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social e anonimato


otamarco

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ultimamente non riesco a fare a meno di pensare alla scelta di google di unire gli account google+ e youtube(o altri servizi google)

forse il primo passo da parte di google verso la scomparsa del anonimato su internet.

in futuro solo chi potrà e ne avrà le capacità troverà rifugio su qualche darknet?

oppure saremmo costretti a usare un documento per navigare come proponeva qualche politico,gli user si opporranno o saranno lieti di regalare i propri dati a chiunque(un po come su Facebook)?

vediamo come andrà a finire

Edited by otamarco
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@@Fabiofax quando cammini per strada non hai niente da nascondere eppure non porti una targhetta con nome cognome sulla maglietta.

dopotutto su questo forum nessuno usa nome e cognome come nick,senza lo scudo del anonimato cade anche la libertà di commentare o esprimere opinioni senza paura di ritorsioni.

poi un account fittizio non ti da nessuna garanzia sulla privacy dei contenuti in quanto si riservano il diritto di

"

  • Modificare la password dell’account dell’utente.
  • Sospendere o chiudere l’account.
  • Accedere a informazioni memorizzate nell’account dell’utente o conservarle.
  • Ricevere informazioni dell’account dell’utente per rispettare una legge o una norma vigente, un procedimento legale o una richiesta governativa applicabile.
  • Limitare la capacità dell’utente di eliminare o modificare informazioni o impostazioni sulla privacy."

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Si ma fino a che non metti numero di telefono, nome e cognome, indirizzo di casa e codice fiscale credo che ci facciano ben poco ;)

Al massimo possono arrivare all'IP, non sono un informatico.. ma credo sia possibile rintracciarlo e quindi localizzarlo, ma ci vogliono degli strumenti che non tutti hanno.. forse solo le Forze dell'Ordine e gli Hacker..

 

Quella di google credo sia solo per fare numeri e.. se vuoi un po' di sicurezza (a detta loro).. devi dare il tuo numero di cellulare.. così ti mandano un codice per sms ogni volta che ti colleghi alla posta elettronica.

Con questo io ho cambiato indirizzo mail in quanto non volevo dare il numero ;)

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non ho paura che tizio mi rubi i dati non sono così egocentrico da pensare che a qualche cracker interessino i mie dati :laugh: ma che piano piano si arrivi ad associare i vari account dei vari servizi.

certo ora è solo consigliato ma in futuro potrebbero cambiare i termini e si rischia di perdere tutto il materiale,dai messaggi alle foto.

per esempio facebook conosce già codice fiscale e nome cognome degli user

Edited by otamarco
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E' inevitabile l'associazione dei vari account quando ci sarà un solo proprietario di quei siti.. vedi google che ormai ha quasi monopolizzato tutto.

 

Facebook che sappia il codice fiscale ne dubito ;)

Certo se metti nome, cognome, data di nascita e paese di nascita, tutti se lo possono calcolare da soli (l'incognita è l'ultima lettera che non so con quale criterio venga assegnata).. ma se uno omette il luogo di nascita il gioco è fatto.

Per quanto riguarda nome e cognome, sta ad ognuno deciderne se renderlo giusto o fittizio. A me dà più fastidio che mi vengano a suonare alla porta o mi telefonino in momenti non consoni, arrecando quindi disturbo, piuttosto che sappiano come è la mia faccia.

 

L'unica cosa di cui bisogna stare attenti è il rendere pubbliche certe cose o frasi che potrebbero offendere gli altri (della serie finché è ristretto alla visione degli amici è un conto.. ma se lo possono vedere anche estranei.. aumentano i rischi di possibili querele.. vedi twitter).

Per il resto io non ho nulla da nascondere :)

 

Certo non pubblico le foto sul forum perché non conosco chi le guarda, chi le potrebbe copiare e incollare.. e così via, su facebook è diverso, so anche chi c'è dietro un nick.

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Icoldibarin

Lo scenario futuro è francamente poco confortante e credo che la mala educazione abbia un ruolo rilevante se siamo arrivati a questo punto.

La rete è nata come anarchica e anonima mentre piano piano sembra diventata solo un posto dove arrabattarsi e profilare quanti più utonti possibili.

 

La vecchia scusa "ma se non faccio nulla di male perché dovrei preoccuparmi?" è del tutto infondata ed è come dire che gli spiati dal KGB negli anni '80 non avevano nulla di che preoccuparsi se la loro casa era tappezzata di cimici.

Il motivo allora era politico, adesso è prevalentemente economico.

 

Profilare dettagliatamente ogni persona è il sogno di ogni pubblicitario e di ogni uomo politico. Conoscere il tuo orientamento sessuale, quante volte vai al bagno, le tue posizioni politiche e religiose è una fonte preziosa per società più o meno losche.

In America proprio qualche tempo fa ci fu un gran putiferio quando un simpatico conservatore si cimento nel proporre una legge che consentiva ai federali di acquisire informazioni sensibili dai gestori delle reti sociali anche senza che l'osservato fosse necessariamente indagato. In testo è cambiato più volte a seguito delle vistose proteste ma non è ancora stato accantonato.

 

Credo che molte persone si troverebbero a disagio qualora un perfetto sconosciuto prendesse il posto della sua ombra da quando va a prendere il caffè al bar a quando finisce a letto col suo fidanzato, eppure molte persone non si accorgono che è esattamente quello che sta succedendo su internet quando navigano "dimenticandosi" di sloggarsi da Facebook.

 

Al massimo possono arrivare all'IP, non sono un informatico.. ma credo sia possibile rintracciarlo e quindi localizzarlo, ma ci vogliono degli strumenti che non tutti hanno.. forse solo le Forze dell'Ordine e gli Hacker..

Il tuo IP è sempre stato rintracciabile da chiunque a meno di accorgimenti particolari, questo non è qualcosa di preoccupante perché nella stragrande maggioranza dei casi è temporaneo e cambia ogni qualvolta ci si riconnette ad internet. Il problema viene appunto quando al tuo IP viene associato un nome, reale o fittizio che sia, perché è in quel momento che tutto il tuo storico viene associato a te. Navigare quando si è loggati da qualche parte non è mai una buona idea.

 

 

Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza.

Benjamin Franklin, assemblea della Pennsylvania, 11 novembre 1755

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@Fabiofax,se hai solo gmail come la casella elettronica,

e per caso la utilizzassi per i contratti o varie registrazioni

(ADSL,cellulare,Negozi online,conto bancario,ecc),

pensa quante informazioni ha sul tuo conto Google XDDD

Oltre alle informazioni basilari,come nome,cognome,data di nascita,

(tramite le mail che ti arrivano durante le registrazioni dove sei obbligato

a dichiarare i dati veri),conosce anche le tue preferenze la gente che senti ecc

(tramite G+,il contenuto dei messaggi,ecc)

 

Direi che nei giorni d'oggi quasi tutti noi siamo facilmente rintracciabili,

basterebbero solo pochi indizi ad uno sconosciuto per scoprire un mondo di

cose XDDD

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Facebook che sappia il codice fiscale ne dubito

Certo se metti nome, cognome, data di nascita e paese di nascita, tutti se lo possono calcolare da soli (l'incognita è l'ultima lettera che non so con quale criterio venga assegnata).. ma se uno omette il luogo di nascita il gioco è fatto.

se vuoi divertirti un po a creare codici fiscali eccoti la spiegazione del'ultima lettera http://www.madvero.i...dicefiscale.asp

A me dà più fastidio che mi vengano a suonare alla porta o mi telefonino in momenti non consoni, arrecando quindi disturbo, piuttosto che sappiano come è la mia faccia.

il fatto è che queste ditte che ti disturbano sanno cosa compri e cosa ti piace probabilmente anche grazie ai dati accumulati sul net.

Edited by otamarco
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se andiamo per legge, la costituzione all'articolo 21 sancisce che vi è libertà di esprimere il proprio pensiero in forma anonima, quindi su internet vale la stessa cosa, se lo si intende come mondo virtuale che si accosta a quello reale. Penso che qualsiasi cosa si faccia, qualsiasi legge istituiscono l'anonimato sussisterà sempre, come i server hosting, chiudono megavideo e upload e già c'è ne sono altri in arrivo.

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se vuoi divertirti un po a creare codici fiscali eccoti la spiegazione del'ultima lettera http://www.madvero.i...dicefiscale.asp

Si, so che si calcola benissimo se hai i dati di una persona.. appunto tu devi stare attento a non pubblicare Nome e Cognome, Data di Nascia e Luogo di nascita :) più semplice di così?

Non credo che Facebook (tanto per prendere un esempio) sappia il mio codice fiscale perché non ho mai pubblicato il mio luogo di nascita.. e di gente con il mio stesso nome e cognome non è che ce ne sono pochi.

 

il fatto è che queste ditte che ti disturbano sanno cosa compri e cosa ti piace probabilmente anche grazie ai dati accumulati sul net.

 

E' sempre il solito discorso. Quando ti registri a siti puramente commerciali usi un indirizzo (o anche più di un indirizzo) in modo da convogliare tutta la pubblicità possibile (dovuta alle newsletters) lì.. senza pubblicare numeri di telefono e dati sensibili ;)

A parte che molte persone che chiamano al telefono di casa sono quelli che prendono il tuo numero dal registro telefonico se l'hai pubblicato.. e la compagnia telefonica sul cellulare per promozioni varie.

 

Se si ha paura di essere controllati tanto vale isolarsi completamente dal mondo. Il peggio è con le carte di credito, non un indirizzo mail.

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La vecchia scusa "ma se non faccio nulla di male perché dovrei preoccuparmi?" è del tutto infondata ed è come dire che gli spiati dal KGB negli anni '80 non avevano nulla di che preoccuparsi se la loro casa era tappezzata di cimici.

Il motivo allora era politico, adesso è prevalentemente economico.

 

Non è una scusa. È uno stato di fatto. E comunque questo discorso non porta a nulla. Quale è lo spunto di discussione?

Che siamo più controllati? Forse si.

Che possono "tarare" la pubblicità in base ai miei gusti? Ben venga. Il folletto non mi interessa, spero lo capiscano.

Che siamo spiati da Echelon? Per me non è un problema. Porta maggiore sicurezza? Ottimo.

Al momento non mi sento nè controllato nè vincolato nelle scelte, proprio perchè so di essere una persona limpida che si muove nella legalità.

Non per niente il tema delle intercettazioni et similaria era il cavallo di battaglia del PdL....

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Icoldibarin

La prossima volta che fai sesso per favore chiamami che vengo a vederti, tanto se l'altro è consenziente è tutto legale.

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Io adoro il Controllo. Per tre motivi:

il primo riguarda la mia militanza nell'Estrema Sinistra;

dopo il G8 di Genova ero terrorizzato dall'idea che si inventassero falsità per arrestarmi.

Il pensiero di essere intercettato continuamente e continuamente spiato

mi sembrava che potesse alleggerire la mia posizione.

Il secondo motivo è il modo in cui è stato arrestato il nostro aggressore:

il centro città è letteralmente tapezzato di telecamere...

Il terzo motivo riguarda Berlusconi e tutti i delinquenti della politica.

 

Il prezzo da pagare per proteggersi dalla persecuzioni politica,

dalla violenza politica e dal malaffare politico è che qualcuno

cerchi di vendermi un paio di bretelle rispetto a una forma di grana*?

Cavoli, ben venga!

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@@Almadel io odio il controllo perché sono di sinistra ;)

qui non stiamo parlando di controllo fatto da un forza di polizia o da la magistratura.

qui si parla di una ditta che accumula dati che poi rivende senza dirti ne quali dati ha registrato ne a chi li ha venduti.

forse stiamo facendo un po di confusione echelon o qualsiasi altro network di analisi sono strumenti militari e non intercettano gente a caso,come ben poco centrano le intercettazioni telefoniche.

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Icoldibarin

@@Fabiofax,Tutti tranne uno, probabilmente.

Trovo molta difficoltà a comprendere come possa essere trovata positiva la centralizzazione del potere, mi sforzo di credere che tante persone abbiano un ingenua concezione di potere buono.

Non esistono poteri buoni, la storia lo ha dimostrato più volte. Ma è un inganno in cui ricadono continuamente le persone, anche il sottoscritto quando si fa prendere da facili pensieri.

 

La gente si dimentica quando in Cina e in buona parte dei paesi del mondo i risultati dei motori di ricerca (Google compreso) sono filtrati in base a quanto la fonte risponde ai dettami della dittatura di turno.

La gente dimentica che l'omosessualità è un reato in molti paesi a noi non troppo lontani, dimentica che lo è stata per anni anche qui.

La gente dimentica che i negri fino a Rosa Parks non si potevano sedere nei posti dei bianchi.

La gente dimentica che l'aspartame è un ingrediente alimentare autorizzato solo per gli interessi economici di pochi e non in favore della salute pubblica di molti.

La gente dimentica che in America le etichette discografiche minacciano le persone che scaricano illegalmente materiale audiovisivo con pene superiori all'omicidio.

La gente dimentica che nelle dittature islamiche la gente viene processata perché scrive su Facebook che Dio non esiste.

La gente dimentica che associare il papa alla pedofilia nella chiesa era considerato reato di "Offesa all'onore dei capi di Stati esteri." punibile con reclusione da uno a tre anni fino al 1999.

La gente dimentica che quando va a votare il voto è segreto e c'è un perché.

La gente dimentica che tutta la libertà che possiede ora non è discesa dal cielo, ma da gente che lottava clandestinamente affinché quella libertà venisse riconosciuta.

La gente dimentica che tutti i regimi dittatoriali hanno sempre giustificato le limitazioni della libertà con la scusa della sicurezza.

 

Lascio questo post con due canzoni e l'invito a visitare la pagina di wikipedia sul totalitarismo.

Proprio perché le persone non fanno nulla di male dovrebbero avere paura del fatto che si abusi sulla propria libertà.

 

 

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Continua a sfuggirmi come siamo passati dall'account anonimo su youtube a Rosa Parks e alla discriminazione razziale.

Tornando quindi in tema, non stiamo parlando di censura di google come in Cina ma di come le società accedano ai nostri dati, principalmente la mail, per bombardarci di informazioni non richieste.

Chiaramente sta alla furbizia dell'utente usare mail distinte per l'utilizzo privato e quello nei siti. Ci sono mail che nascono per diventare raccogli spam.

 

Se poi vogliamo trasformare questo 3D in un discorso cospirazionista sul "Grande fratello" direi che allora il tema è molto più ampio e non correlato al post iniziale.

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Icoldibarin

Ma dall'account su youtube a Rosa Park il passo è molto breve.

Se fosse vissuta nell'epoca che si prospetta a venire (ed io sono fiducioso che non avverrà) basterebbe un semplice spider informatico per avere l'elenco delle persone che hanno sostenuto il suo gesto.

Il tema non lo abbiamo mai lasciato e siamo più che mai in topic, l'accentramento di una mole così densa di dati individuali non ha precedenti nella storia umana. Che sia utilizzata per venderti uno spazzolino da denti o diffamarti per giustificare la tua carcerazione non è particolarmente rilevante visto che è il potere economico a governare buona parte di questo mondo.

Una volta che le principali garanzie di rispetto dei diritti umani saranno smantellate chi deterrà i tuoi dati personali non avrà nessun problema a venderli alla milizia armata in difesa della famiglia naturale piuttosto che alla Mentadent qualora la prima offra più soldi della seconda. Ma sono scenari del tutto fantasiosi perché in una società del genere è chiaro che qualsiasi forza governativa avrebbe accesso libero e gratuito ai due dati, ovviamente per "difendere i cittadini dalla pedo-pornografia e dalle truffe" .

 

Per avere lo spam nella mail non serve certo avere il grande fratello, anzi dello spam nella mail mi preoccupo assai poco (basta un buon filtro antispam e laddove fallisca mi diverte leggere le sedicenti promesse di chi vuole regalare 5cm in più al mio pene).

Quello che è preoccupante è il costatare che i maggiori gestori di servizi di posta richiedano dati altamente personali per concedertene uno, rimangono piccole entità spesso inefficienti tecnologicamente a garantire il diritto alla comunicazione privata.

Ma più preoccupante è che in un solo luogo siano concentrati i tuoi messaggi, la tua cronologia web, i tuoi contatti, la tua posizione fisica.

Non si può staccare questa discussione da questo tema, altrimenti stiamo parlando di aria fritta.

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Ma dall'account su youtube a Rosa Park il passo è molto breve.

Se fosse vissuta nell'epoca che si prospetta a venire (ed io sono fiducioso che non avverrà) basterebbe un semplice spider informatico per avere l'elenco delle persone che hanno sostenuto il suo gesto.

 

Se la DIGOS vuole sapere chi e cosa sostengo non ha che da chiedermelo.

La Carboneria è universalmente nota per non aver mai combinato un cazzo:

non è certo sostenendo anonimamente chi ci mette la faccia e

non è certo cliccando "mi piace" su Facebook che si cambiano le cose.

Le dittature non controllano i social network, le dittature li proibiscono proprio.

La Società del Controllo fallisce proprio di fronte alla "massa critica".

 

Il tema non lo abbiamo mai lasciato e siamo più che mai in topic, l'accentramento di una mole così densa di dati individuali non ha precedenti nella storia umana. Che sia utilizzata per venderti uno spazzolino da denti o diffamarti per giustificare la tua carcerazione non è particolarmente rilevante visto che è il potere economico a governare buona parte di questo mondo.

Una volta che le principali garanzie di rispetto dei diritti umani saranno smantellate chi deterrà i tuoi dati personali non avrà nessun problema a venderli alla milizia armata in difesa della famiglia naturale piuttosto che alla Mentadent qualora la prima offra più soldi della seconda. Ma sono scenari del tutto fantasiosi perché in una società del genere è chiaro che qualsiasi forza governativa avrebbe accesso libero e gratuito ai due dati, ovviamente per "difendere i cittadini dalla pedo-pornografia e dalle truffe" .

 

E' su questo che non siamo d'accordo.

Come è possibile che i miei dati reali siano usati per diffamarmi?

La "milizia armata in difesa della famiglia naturale" non ha certo bisogno

che sia Zuckerberg a dirle che Enrico Boesso è gay;

le basta leggere Enciclopegaya o un qualsiasi quotidiano del 2010 o nella banca dati di ArciGay.

E se vuoi arrestarmi per pedo-pornografia non sarà perché hai visto i siti che guardo,

ma sarà perché te lo sei inventato: ma a che ti serve allora sapere che siti guardo realmente?

 

Che poi la Mentadent sappia se ho problemi di tartaro piuttosto che di carie

o che la Barilla sappia se preferisco le farfalle o le orecchiette;

ti dirò che mi è o indifferente o al massimo utile e se mi spammano nella posta

metto la loro pubblicità nel filtro anti-spam...

 

Quello che è preoccupante è il costatare che i maggiori gestori di servizi di posta richiedano dati altamente personali per concedertene uno, rimangono piccole entità spesso inefficienti tecnologicamente a garantire il diritto alla comunicazione privata.

Ma più preoccupante è che in un solo luogo siano concentrati i tuoi messaggi, la tua cronologia web, i tuoi contatti, la tua posizione fisica.

Non si può staccare questa discussione da questo tema, altrimenti stiamo parlando di aria fritta.

 

Magari tra poco la privacy diventerà un business e un gestore dei servizi di posta (ma qualcuno usa ancora le mail?)

ti chiederà pochissimi dati per farti avere un indirizzo su paranoia.com. Buon per lui.

A mio avviso siamo davvero troppi perché le conversazioni del singolo possano non essere private.

E - inoltre - le mie conversazioni private sono di un'irrilevanza oserei dire epica

e se mai a un giudice dovessero interessare farebbe bene a tenermi sotto controllo.

 

Come ho detto temo la persecuzione politica, la violenza politica e il malaffare politico più di tutto.

E il fatto che si sappia "tutto di tutti" mi fa sentire più protetto e meno vulnerabile.

 

@@Almadel io odio il controllo perché sono di sinistra ;)

qui non stiamo parlando di controllo fatto da un forza di polizia o da la magistratura.

qui si parla di una ditta che accumula dati che poi rivende senza dirti ne quali dati ha registrato ne a chi li ha venduti.

forse stiamo facendo un po di confusione echelon o qualsiasi altro network di analisi sono strumenti militari e non intercettano gente a caso,come ben poco centrano le intercettazioni telefoniche.

 

E la cosa orribile in tutto questo sarebbe...?

Che ogni maledetta multinazionale del mondo da oggi sa

che mangio Ferrero e non Mulino Bianco, de Cecco e non Barilla;

uso Linux e non Windows, bevo Moretti e non Peroni?

Benone: era ora che lo sapessero.

Sappiano anche che per l'ISTAT vivo sotto la soglia di povertà

e che qualunque cifra abbiano pagato per i miei dati hanno fatto un brutto affare.

 

Sono felice che vogliate informarmi: ma io non compro paranoie.

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Icoldibarin

Le dittature non controllano i social network, le dittature li proibiscono proprio.

All'oggi giorno sarebbe molto stupido per una dittatura proibire le reti sociali di internet, il desiderio dei dittatori è quello di avere il controllo completo sui loro sudditi e non c'è strumento migliore di questo per farlo. Basta fare un giro in internet per scoprire che quasi in ogni dittatura esiste una copia di Facebook che ben si accomoda con le esigenze di regime. In Cina la maggior entità è RenRen, con un bacino di utenti enorme e che ha rischiato di superare il colosso di Zuckemberk nelle quotazioni in borsa (Non sono aggiornato, probabilmente in questi mesi ci è riuscito).

 

Come è possibile che i miei dati reali siano usati per diffamarmi?

Ti faccio un esempio sulla mia persona. Ogni tanto giro su YouTube alla ricerca di video che insegnano come costruirsi una molotov o produrre del fuoco greco in casa, che insegnano come scassinare un auto o come aprire con facilità i lucchetti.

Ovviamente non ho mai tirato molotov a nessuno né soglio guadagnarmi da vivere scassinando serrature, grazie ad uno di quei video sono riuscito a eludere il lucchetto della mia bici senza nessuna esperienza pregressa in circa un minuto. Ovviamente quel lucchetto ora lo uso al massimo per legare un pacchetto di fazzoletti e sulla mia bici c'è ne sta uno che, almeno personalmente, non riesco ad aprire.

Come pensi vengano usate quelle informazioni nel caso che qualcuno abbia interesse a far circolare il sospetto che io sia un terrorista o uno scassinatore?

 

E poi chiaro che dati centralizzati sulla tua persona di cui tu non sei in possesso sono facilmente sabotatili da chiunque si faccia pochi scrupoli a farlo.

La "milizia armata in difesa della famiglia naturale" non ha certo bisogno

che sia Zuckerberg a dirle che Enrico Boesso è gay;

Enrico Boesso è un personaggio pubblico, la maggior parte degli altri gay no.

E se vuoi arrestarmi per pedo-pornografia non sarà perché hai visto i siti che guardo,

ma sarà perché te lo sei inventato: ma a che ti serve allora sapere che siti guardo realmente?

A convincere l'opinione pubblica ovviamente, basta scoprire nella tua cronologia un video porno con attrici (adulte) dal seno piccolo e far parlare qualche criminologo che ti convincerà dicendo che la tua è la personalità tipica del pedofilo (In Australia i video pornografici dove sono ritratti seni di scarse dimensioni sono divenuti illegali perché incentiverebbero alla pedofilia...).

e se mai a un giudice dovessero interessare farebbe bene a tenermi sotto controllo.

La vera differenza è che ora un giudice deve avere un buon motivo per farlo. Se c'è un buon motivo ben venga, ma non può divulgare le mie abitudini sessuali quando sono indagato per reati di tutt'altro genere.

E il fatto che si sappia "tutto di tutti" mi fa sentire più protetto e meno vulnerabile.

Non hai mai giocato al telefono senza fili, vero?

Che ogni maledetta multinazionale del mondo da oggi sa

Che sono al corrente del fatto che in Africa le maggiori fonti di approvvigionamento idrico sono militarizzate e il suo sfruttamento è dato in appalto alla Coca-cola.

Che conosco le condizioni di vita delle popolazioni che convivono con quanti fanno arrivare la benzina alle pompe dei distributori.

Che la maggior parte dei produttori di pasta fa cartello per alzare liberamente il prezzo.

Che conosco le condizioni di lavoro di un dipendente Mc-Donalds e le condizioni di vita dei polli che vengono macellati.

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Mi sa che ci siamo di nuovo persi.. che c'entra Youtube con queste cose?

  • Che sono al corrente del fatto che in Africa le maggiori fonti di approvvigionamento idrico sono militarizzate e il suo sfruttamento è dato in appalto alla Coca-cola.
  • Che conosco le condizioni di vita delle popolazioni che convivono con quanti fanno arrivare la benzina alle pompe dei distributori.
  • Che la maggior parte dei produttori di pasta fa cartello per alzare liberamente il prezzo.

D'altra parte chi al giorno d'oggi non guarda su Youtube video che spiegano come costruirsi una molotov o produrre del fuoco greco in casa o che insegnano come scassinare un auto o come aprire con facilità i lucchetti.....

 

uhm... :keeporder:

 

...

 

IO.

 

Non mi è mai passato per la mente di vedere come si costruisce una bomba.. perchè mai dovrebbe? Il video sui lucchetti è stato motivato, il resto?

 

Si torna quindi al discorso originale.. chi sa che sta facendo qualcosa che, (seppur in una eventuale buona fede), può essere associata a qualcosa di negativo, si pone il problema della privacy. La politica docet.

 

@@Icoldibarin nel tuo profilo ti sei presentato come:

 

Studio informatica di cui mi piace la parte più nobile di essa ed in particolare il software libero e lo spirito democratico ed anarchico che è insito (o lo era) nella rete.

 

Il tuo modo di pensare è quindi chiaro. Non credo che usciremo mai da questo discorso :music: :music: :music:

Edited by Fabiofax
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Forse perché su youtube molta gente viene pubblicata anche senza saperlo? Faccio un esempio banalissimo: la gente che sfila al gaypride come esprime il proprio consenso ad apparire in un video su Youtube?

 

Altrimenti mi sfugge proprio cosa c'entri Youtube con i dati personali ;)

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Icoldibarin

Non mi è mai passato per la mente di vedere come si costruisce una bomba.. perchè mai dovrebbe? Il video sui lucchetti è stato motivato, il resto?

Tu mi stai trattando come se io fossi in dovere di motivarti queste cose, probabilmente ti sei già adattato perfettamente alla mentalità che richiede una società di questo tipo. La verità è che questo dovere almeno per ora io non ce l'ho e posso dirti, garbatamente e con tutto il rispetto, che sono affari miei e delle persone a cui ritengo di dare fiducia.

 

Siete come gli abitanti di un piccolo paese che vedono un compaesano allontanarsi in macchina verso le due di notte. La risposta su dove stia andando per voi è scontata: "Sicuramente andrà a mignotte, si dice che con la moglie non vada troppo bene...".

 

Io uso G+, Youtube, ma non uso nome e cognome.

Tieni presente che stai violando un contratto con valore legale è che per questo sei passibile delle sanzioni che prevede la legge e quel contratto per tali violazioni.

 

La politica docet.

Non vorrei che passi l'opinione che sono contro le intercettazioni telefoniche usate per smantellare operazioni criminali e di malaffare. Io sono a favore a patto che chi le subisce sia già indagato e che le persone che le ascoltino siano tenute al segreto professionale. Solo le parti rilevanti all'indagine in corso devono essere rese pubbliche.

 

 

la gente che sfila al gaypride come esprime il proprio consenso ad apparire in un video su Youtube?

Se la foto che si vuole pubblicare può avere un fine lesivo bisogna chiedere l'autorizzazione del Garante (legge 633/41) o se fornisce indicazioni sullo stato di salute, sull'orientamento politico, sul credo religioso o sulla vita sessuale (dlgs 196/2003)

Nelle manifestazioni ad accesso controllato in genere come condizione di contratto si rilascia la propria disponibilità affinché le riprese vengano pubblicate, ma non è il caso del gay pride dove l'accesso è libero. I primi piani dovrebbero essere autorizzati mentre ciò non serve se i soggetti sono ripresi da lontano e scarsamente riconoscibili.

 

Altrimenti mi sfugge proprio cosa c'entri Youtube con i dati personali

Lo ribadisco, Youtube centra ogni qualvolta si vadano a vedere dei video mentre si è loggati da qualche parte, in particolare sulle reti sociali.

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Tu mi stai trattando come se io fossi in dovere di motivarti queste cose, probabilmente ti sei già adattato perfettamente alla mentalità che richiede una società di questo tipo. La verità è che questo dovere almeno per ora io non ce l'ho e posso dirti, garbatamente e con tutto il rispetto, che sono affari miei e delle persone a cui ritengo di dare fiducia.

 

Assolutamente no. Io non ti sto "trattando" in nessun modo. Anzi, è bello discutere senza trascendere.

 

Tant'è che dopo ho anche detto "seppur in buona fede".

 

Mi limito solo a constatare che solo chi fa cose che possono essere male interpretate si preoccupa della privacy delle proprie faccende.

 

Poi tu puoi assolutamente guardare quello che ti pare su internet, anche come construire una atomica con una bomboletta spray.. e sinceramente non mi importerebbe sapere perchè lo fai. Ho solo osservato che hai portato 4 esempi e hai motivato il più banale dei 4.

 

Siamo in un paese democratico. L'importante è non ledere agli altri, poi liberi di fare quello che ci pare, ci mancherebbe! :music:

 

Resta sempre il discorso che Google e Youtube hanno unificato gli account. Mi sembra un passo molto lontano da un accesso "controllato" alla rete.

Edited by Fabiofax
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Icoldibarin

Mi limito solo a constatare che solo chi fa cose che possono essere male interpretate si preoccupa della privacy delle proprie faccende.

E anche chi è convinto che non tutte le leggi siano giuste, che i controllori non siano tutti in buona fede o semplicemente non abbiano il diritto di entrare nella nostra vita privata più di quanto gli sia concesso da noi stessi. Una volta che quei dati ci sono e sono centralizzati chiunque sia autorizzato o possieda le conoscenze tecniche necessarie può entrarne in possesso facilmente e anche modificarli a piacimento.

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Però allora dobbiamo distinguere nuovamente tra:

 

1) Chiunque sia autorizzato

2) Chiunque possieda le conoscenze tecniche

 

Nel primo caso l'azienda che gestisce i dati è responsabile dell'utilizzo, e io, nel momento in cui decido di "accettare" le loro condizioni, SO a cosa vado incontro (anche il famoso "SIRI" dell'iPhone invia VOCE e rubrica del cell (previa autorizzazione) ai server Apple per facilitare il riconoscimento vocale...) Lo so, lo accetto. Non voglio.. non lo accetto.

 

Nel secondo caso parliamo di illegalità, di furti informatici, di hacker... beh vabbè.. su questo non si può discutere. Se succede succede.. come possono entrarmi in casa e rubarmi il passaporto.

 

Io lavoro in una società americana di consulenza informatica e ho a che fare tutti i giorni con dati degli utenti, CF, PIVA, numeri di conto, e codici di accesso.... Volendo potrei farci quello che voglio.. ma non lo faccio, come è giusto che sia.

Però sarei io a sbagliare, non il sistema.....

 

Io non sto dicendo che il quadro che fai tu non potrà mai esistere, dico solo che nell'occidente, e anche in Italia, nonostante tutto, siamo molto lontani dall'arrivarci :)

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Icoldibarin

Nel primo caso in qualche circostanza hai ancora la facoltà di scelta ed è positivo se vieni informato correttamente di cosa sta accadendo ai tuoi dati. Ma la tendenza da quello che posso constatare è tutt'altra. Alcune scelte sono obbligate di fatto se tu hai bisogno di un servizio e per farlo tutti i fornitori ti chiedono di rinunciare ad una libertà di cui non ti vorresti privare, alcune scelte semplicemente non esistono.

Io sono convinto che il 99% delle persone che sono su Facebook non abbaino letto minimamente le condizioni di contratto. Questa è in parte colpa degli utenti, certo, ma è anche colpa di chi scrive filipponi lunghi venti pagine in burocratese incomprensibile solo per dissuadere la gente nella lettura.

 

Nel secondo caso parliamo di illegalità, o di legalità mascherata, di furti informatici, di hacker cracker e se ne può discutere eccome. Non puoi dire "se succede, succede" quando lasci la tua fuoriserie aperta e con motore acceso in piena città all'una di notte.

Quando le informazioni delle persone saranno centralizzate sarà equivalente a quello, un piatto molto invitante per le persone disoneste e di facile accesso.

 

Se siamo lontani dall'arrivarci? Lo spero bene! Ma tutto dipende da noi e da come ci poniamo davanti a determinati problemi. A seconda delle nostre scelte questi scenari potrebbero essere molto vicini o molto lontani.

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