Karamazov Posted November 28, 2012 Posted November 28, 2012 (edited) Ci provo anche io, questo racconto ĆØ tratto da un romanzo che sembra non volersi concludere mai e che scrivo a tempo perso, che si plasma un po' a cazzi suoi. Per puro divertimento. Lo scrive il protagonista del romanzo, quindi non ve la prendete con me. Io sono solo l'autore. Ā Ā āQui! Adesso! Trova la tua anima gemella.ā Dice il cartellone gigante steso a prendere il sole sulla statale. Eā estate, fa caldo. Da morire. Lāasfalto scivola sotto una vettura. Come ogni macchina che si rispetti porta con seā un carico di passeggeri ed un pilota sudato. La strada continua dritta a macinare chilometri, ma la macchina decide di svoltare in un sentiero campagnolo dal vago sapore neorealista. Secondo Robin cāeā puzza di benzina in quella macchina, Frank lo rassicura ā stai tranquillo siamo quasi arrivatiā. Frank sta guidando quindi eā certo di cioā che dice. Lāamico prende dellāerba e inizia a rullare una canna, piuā che sport che per esigenza. āCome fai a fumare quella roba con questo caldo?ā āMa non la fumo adesso, lo faccio piuā per sport che per esigenza.ā āCristo Robert, la devi finire, mi dai fastidio quando sei rilassato.ā āSenti, Frank ormai non possiamo farci nulla.ā āChiudete quella fogna, sto cercando di dormireā ā si intromette nella conversazione un terzo individuo, visibilmente preoccupato,pellicina delle unghia mangiucchiata, occhi incavati, pezze di sudore sotto le ascelle e pupille dilatate. Si eā appena tolto il cappello che teneva appoggiato sulla testa rivelando unāincipiente alopecia androgenetica come gli avrebbe detto il suo dermatologo qualche mese prima. Doveva essere un pessimo anno per Gerard, prima quel casino con la macchina rubata, poi sua madre che si suicida, la calvizie che sbuca improvvisa dal nulla e adesso questo. āChe anno di merdaā āsottolinea Gerard quando ormai I due si sono ammutoliti ā āInizia a puzzare, manca ancora molto?ā āVi ho detto che manca poco, qualche chilometro al massimoā ā sbotta Frank sullāorlo di una crisi di nervi. Robert accende la canna e si appoggia sul sedile tentando di smorzare la tensione mentre una riga di sudore fa surf dalla sua ascella ai rotoli di grasso afferrandosi alle due onde come un professionista e finendogli sulla pancetta placidamente, Frank osserva incerto la strada e di tanto in tanto asciuga il sudore delle mani sulle tasche dei suoi denim, Gerard si eā rimesso il cappello. Compare sullo sfondo del nostro scenario una vecchia casa di campagna. āCazzo, ve lo dicevo che cāera.ā ā dice insolitamente rincuorato Frank. La macchina si ferma, tre sportelli si aprono e lasciano scendere I tre uomini, Frank eā piuā alto di quanto si potesse immaginare vedendolo al volante, ha capelli rossicci, un mento a scimitarra, due occhi funerei ed una postura che nasconde un passato da sgobbone universitario, Gerard eā il tipo dāuomo che scatena occhiate ansiose al peso massimo degli ascensori e a cui I tipi come Robin (biondo ma non troppo,alto ma non troppo, eccentrico ma non troppo, fuori forma ma non troppo, intelligente ma non troppo, uno che fa tutto piuā per sport che per esigenza) guardano con poco virile stupore. Gli sportelli si richiudono dietro di loro scaraventadogli addosso un deciso retrogusto di andato a male riconfermato con prontezza dal baule anteriore che aprendosi lasceraā scivolare fuori un cadaverico sacco nero dotato di olezzi nondimeno cadaverici. āFa troppa puzza, io non ce la faccio perdio.ā ā eā evidentemente Robin a parlare. āSpostatiā ā dice Gerard tirandosi il sacco sulle spalle. Frank daā qualche spintarella alla porta piantandosi coi piedi per terra, la porta si apre su unāinterno malandato, ma senzāaltro vivibile. Gli altri due entrano mentre Frank lascia che una macchia dāalberi tenga la macchina al sicuro da sguardi indiscreti. La casa, che in passato veniva usata dalla famiglia Carlsberg durante I mesi estivi, eā ormai un covo di marciume e mobili impolverati, lāultima volta Frank cāera stato nellāestate dell ā89 quando suo padre aveva finalmente deciso di prendersi un mese di pausa dallāambiente accademico giusto in tempo per non rimpiangere di non essere andato in vacanza col figlio prima di morire lāanno successivo. A Frank non piace quella casa. āNon mi piace questa casaā āBeh, questa casa ci salveraā il culo se abbiamo le palle di far sparire questa merda.ā ā Gerard si sta rivolgendo allāamico con unāaffettata sicurezza di seā ā Questo posto eā veramente isolato dal mondo amico mio!ā ā stridula la voce di Robin ā ā dovremmo venirci piuā spesso.ā āDove cazzo vuoi venire tu, idiota?ā ā Gerard sta lentamente sfilando un corpo dal sacco nero di cui prima in un modo che potrebbe ricordare grottescamente la metamorfosi di un bruco in farfalla. Sebbene la farfalla della nostra storia abbia un buco in testa e gli occhi sbarrati. āQuesta casa deve essere solo un brutto ricordo dopo questa storia, noi qua non ci siamo mai stati.ā Frank ha giaā radunato una catasta di legna accanto al camino, che nonostante gli anni in disuso conserva una discreta quantitaā di cenere il che eā piuttosto insolito dato che, da quanto ricorda, non hanno mai acceso un fuoco in quella casa. Deve essere paranoia gli comunica lāamico, succede quando uno sta morendo dalla paura. La calura estiva sbava alle finestre tappate smaniando. Robin guarda fuori dalle tapparelle canticchiando un motivetto. Sul davanzale ci sono vecchi libri, libri di storia, geografia, educazione civica, tutta roba da bambini eppure eā roba cosiā remota che se gli chiedessero chi erano I cartaginesi probabilmente penserebbe alla scena grunge di Seattle. āFacciamo questo faloāā ā sospira Gerard. Robin pensa che restare alla finestra potrebbe essere unāottima idea, piuā per sport che per esigenza. āIo rimango, alla finestra, piuā per sport che per esigenza, non si sa mai.ā āOttima idea.ā ā gli fa Frank che dopo aver visto quelle riviste dalla mise troppo moderna eā adesso piuā imparanoiato che mai. āNon vedo lāora che tutta questa merda sia finitaā Adesso Frank e Gerard stanno mettendo su un bel focherello e il soggiorno che giaā di suo non disdegnava lāappiccicoso calore estivo era ora una sauna. āFacciamoci coraggio, Frankā āMerda merda Gerard sto morendo dalla paura.ā āSenti Frank adesso ti devi calmare, eā solo un pezzo di carne, ti ho visto affettare un sacco di bistecche, basta tapparsi il naso farlo a pezzi e liberarci di questo coso al piuā presto possibile.ā āMa cristo santo, Gerard non lo vedi che ci guarda?ā āNo, che non ci guarda, eā stato uno sbaglio, un cazzo di sbaglio, un fottitussimo incidente. Vuoi che un incidente stronchi il tuo dottorato, la cosa per la quale ti sei fatto il mazzo negli ultimi sette anni?ā ā Forse dovremmo dire tutto alla polizia, loro capirebbero!ā āNon capiscono mai, idiota, ti stavano per mettere dentro per una bici te ne ricordi?ā āIo volevo solo spaventarla, era un gioco, uno scherzo.ā āUno scherzo per il quale qualcuno dovraā pagare, la giustizia richiede delle vittime e quelle vittime siamo noi, io e te e forse persino quellāaltro demente. Nessuno eā immune alla giustiziaā āLāuniverso punisce e se qualcosa deve andare storto andraā storto senza dubbioā āLāuniverso non punisce nessuno, lāuniverso eā fatto di casualitaā e noi casualmente abbiamo commesso un errore, adesso altrettanto casualmente rimediamo a quellāerrore, non cāeā nessuna giustizia universale a controllarci, le nostre coscienze sono pulite.ā āNon ci credi manco tuā Gerard afferra il corpo di Amanda, rigido come un manichino da esposizione āDovāeā il bagno?ā āDi sopra, al primo piano, seconda porta sulla sinistraā. āTi aspetto di sopra con un coltello.ā Lo guarda passandosi lāindice sulle nocche, lāamico sale le scale. Lo ascolta camminare pensantemente sul pianerottolo, fermarsi per qualche secondo e aprire una porta. La porta scricchiola e la vasca accoglie il corpo della ragazza. Tre ore piuā tardi avranno giaā bruciato la testa e le bracce, Robin disgustato dallāodore che il corpo bruciato della ragazza avraā sparso nellāaria ovunque saraā fuori a fumare unāaltra canna. Questa volta eā nervoso, non riesce a credere che tutta quella storia sia veramente venuta fuori cosiā dal nulla. Frank decide di spaventare la sua ex ragazza con una finta aggressione, un finto stupro aveva detto. Amanda, quando era ormai chiaro che stava per mollarlo, gli sbuffa in faccia un treno di porcherie; cose del tipo che era cosiā stanca delle sue maniere poco rudi, era stanca della sua omosessualitaā repressa, dei suoi modi cosiā flessibili, della sua incapacitaā di tenersi stretto le cose, era cosiā stanca che avrebbe preferito essere stuprata da un vecchiaccio piuttosto che essere toccata ancora una volta da lui. Frank era un tipo molto orgoglioso pensoā Robin, ma anche lui avrebbe fatto lo stesso se avesse avuto una ragazza e se la sua ragazza lo avesse lasciato in modo cosiā brutale. Doveva essere solo uno scherzo, avrebbero dovuto fermarsi prima che le cose degenerassero e adesso sono in mezzo al nulla a bruciare pezzi di carne. Amanda era persino simpatica, pensa mentre spegne la canna sotto la suola della scarpa. Il fumo che esce dalla ciminiera gli mette I brividi, nuove nere si abbracciano tra di loro mentre il sole inizia a calare, Frank e Gerard, ricoperti di sangue trafficano con altri pezzi di corpo che il camino accoglie con placida benevolenza. Anche lāuniverso inizia a scordarsi che quel fumo pochi giorni prima aveva sostenuto uno dei suoi ultimi esami universitari. Ā ;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;;; Ā āAbbiamo quasi finito, bisogna fare in modo che il busto bruci a pezzi, altrimenti ci vorranno altre due ore come minimoā ormai Gerard si eā abiutato a tutto quello: stagliuzza, fa in modo che la carne bruci quanto piuā velocemente possibile e poi ripulisce il camino, I resti vengono affidati a Robin o Frank che in 5 minuti di cammino arrivano al lago e fanno piazza pulita. Poi si ricomincia da capo. Lāha visto in un film o lāha letto da qualche parte. O forse ci ha pensato percheā la sua tesi si occupa dei campi di concentramento nazisti. Non lo sa piuā ormai. āIo vado a ripulire di sopra e mi cambio. Mi sento ancora sporco con tutto quel sangueā āPortami la mia roba quando hai finito, io controllo il fuocoā Frank lascia che lāacqua scorra per quasi dieci minuti mentre con una spugna ripulisce ogni schizzo di sangue dal bagno, la vasca sembra essere tornata quasi come nuova, si appoggia con le mani al water e si lascia andare vomitando una schiumetta bianca vagamente epilettica. Si lava la faccia, si sciacqua la bocca mentre sfugge al suo volto che lo fissa dallo specchio del bagno. Si eā tranquillizzato, ma adesso dovraā lasciare che il tempo metta a tacere la sua coscienza e la convinca che quello che eā successo eā stato solo un incubo. Quando sta scendendo le scale si e giaāā cambiato ed in soggiorno Gerard davanti al camino/forno, si eā tolto la maglietta. Il sudore gli ha completamente inondato il corpo, Frank lo guarda ancora una volta prima di lanciargli la sua roba. āEā quasi una bistecca!ā ā ride lasciando che la ciccia gli balli sul corpo. āChe cazzo dici, finiscila!ā āEra solo per smorzare la tensione, dove diamine eā Robin?ā āNon eā ancora tornato?ā ā sāincupisce Frank ā āsaranno passati almeno venti minutiā āChissaā dove cazzo eā quella testa di cazzoā Immediatamente Frank viene colto da un presentimento che lo spinge a fiondarsi verso il tavolino accanto alla porta, le mani rovistano nervose tra le riviste accatastate. āCazzocazzocazzo, cazzo!ā ripete frenetico a bassa voce mentre le sue sinapsi iniziano a regalargli lo scenario completo della situazione. āOh che succede?ā ⦠āMi rispondi perdio? Che cazzo succede?ā āLe rivisteā āCosāhanno?ā āLe riviste in cima al mucchio sono di Giugnoā āChe cazzo vuoi dire?ā āCambiati quel cazzo di pantalone e rimettiti la maglia, sbrigati, ce ne andiamo.ā āAvevi detto che era vuota!ā āE lo eā, peroā adesso ce ne andiamoā Ā Come in ogni racconto che si rispetti anche in questo al raggiungimento di un obiettivo (che in questo caso consiste nellā abbrustolimento di Amanda) si frappone un ostacolo (che in questo caso consiste nella macchina che Robin, appena rientrato, ha intercettato sulla strada sterrata) il quale conduce ad un brusco cambio nellāesito della vicenda. Lo scenario ipotetico che si era prospettato vedeva Robin, Frank e Gerard abbandonare la tenuta di campagna Carlsberg, quando ormai il sole era calato giaā da diverse ore a bordo di una vettura, Amanda completamente dissolta nellāatmosfera e qualche resto in lenta decomposizione sul fondo del vicino lago. Lo scenario in atto invece vede la signora e il signore Wittenberg giungere nella casa che la signora Carlsberg ha gentilmente concesso loro per lāestate, trovare il figlio della signora Carlsberg (doveva chiamarsi Frank se la signora Wittenberg non va errato) e I suoi amici radunati attorno al fuoco per una grigliata piuttosto rudimentale ( oggigiorno I ragazzi non sono piuā in grado nemmeno di arrostire come si deve, avrebbe pensato il marito di lei), a quel punto Frank in modo insolitamente nervoso si sarebbe scusato per lāinvadenza, insistendo piuā volte per abbandonare la casa, sua madre non gli aveva detto assolutamente nulla, era sempre cosiā svampita negli ultimi anni. Non cāeā nessun problema, non avevano intenzione di rimanere per la notte, doveva essere solo una rimpatriata tra amici. āSuvvia Frank, sono cose che capitanoā ādichiaroā paternale Carl Wittenberg - ā percheā non trascorrete la serata assieme a noi?ā āVede Carl, il nostro amico Robin domani ha un importante colloquio di lavoro, quindi non possiamo trattenerci a lungoā ā replica stringendosi al divano. āLaura, ti prego, prepara la tavola in cucina, stasera abbiamo ospitiā ā dice rivolto alla moglie strizzando lāocchio ai ragazzi. āTesori miei, qui dentro cāeā una puzza tremenda, aprite le finestreā Quando la signora Wittenberg parla daā sempre la sensazione di parlare per metamessaggi, pensa Frank adesso piuā nervoso che mai. Le finestre sono rimaste chiuse quasi tutto il giorno, Robin le aveva aperte ad intermittenza per permettere allāodore di dileguarsi nellāatmosfera, ma come avevano fatto a non accorgersi che in quella casa cāera qualcuno? I vetri erano lindi, le tendine nuove, le tapparelle funzionanti e prima del loro arrivo la stanza aveva persino un buon odore. āCi spiace Lauraā ā dice aprendo le finestre e lasciando che lāaria ripulisca quellāacre odore dalle pareti della casa. Carl sta tornando dal capanno degli attrezzi con un piccolo braciere. āLa carne sta bruciando, avreste dovuto usare questo.ā ā replica mentre sistema la carne sul braciere con un forchettone - āallāuniversitaā oggi vi insegneranno tutte le equazione di questo mondo, ma di certo non vi insegnano come sopravvivere.ā āCaaaaarlā ā lo rintuzza la moglie mentre arriva dallāaltra stanza con qualche birra ā āFa sempre cosiā, non fateci casoā scambia qualche occhiata dāintesa con Robin che sembra non capire e anzi evita il contatto visivo. āSignori Wittenberg, siamo veramente lieti della vostra accoglienza, ma temo che per noi sia arrivato veramente il momento di andare viaā ā Gerard tenta un ultimo assalto. Basta tenere I nervi saldi, di sopra Frank ha ripulito tutto, I vestiti sporchi sono giaā al sicuro negli zaini, basta eludere la tremendamente informale cordialitaā dei due coniugi. Sarebbe stato piuā facile se avessero avuto a che fare con degli zotici, la cordialitaā eā sempre unāarma a doppio taglio. Si stringe il cappello tra le mani e fa per alzarsi, ma la mano gentile di Laura lo blocca. āForza ragazzi,non siate cosiā tesi.ā āsorride la signora āāNon vorrete mica lasciarci con questo bel poā di carne tutta per noi?ā I tre amici inorridiscono al macabro pensiero di cioā che rimane di Amanda in un servizio di piatti di porcellana, mentre un forchetta tiene ferma la massa di carne abbrustolita aiutando un coltello a smembrarne un pezzetto che raggiungeraā poi una qualsiasi delle bocche dei presenti. Frank trattiene un conato di vomito, Robin sente il cuore pulsargli in petto con forza. Il signor Wittenberg si eā appena acceso la pipa con un tizzone ardente chinandosi verso il fuoco. Il forchettone gira qualche braciola di carne, alcune sono immangiabili pensa il signor Wittenberg, eppure quelle sul fondo hanno un ottimo aspetto. Laura sembra essere visibilmente eccitata per lāinaspettata compagnia, era un poā di tempo che non spendevano del tempo con dei giovanotti e poteva rivelarsi una serata interessante. Ā Ā Ā Ā Ā PS: Non l'ho mai (ancora) corretto ed ĆØ scritto molto di getto. Scusate errori e ripetizioni. Edited November 28, 2012 by Sick Boy Quote
Tyrael Posted November 28, 2012 Posted November 28, 2012 (edited) devo farti i miei complimenti, a primo impatto, la parte iniziale sembrava ridicola... inutile, non c'era voglia di leggerlo sinceramente, infatti avrei aspettato nemo per un riassunto LoL Pero leggendo, leggendo, la trama si fa interessante... la storia coinvolge, l'aspetto gay c'è xD Devo ahimè ricredermi, sei portato per la scrittura, e bravo Sick ogni giorno si impara qualcosa in più di te, da agricoltore a scrittore il passo è lento. Edited November 28, 2012 by Aizen Quote
nemo Posted November 28, 2012 Posted November 28, 2012 Concordo con Aizen, la prima parte sembra un pò statica, ma quando la vicenda entra nel vivo si fa molto interessante. Mi piace come hai lasciato degli indizi al lettore che gli permettono di intuire che la vicenda avrà risvolti diversi da come si aspettano i personaggi, ma allo stesso tempo non sono così espliciti da rendere la storia scontata o ovvia. Hai anche una buona capacità descrittiva... sembra di vedere i brandelli di carne cuocersi sulla brace...  Adesso @ dirà che lodo le tua mente per arrivare ad altro ahahah Quote
Tyrael Posted November 29, 2012 Posted November 29, 2012 Adesso @Aizen dirĆ che lodo le tua mente per arrivare ad altro ahahah Ā avevo capito che volevi arrivare in alto xD infatti mi chiedevo in basso nei pantaloni c'ĆØ il frutto proibito che vi ricordo non ĆØ la fica, ma la banana Quote
nemo Posted November 29, 2012 Posted November 29, 2012 OT Ā in basso nei pantaloni c'ĆØ il frutto proibito che vi ricordo non ĆØ la fica, ma la banana Ā Eeeeeeee l'unico frutto dell'amor ĆØ la bananaaaaaaa ĆØ la bananaaaaaaa -.- Ā VIDEO OSCENO o_O Ā Quote
Karamazov Posted November 29, 2012 Author Posted November 29, 2012 Ahahhaha ragazzi grazie dei commenti positivi. Mi aspetto un commento acido di Aizen, invece ĆØ andata piuttosto bene! (e per uno come Aizen che dice le cose sempre in faccia da vero napoletano ĆØ una gran cosa). Questo non ĆØ esattamente uno dei migliori, posso fare di meglio. Aahahah allora speriamo di diventare un agroscrittore allora! Quote
Tyrael Posted November 29, 2012 Posted November 29, 2012 Mi aspetto un commento acido di Aizen con un cattivo tempo come questo che c'ĆØ a napoli, il mio cuore ĆØ pervaso da gioia e calma non riesco a nutrirvi con commenti negativi e lesivi u.u in me stanotte ( vedendo l'orario) c'ĆØ pace e amore = PiseLoveĀ ma sto testo avrĆ un seguito @ ? Quote
Karamazov Posted November 29, 2012 Author Posted November 29, 2012 Questo è un racconto che scrive il protagonista del "libro" (nzomma se fa pe dì), ne ha scritti altri due o tre, ma glieli hanno cestinati tutti (gli altri personaggi del libro mica io, fosse stato per me, starebbe già alla feltrinelli), forse ne posterò qualche altro. Non vorrei espormi troppo ahahahahah. Però ti lascio con una frase che scrive sul suo taccuino man mano che la storia prosegue.   Buffo che Amour Fou in italiano suoni come amor fu. Di nuovo una cosa remota, come il passato fummo, che poi diventa fumo. E ci rido su. Quote
Tyrael Posted November 29, 2012 Posted November 29, 2012 Buffo che Amour Fou in italiano suoni come amor fu. Di nuovo una cosa remota, come il passato fummo, che poi diventa fumo. E ci rido su. mi sono commosso Ƨ.Ƨ Quote
Karamazov Posted November 29, 2012 Author Posted November 29, 2012 Addirittura. Che bello!!! :) Mi fa piacere; :> Quote
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