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Sinceramente a cosa cavolo mi servirà mai il latino nella vita? .___.


Glee

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@@dreamer_ Io penso che il liceo scientifico sia troppo poco scientifico, l'ho frequentato e mi hanno fatto studiare Hegel ma non Darwin.

Se mi dite che chi vuole studiare il latino può andare al classico posso essere d'accordo, però non penso che studiare il latino mi sia stato inutile.

 

Idem. Pensa che io avrei scelto il classico, ma lo scientifico era più vicino a casa, perciò ho scelto quello perché tanto c'erano praticamente le stesse ore di latino e italiano! Ti pare normale!?

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privateuniverse

Secondo me, l'errore fondamentale di Glee è l'idea che si debba fare qualcosa solo perché "serve", e che quello che non "serve" sia inutile.

 

Così come altre materie che non si useranno mai nella vita professionale o lavorativa, il latino si studia perché studiarlo permette di migliorare la propria cultura, così come avviene per la fisica, la storia, la filosofia o il francese. Sottinteso a questo ci dev'essere l'idea che la cultura sia una valore in sé, come lo sono capire e sapere. Poi, si può discutere dell'opportunità che nelle scuole superiori a indirizzo scientifico si studi latino, di come venga insegnato (secondo me male, in un modo tale da renderlo inservibile anche per quella funzione di comprensione della nostra lingua e del mondo classico che spesso viene citata a giustificazione del suo insegnamento), nonché dell'idea, alquanto bizzarra, secondo cui il latino insegnerebbe la logica più di materie scientifiche quali la matematica, la fisica o la chimica, quasi ne fosse la personificazione in ambito linguistico.

 

Tutto questo, però, viene dopo. Prima, devono venire l'amore per la conoscenza e il rispetto per la cultura. E' questo che manca in moltissime persone.

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tenete conto anche di un altro fattore: ad esempio nel nostro liceo SCIENTIFICO si studiava latino anche con la finalità di insegnarlo a quelle persone che magari, nel corso dei loro studi liceali, avessero avuto comunque intenzione di iscriversi in un corso universitario (specialmente umanistico) dove il latino va saputo. Farlo da 0 non è facile...

Viceversa nel liceo classico affiliato al nostro matematica viene insegnata per modo di dire... ma questa è un'altra storia ;)

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@@privateuniverse , secondo me il tuo messaggio apre un discorso interessante sulla "cultura". Dici che è un valore in quanto tale, e quindi certe cose bisogna saperle perché "è bello saperle", anche qualora non abbiano un fine pratico, giusto?

 

Ma cosa fa parte di quella "cultura"? Senza i moralismi cui ci ha abituato la nostra, appunto, cultura classica, è cultura anche saper cercare su google, sapere come si munge una vacca o riuscire a essere empatici. Da questo punto di vista, può essere molto amante del sapere anche una persona per nulla interessata al latino o alla storia, ma curiosissima dei romanzi gialli o della discografia di Madonna.

 

E' la cultura stessa che ci abitua a vedere una determinata priorità tra i suoi contenuti, e il fatto che oramai quest'ordine di priorità sia così contestato forse dimostra che nei fatti è stato modificato, ma la legislazione scolastica tarda ad adattarsi.

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@penna, non serve mica citare la discografia di Madonna, eh!

Sai quanti libri avresti letto alle Superiori invece di tradurre versioni?

(Io lo so, perché le versioni le ho sempre copiate...).

 

A me va benissimo che la Scuola Superiore dia una cultura generale;

ma - come ha scritto Divine - per il Latino basterebbe un anno;

quanto serve per seguire un libro con testo a fronte.

(Ma a parte Virgilio e Catullo, cosa mai dovrai leggere in lingua originale?

Da leggersi in Greco mi vengono in mente molte più cose...)

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Chiunque voglia tornare a ritroso nel tempo, abbia il desiderio di fare lo storico, il linguista, di studiare gli scritti più importanti d'epoca romana e non deve per forza imparare a leggere il latino, esserne padrone e, in caso di necessità (ma non vedo quale xD) scriverlo.

 

Per tutti gli altri il latino è assolutamente inutile.

Il paragone con le altre materie è anch'esso inutile. La chimica, la matematica, l'inglese, sono tutte materie riguardanti elementi che non solo sussistono ancora ma attorno ai quali gravita il mondo! Disciplina per disciplina consiglierei a mio figlio la matematica piuttosto che il latino perchè il primo ha una doppia finalità, insegna e serve il secondo ha solo quella di acquisire la capacità di comprenderlo (benchè per una brillante carriera accademica sia assolutamente dispensabile)

 

Io, a causa del mio indirizzo universitario ho dovuto studiare il francese, il tedesco e l'inglese. Non erano affatto indispensabili perchè io divenissi uno psicologo ma di certo, ora sono di un'utilità incommensurabile visto che vivo in un paese inglese e lavoro accanto a tedeschi e francesi.

 

Se avessi studiato il latino avrei dovuto prendere, come minimo, la macchina del tempo per trovarne una qualche utilità pratica.

 

Sono quindi dell'avviso che lo studio di questa bellissima lingua morta sia da destinarsi solo a coloro che ne hanno un interesse specifico o che con essa siano strettamente legati a motivo del proprio percorso di studi.

Edited by Aquarivs
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Su, stiamo qui a disquisire sul povero latino quando nessuno spreca fiato per la materia - comune a tutti gli indirizzi di studio superiori- che rappresenta l'emblema dell'inutilità e dei vecchi fasti da caserma: l'Educazione Fisica.

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Beh dipende a che livelli facevate voi ed. fisica. Noi facevamo anche teoria e (ebbene sì) anche verifiche scritte!

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privateuniverse

C'è sempre qualche professore di ginnastica che tenta di rifarsi nei modi più improbabili per il fatto che la sua sia considerata una materia di serie b.

 

@penna: non saprei darti una definizione esaustiva di cultura ma, a parte che la curiosità non è sufficiente per diventare colti, ho grandi difficoltà a credere che conoscere la discografia di Madonna integri gli estremi di una forma qualsiasi di cultura. :D

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lo pensavo anche io al liceo..tanto che scelsi un indirizzo che non prevedeva il latino

poi giustamente all'uni mi chiedono 3 esami di latino <.<

per cui studialo bene con calma e per tempo che non si sa mai nella vita

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Secondo me, l'errore fondamentale di Glee è l'idea che si debba fare qualcosa solo perché "serve", e che quello che non "serve" sia inutile.

 

Di base i licei classico e scientifico non insegnano nulla che "serve" ma impartiscono una buona dose di cultura generale su cui poi impostare l'apprendimento universitario. Il problema è decidere, nella cultura "pura" che cosa poi sia fine a sé stesso e che cosa invece dia allo studente gli strumenti per approcciarsi ad altri argomenti. E' più utile saper declinare ogni parola del dizionario a memoria per poter leggere il Bellum Civile in lingua originale, o usare lo stesso tempo per leggere l'opera omnia di Marx e di Nietzsche? E non sto affatto esagerando, visto che in un liceo scientifico si impartiscono 4-5 ore a settimana di latino per 5 anni.

Per leggere il latino serve un'enorme quantità di studio preparatorio, molto maggiore che non studiando una lingua moderna occidentale. Non penso che il latino sia inutile, ma che sia semplicemente uno strumento meno efficace.

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GhostHunter77[/color]' timestamp='1344706932' post='593077']

rappresenta l'emblema dell'inutilità e dei vecchi fasti da caserma: l'Educazione Fisica.

Siamo OT ma non mi sembra inutile anche se fare educazione fisica non mi è mai piaciuto a parte rare eccezioni.

Siamo una società di obesi, e la cultura all'attività fisica è poca. Più che altro potrebbe essere svolta diversamente, magari in orario extrascolastico al pomeriggio 3 volte a settimana.

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Mercante di Luce

Io ho fatto lo stesso percorso formativo di @@Icoldibarin e col senno di poi non mi sarebbe dispiaciuto studiare anche il latino.

Di certo non togliendo posto alle materie studiate, poiché credo che la preparazione in termini di materie scientifiche che mi ha dato la mia scuola sia superiore a quella dei miei compagni agli scientifici più tradizionali anche indirizzati verso un ambito preciso, come l'informatico o il biologico.

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Sarebbe bello fare un po' tutto ma i giorni quelli sono. Io facevo sei ore al giorno fino alle due meno venti e quattro ore il sabato. Aggiungere quattro-cinque ore vuol dire un ora in più al giorno. Tenendo conto che spesso c'erano attività al pomeriggio come recuperi o attività sportive facoltative e che quando non c'erano di solito ci si fermava a studiare fino a tardi a scuola o a casa di qualcuno io proprio non saprei dove mettere altre ore.

E se sapessi dove metterle andrebbero comunque a storia (perché non è possibile finire la quinta con lo studio della seconda guerra mondiale) ed a materie più finlandesi (studi sociali, etica, educazione civica, musica, artigianato, arti figurative...)

Per la verità sono favorevole ad un riordino completo del sistema scolastico, partendo proprio sulla base delle scelte educative del paese scandinavo.

 

Rimango dell'idea che latino dovrebbe essere una materia a scelta, solo che le materie a scelta nel nostro sistema scolastico non ci sono, purtroppo.

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Mercante di Luce

Sì, su questo non posso che darti ragione, vanno fatte delle scelte, personalmente avrei apprezzato anche un aumento delle ore di filosofia, ma diventa una coperta corta, tiri da una parte e scopri dall'altra. Le attività dopo scuola invece non erano molte ma buone, tra cui un comitato sulla bioetica -a mio parere molto stimolante-. Un loro incremento sarebbe stato molto interessante.

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Ho frequentato il liceo scientifico e odiato il latino con tutto il cuore. Dicevo sempre che non serviva a nulla ecc ecc, tutti che mi dicevano che mi avrebbe aperto la mente. Ora continuo a dire che avevo ragione io >_<

ok è cultura personale, ma onestamente non vale il tempo perso...

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privateuniverse

Di base i licei classico e scientifico non insegnano nulla che "serve" ma impartiscono una buona dose di cultura generale su cui poi impostare l'apprendimento universitario. Il problema è decidere, nella cultura "pura" che cosa poi sia fine a sé stesso e che cosa invece dia allo studente gli strumenti per approcciarsi ad altri argomenti. E' più utile saper declinare ogni parola del dizionario a memoria per poter leggere il Bellum Civile in lingua originale, o usare lo stesso tempo per leggere l'opera omnia di Marx e di Nietzsche? E non sto affatto esagerando, visto che in un liceo scientifico si impartiscono 4-5 ore a settimana di latino per 5 anni.

Per leggere il latino serve un'enorme quantità di studio preparatorio, molto maggiore che non studiando una lingua moderna occidentale. Non penso che il latino sia inutile, ma che sia semplicemente uno strumento meno efficace.

 

Non capisco perché tu muova quest'obiezione a me, che non mi pare abbia assunto una posizione di difesa a spada tratta dell'insegnamento del latino. Per quanto mi riguarda, poi, la conoscenza è raramente "fine a sé stessa". Avendo una laurea in economia e commercio, inoltre, direi che studiare Marx a sedici anni sia un ottimo modo per capirci ben poco; le teorie di Marx le ho studiate quando avevo 18 anni e mezzo, al primo anno di università, e anche allora era troppo presto.

 

Quanto all'insegnamento del latino, la mia opinione credo sia abbastanza chiara: secondo me, in una scuola superiore a indirizzo scientifico, l'insegnamento del latino non ha molto senso e credo che l'Italia sia l'unico paese in cui si studi il latino nei licei scientifici, magari a scapito della matematica, della fisica o della chimica. Inoltre non concordo con il modo in cui è insegnato per i motivi che ho spiegato.

 

Sono però del parere che i termini in cui Glee ha posto la domanda siano sbagliati perché, per come l'ha posta lui, sono ben poche le cose che "servirebbe" studiare.

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  • 2 weeks later...

Premetto: io frequento il liceo classico, e con questo ho detto tutto.

 

Ritengo che il latino ( e tantomeno il greco ) non serva quando non viene insegnato nel modo in cui meriterebbe.

Credo che studiarlo debba essere una scelta, e non semplicemente un' espediente per coprire un quantitativo specifico di ore obbligatorie.

 

A me il latino e il greco hanno insegnato a vivere.

Paragono la loro utilità al leggere un libro.

Ti insegnano a capire, a vedere.

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A mio parere il latino serve un po' per la cultura generale e poi ti da capacità di ragionamento logico. Inoltre aumenta la tua conoscenza della lingua italiana.

Trovo interessante anche la letteratura latina, dove leggere i brani in latino è piuttosto importante.

Però non è UTILE e non è fondamentale studiare il latino. E' solo qualcosa aggiunto al tuo bagaglio culturale.

Se non hai voglia di fare versioni, copiale da internet come facevo io ogni tanto XD

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Io studio latino anche se faccio lo scientifico ma non mi è di peso...non ho mai pensato fosse utile...insomma si tratta di conoscere, sapere di più su qualcosa...altrimenti anche sapere cosa è successo nel 1401 (anno a caso) sarebbe inutile...

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Perchè viene insegnato il latino nei licei? Ed il greco, storia, filosofia? Essenzialmente perchè fa figo. Ti insegnano che esiste la Cultura, alta, sublime, assolutamente separata dalla "vita reale". Non importa che tu comprenda quel che studi, ma solo che impari, con reverenza, come di fronte a verità divine. Così saper da dove viene la frase "Gallia est omnis divisa in partis tris" o aver coscienza che l'Impero Romano è caduto a Costantinopoli nel 1453, quando Lorenzo il Magnifico aveva 4 anni, che è se non nozionismo? Non è vero che il greco o il latino formano la mente, di certo non più che uno studio serio della matematica o della grammatica. Così i licei più che di cultura generale sono dispensatori di conformismo ben farcito d'una patina di nobiltà, esaltato dal fatto che per adeguarsi ai tempi hanno abbandonato pure la pretesa di formare dei colti eruditi. D'altronde il problema è alla radice, alle basi stesse del sistema scolastico e dell'ideologia culturale, nata si può dire metà in canonica e metà in accademia, con Cicerone come nume tutelare. Se dico: "la Cultura ha valore di per sè" non viene spontaneo dar la frase per scontata? Ma se chiedo, con tutto rispetto, cosa diavolo è la cultura, l'affermazione precedente non corre il rischio di traballare? Naturalmente il discorso potrebbe estendersi, potrei, per esempio, chiedere perchè giudichiamo così importanti i "maravigliosissimi sassi antichi"(come li chiamava, ironico, il Tiziano) custoditi nei nostri musei, o perchè in Italia quando si tocca una polverosa Accademia frequentata da polverosi vecchi con l'r moscia tutti gridano all'oltraggio per la Cultura, anche se poi sbagliano il congiuntivo nella stessa frase.

 

Detto questo, sono contento d'aver fatto il classico. Intanto perchè posso tirarmela con un paio di citazioni che van sempre bene per marcare una differenza ipotetica ma conveniente, specie all'università. Poi perchè mi ha consegnato un bel giro di amici. Infine perchè se non mi ha insegnato molto, una volta finito mi sono accorto di aver gli strumenti per riprendere in mano quel che avevo studiato e gustarmelo.

In effetti credo che questi tre motivi bastino ampliamente per motivare l'esistenza dei licei.

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A mio parere meglio studiare il greco e il latino che altre cose, quantomeno io spingerei le nuove generazioni a buttarsi al massimo sulle scuole umanistiche e lasciar perdere quelle scientifiche. E' molto meno utile l'intera matematica che va dalla terza media in poi, in Europa e specialmente in Italia dobbiamo valorizzare l'enorme patrimonio umanistico/culturale che abbiamo.

Poi io sono del parere che un umanista nella vita ha molta più apertura ed elasticità mentale di un "scientista", guarda caso ingegneri e matematici prosperano nell'estremo oriente dove non sono noti per la loro particolare elasticità mentale.

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Poi io sono del parere che un umanista nella vita ha molta più apertura ed elasticità mentale di un "scientista", guarda caso ingegneri e matematici prosperano nell'estremo oriente dove non sono noti per la loro particolare elasticità mentale.

 

BOOOM! Questa è talmente grossa che ho dovuto aprire le porte!

Parliamo di dati. Quanti laureati in materie umanistiche trovano lavoro dopo la laurea, anche in Italia e quanti in materie scientifiche?

 

Fabius, tu forse ami la materie umanistiche e fai bene. Ma l'esempio sugli ingegneri orientali mi sembra un po' eccessivo....

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Spingere verso le materie umaniste? Più di così???

A parte che questa mentalità aperta non c'è, ma poi basta guardare le facoltà di lettere che sono piene di migliaia di futuri disoccupati, spesso privi di interesse nelle materie che studiano, talvolta capaci di fare soltanto discorsi fumosi e inconsistenti.

L'Italia ha bisogno di molta più cultura scientifica, quanto meno per evitare che la gente reputi credibile che un politico prometta la cura del cancro in tre anni, o che i terremoti avvengano a causa di trivellazioni, o che si accetti passivamente una legge squallida sulla fecondazione assistita.

Poi nella realtà non serve e non ha senso di esistere uno scontro tra culture umanistiche e scientifiche, quanto piuttosto tra tutta la cultura e l'ignoranza che padroneggia questo paese.

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privateuniverse

Però scusa, l'argomento di Fabius81 non poggia sull'utilità nel cercare lavoro, e quindi sul possesso di conoscenze specifiche, ma sulla maggiore o minore apertura mentale.

 

Io non sono d'accordo proprio su questo punto: secondo me un latinista può essere tanto ottuso quanto un matematico, e viceversa.

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Ragazzi, io sono un matematico, ma non mi reputo cinico, freddo e di mentalità chiusa...

Non disdegno leggere un buon libro, soprattutto di letteratura inglese, e provo sentimenti come gli altri. Credo che la mia formazione scientifica non abbia cambiato il mio carattere tanto da rendermi così chiuso mentalmente. E ne conosco tanti come me.

Penso che le due culture, scientifica ed umanistica, debbano convivere, non contrapporsi

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Mercante di Luce

E' molto meno utile l'intera matematica che va dalla terza media in poi

 

Prova a progettare una casa con un verso di Catullo, oppure invstimenti in borsa attraverso una tragedia greca.

Sono il primo a sostenere la bellezza e l'utilità di certe materie, ma questo non vuol dire dover sminuire le altre.

In Italia ci sono fin troppe persone che si vantano delle loro lacune matematiche.

 

In più il tuo messaggio può spingere a pensare che, in realtà, l'umanista sia più ottuso dello studioso di materie scientifiche.

 

 

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potrebbe servirti eccome forse per lavorare al Mc Donlad xD sono sempre richiesti ragazzi che conoscono le lingue, vecchie nuove che differenza fa :\ l'importante è il reddito, proferiva un noto economista ;)

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In Italia ci sono fin troppe persone che si vantano delle loro lacune matematiche.

 

 

Ebbene si faccio parte della categoria, anzi sono la dimostrazione di come ci si può diplomare (oltretutto con 77/100) senza praticamente aprire un libro di matematica nei cinque anni delle superiori :D. Ho un amico che si sta laureando in scienze matematiche, quando si era iscritto gli ho chiesto "perchè lo fai?".

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