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Matrimoni gay in Italia: tra quanti anni?


sicilian_killer

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sicilian_killer
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Nel giro di dieci anni ci porteremo al pari con gli altri paesi occidentali? Scusa Frollo ma questa è un'utopia! Se chi dovrebbe tutelare i nostri diritti pensa solo a fare battaglie per i propri privilegi, non andremo da nessuna parte nemmeno tra 100 anni...
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Ad Altair ho risposto in privato così l'ordine è stato mantenuto.

Sul resto io sono ottimista di natura, ed inoltre ci sono tanti positive contingenze su questo fronte, ovviamente un precipitare della situazione generale non faciliterebbe la cosa, ma sperando in una graduale ripresa, ribadisco che personalmente credo che fra dieci anni ci saremo messi in pari. Poi che altro vi posso dire se non rimaniamo a vedere?

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sicilian_killer

Ma la tua previsione si basa su qualche elemento concreto? Se si considerano i segnali reali si dovrebbe invece essere meno ottimisti...

anche se sognare non costa nulla...

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Oh yes.

Primo la propensione positiva della maggioranza degli italiani.

Secondo l'indebolimento delle gerarchie ecclesiastiche e della moral suasion della Chiesa.

Terzo il quadro europeo nella quale l'Italia si muove, che ovviamente genera un effetto contagio.

Quarto la mancanza di preclusioni sul tema delle forze che andranno a sostituire buona parte dell'attuale centrodestra(cioè ciò che sta a sinistra del PD...vedete il PD è un utilissimo luogo geografico^^).

Quinto il fatto che man mano passa il tempo le vecchie generazioni, che sono le più "conservatrici" sul tema, vengano meno, mentre nuove leve raggiungono il diritto di voto.

Sesto l'avvenuto crollo, che in realtà sta tutt'ora continuando, del vecchio sistema politico, e più in generale di potere.

 

Ho riassunto le cose abbastanza bruscamente e non seguendo nessun ordine particolare.

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sicilian_killer

Primo la propensione positiva della maggioranza degli italiani.

 

Ma dici gli italiani che vivono in italia o gli italiani che vivono su marte? ahahh

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privateuniverse

@Frollo

Se questi fossero gli ostacoli i risultati si sarebbero già dovuti vedere, non ti pare?

Edited by Loup-garou
Eliminato quote integrale
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Sicilian supponendo che tu viva sulla ridente isola di Scarlatti possa capire che il riscontro diretto che tu hai è meno positivo rispetto al dato medio, così come invece è più fortunato chi abita nelle grandi città del centro-nord, però, dati istat alla mano, nel 2012 il 53.4% degli italiani si diceva favorevole al MATRIMONIO per le coppie omosessuali.

Private quando si cerca di analizzare un cambiamento così delicato si deve vedere tutto in un ottica di divenire storico o non tutto nella pura e semplice contingenza del momento. Ad esempio la chiesa è da quando è crollata la cortina di ferro che ha visto il suo potere erodersi, che il voto cattolico, una volta interpretato quasi unicamente dalla DC in funzione anticomunista, non solo è diminuiti ma non è più in grado di aggregarsi, rendendolo molto meno incisivo(certo come ieri ha dimostrato il PD i nostri leader politici devono ancora ben metabolizzare la questione è compiere un salto di qualità). Inoltre anche le ultime vicende che da una anno a questa parte colpisco incessantemente il Vaticano e la gerarchia ecclesiastica non solo stanno ulteriormente indebolendo il suo potere morale, ma anche il potere materiale della chiesa ha subito notevoli contraccolpi, così come quello di molti movimenti ecclesiali(pensate solamente la crisi che sta vivendo CL).

Certo non si può pretendere che cambiamenti simili si vedano dalla sera alla mattina, non a caso ho indicato un periodo di dieci anni, che non è proprio pochino.

Come già dissi in un altro topic l'unico reale fattore che potrebbe compromettere tutto è la crisi economica, non solo perchè in momenti negativi le invidie sociali e le discriminazioni tendono ad aumentare, ma banalmente anche per la difficoltà di trovare un eventuale copertura finanziaria.

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sicilian_killer

Sicilian supponendo che tu viva sulla ridente isola di Scarlatti possa capire che il riscontro diretto che tu hai è meno positivo rispetto al dato medio, così come invece è più fortunato chi abita nelle grandi città del centro-nord, però, dati istat alla mano, nel 2012 il 53.4% degli italiani si diceva favorevole al MATRIMONIO per le coppie omosessuali.

 

E allora, tralasciando ancora una volta le velate illazioni razziste sulla mia provenienza dalla Sicilia, che più di una volta mi sono state rivolte in questo forum, ti rispondo con i dati, che puoi trovare proprio sul sito dell'Istat. La percentuale da te citata non esiste, è frutto di un malsano tentativo di fare disinformazione: mi dovresti spiegare perché lo hai fatto. Non prendete in giro voi stessi! Con dati non veritieri create dei danni anche agli altri, affrontate la verità e tornate sulla terra, grazie.

Inoltre vi ricordo che una regola di questo forum è citare le vostre fonti.

 

ISTAT, documento diffuso nel maggio del 2012

 

http://www.istat.it/it/archivio/62168

 

 

"La maggioranza dei rispondenti (62,8%) è d'accordo con l'affermazione "è giusto che una coppia di omosessuali che convive possa avere per legge gli stessi diritti di una coppia sposata". Il 43,9% con l'affermazione "è giusto che una coppia omosessuale si sposi se lo desidera". Maggiore è la contrarietà nei confronti dell'adozione dei figli (solo circa il 20% è molto o abbastanza d'accordo con la possibilità di adottare un bambino)."

 

iL 43,9% NON è la maggioranza.

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Sicilian la permalosità la puoi lasciare da un'altra parte con il sottoscritto, perchè ti sfido a trovare del razzismo nella mia frase, oppure a confutare con oggettività che le regioni meridionali, e la sicilia nella fattispecie, abbiamo un orientamento più "conservatore" sul tema rispetto alle grandi città, nel particolare quelle del centro-nord, altrimenti ti consiglio una spuntatina alla coda.

 

Premetto che come già più volte detto il tema mi interessa per una mera questione politica, e che personalmente non mi sfiora, quindi stai certo che non mi prendo in giro.

Rispetto alla dato mi scuso ma sono andato a memoria, come sono abituato a fare, consapevole che può rivelarsi sia un pregio che un difetto, e ho confuso una ricerca di mercato, condotta in quei giorni, con i dati della presentazione Istat riferita all'anno 2011. Certo se avessi saputo di dover affrontare un esame orale in "Storia delle discriminazioni di genere" mi sarei andato a ripassare il fascicolo sul tema.

Ora prendendo i dati Istat c'è una maggioranza assoluta, il 62.8%, che si dichiara favorevole all'equiparazione dei diritti delle coppie omosessuali con quelli delle coppie sposate, che sostanzialmente è come dire mi va bene che si sposino ma non chiamatelo matrimonio ma Amaranto. Il 43,9%, che per logica credo sia un sottoinsieme del dato precedente, si dichiara favorevole anche all'uso del termine matrimonio.

Interessante è poi analizzare le tavole, che mostra come sia presente una rottura generazionale tra i nati prima e dopo gli anni '60(all'incirca), e come la percentuale della popolazione favorevole sia inversamente proporzionale all'età, il che conferma la mia fiducia al punto cinque.

 

Ciò detto ognuno è libero di vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma forse riuscire a condurre una discussione, per quanto seria, con un pò di leggerezza e con un atteggiamento meno livoroso, sarebbe positivo per tutti, e renderebbe il tempo passato a leggere il forum certamente più piacevole.

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Assolutamente d'accordo con Frollo, tra l'altro è indubbio come il tema stia penetrando

sempre più prepotentemente nel dibattito politico, la bagarre nell'assemblea nazionale

PD è un esempio, ma anche IDV, SEL, FLI e M5S stanno affrontando il tema.

 

I matrimoni/unioni civili gay non sono più un tema discusso solo "dal basso", io credo che

dalla prossima legislatura potremo ottenere qualcosa, anche se mi rendo conto che per

chi vive in zone più sfortunate la cosa possa risultare troppo avveniristica, anche su questo

tema l'indagine ISTAT ci ha fatto capire molto.

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@Frollo

Sono anch'io siciliano, tutta questa discriminazione non la vedo, anzi penso che rispetto a gente di altre parti d'italia siamo molto aperti, la sicilia nel passato è stata terra di conquiste per stranieri che hanno portato e lasciato parte della loro cultura, oggi è una regione ricca di turismo e si sà che questo apre molto la mente, mi risulta che quando al tg si sentono di casi di gay malmenati, non si tratta di capoluoghi siciliani, ma di città che si trovano in altre regioni d'italia, comunque scusate l'off topic, ma certe cose non le posso leggere, a me sembra che i primi razzisti siamo noi... comunque tornando in topic, penso che l'italia sia sulla giusta strada, se non ci fosse la chiesa in ambito omosessuale saremmo più avanti, comunque penso che nel giro di qualche anno le unioni civili saranno legalizzate, ovviamente rimarranno legalizzate anche le malelingue della gente, ma già a quel punto sarà una bella vittoria

 

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Edited by Loup-garou
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Bloovi io non ho parlato di omofobia, ma di atteggiamento più conservatore di questi temi.

Se prendi le tavole della ricerca istat ci sono i dati regionalizzati(Nord-ovest, nord-est, sud e isole, centro). Le domande sul matrimonio e la convivenza solo alle tavole 2.18A, 2.18C e 2.18D, e vedrai il brusco calo registra in sud ed isole delle indicazioni positive. Ora se volete dire che i dati istat siano falsi fate pure, ma non mettetemi in bocca frasi razziste o insulti rivolti al Sud che non ho mai scritto.

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Non volevo mettere parole in bocca a nessuno, forse ho letto male i tuoi post.

Non voglio dire che i dati dell'istat sono sbagliati, magari le percentuali sono davvero quelle rilevate, ma in sicilia io ci vivo, e posso dire che tutta questa discriminazione non la vedo

 

Inviato dal mio Transformer TF101 con Tapatalk 2

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Anch'io sono d'accordo con Frollo. Secondo me che tra 10 anni non si sia ancora fatto nessun passo avanti in questo campo (né matrimonio né unioni civili) è una previsione molto improbabile.

 

Senza ripetere le argomentazioni già esposte, voglio ricordare che appena 11 anni fa il matrimonio gay non esisteva in nessun paese del mondo. Oggi tutta l'Europa centro-occidentale, tranne l'Italia, riconosce in qualche modo le coppie gay. Praticamente ogni 1-2 anni un nuovo Paese si aggiunge alla lista.

Credere che tra 10 anni nulla sarà cambiato in Italia mi sembra più che altro una petizione di principio basata su una generale sfiducia e antipatia per il nostro Paese che altro.

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@@Loup-garou Non ho letto tutta la discussione, quindi mi scuso se ripeto cose già

dette.

Anche io non riesco a vedere nessun progresso nei prossimi 10 anni.

Il prossimo governo sarà probabilmente di centrosinistra (per così dire)

è chiaro che un governo Pd Udc non approverà nessuna legge per le

coppie gay. Il governo successivo sarà probabilmente di destra, nessun

governo della seconda repubblica è mai stato rieletto.

Ed ecco che i 10 anni sono già belli che passati.

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Mi unisco alla schiera dei pessimisti. Riguardo alla storia dei sondaggi sugli italiani favorevoli non vedo come la cosa possa aiutare. Tanto per fare un esempio, parliamo di divorzio breve un tema molto vicino ma molto più sentito su cui credo il 99% degli italiani sia favorevole.... Sono ANNI che se ne parla eppure...

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@calvin2010

Se è per questo i governi che sono durati 5 anni si contano sulle dita di una mano mozzata. Senza contare che ancora non sappiamo con che legge si andrà a votare e tu sai già tutte le coalizioni e le alleanze? Mi sembra davvero prematuro.

 

E comunque, se non è una proposta che solleverà il partito di Governo, la solleverà qualcun altro. Lo stiamo già vedendo con le promesse adesso. E su temi come questo, le posizioni son trasversali.

 

 

@Atrus83

Si tratta di piani un po' diversi. La posizione di una parte politica rispetto alla questione matrimonio gay-unioni civili è identitaria, persino per gli etero. Forma uno slogan che serve ad dare un'identità al partito rispetto all'elettore medio. "Io sono a favore del matrimonio gay" o "Dobbiamo proteggere la famiglia tradizionale" sono questioni sullo stesso piano di "Per me i clandestini andrebbero presi a fucilate" oppure "Le tasse le devono pagare i più ricchi".

Il divorzio breve invece è una questione di dettaglio, non smuove le coscienze.

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sicilian_killer

@@Frollo sei pregato di scrivere Sicilia con la S maiuscola, comunque. E te lo dico con leggerezza senza livore. Inoltre se citi le percentuali a memoria, perché hai detto proprio 53,4%? Ti consiglio, in futuro, se vorrai continuare a citare percentuali a memoria, quantomeno arrotondale. Così eviterai di essere bocciato in uno dei tanti esami che quotidianamente ti riserva la vita.

Detto questo io spero di vivere in un paese migliore tra 10 anni, ma la speranza è cosa diversa dalle previsioni. Per fare una previsione occorrono dati e fatti concreti, altrimenti è come scrivere un oroscopo.

 

confutare con oggettività che le regioni meridionali, e la sicilia nella fattispecie, abbiamo un orientamento più "conservatore" sul tema rispetto alle grandi città, nel particolare quelle del centro-nord

 

perché metti a paragone regioni meridionali con grandi città del centro nord? Prova a fare un'altra cosa, confronta grandi città del centro nord con grandi città del centro sud. Vedrai che le differenze si ridurranno, altrimenti c'è malafede da parte tua.

 

per

chi vive in zone più sfortunate la cosa possa risultare troppo avveniristica,

 

 

Non si tratta di vivere a Latina o ai Parioli, o magari alla Magliana... basta cambiare quartiere per avere una percezione diversa della propria realtà. Per questo è importante parlare di dati veri perchè non possiamo analizzare la realtà guardando solo attraverso la nostra finestra.

Edited by sicilian_killer
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@@Loup-garou E' ovvio che dovremo vedere come si svolgeranno

gli eventi futuri. Ma che un possibile governo di CS debba passare

per un'alleanza con l'Udc è una cosa che quasi tutti danno per scontata.

In questo caso una maggioranza per le unioni gay non ci sarà. Ma non è

nemmeno detto che ci sarebbe anche in una possibile alleanza senza l'Udc.

Poi è possibile una grande coalizione, anche in questo caso non c'è niente

da sperare per i gay.

 

Come giustamente fai notare pochi governi durano 5 anni, ma qui torniamo al problema

del movimento gay italiano: Sono tutti convinti che i diritti arrivino semplicemente aspettando.

Che a forza di far passare il tempo otterremo qualcosa prima o poi.

Purtroppo non è così il tempo passa ma i dritti non piovono mica dal cielo. Gli ultimi

dieci anni gli abbiamo semplicemente sprecati aspettando e basta. Sprecheremo anche

i prossimi.

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Non si tratta di vivere a Latina o ai Parioli, o magari alla Magliana... basta cambiare quartiere per avere una percezione diversa della propria realtà. Per questo è importante parlare di dati veri perchè non possiamo analizzare la realtà guardando solo attraverso la nostra finestra.

 

Secondo l'Istat il 64% degli intervistati nel Centro-Italia non avrebbe problemi ad

avere un vicino di casa omosessuale.

 

Quasi il 10% in più rispetto agli intervistati del Nord e circa il 17% in più a quelli di

Sud & Isole.

 

Ora non so quanto la Magliana possa aver abbassato la media...

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Se per matrimonio si intende Matrimonio e non

matrimonio o legge sulle unioni civili come se fossero

la stessa cosa a me pare semplice oggi dare una risposta

sulla prossima legislatura

 

Il PD è contrario lo hanno detto chiaro e tondo, UDC o non UDC

 

Quindi la prossima legislatura non avremo sicuramente il matrimonio gay

 

Però si può essere ottimisti circa un fatto, finalmente i gay del PD hanno

chiesto il matrimonio, cioè i gay lo chiedono e questo produce effetti positivi.

 

Se il PD dice malamente di no, li fischia etc. almeno si smuove Grillo etc.

 

Certo lo fanno per attaccare il PD , ma pian piano

se i gay chiedono il matrimonio qualcosa si muove

( discorso simile per il lavoro che Grillini sicuramente deve

aver fatto su Di Pietro )

 

Se in questa legislatura i politici pro matrimonio erano il 2% ( radicali )

la prossima potrebbero essere il 20%, o il 25% o il 30% a seconda di

come va: Radicali + IDV + SEL + M5Stelle

 

Non è il 50% + 1 ma è sicuramente più del 2%

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sicilian_killer

Hinzelmann, se la tendenza che hai profilato sarà confermata, forse tra 25 anni avremo il matrimonio gay.

Sono emozionato perché molti di noi non saranno ancora in andropausa...

 

 

@@Altair ci rinuncio, tanto non capiresti

Edited by sicilian_killer
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privateuniverse

Private quando si cerca di analizzare un cambiamento così delicato si deve vedere tutto in un ottica di divenire storico o non tutto nella pura e semplice contingenza del momento. Ad esempio la chiesa è da quando è crollata la cortina di ferro che ha visto il suo potere erodersi, che il voto cattolico, una volta interpretato quasi unicamente dalla DC in funzione anticomunista, non solo è diminuiti ma non è più in grado di aggregarsi, rendendolo molto meno incisivo(certo come ieri ha dimostrato il PD i nostri leader politici devono ancora ben metabolizzare la questione è compiere un salto di qualità). Inoltre anche le ultime vicende che da una anno a questa parte colpisco incessantemente il Vaticano e la gerarchia ecclesiastica non solo stanno ulteriormente indebolendo il suo potere morale, ma anche il potere materiale della chiesa ha subito notevoli contraccolpi, così come quello di molti movimenti ecclesiali(pensate solamente la crisi che sta vivendo CL).

 

Il potere politico della chiesa cattolica era molto minore negli anni Settanta e Ottanta, quando c'era la DC, di quanto lo sia adesso, nonostante la società italiana si sia ancora più secolarizzata.

Questo perché fino al 1992 c'era la DC, ma c'erano anche i partiti laici.

Ora, invece, quasi tutti i partiti nell'arco da Berlusconi al PD fanno a gara per compiacere la chiesa cattolica, anche perché, con il maggioritario, basta un piccolo spostamento di voti per determinare esiti elettorali completamente diversi.

Rispetto a venticinque anni fa, Frollo, siamo andati indietro, non avanti, sul fronte della laicità dello stato. Le cose non stanno come pensi tu: non sufficiente che la società sia più "secolarizzata" per ottenere certi risultati. Se, sul fronte della politica, certe posizioni non trovano rappresentanza, si può avere una società laica nei comportamenti ma clericale nella forma (per averne una riprova, guardati "Una voce per Padre Pio" in tv).

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Hinzelmann, se la tendenza che hai profilato sarà confermata, forse tra 25 anni avremo il matrimonio gay.

Sono emozionato perché molti di noi non saranno ancora in andropausa...

 

 

@@Altair ci rinuncio, tanto non capiresti

 

Mah fermo restando che le percentuali senza elezioni non si possono dare

 

Decuplicare il sostegno in 5 anni non è male!

 

Ve li immaginate i gay del PD che fanno "rumore " in Assemblea nazionale 5 anni fa

su un tema del genere?

 

Io no

 

Quindi c'è motivo di essere realisticamente ottimisti

 

Il discorso si fa molto più complicato sulle Unioni Civili...perchè sotto questa

etichetta ci sta tutto tranne che il matrimonio ( DiCo PACS Civil Partnership )

 

Può essere che qualcosa venga prima ma bisogna vedere a quale prezzo

visto che per espressa parola dei sostenitori lo fanno PER escludere il matrimonio

 

Quindi non è detto che qualcosa nei prossimi 5 anni non sia una fregatura

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Mi caro discendente di Empedocle fare il maestrino è un gioco che si rivela molto divertente dal vivo, molto meno attraverso una modalità di comunicazione asiconcrona, perchè la prontezza mentale che rende l’attività esaltante viene meno. Ad ogni modo per poter sostenere un simile “duello” è condizione necessaria essere inappuntabili e mi spiace ma non lo sei. A tal proposito ti prego di applicare correttamente la punteggiatura per rendere la lettura dei tuoi scritti meno ostica, e di comporre periodi più lunghi per dare fluidità al discorso.

Rispetto alla percentuale da me citata, come già detto, e ti invito a leggerlo questa volta, non ho confuso la cifra ma la fonte, difatti mi ricordavo il risultato di una ricerca di Datamonitor che erroneamente ho attribuito all’Istat( Notizia Ansa: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/05/10/53-4-italiani-favorevoli-nozze-gay_6850148.html ). Me tapino pensavo di scrivere su un forum in amicizia, la prossima volta mi rimembrerò, almeno in presenza di lor signore, di trovarmi in un agone politico.

Il paragone da me fatto, tra grandi città del centro-nord e meridione in genere, è nato dal fatto che la mia visione positiva della faccenda immagino possa essere dettata dal vivere nell’hinterland di Milano, e passare la mia vita nel capoluogo, a differenza tua che abiti in un ambiente che in generale si rivela più difficile sotto questo aspetto, come evidenzia anche il rapporto Istat, e non sapendo se la tua residenza fosse in provincia o in città o dato un’indacazione generale. Ora anche se la situazione nelle grandi città del Sud sarà sicuramente migliore rispetto alle zone rurali, immagino rimanga comunque sotto la media generale delle grandi città del centro-nord.

E’ curioso, a mio modo di vedere, che le previsioni altrui, DEDOTTE da dati certificati, siano al massimo speranze, mentre le tue si accostino quasi al grado di verità rivelata.

Ora, augurandomi che la tua voglia di polemica basata sul nulla sia finita, spero di poter tornare ad una dialettica normale anche con te.

 

P.s./ Poi diciamocelo solo la regale Lombardia ha il diritto di portare la maiuscola...ah, Lombardia luogo ameno del mondo, ridente patria di opportunità.

 

@Privateuniverse, credo che la tua sia una visione negativa data dal paragone con l’estero, ma il potere della Chiesa è grandemente diminuito, non solo perchè i cattolici in maggioranza non ascoltano più gli ordini di Santa Madre Chiesa, ma questo anche perchè sino al ‘92 ci saranno stati anche partiti laici, ma non prescidenvi dalla Dc per far governare, quando questa non governava da sola.

Dire che siamo andati indietro poi lo trovo insostenibile, basti pensare quanti privilegi la chiesa abbia perso in questi vent’anni, e quanto sia diminuito il suo potere di muovere voti(che rimane comunque forte, sopratutto in elezioni di carattere locale).

Rispetto alla rappresentanza il discorso non sta in piedi, perchè come il mercato insegna gli spazi vuoti vengono rapidamente riempiti, e il momento attuale lo sta dimostrando ben bene, il problema verificatosi semmai è che di fronte ad una debolezza della chiesa di è manifestata in contemporanea debolezza della politica, che ha reso la prima meno manifesta.

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privateuniverse

Frollo, scusa ma veramente non so su quale pianeta vivi?

 

Secondo te, i privilegi della chiesa cattolica, rispetto agli anni Ottanta, sarebbero diminuiti?

 

Quali sarebbero i privilegi della chiesa cattolica che sarebbero stati aboliti? A me non me ne vengono in mente.

 

Mi vengono in mente, invece, diverse misure vantaggiose per la chiesa cattolica che sono state approvate nell'epoca post 1992.

 

Qualche esempio? L'esenzione fiscale per gli immobili di proprietà della chiesa cattolica ad uso esclusivamente non commerciale, la possibilità per gli insegnanti di religione cattolica di entrare in ruolo per altre materie utilizzando a questo scopo gli anni di servizio come insegnanti di religione, scavalcando così i loro concorrenti, i vari provvedimenti approvati dalle regioni per finanziare gli oratori, i finanziamenti che hanno permesso, in occasione del Giubileo del 2000, la ristrutturazione di tanti immobili di proprietà di enti religiosi cattolici e la trasformazione di molti di essi, per esempio, in strutture alberghiere o paraalberghiere. O vogliamo parlare della vicenda di Don Verzè?

Siamo tornati agli anni Cinquanta e Sessanta, quando il "sacco di Roma" e le speculazioni immobiliari a vantaggio degli interessi fondiari della chiesa cattolica venivano denunciate dall'Espresso.

 

L'esempio più macroscopico è stato la legge sulla procreazione assistita. Una legge simile non sarebbe mai stata approvata da un parlamento dominato dalla struttura dei partiti che emerse alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

 

Oppure vogliamo parlare del fatto che gli esponenti della gerarchia cattolica entrano nel merito delle scelte politiche in misura molto più massiccia di quanto accadesse fino al 1992? Negli anni Settanta e Ottanta la chiesa cattolica si limitava quasi esclusivamente a generici inviti ai cattolici, in occasione delle elezioni, a votare per i partiti che s'impegnassero a promuovere le posizioni della chiesa cattolica sulle questioni tradizionalmente importanti per essa; ci si guardava bene dall'esprimere giudizi di merito, per esempio, sulle leggi finanziarie. Tanto meno era pensabile che ministri andassero a illustrare provvedimenti come la legge finanziaria direttamente al presidente dei vescovi cattolici italiani. E la presenza sempre più pervasiva di esponenti di movimenti cattolici iperconservatori come CL e l'Opus Dei, negli ambienti politici e finanziari? Prima del 1994 Formigoni non sarebbe mai potuto diventare presidente di una regione come la Lombardia, così come sarebbe stato impensabile che i DS facessero un manifesto di commemorazione per la morte di un papa come avvenne nel 2005 quando morì Giovanni Paolo II.

 

Il motivo per cui prendi questi granchi, secondo me, è da vedere in questa frase.

 

Rispetto alla rappresentanza il discorso non sta in piedi, perchè come il mercato insegna gli spazi vuoti vengono rapidamente riempiti, e il momento attuale lo sta dimostrando ben bene, il problema verificatosi semmai è che di fronte ad una debolezza della chiesa di è manifestata in contemporanea debolezza della politica, che ha reso la prima meno manifesta.

 

Il principio della sovranità del consumatore non vale in economia, figuriamoci se può valere in politica.

Tu credi, ingenuamente, che, siccome la società italiana diventa sempre più secolarizzata (o, meglio, sempre meno religiosa) nei comportamenti individuali, questo si traduca necessariamente in una politica anch'essa sempre più indipendente dalla chiesa cattolica; ma i fenomeni politici e sociali non sono così automatici.

Se fosse così, come mai in Italia, in questi ultimi vent'anni non sono emersi partiti intenzionati a sfruttare questo crescente secolarismo? Anzi, come mai abbiamo assistito ad una crescente clericalizzazione dei partiti italiani, non solo a destra, ma anche a sinistra?

Edited by privateuniverse
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sicilian_killer

@Frollo

Non sono d'accordo nemmeno su un solo punto di quanto hai scritto. Adesso dovrei evitare di mettere un punto per rendere il discorso più fluido, ma forse questa è un'usanza tipicamente lombarda e io non mi trovo in lombardia.

@Hinzelmann

Penso anche io che di certo porteremo a casa un risultato di compromesso nei prossimi 10 anni, ma purtroppo il matrimonio ancora no...

Secondo me il matrimonio deve rimandere un traguardo irrinunciabile.

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