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Gaypride agrodolce


Ilromantico

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Mi sento male leggendo questo tread:

Non per me; sono un gay privilegiato: in una città del nord, in coppia stabile, emtambi manager e diachiarati al lavoro; e i problemi sono se comprare la mini o la ds4.

Ma penso ad alcuni mei amici e conscienti; come N. fa il magazziniere/mulettista in una azienda metalmeccanica del bresciano che fa armi; che fa la darg, quando gli riesce, o adirittura batte alla malpensata di bergamo. Oppure D. che ha capito la sua disforia di genere a 35 anni; e che ha iniziato a viverla solo da 6 mesi. Già la macchina sfregiata con scritte transofobe, battute per strada, battute anche in locale gay. e questo per un cappello di paglia e delle croks rosa!

Non vedo veramente niente di cosi malvagio in un paio di tacchi o nelle parrucche.

Lo so per certo: è un loro bisogno, lo facevano anche a casa da sole; E' qualcosa che non mi appartiene, certamente, ma che non fa male a nessuno.

Del guppo LGBTECCETERA sono la parte più fragile piu discriminata, con piu problemi.

Forse per una manifestazione in cui chiedo il matrimonio, per me che sono gay, in coppia stabile, borghese, ricco, sono un problema.

Ma le voglio lo stesso.

Edited by icefall
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Ilromantico

No, davvero non so se ridere o infuriarmi. Ma vi rendete conto di quanto retrograde e 'polverose' siano certe vostre posizioni??

 

Le tipizzazioni potranno pure essere state un meccanismo di omologazione "inevitabile" nel passato e continuano in parte ad esserci oggi, ma posso dire con estrema sincerità che da queste parti conosco una multitudine di gay che non rispecchiano queste vostre ridicole e ossessive insinuazioni. Sembra quasi che vi dobbiate autoconvincere a tutti i costi che tutti i gay siano riconoscibli o riconducibili a delle tipizzazioni. A cosa si deve questo scetticismo e/o ossessione?Invidia?Rabbia di non essere come questi gay?No, sul serio parliamone. Io conosco un bel pò di gay (tra cui il mio ragazzo) chenon si potrebbe capire da nulla che sono gay e nè che abbiano differenze di stile di vita con un etero.

Voi siete ossessionati da quest'ottica retrograda che l'essere gay dia più o meno una caratteristica o un tratto esclusivo dei gay. Non accettando la REALTA' che ci sia veramente gente che non ha nessun 'tratto' tipico gay (pur essendolo) e allora entrate in crisi e vi autoconvincete con questa baggianata dell'omofobia interiorizzata. Basta, vi prego, ci perdete troppo in credibilità, apritevi un po' la mente e andate al di là dei vostri pre-concetti!

 

Ho notato spesso questi personaggi qui, pure sul forum, ed è evidente che è solo un modo snob di essere repressi.

Riempiono il web di discorsi come "i pride sono controproducenti" o "i gay si autoghettizzano" che non hanno nessuna correlazione col mondo reale e sono scuse per autoassolversi della propria codardia.

 

Se parli di me puoi pure citarmi, la cordadia in questo caso mi pare la stia dimostrando soltanto tu. Non sono quegli utenti a essere repressi, ma forse è colpa degli utenti come te incapaci di vedere oltre il proprio naso e angustiati dal fatto che non tutti i gay siano come loro. Vuoi rassicurarti che le cose siano davvero così per non andare in crisi?Mi spiace, ma con me hai davvero toppato. Peccherò di superbia, ma te la sei proprio cercata. Posso essere l'ultimo di questo forum che abbia qualche tipo di repressione, sono un bisex (quindi ho una visione delle sessualità e i sentimenti molto più completa di un gay o un etero) in procinto di sposarsi con un uomo da sogno che vive la sua relazione alla luce del sole, con la mamma che si raccomanda di non fare cazzate con le ragazze e rispettare il mio futuro marito, con le nostre famiglie che sono felici per noi e i nostri amici (sia suoi che miei) che non vedono l'ora di vederci sposare. Ai pride ci sono andato 3 volte (e le critiche sai quali sono), al quartiere andiamo spesso, ma ci piace anche goderci il resto della città senza autoghettizzarci nel quartiere (visto che sarebbe patetico e ridicolo). Spiegami, di grazia, in che modo potrei mai essere represso?Sono libero (non in senso sentimale!:D) e felice al 100% e spero che anche tu possa essere la metà felice di quanto lo sono io.

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Loup-garou
Evitate di metterla sul personale, per favore.
Inoltre, ricordo che questa discussione è solo per commentare uno specifico pride spagnolo. Per parlare di pride in generale, esiste l'apposita discussione in Spunti & Riflessioni.
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Ilromantico

Loup, nessuno la sta mettendo sul personale, ma se si prendono certi discorsi è logico e doveroso che io mi difenda e risponda. Ed è vero che si stava parlando del gaypride spagnolo, ma stiamo pur sempre parlando di pride, quindi non vedo perché essere così rigidi. Difatti il topic l'ho creato sia per fornire una pura e semplice esperienza diretta, ma anche per dimostrare che le mie critiche non sono campate in aria e le baso su dei fatti reali e sull'esperienze vissute.

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Hai ragione Loup, il problema di questo tipo di discussione è proprio

questo. Ogni volta che io e romantico tiriamo fuori l'argomento l'unica

risposta è sul personale: "siete repressi e omofobi".

 

Francamente, da un anno a questa parte, non ho mai ricevuto una

contro-argomentazione sostanziale, a parte qualche sporadico intervento

di Hinzelmann e Isher.

 

Comunque visto che ho già ampiamente detto la mia e che questo non è

il topic adatto, chiudo qui.

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Silverselfer

Molte persone, a prescindere dal loro orientamento sessuale, spesso confondono ciò che sono con quello che desidererebbero essere; finendo per portare una maschera tutta la vita e accorgendosi solo alla fine di aver interpretato solo un personaggio.

 

Per quanto mi riguarda il pride spagnolo, da quello che vedo nei filmati on line, era identico a quelli italiani, c'erano persino gli stessi slogan. I carri, il popolo lgbt, i comizi ... è una bella cosa sentirsi uniti in tutte quelle milioni di sfumature arcobaleno.

 

Il movimento lgbt eccetera è globale perché apolitico. Non chiede altro che il riconoscimento dei diritti naturali delle persone omosessuali. Tutto il resto è fuffa.

 

Siate felici ma per favore non per questo sentitevi migliori di chi è meno fortunato.

 

Viva la differenza ..

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La questione è invero molto più semplice. Il Gay Pride è fatto in questa maniera perchè tra quelli che partecipano, vivono e costruiscono attivamente il gay pride, esiste una maggioranza gay che spinge, prepara e vuole vivere il gay pride in questa maniera.

 

Lo vuole vivere come una festa e io personalmente approvo. Non credo, come ho detto altrove, che il Pride sia il luogo deputato per portare avanti una protesta feroce o una attività politica propriamente detta. Credo che il Pride rappresenti principalmente una grande festa, una parata che simbolicamente, urla forte l'esistenza del movimento LGBT.

 

Credo anche che, percentualmente, un gay pride attiri la partecipazione della gente più esibizionista, e non di quella più timida. E' quindi forse prevedibile che ci siano eccessi di esibizionismo. Forse è anche auspicabile.

 

Credo che un gay pride fatto di gente non appariscente che marcia per strada non sarebbe un pride, sarebbe una manifestazione politica.

 

Ben vengano le manifestazioni politiche, ma quelle sono altra cosa.

 

C'è da dire che la lotta per i diritti dei gay non si combatte solo in ambito pride, non nasce e si esaurisce solo in questa occasione. Ci sono altri spazi e altri momenti e voi siete sicuramente più bravi di me a citarne qualcuno.

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Hinzelmann

Ricapitoliamo.

 

Il Romantico ci conferma che il Pride in Spagna è esattamente come in Italia

 

La differenza la fa il numero....ed è questo il problema italiano, per il resto

i carri, lo spirito festoso etc. non sono caratteristiche italiane ma globali.

 

Evidentemente gli Spagnoli non ritengono di dover modificare in niente il loro

pride nonostante le conquiste del movimento lgbt e la necessità di difenderle.

 

Sul discorso delle caratteristiche gay, che secondo alcuni non esistono

è difficile poter fare un discorso che non sia personale, però se io leggo

i contributi di Altair su altri argomenti che non siano questo, io lo "vedo"

molto gaio ( in moda, TV, cultura, scritti sarcastici etc. )

 

Detto da me ovviamente sarebbe da prendere come un complimento

nel senso che il suo spirito polemico è delimitato alla sfera pubblica-politica.

 

Limitiamoci alla sfera pubblica politica

 

Non è la prima volta nella storia dell'umanità che una minoranza ritiene

di "uscire dal ghetto" creando una identità politica nuova, lo hanno già fatto

gli ebrei con il Sionismo. L'ebreo nuovo sionista doveva essere l'opposto

degli stereotipi negativi sugli ebrei perseguitati: lavorare la terra e non

essere intellettuale, mettere in comune i beni e non pensare alla propria

famiglia ( kibbutz ) crearsi una propria identità nazionale invece di farsi

accettare dai gentili del paese in cui viveva...

 

Prescindiamo dal fatto che i sionisti riusciranno a creare Israele e sugli

ebrei emancipati piomberà la shoah...ciò che ci interessa in questo topic

sono due identità con caratteristiche individuate in aperta polemica interna, in dialettica.

 

Ma non vi può essere dialettica se l'alternativa polemica ad un certo modo

di essere o comportarsi si sostanzia in caratteristiche solo negative, cioè in

una mera assenza di caratteristiche

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@Hinzelmann, però l'ebreo nuovo sionista era stato modellato

su un'idea marxista - e quindi su un'idea ebraica.

Anche volendo noi non abbiamo "ideologie gaye della sobrietà"

e per di più nel 2012 è difficile uniformare una comunità occidentale a qualcosa.

 

Per di più queste critiche al Pride non provengono dalle realtà avanzate

(dalla Spagna, dalla Gran Bretagna, dalle Coste Statunitensi, dai Paesi Germanici)

ma dalle realtà più arretrate. Sono discorsi che sentirai spesso in bocca

ai gay italiani o provenienti dal Medio Oriente o dall'Africa.

 

Questa parte dell'opinione gay italiana vuole gli stessi diritti spagnoli,

ma non vuole somigliare ai gay spagnoli; giustificando la necessità di un cambio di strategia

sovente dicendo "Eh, ma qui c'è il Vaticano".

Anni fa lessi un'opinione analoga in un intervista a un gay pakistano

che riteneva giusto non partecipare ai Pride perché estranei alla sua cultura.

E non si sentiva vittima dei pregiudizi del suo Paese, anzi

si sentiva portavoce di una "via pakistana all'emancipazione gay".

Precisamente non ricordo, ma forse anche lui si sentiva "più moderno".

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Ilromantico

Io non ho mai confermato nulla del genere! Forse la marcia sarà più o meno simile(e dubito pure di ciò), ma il pride dura quasi una settimana e si compone di mille altre attività sparse per il quartiere e che sono decisamente più godibili e utili della marcia. Evitiamo comparazioni infelici e senza fondamenta.

 

Almadel evita una buona volta di fare il saccente, ci fai una magrissima figura sostenendo che nei paesi come la Spagna non si facciano critiche ai Pride. Ho spiegato mille volte in questo topic che, proprio perchè i gay hanno avuto le loro conquiste sociali , la gente etero E gay comincia a vedere la marcia come qualcosa di grottesco e ormai fuori dai tempi. La gente non pensa più "che volgari questi gay", ma pensa "io non capisco , i miei amici gay nella vita di tutti giorni sono persone normalissime, che motivo hanno di ridicolizzarsi in questo mondo?A me dispiace che diano quest'immagine che non è reale, rischiano di tornare indietro ed è ora di andare avanti.". Vi posso giurare che ne ho sentiti a bizzeffe di commenti più o meno simili. E i gay sono i primi a farli. La società spagnola ci tende la mano e vuole aiutarci a integrarci, che senso ha ancora tentare di fare i "ribelli"?Aveva senso un tempo, ma ormai fortunatemente le cose sono cambiate. Oppure in fondo a voi piace essere discriminati e stare in questo stato perchè così potrete continuare a fare i "ribelli" e i peterpan e usare la scusa che la società vi discrimina?

 

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Hinzelmann

Se il discorso sulla sobrietà non è capace di assumere uno spessore politico

( piaccia o non piaccia ad Hinzelmann...perchè se uno spessore politico lo

avesse lo riconoscerei anche se sgradito a me ) si rompe l'analogia coi Sionisti

 

Il discorso sulla sobrietà potrebbe essere solo un discorso da ebreo emancipato

appena uscito dal ghetto che si compra un bell'appartamento borghese

e si costruisce la sua sinagoga pompier, desidera inserirsi essere rispettato.

 

Questo ebreo ci tiene molto al fatto di essere un polacco-ebreo o un

tedesco-ebreo. Quindi no barba, no treccine, no vestiti ebraici...e fastidio

per i sionisti, che sono marxisti e non vogliono integrarsi

 

Questo fenomeno sociale, storicamente innegabile, funziona molto

per l'ebreo che cerca di aderire all'ordine borghese avendone i mezzi

( essenzialmente direi : scuola e denaro ) salvo il fatto che la società

antisemita lo ritiene una sanguisuga, causa di sfruttamento e povertà

( questo perchè il denaro gli viene invidiato )

 

Insomma basta aver visto-letto il Giardino dei Finzi Contini

 

Anche in quella famiglia però restano le caratteristiche ebraiche

di famiglia ( la religione, i matrimoni fra ebrei etc. vedesi film )

in positivo ( e non solo la polemica negativa )

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però se io leggo

i contributi di Altair su altri argomenti che non siano questo, io lo "vedo"

molto gaio ( in moda, TV, cultura, scritti sarcastici etc. )

 

 

Mai giudicare dalle apparenze "forumistiche" Hinzelmann!

 

Proprio tu dovresti saperlo ;)

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Ilromantico, davvero il fatto che al Pride Nazionale in Italia

vadano 30mila persone e a quello spagnolo partecipino un milione e duecentomila

quindi 40 volte più persone in un Paese per giunta più piccolo

non ti fa suonare proprio nessun campanello?

 

Meno male che anche ai gay spagnoli non piace il Pride così com'è

perché altrimenti in quanti sarebbero? In due milioni?

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Hinzelmann

Mai giudicare dalle apparenze "forumistiche" Hinzelmann!

 

Proprio tu dovresti saperlo ;)

 

Io sono costretto, non conoscendoti, a registrare la contraddizione intraforumistica

poi è evidente che dietro a questa ci possono essere mille persone diverse,ma

sempre sarebbero mille persone diverse, che esprimono un Altair che è le due

cose che vedo. Su un forum sei di necessità solo apparenza

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Hinzelmann

Non hai capito Almadel...il forum stesso è una rappresentazione

un modo di apparire, che sia vera o falsa non deve interessare

( a meno che uno non scriva sul forum per conoscere persone

a quel punto si può chiedere come è Tizio o Caio )

 

Ed il modo di autorappresentarsi di Altair è come ho detto io, intrinsecamente

contraddittorio, ma non è certo l'unico caso...STOP

 

Dopodiché aspetto la risposta sulla sfera pubblica-politica, ma

suppongo aspetterò invano

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quindi se un pride non è discotecaro-carnevalesco deve essere politicizzato duro e crudo. è l'unica alternativa o l'unica alternativa italiana che abbiamo mai visto? mi auguro veramente di no.

 

Ilromantico dice che la maggior parte dei gay che conosce non si veste da suora sadomaso, con brillantini, parrucche e così via. Quindi una parata in tali vesti a lui risulta come un carnevale, in cui uno si veste da zorro , principessa, shrek, dumbo ecc... Sono d'accordo con lui.

Un po' come se i pescatori protestassero per l'aumento del carburante arrivando con trattori e balle di fieno, la gente sarebbe molto confusa.

 

Sempre se il pride serve a sensibilizzare sui diritti degli omosessuali oppure si tratta semplicemente di una festa colorata per fare un po' di baldoria ( carnevale). Ancora non ho capito il chiaro significato o forse è un significato interpretabile

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Chissà se mai un giorno parleremo

del motivo per il quale in Spagna siano 40 volte più di noi,

invece di non domandarci come dovremmo andarci vestiti...

 

Noi sappiamo perché alcuni gay si vestono da suore sadomaso.

Lo fanno per farsi fotografare dai giornalisti.

E sappiamo che i giornalisti le fotografano per vendere più copie.

Se non ci fossero suore-sadomaso, probabilmente fotograferebbero

un orsone in canottiera pieno di tatuaggi o due ragazze con un cartello contro il Papa

o una trans riuscita malissimo o una trans riuscita anche troppo bene.

 

L'unica foto del Pride che ci piace è sempre quella che mostri una folla,

perché solo della folla nessuno può lamentarsi di una immagine.

 

La cosa assurda è che non potrete mai farci nulla;

perché non potrete mai impedire alla gente di vestirsi come voi.

 

Riguardo all'opportunità o meno della presenza dei carri delle discoteche

è opportuno anche chiedersi in che modo si finanzia una grande manifestazione.

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Ilromantico

Sui numeri proprio non ci dormiamo su, santo cielo! Inutile chiedersi perché la presenza è 40volte maggiore di quella italiana. La realtá spagnola ha altri traguardi da raggiungere rispetto a quelli italiani. Capisco che in confronto all'Italia, la Spagna vi sembri Eldorado, ma è solo perché in Italia c'è una situazione nettamente peggiore. Quando le cose miglioreranno anche in Italia, allora forse ti renderai conto che vorrai ancora di più e capirai il mio discorso. Ma fino ad allora temo che avremo esperienze e mezzi di paragoni incompatibili.

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Quando in Italia lotiamo per il diritto al matrtimonio o all'adozione o alla creazione della famiglia, un pride omosessuale pieno zeppo di costumi rappresentanti cazzi e fighe (passatemi l'espressione) e porno qui e porno lì è produttivo ai fini del riconoscimento di tali diritti?

Una società ordinata e strutturata in modo che il porno sia da considerarsi se non peccaminoso quanto meno immorale può mai vivere il messaggio gay in maniera positiva e produttiva?

E non stiamo a sentenziare se il porno, la monaca, il fallo di gommapiuma siano leggittimi o meno. Si parla di produttività. A che serve uno slogan che invece di aiutare danneggia? A che serve urlare ad un bambino che non capisce se non ad ottenere l'effetto contrario?

 

E questo è uno.

 

Secondo, i pride non sono l'emblema dell'orgoglio gay ma sono una serie di sfilate che tutto fanno tranne che di parlare di temi importanti qualii l'omofobia, la violenza, la transessualità, l'orientamento omosessuale, bisessuale ecc. Il fatto che passi un carro zeppo di uomini che si baciano in piena città ottiene solo il concetto di visibilità e non di normalità. Le conquiste sociali soprattutto quelle degli ultimi 40anni non si sono ottenute così. La libertà sessuale o i diritti delle donne si sono ottenuti con le ragazze che facevano le zoccole ai rave di protesta o con con le manifestazioni politiche di donne con i controcojoni armati di slogan, cartelli, organizzazioni alle spalle e forza collettiva?

Edited by Aquarivs
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@Aquarivs, il paragone con le femministe rende bene.

Mi chiedo se qualcuno all'epoca si sia domandato

se le Femministe invece che dell'Amore Libero

non sarebbe stato meglio che parlassero di essere Brave Mamme.

La Storia ha voluto che quelle che bruciavano i reggiseni

abbiano ottenuto i diritti anche per le mogli devote.

Per il Movimento Gay statunitense fu ancora più chiaro:

a far cambiare la legge contro l'omosessualità

furono delle travestite che lanciavano bottiglie

e non dei sobri professionisti omosessuali.

 

Nonostante oggi la rivendicazioni siano molto familistiche (coppia e adozioni)

la risposta alla domanda: "Chi ci impedisce di adottarci e di avere figli?"

rimane sempre la stessa: "I repressi". E contro la repressione

si è usata in tutto il Mondo Occidentale l'arma della provocazione.

E nel ventennio che va dal '90 al '10 il Pride - così com'è - ha funzionato.

 

Quindi è inutile chiedersi "la provocazione sessuale è produttiva?".

Perché la risposta - sia nei '60 - '70 - sia molto più recente

è un "Sì, inequivocabilmente".

 

Peraltro il discorso de IlRomantico non ha agganci con la "produttività".

In Spagna c'è tutto quello che si può desiderare per un gay

e il governo Rajoy non ha l'interesse politico né la forza per mettere in dubbio certe conquiste.

Eppure vorrebbe un Pride diverso; un Family Gay a cui portare i bambini;

vorrebbe dei seminari su come mettere un pannolino e non la pubblicità di uno Schiuma Party.

 

La questione non può essere "E' produttivo?" perché finora lo è stato in modo evidente

e perché agli Spagnoli della "produttività" interessa ovviamente molto poco.

Il problema è che vi imbarazzano i boa di struzzo, i frustini sadomaso, i muscoli oliati e "Poker Face" a palla.

 

E' ovvio: siamo nerd magrolini o grassottelli, che ci vestiamo dalle bancarelle e ascoltiamo De André o i Pink Floyd.

E conosciamo meglio i nomi dei Pokémon che gli albi di Shakira ed è più probabile che a sentire "gioco di ruolo"

ci venga in mente Dungeons & Dragons piuttosto che una serata fetish stile Master & Slave.

 

Ne vogliamo fare un dramma?

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Anche il gay che esagera con stile e buon gusto, alla fine dei salmi esagera

come gli altri. Il problema è ovviamente il divide et impera, da me tante volte denunciato.

 

 

questo è indubbio: il gay esagera sempre

molti sembrano ossessionati dal gay fissato con i tacchi a spillo e il tanga leopardato o quello ricoperto di piercing, ma faccio notare che ci sono altre forme di fissazione meno appariscenti, forse socialmente più accettabili... ma sempre fissazioni sono

ad esempio c'è il gay-primo-della-classe, il gay-intellettuale, il gay-che-sa-tutto (cui in larga misura credo di appartenere :awk:), il gay-superesperto di qualcosa, il gay-ultraprecisino etc.

insomma sembra la saga degli estremismi

questo qualcosa vorrà dire :hm:

Edited by conrad65
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L'impressione che mi sono fatto di questa discussione è che sia sostanzialmente

inutile perché avete insieme ragione entrambe.

Avete ragione entrambe (pro- e anti-pride come è adesso) perché partite da due

basi culturali diverse, che affondano parzialmente nella vostra esperienza personale.

E' ovvio che un gay, non per forza vissuto negli anni '70-'80, che percepisce il

proprio ambiente come repressivo si trova nell'inevitabile condizione di reprimersi

o reagire. Il pride diventa appunto questo, un momento di eccesso, di spensieratezza

e anche di protesta tesi ad una rivalsa sociale.

Al contrario un gay che si accetta e vede la propria condizione accettata dagli altri

come "nella normalità" -non mi piace come espressione ma è appunto come viene

percepita- non sente il bisogno di reagire con tanta forza e da qui un approccio più

freddo e controllato alla più legger pressione omofoba.

 

Nessuno di voi ha ragione, perché al momento coesistono due-tre generazioni di

omosessuali che hanno semplicemente influenze personali diverse al modo di

approcciarsi alla generale omofobia italiana.

 

@@conrad65 : i gay tendono ad essere sempre super-qualcosa per un bisogno di

auto-affermazione e di inquadramento e rivalsa sociale.

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Ilromantico

questo qualcosa vorrà dire

 

No, mi sa che non hai manco la lontana idea di cosa si stia parlando.

 

In Spagna c'è tutto quello che si può desiderare per un gay

e il governo Rajoy non ha l'interesse politico né la forza per mettere in dubbio certe conquiste.

Eppure vorrebbe un Pride diverso; un Family Gay a cui portare i bambini;

vorrebbe dei seminari su come mettere un pannolino e non la pubblicità di uno Schiuma Party.

 

E tu che ci vivi sai benissimo quello che c'è in Spagna effettivamente :rolleyes: . Non tutte le zone della Spagna sono uguali, non tutte sono Madrid o Barcellona, e anche in queste stesse città non c'è la stessa libertà che possono avere gli etero. Nel quartiere e in molte zone residenziali o centrali possiamo pure essere coccolosi, ma in altre, o in certe situazioni, dobbiamo limitarci a camminare mano nella mano o abbracciarci. Sono abbastanza consciente e realista nel capire che la stessa libertà che ha un ragazzino etero nel limonare (è un esempio facile per farvi capire!), dove vuole e quando vuole con la sua ragazza, noi non l'abbiamo. E quando dico che "non l'abbiamo", intendo dire che se del ragazzino se ne strafregano, a noi farebbero dei problemi. La natura dei problemi a sua volta è causale, può essere una semplice occhiataccia, può essere che se ne strafregano o possono essere insulti e più o meno "gentili" inviti a smettere. Come dissi una volta al mio ragazzo:"Questa città a volte è molto ipocrita!In certe zone va bene, ma in altre no".

 

Inoltre le adozioni per i gay, ripeto, sono quasi impossibili in realtà. Alcuni gay che hanno i figli, sono di fatto discriminati da alcune scuole che non vogliono figli di omosessuali alludendo ad assurde scuse. Ovvio, che la legge fortunatamente è dalla nostra parte, ma bisogna comunque lottare per cose di cui non ci sarebbe bisogno di lottare.

 

Se uno vive una vita gay di solo sesso&discoteca in pieno centro di Barcelona o Madrid è logico che non dovrà preoccuparsi di nessun problema. Penso che tu vivresti da paradiso qui. Ma il discorso cambia per chi ha una relazione stabile e vuole esibire il suo amore dove e quando vuole a tutto il mondo, per chi vuole crearsi una famiglia e garantire un futuro tranquillo e meno problematico per i suoi figli, per chi vuole vivere una vita a 360° e non dover rinunciare a nulla. Pensi che in Spagna siamo già a posto e sistemati, ma abbiamo solo vinto un'importante battaglia di una grandissima guerra che ancora nasconde dei residui di omofobia subdola e libertà che ancora non sono equiparabili al 100% con quelle degli etero. E io non so tu, ma per la comunità voglio solo il meglio del meglio.

 

Inutile tirare in ballo il flame del family gay. Per me va bene che ci siano pure le piume e i manzi, ma se è DAVVERO una manifestazione di tutta la comunità che si dia spazio a tutti! Ripeto, non è nemmeno un fatto di 'volgarità' perché a onor del vero ho visto più 'pateticità' che 'volgarità' (niente mi è sembrato realmente 'volgare'), quanto il fatto che c'è solo il lato discotecaro/festaiolo di una parata di carri che è di fatto una gara dei locali per accaparrarsi clienti. Se ci fossero tot carri dedicati a lesbiche, gay, famiglie gay, trans, lavoratori gay non avrei nulla da obiettare! Ma io ho visto solo una sfilata di manzi o 'freaky' che invitavano gli spettatori a venire ai loro locali così come il malvagio di Pinocchio lo invitava nel "Paese dei balocchi".

 

Cosa interessa agli spagnoli lo decideranno loro, visto che almeno io un bel po' di pareri REALI li so. Quanto a Rajoy, non sapevo che lo sentissi per telefono. E' un essere viscido, sembra innocuo, ma non puoi capire con quanta crudeltà e freddezza disse nel dibattito della campagna elettorale che non avrebbe ritirato il ricorso per il matrimonio gay . Ti dico solo che io mi misi a piangere dalla rabbia. Non sottovalutare per nulla come può influire un inetto e 'campagnolo' presidente del consiglio come Rajoy. Zapatero avrà avuto pure una pessima gestione finanziaria del paese, ma possiede un livello di umanità e un'intelligenza in quel campo fuori dal comune (inoltre a differenza di Rajoy, aveva carisma da vendere!).

Io sinceramente noto da un po' che da un anno a questa parte le cose a livello sociale sono peggiorate. Magari sarà una mia impressione, ma con Zapatero si respirava un'aria migliore.

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Silverselfer

@Aquarivs, il paragone con le femministe rende bene.

Mi chiedo se qualcuno all'epoca si sia domandato

se le Femministe invece che dell'Amore Libero

non sarebbe stato meglio che parlassero di essere Brave Mamme.

La Storia ha voluto che quelle che bruciavano i reggiseni

abbiano ottenuto i diritti anche per le mogli devote.

Per il Movimento Gay statunitense fu ancora più chiaro:

a far cambiare la legge contro l'omosessualità

furono delle travestite che lanciavano bottiglie

e non dei sobri professionisti omosessuali.

 

ok, propongo di farne un manifesto e portarlo al prossimo pride ...

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E' ovvio: siamo nerd magrolini o grassottelli, che ci vestiamo dalle bancarelle e ascoltiamo De André o i Pink Floyd.

E conosciamo meglio i nomi dei Pokémon che gli albi di Shakira ed è più probabile che a sentire "gioco di ruolo"

ci venga in mente Dungeons & Dragons piuttosto che una serata fetish stile Master & Slave.

 

Parla per te <_<

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@Altair

Oh no, l'Enzo Miccio dei poveri ci darà lezioni di stile...

E' una vera fortuna che siamo noi a rappresentare te al Pride,

rispetto alla possibilità contraria :D

 

@Ilromantico

Sappiamo benissimo che il problema non è fare un Pride a Barcellona,

ma farlo nella piccola realtà di provincia ancora omofoba.

Io li faccio nel mio Veneto che è profondamente diverso dalla Spagna;

molti qui da noi le botte le hanno rischiate o prese veramente,

ma quando ci sei dentro non ti sembra che il problema siano i locali gay.

 

La cosa che mi fa incazzare di quello che dici non è quello che chiedi,

ma il fatto che tu pensi che se il Pride fosse diverso le cose sarebbero diverse.

La Spagna di Rajoy non si batte facendo meno schiuma party, mi batte facendo più dibattiti.

Non esiste nessun Lucignolo e nessun Pinocchio:

anche il ragazzo che ti invita in discoteca ha una famiglia da mantenere,

semplicemente il suo lavoro è quello di fare il cubista sopra un carro.

Magari se organizzi una conferenza su come si cambiano i pannolini,

quel giorno si toglie i brillantini dal viso e viene ad ascoltare anche lui.

 

Ho capito che ti dà fastidio vedere un carro di famiglie gay ogni dieci carri delle saune;

ma guarda che organizzare un carro da volontari è molta più fatica

che organizzare pagati la pubblicità di un locale.

Costa fatica, costa tempo e costa denaro che poi non recuperi mica

e sono risorse che solo l'impegno politico ti può dare.

E mentre tu e i tuoi amici organizzate una discussione sul miglior latte in polvere,

lo staff della sauna "Il Cazzo Volante" prepara un carro per pubblicizzare una serata.

 

E la cosa bella è che non è affatto detto che tu

- buon padre che vuole scambiare consigli con altri padri -

sia migliore di Xavier che fa pole-dance per 150 euro;

magari lui è anche un padre migliore di te, solo che al Pride lavora.

 

La gente che porta i cartelli con i volti delle vittime dell'omofobia

non mi sembra affatto infastidita dai ragazzini che ballano Lady Gaga.

A essere infastiditi non sono quelli che si sbattono davvero per fare le cose seriamente,

sono infastiditi quelli che vanno al Pride un po' per caso e quelli che stanno a casa.

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