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Roma è la città paradiso per i gay?


Fabiofax

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Non credo minimamente al sesso fatto davanti al Coming Out. Ci sono stato solo due volte contate, ma non mi pare ci sia proprio la possibilità pratica di fare sesso in quel tratto di strada.

Per il resto Roma è una città che mi piace abbastanza, vivendo in un posto molto meno abitato la differenza si nota, molte più possibilità. Ci sono stato una decina di giorni in totale e mi è capitato ben due volte di vedere delle coppie gay tenendosi per mano (ovviamente escludendo gay incontrati in quanto tali :D )

Ovviamente non è un "paradiso" ma questi termini mi sembrano decisamente pretestuosi.

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sicilian_killer

Giusto Aquarivs è una questione di mentalità da Aosta a Napoli, passando ovviamente per Roma. sono proprio d'accordo con te.

ps:

o un'invenzione del giornalista o il commento di una cretina omofoba

 

in ogni caso, faccio notare che l'articolo è pubblicato sul Corriere della Sera, fonti e giornalisti dovrebbero essere affidabili. Se non lo sono scrivi a loro.

 

ps2

quelli che invece protestano per i locali di campo de' fiori e di trastevere sarebbero quindi, secondo il tuo assioma, eterofobi. Siamo seri, per piacere

 

A parte il fatto che l'articolo parla di sesso in strada solo per quanto riguarda la gay street, ma comunque io non ho fatto nessun assioma, mi limito a commentare un interessante articolo che offre uno spaccato dalla mentalità dei romani.

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In Italia non esistono posti del genere, alla San Francisco per capirci, in quanto anche nel posto piu' friendly non ci sono leggi a nostra tutela.

Cio' non toglie che ci sono posti dove si sta meglio, e altri dove si sta peggio, e i posti che offrono piu' per un gay sono principalmente le uniche due metropoli presenti.

Sull'impostazione e sulla mentalità, hai ragione quando dici che è arretrata e sbagliata, ma in sincerità un cambio radicale come quello di emigrare lo puoi fare se non hai nulla da perdere e nulla che ti lega ad un dato posto: se in quel posto, oltre ad amarlo come io amo la mia città, hai una famiglia che non si può spostare e con la quale sei in ottimi rapporti, dei buoni amici, un buon lavoro a tempo indeterminato, una casa, moltiplicato x 2 per chi come me ha un ragazzo nella stessa situazione, non è fattibile buttare tutto al cesso (in primis un lavoro, in questi tempi poi merce rara) per fare un salto nel buoi. Insomma, non parliamo di un ipotetico 18enne appena diplomato, che dove viveva non aveva amici, non aveva un fidanzato, non aveva lavoro, non aveva proprietà, e magari non era in ottimi rapporti con la famiglia, per il quale emigrare poteva essere una scelta solo che proficua, non so se rendo l'idea.

 

 

 

Assolutamente sì. Infatti capisco completamente la differenza che poni tra Roma e, non so, Catanzaro, e questa differenza è possibile intravederla in tanti aspetti della vita e in questo caso nella vita gay. Senza dubbio il fatto che Roma sia un polo a 360 porta a molti possibilità che altrimenti non avrebbero avuto (un po' come si intendeva il successo nella musica, nel cinema e nel teatro, giusto?). Quello che obietto io in questa discussione è la distinzione forzata come se Roma possa essere un paradiso gay, qualcosa che le altre città non possono offrire. Ecco, fino a questo punto non sono d'accordo. Roma offre tutte le possibilità di una grande metropoli ma offre ANCHE tutti i limiti portati all'estremo di una nazione legata al cattolicesimo ad idee vecchio stampo, populiste, al gossip politico e sociale e quant'altro. Roma è piena di ragazzi della nostra età completamente sfasciati col cervello che ritengono normale saltare la scuola, far danno alle categorie deboli e considerare spazzatura un nero, una donna, un gay.

 

Per questo la discussione l'ho trovata pretestuosa. Non c'è alcun paradiso gay in Italia. Nemmeno a Roma. C'è solo una città troppo numerosa per non avere almeno quelle possibilità basilari.

Edited by Aquarivs
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in ogni caso, faccio notare che l'articolo è pubblicato sul Corriere della Sera, fonti e giornalisti dovrebbero essere affidabili. Se non lo sono scrivi a loro.

 

Oste com'è il vino? Bono!

Certo che se il giornalista ha condito l'articolo con dettagli di fantasia ce lo viene a dire a noi...ripeto, siamo seri.

 

A parte il fatto che l'articolo parla di sesso in strada solo per quanto riguarda la gay street, ma comunque io non ho fatto nessun assioma, mi limito a commentare un interessante articolo che offre uno spaccato dalla mentalità dei romani.

 

Non offre alcuno spaccato, se non una lamentela riguardo ai luoghi della movida da parte di residenti infastiditi dai rumori, condita, nel caso della gay street, con "peccaminose rivelazioni" da parte di presunti testimoni oculari, testimonianze ovviamente non verificabili in quanto non veritiere.

Comunque prendi il volo, fai un salto a Roma, passa qualche serata in città e nella gay street, in modo da poter avere una visione d'insieme dei luoghi, dei fatti, e delle persone di cui stiamo parlando, perchè sai, a parlare per sentito dire si fanno sempre brutte figure.

 

Concludo il post con una citazione di un famoso testo di Elio e le storie tese

 

"Mi ha detto mio cuggino che una volta si e' schiantato con la moto, mio cuggino mio cuggino.

Mi ha detto mio cuggino che poi si e' tolto il casco e si e' aperta la testa, mio cuggino mio cuggino"

 

 

A buon intenditor

 

 

 

 

 

 

 

 

Assolutamente sì. Infatti capisco completamente la differenza che poni tra Roma e, non so, Catanzaro, e questa differenza è possibile intravederla in tanti aspetti della vita e in questo caso nella vita gay. Senza dubbio il fatto che Roma sia un polo a 360 porta a molti possibilità che altrimenti non avrebbero avuto (un po' come si intendeva il successo nella musica, nel cinema e nel teatro, giusto?). Quello che obietto io in questa discussione è la distinzione forzata come se Roma possa essere un paradiso gay, qualcosa che le altre città non possono offrire. Ecco, fino a questo punto non sono d'accordo. Roma offre tutte le possibilità di una grande metropoli ma offre ANCHE tutti i limiti portati all'estremo di una nazione legata al cattolicesimo ad idee vecchio stampo, populiste, al gossip politico e sociale e quant'altro. Roma è piena di ragazzi della nostra età completamente sfasciati col cervello che ritengono normale saltare la scuola, far danno alle categorie deboli e considerare spazzatura un nero, una donna, un gay.

Per questo la discussione l'ho trovata pretestuosa. Non c'è alcun paradiso gay in Italia. Nemmeno a Roma. C'è solo una città troppo numerosa per non avere almeno quelle possibilità basilari.

 

 

Che non ci sia alcun paradiso nel senso ampio del termine hai ragione, del resto nè le leggi nè la mentalità sono a nostro pieno favore, come da me detto qui non esiste una realtà alla SF.

Però almeno sei onesto nel fare dei distinguo e nel cogliere la differenza tra una qualunque cittadina di provincia e Roma, differenza che i soliti personaggi fanno finta di non vedere, forse per invidia o per trollare, a questo punto non so dirlo...

Edited by ben81
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sicilian_killer

Se la giornalista che ha scritto l'articolo da me riportato leggesse i tuoi commenti (puoi leggere la sua firma in calce alla pagina), potrebbe difendersi da sola. Screditare l'attendibilità delle notizie e delle fonti di un giornale come il Corriere della Sera non mi sembra una scelta opportuna.

Sara Tommasi non so sinceramente chi sia quindi non ho colto l'ironia...

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Che li leggesse pure, non sarebbe nemmeno la prima volta che un quotidiano, anche a diffusione nazionale, riportasse notizie false o non verificate: chiunque frequenti quella via (e ce ne sono tanti anche tra i forumisti) sa per certo che, per la conformazione della stessa, sulla via nè nelle vie del rione non ci sono posti per appartarsi, quindi la notizia è per forza di cose non veritiera.

 

p.s. mi sono limitato a rispondere alla tua trollata da 4 soldi visibile al post n° 65

Edited by ben81
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sicilian_killer

Non è una trollata e non devo giustificare la mia vita privata :) poi non ci trovo nulla di incredibile ...

 

Per elevare il tono della discussione però vorrei dire che non farei ironia sul sesso nell'area della gay street, perché purtroppo pochi anni fa dei ragazzi sono stati denunciati per atti osceni proprio con l'accusa di aver fatto del sesso da quelle parti...ovviamente non era vero, si erano solo baciati.

Anche questo rafforza la mia posizione, altro che paradiso...

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sicilian_killer

Due turisti etero hanno cominciato a fare sesso davanti al Piccolo a Firenze

ed hanno continuato in piazza s. croce, ne è nata una polemic

 

nel loro caso la gente rideva e filmava con il telefonino. I due ragazzi gay a ROMA invece sono stati arrestati... mi sembra rilevante

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sicilian_killer

@ben81

Nel paradiso gay di Roma, è in corso un attacco politico alla gay street, prima la comunità gay se ne renderà conto, prima si impegnerà per fermarlo.

L'attacco è reale ed ecco un approfondimento interessante:

 

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/07/22/roma-denuncia-verdi-street-roma-tabu-intervenire-rispettare-legge/202172/

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Oggesù...

Sentire gente che quando era giovane ha fatto il sessantotto e adesso si lamenta per dei giovani che si divertono il week-end è avvilente.

Il punto è che questi c'hanno un appartamento in centro storico a Roma che vale un botto. Lo vendessero e si comprassero una villa in campagna che almeno lì stanno tranquilli.

Edited by Zell
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sicilian_killer

Il punto è che questi c'hanno un appartamento in centro storico a Roma che vale un botto.

 

So di dire una cosa sgradevole, ma purtroppo, in Italia, il solo fatto che ci siano dei locali gay in una certa zona fa calare i prezzi di mercato degli immobili... a volte l'omofobia va' a braccetto con l'economia

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Nel paradiso gay di Roma, è in corso un attacco politico alla gay street, prima la comunità gay se ne renderà conto, prima si impegnerà per fermarlo.

 

 

Ma roba da pazzi, pensavo dal link che fosse partito come al solito dalla destra e invece sono... i Verdi! cioè come ha detto qualcuno un partito che si rifà ai valori del '68 ambientalismo, cultura hippy, ecc... (che comunque il '68 è stato molto mitizzato, è stato forte negli Stati Uniti e in nord Europa, in Francia ci fu ma fu un ondata politica piuttosto breve, in Italia, Spagna, Europa orientale praticamente non fu quasi avverito) che parla di razzismo al contrario.

Mi sembra che ci sia un'ondata che sta togliendo tutte le cose eccessivamente "libertine" da Amsterdam che ha chiuso i cannabis-shop, a Madrid che ha dato un giro di vita alla "movida" a Roma che vuole togliere la gay-street.

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Ilromantico

Ma la movida autentica è degli anni 80/90, ormai è morta da più di un decennio! Se poi col termine "movida" si ci riferisce impropriamente alla voglia di far sempre festa degli spagnoli, non mi pare sia cambiato nulla.

 

Io comunque il "paradiso" non lo vedo nemmeno in Spagna, o almeno è un "paradiso" in confronto ad altre realtà non in maniera totale. Si vive bene, ma ci sono piccole cose che ancora vanno sistemate. Certo, come contropartita dal mio punto di vista l'Italia rappresenta un inferno per un gay, le realtà peggiori (tipo russia) poi sono proprio inclassificabili.

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Sarà l'austerità, tagli ai servizi pubblici notturni,

disoccupazione etc. ma non direi sia una scelta

moralizzatrice quanto una necessità economica

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Alla diminuzione generale della movida, e ha ragione: nel 2000 ad esempio si usciva piu' volte, e il weekend rigorosamente a ballare. Oggi, sia grazie al fatto che con l'euro i prezzi sono lievitati (ho visto in due mesi, nel 2002, aumentare l'ingresso di una discoteca all'epoca in voga da 10000 lire a 10 euro, e il guardaroba da 3000 lire a 3 euro), sia grazie alla crisi del momento, la gente ha molti meno soldi da spendere per gli sfizi, sai in quanti che prima il sabato facevano ristorante-pub-ballare oggi fanno pizzeria economica e passeggiata in centro?

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Beh la situazione in Spagna è peggiore che in Italia

 

Disoccupazione al 25% taglio delle tredicesime

soppressione dei servizi pubblici notturni, ricorso

ad aiuti europei e debito estero fuori controllo etc.

 

Che tutto ciò finisca per incidere sulla movida mi

pare inevitabile

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Tralasciando gli ultimi discorsi economici: sì, sicuramente Roma è un Paradiso gay, limitatamente alla realtà italiana. Milano può competere, forse poche altre città, ma diciamo che si tratta di casi molto rari nel panorama generale italiano, che definire squallido è dir poco... checché ne dica chi soffre di sensi d'inferiorità nei confronti di Roma che lo portano ad odiare la città, e a sentirsi in qualche modo superiore.

Certo, con il sindaco di adesso Roma è davvero andata a fondo da tutti i punti di vista (sociale, materiale e soprattutto culturale). Però è sempre possibile riprendersi, senza troppa fatica.

E sì, a Roma ci sono state molte aggressioni omofobe, ma solo perché i gay (contrariamente a molte altre parti d'Italia) non si nascondono, e i criminali si sentono spalleggiati da un sindaco che percepiscono, non a torto, come uno di loro. Ma il clima generale oserei definirlo di accettazione. Bisognerebbe soltanto eliminare le parti malate del tessuto sociale (eliminare in senso figurato, ovviamente).

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Ilromantico

Beh la situazione in Spagna è peggiore che in Italia

 

Disoccupazione al 25% taglio delle tredicesime

soppressione dei servizi pubblici notturni, ricorso

ad aiuti europei e debito estero fuori controllo etc.

 

Che tutto ciò finisca per incidere sulla movida mi

pare inevitabile

 

 

Sinceramente mi viene il nervoso quando vi mettete a fare i sapientini su cose che NON sapete. Gli spagnoli non rinunciano mai a divertirsi ed in periodi di vacche magre si adattano. Costa troppo un drink nel locale?Non si può andar fuori a mangiare?Niente paura, si ci organizza per bere in una piazza (botellón) comprando per pochi euro coca-cola e vino e altri alcolici e si scelgono taverne che offrono -raciones- a poco prezzo, ovviamente più si è piú si risparmia. I locali a loro volta si adattano ai tempi, offrendo al posto del drink i famigerati "mini"(bicchieri grandi da 1 litro di qualsiasi drink) da condividere in compagnia. C'è da sottolineare che in realtà non è nemmeno un grande sforzo per loro, visto che è nella loro cultura organizzare botellones o condividere il cibo delle taverne, sia con la crisi che con la crisi. L'unica differenza è che con la crisi molto più spagnoli sono più propensi a divertirsi in questo modo, ma non è nulla di così strano, nella VERA movida che mitizzate tanto c'era più o meno la stessa situazione di crisi che c'è adesso, eppure la gente andava a divertirsi lo stesso.

 

Il dato della disoccupazione poi è molto relativo, varia TROPPO dalle diverse zone della Spagna. Ci sono interi paesini con più della metá di gente disoccupata o città con tassi di disoccupazione allarmanti, ma ci stanno anche altre realtà che si difendono bene e che offrono possibilità reali di lavoro se una persona ci sa fare. Bisognerebbe inoltre vedere qual è il tipo di occupazione media dei giovani in Italia, perchè poco mi serve sapere che un giovane sì lavora, ma viene sottopagato con 400/700euro. Per carità è una semplice testimonianza personale, ma la maggior parte dei miei amici ha contratti sì duraturi, ma abbastanza ridicoli sul fronte dei diritti lavorativi (si dice così?), sulle ferie e soprattutto sulla tipologia di contratto e paga che sono da denuncia. Non capisco come un ragazzo possa costruirsi un futuro con 470 o 750euro. Se è questa l'occupazione che c'è in Italia, c'è ben poco da consolarsi con chi sta "peggio" di voi.

 

Le tredicesime sono state soppresse SOLO per i funzionari pubblici. Con la soppressione dei servizi notturni esattamente cosa s'intende?No, perché i taxi, gli autobus e la metro continuano ad esserci efficenti e regolari di notte. Inoltre, per quanto criticabile, almeno la Spagna si è indebbitata facendo un bel pò di cose per il Paese e modernizzare le sue infrastrutture. Le pagheremo a caro prezzo, ma almeno qualcosa è stata fatta. Preferisco questo al fatto che in Italia si conservino i soldi per evitare di indebbitarsi troppo, ma le infrastrutture del paese rimangano di fatto quelle degli anni 70-80.

 

Inoltre le crisi passano, la società rimane ed evolve. Per me l'Italia potrebbe pure diventare la nuova Cina o America a livello economico, ma non ci tornerei a vivere nemmeno sotto tortura :)

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Il mio discorso esordisce con un "sarà" rispetto all'ipotesi

avanzata da altri che sia in corso in Spagna un ripiegamento

moralistico

 

Se sei nervoso e vedi in un "sarà" un tono arrogante, non è certo colpa mia

peraltro dire che la crisi economica in Spagna abbia una incidenza sulla movida

è una affermazione abbastanza banale...meno soldi=meno divertimento. E' chiaro

che il clima di impoverimento, di austerity, di arretramento del tenore di vita ti toglie

un po' di voglia di divertirti no? Certo che ai tempi di Franco era peggio, ma c'era l'euforia

della libertà, l'ottimismo...ora c'è la fuga dei capitali, il pessimismo. Certo prima o poi passerrà

ma oggi è così.

 

Per quanto riguarda la metropolitana a Madrid ho letto sui giornali italiani che ci sarà una

chiusura anticipata per risparmiare sui costi di gestione...dopo che nel corso di un anno il costo

del biglietto sarebbe passato a due euro ed anche il nome delle stazioni sarebbe stato ceduto ai privati,

dando la possibilità di comprarne il nome ( tipo Stazione Samsung XY etc ) non riesco a citarti la

fonte perchè sono passati dei giorni da quel post, ma ti assicuro che l'ho letto. Se non è vero puoi

smentirlo. Da allora si sarebbe aggiunta la dichiarazione di emergenza finanziaria della Catalogna

( per quanto riguarda Barcellona )

 

Non ho certo scritto genericamente come si legge sui giornali italiani :

 

Madrid ha annunciato la fine dell’epoca della “movida”, il caratteristico clima festaiolo spagnolo

che è entrato in voga per festeggiare la fine della dittatura franchista, toccando l’apice negli ultimi anni.

Per la crisi bisognerà tagliare anche sui divertimenti insomma, e la cosa non farà piacere ai giovani, già

duramente colpiti dalla disoccupazione e dalla crisi.

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ciao a tutti sono stato a roma anche se non ci abito e devo dire che ho trovato la vita gay molto limitata non mi sembra proprio un paradiso anche se c'è una spiaggia mi sembra vicino ostia in cui è stato molto bello andare :)

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