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Omosessualità maschile: un dono di famiglia?


Patroclo

Omosessuali e famiglia  

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  1. 1. Quanti fratelli (maschi) PIU' GRANDI hai?

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  2. 2. Hai altri fratelli omosessuali?

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  3. 3. Hai altri parenti omosessuali?

    • Sì, da parte di madre.
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  4. 4. Quanti figli ha tua madre (ovvero, quanti fratelli/sorellie siete, aventi la stessa madre)?

    • Uno: sono figlio unico.
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    • Due: io ed un* altr*
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    • Tre: io ed altri due.
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  5. 5. Quanti figli ha tua nonna MATERNA (ovvero, in quanti fratelli/sorelle sono, da parte di tua madre?

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Ed eccomi qua, insonne, di nuovo alle prese con mistero dell'Omosessualità, invece che intento a studiare il collasso tracheale nel cane... e va beh.

 

Il sondaggio che vi propongo questa volta (spero che rispondere un po' più numerosi, rispetto agli ultimi sondaggi!) mira a ripetere (in parte) l'esperimento che il Prof. Camperio Ciani di Padova, docente di Etologia, Psicologia evoluzionistica e Psicologia biologica, ha svolto nel 2004 (http://www.darwinweb...osso omosex.pdf), nonchè a confermare/confutare i dati di altri ricerche (Blanchard R (1997). "Birth order and sibling sex ratio in homosexual versus heterosexual males and females"), secondo cui un'elevata percentuale di omosessuali ha numerosi fratelli più grandi.

Il lavoro di Ciani dimostra che, tra i soggetti intervistati, era presente un'elevata percentuale di ragazzi provenienti da famiglie numerose. Studi di genetica hanno trovato un'elevata correlazione tra un locus genico presente sul cromosoma X ed il fenotipo omosessualità.

Benchè questo non spieghi al 100% l'origine dell'omosessualità, indica che, almeno per una parte della popolazione, essa sia imputabile ad un insieme di geni che potenzierebbe la fertilità femminile (forse l'attrazione sessuale nei confronti del maschio, o "filandria"?).

Ciò spiegherebbe perchè si sia mantenuta una caratteristica genetica che, in teoria, dovrebbe abbassare le probabilità di riprodursi e quindi sparire nel giro di poche generazioni, per effetto della selezione naturale.

 

ATTENZIONE: GLI STUDI CITATI SI RIFERISCONO ESCLUSIVAMENTE ALL'OMOSESSUALITA' MASCHILE.

Edited by Patroclo
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Io sono il terzo di 3 figli.

Non so che dirti visto che non ho mai studiato genetica e non ne capisco nulla, però non so... I geni ereditati sono sempre quelli dei genitori quindi in teoria questi dovrebbero mutare (?). Allora non conterebbe l'avere più figli o meno.

Non so...

 

 

PS Se ho scritto qualche castroneria correggetemi pure. :)):

Edited by Angelo1900
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Se ho scritto qualche castroneria correggetemi pure.

 

Ti correggo io, giusto per far chiarezza anche per gli altri utenti che di genetica non se ne intendono ^__^

 

Non so che dirti visto che non ho mai studiato genetica e non ne capisco nulla, però non so... I geni ereditati sono sempre quelli dei genitori quindi in teoria questi dovrebbero mutare (?). Allora non conterebbe l'avere più figli o meno.

 

Il ragionamento è sbagliato perché è sbagliato il presupposto a monte.

 

I geni che vengono ereditati dai genitori non sono sempre gli stessi.

 

Ogni figlio eredita metà del proprio patrimonio genetico dal padre e metà dalla madre.

 

Ciascuna metà è scelta casualmente dal patrimonio genetico dei singoli genitori.

 

Per chiarire meglio, possiamo immaginare che il patrimonio genetico di ciascun genitore sia fatto da bastoncini colorati, detti cromosomi.

 

In particolare ogni essere vivente possiede un numero pari e fisso di cromosomi, associati in coppie di cromosomi omologhi (cioè dello stesso tipo).

 

Quindi, usando un esempio di un numero totale di 6 cromosomi, avremo 6 bastoncini: due molto lunghi, due di lunghezza media e due piccoli.

 

Nelle coppie di cromosomi omologhi, ogni bastoncino contiene geni dello stesso tipo rispetto al suo omologo, ma di qualità diversa: ad esempio se il tipo del gene è "colore dei fiori" e le qualità sono "rosso" e "bianco", posizionati su due bastoncini omologhi ci saranno due geni che contengono informazioni del tipo "colore del fiore", un gene per bastoncino, e ognuno dei due geni indicherà un colore. Quindi potremmo avere rosso e rosso, o rosso e bianco, o bianco e bianco, a seconda delle combinazioni.

 

I bastoncini, e quindi anche i geni, nella formazione degli spermatozoi e dell'ovulo, vengono mescolati e selezionati a caso, uno per tipo.

Quindi nel nostro esempio ogni spermatozoo conterrà un bastoncino lungo, uno medio e uno corto, e su uno di questi bastoncini, diciamo quello corto, avremo il nostro gene "colore dei fiori" (sì, gli esseri umani non fanno i fiori, ma avrei potuto dire - quasi - ogni caratteristica del nostro corpo), con l'indicazione per rosso o bianco.

 

La stessa cosa avverrà nella madre, anche se in questo caso si formerà un solo ovulo per volta, che ovviamente conterrà una sola combinazione di bastoncini presi a caso, uno per tipo, e quindi una sola combinazione di geni. E anche nella madre, come nel padre, avremo il gene "colore del fiore" con l'indicazione per il rosso o per il bianco.

 

A questo punto uno spermatozoo con una delle tante combinazioni possibili di bastoncini va a fondersi con l'ovulo, formando una cellula, detta zigote, che avrà nuovamente tre coppie di bastoncini: una coppia di lunghi, una di medi, e una di corti, e in particolare sulla coppia di corti avremo due geni, uno per bastoncino, che indicheranno il colore del fiore, nelle combinazioni di rosso e rosso, rosso e bianco, e bianco e bianco.

 

Le diverse interazioni dei geni che indicano il colore, stabiliranno il colore dei fiori del nuovo individuo: ad esempio nel caso delle bocche di leone, rosso e rosso darà fiori rossi, rosso e bianco darà fiori rosa, bianco e bianco darà fiori bianchi.

 

Stando a questo, dunque, si direbbe che il numero di combinazioni possibili per un qualsiasi carattere biologico sia estremamente limitato: è così? No.

 

L'evoluzione infatti è una gran signora alla quale piace tanto giocare con combinazioni e probabilità, così s'è inventata un sistema che si chiama Crossing Over, che permette ad ogni bastoncino di ogni genitore, di spezzettarsi e ricombinarsi con il proprio omologo, prima ancora che gli spermatozoi e l'ovulo vadano a formarsi.

 

Così accade che se su una coppia di bastoncini omologhi abbiamo due coppie di geni, ognuna con un gene per bastoncino, indicanti rispettivamente "colore dei fiori" (rosso o bianco) e "colore dei semi" (giallo o verde), può avvenire che i due bastoncini si spezzino alla stessa altezza, diciamo a metà, e che si scambino le metà di sotto, riattaccandole a quelle del bastoncino omologo.

 

Così se partiamo da due bastoncini, uno contenente i geni per rosso e verde, e l'altro quelli per bianco e giallo, oltre alla possibilità di pescare un bastoncino o l'altro, avremo anche quella di pescare un bastoncino rosso e giallo, o uno bianco e verde, se i bastoncini di partenza saranno andati incontro a Crossing Over.

 

Questo aumenta enormemente le combinazioni possibili, specialmente se visto nell'ottica del genoma umano, che contiene ventidue coppie di bastoncini omologhi, e 20.000 - 25.000 geni.

 

Finisce qui? No. Un ultimo sforzo.

 

Manca ancora da dire che in realtà il corpo umano, come quello di molti organismi superiori, oltre a quelle ventidue paia di bastoncini, ne possiede una ventitreesima, quella dei cromosomi sessuali.

Questi cromosomi sono il cromosoma X e il cromosoma Y, e costituiscono un caso particolare, perché anche se vengono pescati a caso per riempire gli spermatozoi e l'ovulo, sono comunque due cromosomi di forma e qualità diverse l'uno dall'altro, e stabiliscono il sesso dell'individuo.

 

Tutti i maschi possiedono una coppia di cromosomi sessuali formata da un cromosoma X e un cromosoma Y.

Tutte le femmine possiedono una coppia formata da due cromosomi X.

 

Il cromosoma Y, in particolare, è scemo, e quasi privo di informazioni, mentre il cromosoma X contiene moltissimi geni, che vengono detti "geni legati all'X".

Questi geni, a differenza dei normali geni presenti sugli altri bastoncini non sessuali, vengono ereditati in proporzioni diverse tra maschi e femmine, proprio in virtù della diversità delle coppie di cromosomi sessuali nei maschi e nelle femmine.

 

Se una padre ha un gene particolare, che chiameremo Puffo, sul proprio cromosoma X, quel gene verrà ereditato da tutte le femmine, ma da nessuno dei maschi, perché questi, proprio perché maschi, avranno ereditato il cromosoma Y del padre (che è l'unico a poterglielo dare, visto che la madre non lo possiede).

 

Se una madre ha il gene Puffo su entrambi i propri cromosomi X, tutti i figli, maschi e femmine, lo erediteranno, perché tutti avranno un X della madre.

 

Se una madre ha il gene Puffo su UNO SOLO dei propri cromosomi X, metà delle femmine e metà dei maschi erediteranno il gene Puffo, mentre l'altra metà delle femmine e l'altra metà dei maschi non pufferà, perché sia maschi che femmine devono ereditare uno degli X della madre, e la probabilità che sia quello con Puffo o quello senza Puffo è del 50 e 50.

 

Spero di aver chiarito un attimo la complessità delle combinazioni possibili tra fratelli e sorelle figli di una stessa madre e di uno stesso padre ^__^

 

Per il resto non commento l'articolo perché è uno studio vecchio e non ho le forze di andarmelo a rileggere ora, ma magari domani provo a dargli un'occhiata per fare un riassunto più easy per chi non è del campo.

 

P.S.

Spero di non aver scritto boiate. Se l'ho fatto fatemelo notare che correggo, ma abbiate pietà che son le 5 e mezza del mattino :D

Edited by Woland_88
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Wow! Complimenti per la lezione di genetica! Questo forum assume un profilo sempre più alto!

 

I risultati dello studio sono che:

1) nella linea materna dei soggetti gay, le femmine, fanno in media un terzo di figli in più, rispetto alle altre donne del campione in esame;

2) i soggetti gay hanno molti più parente omosessuali nella linea materza, fra zii e cugini, che non nella linea paterna;

3) i soggetti gay hanno più fratelli maggiori, rispetto agli eterosessuali;

4) i soggetti gay sviluppano più precocemente interesse nei confronti del sesso, rispetto agli omosessuali.

 

L'autore sottolinea anche che il modello statistico utlizzato spiega soltanto il 20% della varianza dei dati presi in esame; ovvero, l'omosessualità sarebbe imputabile soltanto per il 20% dei soggetti studiati a questi fantomatici "geni dell'omosessualità"

Il fenotipo "omosessualità" non sarebbe inoltre legato ad un unico gene, come il colore dei piselli odorosi, ma all'interazione di più geni, alcuni dei quali presenti sul cromosoma X (nei maschi, ereditato sempre e solo dalla madre), mentre gli altri sarebbero sugli autosomi (ovvero le altre 22 coppie di cromosomi non sessuali).

 

A ciò, l'autore associa un'interessante considerazione di tipo etologico-antropologico: "nelle popolazioni in cui tutte le donne hanno un elevato numero di figli [...] i geni che influenzano l'orientamento sessuale incidono poco sulla fecondità femminile, poichè le donne, con o senza questi geni, si riproducono al massimo. Al contrario, in quelle popolazioni in cui, per motivi culturali, si incentiva la riduzione della fecondità e si pratica la contraccezione [...] i geni in questione possono fare la differenza: se chi possiede tali fattori genetici fa tre figli al posto di due (un terzo in più), ciò può portare in poche generazioni a una rapida diffusione di questi geni nella popolazione"

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Mi è difficile rispondere a queste domande,

perché nei due rami familiari, materno e paterno, in materia di sesso si è molto puritani.

Gay dichiarati non ce ne sono comunque.

A parte tipo un cugino di un bisavolo paterno...

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Io sono figlio unico, l'unico mio parente gay è un cugino di secondo grado da parte di mio padre.

Mia madre ha una sorella, che ha due figlie femmine.

Mio padre è figlio unico.

 

Siamo poco prolifici in famiglia :-)

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Io terzo e ultimo con 1 fratello e una sorella. Mia madre aveva 1 sorella e 2 fratelli.

Ho votato nessun altro parente gay per quel che ne so... Oltretutto con la famiglia di mia madre non ho molti rapporti per problemi geografici.

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Avevo già scritto cosa penso di questa teoria, ma lo ridico.

 

La fertilità femminile nell'Occidente moderno

è sottoposta a una cosa chiamata "controllo delle nascite".

Dagli anni Settanta ad oggi non sono le donne più fertili

né quelle che desiderano più rapporti sessuali ad avere più figli;

bensì quelle possono permetterselo e li desiderano.

 

Pertanto una eventuale correlazione tra omosessualità maschile e fertilità femminile

dovrebbe aver ridotto drasticamente il numero dei gay nei Paesi Sviluppati.

In Cina - per esempio - la "Politica del Figlio Unico" dimezzerà la percentuale di gay

a ogni passaggio di generazione.

 

Come si evince dalla comparazione tra "figli della nonna" e "figli della madre"

il controllo delle nascite a partire dagli anni Settanta ha annientato

il possibile vantaggio della fertilità, stabilizzandolo su una media

(in Italia è 1,2 figli per donna) che porterà i gay ad estinguersi.

 

E' uno scenario credibile? Io penso di no.

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Da quando ho saputo di questo studio ho cominciato a fare i conti dei fratelli maggior maschi di tutti i miei amici gay ^^

Mi ha sorpreso perché io ci rientro pienamente: sono il quarto figlio, ho due fratelli maschi maggiori, e mia madre ha un fratello e due sorelle O_O

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L'autore sottolinea anche che il modello statistico utlizzato spiega soltanto il 20% della varianza dei dati presi in esame; ovvero, l'omosessualità sarebbe imputabile soltanto per il 20% dei soggetti studiati a questi fantomatici "geni dell'omosessualità"

 

Il che è compatibile al dato fornito da altri studi (tra il 18 e il 39%)

E' abbastanza complicato il discorso sulla genetica, e non riprendo quello che avete già scritto. Preciso solo un errore che si legge spesso e che probabilmente verrà scritto perché abbastanza frequente: bisogna evitare di considerare la genetica come un interruttore on/off, spesso è un meccanismo molto più complesso.

Per la posizione nel numero dei figli ho qualche dubbio perché conosco tante situazioni diverse, compresi gay figli unici o primogeniti.

Per il discorso sui gay che dovrebbero estinguersi mi viene da pensare ad alcune cose ben più svantaggiose e anche meno diffuse come l'albinismo (in Africa li uccidono come fossero streghe) ma che comunque esistono e sulla cui genetica non c'è da discutere, quindi lo trovo il solito discorso di logica fine a se stessa.

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Voglio solo fare una correzione, perché di questa cosa si è discussa già in lungo e in largo e diventiamo ripetitivi: non è lo studio di Ciani che dimostrò che gli omosessuali hanno in media più fratelli maggiori, si tratta di un dato vecchio e verificato da innumerevoli studi. E' praticamente una delle poche certezze che abbiamo sulle dinamiche dell'omosessualità maschile: avere fratelli maggiori è predittivo di maggiori probabilità di essere omosessuali. C'è chi cerca di giustificare questo dato, che non è MAI messo in questione, sulla base di fattori ambientali (i figli più piccoli son più coccolati, o simili). Ma io, come al solito, le trovo delle grandi cazzate.

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Ti correggo io, giusto per far chiarezza anche per gli altri utenti che di genetica non se ne intendono ^__^

 

Non potevi essere più chiaro, grazie mille! :)):
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Voglio solo fare una correzione, perché di questa cosa si è discussa già in lungo e in largo e diventiamo ripetitivi: non è lo studio di Ciani che dimostrò che gli omosessuali hanno in media più fratelli maggiori, si tratta di un dato vecchio e verificato da innumerevoli studi. E' praticamente una delle poche certezze che abbiamo sulle dinamiche dell'omosessualità maschile: avere fratelli maggiori è predittivo di maggiori probabilità di essere omosessuali. C'è chi cerca di giustificare questo dato, che non è MAI messo in questione, sulla base di fattori ambientali (i figli più piccoli son più coccolati, o simili). Ma io, come al solito, le trovo delle grandi cazzate.

Si tratta infatti di questo studio: Blanchard R (1997). "Birth order and sibling sex ratio in homosexual versus heterosexual males and females"; Ciani si è limitato a confermarlo; bisogna comunque considerare che Ciani ha intervistato solo 98 omosessuali e 100 eterosessuali. Sarebbe interessante ripetere l'esperimento su più vasta scala.

 

Avevo già scritto cosa penso di questa teoria, ma lo ridico.

 

La fertilità femminile nell'Occidente moderno

è sottoposta a una cosa chiamata "controllo delle nascite".

Dagli anni Settanta ad oggi non sono le donne più fertili

né quelle che desiderano più rapporti sessuali ad avere più figli;

bensì quelle possono permetterselo e li desiderano.

 

Uno studio americano (adesso non so più dove recuperare la citazione precisa) ha però rilevato che il 50% dei genitori intervistati, dichiara di aver avuto figli senza cercarli.

Tra l'altro, tra i miei coetanei con figli (ho 24 anni) che conosco (2 compagne delle elementari ed 2 delle medie), so per certo che nessuna l'ha cercato. Una sola delle 4 lavora; 3 di loro hanno la licenza media, la quarta si è diplomata in un istituto tecnico.

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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@Patroclo, non mi pare che questo cambi le cose.

Se anche il primo figlio non fosse stato pianificato,

resta il dato che il controllo della nascite spinge comunque le donne

a non avere più di due figli. E questo ostacolerebbe la sopravvivenza del gene.

 

Ciò non toglie che se anche avere molti fratelli fosse una causa ambientale,

la diminuzione delle famiglie numerose in Occidente

dovrebbe incidere negativamente sulla percentuale degli omosessuali.

La qual cosa mi fa sorridere e un po' mi dispiace.

 

Se un gay su cinque lo è per questi motivi genetici (a mio avviso in estinzione)

devo dire di avere una spiccata preferenza per questa specie.

I due ragazzi con cui ho avuto le relazioni più lunghe (3 anni e 7 anni)

avevano l'uno due fratelli maschi maggiori e l'altro tre fratelli maschi maggiori.

 

Quindi a questo punto sono curioso di conoscere le caratteristiche

di gay come @@Krad77 perché magari scopro cosa mi piace :)

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Quindi l'omosessualità maschile ha basi biologiche diverse

dalla omosessualità femminile e sulla omosessualità femminile

cosa si dice? Quali sarebbero cioè i fattori biologici predittivi di

omosessualità femminile?

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Le lesbiche? Le lesbiche hanno l'indice più corto dell'anulare.

Al di là di questo, in effetti anche sul lesbismo c'è parecchia letteratura; una parte riguarda ad esempio l'iperplasia surrenale congenita (perdonate l'edit, mi ero confuso con un'altra sindrome), un forte predittore del lesbismo. Tutta un'altra serie di studi invece sono stati fatti su modelli animali che riproducono omosessualità (o transessualità?) femminile. E poi... be', sì, c'è la cosa, la lunghezza delle dita. Interessantissima.

Edited by FreakyFred
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A parte il sarcasmo, come gay a me studi sul mancinismo e sui fratelli maggiori

non danno nessun fastidio....il fatto che fra i fattori predittivi dell'omosessualità

femminile vi siano sindromi o patologie varie invece mi preoccupa

 

Forse sarà il fatto che sono studi vecchi?

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Ho votato anch'io anche se questi studi mi lasciano perplesso...

Ho un fratello ma più giovane di me, sono io il fratello maggiore.

Non ho parenti omosessuali nè da parte materna nè da parte paterna (almeno da quel che so).

Mia mamma ha tre fratelli minori, tutti e tre maschi.

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Le lesbiche? Le lesbiche hanno l'indice più corto dell'anulare.

 

ODDIO! Sono lesbica.

 

Udite udite:

  1. I gay hanno il pene più lungo e spesso (Bogaert AF, Hershberger S (1999). "The relation between sexual orientation and penile size"); considerato che gli Italiani sono secondi in Europa per lunghezza media del pene (16cm ca.; fonte: L. Littizzetto), possiamo ritenerci soddisfatti;
     
  2. ma soprattutto: le rosette dei capelli gay girano in senso antiorario (voglio subito qualcuno qui che mi dica in che direzione gira la mia!!!!); http://nymag.com/news/features/33520/

Edited by Patroclo
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I gay hanno il pene più lungo e spesso (Bogaert AF, Hershberger S (1999). "The relation between sexual orientation and penile size"); considerato che gli Italiani sono secondi in Europa per lunghezza media del pene (16cm ca.; fonte: L. Littizzetto), possiamo ritenerci soddisfatti;

 

Questa è facile da spiegare.

Chi ha il pene piccolo teme il confronto con gli altri maschi

e quindi sviluppa una tendenza ad andare con le donne.

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Hinzelmann, secondo te c'è qualcosa di male nel fatto che ad una patologia si affianchi con frequenza un certo orientamento sessuale?

 

Beh direi proprio di sì, a parte il fatto che stiano parlando di robe ormonali

clitoridi grossi, tutte cose riferibili a presunti disturbi di genere

 

Io preferisco il mancinismo obiettivamente, ma chiediamolo pure alle lesbiche

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Ma la ragione per la quale questo fenomeno non si produce per l'omosessualità

femminile, ma solo per la maschile, in termini biologici quale sarebbe?

 

Me lo sono chiesta anch'io quando ho letto i risultati fatti solo sull'omosessualità maschile.

Non sono forse gli stessi "geni" che ci hanno fatto nascere lesbiche?

Secondo me è la stessa cosa solo che nello studio non l'hanno presa in considerazione.

 

L'omosessualità femminile è spesso lasciata da parte e non presa sul serio.

Se si legge su internet si parla di narcisismo, di problemi mentali e ormonali..ma poche cose serie.

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