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[Salvo Honeycutt] I miei primi due coming out.


Salvo Honeycutt

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Ho deciso di raccontarvi gli unici due coming out che io abbia mai fatto in vita mia.

Il primo di questi fu con la mia migliore amica di sempre. una sera mi decisi a uscire allo scoperto con lei, mi misi al computer e vedendola online attaccai conversazione. Dovete sapere che io, come molti gay non dichiarati, avevo un profilo falso dove potevo tranquillamente parlare con gente nella mia setta situazione e che mi comprendeva come nessuno aveva mai fatto. Chiesi alla mia migliore amica di chiedere l'amicizia al nome di questo mio profilo falso e lei naturalmente mi chiese il perché. Io le spiegai che quello era il mondo in cui mi rifugiavo e in cui potevo benissimo stare a mio agio con me stesso. Lei sembrò una stupida: mi disse che non voleva perché lei accettava soltanto persone registrate all'anagrafe (Ma che cazz...). Mi disse che quello non ero io, io tentai di spiegarle facendo un discorso che girava intorno all'importanza che lei aveva per me, Le dissi che lei era l'unica amica che avevo, l'unica che mi volesse bene, l'unica che avesse buon senso. Essendo che quindi lei non mi inviava l'amicizia nel profilo falso, gliela inviai io e lei l'accettò. Ma quando aprii la chat per parlare con lei, lei era sparita. La reputavo l'unica persona che avesse la capacità di comprendermi al di fuori di internet, ma a quanto pare mi sbagliavo. Quando, il giorno seguente, ci parlai con Facebook per ottenere chiarimenti, lei mi disse che era dispiaciuta e aveva guardato un altro profilo che aveva lo stesso nome del mio. Non credeva che quello potessi essere io in quanto il tizio del profilo parlava troppo bene l'inglese. Non vi sto a dire che mi misi a ballare come uno scalmanato.

-Sei arrabbiata?- Le chiesi.

-Dovrei?-

-Non capisco se hai capito! Sai che sono...-

-Ripeto: dovrei?-

Età: 13 anni.

 

Il secondo coming out fu qualcosa di inaspettato e che mi spiazzò letteralmente. Entrai al supermercato con mia sorella. Ho sempre considerato mia sorella come un'amica, anche se quando eravamo piccoli era suo solito prendermi in giro a causa della mia effeminatezza. Forse la mettevo a disagio davanti tutti i suoi amici e quindi decise di seguirli, insultandomi. E poi la differenza d'età è notevole: sei anni. Quando ero ancora un bambino ero convinto del fatto che le nostre personalità si fossero invertite: lei è sempre stata un maschiaccio con i capelli tagliati corti e giocava a calcio in una squadra maschile mentre io... Be', io giocavo con le barbie e mi guardavo cartoni animati indirizzati alle femminucce. Anche se in realtà mio padre tentò di approcciarmi con lo sport del calcio, ma l'allenatore mi sorprese a raccogliere margherite lungo il campo.

Mia sorella, a causa di questa sua forte mascolinità che la portava a vestirsi da ragazzo, ad atteggiarsi da ragazzo e a stare con i ragazzi, fu presa di mira dalle stronze compagne di scuola delle medie, che la prendevano in giro dicendole che fosse lesbica. Ecco, una cosa che abbiamo in comune: tutti e due siamo stati insultati per il nostro atteggiamento o troppo maschile o troppo femminile, come nel mio caso.

-Allora ce l'hai la ragazza?- Mi domandò. Io scoppiai a ridere perché non sapevo cosa fare e mi sentii a disagio. Iniziai a sudare come non avevo fatto prima.

-Ho un dubbio.- Mi disse.

-Non dirmelo. Lo so già.- Le dissi.

-E come faccio a chiarirlo?-

-La risposta è sì, qualunque esso sia.- Sapevo quale fosse il suo dubbio.

-Veniamo subito al sodo.- Annunciò lei.

Venne vicino a me e sussurrò: -Allora sei gay.- Annuii e diventai tutto rosso.

-Per me va bene, insomma, sei sempre lo stesso. Soltanto che mi ci devo abituare. E poi ognuno è libero di amare chiunque vuole! Se tu provassi attrazione per gli ananas per me andrebbe bene.-

-Grazie.-

-Ma hai già fatto...- Mi disse.

-Sesso?- Annuii. -Certo che sì, sesso orale che è il mio preferito, sesso anale e poi molte posizioni che non saresti mai in grado di fare!- Mi presi gioco di lei per alleviare un po' la tensione.

-Davvero?-

-Certo che no! Non ho fatto niente di tutto ciò!- Lei sospirò.

Età: 14 anni.

COMMENTATE!

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Ecco, una cosa che abbiamo in comune: tutti e due siamo stati insultati per il nostro atteggiamento o troppo maschile o troppo femminile, come nel mio caso.

 

E quindi appoggiati e consigliati con lei, visto che lei c'è già passata!

 

Per il resto come ti ho già detto, il tuo vantaggio è che hai le idee già chiare

magari ti rendono la vita più difficile, ma è già un problema "ambientale" cioè

che tu subisci ma è esterno a te.

 

Quindi complimenti per il coraggio e vai avanti così

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beato te che hai avuto quel coraggio a quell'età, io a 13 e 14 anni non sapevo nemmeno come nascono i bambini, neanche il significato delle parolacce sulla sessualità

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  • 3 weeks later...

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