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Meglio gay o lesbica per un genitore???


F91

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Pongo questa domanda in seguito ad un incontro che ho avuto con la madre di una mia amica che ha scoperto da poco che una delle sue figlie è lesbica… in poche parole mi ha detto che secondo lei per una madre è più facile da accettare un figlio gay rispetto ad una figlia lesbica. Voi cosa ne pensate???

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Che credo che dipenda da un fattore culturale.

 

E dal fatto che effettivamente dell'omosessualità maschile si parla più spesso e c'è un'apertura maggiore, mentre quella femminile mi sembra che venga ancora trattata come un animale mitologico dalla dubbia esistenza.

Questa è l'idea che mi son fatta anche in base a come viene trattato l'argomento normalmente dai media e dai discorsi degli eterosessuali che ho attorno.

 

Se poi ci aggiungi il fatto che siamo in un paese in cui obiettivamente gli uomini e le donne non vengono trattati in egual modo, ecco qui concluso il quadretto generale.

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Che sono scemenze.

Il grado di accettazione varia da famiglia a famiglia. Ogni situazione è diversa dall'altra e gli elementi che entrano in gioco sono talmente tanti che non si può generalizzare così.

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Per una donna è più facile immedesimarsi in sua figlia e di conseguenza

si aspetta che la figlia diventi "come lei" mentre il figlio diventi come il marito.

Però proprio perché la sorpresa e la delusione colpisce noi per primi

(è difficile per molti genitori accettare che il figlio cresca come un adulto molto

diverso da loro stessi) penso sia più facile per una madre accettare un

figlio gay e per un padre una figlia lesbica.

 

Poi ci sarebbe tutto il discorso del "fallimento di ruolo" per cui l'omosessualità

maschile è più grave, mentre le donne in casa si trovano comunque a partire

da una posizione svantaggiata, ma non credo sia pertinente a quello che chiedi.

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per conto mio è un discorso che mostra come la maggior parte dei genitori siano inadeguati al loro ruolo. se un genitore è deluso perchè ha un figlio gay o una figlia lesbica significa che ha delle aspettative sul figlio e questo è già una base educativa sbagliata.

 

il genitore deve accompagnare il figlio nella crescita e non avere aspettative sul figlio stesso.

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Mah, sinceramente non so. I miei genitori hanno preso la mia omosessualità molto bene, penso proprio che avrebbero reagito così anche nel caso in cui mia sorella si fosse dichiarata lesbica. Fondamentalmente, credo che dipenda dalla "maturità" di un genitore.

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Secondo me la cosa principale da pensare è che non importa cosa può pensare un genitore...l'importante è che il figlio/la figlia che ha fatto Coming Out stia bene e in pace con sè stesso :D

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Meglio gay o lesbica per un genitore???

nessuno dei due ovviamente poichè la normalità impone la procreazione "naturale"  e la costruzione di una famiglia di stampo "classico"

 

Voi cosa ne pensate???

si può accettare, ritengo a mio avviso, con minor timore una figlia lesbica proprio perchè le lesbiche sono il male minore rispetto al figlio gay, che riveste un ruolo fondamentale nella famiglia. 
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Ovviamente una figlia lesbica.

Come padre etero l'idea che nessun pene violerà la mia figliola

è una cosa che mi fa molto piacere. E un poco mi arrapa.

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il genitore deve accompagnare il figlio nella crescita e non avere aspettative sul figlio stesso.

 

Questa è una grande baggianata: quale adulto non ha grandi aspettative sui figli?

 

Non sentiresti deluse le tue aspettative se tuo figlio si rivelasse un ladro, un fallito o un razzista?

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@dreamer_

 

perchè è diventato un ladro ? non si nasce ladro. o lo si diventa per necessità o lo si diventa imparando in famiglia purtroppo.

 

io trovo che se un figlio vuole essere razzista è sua libertà di esserlo. non va educato al razzismo ma se lo vuole diventare libertà sua e non bisogna essere delusi da ciò.

 

quanto al fallito: bisogna definire cosa o chi è un fallito perchè è una definizione soggettiva che può essere diversa tra padre e figlio.

 

ladro è un comportamento contro la legge che porta spesso in prigione a seconda dei casi. le altre cose no, sono scelte o condizioni individuali che vanno accettate dagli altri.

Edited by marco77
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Questa è una grande baggianata: quale adulto non ha grandi aspettative sui figli?

 

Non sentiresti deluse le tue aspettative se tuo figlio si rivelasse un ladro, un fallito o un razzista?

Io penso che quanto dice marco non sia affatto una baggianata

 il buon genitore dovrebbe accompagnare il figlio nella crescita tenendo innanzitutto conto delle inclinazioni e aspirazioni dello stesso ed a queste subordinare la realizzazione delle proprie aspettative

poi è ovvio che la pratica sia divesa e prevalga l'egoismo

il paragone tra l'essere omosessuale e l'essere ladro, fallito o razzista non lo digerisco proprio

Edited by prefy
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Ma questa madre come ha giustificato il fatto che secondo lei è

peggio accettare una figlia lesbica? Perchè gay si nasce, mentre

lesbica si sceglie? Perchè il lesbismo è solo una perversione sessuale?

Perchè in quanto madre sente di aver mancato nel costituire un modello

di riferimento?

 

Al di là del fatto che siano tutte false idee, bisognerebbe sapere quali conducano

a ritenere una ipotesi migliore dell'altra.

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poi è ovvio che la pratica sia divesa e prevalga l'egoismo

 

 

non è affatto ovvio. molta gente sarebbe meglio se non avessero fatto i figli in quanto genitori inadeguati. ci vorrebbe una istruzione obbligatoria ai genitori come quando uno deve fare la patente per automobile.

Edited by marco77
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@prefy

 

ovvio non significa né "prassi comune" né buono o giusto. significa evidente, scontato, banale, naturale.

 

http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/O/ovvio.aspx

 

http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/O/ovvio.shtml

 

e per me non è scontato questo comportamento comune dei genitori. o meglio è solo scontato perchè tutti lo fanno ma non è ovvio.  :maninlove:

Edited by marco77
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non bisogna essere delusi da ciò.

 

Non riesco nemmeno a concepire come non si possa essere delusi

da un figlio razzista. Io percepirei una forma di fallimento come

educatore.

 


le altre cose no, sono scelte o condizioni

 

Quindi essere un ladro...non è né una scelta né una condizione 

imposta dall'ambiente?

 

 


il paragone tra l'essere omosessuale e l'essere ladro, fallito o razzista non lo digerisco proprio

 

Mi dispiace averti offeso, ma evidentemente mi sono espresso male:

non ho mai fatto un paragone fra i due, ho espresso il mio parere sull'idea

che i genitori non abbiano/non devono avere alcuna aspettativa verso i figli.

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@dreamer_

No, non sono normali certe reazioni da parte dei genitori.

Né se sei gay e ti volevano etero, né se sei un medico e ti volevano avvocato.

 

E' inutile fare paragoni stravaganti:

i genitori non sono "delusi" perché volevano un nipotino.

Se dici a due madre che sei sterile, lei ti coccola;

se le dici che sei gay potrebbe dirti che eri meglio se eri morto.

 

Loro hanno semplicemente paura delle "voci dei vicini"

perché magari sono persone omofobe e meschine

esattamente come i "civini di casa" di cui temono l'opinione.

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Quindi essere un ladro...non è né una scelta né una condizione 

imposta dall'ambiente?

 

 

spesso non è una scelta ma una concatenazione di cause, ti sei mai chiesto perchè ci sono famiglie di tradizione mafiosa ? forse un mafioso è orgoglioso che suo figlio continui la tradizione e se il figlio tradisce lo fa uccidere. come mai ci sono pochi ladri tra i figli dei medici ad esempio ? perchè i figli dei medici hanno magari una formazione migliore dei figli dei precari e possono fare un lavoro migliore del mestiere di ladro.

 

@almadell: non è solo per i vicini e parenti ma anche per i propri pregiudizi ed ignoranza che i genitori reagiscono a volte male al coming out del figlio.

Edited by marco77
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@@Almadel : Io ho parlato solo della delusione delle proprie aspettative, non ho etichettato alcuna reazione come normale o anormale ;)

Ho sottolineato che i tuoi genitori ti volevano avvocato e che sia normale che vogliano che tu diventi qualcosa che piace a loro.

Continuo a ripetere che tutti i genitori hanno delle aspettative e che è inevitabile che sia così.

 

@ : da come descrivi il furto e l'illegalità sembrano un costume calato dall'alto. Non capisco nemmeno perché li puniamo,

poverini, non l'hanno scelto loro di nascere in una famiglia così -.-"

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A me non se


non ho etichettato alcuna reazione come normale o anormale ;)

 

Lo stai facendo ora, quando dici:

 


Ho sottolineato che i tuoi genitori ti volevano avvocato e che sia normale che vogliano che tu diventi qualcosa che piace a loro.

 

No, non è normale.

E non tutti i genitori hanno aspettative simile.

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@@Almadel : Allora sarò ancora più specifico nello spiegare che intendevo reazione comportamentale e non emotiva.

 

Per quanto riguarda le aspettative credo tu le abbia intese in senso stretto come "carriera" o "posizione sociale"

mentre può essere qualcosa di estremamente scontato come semplicemente condividere i valori dei genitori.

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 Allora sarò ancora più specifico nello spiegare che intendevo reazione comportamentale e non emotiva.

 

Per quanto riguarda le aspettative credo tu le abbia intese in senso stretto come "carriera" o "posizione sociale"

mentre può essere qualcosa di estremamente scontato come semplicemente condividere i valori dei genitori.

E' un ragionamento che, per quanto possa essere comune, in realtà è superficiale e molto pericoloso se fatto da un genitore

C'è una bellissima poesia di Gibran che dice

"Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,

perché essi hanno i propri pensieri."

Sui valori, se parliamo di etica, è chiaro che ai figli si insegna a essere uomini e donne civili (nel senso più ampio del termine).

Ma pensarli avvocati o medici è una cosa rischiosa e egoista. E anche sul "condividere i valori" ci sarebbe molto su cui discutere. Considera che molti genitori della generazione dei miei consideravano un valore la moglie assoggettata al marito.

Sempre Gibram dice

"Potete sforzarvi d'essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.

perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri."

 

Quello che invece è importante, quando si mette al mondo un figlio, è capire che può diventare un adulto "molto diverso da noi", perchè benchè sia nato da noi, cresciuto da noi, è di fatto un'altra persona che non ci appartiene. Quello che un genitore può sperare è che diventi "una bella persona", ma non simile a noi.

Edited by Viola77
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E anche sul "condividere i valori" ci sarebbe molto su cui discutere. Considera che molti genitori della generazione dei miei consideravano un valore la moglie assoggettata al marito.

 

Senza contare che, data una base di valori personali è attraverso quella che etichettiamo le persone come

"belle" o meno, Io trovo più che comprensibile che una madre degli anni '30 si aspetti che la figlia, una volta sposata

mantenga una posizione inferiore nella famiglia rispetto al marito.

Posta questa base trovo però giusto (e doveroso) che una madre sappia rinunciare alle proprie aspettative ed accetti e supporti

una figlia completamente emancipata, accettando che esistono altri sistemi di valori altrettanto validi.

 

Penso che sia comprensibile per un genitore avere un figlio avvocato, e che sia giusto che lo stesso genitore accetti 

ed apprezzi un figlio spazzino o fruttivendolo. 

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@Viola77

 

tu viola hai delle aspettative nei confronti dei tuoi figli ? se si che aspettative hai ?

Marco, questo discorso l'abbiamo già affrontato, ed è Ot in questo contesto ^_^

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  • 3 weeks later...

Per un genitore, specie in Italia, credo che in un primo momento sia una jattura tanto avere un figlio gay che una figlia lesbica, per quanto grande possa essere la sua apertura mentale. Il primo sentimento che prova un genitore quando si trova in questa circostanza è il senso di colpa, dato che si sente responsabile di qualcosa di "sbagliato". Poi, dopo un percorso breve o lungo, tende ad accettare la situazione, perché l'amore genitoriale prevale sempre - almeno nella maggioranza dei casi, perché vi sono anche molti sfortunati che accettati non verranno mai, soprattutto nelle realtà più provinciali.

Tuttavia si può instaurare un succedaneo di rapporto basato sulla tolleranza e una certa civiltà nei comportamenti.

 

Oggi c'è comunque un alto grado di tolleranza sociale dell'omosessualità, che favorisce i genitori comprensivi. Sembra quasi che essere gay faccia tendenza. Ieri non era così. Domani chi sa...credo che dipenda anche dalle epoche. Ci sono corsi e ricorsi, anche nell'antichità l'omosessualità era vista di buon occhio in certi ambienti e in certe classi. Oggi è diventata più un fatto di massa, perché viviamo in una società di massa. Ma non credo che possa essere accettata dal consorzio sociale definitivamente e una volta per tutte. La società odierna ha bisogno degli omosessuali e li tollera. Non è detto che una società futura ne avrà ancora bisogno, e quindi la tolleranza attuale potrebbe essere anche un lontano ricordo.

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  • 2 weeks later...

Sono un genitore e vorrei semplicemente dire una cosa: mia figlia è nata nell'amore ed è, prima di essere mia figlia, una persona, diversa da me.

 

Da genitore spero di fornirle i mezzi per essere una persona consapevole di quello che le sta intorno, per aiutarla e sorreggerla nei momenti di crisi e soprattutto per farla diventare una bella persona.

 

Le sue scelte sono scelte sue.

 

Non mi importa cosa diventerà: avvocato o artista o geometra (tanto per dare qualche esempio). L'importante è che le piaccia quello che farà, e se poi non sarà così perchè non riuscirà a mantenersi con le sue aspirazioni, cercherò di aiutarla a realizzare le sue aspirazioni.

 

Non mi importa se è lesbica o etero o qualsiasi altra cosa, mi importa che conosca l'amore, quello vero. Poi decida lei. Se avrà bisogno di una spalla su cui piangere tutto il suo dolore quella spalla ci sarà sempre.

 

Lo so che non tutti i genitori sono così, ma io provo ad essere me stessa indipendentemente da quello che pensano gli altri. Sono diversa, si. Evviva!

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