolore vaginale, fin dalle prime esperienze. Nonostante all'inizio fossero ragazzi con cui facevo solo sesso, comunque nessuno si è mai sognato di farmi sentire una merda perché avevo dolore, e quando io gli dicevo che avevo male si fermavano e basta. Col mio ex mi è capitato a volte (sbagliando) di sopportare il dolore per fare un favore a lui, ma se lui si accorgeva che soffrivo senza dirglielo si arrabbiava, dicendomi che se avevo male dovevo dirglielo e fermarmi assolutamente, perché lui non voleva farmi male!

Cioè, capisci? Questa è la normalità, è così che deve funzionare.

 

Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma la cosa più urgente è che tu impari a difenderti.

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Ma stiamo scherzando? Forse lo direbbe il bruto con cui vai a letto, ma tutte le persone normali direbbero che, se rifiuti di provare dolore, sei semplicemente una donna in grado di difendere i propri diritti. Guarda che si potrebbe quasi dire che quell'uomo ti sta violentando, perché ti obbliga a subire dolore che tu non vuoi subire. A quanto ho capito tu non ti rifiuti esplicitamente e lui non ti obbliga con la forza, ma mi sembra che ti obblighi comunque con ricatti morali esercitando su di te una fortissima violenza psicologica e approfittandosi delle tue debolezze.

 

Perché continui a stare con lui?

 

Devi chiudere con lui e con gli uomini come lui, non con gli uomini in generale. Il tuo problema non è con gli uomini, è con gli uomini che ti fanno violenza. Mi dispiace che tu abbia avuto esperienze solo con uomini del genere (verrebbe da chiedersi come mai hai scelto proprio loro), ma non è una cosa normale che gli uomini trattino così le donne.

 

Guarda, io ho avuto un sacco di problemi di dolore vaginale, fin dalle prime esperienze. Nonostante all'inizio fossero ragazzi con cui facevo solo sesso, comunque nessuno si è mai sognato di farmi sentire una merda perché avevo dolore, e quando io gli dicevo che avevo male si fermavano e basta. Col mio ex mi è capitato a volte (sbagliando) di sopportare il dolore per fare un favore a lui, ma se lui si accorgeva che soffrivo senza dirglielo si arrabbiava, dicendomi che se avevo male dovevo dirglielo e fermarmi assolutamente, perché lui non voleva farmi male!

Cioè, capisci? Questa è la normalità, è così che deve funzionare.

 

Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma la cosa più urgente è che tu impari a difenderti.

 

Non so, mi sembra, da un po' di anni, che se questo tipo di uomo dispotico e autoritario, ti vuole, allora è la dimostrazione che sei una donna valida! altrimenti, non ti vorrebbe, non ti guarderebbe neanche... mi sembra questa, la motivazione per la quale mi lego a questi uomini... il primo mi aveva trattato bene fisicamente, ma poi mi ha dato via... questo di adesso dal vivo è abbastanza tremendo, da sostenere (anche se comunque faccio il possibile per non mostrarmi terrorizzata) devo dire, che è quello che mi ha fatto più male. Poi, lui si è arrabbiato più volte per mail, io poi ho smesso di parlarne, però più di una volta si è infuriato, perchè dice che le altre non provano dolore, che non è violento ecc.

ma dal vivo, mi obbliga a una posizione dolorosa, mi fa stare sul pavimento, mentre mi schiaccia, e poi me lo infila in modo forte e veloce. Mi fa molto male. L'altra volta mi ha consentito di stare sul letto (anche perchè stavo scoppiando a piangere, dico la verità, ad un certo punto, non ce la facevo a sostenere la cosa, penso che se ne sia accorto, perchè è andato avanti per un po', ma poi si è fermato) però anche lì, mi schiacciava, mi faceva male (un po' meno di prima). Lui poi si arrabbia, perchè vuole che io dica che è bello, fantastico ecc, come dicono le altre, mentre invece io non lo dico, e dal vivo, me ne sto in silenzio, non supplico "come fanno le altre schiave dei blog" che vogliono essere toccate ecc.

io mi limito a starmene immobile, mi terrorizza, dal vivo.

come persona, per mail, mi piace molto, perchè mi sembra che farlo felice, voglia dimostrare che sono per davvero una donna migliore, migliore delle altre, che non resistono, e vanno a servire uomini meno sprezzanti...

non so, è per questo che mi piace,ecco, perchè mi sembra che in effetti soddisfarlo in tutto e per tutto sia la dimostrazione che io sono valida, bella, migliore, amabile. Io mi sento inferiore alle altre donne, per via del difetto fisico che mi è capitato dieci anni fa. mi sembra che essere voluta da un uomo dispotico sia la dimostrazione che sono valida. Lui mi ha detto molte belle cose, su questo aspetto. Mi piacciono molto, le sue frasi, dico la verità, me le ripeto spesso, perchè mi fanno sentire bella e migliore. (anche per questo motivo ho accettato di vederlo più di una volta, in questi mesi, pur sapendo che dal vivo non mi avrebbe risparmiato, non ascolta le mie suppliche...gli avevo detto se poteva risparmiarmi questa cosa della penetrazione, perchè mi fa un male cane, che avrei eseguito il sesso orale, senza problemi, ma non ha voluto sentire ragioni)

Comunque, se dal vivo mi riservasse un po' meno violenza, nel senso del mettermelo dentro a quel modo, sarei anche felice di "stare" con lui.

solo che non ci riesco, mi porta a un limite che mi viene la disperazione, il panico, quando lo sento che sta per infilarmi!

non lo so, avevo pensato di andarmene... e se me ne vado? resto sola. e inoltre, sarebbe la dimostrazione che sono incapace, che sono un fallimento. Ho pensato che almeno questo mi tiene, il primo mi ha dato via dopo il sesso, e non mi aveva fatto male, ma in quel caso, ho sofferto da morire, per il fatto di essere data via. Questo di adesso mi tiene, e non mi da via, e quindi non ho questa cosa del dolore "dell'essere data via" da sopportare.

Però poi mi dico che con una donna non ci sarebbe nessuno di questi problemi, una donna non ti lacera dal vivo, non può farti male, in quel senso...

adesso, ho la vagina che mi brucia da un po' di giorni, e difatti, ho preso l'appuntamento col medico, penso sia qualcosa da dentro, anche perchè l'ultima volta mi ha fatto male a lungo, nell'ultimo incontro, dopo che lui aveva finito, ancora mi bruciava da dentro.

 

Grazie per la replica.  

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Un consiglio: metti la TUA felicitá daventi a quella degli altri!

 

Il tuo valore deriva da te stessa non dal fatto che fai piacere a quegli uomini (avrei in mente altre parole per definirli, al posto di uomini)..

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Luce,

che cosa ti è successo dieci anni fa?

 

una lesione, a una parte del corpo. Adesso, sono difettata lì. ovviamente, oltre a ritenermi brutta, mi ritengo anche inferiore alle donne che non hanno questa lesione. Comunque, l'unico modo che avevo trovato, in questi anni, era di asservirmi, per avere la sensazione di essere bella e amabile. per un po' ha funzionato, perchè proponendomi come donna schiava, un sacco di uomini si sono interessati, anche se ero difettata. Poi però mi sono resa conto che "finito l'effetto del sentirmi vezzeggiata", restavo io e lo specchio. e nessun stratagemma per "trovarsi bella" in quel contesto.

Da circa due anni sono passata a cose di sottomissione più pesante, prima mi ponevo in un'ottica di sottomissione, ma non totale.

Il primo mi ha trattato bene, dal vivo. gli altri non moltissimo, il secondo comunque, si è fermato, non mi ha fatto male. Quello che più di tutti mi fa male (e poi, mi è venuto una sorta di panico, al momento) è questo che frequento da qualche mese. Ho accettato la sottomissione con lui perchè per come parla, -lo ammetto, e credo lo sappia anche lui- "mi fa sognare", cioè, "mi fa venire il desiderio di comipacerlo"...difatti mi dico che più resisto, più è la dimostrazione che sono migliore.

se me ne andassi, di me si direbbe che sono una donna fallimentare, una difettata, da spazzatura.

Non accetto il coito perchè sono eccitata o perchè lo voglio, ma perchè altrimenti non posso sentirmi apprezzata.

Comunque, mi è venuto una sorta di rancore, di disgusto, per il fallo. Prima lo sopportavo già di più, ora mi vengono pensieri di odio e rancore. Comunque penso che mi abbia lacerato dentro, o forse si è infettato con l'urina, perchè mi sto portando il bruciore da un po'.

L'ho detto anche a lui, ma continua a infuriarsi, quando gli dico che non acconsento per il motivo che crede lui,

tra pochi giorni andrò dal medico, e vedo se può darmi qualcosa per mandare via il bruciore. 

ormai, mi sento una fessura, una fessura sempre dolente e bruciante. inferiore alle altre donne, che invece sono tutte felici di farsi infilare. Comunque devo dirvi che su vari siti BDSM mi hanno "cacciato" proprio perchè hanno detto che questo genere di uomo non è un Master, e che dovrei chiudere del tutto, hanno detto che questa sottomissione è degradante.

sì, in effetti, io acconsento per disperazione, se volete chiamarla così. Mi resta solo il sentimento di bruttezza, questo difetto che mi rovina tutto, e mi rende inferiore.

Pensavo che servire gli uomini, abbassandomi a ciò che le altre non accettano, per dignità, mi sarebbe servito per volermi bene, ma non è così. Riesco a sentirmi bene  a tratti, non sempre. Lui mi dice delle cose che in effetti a volte mi rendono bella, apprezzata. Poi, però, questa cosa della penetrazione, mi fa salire al patibolo. Mi è venuto pure il complesso di non essere una donna "come le altre, disinibite".

forse sono lesbica. non mi piace il sesso con gli uomini. sto pensando che vorrei avere accanto un'amica, una donna, che non mi laceri, che condivida con me sentimenti, anche fisici. non vedo come una donna possa lacerare, dal vivo. 

 

Grazie per le repliche. Apprezzo molto di aver trovato persone che spendono parole per mostrarmi empatia.     

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Ma pensi che se tu stessi con una donna riusciresti ad eccitarti e a fare l amore e tutte quelle carinerie?

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Ma pensi che se tu stessi con una donna riusciresti ad eccitarti e a fare l amore e tutte quelle carinerie?

a me non interessa eccitarmi. Con gli uomini, ho sempre "lasciato fare", mi faceva abbastanza schifo al momento. Ma come ho detto, mi sono posta in una condizione di sottomissione per via del difetto.

è solo con l'ultimo, che mi è successo questo problema della vagina molto lacerata, durante e dopo, perchè mi brucia ancora.

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come mai hai dato per scontato che ci sia un legame necessario tra il tuo difetto fisico e il tuo bisogno di un master?

Ci sono molte persone con difetti fisici che sono fidanzate e hanno relazioni paritarie, "normali", con il partner. Perché non potresti essere anche tu come loro?

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come mai hai dato per scontato che ci sia un legame necessario tra il tuo difetto fisico e il tuo bisogno di un master?

Ci sono molte persone con difetti fisici che sono fidanzate e hanno relazioni paritarie, "normali", con il partner. Perché non potresti essere anche tu come loro?

perchè ho letto abbastanza libri al riguardo. sono dieci anni che non faccio altro che leggere e meditare.

la dismorfofobia porta a cose di questo tioo. Difatti, io provo anche rancore, non li amo, i Master. Proprio per niente. Mi sono già beccata punizioni al riguardo (niente di paragonabile alla cosa della penetrazione comunque) proprio perchè non me ne sto zitta.

Non è possibile "che io mi cerchi" un uomo che mi voglia. al di là che è da escludersi, il trovarlo, ma per mio bisogno di rivalsa, devo sentirmi "non inferiore". Purtroppo, solo un uomo despota, riesce a "darmi l'illusione di valere" quel tanto che dura, come effetto.

Questo di adesso, sotto un certo punto di vista, "riesce a esaltarmi" e sarei davvero felice, ma il problema, è che dal vivo non ha pietà di me, e sono stata più volte colta dalla paura e dall'angoscia. Ma se me ne vado, dimostro solo di non essere resistente, di non sapere essere più valida delle altre, che sono migliori di me dal punto di vista fisico. Soffro molto, per la mia inferiorità, per il difetto. 

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parole_alate

Seguo la tua storia da quando hai cominciato a scrivere. :sorriso: Dai tuoi ultimi post sembra che tu abbia riflettuto molto su quello che quella lesione ha provocato nella tua psiche e su tutti i comportamenti che ne sono derivati. Hai fatto questo percorso da sola o un professionista ti ha diagnosticato la dismorfofobia?

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Seguo la tua storia da quando hai cominciato a scrivere. :sorriso: Dai tuoi ultimi post sembra che tu abbia riflettuto molto su quello che quella lesione ha provocato nella tua psiche e su tutti i comportamenti che ne sono derivati. Hai fatto questo percorso da sola o un professionista ti ha diagnosticato la dismorfofobia?

come ho già detto, io leggo e medito, ormai da 10 anni. leggo e rielaboro. Mi occupo di Filosofia, tra le altre cose. Anche per questo, "non trovo" un mio coetaneo. ma solo uomini sui 40, 50 anni di età.

Edited by Luce86
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