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Quanto vi piace il ragazzo che piange?


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A me piace il ragazzo che si commuove perché mi trasmette tenerezza dolcezza e sensibilità. Comunque in genere sono io che mi commuovo spesso guardando qualche film.

 

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Edited by gabry
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A me capita di avere i lacrimoni a fine film sia per finali tristi che per finali a lieto fine ma dove si è sofferto tanto.

Capita anche se sento degli amici che raccontano loro storie tristi a volte, oppure se vedo altri piangere e mi immedesimo.Specialmente se piange il mio boy, lo consolo e mi vengon gli occhi lucidi :(.

Credo sia una forma di empatia che induce a provare sconforto per gli altri e a volte devo nascondere i lacrimoni tipo ai funerali ecc..

Sul lavoro invece mi è capitato di trovarmi in situazioni tragiche ed essere freddo, tanto da sentirmi in colpa dopo.Spero sia dovuto al fatto che quando lavoro si cerca di dare una mano e non posso stare li a pensare al dolore della gente ma a come dare una mano in concreto, tipo su un incidente stradale o un incendio o un terremoto.

Lacrimoni anche quando son molto arrabbiato, deluso o nervoso, più che altro perchè odio i litigi a prescindere da chi abbia torto.

Fortunatamente non capita così spesso, mi sgama solo il mio boy e non è un problema, anche se un po sul momento me ne vergogno :blush:

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Umorismo come sempre sconvolgente il tuo, Almadel.

La frase di privateuniverse poteva ben far intendere quel che io ho inteso, o forse vuoi dire di no?

Non è quel che voleva dire? meglio!

 

Freud e il Teatro dell'Assurdo. :)

 

Bambino mio, te lo dico con grande simpatia:

tu devi avere davvero gli ormoni a palla! :D

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Io di solito nella coppia sono quello che piange ahahah però non piango davanti a film, racconti, libri o roba varia....ma mi commuovo mostrando i miei sentimenti...ad esempio quando sono partito per lavoro, in aeroporto mi sono fatto un pianto epico ahahahah oppure quando parlo con lui e gli dico quanto ci tengo, qualche lacrimuccia mi viene ahah

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Io non mi commuovo spesso e non mi piace neanche avere qualcuno che si mette a piangere vicino a me perché entro in panico dal momento che non so mai cosa fare. Non è una bella cosa, ma sono un insensibile bastardo :/ Però sono bravo a consolare le persone (a patto che non piangano).

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Bambino mio, te lo dico con grande simpatia:

tu devi avere davvero gli ormoni a palla! :D

 

Non più del normale lol, li soddisfo abbastanza regolarmente, non fosse che ora il mio ragazzo è in vacanza (e io lavoro). :D

 

Continuo a non capire, tuttavia, il nesso delle tue affermazioni. La frase "incriminata" può essere sicuramente letta come l'ho letta io, e non colgo davvero il significato della frase "incriminata" (ma tendenzialmente i frignoni piangono per il primo e si addormentano guardando il secondo) e quello di risposta che ha dato Privateuniverse: "No, alludevo al fatto che chi piange parecchio spesso tende a farlo dietro alle cose più futili."

 

Davvero, mi spiegate il senso? Non ci arrivo proprio, ho anche io dei limiti >.>

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Oddio, piangere per un fotoromanzo è cosa diversa dal piangere per "Lo scafandro e la farfalla"; ma tendenzialmente i frignoni piangono per il primo e si addormentano guardando il secondo.

In rosso il primo, in blu il secondo.

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Beh un conto è piangere per un film, un'opera, una racconto, che è un fattore di sensibilità, io ad esempio mi immedesimo molto in alcuni personaggi e leggere o vedere qualcosa su di loro mi commuove perchè è come stessi vivendo in prima persona la faccenda(@ può testimoniare), e allora non mi arreca fastidio. Discorso differente per il pianto per qualcosa di proprio e personale, ed onestamente non lo sopporto, come più o meno tutte le esternazioni di debolezza, e mi da ancora più fastidio che chi sta con me assume un atteggiamento così deprecabile. Non parliamo poi di quelle persone che si mettono a piangere durante le discussioni, li divento una bestia.

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privateuniverse

Per me è il contrario.

 

Io ero uno dalla lacrima facile, ma l'ultima volta che mi ricordi di aver pianto è stato cinque anni e mezzo fa, quando morì mio padre.

 

A me invece danno fastidio i pianti per i film e cose del genere, li trovo da donnicciole (almeno in presenza di altre persone; in realtà io mi commuovo facilmente).

 

Più che altro mi danno fastidio le persone che piagnucolano a ogni pié sospinto. Una persona che, per esempio, pianga in pubblico a un funerale (peggio ancora, in televisione) la trovo insopportabile.

 

Oltretutto, ho quest'idea che la gente che piange non sia necessariamente più sensibile. Magari si commuovono per un nonnulla ma, quando si tratta di scaricarti, ci mettono cinque secondi e se ne fregano se ci stai male. Per me la sensibilità è la sensibilità per il dolore altrui, non il proprio: è sensibile una persona che cerca di non far soffrire gli altri, non una persona che soffre facilmente.

Edited by privateuniverse
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Concordo con @@privateuniverse circa il fatto che la lacrima facile non sia necessariamente un segnale di "sensibilità"...

...seppur credo che nessuno possa davvero giudicare la sensibilità altrui, né dalle lacrime né da altro...

 

A me spiace di non aver mai visto piangere i due ragazzi con cui ho avuto una "storia"...

Li ho visti con gli occhi lucidi ma non hanno mai ammesso d'aver "pianto" in mia presenza.

Ciononostante, il frignone della coppia son sempre stato io.

Nel corso della prima relazione si trattava di depressione bella e buona,

durante la seconda di un modo peculiare per sfogare la rabbia.

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proprio: è sensibile una persona che cerca di non far soffrire gli altri, non una persona che soffre facilmente.

 

Assolutamente si possono avere tutti i punti di vista possibili e concordo che non necessariamente una persona sensibile debba per forza piangere, ma dire che piangere ai funerali è una cosa insopportabile credo sia di una malsanità assurda.

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Credo che sia molto meglio di un ragazzo che cerca di non farlo. E io, se devo essere sincero, a un funerale mi sono dovuto trattenere, ma non perché mi rattristava l'evento, ma perché vedevo i miei amici più cari che stavano davvero male per la perdita di un loro parente... Vederli così tristi, vederli piangere... E' qualcosa di insopportabile.

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Direi semplicemente che un ragazzo che si commuovesse

per qualcosa che io giudico stupido, mi mostrerebbe la sua

stupidità ( o quella che io reputerei tale, perchè non è detto

che io debba per forza avere ragione e lui torto...però l'effetto

in prima battuta sarebbe questo) e così via per la futilità o per

cose che invece giudico importanti, rilevanti, etc.

 

Ci sarebbe il paradosso dell'attore di Diderot: l'attore

sublime nel mettere in scena emozioni, è una persona

in realtà assolutamente insensibile...e c'è del vero, ma

come stabilire in partenza se una persona recita o è

vera? D'altronde si può fingere sia piangendo, sia

trattenendo le emozioni che si provano...

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Io tendo a commuovervi se leggo qualcosa di triste (ultimamente il finale dell'Uomo che ride di Hugo è stato causa di molte lacrime) oppure quando ascolto opere liriche perchè mi immedesimo completamemente nei personaggi (soprattutto eroine) e perchè la voce umana su di me ha un potere enorme!

Coi film capita già meno, ma non è da escludersi che mi si bagnino gli occhi anche se ultimamente sto peggiorando (tipo quel film recente dal titolo lungo con un bambino cui muore il padre e che vuole scoprire a cosa serva una chiave lasciata dal padre morto... ho pianto per un'ora, ma quasi tutte le donne erano distrutte e gli uomini si trattenevano visibilmente!).

 

Io non credo che piangere o non piangere sia un bene o un male, dimostra semplicemente a cosa è sensibile l'anima di un individuo.

Se uno piange ciò sarà più evidente, ma non necessariamente indicherà una sensibilità maggiore... in fin dei conti ognuno esterna le proprie emozioni in modo differente, no?

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Quando sono solo mi trovo a volte ad avere l'occhio lucido... sia per sciocchezze come un film che per cose personali.

Da piccolo ero un frignone e forse ora mi sono un po' troppo "seccato".

Non ho pianto nemmeno alla morte di mio padre, e dio sa quanto avrei voluto...

Vedere gli altri in lacrime invece mi dà un'empatia... invece di consolare mi metterei a piangere anch'io...

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privateuniverse

Assolutamente si possono avere tutti i punti di vista possibili e concordo che non necessariamente una persona sensibile debba per forza piangere, ma dire che piangere ai funerali è una cosa insopportabile credo sia di una malsanità assurda.

 

Non direi.

 

Il dolore non va esibito pubblicamente e certe manifestazioni vanno riservate alle persone con cui c'è intimità: i partner, i familiari, gli amici.

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A volte certe emozioni sono incontrollabili, escono spontanee, e secondo me non se ne può fare una colpa ai soggetti interessati.

Come uno può esplodere di rabbia, si può benissimo esplodere piangendo.

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Non ci vedo niente di così negativo nel piangere davanti a un film. Un film può raccontare una storia vera o verosimile e può capitare di immedesimarsi in certi personaggi o provare empatia per altri. E se la storia prende una piega drammatica può succedere di commuoversi. A me però se capita di commuovermi in pubblico cerco di nasconderlo, non mi piace che gli altri mi vedano piangere. Me ne vergogno. Forse non mi piace l'idea di mostrare la mia fragilità. Se sono solo ovviamente è una cosa diversa. Eppure sono convinto che chi lascia "fluire" le proprie emozioni liberamente in molti casi faccia meglio perchè almeno si sfoga invece di tenersi tutto dentro, come di solito faccio io.

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Non direi.

 

Il dolore non va esibito pubblicamente e certe manifestazioni vanno riservate alle persone con cui c'è intimità: i partner, i familiari, gli amici.

 

Rispetto ovviamente la tua posizione, ma non posso fare a meno di considerarla frutto di una certa cultura che, relegando il dolore a una sfera privata, lo etichetta come una cosa negativa, di cui vergognarsi.

Penso che, chi più chi meno, siamo un po' tutti condizionati da questa visione, tuttavia a volte mi chiedo se non ci farebbe stare meglio poter comunicare in maniera più libera e diretta, anche ad estranei, sofferenza e commozione.

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privateuniverse

Possiamo anche tornare alle lamentatrici di professione, se preferite.

 

A me sembra che il contatto con le proprie emozioni abbia poco a che fare con la loro esibizione; anzi, che più le si esibisca, più siano superficiali.

 

Tuttavia, mi sembra evidente che la mia posizione è minoritaria.

Edited by privateuniverse
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Non direi.

 

Il dolore non va esibito pubblicamente e certe manifestazioni vanno riservate alle persone con cui c'è intimità: i partner, i familiari, gli amici.

 

Infatti ai funerali, di solito ci sono i partner, i familiari e gli amici del defunto, quindi non vedo niente di male. E poi comunque quello che dici mi fa tornare in mente il Medioevo, dove le persone e soprattutto le donne dovevano stare attente a codici e formalità. Che vita sprecata dico io. A preoccuparsi di cosa potrebbero pensare gli altri, invece di godersi le proprie emozioni. Che tristezza!!! La vita è solo una: GODIAMOCELA!!!

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privateuniverse
La vita è solo una: GODIAMOCELA!!!

 

Mi pare che questa sia la posizione sottostante molte cose che vengono dette, su questo tema e su altri.

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In tal caso, meno si piange, meglio è, no? :D

 

Secondo me no. Ma perchè trattenersi dalle proprie emozioni, tenendo tutto dentro?? Non è che lo dico io, gli psicologi parlano, quando si reprimono forti sensazioni si rischia di diventare represso e pericoloso in alcuni casi.

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Io, che in privato piango abbastanza, soprattutto quando sono nervoso, in pubblico proprio non ci riesco, non mi è mai capitato.

Non è questione di trattenersi, è che proprio le emozioni si bloccano da sole e fuoriescono con intensità solo nei contesti in cui mi sento totalmente libero di aprirmi.

 

Forse proprio per questo, apprezzo quando un'altra persona si sente libera di piangere davanti a me, perchè mi fa capire che si sta fidando di me nel mostrarsi vulnerabile.

Diverso è il discorso di chi piange troppo spesso di fronte alle minime cose, le sue lacrime avranno un significato diverso e minore ai miei occhi.

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