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Unioni gay, barricate Cl "Un male per l'umanità"


enricoLH

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Scusa sai, ma se la "filosofia di riferimento fa pietà" o addirittura è "il male assoluto" (e francamente mi sembra che questi siano giudizi azzardati), sarei curioso di sapere come sia possibile nello stesso tempo che quelli che ne attingono non siano "depensanti".

Se è "velenosa" la fonte, il ruscello che ne scaturisce non può essere potabile!

Allora premetto che quello non sono i miei giudizi, ma quello che un ipotetico signor Tizio potrebbe pensare. Ciò detto un eventuale giudizio rimane soggettivo, quindi pur condannando il pensiero non significa che chi lo sposi non abbia capacità di pensiero, anche perchè gli obbiettivi prefissi possono essere differenti, sopratutto obbiettivi intermedi o di carattere secondario. Inoltre va considerato che ogni sistema che cerca di dare una visione organica prevede una serie di postulati iniziali, da cui deriva il resto, e che se tu rifiuti i postulati, scegliendone altri, difficilmente converrai sul resto. Spesso gli errori all'interno di un sistema, sempre se errori si possano considerare, possono essere colti solo ponendosi fuori dal sistema stesso, altrimenti accettando certi presupposti la logica di guida verso determinate scelte.

Un'altra considerazione, che può sembrare banale ma che a mio avviso non è, è che solo tramite l'errore l'individuo e l'umanità possono ambire a mete più alte(una continua sperimentazione), per dirla con Wittgenstein ‎"Se la gente non facesse cose stupide, niente di intelligente sarebbe mai fatto".

A mio avviso tutti dovrebbero sposare "La Cultura del Dubbio", ed essere disposti a mettere in discussione le proprie idee e convinzioni continuamente, in primo luogo per la propria crescita personale, in un secondo tempo per la reciproca comprensione, ed il tentativo di trovare positive sinergie. Infine vivendo in una democrazia liberale direi che un certo grado di relativismo etico sia necessario, la cui negazione è uno degli errori che compiono i ciellini(e non solo), ma che per questo non è obbligatorio che commettano tutti.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo nella brevissima risposta in merito a dei temi che meriterebbero certamente più tempo e gente più preparata del sottoscritto per essere affrontati con un minimo di serietà.

 

Ok, spiegami in base a quale logica da "Padre, Figlio e Spirito Santo"

quel cretino di Scola negherebbe il Matrimonio Gay.

Avrebbe senso se la Trinità fosse "Papà, Mamma e Figlio".

Ma qui invece siamo alle "parole in libertà" che neanche il Futurismo...

E' evidente che non è in base al magnifico terzetto che discendono queste considerazioni. Ad ogni modo non ho voglia di entrare in polemica con te in merito a tematiche che non mi appassionano, dalla parte di un'idea che non condivido(a sperimentato che quando ci tengo faccio anche paginate), che mi porterebbero a ricevere gli strali di Loup, e non avendo neanche le competenze necessarie non avendo fatto il seminario e non dedicandomi alla materia nemmeno per diletto. Inoltre Almadel sei una persona molto intelligente ed arguta, come hai dimostrato più volte, e sono certo che capisci da solo in base a quali precetti esprimono suddette opinioni(qualora non fosse chiaro non c'è ironia nella frase).

 

Tornando sul tema: tu dici che di per sé un trattamento differenziato non è detto che dia luogo a discriminazione, io invece non vedo come, partendo dal presupposto che una coppia etero e una omo entrambe decise a creare una famiglia siano situazioni uguali, trattarle diversamente possa non generare una immediata e palese discriminazione, a partire dalla scelta stessa di trattarle diversamente.

Indicare con esattezza un comportamento discriminatorio, sopratutto commesso dallo stato, non è semplice, a mio avviso come già detto la differenza sostanziale sta nella differenza fra libertà e diritto.

Ad ogni prendendo anche una poco rigorosa definizione di "trattamento diverso(dell'individuo o di un gruppo) rispetto ad altri(gruppi od individui) senza giustificato motivo" capisci che sul giustificato motivo sono possibili mille visioni differenti.

L'osservazione forse più interessante, dal punto di vista del diritto, che mi è stata fatta(ci vorrebbe Altair) riguarda l'articolo sedici della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo(http://www.ohchr.org/EN/UDHR/Pages/Language.aspx?LangID=itn).

Sostanzialmente, senza ricamarci troppo sopra, la prima parte del primo comma recita "Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione", ma non elenca le differenze di orientamento sessuale, le quali rappresenterebbero un valido motivo per non estendere il matrimonio alle coppie omosessuali. Ovviamente credo che anche qui vada molto ad interpretazione.

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E' evidente che non è in base al magnifico terzetto che discendono queste considerazioni. Ad ogni modo non ho voglia di entrare in polemica con te in merito a tematiche che non mi appassionano, dalla parte di un'idea che non condivido(a sperimentato che quando ci tengo faccio anche paginate), che mi porterebbero a ricevere gli strali di Loup, e non avendo neanche le competenze necessarie non avendo fatto il seminario e non dedicandomi alla materia nemmeno per diletto. Inoltre Almadel sei una persona molto intelligente ed arguta, come hai dimostrato più volte, e sono certo che capisci da solo in base a quali precetti esprimono suddette opinioni(qualora non fosse chiaro non c'è ironia nella frase).

 

Neanche nella mia frase c'era ironia e non voglio certo farti imbarcare

in discussioni che non ti appassionano.

Volevo solo sottolineare come dal concetto di Trinità

sia impossibile da parte di Scola condannare quello di "famiglia omosessuale".

Che discendano da lì lo dice lui, non è che l'ho evinto io...

In ogni caso sarebbe OT; a me interessava solo sottolineare

quanto fosse arduo trovare della logica (seppur teologica)

persino nelle parole dei ciellini più prestigiosi.

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Indicare con esattezza un comportamento discriminatorio, sopratutto commesso dallo stato, non è semplice, a mio avviso come già detto la differenza sostanziale sta nella differenza fra libertà e diritto.

 

È molto semplice invece: se lo Stato ti riconosce diritti eguali a quelli degli altri cittadini per sostanza, forma e nome, allora non sei discriminato, viceversa se nella sostanza, o nella forma, o anche solo nel nome i diritti che lo Stato ti riconosce sono diversi da quelli di una persona considerata a te eguale, allora sei discriminato.

 

Ad ogni prendendo anche una poco rigorosa definizione di "trattamento diverso(dell'individuo o di un gruppo) rispetto ad altri(gruppi od individui) senza giustificato motivo" capisci che sul giustificato motivo sono possibili mille visioni differenti.

 

Dal momento che il presupposto al mio ragionamento era che "una coppia etero e una omo entrambe decise a creare una famiglia siano situazioni uguali" tutte le mille visioni differenti in merito al giustificato motivo in base al quale le due coppie dovrebbero ricevere trattamento diverso, sarebbero tutte visioni in contrasto con l'uguaglianza espressa nel presupposto, o per dirla più semplicemente, sarebbero mille visioni omofobe.

Edited by Woland_88
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Beh c'è da stupirsi da CL che è nata e ha prosperato nella Spagna franchista?

 

credo tu confonda l'Opus Dei con CL

CL è un fenomeno tutto italiano e "lombardo": nasce dal peniero di Don Giussani, che in tempi difficili per la Chiesa (1968) propose una visione più "laica" e giovane dell'appartenenza al cattolicesimo

Giussani era prete molto intelligente, e ha scritto libri che meritano attenta lettura, anche solo per criticarne l'impostazione: ma il suo movimento ha dirazzato abbastanza rapidamente

mi pare difficile riconoscere il messaggio di don Giussani nella CL di oggi, fatta di una miriade di società cooperative, cui vengono assegnati svariati e lucrosi appalti in ambito universitario/sanitario da un potere politico che spesso è espressione di CL stessa

ma qualcuno in CL dice che Giussani proprio questo intendeva, sicché...

Edited by conrad65
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credo tu confonda l'Opus Dei con CL

 

Si, sorry, pensavo fossero due movimenti cattolici collaterali uno con l'altro, l'OD ho letto che è una potenza in mezzo mondo, specie in America Latina.

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Allora premetto che quello non sono i miei giudizi, ma quello che un ipotetico signor Tizio potrebbe pensare. Ciò detto un eventuale giudizio rimane soggettivo, quindi pur condannando il pensiero non significa che chi lo sposi non abbia capacità di pensiero, anche perchè gli obbiettivi prefissi possono essere differenti, sopratutto obbiettivi intermedi o di carattere secondario. Inoltre va considerato che ogni sistema che cerca di dare una visione organica prevede una serie di postulati iniziali, da cui deriva il resto, e che se tu rifiuti i postulati, scegliendone altri, difficilmente converrai sul resto. Spesso gli errori all'interno di un sistema, sempre se errori si possano considerare, possono essere colti solo ponendosi fuori dal sistema stesso, altrimenti accettando certi presupposti la logica di guida verso determinate scelte.

Un'altra considerazione, che può sembrare banale ma che a mio avviso non è, è che solo tramite l'errore l'individuo e l'umanità possono ambire a mete più alte(una continua sperimentazione), per dirla con Wittgenstein ‎"Se la gente non facesse cose stupide, niente di intelligente sarebbe mai fatto".

A mio avviso tutti dovrebbero sposare "La Cultura del Dubbio", ed essere disposti a mettere in discussione le proprie idee e convinzioni continuamente, in primo luogo per la propria crescita personale, in un secondo tempo per la reciproca comprensione, ed il tentativo di trovare positive sinergie. Infine vivendo in una democrazia liberale direi che un certo grado di relativismo etico sia necessario, la cui negazione è uno degli errori che compiono i ciellini(e non solo), ma che per questo non è obbligatorio che commettano tutti.

Spero di essere stato abbastanza esaustivo nella brevissima risposta in merito a dei temi che meriterebbero certamente più tempo e gente più preparata del sottoscritto per essere affrontati con un minimo di serietà.

 

Certo che la "cultura del dubbio" non mi risulta proprio stia dalla parte di cattolici, cristiani, ebrei, musulmani e in genere credenti nelle religioni rivelate!

Direi che lì prolifera disastrosamente la cultura della "certezza cieca e assoluta".

Sul fatto poi che chiunque ponga postulati prima di fare qualsiasi ragionamento, sono perfettamente d'accordo. Però dipende dai postulati.

Perché se mi poni come postulato iniziale il principio di non contraddizione mi sta bene. E benché io sia ateo, per poter dialogare proficuamente sono anche disposto ad accettare come postulato iniziale che l'uomo sia stato creato da dio e che debba obbedire a certi principii di valore comune riferibili alla creazione fatta da quel dio.

Ma capisci bene che se il postulato iniziale è "la chiesa cattolica insegna sempre la verità perché è stata istituita da dio che ne è garante in eterno", allora non solo non potrò accettare il postulato, ma anche se l'accettassi non sarebbe possibile alcuna discussione a causa del postulato stesso.

Infatti questo è un postulato che implica accettazione e non ricerca, obbedienza e non discussione.

Certamente a chi piace è libero d'accettarlo e di adeguarvisi completamente, ma francamente parlare di "pensiero" e di "uomo pensante" mi sembra molto benevolo, essendo evidente che si tratta solo di "obbedienza" e di "uomo obbediente" (più o meno "perinde ac cadaver").

Per tornare in topic, se i cattolici (Ciellini o no) vogliono discutere del matrimonio gay o di qualsiasi altra cosa, si può certo discutere liberamente ed io sarei il primo senza pregiudizi di sorta, purché però non pongano come postulati iniziali quelli che per la loro stessa essenza precludono ogni discussione e che, se accettati, rendono anche inutili, anzi ridicoli, argomenti contro il matrimonio gay come quelli della possibile estinzione del genere umano o del "favoreggiamento" della rovina della famiglia o simili invenzioni.

Infatti se il postulato iniziale è: "la chiesa cattolica insegna sempre la verità", basta prendersi il codice di diritto canonico e ogni discussione è troncata prima di nascere, senza bisogno di altri argomenti più o meno sottilmente pensati.

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E se non vi andava bene l'articolo di Repubblica non oso immaginare cosa penserete su questo del Fatto:

http://www.ilfattoqu...oni-gay/330915/

Che io trovo splendido!

 

Comunione e Liberazione dice no al matrimonio tra omosessuali. C’è il rischio che non nascano più bambini: i nostri preti sarebbero costretti a molestare dei maggiorenni, ed è una cosa che non possiamo permettere che accada.

 

Fantastica!!!!!

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Se questo è un esempio di associazione cattolica siamo rovinati.

Ho letto con attenzione l'articolo e risponderei così alle affermazioni offensive dei cattolici militanti:

1) Le coppie gay, come quelle che non lo sono, pagano le tasse e le bollette, certamente non evadono il fisco come gli amici dei politici che non pagano nemmeno le multe.

2) Se credono tanto nella famiglia tradizionale, cosa fanno per evitare omicidi, suicidi, violenze domestiche che accadono tra mogli e mariti di figli contro genitori e genitori contro figli?

3) Se per fare i figli ci vuole il maschio e la femmina, anche l'omosessuale è nato così. Forse sperano che si riesce a sapere se un bimbo quando nascerà sarà gay? E come faranno? Proporranno alla futura madre di abortire perché l'omosessuale è contro natura?

4) Non mi sono mai vestito nè da prete nè da suora, non vado in giro nudo nemmeno vestito da donna non mi trucco.

In biblioteca ho letto un libro sui testimoni di Geova. Hanno scritto chiaramente che non vogliono omosessuali.

Quelli sono una setta che riceve l'indottrinamento dai dirigenti e hanno tradotto la Bibbia per loro comodo.

Vuol dire che anche Comunione e Liberazione è una setta perché il Vangelo non lo hanno nominato quando è scritto:<<Ama il prossimo tuo come te stesso>>, <<porgi l'altra guancia>> e tante altre belle cose del Cattolicesimo che significa universale.

Stranamente nessuno di Comunione e Liberazione ha parlato di queste cose. Allora a che servono questi incontri a Rimini? Per far spendere soldi all'organizzazione? Per offrire una vacanza ai futuri affiliati? Magari con la promessa di un lavoro ben pagato?

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privateuniverse

Allora a che servono questi incontri a Rimini? Per far spendere soldi all'organizzazione?

 

Per coltivare le relazioni con i potenti, mi sembra evidente.

 

Volevo solo sottolineare come dal concetto di Trinità

sia impossibile da parte di Scola condannare quello di "famiglia omosessuale".

Che discendano da lì lo dice lui, non è che l'ho evinto io...

In ogni caso sarebbe OT; a me interessava solo sottolineare

quanto fosse arduo trovare della logica (seppur teologica)

persino nelle parole dei ciellini più prestigiosi.

 

Mi sembra un non sequitur, nel senso che è ben possibile che la chiesa cattolica veda un legame di tipo teologico tra le due questioni.

 

Non mi pare che, tra noi, ci sia qualcuno abbastanza esperto di teologia da esporci la "logica" seguita dal cardinale Scola.

 

Ovviamente, la questione è collaterale, nel senso che uno stato non è affatto tenuto a seguire i precetti di una particolare religione; anzi, uno stato indifferente alla fede religiosa dei suoi cittadini, che è quello che auspico io, non dovrebbe affatto tenerne conto.

Edited by Loup-garou
Unito post doppio
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No, dai!

Ne so abbastanza di teologia e di storia delle religioni

per poter affermare che è la solita porcheria.

Una porcheria inaudita perché nessun Padre della Chiesa

ha mai tirato fuori una motivazione tanto deficiente.

Semplicemente Scola si approfitta del fatto che sono in pochi

quelli che ne sanno abbastanza di Dottrina Cattolica per capirlo.

 

E certo: la questione è collaterale. Anche se la Trinità fosse Papà, Mamma e Figlio

la cosa non dovrebbe avere nessun riflesso sulla politica italiana.

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Come Scola: “Se io penso che l’Italia abbia bisogno di famiglie fondate sul matrimonio tra un uomo e una donna devo proporlo pubblicamente per concorrere al bene pubblico. La complementarietà tra persone di sesso diverso – e la connessa apertura all’altro – è una conseguenza del pensiero cristiano e, più specificamente, una conseguenza antropologica della Trinità”.

 

 

questa cosa che dice Scola è in realtà molto interessante: perché è sbagliata

la Trinità è fatta da due maschi, padre e figlio, e dallo Spirito Santo che, secondo l'interpretazione più avveduta che se ne può dare, non è altro che l'anima immortale, non è certo la donna della famiglia tradizionale

oltretutto questa misteriosa figura dello Spirito Santo non ha neanche caratteri femminili nelle Sacre Scritture, perché "feconda" gli Apostoli

non capisco dove Scola veda la presenza del femminile nella Trinità, e senza femminile non c'è famiglia tradizionale

infine: è francamente incredibile che un cardinale presti il "dogma" a queste rozze e ignoranti polemiche da cortile

il femminile nel divino è stato "integrato" dal cattolicesimo ben più tardi, da Pio IX con il dogma dell'Immacolata Concezione, che suona come un'aggiunta necessaria anche se "posticcia"

Edited by conrad65
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Lo Spirito Santo è l'Amore che procede dal Padre al Figlio

(e anche dal Figlio al Padre, se sei Cattolico e non Ortodosso).

Che possiamo anche identificare con il Logos.

 

Visto che lo Spirito Santo ha parte attiva nell'ingravidare la Vergine,

direi che tutto potrà essere eccetto che il componente femminile della Trinità.

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La teologia non c'entra molto. Comunione e liberazione si fa notare da subito

per avversare il divorzio, laddove le ACLI finirono per sostenerlo e Azione Cattolica

non si impegnò più di tanto. L'anno successivo Formigoni fonda Movimento popolare

in polemica con i metodi della DC, in particolare a proposito delle mediazioni parlamentari

sull'aborto, nel 1982 sempre in polemica con lo scarso impegno cattolico della DC, CL fonda

il Sindacato delle famiglie.

 

Pertanto CL è sempre stata avversata da chi la mediazione laici-cattolici la voleva

e da chi non la voleva ma ne temeva il crescente peso politico sulla scena italiana,

per il manifesto integrismo cattolico.

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questa cosa che dice Scola è in realtà molto interessante: perché è sbagliata

la Trinità è fatta da due maschi, padre e figlio, e dallo Spirito Santo che, secondo l'interpretazione più avveduta che se ne può dare, non è altro che l'anima immortale, non è certo la donna della famiglia tradizionale

oltretutto questa misteriosa figura dello Spirito Santo non ha neanche caratteri femminili nelle Sacre Scritture, perché "feconda" gli Apostoli

 

Dio non può ovviamente essere né maschio né femmina e il nome di dio padre indica semplicemente l'atto di creazione dell'uomo e quello di dio figlio la sua generazione prima di tutti i secoli. Il dio figlio (Gesù) è maschio solo per la sua componente umana che s'è incarnata appunto in un maschio. Lo spirito santo poi già di nome esclude attribuzione di sesso.

 

il femminile nel divino è stato "integrato" dal cattolicesimo ben più tardi, da Pio IX con il dogma dell'Immacolata Concezione, che suona come un'aggiunta necessaria anche se "posticcia"

 

Quel dogma implica semplicemente il concepimento di Maria senza peccato originale. Non vedo dove sia l'integrazione divina del femminile... Allora sarebbe più "integrativo della femminilità nel divino", il dogma proclamato da Pio XII sull'assunzione al cielo di Maria senza corruzione del corpo, dogma che sembra farne quasi l'apoteosi nel senso originario del termine cioè la sua trasformazione in una dea e quindi incorruttibile anche fisicamente.

Comunque maschile e femminile sono strettamente connessi alla natura fisica creata e quindi posteriori all'essenza divina che è puramente spirituale.

 

Tornando al "ragionamento" di Scola è difficile non vederci una fallacia logica anche tenendo presente che egli muove dando per certi i principi della dottrina cattolica. A meno che Scola non abbia voluto semplicemente dire: "Questa (che il matrimonio sia solo tra uomo e donna) è la volontà di dio padre, confermata da dio figlio, manifestata da dio spirito santo ed interpretata dalla chiesa nelle persone dei dottori, dei vescovi e dei papi.".

Come ho detto nel post precedente, questo non è un ragionamento che ammetta discussione, ma un comandamento che ammette solo obbedienza.

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Fabio Castorino

Come se non bastasse l'articolo di Repubblica, ecco il reportage di Saverio Tommasi che ha raccolto altre agghiaccianti opinioni sui gay tra il popolo dei "bravi cristiani" del Meeting di CL (dopo il min. 5.30). Stronzissima quella che con faccia schifata paragona i gay ai drogati. Poi c'è quella secondo cui i gay si dividono in due gruppi : i malati e i viziosi. Ovviamente viene anche ripetuto che le coppie omosessuali porteranno al'estinzione dell'umanità

 

 

http://youmedia.fanp...DUQjOSwaNz-LQSR

Edited by Fabio Castorino
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Dal meeting di Rimini di CI di certo non mi sarei aspetteato altre risposte alla domanda su i matrimoni gay.

Omofobia più o meno latente e un bel pò di pregiudizi sono comuni in quel ambiente.Molti nel nostro paese considerano essere omosessuali una scelta,soprattuto solo sessuale e non capiscono che ci puo essere una unione affettiva tra due persone dello stesso sesso.

Il vero male per l'umanita e il non rispettare gli altri per quello che sono e prendere dal messaggio cristiano solo quello che fa comodo.

Edited by oliver75
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@Loup-garou

 

Quello della discriminazione religiosa era solo un esempio introdotto da privateuniverse per argomentare nel merito della discussione sulle unioni gay e non è mai stato usato come discussione a sé stante.

L'unico commento OT era quello di Icoldibarin che si richiamava alla sola discriminazione religiosa senza utilizzarla come esempio esplicativo della discriminazione sulle unioni gay.

 

Non capisco dove fosse l'OT nel discutere di discriminazione sulle unioni gay.

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Approfitto di questo video per rilanciare la riflessione che avevo accennato riguardo all'articolo di Repubblica. Due osservazioni:

 

1) Alla fine del video, il giornalista dice di avere girato diverse ore di registrazione.

Da queste sono stati estrapolati nove minuti di video, in cui guarda caso tutti gli interventi sono a senso unico (cioè contro i gay, incerti su formigoni e in generale un po' stupidi). Penso che perfino a un meeting di forza nuova, a forza di intervistare centinaia di persone, prima o poi se ne sarebbe trovato uno con un'idea leggermente disallineata. Ma evidentemente qui era importante confermare la visione monolitica di CL che tutti abbiamo.

 

2) Le risposte di molti intervistati sono tagliate. Generalmente lui fa una domanda, l'intervistato si trova inizialmente spiazzato, inizia a dare una mezza risposta, al che il giornalista fa la sua obiezione e poi taglia lì il video, passando al prossimo intervistato. In questo modo è lui ad avere sempre l'ultima parola, magari con una bella frase a effetto che ci piace tanto e ci fa sentire un sacco più intelligenti del ciellino di turno.

 

Dico questo non per dimostrare che i ciellini sono i migliori amici dei gay. Ho già detto che mi pare ridicolo scandalizzarsi tanto per aver scoperto che UUUH, i ciellini SONO CATTOLICI e nella maggior parte dei casi la pensano come il PAPA! Incredibile.

Quindi è ovvio che la loro ideologia sia contraria ai diritti dei gay.

 

Quello che è meno ovvio, e che questo video, come quell'articolo, tende purtroppo a sostenere, è che tutti i ciellini si abbandonino ad affiancare grossolanamente "gay e drogati", che non abbiano nemmeno idea di quale sia la questione Formigoni, eccetera. In più ci fa sembrare che il loro "pregare in piedi" sia da ipocriti (qui il giornalista si abbandona a una citazione del vangelo strumentalizzandola terribilmente. Come disse mia madre in un momento di finezza, il vangelo è come la pelle delle palle: la puoi tirare da tutte le parti.) o che la tesi esposta da un prete intervistato, secondo cui Gesù non era povero, sia in palese contraddizione con quel che tutti sanno e che il giornalista ci propone come banale verità, e cioè la povertà di Gesù (mentre la questione è controversa, la versione hippie di Cristo ci è simpatica ma non è scontata).

 

Insomma, quel che non mi piace di video come questo è che alla pochezza degli intervistati si risponde con altrettanta semplificazione demagogica.

Sono interviste che è divertente sentire se uno ha voglia di prendere a freccette il proprio bersaglio preferito e farsi due risate, ma non servono a nulla se non a consolidare lo stereotipo che ci piace avere.

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Non si tratta di avere una visione monolitica degli aderenti a Cl, sappiamo bene che in Lombardia molti hanno aderito a Cl per mero opportunismo o per mille motivi personali, bisogna vedere pero se le opinioni degli aderenti hanno un rilievo politico rispetto alla linea politica del movimento. Quel che conta é che questa posizione é on piena coerenza con la storia di cl e la sua polemica con la Dc. Che poi anche Repubblica avversi Cl in continuità con la linea di un accordo, ieri con De Mita, oggi con Casini e quindi siano nemici storici é altrettanto vero. Ma che Cl non sia un interlocutore per i gay direi sia ovvio.

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privateuniverse

Aggiungo che è in occasioni come queste che si percepisce la differenza, per certi versi abissale (anche se non è certo il compito di chi, magari a causa dell'orientamento sessuale, si è posto fuori dalla chiesa cattolica o ne dà un giudizio negativo, e che tende a vedere la chiesa cattolica in termini più monolitici del vero) tra posizioni come quella di CL e quella di un personaggio come il cardinale Martini, al quale qualche tempo fa è stata fatta un'intervista che ho riportato e, nella quale, l'ex arcivescovo di Milano, pur mantenendo il giudizio negativo sulle relazioni omosessuali dal punto di vista religioso, distingue tra il piano religioso e quello civile e si esprime sostanzialmente a favore di una qualche forma di riconoscimento pubblico e di tutela giuridica per le coppie dello stesso sesso.

 

Quando si mettono a confronto queste posizioni, si ha un'idea di quanto possano guardarsi in cagnesco quei cattolici che tendono ad essere schierati con l'una o con l'altra tendenza.

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Fabio Castorino
Le risposte di molti intervistati sono tagliate. Generalmente lui fa una domanda, l'intervistato si trova inizialmente spiazzato, inizia a dare una mezza risposta, al che il giornalista fa la sua obiezione e poi taglia lì il video, passando al prossimo intervistato. In questo modo è lui ad avere sempre l'ultima parola, magari con una bella frase a effetto che ci piace tanto e ci fa sentire un sacco più intelligenti del ciellino di turno.

 

Tagliate o non tagliate, i ciellini intervistati hanno effettivamente detto quello che abbiamo potuto sentire. Non credo che Tommasi abbia tagliato delle parti in cui i ciellini che avevano appena affermato che i gay sono malati e viziosi di colpo si mettevano a manifestare a favore dei diritti civili. Può aver isolato le parti che contenevano le dichiarazioni più forti, ma queste rendono comunque l'opinione degli intervistati.

 

 

Dico questo non per dimostrare che i ciellini sono i migliori amici dei gay. Ho già detto che mi pare ridicolo scandalizzarsi tanto per aver scoperto che UUUH, i ciellini SONO CATTOLICI e nella maggior parte dei casi la pensano come il PAPA! Incredibile.

Quindi è ovvio che la loro ideologia sia contraria ai diritti dei gay.

 

Il fatto che ancora oggi nel XXI secolo esistano ideologie contrarie ai diritti delle persone ci DEVE scandalizzare.

 

la tesi esposta da un prete intervistato, secondo cui Gesù non era povero, sia in palese contraddizione con quel che tutti sanno e che il giornalista ci propone come banale verità, e cioè la povertà di Gesù (mentre la questione è controversa, la versione hippie di Cristo ci è simpatica ma non è scontata).

 

Il Vangelo parla chiaramente di Gesù come cresciuto nella famiglia di un modesto falegname. Poi durante la predicazione non ha certamente potuto arricchirsi perché non svolgeva nessuna attività a fine di lucro. Inoltre sempre secondo i Vangeli, Gesù disse. "Beati i poveri, perché erediteranno il Regno dei Cieli" e "E' più difficile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri in Paradiso". E non dimentichiamoci che l'unica volta in cui Gesù perde il controllo fino a diventare quasi violento è quando vede i mercanti nel tempio.

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Quando un gruppo di persone, come CL, dice sempre le stesse cose, agisce sempre allo stesso modo e si comporta in maniera veramente prevedibile (e si mettono pure gli stessi maglionicini blu smorto :D ) avere una "visione monolitica" è ciò che si avvicina più al mondo reale. Davvero, dopo averci avuto a che fare in modi diversi la prima cosa che salta all'occhio è la tristezza di persone tutte uguali. Tanto per dire, al contrario il PD è un caos totale per motivi opposti.

E' ovvio che le interviste siano tagliate, è sempre così, altrimenti sarebbero ore di ehm, uhm, ahm e silenzi imbarazzanti. Tranquilli che se ci fosse un ciellino favorevole ai matrimoni gay lo sapremmo perché farebbe notizia.

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Non spenderò altre parole a difendere un movimento di cui non condivido le idee e di cui vedo bene la tendenza all'omologazione che favorisce, anche grazie alla sua struttura e ai suoi metodi. Invito però a non prendere per oro colato le notizie che ci fanno comodo; del tutto bianco o tutto nero non mi fido, e della seguente affermazione

 

Tranquilli che se ci fosse un ciellino favorevole ai matrimoni gay lo sapremmo perché farebbe notizia.

 

non sarei affatto sicura.

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