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Il cardinale Martini e i gay


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Marino: "A proposito dei cambiamenti sociali e culturali con cui ci confrontiamo in questa nostra epoca, si pone naturalmente a questo punto anche la questione dell'omosessualità. Mi sembra che l'ipotesi della possibilità di un distacco completo fra sessualità e procreazione porti a interrogarci anche su questo punto".

 

Martini: "Tenendo conto di tutto questo vorrei esprimere anche una mia valutazione sul tema dell'omosessualità. E' difficile parlarne con poche parole, perché oggi ha assunto soprattutto in alcuni paesi occidentali anche un rilievo pubblico e ha fatto sue quelle suscettibilità che sono proprie dei gruppi minoritari, o che si credono tali, e che aspirano a un riconoscimento sociale. Di qui si possono capire (non necessariamente approvare) certe insistenze che in un primo momento potrebbero parere esagerate, penso per esempio a manifestazioni come il gay pride, che riesco a giustificare solo per il fatto che in questo particolare momento storico esiste per questo gruppo di persone il bisogno di autoaffermazione, di mostrare a tutti la propria esistenza, anche a costo di apparire eccessivamente provocatori. Personalmente ritengo che Dio ci ha creato uomo e donna e che perciò la dottrina morale tradizionale conserva delle buone ragioni su questo punto. Naturalmente sono pronto ad ammettere che in alcuni casi la buona fede, le esperienze vissute, le abitudini contratte, l'inconscio e probabilmente anche una certa inclinazione nativa possono spingere a scegliere per sé un tipo di vita con un partner dello stesso sesso. Nel mondo attuale tale comportamento non può venire perciò né demonizzato né ostracizzato. Sono pronto anche ad ammettere il valore di una amicizia duratura e fedele tra due persone dello stesso sesso. L'amicizia è sempre stata tenuta in grande onore nel mondo antico, forse più di oggi, anche se essa era per lo più intesa nell'ambito di quel superamento della sfera puramente fisica di cui ho parlato sopra, per essere un'unione di menti e di cuori. Se viene intesa anche come donazione sessuale, non può allora, mi sembra, venire eretta a modello di vita come può esserlo una famiglia riuscita. Quest'ultima ha una grande e incontestata utilità sociale. Altri modelli di vita non lo possono essere alla stessa maniera e soprattutto non vanno esibiti in modo da offendere le convinzioni di molti".

 

Marino: "Non si può ignorare, tuttavia, che le unioni di fatto, comprese quelle tra persone dello stesso sesso, sono una realtà del nostro tempo sebbene in molti paesi non siano riconosciute. Di conseguenza, a coppie legate da un sentimento di amore vengono negati alcuni diritti fondamentali, per esempio la possibilità di assistenza al proprio compagno o compagna ricoverato in ospedale, la condivisione di contratti assicurativi, fino all'esclusione dall'eredità dei beni acquistati insieme o condivisi durante la vita e via di seguito. Non capisco perché lo Stato incontri delle difficoltà nel riconoscere tali unioni, pur nel rispetto del ruolo fondamentale della famiglia tradizionale per l'organizzazione della società, e d'altro canto fatico a comprendere perché le maggiori resistenze arrivino dalla Chiesa cattolica che, per lo meno in Italia, si mostra molto poco tollerante nei confronti dell'idea di ampliare i diritti a tutte le unioni. Perché tanta contrarietà, a giudicare dal pensiero che viene comunemente diffuso e reso pubblico?".

 

Martini: "Io ritengo che la famiglia vada difesa perché è veramente quella che sostiene la società in maniera stabile e permanente e per il ruolo fondamentale che esercita nell'educazione dei figli. Però non è male, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una certa stabilità e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli. Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili. Io sostengo il matrimonio tradizionale con tutti i suoi valori e sono convinto che non vada messo in discussione. Se poi alcune persone, di sesso diverso oppure anche dello stesso sesso, ambiscono a firmare un patto per dare una certa stabilità alla loro coppia, perché vogliamo assolutamente che non sia? Io penso che la coppia omosessuale, in quanto tale, non potrà mai essere equiparata in tutto al matrimonio e d'altra parte non credo che la coppia eterosessuale e il matrimonio debbano essere difesi o puntellati con mezzi straordinari perché si basano su valori talmente forti che non mi pare si renda necessario un intervento a tutela. Anche per questo, se lo Stato concede qualche beneficio agli omosessuali, non me la prenderei troppo. La Chiesa cattolica, dal canto suo, promuove le unioni che sono favorevoli al proseguimento della specie umana e alla sua stabilità, e tuttavia non è giusto esprimere alcuna discriminazione per altri tipi di unioni".

 

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-cardinale-martini-io-e-i-gay/2177168//2

 

Che ne pensate?

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Sono nello stesso orizzonte e fino a un certo punto parlano lo stesso linguaggio, ma con le debite differenze. Marino è un cattolico laico (sconfitto all'interno del Pd), Martini è un cardinale laico (sconfitto all'interno della Chiesa). Hai fatto un intelligente lavoro di escerpizzazione e di raffronto, Private. Il loro naturale punto di incontro è nell'assistenza al compagno di fatto in ospedale, o in altre situazioni di dolore. La famiglia resta per entrambi quella eterosessuale: Marino parla di unioni di fatto per tutti, e facciamoci rientrare anche i gay.

 

Cosa ne penso? Noia, un certo disprezzo, rabbia.

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La famiglia resta per entrambi quella eterosessuale: Marino parla di unioni di fatto per tutti, e facciamoci rientrare anche i gay.

 

Veramente no, Marino è favorevole a matrimonio ed adozione per i gay.

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Oddio mi ritrovo ad essere d'accordo con Marino.

Mi sento una larva.

Anche se smenarla sempre con la storia del compagno in ospedale...

basterebbe dire: nei paesi civili, siccome il mondo è cambiato,

occorre riconoscere forme di unione civile alternative al matrimonio. Stop.

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"Personalmente ritengo che Dio ci ha creato uomo e donna"

Appunto! Uomo e donna, e all'interno di questi due insiemi ci sono i sottoinsiemi Etero Lesbiche Gay Bisessuali Transessuali... Tutto fila :P

 

A parte la battuta, mi meraviglio che dopo il caso di Lucio Dalla (morto prima di aver fatto testamento) non si pensi seriamente di regolare le coppie di fatto... Non so come sia finita, spero che alla fine i familiari eredi si siano comportati come avevano detto includendo il compagno e organizzando l'eredità come aveva in mente Dalla prima di morire.

Edited by max-1987
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Marino è uno molto avanzato su questi argomenti, poi quando dialoga con un cardinale, mi sembra comprensibile che usa un certo linguaggio e una certa moderazione.

Martini, che non è laico dato che è un cardinale, ma è molto progressista all'interno della Chiesa, mi sembra apprezzabile, se rapportato agli altri.

 

Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, se entrambi fossero ai più alti livelli nei rispettivi ambienti (Politica, Chiesa) le cose sarebbero un po' diverse.

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"Sono pronto anche ad ammettere il valore di una amicizia duratura e fedele tra due persone dello stesso sesso. L'amicizia è sempre stata tenuta in grande onore nel mondo antico, forse più di oggi, anche se essa era per lo più intesa nell'ambito di quel superamento della sfera puramente fisica di cui ho parlato sopra, per essere un'unione di menti e di cuori. Se viene intesa anche come donazione sessuale, non può allora, mi sembra, venire eretta a modello di vita come può esserlo una famiglia riuscita. Quest'ultima ha una grande e incontestata utilità sociale. Altri modelli di vita non lo possono essere alla stessa maniera e soprattutto non vanno esibiti in modo da offendere le convinzioni di molti".

 

Solo a me sembra allucinante questo passaggio?

Questa e' la base dell'omofobia della Chiesa: scopo del sesso e' la procreazione. Punto.

 

Una famiglia che non ha figli naturali non e' una famiglia riuscita? Non e' socialmente utile? A me si accappona la pelle!!

 

Fino a quando si ragionerà così non si potranno pretendere i matrimoni gay, ma solo, al limite, alcune tutele, laddove sembriamo deboli ed indifesi. Quando suscitiamo un po' di pena insomma...

 

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@@wasabi non sei l'unico purtroppo! Anch'io sono rimasto molto turbato da quel passaggio... è una concezione da positivismo di età vittoriana!!! Meno male che sarebbe la frange più tollerante degli alti prelati cattolici... inquietante e triste!

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privateuniverse

Sono nello stesso orizzonte e fino a un certo punto parlano lo stesso linguaggio, ma con le debite differenze. Marino è un cattolico laico (sconfitto all'interno del Pd), Martini è un cardinale laico (sconfitto all'interno della Chiesa). Hai fatto un intelligente lavoro di escerpizzazione e di raffronto, Private. Il loro naturale punto di incontro è nell'assistenza al compagno di fatto in ospedale, o in altre situazioni di dolore. La famiglia resta per entrambi quella eterosessuale: Marino parla di unioni di fatto per tutti, e facciamoci rientrare anche i gay.

 

Cosa ne penso? Noia, un certo disprezzo, rabbia.

 

Ho pensato molto alle tue parole e non mi è chiaro se la noia, il disprezzo e la rabbia si riferiscono alla posizione di Marino o a quella del cardinale Martini.

Prima di commentare quel che hai scritto (e quel che hanno scritto gli altri) mi piacerebbe che tu lo chiarissi.

Edited by privateuniverse
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La noia e il disprezzo sono per questo bassissimo livello del pronunciamento Pd rispetto ai diritti gay, che in effetti non c'è mai stato, e questo da anni.

Agli attacchi che Grillini (un altro furbone, beninteso, fin quando è stato nel Pd) ha appena rivolto al fatto che nessun deputato e senatore eletti in Emilia

nel Pd sarà presente alla manifestazione, la Concia (che è molto peggio di Grillini, ed è una fedelissima guardiana del Partito, non dei diritti gay) risponde

non condividendo la rabbia e il dolore, ma negando l'accusa, e dicendo che ci saranno invece due persone, lei e un'altra. Cioè: non si rende neppur

conto, da gay, della gravità del fatto e di quel che dice. Maurzio Cecconi, portavoce della rete laica Biologna, denuncia il fatto che un dirigente del Pd ha

spiegato online che il partito aderisce alla manifestazione (con i famosi due membri, uno dei quali è la Concia, che sta lì pagata per questo) ma non alla

piattaforma politica, in quanto contiene rivendicazioni d'uguaglianza come l'accesso al matrimonio civile anche per le coppie omosessuali.

 

Noia e disprezzo di dover ondeggiare tra la posizione apertamente antigay della massima parte del Pd e quella blandamente aperturista di uno che dice

(e ognuna di queste frasi, per non parlare del lessico generale, meriterebbe un commento):

 

Non capisco perché lo Stato incontri delle difficoltà nel riconoscere tali unioni, pur nel rispetto del ruolo fondamentale della famiglia tradizionale per l'organizzazione

della società, e d'altro canto fatico a comprendere perché le maggiori resistenze arrivino dalla Chiesa cattolica

Edited by Isher
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privateuniverse

Concordo con te. Per motivi personali non mi appassiona la diatriba su matrimonio e unioni civili, diatriba che, peraltro, è alquanto lunare in un contesto politico come quello italiano (attuale, ma anche futuro) in cui mi sembra che si sia lontani anni luce sia dall'uno sia dalle altre, ma l'argomentazione di Marino, che pure nel complesso stimo, mi sembra veramente minimalistica.

 

E' vero che, come dice Freddie85, la conversazione tra Marino e il cardinale Martini si svolge su un piano che non è specificamente politico; però, come fa notare anche schopy, avanzare sempre la tesi del compagno in ospedale ha un che di vittimistico e non coglie il senso di un riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso, che non è meramente pratico (altrimenti, come si faceva notare all'epoca del dibattito sui Dico, per ottenere dei vantaggi pratici si possono studiare varie soluzioni, di natura sostanzialmente privatistica, che non attribuiscano alcuna rilevanza pubblica all'esistenza di coppie dello stesso sesso).

 

Mi trovi d'accordo anche con le critiche che muovi sia al PD, sia agli esponenti politici omosessuali, che mi sembra lucrino soprattutto una magra rendita di posizione e che, da un punto di vista politico, penso debbano ammettere soltanto il proprio fallimento. A mio parere sarebbe ora di considerarli, in primo luogo, esponenti dei partiti in cui militano, con tutto ciò che questo comporta, piuttosto che come rappresentanti degli omosessuali in seno ai partiti politici ai quali appartengono; personalmente non vedo per quale motivo il giudizio su un Grillini o su una Concia dovrebbero essere diversi, nel bene e nel male, dal giudizio su un qualunque altro esponente del PD, con l'aggravante che nessuno dei due mi appare degno di nota per posizioni su altre questioni.

 

A costo di attirarmi gli anatemi altrui condivido meno, invece, i giudizi drastici che sono stati espressi sulle posizioni del cardinale Martini, il quale, paradossalmente, mi sembra, per certi versi, più laico di Marino. Non credo si possa pretendere da un esponente della chiesa cattolica posizioni in totale contraddizione con il magistero di quella chiesa, ma il cardinale Martini non pronuncia una condanna morale dell'omosessualità, né afferma che lo stato dovrebbe prendere posizione nel senso di "scoraggiare" l'omosessualità in quanto orientamento sessuale; al contrario, ammette che le relazioni omosessuali hanno un valore e, su questa base, ritiene che lo stato possa riconoscerle, anche se ritiene che la rilevanza sociale delle relazioni omosessuali non possa essere la stessa di quella della relazione tra uomo e donna fondata sul matrimonio.

A me, personalmente, sembra una posizione improntata a una notevole apertura.

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Non mi risulta.

 

Dal minuto 6:15

 

"Dare ad una coppia gli stessi diritti qualunque sia l'orientamento sessuale: di fatto il matrimonio"

 

http://www.youtube.com/watch?v=VKMAVvzyPC0

 

In un'altra intervista a Radio 2 che ora non trovo ha anche ribadito il proprio appoggio alle adozioni gay.

 

Isher in un nessun paese del mondo si è passati dall'oggi al domani dal vuoto cosmico ai matrimonio.

Premesso che ti ho dimostrato come nel PD ci sia chi ha le idee chiare.

 

Certe cose vanno fatte con i giusti tempi e con i giusti compromessi o altrimenti si rischia di non

ottenere proprio nulla. La politica è questo: compromesso, soprattutto in un paese dove il maggior partito

riformista, il PD, raggiunge a malapena il 25%.

 

Non mi esprimo sulla Concia, quello che dici è assolutamente falso, lei è una che si è battuta con le unghie

e con i denti sia dentro che fuori il Parlamento.

 

Con questa puzza sotto il naso, chiariamoci, non si va da nessuna parte. Se il PD avesse avuto qualche seggio

in più nel 2006 a quest'ora avremmo quantomeno i DICO e staremmo discutendo dei temi più avanzati quali

matrimonio e adozione. Invece per colpa dello snobismo degli elettori gay riformisti siamo ancora qui con in mano un

pugno di mosche.

 

Evitiamo di ripetere questa scena nel 2013, per il bene di tutti...

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privateuniverse

Invece per colpa dello snobismo degli elettori gay riformisti siamo ancora qui con in mano un

pugno di mosche.

 

In cosa consisterebbe, Altair, lo snobismo degli "elettori gay riformisti"?

 

Vogliamo fare un sondaggio su quali sono state le scelte politiche dei gay in occasione, che so, delle politiche del 2008? Questo forum potrà non essere particolarmente rappresentativo ma sono sicuro che, se ne facessimo uno, emergerebbe che la gran parte ha votato per un partito di centrosinistra, per motivi attinenti alle posizioni dei partiti sulle tematiche presumibilmente care ai gay o per altri motivi.

 

Io stesso ricordo che, ogni qual volta ho letto qualche dato sull'orientamento politico degli omosessuali, questo è risultato mediamente ben più a sinistra della media nazionale, con percentuali di voto di gran lunga superiori alla media per i radicali e per l'estrema sinistra.

 

Forse i motivi per cui si è ottenuto poco non hanno a che vedere con "lo snobismo dei gay riformisti", non ti pare?

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La scena in cui si esibisce Marino è una scena penosa e il fatto che Altair la citi mi fa tremare per lui. Gielo dicono in faccia

i giornalisti che tergiversa, quando gli si chiede di pronunciare la parola matrimonio cambia discorso, come lo ha cambiato precedentemente

a ogni punto di merito chiaro, aggiungo in un modo insultante per l'intelligenza degli italiani.E' un discorso veramente imbarazzante, per un gay, e capisco pefettamente come tu abbia aspettato 3 giorni a pubblicare una simile pagliacciata: capisco meno come tu ti sia infine risolto a pubblicarla. Se poi tu ti esalti nel sentirti dire che l'omosessualità non è una malattia, credo che anche in Italia un ventenne sia molto più avanti di te, chieda molto di più e si incazzi a sentire parlare in questo modo tegiversante-insignificante politicamente.

 

In ogni caso è falsa l'asserzione che sia per il matrimonio: lo nega esplicitamente, parlando di civil partnership, una frase inglese che non corrisponde a niente, e dietro la quale ci può essere di tutto, anche i famigerati Dico di cui tu ti accontenteresti. Deciditi, Altair: o fai il serio, e dici che Marino è per le unioni civili (come è), oppure fai il finto tonto (come lo fa in modo penoso e insultante Marino in questa intervista), e se dici che è per il matrimonio, contraddici i fatti e la realtà, e il tuo stesso successivo rilievo sui Dico.

 

Quanto alla tua reazione sulla puzza sotto il naso di chi come me chiede il matrimonio, ti consiglio di rispettare chi la pensa diversamente da te: non perché a me interessi che tu mi rispetti, ma perché dovrebbe interessare a te stare in un Forum gay nel 2012 rispettando tale posizione. Se poi pensi che in Italia non si sono ottenuti neppure i Dico per le posizioni dei gay più radicali di te nella rivendicazione di diritti, dici una grave falsità, sei disinformato, e autolesionista (nel senso che la tua asserzione, oltre ad essere falsa, è anti-gay).

Edited by Isher
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Io invece vedo il contrario, ovvero molte persone gay tendenzialmente di

sinistra che però si astengono, e poi si lamentano che vince Berlusconi e

che il PD non riesce a fare nulla (forse perché non ha abbastanza seggi?!),

ed allora si astengono di nuovo o votano piccoli partiti improbabili.

 

E' chiaramente un fastidioso circolo vizioso.

 

Io so che se il PD avesse avuto la maggioranza che ha avuto Berlusconi negli

ultimi anni a quest'ora avremmo Unioni Civili e Legge anti-omofobia e forse il

paese sarebbe maturo abbastanza da votare un partito che propone Matrimonio

e Adozioni. Non parliamo poi dei temi economici e di giustizia... se avessimo ancora

l'ICI e la patrimoniale inserita da Prodi a quest'ora saremmo in ben altre condizioni.

 

EDIT:

 

e capisco pefettamente come tu abbia aspettato 3 giorni a pubblicare una simile pagliacciata

 

Veramente ho letto solo stasera il proseguo della discussione, non vivo costantemente davanti

al forum.

 

Comunque Isher cosa credi che io non lo vorrei il matrimonio? E Marino non è della stessa idea,

citando per altro un tipo di unione civile molto diversa dai PACS e molto più vicina al

matrimonio propriamente detto?

 

C'è un motivo per cui dicono unione invece di matrimonio e c'è un motivo per cui quasi

tutti i paesi hanno seguito questo percorso: se dici matrimonio l'elettorato (per come è

composto ora) non ti vota ma sopratutto in Parlamento non puoi contare sull'appoggio

di chi non la pensa come te.

 

Bisogna arrivarci per gradi a certi obiettivi se si spera di raggiungerli altrimenti si vanifica tutto.

Ma dal momento che in Italia prevalgono le critiche pretestuose ed il qualunquismo da bar è chiaro che

certi meccanismi non si comprendano ed alla fine ci rimettiamo tutti.

 

E ci rimetto anch'io, per cui scusami lo sfogo ma - in quanto gay e senza diritti - la cosa mi fa alquanto rodere.

Edited by Altair
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privateuniverse

In effetti Marino sulla domanda sul matrimonio glissa. La civil partnership britannica, in sostanza, è in tutto uguale al matrimonio tranne che nel nome; quando Marino dice che è a favore di una soluzione del genere di fatto tira il sasso e nasconde la mano: in pratica, è a favore del matrimonio ma pensa che andrebbe chiamato diversamente per non suscitare troppe resistenze.

 

Trovo che la questione abbia una rilevanza relativa, nel senso che è inutile scannarsi se sia meglio l'unione civile o il matrimonio in un contesto nel quale è evidentemente impossibile ottenere tanto l'una, quanto l'altra cosa.

 

Circa lo snobismo dei gay di sinistra, non so se tra i gay l'astensionismo sia maggiore che tra i non gay. Penso che, se chi vuole certe cose non vota per il PD, forse il motivo è anche che il PD non è del tutto convincente su queste tematiche (ammesso e non concesso che, per la maggior parte dei gay italiani, queste tematiche siano veramente importanti; io non lo darei affatto per scontato, questo è il paese dei sacerdoti che folleggiano nei locali gay e della doppia morale). Io non sarei così sicuro che, se il PD fosse maggioritario, si approverebbe una legge sulle unioni civili, visto che, al tempo dei Dico, non poche resistenze provenivano proprio dalla Margherita; certo che, se al governo c'è la destra, le possibilità si azzerano.

 

(E vorrei ricordare che, all'epoca, sulla questione dei Dico Di Pietro cambiò opinione, da favorevole a contrario, letteralmente dalla sera alla mattina, altrimenti sembra che certe ambiguità riguardino solo il PD).

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AndrejMolov89

E' la politica ad avere il dovere di mediare. Noi gay facciamo il nostro dovere chiedendo 100, mi pare logico. Sono i politici che al massimo introduranno l'argomento per gradi. In ogni caso noi dobbiamo sempre e comunque pretendere 100.

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privateuniverse

Comunque mi stupisce che la discussione sia andata a vertere principalmente sulle posizioni di Marino.

 

Le parole del cardinal Martini non suscitano alcuna reazione, sia essa positiva o negativa? Di fatto, solo wasabi ha commentato in maniera un po' articolata.

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  • 2 months later...
Discussione sullo stesso argomento unita.

Loup-garou

 

‎"Io ritengo che la famiglia vada difesa perché è veramente quella che sostiene la società in maniera stabile e permanente e per il ruolo che esercita nell’educazione dei figli. Però non è male, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una certa stabilità e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli. Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili. Io sostengo il matrimonio tradizionale con tutti i suoi valori e sono convinto che non vada messo in discussione. Se poi alcune persone, di sesso diverso oppure anche dello stesso sesso, ambiscono a firmare un patto per dare una certa stabilità alla loro coppia, perché vogliamo assolutamente che non sia?"

 

 

Queste parole sono state scritte nel libro 'Credere e conoscere', uscito quest'anno, del de cuius Carlo Maria Martini.

Sue anche queste parole:

 

"Del resto la storia insegna come la chiusura aprioristica della Chiesa, e delle religioni in genere, di fronte agli inevitabili cambiamenti legati al processo della scienza e della tecnica non sia mai stata di grande utilità. Galileo Galilei docet".

 

Cosa ne pensate a riguardo? :)

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come la chiusura aprioristica della Chiesa, e delle religioni in genere, d

non tutte le religioni possono ritenersi chiuse...

 

perché vogliamo assolutamente che non sia?

se tu vai in un noto ristorante della tua zona, e vedi che i commensali gustano carne di prima qualità, e tu ti siedi e ti servono carne di ultima qualità ( la peggiore che ci sia ) ti accontenti e la mangi felice? :o
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se tu vai in un noto ristorante della tua zona, e vedi che i commensali gustano carne di prima qualità, e tu ti siedi e ti servono carne di ultima qualità ( la peggiore che ci sia ) ti accontenti e la mangi felice?

 

 

Perdonami, ma non ho capito l'accostamento!

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Martini aveva scritto anche "Io penso che la coppia omosessuale, in quanto tale, non potrà mai essere equiparata in tutto al matrimonio" che è una frase omofoba.

Non ci sembra omofobo solo perché nella chiesa c'è ben di peggio, ma ciò non toglie che lo sia stato. E' lo stesso discorso che si può fare a Fini.

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Martini aveva scritto anche "Io penso che la coppia omosessuale, in quanto tale, non potrà mai essere equiparata in tutto al matrimonio" che è una frase omofoba. Non ci sembra omofobo solo perché nella chiesa c'è ben di peggio, ma ciò non toglie che lo sia stato.

 

Beh, dicono che solo gli stupidi perseverano nelle loro idee... :)

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Perdonami, ma non ho capito l'accostamento!

possono dirti che si i gay potranno sposarsi, ma aggiungeranno sicuramente clausole, in maniera tale che il matrimonio tra persone dello stesso sesso risulti inferiore rispetto al matrimonio classico, per dirla in parole povere te daranno un osso rispetto alla bistecca per farti stare accucciato e tranquillo.
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possono dirti che si i gay potranno sposarsi, ma aggiungeranno sicuramente clausole, in maniera tale che il matrimonio tra persone dello stesso sesso risulti inferiore rispetto al matrimonio classico, per dirla in parole povere te daranno un osso rispetto alla bistecca per farti stare accucciato e tranquillo.

 

 

Ok, afferrato.

 

Sì, ma l'ha scritta nello stesso libro.

 

 

Ops. Va bene cambiare idea, ma non così facilmente D:

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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